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Piano d

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Title: Piano d impresa e rischi speculativi: possibili pericoli e strategie di protezione Author: Nome utente Last modified by: Nome utente Created Date – PowerPoint PPT presentation

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Title: Piano d


1
Piano dimpresa e rischi speculativi possibili
pericoli e strategie di protezione
  • Federica Ielasi

2
Principali categorie di contratti derivati
  • Gli strumenti derivati rappresentano contratti
    con cui vengono definite a pronti le condizioni
    di uno scambio a regolamento posticipato
  • Forward
  • Future
  • Swap
  • Opzioni

3
Principali caratteristiche dei contratti derivati
  • Contenuto opzionale/incondizionato
  • Mercato di negoziazione
  • Uscite di cassa
  • Tipologie di sottostante
  • Finalità

4
Risultato a scadenza di un acquisto a termine
5
Risultato a scadenzadi una vendita a termine
6
Risultato a scadenza per lacquirente di una
opzione call
7
Risultato a scadenza per il venditore di una
opzione call
8
Risultato a scadenza per lacquirente di una
opzione put
9
Risultato a scadenza per il venditore di
unopzione put
10
Le finalità di copertura (hedging)
  • Un operatore può manifestare lesigenza di
    ridurre i rischi che derivano dallesposizione
    nei confronti delle variabili di mercato in due
    particolari circostanze
  • quando dispone in portafoglio (o sa che verrà in
    possesso) di attività finanziarie o reali
    rischiose, che si propone di vendere in futuro.
    In altri termini, quando presenta nei confronti
    delle stesse, alla data odierna, una posizione
    aperta
  • quando si è impegnato a realizzare, ad una certa
    data futura, una specifica operazione, quale un
    pagamento o un investimento, di cui sono incerte
    le condizioni, ad esempio di valuta o di tasso.
    Loperatore può desiderare annullare tali
    incertezze e fissare già a pronti le condizioni
    da applicare alloperazione futura.

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I possibili strumenti di copertura
  • Il ricorso a mercati regolamentati rende spesso
    necessario chiudere unoperazione di copertura di
    tipo imperfetto (lotti minimi, scadenze, attività
    sottostante)
  • Il ricorso a mercato regolamentati non espone i
    contraenti al rischio di regolamento e di
    indisponibilità della controparte a chiudere il
    contratto prima della scadenza naturale.

12
Lindividuazione del fattore di rischio
  • Il rischio di interesse si manifesta quando
    unimpresa contrae un prestito a tasso variabile
    impatto sul conto economico
  • Il rischio di cambio si concretizza nella
    possibilità, per imprese esportatrici o
    importatrici, che andamenti favorevoli o
    sfavorevoli del cambio possano produrre
    variazioni economiche positive o negative sui
    risultati economici dimpresa impatto sul conto
    economico.

13
Liability swap
  • La stipula dello swap consente di risparmiare
    oneri di transazione rispetto alla rinegoziazione
    di un prestito
  • inoltre, tale strumento consente di trasformare
    la modalità di determinazione degli interessi
    anche solo per un definito periodo di tempo,
    inferiore alla durata residua del finanziamento.

14
Copertura e speculazione
  • La realizzazione di una copertura eccessiva,
    espone loperatore a nuovi rischi speculativi
  • Risulta fondamentale per le aziende misurare con
    precisione i rischi speculativi cui incorrono.

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La misurazione del rischio
  • La logica adottata fa riferimento a un orizzonte
    temporale annuale, ponendosi lobiettivo di
    valutare limpatto di una variazione sfavorevole
    dei tassi di interesse o dei cambi nel corso
    dellesercizio di previsione
  • Con riferimento a tale orizzonte temporale, viene
    quantificata la probabilità che limpresa sia
    solvibile avendo come obiettivo minimo la
    presenza di un rapporto EBIT/OF pari a 1.

16
I modelli VAR
  • I modelli VAR si pongono lobiettivo di misurare
    la perdita massima che unimpresa può subire, con
    una certa probabilità, nellipotesi di evoluzione
    avversa dei parametri cui limpresa è esposta.
  • Qual è la perdita massima che potrebbe essere
    subita entro un determinato orizzonte temporale,
    escludendo solo casi assolutamente improbabili e
    corrispondenti alle situazioni più estreme?

17
I modelli VAR
  • Obiettivo di un modello VAR è la quantificazione
    della riduzione di valore di una certa posizione
    per effetto della variazione del fattore di
    rischio
  • Occorre quindi stimare di quanto può variare il
    fattore di rischio nellorizzonte temporale
    definito, dato un certo livello di confidenza, e
    il legame tra la variazione del fattore di
    rischio e il valore della posizione

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Il valore di mercato della posizione soggetta a
rischio
  • Valutiamo una posizione creditoria espressa in
    dollari credito di 100.000 , da incassare tra
    un anno (momento di stima 31/12/06)
  • Occorre convertire il valore in euro
  • Notazione certo per incerto (/) quante unità
    di valuta estera è possibile acquistare cedendo
    ununità di valuta nazionale (1,32700)
  • Notazione incerto per certo (/) quante unità
    di moneta nazionale è possibile ottenere
    cedendone una estera (0,75358)

19
Il valore di mercato della posizione soggetta a
rischio
  • La quotazione certo per incerto si esprime
    attraverso il reciproco del cambio incerto per
    certo
  • VM 100.000 /1,32700 75.358
  • VM 100.000 0,75358 75.358

20
Quotazioni del cambio /
Giorno di rilev Cambio / Cambio / Variaz assol Variaz percen
02/01/06 1,18260 0,84559
01/02/06 1,20920 0,82699 -0,01860 -0,02200
01/03/06 1,19540 0,83654 0,00955 0,01154
03/04/06 1,20630 0,82898 -0,00756 -0,00904
02/05/06 .
.
01/10/06
01/11/06
01/12/06
31/12/06 1,32700 0,75358 -0,00148 -0,00196
Media 1,25874 0,79546 -0,00767 -0,00941
Dev. standard 0,04641 0,02968 0,01419 0,01741
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Coefficiente moltiplicativo
  • Fattore che lega le variazioni del fattore di
    rischio al valore di mercato della posizione
  • Data una certa variazione percentuale del tasso
    di cambio, a quanto ammonta la variazione
    percentuale del valore di mercato della posizione
  • Nel caso delle posizioni in valuta il
    coefficiente assume valore pari a 1
  • Nel caso di un investimento in obbligazioni il
    coefficiente è rappresentato dalla duration
    modificata

22
Volatilità del fattore di rischio
  • La standard deviation misura la volatilità di un
    dato fenomeno, ovvero la dispersione dei valori
    assunti dal fenomeno rispetto al relativo valor
    medio, stimata sulla base di un certo campione di
    osservazioni
  • Variazione percentuale media cambio -0,00941
    -0,941
  • Deviazione standard 0,01741 1,741

23
Volatilità del fattore di rischio
  • Tale misura di volatilità fa riferimento a un
    arco temporale mensile, in quanto calcolata sulla
    base di un campione di dati mensili
  • Poiché il credito in dollari può essere incassato
    tra un anno, occorre utilizzare una misura di
    volatilità riferita a un anno
  • Allaumentare dellarco temporale considerato
    aumenta la misura di volatilità
  • Deviazione standard annuale 6,031

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Il livello di confidenza
  • Ipotizzando una distribuzione normale delle
    probabilità, il riferimento a sigma corrisponde a
    un grado di confidenza pari a 84,134
  • 2 sigma 97,725
  • 3 sigma 99,865
  • 1,645 sigma 95

25
Il VAR dellesposizione
  • VAR 75.358 1 6,031 1,645 7.476,26
  • Nuovo valore di mercato 67.881
  • Il VAR non fornisce alcuna informazione sul
    livello di perdita possibile nel rimanente 5 dei
    casi

26
Implementazione del modello in unimpresa
  • Caso di unimpresa esportatrice caratterizzata
    dalla presenza di ricavi e crediti verso clienti
    espressi in valuta
  • Lutilità del VAR si concretizza in termini di
    informazione a scopo previsionale

27
Implementazione del modello in unimpresa
  • Sul 2007 grava il rischio di possibili perdite
    per effetto di operazioni iniziate nel corso del
    2006, ma non ancora incassate
  • Sul 2007, inoltre, grava il rischio relativo alle
    nuove posizioni assunte nel corso dellanno

28
Precisazione terminologica
  • La metodologia VAR quantifica la massima perdita
    di valore che, con un certo grado di probabilità,
    può essere subita da variabili stock, come il
    valore dei credito verso clienti
  • I modelli EAR quantificano la dimensione massima
    delle variazioni sfavorevoli che, con un certo
    grado di probabilità, possono manifestarsi
    relativamente a variabili flusso (ricavi o costi)

29
VAR complessivo
  • Il VAR complessivo relativo al 2007 viene
    ottenuto come somma dei tre seguenti elementi
  • VAR relativo ai crediti in essere a fine 2006,
    pari a 60.841,52
  • EAR relativo ai ricavi che saranno incassati nel
    corso del 2007, pari a 423.341,83
  • EAR relativo ai ricavi che saranno incassati nel
    corso del 2008 (relativamente al rischio di
    cambio fino al termine del 2007), pari a
    166.951,04

30
VAR complessivo
  • VAR complessivo 651.134,39
  • Entità delle possibili perdite che, con un grado
    di confidenza pari al 95, possono gravare sul
    2007 per effetto della dinamica sfavorevole del
    rischio di cambio
  • RO ipotizzato per il 2007 693.661
  • Nuovo reddito operativo 42.566,61
  • Oneri finanziari 145.921

31
EAR associato al rischio di interesse
  • Stima dellaggravio di oneri finanziari causato
    da una variazione sfavorevole dei tassi di
    interesse
  • Si ipotizza che limpresa sia caratterizzata da
    indebitamento a tasso variabile
  • Per prima cosa occorre stimare il tasso di
    interesse utilizzato per il calcolo degli oneri
    finanziari, per poi applicare la metodologia EAR
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