Title: PSICOPATOLOGIA DELLE CONDOTTE CRIMINALI
1PSICOPATOLOGIA DELLE CONDOTTE CRIMINALI
2La violenza
- la violenza è un particolare atto inflitto al
soggetto contro la sua volontà, - O una forma di restrizione, più o meno
improvvisa, della libertà di disporre di sé e del
proprio corpo.
3- non sempre è facile definire il grado di consenso
psicologico da parte della persona presunto
oggetto della violenza e ciò vale in
particolare per talune forme di aggressività
sessuale (relazioni sadomasochistiche).
4- Difficoltà ancora maggiori se soggetto in
condizioni di così grave sudditanza da apparire
privo di volontà propria. - Es. Cooptazione di soggetti molto giovani con
personalità fragili allinterno di organizzazioni
religiose settarie ed aventi una concezione
integralista
5- Il concetto di violenza non si identifica con
laggressività. - nella maggior parte dei comportamenti aggressivi
(competitività commerciale, giochi, sport,
rivalità interindividuale in rapporto alla
competizione sessuale) non è riconoscibile alcun
carattere di violenza - si pensi allaggressività ritualizzata tipica di
moltissime situazioni competitive, in cui oltre a
non esserci nessuna coercizione fisica o
psicologica, laggressività che entra in gioco è
parte delle regole concordate e come tale non si
traduce in unintrusione prevaricante
6Laggressività
- laggressività positiva rappresenta un
comportamento diretto a superare tutto ciò che
costituisce una ostacolo o una minaccia per
lintegrità fisica o psicologia di organismo
vivente . - Laggressività quasi sempre viene descritta
attraverso lanalisi di atti o comportamenti
laggressione può consistere in un atto energico
fisico, verbale o simbolico adeguato e di
autoconservazione, o inadeguato come nel
comportamento ostile e distruttivo può esser
diretto verso lambiente o unaltra persona o
verso se stessi, come nella depressione.
7- Tre appaiono essere gli aspetti fondamentali che
consentono di classificare latto come
aggressivo - lintento,
- lazione e
- lo stato emotivo.
8- Lintento rappresenta la volontà di arrecare un
danno, o in modo diretto o impedendo a qualcuno
di compiere azioni piacevoli, e può essere
dedotto dalle dichiarazioni verbali,
dallosservazione delle azioni e dal contesto
generale in cui il comportamento viene attuato. - lazione è tesa a provocare un danno fisico con
o senza aggressività verbale. - La terza caratteristica è lo stato emotivo nel
prototipo aggressivo è sempre presente la rabbia,
ma possono esservi altri tipi di emozione che
variano a secondo dellintensità, dalla lieve
irritazione alla grave ira.
9TIPI DI AGGRESSIVITA
- aggressività diretta
- verso gli altri (eterodiretta)
- Verso se stessi (autodiretta)
- aggressività indiretta,
- Verso oggetti
- Verso animali (che non abbiano creato danni)
10- aggressività diretta è la tendenza a produrre
azioni violente, finalizzate a danneggiare gli
altri, se stessi o le cose in modo distruttivo.
In particolari momenti o condizioni il soggetto
può avere la impressione di non riuscire ad
esercitare un qualsiasi controllo dei propri
impulsi. - Per aggressività indiretta, invece, generalmente
si intende latteggiamento di chi agisce
laggressività con modalità indirette, quali
sbattere le porte nei momenti di nervosismo,
oppure eccedere con battute pesanti nei
momenti di scherzo, o perdere la calma per
difficoltà incontrate in ciò che si vuole fare .
11Ed inoltre
- Irritabilità nel soggetto tuttaltro che paziente
e tollerante nelle relazioni interpersonali, che
ammette con disinvoltura di perdere la calma, ma
che sostiene di poter riacquistare lequilibrio
con altrettanta facilità. - il negativismo, che si fonda su una marcata e
insistente opposizione nel rapporto interattivo
ed il - risentimento, in cui è possibile evidenziare come
comune denominatore un certo grado di ingiustizia
e di insoddisfazione. - Nella sospettosità, invece, lo stereotipo è
caratterizzato dalla convinzione di essere
denigrati, per cui il soggetto tende a mantenere
la guardia serrata in aderenza al motto diffida
sempre degli altri
12- animus necandi, caratterizza lomicidio
volontario, per la sua definizione è necessaria e
sufficiente la dimostrazione che lagente si
rappresenti la morte come conseguenza della sua
azione o omissione e quindi la voglia in ogni
caso, ovvero che si rappresenti levento morte
come indifferente rispetto a quello di lesioni, o
soltanto come possibile o probabile ( Cass.
20.2.1980, in Cass. Pen. Mass. Amm. 1981,
Cass.1.4.1985 Cass. 12.11.1987). -
13- Infatti, la voluntas necandi , quale fenomeno
soggettivo interno, di per se non esteriorizzato,
deve necessariamente essere desunta da una serie
di elementi, tra cui distinguiamo dati oggettivi,
concernenti le modalità dellazione delittuosa e
dati soggettivi, riconducibili allazione del
fatto. -
14- I dati esterni aventi valore significante possono
essere le concrete modalità della condotta prima
e dopo il delitto, la natura del mezzo usato, le
parti del corpo aggredite dal colpevole, la
reiterazione del colpo e tutti quei dati che
secondo la comune esperienza abbiano un valore
sintomatico (Cass. 24.6.91, in Riv. Pen., 1992,
247). - Non è necessario però che tutti gli elementi
sopra descritti ricorrano congiuntamente,
15- In relazione alla diversità dellelemento
psicologico, il codice distingue tre specie di
omicidio - Le diverse figure sono perciò contrassegnate dal
dolo, dalla colpa o dalla preterintenzione , a
secondo che levento sia voluto, sia accaduto
per imprudenza, negligenza o imperizia gravi,
oppure si verifica come conseguenza di lesioni,
oltre lintenzione dellautore del fatto.
16- Gli atti violenti di solito perpetrati da maschi,
su persone note. - In violenza domestica ed in ospedali
psichiatrici donne uguali a maschi. - La maggioranza ha rapido esordio.
- 50 degli atti violenti sono compiuti sotto
influsso di alcool (o di stupefacenti)
17Cause della violenza
- istinto?
- Impulso?
- Apprendimento sociale?
- Danno neuroanatomico?
18Determinanti della violenza
- Sociali frustrazione soprattutto se arbitraria
illegittima o immeritata provocazione diretta
(anche per interpretazione paranoica) esposizione
a modelli aggressivi (TV ma soprattutto banda
giovanile e famiglia) - Ambiente inquinamento rumore affollamento
(pareti in cartongesso) - Situazionali elevata attivazione psicofisiologica
(esercizio vigoroso, sex, porno) dolore
19Determinanti della violenza 2
- Ormoni testosterone,
- Sostanze alcool coca allucinogeni marijuana (a
volte effetto paradosso da BDZ) - Neurotrasmettitori GABA, noradrenalina e
serotonina (diminuisce), dopamina e glutammato
aumentano - alti Livelli 5-HIAAA in liquor poca aggressività
e pochi suicidi - Genetica molto rilevante soprattutto a livello
temperamentale (vedi oltre), per la propensione
alluso di sostanze e per quanto riguarda il QI
Controverso il ruolo di anomalie cromosomiche
tipo XYY. -
20Temperamento
- Cloninger e colleghi (1993, 2000) hanno descritto
la personalità come la sintesi tra carattere e
temperamento, dove per temperamento si intendono
le influenze genetiche e costituzionali
esercitate sulla personalità, mentre il termine
carattere si riferisce alle influenze apprese
tramite il processo di socializzazione.
21- temperamento formato da quattro componenti
- ricerca di novità, (dopamina)
- evitamento del danno, (serotonina)
- dipendenza dalla ricompensa (noradrenalina)
- (persistenza).
22- Per quanto riguarda il carattere, invece, è
possibile distinguere tre fattori quantificabili
- gestione del sé,
- cooperatività
- senso dellesistenza.
23Stile di attaccamento e disturbi di personalità
- i deficit nelle prime relazioni infantili portano
sia a deficit neurofisiologici del cervello sia a
deficit psicologici - Spitz il 1 anno di vita del bambino nani
ritardati - Continue e valide interazioni genitore-figlio
aiutano a stimolare lo sviluppo delle connessioni
sinaptiche nella corteccia orbitofrontale, le
quali fanno sì che il bambino moduli la
frustrazione, la collera e la paura e risponda
agli altri in modo flessibile.
24- Topolini allevati nella stalla
- Topolini allevati in laboratorio
- Spitz ed il primo anno senza stimoli nani e
ritardati - Scimmia e scelta di madre di pelouche
25- un attaccamento sicuro del bambino sviluppa il
sentiero neuronale che consente al bambino la
gestione delle emozioni (resilience).
26- i bambini con uno stile di attaccamento insicuro
sono più emotivamente instabili - hanno minori capacità di modulare la rabbia e gli
affetti aggressivi, di calmare e consolare le
proprie ansie e tristezze, nonché di tollerare
alti livelli di piacere ed eccitazione - questi bambini hanno meno probabilità di
interpretare correttamente i suggerimenti sociali
degli altri, proprio a causa dei deficit nella
corteccia orbitofrontale e questo complicherà
ulteriormente le relazioni interpersonali.
27I diversi stili di attaccamento nella prima
infanzia
- Con il termine attaccamento ci si riferisce a
quel particolare legame emotivo che si sviluppa
tra il bambino e il genitore, o chi per lui, e
che influenzerà la capacità del bambino di
sviluppare intime relazioni mature una volta
adulto.
28- Limpatto del processo di attaccamento sullo
sviluppo non deve essere sottostimato in quanto
il modellamento e lorganizzazione delle
relazioni di attaccamento durante linfanzia è
associato a processi propri della regolazione
delle emozioni, delle relazioni sociali,
dellaccesso alla memoria autobiografica e allo
sviluppo dellautoriflessione
29- Prevenzione e controllo
- Spesso una eventuale concausa organica viene
scoperta casualmente (es lesioni su bambini). - Punizione serve ma se data rapidamente in modo
proporzionale e logicamente connesso (opportuna
con paranoici). Se somministrata in modo errato
istiga imitazione, vendetta o desiderio
risarcimento), alla sospensione della punizione
frequenti ricadute - Educazione a capacità sociali utile ma va
compresa condivisa ed esercitata spesso cambiando
gruppi di riferimento (non possibile rimanendo
nella banda) - Risposte incompatibili empatia Umorismo essere
coinvolto in compiti utili
30- fattori di rischio per violenza
- alto livello di intenzione di nuocere
- presenza di vittima
- frequenti ed aperte minacce
- piani concreti
- disponibilità di mezzi
- storia di perdita di controllo
- rabbia cronica,
- ostilità e risentimento
31- gioia nellassistere a sofferenza altrui o
infliggere lesioni, - mancanza di compassione,
- incendi crudeltà vs animali,
- considerarsi vittima,
- risentimento vs autorità,
-
32- violenze subite nellinfanzia,
- ridotto calore o affetto in infanzia,
- precoce perdita dei genitori,
- precedenti violenze,
- comportamento imprudente,
- maggiore in ambiente metropolitano ed in
- basso livello socioeconomico.
33Farmaci
- STABILIZZATORI DELLUMORE litio, antiepilettici,
- ANTIDEPRESSIVI serotoninergici,
- neurolettici
- antiandrogeni, beta bloccanti,
- in bambini beta bloccanti e stimolanti
34vittime
- maggiore rischio di problemi psichiatrici,
- depressione sensazione di non poter essere
aiutati, - mondo pericoloso,
- sfiducia
- rabbia di essere vittima.
-
35VITTIMA DI ABUSO
- MAGGIORE PROBABILITA DI
- Disturbi alimentari (anoressia e bulimia)
- Disturbi dellumore
- Disturbo ossessivo compulsivo (lavaggio)
- Disturbo di depersonalizzazione (dissociazione)
- Abuso di sostanze
- Ripetere su altri le violenze subite
- Panico
- Disturbi da discontrollo degli impulsi
- PTSD
36Consapevolezza e rifiuto di violenza
- E aumentato il rifiuto per le forme di violenza
che in passato erano considerate normali e
pienamente tollerabili, - la rissa
- il duello,
- molte forme di vendetta
- Violenza intrafamiliare
- Incesto
- Abuso di mezzi correttivi.
37Violenza e minaccia
- In genere il reato violento comprende il
concetto di minaccia, STALKING - che non può essere valutata soltanto sulla base
del danno provocato alla vittima, ma deve tener
conto degli elementi soggettivi del comportamento
dellaggressore e delle modalità con cui è stata
attuata
38Sistema attuale diritto penale misto
- Libero arbitrio (scuola classica)
- Pena retributiva
- Pericolosità sociale (scuola positiva)
- Misura di sicurezza
39ORDINAMENTO ATTUALE colpevolezza, imputabilità
e pericolosità sociale
40LIMPUTABILITA (art. 85 c.p.) NON E
- coscienza e volontà dellatto (suitas)(art. 42,
co. 1 c.p.) - colpevolezza (art 27 cost. art. 43 c.p.)
- infermità mentale (artt. 88-89 c.p.)
- personalità-carattere del reo (133 c.p.)
- pericolosità sociale (art. 203 c.p.)
41SOGGETTIVITA NEL FATTO PENALE
- 1.) Presente art. 42, co. 1
- 2.) Colpevole art. 43 - dolosa
- - colposa
- -
preterintenzionale - 3.) Integra art. 85
421.) Presente la suitascoscienza e volontà
dellatto
-
- Art . 42, comma I, c. p.
- Nessuno può essere punito per una azione od
omissione preveduta dalla legge come reato, se
non l'ha commessa con coscienza e volontà.
432.) Il principio di colpevolezzanulla pena sine
culpaart. 27 cost. e art. 43 c.p.
44La responsabilità penale è personale (art. 27
cost.)
- Componente psicologica-soggettiva del fatto
criminale - La responsabilità penale è limitata al fatto
proprio e colpevole
45Piaget (Fauconnet) evoluzione della nozione di
responsabilità
- PRIMITIVA
- Oggettiva
- Comunicabile
- MODERNA
- Soggettiva
- Individuale
- Si risponde solo del fatto proprio e colpevole
46 Art . 43, c. p. Elemento psicologico del
reato. Il delitto e' doloso, o secondo
l'intenzione, quando l'evento dannoso o
pericoloso, che e' il risultato dell'azione od
omissione e da cui la legge fa dipendere
l'esistenza del delitto, e' dall'agente preveduto
e voluto come conseguenza della propria azione od
omissione e' preterintenzionale, o oltre la
intenzione, quando dall'azione od omissione
deriva un evento dannoso o pericoloso piu' grave
di quello voluto dall'agente e' colposo, o
contro l'intenzione, quando l'evento, anche se
preveduto, non e' voluto dall'agente e si
verifica a causa di negligenza o imprudenza o
imperizia, ovvero per inosservanza di leggi,
regolamenti, ordini o discipline.
47COLPEVOLE
- la colpevolezza riguarda il rapporto tra il fatto
materiale (illecito) e latteggiamento
psicologico del suo autore. - Atteggiamento sempre e comunque legato ad un
fatto materiale - Latteggiamento è rimproverabile in tre modi
tipici
483. ) INTEGRALimputabilità
- Art . 85 c. p.
- Capacità d'intendere e di volere. Nessuno
può essere punito per un fatto preveduto dalla
legge come reato, se, al momento in cui lo ha
commesso, non era imputabile. E' imputabile chi
ha la capacità di intendere e di volere.
49Imputabilità come presupposto (condizioni
psichiche minime) della colpevolezza
50qualsiasi sistema penale deve necessariamente
assumere una posizione filosofica in merito alla
natura della condotta umana, e cioè se questa sia
libera o determinata.
51Imputabilità traduzione giuridica del libero
arbitriocondizione soggettiva di possesso di
autodeterminazione
52IMPUTABILITA
- E concretizzata nelle funzioni cognitiva e
volitiva - Deve essere rinvenuta al momento del fatto e in
relazione al fatto commesso - E considerata in via presuntiva normalmente
presente (salvo minori anni 14) - Viene meno per qualsiasi causa idonea
53Un codice che disconosce il principio della
libera facoltà di determinazione delluomo
sarebbe un codice banditore di immoralità perché,
distrutto il principio della responsabilità delle
azioni umane fondato sulla libera volontà, il
delitto e la pena ci apparirebbero nellindividuo
e nello stato come una doppia infelicitas fati e
le azioni umane si affermerebbero dominate da una
legge fatale, dalla quale risulterebbe distrutto
ogni concetto di bene e di male, di merito e di
demerito, di virtù e di vizio, di innocenza e di
colpa e perciò di premio e di castigo, di
ricompensa e di pena. (Relazione al Codice
Penale)
54Il nostro codice non ha accolto un modello di
indeterminismo puro ( totale libero arbitrio)
quanto piuttosto il principio della libertà umana
condizionata in cui si ammette che la libertà,
presente in linea di principio, possa essere
esclusa in determinate circostanze.
55(non) imputabilità per vizio di mente
- Art. 88 Vizio totale di mente Non e' imputabile
chi, nel momento in cui ha commesso il fatto,
era, per infermità, in tale stato di mente da
escludere la capacità di intendere o di volere.
- Art. 89 Vizio parziale di mente Chi, nel momento
in cui ha commesso il fatto, era, per infermità,
in tale stato di mente da scemare grandemente,
senza escluderla, la capacità d'intendere o di
volere, risponde del reato commesso ma la pena
e' diminuita
56QUESTIONI
- Concetto di stato di mente
- Concetto di infermità
- Rapporti tra stato di mente patologico e
infermità - Imputabilità o responsabilità ?
- Rapporti tra giudici e periti
57I) stato di mente
Meno esteso di struttura di personalità
Più esteso di atteggiamento psichico
Concetto sospeso tra i due poli Fatto ?
Personalità
58II) INFERMITÁ
- Problema della traduzione delle categorie
nosografiche nel concetto di infermità - E vero problema ?
- Causa od effetto ?
- Perizia psichiatrica o psicopatologica?
59LIVELLI DI INDAGINE CLINICA
- Classificare ? criterio medico-psichiatrico
- Valutare ? criterio psicopatologico
- Comprendere ? criterio criminogenetico
60MODELLI DI ACCERTAMENTO
- Modello medico puro
- Modello psicologico puro
- Modello psicopatologico normativo
61Modello medico puro
-
- Il perito si limita a verificare la sussistenza
di una malattia mentale secondo categorie
nosografiche già definite
62Modello psicologico puro
- Il perito (?) verifica la sussistenza delle
capacità a prescindere da qualsiasi categoria
clinica e psicopatologica
63Modello psicopatologico-normativo
- il perito deve procedere ad una valutazione a due
livelli - Accertamento diagnostico (presenza di una
malattia secondo criteri nosografici) - Valutazione della rilevanza dei sintomi in
relazione al reato commesso
64III) Infermità e stato mentale patologico
confusione semantica
- infermità intesa come causa, fattore
determinante, di uno stato patologico (a monte
della diagnosi)
- linfermità come situazione conseguente, ossia
effetto di uno stato patologico (a valle della
diagnosi)
65III) infermitàe stato di mente patologico
- fattore patogeno della malattia mentale da un
punto di vista medico (es. disfunzione dei lobi
frontali come causa di comportamenti
patologicamente disinibiti)
- lo stato psicopatologico disfunzionale, il
complesso sintomatologico (es. delirio di
persecuzione in un disturbo delirante)
66III) CAUSA O EFFETTOsentenze tautologiche
- qualsiasi situazione morbosa, anche se non ben
definibile clinicamente, è idonea a configurare
il vizio di mente, purché la sua intensità sia
tale da escludere o diminuire grandemente le
capacità intellettive o volitive del soggetto
Cass. Pen. 12 febbraio 1978, in Giust. Pen.,
1979, II, p. 43
67allinterrogativo su quali siano le infermità
idonee a produrre incapacità di intendere e di
volere si risponde che si intende infermità
quello stato che produce incapacità di intendere
e di volere
6817.0 Possono a tal punto raccogliersi le fila
del discorso giustificativo sin qui svolto e
trarsi la conclusione che deve essere affermato
il seguente principio di diritto, ai sensi
dellart. 173.3 disp. att. c.p.p. ai fini del
riconoscimento del vizio totale o parziale di
mente, rientrano nel concetto di infermità
anche i gravi disturbi della personalità, a
condizione che il giudice ne accerti la gravità e
lintensità, tali da escludere o scemare
grandemente la capacità di intendere o di volere,
e il nesso eziologico con la specifica azione
criminosa
- Cass. 8 marzo 2005
- vero cambiamento ?
69CAUSA ED EFFETTOse ciò che conta è leffetto
- La discussione sulla nosografia perde di
significato - Più che letichetta conta la prova del
dis-funzionamento - La perizia ha carattere psicopatologico
70IV) Imputabilità e responsabilità
- Valutare la possibilità di agire diversamente
- Conflitto di competenza tra giudici e periti
71IL DSM-IV-TR
- Sistema di classificazione più utilizzato in
psichiatria e nelle perizie - Analogo allICD-10 (dellOMS)
- Definizione descrittiva con criteri di inclusione
e di esclusione - Sono ricompresi aspetti descrittivi (qualitativi)
ed aspetti quantitativi (quanti bicchieri per
alcoldipendenza?, quante lacrime per depressione?
72- Il DSM-IV non classifica persone ma i disturbi
presentati da persone. - Per tale motivo si preferisce evitare di
riferirsi al paziente definendolo schizofrenico o
alcoolista, ma si preferisce parlare di una
persona con schizofrenia o con dipendenza
alcoolica.
73IL SISTEMA MULTIASSIALE
- Nel DSM-IV ogni disturbo mentale è descritto come
sindrome o modello comportamentale o psicologico,
che abbia rilevanza clinica che comporta disagio
(es. dolore), disabilità (es. compromissione in 1
o più aree importanti di funzionamento), un
aumento dei rischi di morte, disabilità o
notevole limitazione della libertà.
74- In ogni caso non si tratta di una risposta attesa
o culturalmente sancita ad un evento (es. una
transitoria fase di depressione successiva ad un
lutto). - Non sono inclusi tra i disturbi mentali i
comportamenti devianti dal punto di vista
politico, sessuale, o religioso né i conflitti
tra individuo e società.
75- ASSE 1 DISTURBI CLINICI (ed altre condizioni che
possono essere oggetto di attenzione clinica). -
- ASSE 2 DISTURBI DI PERSONALITA' E RITARDO
MENTALE - ASSE 3 CONDIZIONI MEDICHE GENERALI
-
- ASSE 4 PROBLEMI PSICOSOCIALI ED AMBIENTALI
-
- ASSE 5 SCALA DI VALUTAZIONE GLOBALE DEL
FUNZIONAMENTO -
- ULTERIORI ASSI PROPOSTI DAL DSM-IV
- scala del funzionamento difensivo
76-
- ASSE 1 DISTURBI CLINICI (ed altre condizioni che
possono essere oggetto di attenzione clinica). - Comprende le categorie diagnostiche con tutte le
specificazioni utili per giungere ad utili
diagnosi differenziali. Col termine "condizioni
che possono essere oggetto di attenzione
clinica", si riferisce ad una serie di condizioni
elencate in appendice su cui l'accordo
internazionale non è ancora pieno, e a tutte le
condizioni cliniche non specificate. Tra le
condizioni su cui si sta cercando un consenso a
livelli internazionale troviamo, ad esempio, il
disturbo post-concussivo, l'astinenza da
caffeina, il disturbo disforico premestruale, il
disturbo depressivo minore, il disturbo
depressivo di personalità, oltre ad una nuova
sottocategorizzazione della schizofrenia. - I DISTURBI SONO CIRCA 250
77- ASSE 2 DISTURBI DI PERSONALITA' E RITARDO
MENTALE - Questo asse può essere utilizzato per annotare
importanti caratteristiche di personalità o
meccanismi di difesa maladattivi. - 12 DISTURBI DI PERSONALITA, TRA LORO SPESSO
ASSOCIATI - 4 GRADI DI RITARDO MENTALE
-
- ASSE 3 CONDIZIONI MEDICHE GENERALI
- Tale progressivo avvicinamento tra due mondi che
fino a qualche decennio fa sembravano avere
scarsi elementi in comune, è legato allo sviluppo
delle ricerche in settori di interfaccia quali la
psicosomatica e la somatopsichica, oltre che alle
indicazioni fornite dall'incessante progresso
delle neuroscienze. - 45 PATOLOGIE
78- ASSE 4 PROBLEMI PSICOSOCIALI ED AMBIENTALI
- 1) Problemi con il gruppo di controllo
- 2) Problemi legati all'ambiente sociale.
- 3) Problemi di istruzione
- 4) Problemi lavorativi
- 5) Problemi abitativi
- 6) Problemi economici
- 7) Problemi di accesso ai servizi sanitari
- 8) Problemi legali
- 9) Problemi psicosociali ed ambientali
- Per ognuna di queste categorie, se presenti, sono
richieste specificazioni. CENTINAIA DI POSSIBILI
INDICAZIONI -
79- ASSE 5 SCALA DI VALUTAZIONE GLOBALE DEL
FUNZIONAMENTO - In questa scala 100 riguarda il pieno
adattamento, 1 una situazione di grave rischio
per la vita, con 0 si indica la mancanza di
elementi di valutazione. - VALUTAZIONE SU 100 POSSIBILI GRADI
- ULTERIORI ASSI PROPOSTI DAL DSM-IV
- scala del funzionamento difensivo
- I meccanismi di difesa sono processi psicologici
automatici che proteggono l'individuo di fronte
all'ansia ed alla consapevolezza di pericoli o
fattori stressanti interni o esterni. I
meccanismi di difesa vengono suddivisi a loro
volta in gruppi affini che vengono definiti
livelli difensivi che sono differenziati a
seconda che siano ad alto o basso livello
adattivo. -
80- SE SI COMBINANO TRA LORO 250 DISTURBI ASSE 1 CHE
POSSONO PRESENTARSI ASSOCIATI - 16 DISTURBI ASSE 2 CHE POSSONO PRESENTARSI
ASSOCIATI - 45 PATOLOGIE ASSE 3
- CENTINAIA DI VARIABILI ASSE 4 E
- 100 GRADI DI VARIABILITA ASSE 5,
- ABBIAMO OLTRE CENTO MILIARDI DI POSSIBILI DIAGNOSI
81CONDIZIONI CLINICHE ASSOCIATE ALLA VIOLENZA
- E COMUNQUE SPESSO RIFERITE IN PERIZIE
- ritardo mentale,
- deficit attenzione/iperattività
- disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo provocatorio
- Disturbo da ansia di separazione
- Disturbo reattivo dellattaccamento
- Sindrome di Gilles de la Tourette
- disturbi cognitivi delirium demenze danni
neurologici
82- Disturbi psicotici
- schizofrenia, in particolare paranoidea
- disturbo delirante
- disturbo schizoaffettivo
- Disturbo psicotico breve
83- Disturbi dellumore,
- depressione
- maniacalità
- disturbi bipolari
- Disturbi di ansia
- Disturbo di panico
- Disturbo post traumatico da stress
- Disturbo acuto da stress
84- Disturbi somatoformi
- Disturbi psicosomatici
- Disturbi isterici
- Disturbo da dismorfismo corporeo
- ipocondria
85DISTURBI SESSUALI
- DISFUNZIONI SESSUALI
- Desiderio
- Rapporto
- Orgasmo
- PARAFILIE
- Esibizionismo
- Frotteurismo
- Pedofilia
- Sadismo/masochismo
- Feticismo
- Trasvestitismo
- Esibizionismo
- vojeurismo
86- sostanze
- alcool
- allucinogeni
- amfetamine
- ansiolitici
- cannabis
- cocaina
- ketamina
- fenilciclidina
- Disturbi da discontrollo degli impulsi
- esplosivo intermittente
- Cleptomania
- Piromania
- Gioco dazzardo patologico
- disturbo adattamento
87EPILESSIA
- Non è disturbo psichiatrico, ma il codice penale
fa riferimento a delitti impulsivi compiuti in
condizione di male epilettico. - La epilessia può inoltre essere una conseguenza
di danno al cervello per trauma cranico
88disturbi di personalità
-
- Antisociale
- paranoide,
- borderline,
- Narcisistico
- dipendente