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Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario

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Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario OSS: Massimo La Macchia Figure di supporto assistenziali Ausiliario(1969) A :ha compiti semplici e a carattere ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario


1
Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario
  • OSS Massimo La Macchia

2
Figure di supporto assistenziali
  • Ausiliario(1969)Aha compiti semplici e a
    carattere prettamente esclusivo(pulizia degli
    ambienti,trasporto materiale).
  • Ausiliario socio sanitario(1979)A2risponde ai
    campanelli,porta pappagalli e padelle,rifacimento
    letti vuoti
  • Ausiliario s.s.specializzato(1984)A3necessita
    di un corso di addestramento,trasporta
    pz.,collabora con linfermiere nella pulizia del
    pz.,prende parte alla programmazione di
    interventi assistenziali.
  • Ota(1990)Bnecessita di un corso di
    qualifica,acquisisce mansioni superiori,dipende
    sempre dallinfermiere,accompagna i pz. alla
    toilette,ha una sua autonomia per i compiti
    assistenziali,partecipa ad attività sanitarie
    sempre in collaborazione con personale con
    qualifica superiore
  • Oss(2001)B2
  • Osss(2003)

3
Infermiere professionale
  • L'Infermiere è il professionista sanitario che,
    avendo conseguito la Laurea in Infermieristica,
    ed essendo iscritto all'Albo presso il Collegio
    provinciale IPASVI di appartenenza, è
    responsabile unico della Assistenza
    Infermieristica.
  • .

4
Perché nasce loss?
  • Invecchiamento della popolazione
  • Riduzione delle nascite
  • Richiesta sempre maggiore di servizi sociali
  • Sviluppo dellassistenza domiciliare e
    residenziale
  • Emergenza infermieristica e necessità di
    miglioramento continuo dellassistenza
  • Maggiore professionalità e responsabilità
    dellinfermiere
  • Riduzione costi per il S.S.N.

5
Quando nasce?
  • CONFERENZA STATO REGIONI Seduta del 22 febbraio
    2001Oggetto Accordo tra il Ministro della
    sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e
    le regioni e province autonome di Trento e
    Bolzano, per la individuazione della figura e del
    relativo profilo professionale dell' operatore
    socio sanitario e per la definizione
    dell'ordinamento didattico dei corsi di
    formazione.

6
 Figura e profilo
  • È individuata la figura dell' operatore socio
    sanitario
  • 2. L'operatore socio sanitario è l'operatore
    che, a seguito dell'attestato di qualifica
    conseguito al termine di specifica formazione
    professionale, svolge attività indirizzata a
  • a) soddisfare i bisogni primari della persona,
    nell'ambito delle proprie aree di competenza, in
    un contesto sia sociale che sanitario
  • b) favorire il benessere e l'autonomia
    dell'utente.

7
1-Contesti operativi 2-Contesto relazionale
  •  
  • 1-L'operatore socio sanitario svolge la sua
    attività sia nel settore sociale che in quello
    sanitario in servizi di tipo socio -
    assistenziale e socio - sanitario, residenziali o
    semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al
    domicilio dell'utente.
  • 2-L' operatore socio sanitario svolge la sua
    attività in collaborazione con gli altri
    operatori professionali preposti all'assistenza
    sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio
    del lavoro multiprofessionale.

8
Attività
  • Le attività dell' operatore socio sanitario sono
    rivolte alla persona e al suo ambiente di vita
  • a) assistenza diretta ed aiuto domestico
    alberghierob) intervento igienico - sanitario e
    di carattere sociale c) supporto gestionale,
    organizzativo e formativo.

9
Principali attività per loss
  • Assistenza diretta ed aiuto domestico
    alberghiero assiste la persona, in particolare
    non autosufficiente o allettata, nelle attività
    quotidiane e di igiene personale realizza
    attività semplici di supporto diagnostico e
    terapeutico collabora ad attività finalizzate al
    mantenimento delle capacità psico-fisiche
    residue, alla rieducazione, riattivazione,
    recupero funzionale realizza attività di
    animazione e socializzazione di singoli e gruppi
    coadiuva il personale sanitario e sociale
    nell'assistenza al malato anche terminale e
    morente aiuta la gestione dell'utente nel suo
    ambito di vita cura la pulizia e l'igiene
    ambientale.
  • Intervento igienico sanitario e di carattere
    sociale osserva e collabora alla rilevazione dei
    bisogni e delle condizioni di rischio-danno
    dell'utente collabora alla attuazione degli
    interventi assistenziali valuta, per quanto di
    competenza, gli interventi più appropriati da
    proporre collabora alla attuazione di sistemi di
    verifica degli interventi riconosce ed utilizza
    linguaggi e sistemi di comunicazione/relazione
    appropriati in relazione alle condizioni
    operative mette in atto relazioni-comunicazioni
    di aiuto con l'utente e la famiglia, per
    l'integrazione sociale ed il mantenimento e
    recupero della identità personale.3) Supporto
    gestionale, organizzativo e formativo utilizza
    strumenti informativi di uso comune per la
    registrazione di quanto rilevato durante il
    servizio collabora alla verifica della qualità
    del servizio concorre, rispetto agli operatori
    dello stesso profilo, alla realizzazione dei
    tirocini ed alla loro valutazione collabora alla
    definizione dei propri bisogni di formazione e
    frequenta corsi di aggiornamento collabora,
    anche nei servizi assistenziali non di ricovero,
    alla realizzazione di attività semplici. 

10
Competenze
  • Competenze tecnico professionali
  • Competenze relative alle conoscenze richieste.
    Conosce le principali tipologie di utenti e le
    problematiche connesse.
  • Competenze relazionali

11
Competenze tecnico professionali
  • È in grado di collaborare con l'utente e la sua
    famiglia
  • nel governo della casa e dell'ambiente di vita,
    nell'igiene e cambio biancheria nella
    preparazione e/o aiuto all'assunzione dei pasti
    quando necessario, e a domicilio, per
    l'effettuazione degli acquisti nella
    sanificazione e sanitizzazione ambientale. È in
    grado di curare la pulizia e la manutenzione di
    arredi e attrezzature, nonché la conservazione
    degli stessi e il riordino del materiale dopo
    l'assunzione dei pasti.
  • gtsegue

12
  • Sa curare il lavaggio, l'asciugatura e la
    preparazione del materiale da sterilizzare.Sa
    garantire la raccolta e lo stoccaggio corretto
    dei rifiuti, il trasporto del materiale biologico
    sanitario, e dei campioni per gli esami
    diagnostici, secondo protocolli stabiliti.Sa
    svolgere attività finalizzate all'igiene
    personale, al cambio della biancheria,
    all'espletamento delle funzioni fisiologiche,
    all'aiuto nella deambulazione, all'uso corretto
    di presidi, ausili e attrezzature,
    all'apprendimento e mantenimento di posture
    corrette.
  • gtsegue

13
  • In sostituzione e appoggio dei famigliari e su
    indicazione del personale preposto è in grado
    diaiutare per la corretta assunzione dei
    farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di
    apparecchi medicali di semplice uso aiutare
    nella preparazione alle prestazioni sanitarie
    osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più
    comuni sintomi di allarme che l'utente può
    presentare (pallore, sudorazione ecc.) attuare
    interventi di primo soccorso effettuare piccole
    medicazioni o cambio delle stesse controllare e
    assistere la somministrazione delle diete
    aiutare nelle attività di animazione e che
    favoriscono la socializzazione, il recupero ed il
    mantenimento di capacità cognitive e manuali
    collaborare ad educare al movimento e favorire
    movimenti di mobilizzazione semplici su singoli e
    gruppi provvedere al trasporto di utenti, anche
    allettati, in barella carrozzella collaborare
    alla composizione della salma e provvedere al suo
    trasferimento utilizzare specifici protocolli
    per mantenere la sicurezza dell'utente, riducendo
    al massimo il rischio svolgere attività di
    informazione sui servizi del territorio e curare
    il disbrigo di pratiche burocratiche
    accompagnare l'utente per l'accesso ai servizi.

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Competenze relative alle conoscenze richieste
Conosce le principali tipologie di utenti e le
problematiche connesse.
  • Conosce le diverse fasi di elaborazione dei
    progetti di intervento personalizzati.Riconosce
    per i vari ambiti, le dinamiche relazionali
    appropriate per rapportarsi all'utente
    sofferente, disorientato, agitato, demente o
    handicappato mentale ecc.È in grado di
    riconoscere le situazioni ambientali e le
    condizioni dell'utente per le quali è necessario
    mettere in atto le differenti competenze
    tecniche.Conosce le modalità di rilevazione,
    segnalazione e comunicazione dei problemi
    generali e specifici relativi all'utente.Conosce
    le condizioni di rischio e le più comuni sindromi
    da prolungato allettamento e immobilizzazione.
    Conosce i principali interventi semplici di
    educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai
    loro famigliari. Conosce l'organizzazione dei
    servizi sociali e sanitari e quella delle reti
    informali.

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Competenze relazionali
  • Sa lavorare in equipe.Si avvicina e si rapporta
    con l'utente e con la famiglia, comunicando in
    modo partecipativo in tutte le attività
    quotidiane di assistenza sa rispondere
    esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al
    dialogo.È in grado di interagire, in
    collaborazione con il personale sanitario, con il
    malato morente.Sa coinvolgere le reti informali,
    sa rapportarsi con le strutture sociali,
    ricreative, culturali dei territori. Sa
    sollecitare ed organizzare momenti di
    socializzazione, fornendo sostegno alla
    partecipazione ad iniziative culturali e
    ricreative sia sul territorio che in ambito
    residenziale.È in grado di partecipare
    all'accoglimento dell'utente per assicurare una
    puntuale informazione sul servizio e sulle
    risorse.È in grado di gestire la propria
    attività con la dovuta riservatezza ed
    eticità.Affiancandosi ai tirocinanti, sa
    trasmettere i propri contenuti operativi.

16
La formazione
  • La formazione dell' operatore socio sanitario è
    di competenza delle regioni e province autonome,
    che provvedono alla organizzazione dei corsi e
    delle relative attività didattiche, nel rispetto
    delle disposizioni del presente decreto. 
  • Le regioni e le province autonome, sulla base
    del proprio fabbisogno annualmente determinato,
    accreditano le aziende UU.SS.LL. e ospedaliere e
    le istituzioni pubbliche e private, che
    rispondono ai requisiti minimi specificati dal
    Ministero della sanità e dal dipartimento degli
    affari sociali con apposite linee guida, alla
    effettuazione dei corsi di formazione.

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Requisiti di accesso
  • Per l'accesso ai corsi di formazione dell'
    operatore socio sanitario è richiesto il diploma
    di scuola dell'obbligo ed il compimento del
    diciassettesimo anno di età alla data di
    iscrizione al corso.

18
Organizzazione didattica
  • 1. La didattica è strutturata per moduli e per
    aree disciplinari. Ogni corso comprende i
    seguenti moduli didattici a) un modulo di
    baseb) un modulo professionalizzante.2. I
    corsi di formazione per operatore socio sanitario
    avranno durata annuale, per un numero di ore non
    inferiore a 1000, articolate secondo i seguenti
    moduli didattici- modulo di base tipo di
    formazione teorica, numero minimo di ore 200
    motivazione orientamento e conoscenze di base.-
    modulo professionalizzante tipo di formazione
    teorica, numero minimo di ore 250 esercitazioni
    e stages, numero minimo di ore 100 tirocinio,
    numero minimo di ore 450.3. Le regioni e
    provincie autonome, attesa l'ampia possibilità di
    utilizzo dell' operatore socio sanitario, possono
    prevedere, per un più congruo inserimento nei
    servizi, moduli didattici riferiti a tematiche
    specifiche sia mirate all'utenza (ospedalizzata,
    anziana, portatrice di handicap, psichiatrica,
    con dipendenze patologiche ecc..) sia alla
    struttura di riferimento (residenza assistita,
    domicilio, casa di riposo, comunità, ecc.).4.
    Oltre al corso di qualificazione di base sono
    previsti moduli di formazione integrativa, per un
    massimo di 200 ore di cui 100 di tirocinio i
    moduli sono mirati a specifiche utenze e
    specifici contesti operativi, quali utenti
    anziani, portatori di handicap, utenti
    psichiatrici, malati terminali, contesto
    residenziale, ospedaliero, casa alloggio, RSA,
    centro diurno, domicilio, ecc. Modulo tematico
    tipo di formazione teorica, numero minimo di ore
    50. Tematiche professionali tipo di formazione
    esercitazioni/stages, numero minimo di ore
    50.Specifiche tipo di formazione tirocinio,
    numero minimo di ore 100. 

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Materie di insegnamento
  • Le materie di insegnamento sono articolate nelle
    seguenti aree disciplinari
  • a) area socio culturale, istituzionale e
    legislativab) area psicologica e socialec)
    area igienico sanitariad) area tecnico
    operativa.

20
Tirocinio
  • Tutti i corsi comprendono un tirocinio guidato,
    presso le strutture ed i servizi nel cui ambito
    la figura professionale dell' operatore socio
    sanitario è prevista.

21
Titoli pregressi
  • Spetta alle regioni e province autonome, nel
    contesto del proprio sistema della formazione,
    quantificare il credito formativo da attribuirsi
    a titoli e servizi pregressi, in relazione
    all'acquisizione dell'attestato di qualifica
    relativo alla figura professionale di operatore
    socio sanitario prevedendo misure compensative in
    tutti i casi in cui la formazione pregressa
    risulti insufficiente, per la parte sanitaria o
    per quella sociale rispetto a quella prevista dal
    presente decreto.

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Principali materie di insegnamento
  •  Area socio culturale, istituzionale e
    legislativa 
  • Elementi di legislazione nazionale e regionale a
    contenuto socio assistenziale e
    previdenziale.Elementi di legislazione sanitaria
    e organizzazione dei servizi ( normativa
    specifica OSS )Elementi di etica e
    deontologia.Elementi di diritto del lavoro e il
    rapporto di dipendenza.Area psicologica e
    socialeElementi di psicologia e
    sociologia.Aspetti psico-relazionali ed
    interventi assistenziali in rapporto alle
    specificità dell'utenza. Area igienico
    sanitaria ed area tecnico-operativa
  • Elementi di igiene.Disposizioni generali in
    materia di protezione della salute e della
    sicurezza dei lavoratori. Igiene dell'ambiente e
    comfort alberghiero.Interventi assistenziali
    rivolti alla persona in rapporto a particolari
    situazioni di vita e tipologia di
    utenza.Metodologia del lavoro sociale e
    sanitario.Assistenza sociale

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Esame finale e rilascio dell'attestato
  1. La frequenza ai corsi è obbligatoria e non
    possono essere ammessi alle prove di valutazione
    finale coloro che abbiano superato il tetto
    massimo di assenze indicato dalla regione o
    provincia autonoma nel provvedimento istitutivo
    dei corsi, e comunque non superiore al 10 delle
    ore complessive.
  2. Al termine del corso gli allievi sono sottoposti
    ad una prova teorica e ad una prova pratica da
    parte di una apposita commissione d'esame, la cui
    composizione è individuata dal citato
    provvedimento regionale e della quale fa parte un
    esperto designato dall'assessorato regionale alla
    sanità ed uno dall'assessorato regionale alle
    politiche sociali.
  3. In caso di assenze superiori al 10 delle ore
    complessive, il corso si considera interrotto e
    la sua eventuale ripresa nel corso successivo
    avverrà secondo modalità stabilite dalla
    struttura didattica.
  4. All'allievo che supera le prove, è rilasciato
    dalle regioni e provincie autonome un attestato
    di qualifica valido su tutto il territorio
    nazionale, nelle strutture, attività e servizi
    sanitari, socio sanitari e socio assistenziali.

24
LOss in ospedale,clinica,rsa,casa protetta,ecc.
  1. Cambio biancheria sporco
  2. Sistemazione biancheria pulita
  3. Rifacimento letto vuoto,se occupato in
    affiancamento con .
  4. Pulizia dellunità dellutente
  5. Aiuto nellassunzione dei pasti su disposizioni
    inf.
  6. Igiene dellutente,prima e dopo il pasto e
    pulizia degli ambienti
  7. Allontanamento e smaltimento dei rifiuti
    solidi,liquidi e speciali(secondo protocollo)
  8. Pulizia utensili,presidi,apparecchiature
  9. Trasporto materiale biologico(secondo
    protocollo)
  10. Mantenimento delle posizioni terapeutiche(secondo
    protocollo)
  11. Aiuto al pz.nel cambio biancheria e nelle
    funzioni fisiologiche
  12. Trasporto del pz.(secondo istruzioni)
  13. Aiuto nella deambulazione
  14. Trasporto farmaci
  15. Trasporto/ritiro referti ed altro materiale da
    sterilizzare.

25
LOss nel poliambulatorio specialistico
  1. Collabora con linf. nelle procedure
    assistenziali
  2. Prepara il materiale,per poi inviarlo alla
    sterilizzazione
  3. Prepara e riordina gli ambulatori
  4. Sistema i materiali in magazzino
  5. Trasporta i campioni biologici ed il materiale
    farmaceutico
  6. Trasporta referti ed altro materiale allinterno
    della struttura
  7. Sistema la biancheria
  8. Svolge attività di accoglienza
  9. Collabora con il medico per le pratiche
    amministrative di competenza
  10. Smaltisce i rifiuti
  11. Fotocopia
  12. Come operatore addetto allemergenza,interviene
    nei relativi casi.

26
LOss nellassistenza domiciliare
  1. Alzata e messa a letto
  2. Igiene compreso il cambio pannolone
  3. Bagno e riordino dellambiente
  4. Mobilizzazione ed uso degli ausili per la
    deambulazione e la postura
  5. Controllo dellassunzione dei farmaci
  6. Riordino letto e stanza
  7. Mènage domestico(pulizia alloggio)
  8. Monitoraggio dellutenteverifica e cura della
    funzionalità dellalloggio
  9. Accompagnamento fuori casa
  10. Preparazione e/o somministrazione dei pasti
  11. Prevenzione lesioni da decubito e controllo delle
    zone a rischio.

27
LOss fc (terza s)
  • Accordo tra il Ministro della salute, il Ministro
    del lavoro e delle politiche sociali, le regioni
    e le province autonome di Trento e di Bolzano per
    la disciplina della formazione complementare in
    assistenza sanitaria della figura professionale
    delloperatore socio sanitario di cui allart.
    1, comma 8, del decreto-legge 12 novembre
    2001n. 402, convertito, con modificazioni, dalla
    legge 8-01-2001 n. 1. (GU n. 51 del 3-3-2003)LA
    CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO
    STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI
    TRENTO E BOLZANO

28
Attività principali dellOss fc
  • - la somministrazione, per via naturale, della
    terapia prescritta, conformemente alle direttive
    del responsabile dellassistenza infermieristica
    od ostetrica o sotto la sua supervisione  la
    terapia intramuscolare e sottocutanea su
    specifica pianificazione infermieristica,
    conformemente alle direttive del responsabile
    dellassistenza infermieristica od ostetrica o
    sotto la sua supervisione- i bagni terapeutici,
    impacchi medicali e frizioni- la rilevazione e
    lannotazione di alcuni parametri vitali
    (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e
    temperatura) del paziente- la raccolta di
    escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico- le
    medicazioni semplici e bendaggi- i
    clisteri- la mobilizzazione dei pazienti non
    autosufficienti per la prevenzione di decubiti e
    alterazioni cutanee- la respirazione
    artificiale, massaggio cardiaco esterno- la
    cura e il lavaggio e preparazione del materiale
    per la sterilizzazione- lattuazione e il
    mantenimento delligiene della persona- la
    pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle
    apparecchiature, delle attrezzature sanitarie e
    dei dispositivi medici- la raccolta e lo
    stoccaggio dei rifiuti differenziati- il
    trasporto del materiale biologico ai fini
    diagnostici- la somministrazione dei pasti e
    delle diete- la sorveglianza delle fleboclisi,
    conformemente alle direttive del responsabile
    dellassistenza infermieristica od ostetrica o
    sotto la sua supervisione

29
Importante non è ciò che facciamo ma quanto amore
mettiamo in ciò che facciamobisogna fare piccole
cose con grande amore
Madre Teresa di CalcuttaFINE
30
Organizzazione aziendale
  • L'organizzazione aziendale è l'insieme delle
    unità e dei processi lavorativi/produttivi che
    permettono il funzionamento di una impresa
    (azienda). L'organizzazione aziendale è la
    struttura interna dell'impresa ed è orientata al
    perseguimento degli obiettivi aziendali. Non
    esiste un solo modello di organizzazione. Ogni
    impresa è caratterizzata da una organizzazione
    aziendale che si distingue, in tutto o in parte,
    da quelle riscontrabili in altre
    aziende. L'organizzazione aziendale è infatti
    determinata dagli obiettivi, dalle strategie,
    dalla dimensione e dalle risorse dell'azienda
    stessa.  La struttura organizzativa dell'azienda
    è uno dei fattori determinanti del livello di
    competitività aziendale. Dallorganizzazione
    aziendale
  • STRUTTURA ORGANIZZATIVA-GERARCHIA

31
Contratto di lavoro
  • Il contratto individuale di lavoro è il contratto
    stipulato tra un datore di lavoro (impresa
    individuale, società, associazione, studio
    professionale, etc.) e un lavoratore per la
    costituzione di un rapporto di lavoro.
  • Del contratto di lavoro sono dunque parte il
    datore di lavoro ed il lavoratore (o prestatore)
    questultimo si obbliga a mettere a disposizione
    del datore la sua attività di lavoro, mentre il
    datore si obbliga a corrispondere al prestatore
    una retribuzione.
  • Il rapporto di lavoro è regolato da apposite
    norme che definiscono le diverse tipologie
    di contratto che le parti possono stipulare.

32
Sottoscrizione contratto
  • -la tipologia del rapporto di lavoro
  • - la data di decorrenza dell'assunzione
  • - il livello di inquadramento cui viene
    assegnata o assegnato
  • - il trattamento economico
  • - la durata del periodo di prova
  • - tutte le eventuali altre condizioni
    concordate.

33
C.C.N.L
  • è un accordo a livello nazionale tra i sindacati
    dei lavoratori (o comunque organizzazioni
    rappresentative dei lavoratori) e le associazioni
    dei datori di lavoro.
  • Vedi
  • Il Contratto di lavoro dei lavoratori
    Metalmeccanici
  • Il Contratto di lavoro dei lavoratori del settore
    alimentare
  • Il Contratto di lavoro dei lavoratori del
    Commercio e dei Servizi
  • Il Contratto di lavoro dei lavoratori
    Chimici-Farmaceutica

34
C.C.N.L. Sanità
  • C.C.N.L. Sanità Pubblica (Bs)
  • C.C.N.L. AIOP (B2)
  • C.C.N.L AIAS (C)
  • C.C.N.L.COOP. SOC.(4/5)
  • C.C.N.L. UNEBA UNIONE NAZ.ISTITUZIONI E
    INIZIATIVE DI ASSISTENZA SOCIALE
  • (4 LIVELLO SE CON ANZIANITA 24 MESI 4SUPER)

35
Tipologie di contratti
  • Contratti tradizionali
  • Apprendistato
  • L'istituto dell'apprendistato è un rapporto di
    lavoro nel quale l'imprenditore è tenuto a
    impartire e/o far impartire l'addestramento
    necessario perché il lavoratore possa conseguire
    la capacità tecnica per diventare lavoratore
    qualificato.
  • Inserimento lavorativo
  • Il contratto di inserimento lavorativo
    sostituisce, a seguito della cosiddetta riforma
    Biagi, il contratto di formazione e lavoro.
  • Tempo determinato
  • Il contratto di lavoro a termine può essere
    stipulato quando vi siano ragioni di ordine
    tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo,
    che richiedono un incremento di manodopera per un
    periodo di tempo limitato.
  • Tempo parziale
  • Il contratto di lavoro a tempo parziale prevede
    un orario inferiore rispetto a quello normale
    indicato dalla legge o dal contratto collettivo.
  • Lavoro ripartito
  • Il lavoro ripartito, o job sharing, è uno
    speciale contratto di lavoro mediante il quale
    due lavoratori assumono in solido l'adempimento
    di un'unica ed identica obbligazione lavorativa.
  • Somministrazione di lavoro
  • Particolare tipo di contratto di lavoro
    subordinato che coinvolge tre soggetti il
    somministratore, l'utilizzatore e il lavoratore.
    Il lavoratore è assunto dal somministratore, ma
    viene inviato a svolgere la propria attività
    presso l'utilizzatore (c.d. missione). Tra
    somministratore e utilizzatore viene stipulato un
    contratto di fornitura di manodopera, che è un
    normale contratto commerciale.

36
Nuove tipologia di contratti (Legge 30/2003)
  • Lavoro a chiamata
  • Il lavoro intermittente è un contratto mediante
    il quale un lavoratore si mette a disposizione di
    un datore di lavoro, che può utilizzare la
    prestazione lavorativa quando ne ha effettivo
    bisogno.
  • Lavoro a progetto
  • Il lavoro a progetto sostituisce la precedente
    accezione di rapporto di collaborazione
    coordinata e continuativa, regolamentandone sia
    la forma contrattuale che la finalità.
  • Lavoro occasionale
  • La collaborazione occasionale è caratterizzate da
    un duplice vincolo deve essere di durata
    complessiva non superiore a 30 giorni nel corso
    dell'anno solare con lo stesso committente e non
    deve comportare un compenso superiore a cinque
    mila euro nello stesso anno solare e con lo
    stesso committente.
  • Lavoro accessorio
  • E un particolare tipo di contratto avente ad
    oggetto prestazioni di lavoro accessorie, ossia
    attività di natura meramente occasionale rese
    nellambito di specifici settori di attività
    espressamente indicati dalla legge.

37
Diritti del lavoratore
  • Diritto al trattamento economico
  • Diritto allesercito delle mansioni inerenti al
    profilo professionale
  • Diritto alle ferie
  • Diritto ad un giorno di riposo settimanale
  • Diritto di permessi retribuiti
  • Diritto di assenza per malattia
  • Diritto alla tutela della maternità
  • Diritto alla conservazione del posto di lavoro
    per servizio militare
  • Diritto allaspettativa
  • Diritto ai permessi in caso di incarichi pubblici
  • Diritto allo sciopero

38
Doveri del lavotatore
  • Osservare le norme del contratto di lavoro
  • Rispettare il segreto dufficio
  • Non utilizzare a fini privati le informazioni di
    cui si disponga per ragioni dufficio
  • Rispettare lorario di lavoro
  • Durante lorario di lavoro,mantenere una condotta
    corretta
  • Astenersi da comportamenti lesivi con persone
  • Eseguire disposizioni inerenti alle proprie
    funzioni o mansioni impartite da superiori
  • Avere cura dei beni strumentali affidati
  • Non chiedere ne accettare compensi,regali,ecc.in
    connessione alla prestazione lavorativa
  • Non valersi di quanto proprietà della azienda per
    ragioni che non siano di servizio
  • Osservare scrupolosamente le disposizioni che
    regolano laccesso ai locali dellazienda
  • Comunicare alla azienda la propria residenza a
    seguito di ogni cambio
  • In caso di malattia dare tempestivo avviso
    allufficio di appartenenza ed inviare
    certificato medico
  • Astenersi dal partecipare,nelle ore di
    servizio,di adottare scelte che possano avere
    direttamente o indirettamente interessi personali

39
Responsabilità dei lavoratori
  1. Responsabilità penale
  2. Responsabilità civile
  3. Responsabilità penale

40
Responsabilità penale
  • È una responsabilità personale e si configura
    quando la trasgressione assume carattere di
    violazione dellordine giuridico e si concreta in
    reato che provoca lintervento dello Stato che
    nellesercizio della sua funzione infligge la pena

41
Responsabilità Civile
  • Si configura quando il dipendente con la sua
    trasgressione arreca danno allazienda o a terzi
    un danno patrimonialela sanzione consiste nel
    risarcimento del danno solo nel caso in cui vi
    sia dolo o colpa

42
Responsabilità disciplinare
  • È una responsabilità che si configura per la
    violazione dei doveri inerenti al comportamento
    in servizio,è disciplinata dai diversi C.C.N.L.

43
Provvedimenti disciplinari
  • in conformità allart.7 della legge n.300/70 le
    mancanze del dipendente danno luogo alladozione
    di provvedimenti disciplinari da parte
    dellazienda

44
Rimprovero verbale
  • Infrazioni di lieve entità

45
Rimprovero scritto
  • È un provvedimento preliminare,dopo il terzo
    richiamo scritto non caduto in prescrizione e se
    recidivo si incorre in provvedimenti più gravi
    multa o sospensione non superiore ad un giorno

46
Multa
  • Inosservanza dellorario di lavoro
  • Assenza non giustificata non superiore ad un
    giorno trattenuta 5delle ore non lavorate
  • Inosservanza di misure prevenzione
    infortuni,quando non ricorrano casi in cui e
    prevista la sospensione o licenziamento
  • Irregolarità di servizio,abusi,disattenzione,negli
    genza dei compiti,mancata comunicazione cambio
    residenza e recapito telefonico solo dove
    previsto
  • Limporto delle suddette multe è devoluto alle
    istituzioni assistenziali o previdenziali
    aziendali,o in mancanza di questo allinps,fatta
    eccezione di recidiva di due volte,in tal caso
    rischio sospensione fino a 4 giorni

47
sospensione
  • -inosservanza ripetuta per oltre 3 volte
    dell'orario di lavoro
  • - assenza arbitraria di durata superiore a 1
    giorno e non superiore a 3
  • - inosservanza delle misure di prevenzione degli
    infortuni e delle relative disposizioni
  • emanate dall'azienda, quando la mancanza possa
    cagionare danni lievi alle cose e
  • nessun danno alle persone
  • - presentarsi al lavoro e prestare servizio in
    stato di ubriachezza o di alterazione derivante
  • dall'uso di sostanze stupefacenti
  • - abbandono del posto di lavoro senza
    giustificato motivo salvo quanto incorre
  • il provvedimento di licenziamento
  • - insubordinazione verso i superiori
  • - irregolarità volontaria nelle formalità per il
    controllo delle presenze quando non costituisca
  • recidiva
  • - assunzione di un contegno scorretto e offensivo
    verso gli utenti, i soggetti esterni, i
  • colleghi, atti o molestie anche di carattere
    sessuale che siano lesivi della dignità della
  • persona
  • - rifiuti ad eseguire incarichi affidati e/o
    mansioni impartite

48
Licenziamento
  • - assenze ingiustificate e prolungate oltre i 3
    giorni consecutivi
  • - assenze ingiustificate, ripetute 3 volte in
    1 anno, nel giorno precedente o seguente i
  • festivi o le ferie
  • - abbandono del proprio posto di lavoro o
    grave negligenza nell'esecuzione dei
  • lavori o di ordini che implichino
    pregiudizio all'incolumità delle persone o alla
  • sicurezza degli ambienti affidati
  • - inosservanza delle norme mediche per malattia
  • - grave insubordinazione verso i superiori,
    minacce o vie di fatto
  • - danneggiamento volontario all'eventuale
    attrezzatura affidata
  • - litigi di particolare gravità, ingiurie, risse
    sul luogo di lavoro
  • - furto nell'azienda di beni a chiunque
    appartenenti
  • - esecuzione di attività per proprio conto o
    di terzi effettuati durante l'orario di
    lavoro
  • - contraffazione o mendace dichiarazione di
    grave entità sulla documentazione
  • inerente all'assunzione
  • - azioni in grave contrasto con i principi della
    cooperativa
  • - gravi comportamenti lesivi della dignità della
    persona.

49
TFR-trattamento fine rapporto
  • Il "trattamento di fine rapporto", in
    sigla Tfr, e' la somma che spetta al lavoratore
    dipendente al termine del lavoro in un'azienda.
    Conosciuta, specie in passato, piu' popolarmente
    come "liquidazione", e' una prestazione al cui
    pagamento è tenuto il datore di lavoro nel
    momento in cui cessa il rapporto stesso. 

50
Come si calcola
  • sommando per ciascun anno di lavoro una quota
    pari all'importo della retribuzione annua divisa
    per 13,5 (la retribuzione utile per il calcolo
    del Tfr comprende tutte le voci retributive
    corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro,
    salvo diversa previsione dei contratti
    collettivi). Tenendo conto che di questa quota
    una parte, lo 0,5, va all'Inps come contributo
    per le prestazioni pensionistiche, la quota
    accantonata annualmente in termini percentuali è
    pari al 6,91 della retribuzione utile.

51
Anticipo TFR
  • Il datore di lavoro può erogare annualmente
    anticipi nella misura massima del 10 dei
    dipendenti che ne fanno richiesta,
  • numero che non deve superare il 4 dei dipendenti
    totali
  • Requisiti minimi
  • Rapporto di lavoro subordinato continuativo
    (dipendente pubblico o privato) da almeno otto
    anni, dunque stesso datore di lavoro
  • Misura massima del 70 dell'importo del
    TFR maturato in azienda
  • Una sola possibilità di richiesta
  • Motivazioni ammissibili
  • Congedi per astensione facoltativa di maternità,
    formazione e formazione continua anche aziendale
  • Spese mediche per terapie, interventi etc.
  • Acquisto o costruzione della prima casaper se o
    per i figli, ristrutturazione straordinaria della
    casa di proprietà.
  • Lanticipo del TFR prevede un tassazione che
    varia a secondo della motivazione per cui si
    richiede

52
Grazie per lattenzione (Massimo La Macchia)
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