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L elettricit Lezione del corso di Storia della Tecnologia 26/05/2005 Filippo Nieddu L elettricit Studiare l'elettricit significa prendere in esame tutti i ... – PowerPoint PPT presentation

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Lelettricità
  • Lezione del corso di Storia della Tecnologia
    26/05/2005
  • Filippo Nieddu

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Lelettricità
  • Studiare l'elettricità significa prendere in
    esame tutti i fenomeni fisici nei quali sono
    presenti cariche elettriche, sia in moto che in
    quiete.
  • Possiamo suddividere lo studio dell'elettricità
    in tre grandi categorie
  • elettricità atmosferica, che studia i fenomeni
    collegati al campo elettrico esistente
    nell'atmosfera
  • elettricità animale, che studia le manifestazioni
    elettriche relative all'attività dei tessuti
    viventi.
  • elettrologia, che studia i fenomeni elettrici e
    magnetici e comprende anche lo studio della
    struttura della materia.

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Lelettrologia
  • Fanno parte dell'elettrologia
  • elettrostatica, che studia i fenomeni relativi a
    cariche elettriche in quiete in determinati punti
    dello spazio e le azioni che queste esercitano.
  • elettrodinamica classica, che studia il moto dei
    corpi materiali elettricamente carichi, che ora è
    completata dalla
  • elettrodinamica quantistica, che interpreta su
    basi quantistiche i fenomeni elettromagnetici
    dell'infinitamente piccolo connessi al moto di
    elettroni e protoni.
  • elettrodinamica relativista classica, che studia
    le interazioni fra particelle cariche e campi
    elettrici e magnetici, quando la velocità delle
    particelle si avvicina a quella delle onde
    elettromagnetiche e della luce.
  • elettromagnetismo (interazioni fra i campi
    elettrici e magnetici)
  • elettrotecnica (applicazioni dei fenomeni
    elettrici e magnetici)
  • elettronica (moto degli elettroni, utilizzazione
    e produzione).

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Altre ramificazioni elettriche
  • Esistono poi altre tre ramificazioni che
    provengono da altre scienze
  • elettrochimica, che proviene dalla chimica e
    studia le interazioni fra energia elettrica e
    chimica.
  • elettroacustica, che proviene dall'acustica e
    studia la trasformazione dell'energia elettrica
    in segnali acustici e viceversa.
  • elettrofisiologia, che proviene dalla fisiologia
    e studia i rapporti fra elettricità ed organismi
    viventi.
  • Applicazioni tecniche dell'elettricità alla
    medicina hanno fatto nascere altre branche come
  • Elettrocardiografia, che registra ed interpreta
    l'attività elettrica del cuore.
  • Elettroencefalografia, che registra ed interpreta
    l'attività elettrica del cervello.

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I primi studi / 1
  • I primi studi dei fenomeni risalgono forse a
    Talete di Mileto. Il filosofo greco studiò le
    proprietà elettriche dellambra, la resina
    fossile che se viene sfregata attrae altri
    pezzetti di materia il suo nome greco era
    electron, e da questo termine deriva la parola
    elettricità.
  • In Medio Oriente sono stati recuperati vasetti
    babilonesi di terracotta che contenevano forse le
    prime rudimentali pile, usate per far depositare
    strati di metallo sugli oggetti.

Talete di Mileto
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I primi studi / 2
  • Lo scrittore latino Plinio il Vecchio nella sua
    Naturalis Historia (Storia Naturale),
    descrisse anchegli le proprietà dellambra
    Anche Lucio Anneo Seneca si occupò di fenomeni
    elettrici, distinguendo tre diversi tipi di
    fulmini.
  • Il Venerabile Beda, monaco inglese dellVIII
    secolo, descrisse proprietà analoghe a quelle
    dellambra in un tipo particolare di carbone
    compatto il giaietto.

Plinio il Vecchio
Il venerabile Beda
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I primi approcci scientifici
  • Le osservazioni del fenomeno erano riprese dalla
    fine del XVI secolo William Gilbert (1540-1603),
    iniziatore degli studi sul magnetismo osservò le
    medesime proprietà dellambra anche in altri
    materiali, quali molte pietre dure, il vetro e lo
    zolfo e nel 1629 Nicola Cabeo descrisse il
    fenomeno della repulsione elettrica.
  • Una spiegazione di quanto veniva osservato, in un
    primo momento venne cercata in effluvi o
    fluidi emanati. Galileo Galilei pensava vi
    fosse coinvolto il movimento dellaria per il
    riscaldamento dovuto allo strofinamento. Robert
    Boyle osservò tuttavia nel 1676 che i fenomeni
    elettrici sembravano verificarsi anche nel vuoto.
    Otto von Guericke costruì nel 1660 una macchina
    elettrostatica, migliorata da Francis Hauksbee
    nel 1706.

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Isolanti e conduttori
  • Linteresse per il fenomeno dellelettricità si
    diffuse nei salotti settecenteschi e come
    immaginario e rivoluzionario metodo di cura. Nel
    contempo proseguivano gli studi scientifici
    Stephen Gray nel 1729 studiò la conducibilità dei
    corpi, e i termini di conduttore e isolante
    furono introdotti da Jean Théophile Desaguiliers
    nel 1740. Charles de Cisternay du Fay individuò
    nel 1733 lenergia elettrica vetrosa e
    resinosa (ossia positiva e negativa) e Cristian
    Ludolff osservò nel 1743 le scintille elettriche
    e la loro proprietà di infiammare sostanze
    volatili.

Esperimento eseguito da Stephen Gray
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Labate Nollet
  • Le macchine elettrostatiche e gli strumenti di
    misurazione venivano intanto continuamente
    perfezionati e si elaboravano teorie scientifiche
    che tentavano di spiegare il fenomeno.
    Jean-Antoine Nollet pensò fosse dovuto ad una
    materia fluida in movimento.

Un esperimento dellabate Nollet
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Bottiglie e fluidi positivi e negativi
  • Ewald Jürgen von Kleist e poco dopo
    indipendentemente Pieter van Musschenbroek nel
    1745 realizzarono casualmente, il primo
    condensatore, la bottiglia di Leida. William
    Watson lanno dopo scoprì che lelettricità si
    trasmetteva anche per lunghe distanze quasi
    istantaneamente. Il fenomeno delle bottiglie di
    Leida venne spiegato da Benjamin Franklin, che
    riprendendo unidea di Watson elaborò la teoria
    dellUnicità del fluido elettrico (1754),
    secondo la quale lelettricità era costituita da
    un unico fluido elettrico, composto da particelle
    che si respingevano tra loro, mentre erano
    attratte dalle particelle di materia se il
    fluido era in eccesso si aveva lenergia di tipo
    vetroso (positiva), se era in difetto si aveva
    energia di tipo resinoso (negativa).

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Le prime applicazioni pratiche
  • La teoria venne accettata da diversi scienziati e
    Giambattista Beccaria che aveva osservato nel
    1753 la forma diversa delle scintille di scarica
    dellenergia positiva (a forma di fiocco) o
    negativa (a forma di stelletta), la spiegò
    mediante la teoria di Franklin. A Franklin si
    dovette inoltre la scoperta del potere dispersivo
    delle punte e la conseguente invenzione del
    parafulmine (primo impianto parafulmine nel 1760,
    sulla base degli studi sui fulmini iniziati dal
    1747).

Un esperimento di Franklin con un aquilone
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Levoluzione dei paradigmi
  • In seguito, gli esperimenti di Robert Symmer
    (1759) e di Giovanni Francesco Cigna (1765)
    dimostrarono che due corpi, una volta scaricati
    dal contatto, riassumevano la precedente energia
    se venivano nuovamente allontanati. Nonostante la
    spiegazione che tentò di darne Beccaria, con il
    concetto di elettricità vindice (o
    rivendicazione da parte dei corpi dellenergia
    precedentemente posseduta), gli esperimenti
    sembrarono mettere in dubbio la teoria di
    Franklin.

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Leggi matematiche
  • Nel frattempo Joseph Priestley ipotizzò nel 1766
    che la forza di attrazione tra due corpi fosse
    inversamente proporzionale al quadrato della loro
    distanza e scoprì che la carica elettrica si
    distribuiva in modo uniforme su una superficie
    sferica. Tra il 1785 e il 1791 Charles Augustin
    de Coulomb utilizzando una bilancia di torsione,
    uno strumento con cui misurare la forza del campo
    elettrico, riuscì a dimostrare sperimentalmente
    ed enunciare, indipendentemente da Priestley, la
    medesima legge, conosciuta quindi come legge di
    Coulomb.

Joseph Priestley
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Galvani e lelettricità animale
  • Luigi Galvani osservò delle contrazioni muscolari
    nelle zampe di una rana a contatto con un
    conduttore metallico e ipotizzò la presenza di
    unelettricità animale in due opere pubblicate
    nel 1791 e nel 1794.

Luigi Galvani
Lesperimento di Galvani
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Alessandro Volta
  • Alessandro Volta, si occupò inizialmente
    dellelettricità statica entrato in
    corrispondenza con il Beccaria, si oppose alla
    sua spiegazione dellelettricità vindice,
    ritenendo invece che il contatto dei corpi non
    annulla lenergia, ma solamente il suo segno
    positivo o negativo. Volta polemizzò inoltre con
    Galvani, ipotizzando che lelettricità animale
    derivasse piuttosto dal contatto con due metalli
    diversi sulla base di questa idea, nel 1799
    Volta inventò la pila (generatore statico di
    energia elettrica), che inizialmente chiamò
    apparato elettromotore.

Alessandro Volta
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Lelettromagnetismo
  • Hans Christian Ørsted (o Oersted) osservò nel
    1820 la relazione tra corrente elettrica e
    fenomeni magnetici, sviluppando la teoria
    elettromagnetica. I suoi studi furono proseguiti
    da André-Marie Ampère che enunciò le leggi
    dellelettromagnetismo, nellopera pubblicata nel
    1826. Nello stesso anno Georg Simon Ohm enunciò
    la legge di Ohm sulla resistenza elettrica.
    Continuando le ricerche in campo elettromagnetico
    Michael Faraday scoprì nel 1831 linduzione
    elettromagnetica, il principio alla base dei
    motori elettrici. A lui si devono inoltre
    lenunciazione delle leggi dellelettrolisi e
    linvenzione della gabbia di Faraday. Sviluppò
    infine la teoria secondo la quale lelettricità
    non era un fluido, bensì una forza, trasmessa da
    una particella di materia allaltra.

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Linduzione elettromagnetica
  • Si dice induzione elettromagnetica la produzione
    di una corrente elettrica in un conduttore per
    azione di un campo magnetico in movimento. Il
    campo magnetico può essere prodotto da un magnete
    permanente, da un elettromagnete o anche da un
    conduttore percorso da corrente, e non ha alcuna
    importanza che il magnete stia fermo e il
    conduttore si muova o viceversa ciò che conta è
    che il conduttore e il magnete si muovano "luno
    rispetto allaltro". Questo fenomeno è
    importantissimo perché su di esso sono basati sia
    i generatori di corrente elettrica (dinamo e
    alternatore) sia motori elettrici.

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Le prime macchine elettriche
  • Negli anni 1830 Faraday mise a punto il primo
    generatore elettromagnetico di corrente elettrica
    (dinamo e alternatore). Joseph Henry, aveva
    perfezionato un elettromagnete di particolare
    potenza permettendo in tal modo la trasmissione
    dellenergia elettrica a grande distanza. Negli
    stessi anni, Samuel Morse sfruttò il passaggio di
    elettricità in un filo conduttore come strumento
    per comunicare, giungendo allinvenzione del
    telegrafo con i fili, perfezionato da Charles
    Wheatstone in collaborazione con William
    Fothergill Cooke.

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Lelettroforo
  • Il principio di funzionamento dell'elettroforo è
    il seguente il piatto Pe di ebanite è caricato
    negativamente, e quando si avvicina il piatto
    metallico Pm, sorretto da un'impugnatura isolante
    Mi, su di esso vengono indotte cariche
    elettriche, positive sul lato vicino al piatto Pe
    e negative sull'altro lato. Dato che da Pe non
    vengono sottratte cariche durante il processo di
    induzione, Pm può essere ricaricato più volte e
    si può accumulare, in un apposito ricevitore, una
    grande quantità di carica. Una macchina ad
    influenza che ha avuto una notevole diffusione è
    stata quella realizzata nel 1890 dall'italiano
    G.Bonelli.

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Altre macchine
  • Wheatstone inventò inoltre un apparecchio per
    misurare la resistenza e Joseph Henry costruì nel
    1835 il primo relè. Nel 1851 Henrich Daniel
    Ruhmkorff costruì il primo rocchetto ad
    induzione. Nel 1859 Antonio Pacinotti inventò
    lanello in grado di trasformare lenergia
    meccanica in energia elettrica continua. Nel 1869
    Zénobe Theophilé Gramme dimostrò che la dinamo
    poteva anche lavorare al contrario come motore
    elettrico e sfruttò commercialmente la sua
    invenzione, basata sullanello di Pacinotti.

Charles Wheatstone e il suo ponte
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Telefoni e lampadine
  • Negli anni 1870 videro la luce alcune delle
    invenzioni più importanti del XIX secolo il
    telefono di Antonio Meucci (brevettato da
    Alexander Graham Bell, fondatore della Bell
    Telephone Co.), il fonografo (1877 di Thomas Alva
    Edison e la lampadina a incandescenza, che lo
    stesso Edison migliorò, dopo aver acquistato i
    precedenti brevetti (tra cui quello di Joseph
    Wilson Swan), e commercializzò a partire dal
    1879. Nel 1880 un modello perfezionato di
    lampadina venne costruito da Alessandro Cruto,
    che fondò una piccola industria ad Alpignano, più
    tardi assorbita dalla Philips.

Meucci e Bell
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Strane trasformazioni
  • Negli anni 1880 si costruirono le prime centrali
    elettriche. Nel 1881 Lucien Gaulard e John Dixon
    Gibbs presentarono un generatore secondario,
    ovvero un trasformatore, che fu perfezionato
    dalla Westinghouse e messo in commercio nel 1886
    Nel 1885 Galileo Ferraris inventò il campo
    magnetico rotante, alla base del motore elettrico
    polifase, brevettato negli Stati Uniti da Nikola
    Tesla anche questi brevetti furono
    successivamente acquistati dalla Westinghouse.

Dallalto Gaulard Ferraris Tesla
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Maxwell e le onde elettromagnetiche
  • Dai lavori di Faraday prese le mosse J. C.
    Maxwell, che, nel fondamentale Treatise on
    Electricity and Magnetism (1873, Trattato di
    elettricità e di magnetismo), condensò tutta la
    teoria in sei equazioni che collegavano in un
    unico edificio l'elettricità, il magnetismo e
    l'ottica e introducevano il concetto di onda
    elettromagnetica. H. Hertz, in seguito, verificò
    le ipotesi teoriche di Maxwell e riuscì a
    produrre onde elettromagnetiche che, come la
    luce, potevano essere riflesse, rifratte e
    polarizzate, aprendo la via allo sviluppo delle
    radiotelecomunicazioni.

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La big science
  • Hendrik Antoon Lorentz formulò nel 1892 la teoria
    elettronica della materia e nel 1897 Joseph John
    Thomson dimostrò lesistenza dellelettrone. Nel
    1900 Max Plank elaborò la teoria dei quanti e nel
    1906 Albert Einstein propose una teoria sulla
    luce come composta da fotoni. Nel 1919 Carl
    Ramsauer elaborò la teoria della natura
    ondulatoria degli elettroni.

Hendrik Antoon Lorentz
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Le trasmissioni radio
  • Guglielmo Marconi realizzò nel 1895 la prima
    trasmissione a distanza tramite le onde radio e
    nel 1901 la prima trasmissione del telegrafo
    senza fili attraverso lAtlantico). Da tali
    principi avrà origine la radio (prime
    trasmissioni regolari nel 1922). Nel 1904 John
    Ambrose Fleming, cottenne il brevetto per il
    diodo, o valvola termoionica.

Guglielmo Marconi
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Lebanite
  • L' ebanite è un materiale ottenuto nel secolo
    scorso da Charles Goodyear, sottoponendo la gomma
    a un prolungato processo di vulcanizzazione.
    Alcuni articoli fabbricati con ebanite furono
    esposti nel 1851 al Crystal Palace di Londra. Si
    tratta di un composto a mezza strada fra le
    materiale plastiche vere e proprie e la gomma
    naturale. Durante il prolungato processo di
    vulcanizzazione si incorporava nella massa dal
    trenta al cinquanta per cento di zolfo, ottenendo
    un composto caratterizzato da un elevato potere
    dielettrico, notevole resistenza ai prodotti
    chimici, con una certa durezza e rigidità fino a
    temperature dell'ordine di cinquanta gradi
    centigradi e con aspetto brillante e lucente. Per
    molti anni lebanite contrastò il passo, in molte
    applicazioni, alla celluloide e alle resine
    fenoliche. Era fornito in semilavorati estrusi,
    successivamente lavorati all'utensile, oppure
    stampato per compressione con stampi a due
    impronte. Lebanite ebbe un grande successo
    nell'industria delle penne stilografiche. Per
    moltissimi anni fu usata nei separatori per
    batterie elettriche, ricevitori telefonici,
    telaietti per lastre fotografiche, bocchini per
    fumatori e come materiale per odontotecnica.

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Generatori e motori elettrici
  • Sono macchine elettriche rotanti, usate per
    convertire energia elettrica in energia meccanica
    o viceversa. In particolare, le macchine che
    trasformano energia elettrica in energia
    meccanica sono dette motori elettrici, quelle che
    eseguono l'operazione inversa sono invece
    chiamate generatori elettrici.
  • Il funzionamento delle macchine elettriche
    rotanti si basa su due fenomeni fisici correlati.
    Il primo è il fenomeno dell'induzione
    elettromagnetica, scoperto da Michael Faraday se
    un conduttore si sposta in un campo magnetico, o
    più precisamente, se varia il flusso concatenato
    con il conduttore, in quest'ultimo è indotta una
    corrente elettrica. Il secondo fenomeno fu invece
    osservato per la prima volta nel 1820 dal fisico
    francese André-Marie Ampère un conduttore
    percorso da corrente e immerso in un campo
    magnetico è sottoposto a una forza che dipende
    dalla geometria del sistema.

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I generatori elettrici a corrente alternata gli
alternatori
  • L'alternatore è composto da due elementi il
    rotore e lo statore. Il rotore è fatto ruotare da
    un albero motore che gli trasmette l'energia
    meccanica.
  • Il rotore è un elettromagnete che produce un
    campo magnetico in movimento si compone di un
    supporto di lamierini di ferro attorno ai quali
    sono avvolte una serie di bobine alimentate in
    corrente continua. Lo statore avvolge il rotore e
    ha il compito di generare energia elettrica.
  • Lo statore si compone di un supporto di lamierini
    di ferro con bobine di filo di rame isolato nelle
    quali si genera, per induzione, la forza
    elettromotrice. Poiché ogni rotazione del rotore
    il verso della corrente si inverte, l'alternatore
    produce corrente alternata.

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I generatori elettrici a corrente continua le
dinamo
  • Al contrario dell'alternatore, nella dinamo il
    rotore genera la corrente e nello statore si
    trova l'elettromagnete ad anello. Nella dinamo
    ogni anello è composto da due mezzi anelli
    indipendenti, detti commutatori, che nel
    movimento rotatorio si scambiano continuamente le
    spazzole. Ogni spazzola  riceve sempre corrente
    nello stesso verso producendo così corrente
    continua.
  • La dinamo è stata il primo generatore di corrente
    elettrica. Le principali applicazioni si hanno
    nella rete elettrica per tram e filobus.La
    dinamo è meno usata dell'alternatore perché
    l'energia elettrica prodotta non può essere
    trasformata in alta tensione e trasmessa con
    costi convenienti come avviene con la corrente
    alternata.

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I motori elettrici
  • L'energia elettrica, attraverso linduzione
    elettromagnetica, è in grado di mettere in
    movimento una parte rotante (rotore) che
    attraverso meccanismi di vario genere aziona
    macchine o altre apparecchiature. Vi sono motori
    elettrici che funzionano con corrente continua ed
    con corrente alternata.
  • Il motore elettrico a corrente continua ha il
    pregio di assorbire una potenza quasi costante
    alle diverse velocità di rotazione, ma è
    utilizzato solo nella trazione elettrica (tram,
    filovie e linee metropolitane).
  • Il motore a corrente alternata è costruttivamente
    più semplice  e per il suo alto rendimento viene
    applicato in tutti i settori industriali. Il
    motore a corrente alternata può funzionare come
    generatore di corrente.

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Riferimenti bibliografici essenziali
  • Vittorio MARCHIS, I labirinti dellenergia, in
    Vittorio MARCHIS (ed.), Storia delle scienze,
    vol. V, Conoscenze scientifiche e trasferimento
    tecnologico, Torino Einaudi, 1995
  • Charles SINGER (ed.), Storia della tecnologia,
    Torino Bollati Boringhieri, 1995
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