Lezione 22 Trigger - PowerPoint PPT Presentation

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Lezione 22 Trigger

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Title: Rivelatori per la Fisica delle Alte Energie Author: Marisa Valdata Last modified by: Utente Created Date: 10/4/2003 1:52:55 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Lezione 22 Trigger


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Lezione 22 Trigger
  • Trigger seleziona gli eventi interessanti fra
    tutte le collisioni. Decide se levento deve
    essere letto ed immagazzinato.
  • Sistema di acquisizione dati (DAQ) raccoglie i
    dati prodotti dallapparato e li immagazzina (se
    il trigger ha dato lO.K.). È costituito da
  • Elettronica di front-end riceve i segnali
    dellapparato e del trigger e digitizza
    linformazione.
  • Lettura (rete di lettura) legge i dati trattati
    dallelettronica di front-end e forma gli eventi
    completi (Event Builder).
  • Central DAQ immagazzina gli eventi,
    eventualmente li processa e li filtra. Controlla
    tutta la configurazione.

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Lezione 22 Trigger

Physics Results
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Lezione 22 Trigger
  • Il ruolo principale del trigger e
    dellacquisizione dati è quello di processare i
    segnali generati dallapparato e di immagazzinare
    i dati raccolti su disco o nastro.
  • Altre funzioni ed informazioni sono comunque
    necessarie
  • Informazioni dallacceleratore
  • Costanti geometriche e di funzionamento
    dellapparato
  • controllo dellesperimento
  • Condizioni di lavoro (come richieste dallo
    sperimentatore)

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Lezione 22 Trigger
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Lezione 22 Trigger
  • Perché è necessario ?
  • Per selezionare gli eventi interessanti
  • Per sopprimere il fondo
  • Per ridurre le dimensioni dei dati raccolti
  • Lacquisizione dati richiede un tempo trec che
    tipicamente è di parecchi ms per evento.
  • Se il rate R degli eventi selezionati dal trigger
    non è piccolo se paragonato a 1/trec si ha del
    tempo morto. Il rate di eventi immagazzinati sarà
    quindi minore del rate di eventi reali

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Lezione 22 Trigger
  • Un esempio molto semplice di un trigger Un
    esperimento di scattering in cui solo le
    particelle del fascio diffuse allangolo q
    vengono raccolte.
  • Condizioni per immagazzinare levento
  • T B1 B2 S3 S4
  • Tutti gli altri eventi vengono buttati.

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Lezione 22 Trigger
  • In esperimenti ai collider adronici (ma non solo)
    i sistemi di trigger devono essere molto più
    selettivi.

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Lezione 22 Trigger
  • Rate di eventi ad un Collider pp e p?p
  • Tevatron (2TeV), L2x1032 svis60 mb ?
    R2x1032x60x10-2712x106 Hz
  • Se voglio studiare lo Z0 s 2 nb ?
    R2x1032x2x10-24x10-90.4 Hz
  • ? Fattore di reiezione 107
  • LHC (14 TeV), L1034 svis 80 mb ?
    R1034x8x10-26 8x108 Hz e numero medio di
    interazioni per crossing (25 ns) 20.
  • Se vogliamo studiare l Higgs ci attendiamo per
    questo canale un rate 10-5 Hz
  • ? Fattore di reiezione 1013- 1014

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Lezione 22 Trigger
  • Rate ai Collider e-p
  • Interazioni elettrodeboli. La sezione durto
    dipende da Q2.Per Q2gt1000GeV
  • s 150 pb e L 1031 ? R 150x10-12x10-24x1031
    5 eventi allora.
  • Fondi interazioni beam gas del fascio di
    protoni.
  • Rate ai Collider ee-
  • Interazioni elettromagnetiche ? sezione durto
    abbastanza piccola.
  • e
  • Lep ( E55 GeV), L1031 ? R 5X10-4 Hz. (eventi
    qq).
  • se voglio studiare lo Z (s 50 nb) ? R 0.75
    Hz
  • Fondi interazioni beam-gas, sciami nel tubo a
    vuoto R 103-104 Hz
  • ?fattore di reiezione 103-104

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Lezione 22 Trigger

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Lezione 22 Trigger
  • La decisione del trigger è presa in diversi
    livelli successivi.
  • Crescendo il livello cresce la sua complessità e
    selettività.
  • Tutti i dati selezionati dal livello precedente
    devono essere immagazzinati fino a quando una
    decisione del trigger del livello attuale non è
    stata presa.

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Lezione 22 Trigger

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Lezione 22 Trigger
  • Esempio trigger di livello 1 di ATLAS

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Lezione 22 Trigger
  • Il trigger di livello 1 è senza tempo morto ? la
    decisione del trigger deve essere presa ogni 25
    ns!
  • Durante il tempo di latenza del trigger i dati di
    ogni singolo canale dellapparato devono essere
    immagazzinati in pipelines di lunghezza 128
    celle. Infatti il tempo di latenza del trigger è
    di 3 ms e 128x25 ns 3.2 ms.

Unità di lettura
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Lezione 22 Monitor online
  • Lultimo livello di trigger normalmente agisce
    sullevento completo ed oltre ad eliminare eventi
    che non soddisfano le richieste di nessuno dei
    trigger può suddividere gli eventi accettati nei
    vari canali di fisica sotto studio.
  • Il risultato di quest ultimo filtro permette di
    immagazzinare i dati su disco o nastro
    etichettati quali candidati di un particolare
    canale.
  • A questo punto intervengono anche dei programmi
    di monitoraggio on-line che sia controllano il
    corretto funzionamento dei vari pezzi
    dellapparato, sia forniscono un display degli
    eventi candidati dei vari canali di fisica sotto
    studio (per un sottoinsieme di eventi).
  • Inoltre un sottoinsieme di eventi è anche usato
    per calibrare o controllare la calibrazione
    dellapparato.

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Lezione 22 DAQ
  • Naturalmente non c è una chiara divisione fra il
    DAQ ed i trigger di livelli elevati.
  • Quello che possiamo dire è che mentre i trigger
    sono (almeno i livelli più bassi) hardware,
    lacquisizione dati è essenzialmente un processo
    sofware.
  • Lacquisizione dati è nota come il processo di
    raccogliere e calibrare i dati rozzi provenienti
    dai vari pezzi dellapparato ed immagazzinarli
    per una successiva analisi offline.
  • I dati rozzi vengono riuniti in parti logiche,
    chiamate eventi, che corrispondono ad una stessa
    interazione.
  • Anche se una grossolana ricostruzione in
    osservabili fisiche può essere fatta dalla DAQ,
    spesso la ricostruzione degli eventi in
    osservabili quali impulso, energia, massa, tempo,
    ecc. è il compito principale dei programmi di
    ricostruzione offline.

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Lezione 22 Controllo
  • La complessità e le dimensioni degli apparati del
    giorno doggi impone che tutti i controlli e gli
    aggiustamenti dellapparato possano essere
    eseguiti con un controllo remoto (software).
  • Il concetto di slow control include
    limmagazzinare, il monitorare, il controllare ed
    eventualmente laggiustare tutti i parametri
    dellesperimento che devono stare a dei valori
    ben precisi durante la presa dati.
  • Questi parametri non sono direttamente associati
    agli eventi, ma comunque possono avere
    uninfluenza significativa sulla qualità dei dati
    raccolti.
  • Alcuni di questi parametri includono
  • Alte tensioni e correnti di tutti i
    sotto-apparati.
  • Sistema di gas per le varie camere (circolazione
    del gas, temperatura, pressione, purezza ecc.)
  • Basse tensioni di tutta lelettronica di
    front-end (preamplificatori, formatori ecc.)
  • Temperatura dellelettronica di front-end e
    sistema di raffreddamento dellapparato.
  • Controllo dei magneti (e monitoraggio)
  • Controllo del sistema criogenico per magneti
    superconduttori o rivelatori a gas nobili
    liquefatti.
  • Sistema di interlock

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Lezione 22 ATLAS

19
Lezione 22 CMS

20
Lezione 22 Alice

21
Lezione 22 LHCb
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