LA TERAPIA TRASFUSIONALE - PowerPoint PPT Presentation

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LA TERAPIA TRASFUSIONALE

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Title: UTILIZZO DEL PLASMA E DEI PLASMADERIVATI Author: Francesca Last modified by: Francesca Created Date: 2/17/2005 1:26:21 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA TERAPIA TRASFUSIONALE


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LA TERAPIA TRASFUSIONALE
  • Corso di Ematologia
  • Medicina e Chirurgia V anno
  • Prof. G. Cella
  • Dr.ssa F. Polese

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COMPONENTI DEL SANGUEemocomponenti
  • Globuli rossi concentrati
  • Concentrati piastrinici
  • Plasma fresco congelato

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GLI EMOCOMPONENTI
? Provengono dai donatori di sangue ? Ottenuti
mediante centrifugazione dal sangue intero o
mediante aferesi produttiva con limpiego di
separatori cellulari
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DERIVATI DEL SANGUEemoderivati
  • ? Ottenuti dal frazionamento
  • industriale del plasma dei donatori
  • Albumina
  • Concentrati dei fattori della coagulazione
  • Immunoglobuline
  • Concentrati del C1-inibitore
  • ? Considerati più sicuri rispetto agli
    emocomponenti poiché sottoposti a processi di
    inattivazione virale

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SISTEMA ABO
  • Gli Ag del sistema ABO sono H, A, B
  • LAg H rappresenta il precursore sul quale
    agiscono le glicosiltransferasi attaccando
    molecole di zuccheri che danno la specificità A o
    B
  • LAg H è espresso completamente sulle emazie di
    gruppo O, mentre è parzialmente espresso sulle
    emazie A e B.
  • Rari i soggetti Oh (fenotipo Bombay) che mancano
    del gene H e hanno sempre Anticorpi anti-H nel
    siero

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COMPATIBILITA ABO
  • Il sistema ABO è lunico in cui gli anticorpi
    sono sempre presenti nel siero indipendentemente
    da una precedente esposizione ai corrispondenti
    Ag (anticorpi naturali)
  • La trasfusione di sangue ABO incompatibile può
    causare la sindrome emolitica acuta

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DETERMINAZIONE DEL GRUPPO ABO
  • TEST DIRETTO testo le emazie con antisieri
    anti-A, anti-B e anti-AB
  • TEST INDIRETTO testo il siero con emazie di
    gruppo noto A e B (gli anticorpi naturali
    iniziano a comparire a 6 mesi di vita)
  • GRUPPO O globuli rossi universali
  • GRUPPO AB plasma universale

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SISTEMA Rh
  • Il sistema Rh comprende circa 50 diversi Ag
  • Il più importante è il D la cui presenza o
    assenza condiziona la definizione Rh o Rh
  • E MOLTO IMMUNOGENO. Alcuni soggetti presentano
    un D weak (Rh debolmente positivo), ma positivo!
  • Gli altri Ag importanti sono C, c, E, e di cui
    soprattutto lE e il c sono immunogeni.

9
SISTEMA Kell
  • SISTEMA KELL Ag Kell presente nel 9 della
    popolazione
  • Ag k (cellano) presente nel 99,8 della
    popolazione
  • KK 0,2 Kk 8,8 kk 91
  • Sia K che k sono molto IMMUNOGENI, secondi solo
    al D
  • ? Gli anticorpi anti-D, anti-K o anti-k possono
    dare la Malattia Emolitica Neonatale (MEN) e
    reazioni emolitiche trasfusionali immediate e
    ritardate

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MNS, LEWIS, DUFFY E KIDD
  • SISTEMA MNS importante lanti S e anti s perché
    possono causare MEN e reazione emolitica
    trasfusionale
  • SISTEMA LEWIS Lea e Leb.
  • Gli anti- Lea possono dare reazione
    trasfusionale
  • SISTEMA DUFFY (Fya e Fyb) e SISTEMA KIDD (jka e
    jkb) i cui anticorpi sono in grado di dare MEN e
    reazioni emolitiche trasfusionali

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INDICAZIONI ALLA TRASFUSIONE DI GRC
  • ANEMIA, CHIRURGIA, EMORRAGIA
  • Valori di Hb lt a 7 g/dl, se cardiopatia Hb lt 8
    g/dl
  • Criteri clinici paziente sintomatico
    (tachicardia, astenia grave, dispnea)
  • insorgenza acuta o cronica dello stato
    anemico febbre, pneumopatia
  • Pazienti in shock con una variazione di almeno 20
    mm Hg di pressione arteriosa dal clino
    allortostatismo (shock emorragico)

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INDICAZIONE ALLA TRASFUSIONE DI PIASTRINE
  • Piastrinopatia o piastrinopenia con sintomi
    emorragici (trasfusione per terapia) o a rischio
    di sanguinamento (trasfusione per profilassi). Le
    PLT devono essere
  • gt10.000/mcl in tutti i casi
  • gt20.000/mcl se febbre
  • gt50.000/mcl manovre invasive, chirurgia
  • gt100.000 chirurgia del SNC e dellocchio

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VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA TRASFUSIONALE
PIASTRINICA
  • Valutare dopo 1 e dopo 24 ore dalla trasfusione
    il numero di PLT calcolando lIncremento Corretto
    della Conta
  • ICC N PLT post-trasf. N PLT pre-trasf.
  • N PLT trasfuse
  • - Refrattarietà per alloimmunizzazione se ad 1
    ora ICC lt 7.500
  • - Consumo patologico se a 24 ore ICC lt 7500
    (febbre, splenomegalia, CID)

X sup.corporea
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INDICAZIONE ALLA TRASFUSIONE DI PLASMA
  • Carenza di singolo fattore della
  • coagulazione con emorragia
  • Carenza multipla di fattori della
  • coagulazione con emorragia (CID,
  • TAO, circolaz. extracorp.,)
  • Porpora trombotica trombocitopenica

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VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO CON PLASMA
  • Se il plasma è stato infuso per causa emorragica,
    sarà la risposta clinica il migliore indice di
    efficacia terapeutica
  • Se il plasma è stato infuso per correggere dei
    parametri coagulativi, si dovrà valutare il grado
    di correzione dei test di coagulazione.

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RICHIESTA TRASFUSIONALE - 1
  • La trasfusione di emocomponenti ed emoderivati
    costituisce una pratica terapeutica NON esente da
    rischi infettivi
  • HIV1-2 rischio 1 2.000.000/unità trasfuse
  • HBV rischio 1 250.000/unità trasfuse
  • HCV rischio 1 200.000/unità trasfuse
  • Yersinia, malaria, altro 1 1.000.000/unità

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RICHIESTA TRASFUSIONALE - 2
  • ?Il sangue per uso trasfusionale è una risorsa
    terapeutica limitata poiché di esclusiva origine
    umana
  • ? Per ridurre i rischi ed evitare le carenze
    fare una TERAPIA TRASFUSIONALE APPROPRIATA

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RICHIESTA TRASFUSIONALE - 3
  • Deve essere debitamente compilata e firmata dal
    medico richiedente la trasfusione
  • Necessario il consenso informato del paziente
  • Se esiste un pericolo imminente di vita del
    paziente il medico è autorizzato a trasfondere
    anche senza il consenso
  • Il consenso viene espresso dal paziente mediante
    la firma dello specifico modulo dopo aver
    ricevuto adeguate informazioni sui rischi e
    benefici della terapia trasfusionale

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COMPLICANZE TRASFUSIONALI
  • A seconda di quando insorgono e del meccanismo
    implicato si dividono in
  • COMPLICANZE IMMEDIATE (entro min./ore)
  • Immunologiche
  • Non immunologiche
  • COMPLICANZE RITARDATE (dopo gg)
  • Immunologiche
  • Non immunologiche

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REAZIONI IMMEDIATEimmunologiche
  • Reazione emolitica acuta
  • Reazione febbrile non emolitica
  • Reazione allergica
  • TRALI transfusion-related-acute-lung-injury
  • non immunologiche
  • Reazione da contaminazione batterica
  • Sovraccarico di circolo

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REAZIONE EMOLITICA ACUTA
  • Complicanza rarissima, ma potenzialmente
    letale (10)
  • Dovuta alla reazione antigene-anticorpo quasi
    sempre da incompatibilità ABO (errata
    identificazione del paziente).
  • Talvolta da alloimmunizzazione del ricevente
    verso un altro antigene eritrocitario (Rh, Kell,
    Duffy) indotta da pregresse trasfusioni o
    gravidanze
  • Gravità varia dipendente da
  • ? Quantità di sangue incompatibile trasfuso
  • ? Caratteristiche e concentrazione degli
    anticorpi anti-eritrociti presenti nel ricevente

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REAZIONE EMOLITICA ACUTA meccanismo
fisiopatologico
  • I complessi antigene-anticorpo attivano
  • il Fattore XII -gt cascata coagulativa -gt CID
  • il Sistema Nervoso Simpatico -gt catecolamine -gt
    tachicardia, vasocostrizione spt. rene, polmone,
    nausea, vomito
  • il Complemento con produzione di C3a C5a
    (anafilotossine) -gt vasodilatazione, aumento
    permeabilità capillare, vasodilatazione,
    liberazione di istamina, serotonina -gt
    ipotensione -gt shock

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REAZIONE EMOLITICA ACUTA diagnosi e terapia
  • SINTOMI febbre con brividi, dolore lombare,
    ipotensione, sudorazione profusa, dispnea, dolore
    toracico, nausea, vomito, anuria, shock
  • Nel paziente anestetizzato emorragia
    persistente dalle ferite e dai punti di sutura
    (emorragia a nappo).
  • LABORATORIO indici di emolisi e di CID, ripetere
    gruppo e prove di compatibilità
  • TERAPIA
  • Interrompere immediatamente la trasfusione,
    mantenendo laccesso venoso
  • Correggere lipotensione e ripristinare il
    circolo renale (somministrare liquidi e
    diuretici), se CID infondere PFC

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RACCOMANDAZIONE
  • Opportuno trasfondere lentamente (15 gocce al
    minuto) nei primi 10-15 minuti
  • monitorare i parametri vitali del paziente (
    temperatura, pressione arteriosa, frequenza
    cardiaca, frequenza respiratoria)
  • Attenzione ai primi segni di una possibile
    reazione trasfusionale

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REAZIONE FEBBRILE NON EMOLITICA
  • Reazione trasfusionale più frequente
  • Tipica del paziente politrasfuso
  • Insorge durante o subito dopo la trasfusione
  • Si manifesta con brividi e febbre
  • Dovuta ad anticorpi del paziente contro leucociti
    dellemocomponente trasfuso o alle citochine
    rilasciate dai leucociti dellemocomponente
    durante la conservazione
  • Si risolve con cortisone e antipiretici
  • Si previene con emocomponenti leucodepleti

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REAZIONE ALLERGICA
  • Da ipersensibilità del ricevente verso le
    proteine del plasma del donatore
  • Eritema, orticaria, prurito generalizzato
  • Reazioni anafilattiche molto rare (tosse,
    broncospasmo, nausea, crampi addominali, vomito,
    diarrea, shock, in assenza di febbre) nei
    deficit di IgA con anti-IgA per effetto
    dellattivazione del complemento con liberazione
    di anafilotossine e sostanze vasoattive
  • Terapia anti-istaminici. Cortisone e adrenalina
  • Prevenzione emocomponenti lavati

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TRALI (transfusion-related acute lung injury)-1
  • Insufficienza respiratoria in assenza di
    sofferenza cardiaca
  • Si manifesta con febbre, brividi, cianosi, tosse,
    dispnea, ipotensione anche dopo un volume ridotto
    di emocomponente trasfuso
  • Rx tipico delledema polmonare (addensamenti
    bilaterali a chiazze)
  • Entro 4-6 ore dalla trasfusione

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TRALI (transfusion-related acute lung injury)-2
  • Presenza nellemocomponente trasfuso di anticorpi
    anti leucociti del ricevente o presenza nel
    ricevente di anti-leucociti del donatore
  • Aggregati leucocitari che intrappolati nel
    microcircolo polmonare rilasciano granuli
    danneggiando lendotelio dei capillari polmonari
    (edema alveolare e interstiziale)

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REAZIONE DA CONTAMINAZIONE BATTERICA-1
  • ? La reazione febbrile può essere provocata anche
    da contaminazione batterica dellemocomponente
    (endotossine prodotte da GRAM tipo
    Pseudomonas, E.Coli)
  • ? Brividi, febbre alta, DIC, insufficienza
    renale, nausea, vomito, diarrea, dolori
    muscolari, dispnea
  • ? Terapia antibiotici, steroidi, vasopressori,
    plasma-expanderterapia intensiva

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REAZIONE DA CONTAMINAZIONE BATTERICA-2
  • Prevenzione
  • accurata disinfezione cute donatore
  • mantenere sterilità durante la preparazione degli
    emocomponenti
  • conservazione a temperatura idonea, ispezione
    dellemocomponente prima di trasfonderlo
    (coaguli, colore anomalo?)

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SOVRACCARICO DI CIRCOLO
  • Dovuto alla somministrazione rapida e/o eccessiva
    di emocomponenti
  • Può causare uno scompenso cardiaco congestizio
    con edema polmonare acuto
  • A rischio i pazienti con sistema cardiovascolare
    compromesso o con anemia cronica grave con
    aumentato volume plasmatico
  • Possibile anche nei neonati

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REAZIONI RITARDATE immunologiche
  • Reazioni emolitiche ritardate
  • GVHD
  • Effetto immunomodulatore
  • Alloimmunizzazioni
  • non immunologiche
  • Sovraccarico di ferro
  • Trasmissione di agenti patogeni

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REAZIONI EMOLITICHE RITARDATE
  • In pazienti precedentemente immunizzati
  • Il titolo degli anticorpi è basso e le prove di
    compatibilità negative
  • Risposta anticorpale anamnestica che porta
    allemolisi
  • Entro 3-7 gg calo Hb e aumento indici emolisi

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GVHD
  • Attecchimento dei linfociti trasfusi che
    reagiscono contro i tessuti del ricevente
  • Complicanza rara, ma grave
  • Febbre, rash cutaneo, epatite, diarrea, ipoplasia
    midollo
  • Emocomponenti irradiati negli immunodepressi (a
    rischio)

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EFFETTO IMMUNOMODULATORE
  • La trasfusione di sangue comporta una
    significativa depressione della risposta
    immunitaria
  • Vantaggio per i trapiantati
  • Svantaggio per maggiore suscettibilità alle
    infezioni e alle recidive tumorali

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ALLOIMMUNIZZAZIONE
  • Le trasfusioni possono determinare immunizzazione
    verso Ag eritrocitari o leuco-piastrinici
  • Le piastrine esprimono sulla superficie Ag dei
    sistemi HLA di classe I, Ag piastrino specifici e
    Ag del sistema ABO
  • Refrattarietà alle piastrine in genere per Ab
    anti-HLA-A, B
  • Emocomponenti leucodepleti

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SOVRACCARICO DI FERRO
  • Ogni unità di emazie contiene circa 250 mg di
    ferro
  • Pazienti politrasfusi (talassemie,
    mielodisplasie)
  • Emosiderosi accumulo di ferro su cuore, fegato,
    pancreas, sistema endocrino

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LA TERAPIA FERROCHELANTE-1
  • Desferrioxamina (Desferal) somministrazione
    parenterale 20-60 mg/kg
  • La modalità di somministrazione più efficace è
    linfusione continua, lenta per e.v. o s.c. (8-10
    ore di infusione in pompa)
  • Spesso lemosiderosi si accompagna ad un deficit
    di vit. C riduzione dellefficacia del
    trattamento
  • Effetti collaterali lesioni oculari, delludito,
    simil-rachitismo

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LA TERAPIA FERROCHELANTE-2
  • Nuovi ferrochelanti per os
  • DEFERIPRONE (Ferriprox)
  • Nella talassemia major se desferrioxamina è
    controindicata
  • Monitorare gli indici epatici
  • 25 mg/kg/peso x 3 /die (1 cpr 500 mg)

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EMOCOMPONENTI LEUCODEPLETI
  • La leucodeplezione degli emocomponenti
    previene
  • 1- lalloimmunizzazione (refrattarietà
    piastrinica)
  • 2- le reazioni trasfusionali febbrili non
    emolitiche (rilascio di citochine)
  • 3- le infezioni virali (CMV)
  • Vengono usati appositi filtri al letto del
    paziente o in laboratorio (pre-storage)

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EMOCOMPONENTI IRRADIATI - 1
  • Per la prevenzione della GVHD (Graft Versus Host
    Disease) associata a trasfusione di globuli rossi
    concentrati e piastrine
  • Vengono allestiti irradiando lunità di globuli
    rossi o di piastrine con una dose di raggi ? tale
    da impedire la replicazione dei linfociti senza
    alterare la funzionalità eritrocitaria e
    piastrinica

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EMOCOMPONENTI IRRADIATI - 2
  • Le indicazioni sono
  • Trapianto di midollo osseo autologo a partire
    dal 7 giorno prima della raccolta fino al III
    mese dopo il trapianto
  • Trapianto di midollo osseo allogenico a partire
    dallinizio del condizionamento fino al 6 mese
    dopo il trapianto
  • Trasfusione intrauterina ed exanguino trasfusione
  • Immunodeficienze congenite cellulo-mediate

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EMOCOMPONENTI (globuli rossi) LAVATI
  • Le emazie lavate sono utilizzate per il
    trattamento dei pazienti con ipersensibilità
    verso le proteine plasmatiche (allergia), come i
    soggetti con deficit di IgA
  • Possono essere indicate anche nella terapia
    trasfusionale in epoca neonatale per ridurre la
    somministrazione di anticoagulante, di K
    extracellulare e di prodotti del metabolismo
    cellulare
  • Si ottengono lavando lunità di globuli rossi
    concentrati con soluzione fisiologica a 4C per
    diminuire appunto il contenuto proteico

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EMOCOMPONENTI CRIOPRESERVATI
  • Vengono utilizzate soluzioni criopreservanti a
    base di diacilglicerolo
  • Per fare scorta di emocomponenti di gruppo raro

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LAUTOTRASFUSIONE - 1
  • ? Tra le strategie per evitare, o almeno
    limitare limpiego del sangue allogenico
  • ? In particolare viene utilizzato negli
    interventi di chirurgia elettiva
  • Esistono tre forme
  • 1- il PREDEPOSITO
  • 2- lEMODILUIZIONE pre-operatoria
  • 3- il RECUPERO OPERATORIO

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LAUTOTRASFUSIONE - 2
  • 1- Il predeposito (donazione da parte del
    paziente nelle settimane che precedono
    lintervento chirurgico delle unità di
    sangue/plasma necessarie)
  • Unica possibilità per chi ha un gruppo sanguigno
    raro o
  • presenta anticorpi che rendono difficile
    reperire
  • sangue compatibile

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LAUTOTRASFUSIONE - 3
  • lemodiluizione isovolemica preoperatoria
    (prelievo del sangue subito prima dellintervento
    chirurgico e infusione di un volume uguale di
    soluzioni colloidi o cristalloidi)
  • - Recupero intra e post operatorio (il sangue
    viene recuperato con dispositivi idonei dal campo
    operatorio e dai drenaggi per alcune ore dopo la
    fine dellintervento, filtrato e poi reinfuso)

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LERITROPOIETINA
  • E considerato un preparato ricombinante con
    effetto anti-anemico per la sua capacità di
    accelerare e incrementare la produzione di nuovi
    eritrociti. Viene utilizzata
  • nel trattamento dellanemia associata ad
    insufficienza renale
  • nel trattamento dellanemia e riduzione del
    fabbisogno trasfusionale in pazienti oncologici
    spt. se in chemioterapia
  • nel trattamento dellanemia in corso di
    mielodisplasie

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LERITROPOIETINA E IL PAZIENTE CHIRURGICO
  • LEritropoietina può essere usata per aumentare
    la quantità di sangue autologo raccolto in
    pazienti facenti parte di un programma di
    predeposito candidati ad interventi elettivi di
    chirurgia maggiore che richiedano un elevato
    quantitativo di sangue o con valori di Hb lt 11
    g/dl che di per sé non consentirebbero il
    predeposito
  • Valutare sempre i depositi di ferro
    dellorganismo (dosaggio ferritinemia)

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GLI EMODERIVATI
  • Sono ricavati per frazionamento industriale del
    plasma
  • I procedimenti adottati per la loro preparazione
    e le tecniche di inattivazione virale impiegate
    (trattamento al calore, con solvente-detergente..)
    consentono di ottenere prodotti più sicuri
    degli emocomponenti
  • Notevolmente concentrati e purificati permettono
    di ottenere un risultato terapeutico
    somministrando volumi ridotti di preparato e da
    non rendere necessarie lesecuzione di prove di
    compatibilità.

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INDICAZIONE ALLUSO DI ALBUMINA-1
  • Patologie acute
  • Shock emorragico o non emorragico
  • ARDS dopo la normalizzazione della permeabilità
    dei
  • capillari polmonari
  • Interventi di chirurgia maggiore dopo la
    normalizzazione
  • della volemia
  • Interventi di cardiochirurgia può essere utile
    se il paziente
  • è allergico ai colloidi sintetici
  • Ustioni estese sconsigliata nelle prime 24 ore
  • Trapianto dorgano può essere utile solo nel
    postoperatorio
  • del trapianto di fegato
  • Paracentesi 4 g di albumina/litro di liquido
    ascitico estratto
  • Ittero neonatale grave
  • Plasma-exchange

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INDICAZIONE ALLUSO DI ALBUMINA-2
  • Patologie croniche
  • Cirrosi epatica ascitica in pazienti con
  • albumina lt 2,5 g/dl se non responsivi alla
    terapia
  • diuretica somministrazione intraospedaliera di
  • 12,5 g/die di albumina eventualmente seguita
    da
  • 25 g /settimana come terapia domiciliare
  • Sindrome nefrosica albumina solo nei pazienti
  • con albuminemia lt 2,5 g/dl con ipovolemia e/o
  • edema polmonare

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INDICAZIONI INAPPROPRIATE PER LALBUMINA
  • Albuminemia gt 2,5 g/dl
  • A scopo nutritivo
  • Per accelerare la cicatrizzazione di ferite
  • Ipoalbuminemie croniche in assenza di edemi e/o
    ipotensione
  • Ischemia cerebrale (unica scelta le soluzioni
    cristalloidi)
  • Dialisi

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LINEE GUIDA PER LUSO CORRETTO DELLATIII-1
  • Per il difetto congenito di ATIII (indicazioni
    raccomandate)
  • tromboembolia acuta
  • trombosi refrattaria a terapia standard
  • gravidanza, parto, aborto
  • neonati
  • profilassi perioperatoria in pazienti a rischio
    di trombosi

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LINEE GUIDA PER LUSO CORRETTO DELLATIII-2
  • Per il difetto acquisito di ATIII (indicazioni
    parzialmente comprovate)
  • resistenza a terapia eparinica
  • CID legata a sepsi, trauma, ustione, gravidanza
  • Insufficienza epatica con CID
  • Neonati figli di madre con difetto congenito
  • Profilassi durante la terapia con L-asparaginasi

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LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL F. VIII
E F. IX
  • Nome commerciale del Fattore VIII
  • EMOCLOT (plasmaderivato)
  • COGENATE (ricombinante)
  • Indicazioni terapeutiche EMOFILIA A
  • N.B. Per luso del F.VIII ricombinante
    considerare
  • prima priorità pazienti mai precedentemente
    trattati
  • seconda priorità pazienti già trattati con
    plasmaderivati, ma esenti da infezioni virali
    post-trasfusionali
  • terza priorità pazienti HIV positivi
  • Nome commerciale del Fattore IX
  • AIMAFIX plasmaderivato
  • BENEFIX ricombinante
  • Indicazioni terapeutiche EMOFILIA B

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LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL
F.VIII/F.von Willebrand
  • Nome commerciale Haemate P
  • Indicazioni terapeutiche Malattia da carenza di
    F.di V.W.
  • N.B. La Desmopressina (DDAVP) dovrebbe essere
    usata, quando possibile, in preferenza ai
    prodotti plasmatici. Se DDAVP inefficace o
    controindicata (malattia di tipo IIB) lHaemate P
    costituisce il prodotto di scelta.

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LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL
COMPLESSO PROTROMBINICO
  • Nome commerciale Uman Complex
  • Indicazioni terapeutiche
  • Utile per carenze congenite singole di fattori
    del complesso protrombinico (F. II, FIX e
    F.X).
  • Utile per carenze acquisite singole o multiple di
    fattori del complesso protrombinico (epatopatie,
    TAO)

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UTILIZZO DEL FATTORE SETTIMO ATTIVATO
  • Nome commerciale NOVOSEVEN
  • Indicazioni terapeutiche
  • Deficit di fattore VII
  • Tromboastenia di Glanzmann
  • Emofilia congenita A o B con inibitore
  • Emofilia acquisita
  • Sindrome emorragica grave non gestibile
    altrimenti
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