G. Gottardi III Lezione Le strategie online - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

G. Gottardi III Lezione Le strategie online

Description:

G. Gottardi III Lezione Le strategie online Sintesi: Come opera l impresa sulle reti digitali 1. adattarsi al nuovo contesto creato dalle reti digitali – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:19
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 28
Provided by: staticGes
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: G. Gottardi III Lezione Le strategie online


1
G. Gottardi III Lezione Le strategie online
  • Sintesi Come opera limpresa sulle reti
    digitali
  • 1. adattarsi al nuovo contesto creato dalle reti
    digitali
  • adattare il sistema informativo alle tecnologie
    ICK (digitalizzare le attività e i processi le
    transazioni e le relazioni )
  • adattare il modello organizzativo interno ed
    esterno
  • - 2. Adottare nuovi modelli di business
  • Si tratta di sfide molto impegnative

2
Luso delle reti digitali modifica la natura
delle economie conseguibili e delle strategie
praticabili
  • 1. Rivoluzione industriale produzione fisica e
    di informazione localizzata. Modello fordista
    (grande fabbrica localizzata nello spazio,
    verticalizzata uso della standardizzazione per
    conseguire economie di scala) Strategia tipica
    cost-leadership.
  • Struttura di mercato oligopoli statici
  • 2. Transizione aumenta linnovazione, cresce
    linformazione e la nuova conoscenza che permea
    il sistema.
  • Strategia tipica differenziazione, qualità.
    Economie di scopo o di gamma.
  • Struttura di mercato Concorrenza
    monopolistica
  • 3. Digital economy le reti veicolano in modo
    efficiente informazione, conoscenza, servizi e
    asset intangibili, e supportano il loro scambio
  • Le nuove economie sono economie di rete

3
Limpresa si sta trasformando in un sistema di
gestione di flussi immateriali
  • Dati, informazioni, conoscenze, competenze
    decisioni, comandi, controlli
  • Dai vecchi M.I.S., agli I.O.S., ai sistemi di
    gestione della conoscenza

4
Tecnologia e organizzazione
  • Le organizzazioni e i sistemi di ICK evolvono
    congiuntamente (doppio feed-back)
  • Gli sviluppi delle ICK offrono nuove opportunità
    alle organizzazioni
  • Cambiamenti o evoluzioni organizzative
    sollecitano innovazioni nella tecnologia e nel
    sistema di informazione-comunicazione
  • (Contingency theory, Laurence e Lorsch,
    Galbraith Transaction cost theory, Williamson)

5
Operare sulle reti digitali
  • 1 Step
  • Definire i fabbisogni di I, C e K, scegliere la
    tecnologia più adatta
  • dimensionare linvestimento, progettare i nuovi
    sistemi I, C, K
  • Dove e quando sono richiesti sistemi I C K più
    sofisticati?
  • Negli ambienti caratterizzati da rapidi
    cambiamenti (alta incertezza)
  • Nelle imprese molto articolate/diversificate, con
    forti esigenza di integrazione
  • Quando esiste unelevata specificità e incertezza
    delle transazioni

6
information intensity e knowledge intensity
  • Il contributo delle ICT alla formazione del
    valore varia in funzione dellintensità di
    informazione e conoscenza dellimpresa
  • Information intensity legata a quattro
    dimensioni
  • caratteristiche del mercato upstream (n. di
    fornitori, varietà e volume delle transazioni,
    etc.)
  • caratteristiche dei prodotti (contenuto
    informativo, varietà, etc.)
  • Caratteristiche del processo produttivo e
    logistico (grado di coordinamento necessario,
    numero e natura dei canali distributivi, etc.)
  • caratteristiche del mercato downstream (n. di
    segmenti e gruppi di clienti, varietà e volume
    delle transazioni, etc.)
  • Knowledge intensity legata al tasso di
    innovazione

7
Operare sulle reti digitali apre nuove
opportunità ma richiede nuove strategie
  • Produrre e scambiare merci del tipo commodity è
    molto diverso che produrre e scambiare in rete
    beni ad alto contenuto di I e K
  • La relazione tra servizi free e servizi fee-based
    cambia radicalmente (Internet rende possibile
    diffondere a costi estremamente bassi servizi sia
    a pagamento che gratuiti)
  • Come produrre valore i nuovi Modelli di Business?
  • Sfruttano le economie di rete che si creano
    sulle reti digitali

8
Esistono strategie di base per operare in rete?
Valgono ancora le classificazioni di Porter?
  • Le strategie tradizionali erano dirette a
    conseguire economie di scala, di scopo o di
    specializzazione stand-alone (Porter cost
    leadership, differentiation, niche)
  • Nelle strategie online diventano decisive le
    economie di rete e la capacità di sfruttarle
  • Di conseguenza occorre comprendere a fondo come
    si formano e come si sfruttano le economie di
    rete

9
ECONOMIE DI RETE
  • Economie conseguibili sulle reti tradizionali
    (rete idrica, rete elettrica, rete di
    trasporto) la produzione del servizio viene
    disaccoppiata fisicamente dal consumo. Si rendono
    possibili
  • economie di specializzazione economie di
    localizzazione economie di scala economie di
    scopo/condivisione
  • Le reti digitali consentono ulteriori decisivi
    vantaggi
  • Disacc. della produzione di informazione e
    conoscenza dal consumo
  • Le reti tradizionali (fisiche e telecom.) sono
    sostanzialm. gerarchiche unidirezionali (es. TV
    broadcasting) i ruoli sono rigidam. definiti
  • Le reti digitali aperte come Internet non hanno
    barriere allaccesso e ciascuno può essere
    contemporaneamente utente, produttore e
    distributore di servizi
  • La economie di rete che si generano in questo
    modo sono enormi, così come i vantaggi dei
    soggetti che riescono a sfruttarle

10
Beneficiare degli EFFETTI DI RETE
  • Concetto di massa critica
  • Il trasporto ferroviario si diffonde solo quando
    il numero di località e di potenziali utenti
    collegati supera una data soglia
  • Il telefono (fax, e-mail) si diffonde davvero
    quando il numero di utenti supera una massa
    critica
  • Quando i benefici diventano evidenti (per
    l'utente aumenta rapidamente la probabilità che
    anche i suoi partner la usino) la crescita della
    rete diventa esplosiva (es. e-mail)
  • Se la diffusione di alcune soluzioni/servizi è
    alta, questi tendono a diventare uno standard
    generale ogni utente sceglie il sistema più
    diffuso (è più probabile che lo usino anche gli
    altri) e gradualmente abbandona quello ritenuto
    in calo (es. Windows Google)
  • Il successo di un servizio di rete si
    autoalimenta. Ma lo stesso accade per
    linsuccesso Feed-back positivo

11
VALORE DI UNA RETE DIGITALE
  • Il valore che un utente assegna al servizio di
    una rete digitale è pari alle economie che può
    conseguirne. Di norma è una funzione crescente
    del numero di utenti che già utilizzano il
    servizio (effetto rete)
  • Legge di Metcalfe il valore che ogni utente
    assegna a un servizio di rete è proporzionale al
    numero degli utenti
  • Vi A ( n-1 )
  • Il valore totale di una rete è dato dal valore
    che ogni utente assegna al servizio fornito
    dalla rete, sommato su tutti gli utenti
  • Valore rete A n (n-1)
  • V An2 per n grande (gtgt 100)

12
CONSEGUENZE
  • Più grande è la rete, maggiori sono le economie
    che gli utenti possono trarne (economie demand
    side) una rete grande tende a diventare
    sempre più grande
  • Per il proprietario-gestore della rete, le
    economie demand side si traducono per lui in
    economie di scala
  • Il fenomeno del feed back positivo rende il
    produttore-gestore-distributore del servizio
    sempre più forte, indebolendo i concorrenti più
    deboli
  • Si arriva rapidamente a situazioni estreme
    allinizio competono molte imprese, alla fine
    una sola (con la sua tecnologia) si impone
  • Le reti possono generare forti asimmetrie sul
    mercato
  • Per limpresa Vantaggio del first mover
    importanza delle strategie di marketing e del
    brand

13
Switching costs
  • Per lutente di un servizio di rete, la
    transizione (switch) da un fornitore (gestore) ad
    un altro, o da una tecnologia ad unaltra, ha un
    costo elevato
  • Linvestimento precedente non è più recuperabile
    (sunk cost)
  • Occorre affrontare costi di ricerca di un nuovo
    fornitore, costi contrattuali, costi di
    apprendimento
  • Durante lapprendimento lefficienza è molto
    minore
  • Esempi
  • Dischi 33 giri in vinile / Compact Disk
  • Videocassette / CD / DVD/ etc.
  • Informatica industriale (Computer, software di
    base, Sistemi FMS)
  • Telefoni cellulari. Sistemi di videoscrittura

14
Effetti di lock-in
  • Lesistenza di switching costs determina effetti
    di lock-in quanto maggiori sono gli switching
    costs, tanto più lo switch è rinviato lutente
    rimane prigioniero (locked) della vecchia
    tecnologia
  • Alcuni switching costs possono sembrare modesti
    (ad es. passare da Mac a MS-DOS cambiare gestore
    e n. di cellulare). Ma non è così (e sono
    altissimi se valutati sullintera base clienti)
  • Nelleconomia fortemente innovativa della
    informazione e della conoscenza gli switching
    costs sono la norma, assieme agli effetti di
    lock-in

15
Strategie in retee nuovi modelli di business
  • Come si sfruttano le reti e le economie di rete
  • Per acquisire input fisici e cognitivi
  • Per produrre output fisici e cognitivi e
    valorizzare gli asset
  • Per raggiungere i clienti
  • Per distribuire il prodotto/servizio
  • Per valorizzare la base clienti

16
Il valore della base clienti
  • Per le imprese di servizi digitali (TLC, ISP,
    KIBS-firms) lasset fondamentale è la base
    clienti
  • La stabilità della base clienti dipende dalla
    durata del lock-in, e quindi dagli switching cost
  • Lo switch avviene solo se i vantaggi aggiuntivi
    sono nettamente maggiori dei costi di switch. In
    caso contrario, lock-in
  • Ciclo di lock-in tempo intercorrente tra uno
    switch e il successivo
  • Il valore di una base clienti (di unimpresa che
    produce e distribuisce servizi in rete) dipende
  • dal numero di clienti
  • dai profitti annui conseguibili per cliente
  • dalla durata del ciclo di lock-in e quindi dagli
    switching costs

17
Nuovi modelli di business in rete
  • Obiettivi dei nuovi modelli di business
  • generare valore sfruttando le economie di rete
    nella produzione e commercializzazione
    prodotti/servizi information-intensive
  • In generale, la definizione di un BM richiede la
    descrizione
  • dei nuovi business actors e dei rispettivi ruoli,
  • dellarchitettura del prodotto-servizio-flusso
    informativo,
  • delle precise fonti del valore ()

18
Il problema del prezzo dellinformazioneIl caso
dellEnciclopedia Britannica
  • EB ha rappresentato per 2 secoli nei paesi
    anglosassoni la summa dellinformazione
  • una raccolta completa, consultabile in qualunque
    momento per estrarre linformazione che serve
    quando serve
  • Per il valore di questo servizio e per gli alti
    costi di produzione e distribuzione lopera aveva
    un prezzo elevato (1.600 per i 32 volumi, nel
    1990)
  • Nel 1992 Microsoft acquista Encarta e la
    distribuisce su CD a 49.9 .
  • EB reagisce offrendo alle grandi biblioteche
    laccesso online a 2000 lanno. Nei quattro anni
    successivi il suo fatturato cala del 50
  • Nel 1996 offre al mercato domestico laccesso
    online a 120, ma il fatturato cala ancora
  • Nel 1997 EB lancia tutta lopera su CD a 200, ma
    è ancora quattro volte di più cara di Encarta
  • Nel 2000 la offre a 89.99, e inizia a non coprire
    più i costi di produzione
  • Nel frattempo i prezzi delle Enciclopedie
    continuano a scendere alcuni distributori di PC
    offrono il CD Encarta assieme al computer
    (Encarta potrebbe essere installata allinterno
    della suite MS o scaricabile più o meno
    gratuitamente)
  • A che prezzo può essere venduta linformazione
    online?

19
Quando l'informazione è loggetto del business
  • Come commercializzare linformazione? (servizi ad
    alto contenuto informativo)
  • venderla un tanto a bit letto o scaricato
  • affittare il database
  • vendere il tempo di consultazione
  • usare tariffe binomie o trinomie, etc.
  • Accludere servizi (motori di ricerca,
    customizzazione ecc.)

20
Quando l'informazione è loggetto del
businessMEMO
  • I costi di produzione di nuova informazione utile
    sono molto elevati
  • Grazie alle ICT, i costi di riproduzione e
    distribuzione sono virtualmente nulli
  • Nei settori dell'informazione
  • chi progetta e produce l'informazione sostiene
    alti costi
  • chi la copia e la distribuisce ha costi marginali
    pressochè nulli

21
MEMO In un mercato in concorrenza il prezzo
tende al costo marginale!
  • Nelleconomia dellinformazione (bassissimi costi
    di riproduzione e distribuzione) il costo
    marginale dei beni ad alta intensità di
    informazione tende a zero
  • Un CD (materiale riprod.) costa 0,01 Euro
  • Nei mercati competitivi (o non regolati) anche
    unopera di grandissimo valore e costo (software,
    film, concerto, enciclopedia) finirebbe per
    essere riprodotta e venduta a un prezzo
    bassissimo (o scaricata gratuitamente)

22
Paradossi del pricing
nel settore dellinformazione
  • Dato che in concorrenza P Cm 0, una guerra
    dei prezzi è disastrosa per il first mover che
    non riesce a recuperare i costi di RD o di primo
    impianto (sunk costs)
  • Con prezzi nulli non ci sono transazioni
    commerciali!
  • Esistono soluzioni?
  • Difese legali
  • nuova disciplina internazionale degli IPRs
    (auspicata)
  • Strategie di difesa in rete
  • criptazione
  • differenziazione-personalizzazione
  • sfruttamento effetti di lock-in
  • In generale evitare la competizione!

23
Nelleconomia digitale solo riducendo il grado di
competizione si possono eliminare i disincentivi
della guerra dei prezzi
  • Se non esistono specifiche normative sugli IPRs
    online, occorre
  • Impedire o scoraggiare il download gratuito di
    prodotti/servizi information intensive (come?)
  • Differenziare i prodotti/servizi e tentare di
    acquisire una posizione dominante sfruttando gli
    effetti di feed-back positivo
  • Il mercato delle Enciclopedie si sta
    differenziando in tre segmenti
  • E. multimediali a basso prezzo
  • E. per le istituzioni (scuole etc.)
  • E. di elevata qualità
  • Con prezzi differenziati, sono possibili margini
    per i produttori. La situazione sarà stabilizzata
    quando i consumatori percepiranno le differenze,
    e unimpresa dominante si imporrà su ciascun
    segmento

24
Come acquisire online una posizione dominante per
un particolare prodotto/servizio in un
particolare segmento?
  • Strategia tradizionale perseguire la leadership
    di costo attraverso standardizzazione, economie
    di scala e bassi prezzi (ma online è molto
    rischioso!)
  • Strategia online
  • Differenziare sensibilmente il prodotto/servizio
    dai concorrenti
  • Aumentarne ulteriormente il valore attraverso la
    personalizzazione
  • (Se possibile, tutelarlo con IPRs)
  • Se il prodotto/servizio è differenziato, al
    limite personalizzato, si possono usare prezzi
    differenziati (personalizzati)
  • Con Internet è facile differenziare
    linformazione (es. newspaper personalizzati)
  • Si possono misurare aspetti del comportamento
    dellutente (es. tempo di attenzione sulle pagine
    web) e 'profilare' del cliente
  • Se il servizio è indifferenziabile, intrasparenza
    sui prezzi e collusione!!

25
Orientamenti strategici generali operando online
  • Massimizzare il valore del servizio rendendolo
    specializzato-personalizzato-dedicato
  • La vendita di servizi personalizzati solleva
    varie questioni
  • Necessità di Profilatura del cliente (Es.
    iscrizione gratuita al club offerta di vantaggi
    gratuiti)
  • Essenziale muoversi per primi! (vantaggio del 1st
    o 2nd mover allinizio posizione di monopolio,
    mantenibile con barriere come prestazioni sempre
    migliorarte, prezzi gradualmente ridotti, non
    convenienza allo switching (lock-in). Poi
  • Gates!

26
Come differenziare il prodotto (versioning)?
  • Il modo più semplice è offrire un catalogo di
    diverse versioni del prodotto e lasciare che i
    clienti scelgano.
  • La segmentazione più semplice è versione base,
    versione professionale, versione top di gamma
    (per specialisti, o 'gold', o deluxe)
  • In genere si progetta prima la versione di fascia
    alta, e poi si degradano alcune caratteristiche
    per ottenere le versioni di fascia bassa

27
Come differenziare il prezzo (pricing)?
  • Se il prodotto è personalizzato è possibile
    personalizzare anche il prezzo
  • Linterattività istantanea consentita dalla rete
    permette di adattare immediatamente prodotti e
    prezzi (ad es. riducendo il prezzo nei segmenti
    o nei momenti in cui cè un eccesso di offerta e
    viceversa Compagnie aeree e vendita allasta dei
    voli tecniche last-minute, etc.).
  • Strategia generale di pricing
  • prodotti differenziati, venduti a prezzi diversi
    a consumatori diversi, in base al valore che
    questi attribuiscono e che sono disposti a pagare
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com