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Georg Simon Ohm

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Georg Simon Ohm Verifica della prima legge di OHM Indice Georg Simon Ohm Verifica sperimentale della legge di Ohm Montaggio del circuito Esecuzione della prova ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Georg Simon Ohm


1
Georg Simon Ohm
  • Verifica della prima legge di OHM

2
Indice
  • Georg Simon Ohm
  • Verifica della I legge di Ohm
  • Montaggio del circuito
  • Esecuzione della prova
  • Suggerimenti
  • Grafico

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Georg Simon Ohm
A seguito del suo allontanamento, Ohm non segue
studi ordinati, interessandosi quasi subito alla
fisica matematica, ma tuttavia nel 1811 riesce a
laurearsi presso l'università di Erlangen e per
molti anni si dedica, piuttosto malvolentieri,
all'attività didattica, insegnando anche materie
lontanissime dalla sua sfera di interessi. Anche
Ohm viene coinvolto nel particolare clima
dell'anno 1820, che,metteva in dubbio concezioni
fisiche che sino ad allora erano sembrate
intoccabili,ed inizia ad interessarsi dei nuovi,
affascinanti problemi.Nella sua prima memoria del
1825, trattante della conducibilità dei
conduttori, denuncia la difficoltà di effettuare
misure accurate con gli apparati voltaici
disponibili, a causa della loro incostanza,
cercando comunque di trovare una relazione fra la
"perdita di forza" riscontrabile nei conduttori e
la loro lunghezza, proponendo una scala della
conducibilità che inizia con il rame e termina
con il piombo. Altri scienziati pubblicano, più o
meno nello stesso periodo, i risultati delle loro
ricerche sul potere conduttivo dei metalli, che
già altri avevano affermato fosse di assai
difficile determinazione. Fra questi scienziati
P.Barlow afferma che il potere conduttore di fili
dello stesso metallo, aventi eguale rapporto fra
diametro e lunghezza, doveva essere una costante,
suscita il particolare interesse di Ohm. Nel 1826
Ohm pubblica due nuove memorie, dal lunghissimo
titolo, ove ha riorganizzato e riordinato tutto
il materiale empirico disponibile sull'argomento.
Avendo effettuato nuove misurazioni e ricerche,
non più impiegando le incostanti pile ma, delle
"batterie termoelettriche", costituite da coppie
rame-bismuto, con l'ausilio di un ago magnetico
in collegamento con una "bilancia a torsione",
già nella prima memoria appare la legge che
correla l'intensità della corrente elettrica nei
conduttori metallici, con la loro resistenza e
con la differenza di potenziale elettrico, che,
nella forma analitica, definitiva diventerà V
R I
Erlangen 16.3.1789 Monaco 6.7.1854
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Verifica sperimentale della legge di Ohm
Obiettivo Ricavare sperimentalmente la relazione
esistente tra la corrente che attraversa una
resistenza e la tensione misurata ai suoi estremi
Materiale occorrente Alimentatore stabilizzato,
amperometro, Voltmetro, resistenza variabile.
Schema a blocchi circuito
Alimentatore
Amperometro
Voltometro
Resistenza Variabile
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Montaggio del circuito
Partendo dal polo positivo dellalimentatore,si
collega tramite un cavetto in ingresso
lamperometro, da questi con un altro cavetto si
connette un terminale della resistenza variabile
e dallaltro terminale si chiude il circuito
collegandosi al polo negativo dellalimentatore.
In parallelo alla resistenza si inserisce il
voltometro tenendo conto delle polarità.



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Esecuzione della prova
Per la verifica della legge di Ohm è necessario
variare opportunamente il valore della
resistenza e ad ogni variazione registrare le
relative variazione dei valori di corrente e
tensione i dati vanno registrati su carta e poi
riportati su tabella, onde verificare che il
rapporto tra V ed I è con ottima approssimazione
costante.
Misura V V I mA R? V/I
Prima
Seconda
Terza
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Suggerimenti per lo svolgimento della prova
Durante ogni misura, è consigliabile evitare il
rischio che la resistenza si scaldi, e la
relazione tra V ed I non sia più lineare. È lo
stesso motivo per cui si parte inizialmente con
tensioni alte, per giungere fino a zero, anziché
il contrario
È inoltre consigliabile evitare brusche manovre,
che facciano crescere la tensione a valori tali
da provocare la distruzione dei fusibili
dell'amperometro
  • È eventualmente possibile inserire nel circuito,
    per es. in serie alla resistenza, una piccola
    lampadina, in modo che ci si possa rendere conto
    più facilmente quando passa o no la corrente.
  • Inserendo più resistenze in serie o in parallelo
    è anche possibile far verificare le formule
    relative a tali collegamenti di resistenze.

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Grafico
Si possono rappresentare graficamente i risultati
dell'esperimento segnando sull'asse orizzontale
di un diagramma cartesiano i valori delle
tensioni e sull'asse verticale i corrispondenti
valori delle correnti. Congiungendo i punti di
intersezione si dovrà ottenere una linea retta,
ciò a dimostrazione che la resistenza è un
componente con comportamento lineare.
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