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CIMURRO

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CIMURRO Storia Malattia conosciuta da circa 200 anni (Jenner, 1809) Virus isolato da Carr (1905) Per gran parte del XX secolo il cimurro stata la pi frequente ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: CIMURRO


1
CIMURRO
2
Storia
  • Malattia conosciuta da circa 200 anni (Jenner,
    1809)
  • Virus isolato da Carrè (1905)
  • Per gran parte del XX secolo il cimurro è stata
    la più frequente causa di morte nella popolazione
    canina mondiale
  • I primi tentativi di vaccinazione (vaccini
    inattivati) non riuscirono ad avere effetti sul
    controllo dellinfezione
  • Solo dopo gli anni 60 con lutilizzo di vaccini
    vivi modificati la malattia sembrava essere sotto
    controllo
  • Recentemente lincidenza di cimurro in cani
    sembra nuovamente aumentare

3
La malattia è conosciuta nel mondo con i termini
  • Cimurro
  • Malattia di Carrè
  • Hardpad disease
  • Canine Distemper
  • Hundestaupe
  • Moquillo

4
Fam Paramyxoviridae
5
Agente eziologico
  • Famiglia PARAMYXOVIRIDAE
  • Sottofamiglia Paramyxovirinae
  • Genere Morbillivirus
  • Virus di 150-300 nm di diametro
  • Pleomorfo (sferico o filamentoso) con
    nucleocapside a simmetria elicoidale
  • ssRNA neg di 15-16 Kb non segmentato
  • provvisto di envelope con proiezioni esterne
    glicoproteiche di 9-13 nm di lunghezza,
    emoagglutinina (H) e proteina di fusione (F)

6
ME -
7
ME -
8
Il virus
  • H Emoagglutinine
  • F Proteine di Fusione
  • proteine responsabili della fusione e attacco
    alla membrana cellulare della cellula ospite
  • in grado di evocare risposta anticorpale
    neutralizzante

F
H
9
Il virus
  • proteina H attacco ai recettori cellulari,
  • proteina F regola la fusione dellenvelope con la
    membrana cellulare
  • La replicazione virale avviene nel citoplasma

F
H
10
Il virus
  • Sebbene siano sierologicamente dimostrati diversi
    ceppi virali, si considera 1 solo sierotipo
    virale
  • Il virus del cimurro è strettamente correlato con
  • Measles virus (morbillo)
  • Rinderpest
  • Peste dei piccoli ruminanti
  • Phocine e dolphin distemper

11
Sensibilità
  • Il virus è sensibile a
  • etere, cloroformio, formalina, fenolo, sali
    quaternari dammonio
  • Lenvelope è facilmente distrutto da solventi per
    lipidi rendendo il virus non infettante
  • Il virus è abbastanza labile al calore
  • Si inattiva in
  • 9-11gg a 4 C
  • 1-3 gg a 37 C
  • 4 a 56 C

12
Spettro dospite (in vivo)
  • Animali suscettibili allinfezione sono
  • Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo,
    sciacallo)

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Spettro dospite (in vivo)
  • Animali suscettibili allinfezione sono
  • Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo,
    sciacallo)
  • Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta,
    tasso, ermellino, martora, lontra)

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Spettro dospite (in vivo)
  • Animali suscettibili allinfezione sono
  • Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo,
    sciacallo)
  • Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta,
    tasso, ermellino, martora, lontra)
  • Procionidi (Procione del messico -Kinkajou,
    orsetto dAmerica -coati, bassariscus, procione,
    panda)

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Spettro dospite (in vivo)
  • Animali suscettibili allinfezione sono
  • Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo,
    sciacallo)
  • Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta,
    tasso, ermellino, martora, lontra)
  • Procionidi (Procione del messico -Kinkajou,
    orsetto dAmerica -coati, bassariscus, procione,
    panda)
  • Segnalati casi in leoni, leopardi e tigri
    California 1992 e leoni Tanzania 1994.

16
(in vitro)
  • Replica molto bene in
  • Linfociti B o T di furetto
  • Macrofagi di cane e furetto
  • Colture cellulari di fibroblasti e cervello di
    cane e furetto

17
In coltura
  • Replica su
  • membrana corion allantoidea di embrione di pollo
    dove provoca lesioni di tipo degenerativo e
    necrotico
  • colture cellulari stabilizzate (MDCK, VERO)
    infettate con buffy-coat di cani ammalati in fase
    acuta

18
Effetto citopatico
  • A seconda dello stipite virale e della carica
    infettante leffetto citopatico può comparire 1
    10 gg post infezione
  • Cellule giganti multinucleate
  • Inclusioni eosinofiliche intracitoplasmatiche o
    intranucleari

19
Effetto citopatico
20
Trasmissione
  • Diffusione del virus (f. acuta) con secrezioni ed
    escrezioni (oculo-nasali, feci, urine) in
    soggetti con e senza sintomi
  • La trasmissione per areosol è la più importante.
    Possibile anche tramite correnti daria o oggetti
    contaminati. Il virus è poco resistente
    nellambiente e sensibile alla luce.
  • I cani che guariscono rimangono immuni per tutta
    la vita, non presentano infezione persistente e
    non sono disseminatori di virus.

21
Trasmissione
  • Possibile linfezione per via transplacentare
  • I cuccioli sono più suscettibili (fine immunità
    passiva)
  • Maggior frequenza della malattia in aree urbane,
    in canili, negozi di animali, in ambienti con
    frequenti contatti tra cani

22
Patogenesi
  • Penetrazione virus per via aerogena

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
23
Patogenesi
  • 12 h
  • ? tonsille e linfonodi retrofaringei

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
24
Patogenesi
  • 3-4 gg
  • ? milza, lamina propria stomaco e intestino
    tenue, linfonodi mesenterici, epatociti e
    cellule del Kupffer, comparsa reazione febbrile

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
25
Patogenesi
  • 5-6 gg
  • ? viremia con virus soprattutto associato a
    neutrofili e monociti , aumento del virus nei
    distretti già colpiti e comparsa nelle cellule
    SRI e nelle cellule epiteliali (follicoli
    piliferi, ghiandole sebacee, ghiandole apocrine
    delle palpebre), elevata affinità.

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
26
Patogenesi
  • 6-9 gg
  • ? virus in numerosi organi e apparati, SNC
    (cellule macrofagiche meningi)

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
27
Patogenesi
  • 14g.
  • presenza del virus nel LCR, inizio dei sintomi
  • SNC raggiunto attraverso la via ematica
  • La via nervosa è stata ipotizzata in relazione
    ai processi di demielinizzazione. Questi però non
    sono costanti e non in rapporto con la gravità
    della malattia e con i sintomi paretici

0 gg
12 h
3-4 gg
5-6 gg
6-9 gg
14 gg
28
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

29
Forma iperacuta
  • Incubazione 3-5 giorni, T normale o ipotermia
    (ipertermia nei soggetti adulti)
  • Astenia
  • Inappetenza
  • Congiuntivite secca (mancata produzione
    lacrimale)
  • Tosse
  • Diarrea anche emorragica
  • Disidratazione e tremori muscolari
  • Leucopenia e ipoglobulinemia
  • Morte entro pochi giorni.

30
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

31
Forma ACUTA 1 fase (viremica o catarrale)
  • Incubazione 3-5 giorni
  • Ipertermia, abbattimento e anoressia
  • Fotofobia, congiuntivite muco-purulenta di colore
    giallo-verdastro, successivamente opacamento
    corneale per lo più bilaterale, ulcerazione e
    perforazione della cornea con fuoriuscita
    dellumore acqueo
  • Scolo nasale sieroso, secchezza del tartufo
  • Secchezza dei cuscinetti plantari
  • Tachicardia, tachipnea e tosse
  • Raramente diarrea o esantema petecchiale diffuso
    su tutto il corpo. Da segnalare le sclere che
    appaiono particolarmente rosate per iniezione
    vasale episclerale. Leucopenia.

32
...quindi
  • Dopo questa fase, che dura 4-5 giorni, si osserva
    generalmente, remissione della sintomatologia a
    cui può seguire la guarigione
  • oppure
  • levoluzione entro 2-4 giorni nella
  • 2 fase (mucosa)

33
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

34
Forma ACUTA 2 fase (mucosa)
  • Coincide con lintervento dei germi di irruzione
    secondaria
  • Un rialzo termico meno elevato ma più duraturo
  • Diversi quadri clinici a seconda dellapparato
    maggiormente colpito

35
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (A esantema diffuso B ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

36
Forma ACUTA 2 fase (mucosa) forma cutanea
  • A - esantema diffuso
  • Piccole macchie rosse disseminate su tutta la
    cute al tatto si presenta calda e ruvida (simile
    al morbillo delluomo) soprattutto al piatto
    delle cosce e addome
  • In corrispondenza delle petecchie si osserva un
    sollevamento dei peli come in corso di forme
    allergiche cutanee di tipo orticarioide
  • Possibile intervento di germi piogeni
    (stafilococchi e streptococchi)

37
Forma ACUTA 2 fase (mucosa) forma cutanea
  • A - esantema diffuso
  • Le forme localizzate si risolvono in pochi giorni
    senza alcuna complicanza grave
  • La forma petecchiale diffusa evolve costantemente
    nella forma nervosa

38
Forma ACUTA 2 fase (mucosa) forma cutanea
  • B - Ipercheratosi naso-digitale
  • Aumento del tessuto corneo in corrispondenza del
    tartufo e/o dei cuscinetti plantari (hard-pad
    disease) soprattutto osservata in alcune razze di
    cani (Cocker, Levriero, Siberian husky, Samoyedo,
    Alaskan Malamute)
  • Il tartufo si presenta secco, ruvido,
    iperpigmentato con croste che possono ricoprire
    lintera narice. La superficie del naso assume in
    questi casi laspetto di una lima

39
Ipercheratosi
40
Hard pad disease
41
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

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Forma ACUTA 2 fase (mucosa) forma respiratoria
  • Scolo nasale muco-purulento
  • Tosse e alterazioni del respiro di diversa
    gravità rinite e bronchite e per intervento dei
    germi di irruzione secondaria (Bordetella
    bronchiseptica, Klebsiella pneumoniae,
    Pasteurella multocida) può evolvere in
    broncopolmonite
  • Decorso lungo (10-15 giorni) ma non sempre letale
    e, se non intervengono complicazioni nervose, il
    soggetto può guarire

43
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

44
Forma ACUTA 2 fase (mucosa) forma intestinale
  • Enterite catarrale talvolta emorragica, per
    complicazioni batteriche (Salmonella spp., E.
    coli, Pseudomonas spp.) diventa muco-fibrinosa,
    diarrea fetida con emissione di feci collose e
    nerastre.
  • La complicanza intestinale è sempre un fatto
    grave e prelude, almeno nel 90 dei casi, alla
    forma nervosa.

45
...segue
  • Dopo la 2-3 settimana, la malattia può evolvere
    nella terza fase che spesso compare proprio
    quando il cane sembra essersi completamente
    ristabilito.
  • 3 fase (nervosa)

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Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

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Forma ACUTA 3 fase (nervosa)
  • Sintomi neurologici si manifestano quando il
    secondo rialzo febbrile (andamento bifasico) si
    protrae per molti giorni.
  • In alcuni casi la febbre si può mantenere
    costantemente elevata, a plateau, anche a
    guarigione avvenuta. Questa ipertermia può
    durare anche mesi e consegue a lesioni al
    centro termoregolatore.
  • I sintomi variano in base allarea del SNC
    interessata.
  • Iperestesie e rigidità cervicale possono essere
    segni di interessamento delle meningi
  • Paraparesi o tetraparesi con atassia si ha in
    caso di interessamento cerebellare

48
Forma ACUTA 3 fase (nervosa)
  • Dopo questi sintomi iniziali la malattia può
    evolvere in 3 distinti quadri clinici
  • Forma eccitativa
  • Forma paralitica
  • Forma mioclonica

49
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

50
Forma ACUTA 3 fase (nervosa) eccitativa
  • Si manifesta per lo più improvvisamente con la
    comparsa di crisi epilettiformi
  • In alcuni casi le manifestazioni sono meno
    imponenti lanimale sta seduto con la testa
    estesa sul collo e compie ripetuti atti
    masticatori a vuoto chewing-gum convulsion
  • Le crisi si ripetono in genere ad intervalli
    sempre più brevi. La prognosi è quasi sempre
    infausta

51
Forma ACUTA 3 fase (nervosa) eccitativa
  • Si manifesta per lo più improvvisamente con la
    comparsa di crisi epilettiformi
  • In alcuni casi le manifestazioni sono meno
    imponenti lanimale sta seduto con la testa
    estesa sul collo e compie ripetuti atti
    masticatori a vuoto chewing-gum convulsion
  • Le crisi si ripetono in genere ad intervalli
    sempre più brevi. La prognosi è quasi sempre
    infausta

52
Sintomatologia
  • Forma IPERACUTA
  • Forma ACUTA
  • 1 fase viremica o catarrale
  • 2 fase mucosa
  • Cutanea (esantema diffuso ipercheratosi
    naso-digitale)
  • Respiratoria
  • Intestinale
  • 3 fase nervosa
  • Eccitativa
  • Paralitica
  • Mioclonica

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Forma ACUTA 3 fase (nervosa) paralitica
  • In soggetti che non hanno manifestato la forma
    eccitativa.
  • Dopo un marcato dimagramento e ipotrofia
    muscolare compare una paraparesi fino a
    tetraplegia di tipo flaccido.
  • La prognosi è spesso infausta

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Forma ACUTA 3 fase (nervosa) mioclonica
  • Contrazioni miocloniche di gruppi muscolari
    (crotafiti, masseteri, muscoli della spalla,
    della coscia, delladdome)
  • Contrazioni muscolari ritmiche e involontarie,
    (si verificano anche mentre il cane dorme)
    possono attenuarsi e scomparire nel tempo, oppure
    persistere per tutta la vita dellanimale
  • Indice di interessamento dei neuroni motori del
    midollo spinale.

55
Forma ACUTA 3 fase (nervosa) mioclonica
  • Contrazioni miocloniche di gruppi muscolari
    (crotafiti, masseteri, muscoli della spalla,
    della coscia, delladdome)
  • Contrazioni muscolari ritmiche e involontarie,
    (si verificano anche mentre il cane dorme)
    possono attenuarsi e scomparire nel tempo, oppure
    persistere per tutta la vita dellanimale
  • Indice di interessamento dei neuroni motori del
    midollo spinale.

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Conclusioni Sintomatologia
  • La sintomatologia è polimorfa (durata/severità)
  • virulenza del ceppo virale
  • resistenza individuale dellospite
  • lo stato immunitario del soggetto
  • età al momento del contagio
  • (mortalità molto alta nei cuccioli sotto i 3 mesi)

Da forme asintomatiche a gravi con o senza
interessamento del SNC (circa 50 mortalità
adulti, 80 cuccioli)
57
Conclusioni Sintomatologia
  • Primo picco febbrile (3-6 gg P.I.) può passare
    inosservato
  • Secondo picco (diversi giorni dopo e quindi
    intermittente) è spesso associato a disturbi
    oculari e nasali inizialmente di tipo sieroso poi
    mucopurulento, depressione ed anoressia.
  • Linfopenia spesso presente durante la prima fase
    di infezione

58
Conclusioni Sintomatologia
  • Possibile insorgenza di sintomi gastrointestinali
    e/o respiratori spesso in associazione con
    infezioni batteriche secondarie
  • In alcuni casi può sopraggiungere sintomatologia
    di tipo nervoso
  • Possibile insorgenza di sintomi gastrointestinali
    e/o respiratori spesso in associazione con
    infezioni batteriche secondarie
  • In alcuni casi può sopraggiungere sintomatologia
    di tipo nervoso

59
Conclusioni Sintomatologia nervosa
  • Mioclonie con iperestesia e depressione
    predominano a seguito di interessamento della
    materia grigia
  • Incoordinazione, atassia, paresi, paralisi, e
    tremori muscolari indicano interessamento della
    materia bianca
  • Segni di iperestesia e rigidità cervicale sono
    riconducibili ad un interessamento di materia
    bianca e grigia

60
Conclusioni Sintomatologia nervosa
  • Mioclonie con iperestesia e depressione
    predominano a seguito di interessamento della
    materia grigia
  • Incoordinazione, atassia, paresi, paralisi, e
    tremori muscolari indicano interessamento della
    materia bianca
  • Segni di iperestesia e rigidità cervicale sono
    riconducibili ad un interessamento di materia
    bianca e grigia

61
Conclusioni Sintomatologia
  • Non rare lesioni della retina e del nervo ottico
  • Alcuni ceppi virali possono produrre una
    ipercheratosi dei cuscinetti plantari e del
    tartufo
  • Per i soggetti in crescita è possibile una
    ipoplasia dello smalto dei denti

62
Ipoplasia smalto
63
Ipoplasia smalto
64
Infezione transplacentare
  • Cuccioli infettati per via transplacentare
    possono presentare disturbi neurologici nelle
    prime 4-6 settimane di vita.
  • A seconda del periodo di gestazione in cui si
    verifica linfezione si possono verificare
  • aborti, morti-natalità, nascita di cuccioli
    disvitali.

65
Lesioni Anatomopatologiche
  • Atrofia del timo
  • Focolai di epatizzazione polmonare e mancato
    collassamento allapertura della gabbia toracica
  • Gastroenterite catarrale diffusa
  • Ipercheratosi dei cuscinetti plantari e del
    tartufo
  • Dacriocistite, congiuntivite muco-purulenta poi
    secca con opacamento ed ulcere corneali
  • Meningo-encefalomielite quadri di infiammazione
    della pia madre

66
Malattia nel furetto
  • Alta mortalità (ca 100)
  • PI 8- 10gg
  • Scolo nasale e oculare sieroso, purulento
  • Piccole vescicole attorno alla bocca
  • Estremità arti e cuscinetti plantari arrossati
  • Animale rifiuta il cibo, depressione
  • Possibile sintomatologia nervosa
  • Morte in 5-6 gg

67
Risposta immunitaria nel cane
  • Leucopenia e immunosoppressione nella prima
    settimana di infezione
  • Cani che superano linfezione sviluppano una
    forte risposta immunitaria umorale e
    cellulo-mediata risultando immuni praticamente
    per tutta la vita
  • Le IgM persistono per un periodo variabile da 5
    settimane a 3 mesi, le IgG persistono per diversi
    anni

68
Diagnosi
  • Età dei soggetti colpiti (3-6 mesi)
  • Tempo evoluzione malattia (gt3 settimane)
  • Sintomi app. respiratorio, enterico, SNC,
    ipercheratosi cuscinetti plantari

69
Diagnosi
  • Ematologia linfopenia e trombocitopenia per
    forme acute
  • IIC, rilievo di CI o isolamento virale buffy
    coat, striscio vaginale o congiuntivali, cellule
    ottenute da lavaggi bronchiali e sedimenti di
    urine o sezioni istologiche del SNC
  • PCR
  • Analisi del liquido cefalo rachidiano aumento di
    proteine e concentrazione di cellule mononucleate

70
Diagnosi
  • Sierologia (Sieroneutralizzazione, Fissazione
    del Complemento)
  • non sempre esaustiva
  • soggetti morti in fase iperacuta della malattia
    possono non aver sviluppato in tempo una
    sufficiente risposta anticorpale
  • animali in fase cronica della malattia possono
    avere titoli anticorpali comparabili con quelli
    degli animali vaccinati
  • Test ELISA per IgM IgM persistono in animali
    infetti da 5 settimane a 3 mesi, IgM in animali
    vaccinati persistono circa tre settimane

71
Trattamento
  • Non esiste una specifica terapia
  • Sieri immuni?
  • Trattamento su sintomatologia
  • Antibiotici
  • Fluidoterapia
  • Sedativi e antiepilettici
  • Eutanasia

72
Profilassi e controllo
  • Vaccini inattivati
  • Utilizzati nei primi anni del 900 non sono
    risultati in grado di controllare la malattia e
    attualmente non sono più in commercio

73
Profilassi e controllo
  • Vaccini vivi modificati
  • Derivati da virus adattato su colture cellulari
    aviarie o canine
  • Vaccini efficaci in grado di indurre una buona
    immunità protettiva per più di un anno
  • Sporadici casi di encefalite post-vaccinale per
    virus adattati su linee cellulari di cane
  • Virus adattati su linee ottenute da specie
    aviarie determinano una risposta immunitaria più
    tardiva rispetto ai precedenti e non sempre una
    immunizzazione efficace per tutti i soggetti
  • Mai utilizzare per animali selvatici o di zoo

74
Profilassi e controllo
  • Il furetto va assolutamente vaccinato contro il
    cimurro (non utilizzare vaccini combinati).
  • In Italia non si trovano ancora vaccini specifici
    per furetti perchè non ancora consentiti dalla
    legge, i vaccini consigliabili da usare perchè
    già testati sono il Nobivac CE, il Caniffa e l'
    Enduracell.

La profilassi va fatta seguendo un primo ciclo di
tre vaccini, il primo a sei settimane, il secondo
dopo un mese dal primo ed il terzo dopo un mese
dal secondo. A partire da quest'ultimo ne andrà
fatto uno all'anno, per sempre.
75
Profilassi e controllo
  • Vaccini eterotopici (Morbillo USA Pfizer)
  • La miglior scelta per superare le interferenze di
    anticorpi materni. Questa vaccinazione è in grado
    di proteggere dalla malattia ma non
    dallinfezione. Una combinazione di virus
    attenuati di morbillo e cimurro è utilizzato in
    soggetti di 6-10 settimane
  • Vantaggi di determinare una protezione completa
    in assenza, o una protezione parziale in presenza
    di anticorpi materni

76
Profilassi e controllo
  • Vaccini ricombinanti e a DNA
  • Geni codificanti per proteine H e F sono
    utilizzati come inserzioni in carrier virus
  • Comunque efficacia inferiore a vaccini a virus
    vivo modificato

77
Profilassi e controllo
  • IVIS - Canine distemper DNA vaccine studies
  • IVIS - Considerations in Designing Effective and
    Safe Vaccination Programs for Dogs

78
Profilassi e controllo
  • Immunità materna
  • Anticorpi materni possono influenzare
    notevolmente la efficacia della vaccinazione.
  • La maggior parte di anticorpi materni (dal 3 al
    20 degli anticorpi sierici della madre) vengono
    assorbiti con colostro nei primi giorni di vita.
  • Lemivita degli anticorpi di origine materna è di
    8.4 gg

79
Profilassi e controllo
  • Sieri iperimmuni
  • Sieri iperimmuni sono in grado di proteggere
    lanimale dallinfezione per 10 gg ca
  • Occorre particolare attenzione nellutilizzo di
    questo presidio perché il siero è in grado di
    interferire con la successiva vaccinazione attiva
  • Consigliata solo per cuccioli che non hanno
    ricevuto il colostro e per soggetti esposti al
    virus

80
Profilassi e controllo
  • Misure di controllo
  • Isolamento dei soggetti infetti
  • Evitare contatto diretto animale-animale
  • Disinfezione dellambiente

81
CIMURRO
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