Title: The MoAb in the pipeline
1The MoAb in the pipeline
Corso di
Immunologia molecolare
2SOMMARIO
- I Parte Dalla ricerca ai trial clinici.
- II Parte MoAb in fase iniziale di
sperimentazione
3Dalla ricerca ai trial clinici
- Per trasformare una sostanza farmacologicamente
attiva in una scatoletta di pillole o di fiale,
sono necessari circa 350 milioni di dollari!!! - Si comincia con le ricerche di base in librerie
chimiche, che utilizzano la bioingegneria e le
conoscenze sul genoma delluomo e dei
microrganismi contenenti migliaia di molecole - Solo quando la nuova molecola si dimostra
efficace e senza effetti collaterali, si può
passare agli esperimenti sugli uomini. Cominciano
così i trial clinici. Spesso, soprattutto quando
i farmaci in commercio non hanno più effetto, i
pazienti con gravi patologie fanno di tutto per
entrare in questi studi
4 Indagini Farmacologiche
- Determinazione delle caratteristiche
farmacologiche delle molecole - Indagini pre-cliniche
- Indagini cliniche
- Studi pre-clinici Determinano le caratteristiche
farmacologiche delle molecole, mediante studi in
vivo ed in vitro. Vengono condotte Indagini di - Farmacocinetica,
- Farmacodinamica,
- Tossicologia.
- Attivita teratogena mediante studi di
tossicita fetale in animali gravidi valutando le
anomalie, il peso e il numero di feti nati morti - Mutagenesi in vitro su microrganismi
(es.Salmonella Typhimurium) - Cancerogenesi
- Stabilita chimica delle molecole
- Formulazione del dosaggio ottimale per iniziare a
sperimentare sulluomo. - Gli studi pre clinici durano in media dai 2 ai
5 anni ed al termine di essi meno del 50 delle
molecole provate passa alla sperimentazione
sulluomo - Studi clinici sono suddivisi in 4 fasi
principali finalizzate a dimostrare
Efficacia Tollerabilita - Le prime tre fasi vanno dalla somministrazione
alluomo sino allimmissione in commercio del
farmaco
5Studi clinici Fase I
- Studi aventi scopi conoscitivi e non terapeutici
- Condotta su volontari sani, usualmente in numero
inferiore a 100 - Studio di tollerabilita della farmacocinetica,
del metabolismo e della farmacodinamica. - Si somministrano inizialmente frazioni delle dosi
usate sugli animali via via aumentando fino a
determinare la dose massima tollerabile nelluomo - Consentono di stabilire anologie e differenze con
dati ottenuti negli studi pre-clinici, fornendo
elementi predittivi sullattivita terapeutica e
sulla posologia da impiegare nelluomo. - Dura circa 1-2 anni ed il 50 delle molecole non
lo supera. - Se il Ministero della Sanita da il via libera
alla fase II, la sperimentazione passa da pilota
ad allargata
http//www.3.unict.it/dfsc/trial.html
6 Studi Clinici Fase II
- La molecola viene somministrata per la prima
volta ai pazienti per i quali era stata
formulata. - Vengono coinvolti circa 200-400 pazienti
volontari con lo scopo di delineare il profilo
farmacodinamico(dose-effetto). I criteri di
ammissione sono molto restrittivi allo scopo di
costituire campioni di soggetti il piu possibile
omogenei per dare una minore variabilita nella
risposta. - Gli studi in fase II si suddividono in
- Fase II a ( studi orientativi, aperti, in
pazienti selezionati in modo accurato per la
malattia in cui il nuovo farmaco e elettivamente
indicato, finalizzati allidentificazione del
range delle dosi attive e della posologia
ottimale tollerabile) - Fase II b (studi controllati in doppio cieco,
finalizzati alla conferma, in condizioni
sperimentali corrette, delle dosi terapeutiche,
della posologia ottimale e della tollerabilita - Al termine della sperimentazione di fase II solo
2-3 molecole restano come candidate alla
sperimentazione su vasta scala. E di essi si
analizzano parametri di tipo tecnico-economico
(potenzialita del mercato e la producibilita) - É in questa fase che cè il rischio di stop alla
commercializzazione di quei farmaci con elevato
potenziale curativo ma che servono ad un numero
ristretto di pazienti ( farmaci orfani)
http//www.3.unict.it/dfsc/trial.html
7Studi Clinici Fase III
- La fase III ha come scopo la verifica su larga
scala dei dati emersi in Fase II per unaccurata
determinazionedella efficacia terapeutica e della
tollerabilità - La molecola viene messa a confronto con il
placebo ed altri farmaci di riconosciuta
efficacia al fine di dimostrare il vantaggio
terapeutico. - Si saggiano schemi posologici per la
commercializzazione, interazioni con altri
farmaci - Ricerche condotte in ambito universitario ed
ospedaliero - Si ricorre a metodi in doppio cieco con utilizzo
di placebo. - La durata della fase III è di 3- 4 anni. Se il
farmaco supera questa fase si chiede
lautorizzazione allimmissione al commercio
(AIC)
http//www.3.unict.it/dfsc/trial.html
8 Fase IV
- Include gli studi sperimentali e osservazionali
post marketing - Avviene la farmacovigilanza con la segnalazione
di reazioni impreviste - È quindi importante continuare la sorveglianza
delle reazioni avverse dopo lautorizzazione
dellimpiego clinico.
http//www.3.unict.it/dfsc/trial.html
9http//www.3.unict.it/dfsc/trial.html
10Epratuzumab (hLL2)
- E una IgG1 monoclonale umanizzato anti CD22
- Il CD22 proteina transmembrana è espressa
dall85 delle neoplasie a cellule B. Essendo
presente esclusivamente sui linfociti B maturi,
questo antigene rappresenta un buon candidato per
un utilizzo per limmunoterapia. - E attualmente in fase di sperimentazione clinica
per trattamenti di patologie quali
Malattie autoimmuni -Lupus
-Sindrome di Sjrogher
- Linfomi non Hodking (NHL)
11 EPRATUZUMAB
http//www.immunomedics.com/5clinical/clinical_pi
peline.html
12 CD22
EPRATUZUMAB
Struttura 1
- Silo-glicoproteina a singola catena
-
- MW di 130-140 kDa
- Possiede 7 domini di struttura immunoglobulinica
(Ig-like) -
- Il dominio N-terminale è Ig del tipo V
- Altri 6 domini Ig del tipo C2 .
- Il dominio citoplasmatico include 6 tirosine che
sono possibili bersagli di fosforilazione. - Regioni della coda intra-citoplasmatica
presentano omologia con i ITAM (Immunoreceptor
Tyrosine-based Activation Motifs) - e altri con ITIM (Immunoreceptor Tyrosine-based
Inhibition Motifs)
V-set dominio legante lacido sialico
C- set dominio immunoglobulinico
Dominio legante GRB2
CITOSOL
CD22 or Siglec-2
13BCR(B-Cell Receptor)
EPRATUZUMAB
- Il CD22 appartiene alla
- classe di recettori di
- membrana che modulano
- lattivazione di BCR (B cell
- receptor) e ne è
- costitutivamente associato
www.crystal.harvard.edu/structures.php
14 EPRATUZUMAB
- Lattivazione di BCR scatena segnali di
fosforilazione a cascata che evolve nella via di
MAPK e di AKT
Sopravvivenza Proliferazione
Apoptosi
Fosfatasi di traslocazione
- CD22 regolatore a feedback negativo anti
apoptotico perché blocca la fosforilazione di BCR
Monroe Nature Reviews Immunology 6, 283294
(April 2006) doi10.1038/nri1808
15EPRATUZUMAB
References 3
- Epratuzumab si lega al CD22 nel dominio
extracellulare con alta affinità causando una
rapida internalizzazione di hLL2/CD22 allinterno
della cellula - Allinterno della cellula induce fosforilazione
delle code del CD22 - La fosforilazione delle tirosine site sulla coda
dell CD22 induce legame crociati con BCR tramite
ls fosfatasi di traslocazione SHP-1 - Che porta ad un feedback positivo con segnale
apoptotico attivo - Poichè la caratteristica di CD22 è la capacità di
traslocare rapidamente dal citoplasma alla
superficie cellulare, dopo legame con l
anticorpo e successiva internalizzazione si ha
una riduzione del numero di siti di legame CD22
sulla superficie della cellula
16Epratuzumab
Reference 3
- È possibile osservare linternalizzazione del
recettore Epratuzumab/CD22 tramite lanticorpo
FITC e un microscopio confocale
WT
FITC-Epratuzumab permette losservazione delle
vescicole endocitotiche
17EPRATUZUMAB
Reference 2
?
18EPRATUZUMAB
NHL
Reference 2, 4
I pazienti trattati rispondono maggiormente a
dosi di epratuzumab nel range da 360 a 480 mg/m 2.
La citotossicità cellulare è maggiore in
combinazione di epratuzumab rituximab
19In Conclusione
EPRATUZUMAB
Reference 3
- Epratuzumab originato dalla Immunomedics inc è
un IgG1 totalmente umanizzato diretto contro CD22 - Sembra possedere un ruolo, nellapoptosi e
nellarresto della crescita cellulare. - Il motivo della non sicurezza di questi ruoli sta
nella proprietà di CD22 di avere molte
interazioni con molteplici ligandi. - È attualmente ancora in fase di studio.
20Zanolimumab (HuMax-CD4)
- E un anticorpo monoclonale di tipo IgG1 diretto
contro il CD4 che è espresso nei linfociti e in
misura minore nei macrofagi. HuMax-CD4 compete
con linterazione tra il recettore CD4 e la
molecola MHC di classe 2 e qualche volta
interagisce con lattivazione delle cellule T - Dati recenti dimostrano la morte delle celule
attraverso la citotossicità cellulare
anticorpo-dipendente (ADCC). Zanolilumab non
induce citotossicità dipendente dal complemento
(CDC) in vitro. Viene impiegato come farmaco
immunosoppressivo nel trattamento di - Psoriasi
- Artrite reumatoide (RA)
- Cutaneous T-cell lymphoma (CTCL)
- -mycosis fungoides (MF).
- -Sezary sindrome (SS)
- Noncutaneous T-cell lymphoma (NCTCL).
21 CD4
From Alberts
ZANOLIMUMAB
- molecola transmembrana glicoproteica di 55
KDa - 4 domini extracellulari di tipo Ig-like.
- coda terminale citoplasmatica
Aumenta lattivazione antigene mediata delle
cellule
aumento dei segnali di trasduzione dei recettori
delle cellule T (attivazione di Zap70
trascrizione di IL-2, proliferazione,
differenziazione
MAPK
AKT
22TCR (T Cell Receptor)
ZANOLIMUMAB
- Eterodimero formato da ponte di-solfuro che tiene
unite le catene alfa e beta che riconoscono i
complessi MHC-Peptide - I complessi TCR ed i corecettori vengono
aggregati dal riconoscimento dellantigene - Fosforilano i residui di tirosina dei domini ITAM
- Attivazione delle chinasi ZAP-70
- Stimolazione di vie di trasduzione (NFAT, NfkB e
AP-1) che culminano nella modificazione
dellespressione genica nei linfociti T.
From Lapentas slides
23ZANOLIMUMAB
From Lapentas slides
24 ZANOLIMUMAB
References 5
- Zanolilumab si lega al CD4 e media il suo effetto
attraverso 5 meccanismi potenziali tutti i quali
hanno effetto di sotto regolazione
dellattivazione delle cellule T entrambi con
deplezione o inibizione della loro attivazione - 1 una effettiva citotossicità cellulo-mediata
anticorpo-dipendente (ADCC) che media la
deplezione del CD4 delle cellule T ( in
particolare le cellule CD45RO della memoria ) - 2 un ingombro sterico della interazione tra il
complesso CD4/TCR sulle cellule T e della
molecola MHC di classe 2, sulle cellule
presentanti lantigene (APC) - 3 Dis-accoppiamento del meccanismo recettoriale
delle cellule T da un segnale co-stimolatorio
obbligatorio del CD4 prodotto dal sequestro del
p56 lck (pk) - 4 Segnale inibitorio diretto mediato attraverso
DOK-1 e SHIP-1 che inibiscono lattivazione di
AKT/PKB - 5 Modulazione di CD4.
25ZANOLIMUMAB
- Il bersaglio dellanticorpo monoclonale anti CD4
delle cellule T viene utilizzato a scopo
terapeutico in pazienti affetti da malattie
indotte da un inappropriata attivazione del CD4
o in cellule T CD4 maligne. - Zanolimumab (human CD4,Merck Serono,Geneva,Switzer
land ) originato dalla Medarex Inc
26 Zanolimumab
Reference 5, 6, 7
cutaneous T-cell lymphoma (CTCL)
27Zanolimumab
References 5
Psoriasi
Fig. 1
(E/E)
Fig 2
(Ki-67)
28Reference 7
CTCL
- 15 grado di risposta
- 50
- 75
ss
MF
29 In Conclusione
Zanulimumab
- Nel mese di aprile 2005, e Genmab United States
Food and Drug Administration (FDA) ha raggiunto
un accordo in merito alla concezione del suo
studio pivotal protocollo per HuMax CD4 - per il
trattamento di CTCL sotto il processo di
valutazione protocollo speciale (ZPS). - Nel marzo del 2004, ha annunciato che Genmab
HuMax - CD4 era stato designato un Fast Track
prodotto dalla US Food and Drug Administration
(FDA). Questa denominazione comprende i pazienti
con CTCL per i quali non esiste una terapia
disponibile, e hanno fallito almeno due regimi di
trattamento sistemico. - HuMax CD4 - per il trattamento di MF è stato
concesso lo status Orphan Drug negli Stati Uniti
e in Europa. - HuMax - CD4 è in fase di sviluppo sotto una
collaborazione con Serono.
www.genmab.com
30 Ustekinumab (CNTO 1275)
- Ustekinumab è un anticorpo monoclonale, che ha
come target la subunita p40 dell
interleuchina12( IL-12 ) e dellinterleuchina 23
( IL-23 ). - .
- Ustekinumab CNT1275 è stato sviluppato da
Medarexs Ultimab tecnology, - Per il potenziale trattamento di malattie
di origine infiammatoria come - Psoriasi
- Artrite psoriasica
- Sclerosi Multipla (MS)
- Sindromi di Crohn (CD).
31 IL-12
Ustekinumab
- IL-12 è una citochina prodotta da macrofagi
attivati e cellule dendritiche - Il suo recettore è presente su linfociti T
- Modula l attivazione dei linfociti T-helper
-
- Producono IL-2 e TNF-alfa
-
citochine svolgono un importante ruolo nel
sistema immunitario, e sono coinvolte nelle
malattie infiammatorie mediate dal sistema
immunitario
From Fioritos slides
32Ustekinumab
Dati Xagena_2007
33 In conclusione
Ustekinumab
- Ustekinumab è un anticorpo monoclonale, che ha
come target linterleuchina 12 ( IL-12 ) e
linterleuchina 23 ( IL-23 ), citochine che
svolgono un importante ruolo nel sistema
immunitario, e che sono coinvolte anche nelle
malattie infiammatorie mediate dal sistema
immunitario.E stato anche osservato che il
trattamento con Ustekinumab migliora la qualità
di vita dopo 4 settimane nei pazienti trattati
con i 2 dosaggi di Ustekinumab.Alla quarta
settimana, si ha un netto miglioramento come
riportato dellindice DLQI ( Dermatology Life
Quality Index )
34Golimumab (CNTO 148)
Golinumab (CNTO148)è un anticorpo monoclonale
umanizzato che ha come bersaglio il Fattore di
necrosi tumorale (TNFa) Il TNF-alpha è una
citochina prodotta dal sistema immunitario
innato, come i macrofagi, in risposta alle
infezioni o a danno tissutale. Questa
citochina pro-infiammatoria si lega a recettori
di superficie e attivaNFK-kB proteine latenti che
attivano la trascrizione di geni che si trovano
al centro di molte risposte infiammatorie Possie
de un ruolo critico nella patogenesi dellartrite
reumatoide
35 TNF-Alfa
- citochina prodotta dai macrofagi, linfociti Th1,
cellule NK - l IFN-? (prodotto dai linfociti Th1) ne stimola
la produzione da parte dei macrofagi - induce le cellule endoteliali ad esprimere
molecole di adesione per favorire la diapedesi di
cellule immunitarie (soprattutto neutrofili, che
rilasciano ROS ed enzimi proteolitici dannosi per
i tessuti) - E responsabile di infiammazione e danno
tissutale
TNFa?-citochina prodotta dai macrofagi, linfociti
Th1, cellule NK
From Fioritos slides
36Reclutamento ed attivazione di IKKK
Fosforilazione ed attivazione di IKK da parte di
IKKK attivata
Fosforilazione di I?B
Migrazione di NF-kB nel nucleo
I?B chinasi (IKK)
37Artrite Reumatoide
- Lartrite reumatoide è una malattia infiammatoria
cronica debilitante che provoca dolore,
tumefazione, rigidità e danno funzionale alle
articolazioni. - I segni e sintomi dellartrite reumatoide
comprendono - infiammazione articolare,
- edema,
- difficoltà di movimento e dolore.
- Le articolazioni colpite con maggiore frequenza
sono quelle delle mani e dei piedi
38- Lartrite reumatoide colpisce più di 9,7 milioni
di persone in tutto il mondo secondo
lOrganizzazione mondiale della Sanità (OMS),
nella prossima decade lartrite reumatoide andrà
incontro in Europa a un aumento dellincidenza
legata allinvecchiamento della popolazione - Farmaco in uso
Metatrexate
Fino al 50
- Uso combinato Golimumab e metatrexate
dati American College of Rheumatology
39 In conclusione
- Il nuovo anti-TNF alfa ha migliorato in maniera
stabile segni e sintomi dellartrite reumatoide
da moderata a grave - al controllo dopo un anno, un terzo dei
pazienti era in stato di remissione clinica. - I dati a un anno dimostrano che circa il 75
dei pazienti con artrite reumatoide da moderata
a grave trattati con golimumab (CNTO 148) e
metotrexate hanno raggiunto e mantenuto un
miglioramento almeno pari al 20 nella
sintomatologia artritica - Lo stesso studio ha inoltre dimostrato che in
media più di un terzo di questi pazienti,
valutati con il Disease Activity Score 28,
raggiungeva a un anno la remissione della
malattia - Golimumab è un anticorpo monoclonale anti
TNF-alfa totalmente umano che si lega e
neutralizza sia il TNF-alfa solubile sia quello
di membrana. Sviluppato da Centocor e
Schering-Plough, golimumab è somministrabile sia
per iniezione sottocutanea sia per infusione
endovenosa una iniezione al mese ed una ogni 12
giorni di circa 30 minuti ognuna.
40Tremelimumab (CP-675,206)
- Anticorpo monoclonaledi tipo IgG2, umanizzato
specifico per la citotossicità dei linfociti T
associati allantigene (CTLA-4 linfociti T
associati allantigene 4 ) - Viene impiegato in clinica per pazienti che
presentano - Melanoma localizzato
- Melanoma con metastasi
-
con buoni risultati.
41CTL-4
From Alberts
TREMELIMUMAB
- CTLA-4 (citotossicità associata all antigene 4)
è una proteina di superficie che agisce inibendo
la segnalazione intracellulare dopo lattivazione
della cellula T.Si lega a proteina B7 sulla
superficie della cellula APC ( presentante
lantigene)bloccando il processo di attivazione
delle cellule T necessarie per quasi tutte le
rispoate immunitarie adattative. - Quando Tremelimumab si lega competitivamente con
CTL-4 con maggior affinità rispetto a B7 vi è un
aumento di cellule T attive che vanno incontro a
proliferazione e differenziamento
cellule T effetrici
42TREMELIMUMAB
Aumento cellule T attivate
www.TheOncologist.com
43TREMELIMUMAB
Reference 8
- CTL-4 può essere espressa sulla superficie
di cellule di melanoma
LAb che blocca il CTL-4 può condurre a morte
cellulare per apoptosi o per ADCC (citotossicità
cellulare mediata da Ab)
Tremelimumab è presso la casa farmaceutica
Pfizer, in fase di studio anche se in modo
discontinuo a causa di trombocitopenia transiente
nei pazienti volontari
44TREMELIMUMAB
Reference 8
45Tremelimumab
Reference 8
46 In conclusione
Tremelimumab
- Lanticorpo monoclonale totalmente umanizzato
tremelimumab risulta avere attività antitumorale
in molti pazienti - In particolare lmab anti CTL-4 circolante produce
una maggior risposta immunitaria adattativa. - I trial clinici sono tuttora in fase di studio.
47Ofatumumab (HuMax-CD20 )
- Genmab and GlaxoSmithKline
- HuMax-CD20 è un anticorpo monoclonale totalmente
umanizzato con alta affinità verso il CD20
molecola presente sulla membrana cellulare dei
linfociti - HuMax-CD20 viene impiegato per il trattamento
di - Non-Hodgkin's lymphoma (NHL),
- Chronic lymphocytic leukemia (CLL),
- Rheumatoid Arthritis (RA)
- Diffuse large B-cell lymphoma (DLBCL)
48 CD20
Ofatumumab
- N e C terminale sono intracellulare.
- Non viene internalizzada dopo legame con lAb
- .
- Funzioni
- Differenzazione e attivazione dei linfociti,
- regolazione del ciclo cellulare
- - canale del calcio
From Bagattos Slides
49 Ofatumumab
Reference 8
- Il CD20 é riscontrato in circa il 90 dei
linfomi a cellule B ed anche in altri tumori di
tipo linfoide che originano dai linfociti. - CD20 appartiene alla famiglia MS4A di cui si
conoscono almeno 12 membri espressi nell'uomo, - Le proteine di questa famiglia sembrano
funzionare come canale del calcio ma il loro
ruolo fisiologico è sconosciuto. - CD 20 appare sui linfociti B allo stadio
maturativo pre-B e scompare durante la
differenziazione terminale dei linfociti B a
plasmacellula. Quindi i linfociti B immaturi e
quelli maturi nonché le cellule B della memoria
esprimono tutte il CD20
50.
Ofatumumab
51Ofatumumab
Terapia combinata
- Studio trattamento combinato HuMaxCD20 con
cyclophosphamide, doxorubicin, vincristine and
prednisone (CHOP)
52 In conclusione
- Humax CD20 sembra avere prorprieta di uccidere i
tumori che sono risultati resistenti al
Rituximab. - HuMax CD20 ha un potente effetto di induzione
della citotossicita mediata dal complemento
(CDC) quindi distruzione cellulare delle cellule
tumorali di tipoB. - Inoltre dati recenti dimostrano che HuMax-CD20
e cosi efficiente da indurre la citotossicita
delle cellule B mediata dalle NK
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Patients with Cancer. Oncologist 200712873-883
54 GRAZIE A TUTTI!!