Title: Corso Psicologia delle Organizzazioni Intelligenza Emotiva
1 - Corso Psicologia delle Organizzazioni
Intelligenza Emotiva" - Dott.ssa L. Artusio
- Prof. V. Majer
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Firenze, aprile 2012
2- Cosè lIntelligenza Emotiva?
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Firenze, aprile 2012
3- Mayer Salovey (19901997)
- Abilità di percepire ed esprimere le emozioni,
di saperle utilizzare comprendere e gestire, in
se stessi e negli altri. - LIE riferisce alla capacità in particolare di
saper riconoscere linformazione trasmessa dalle
emozioni, individuandone le cause e le possibili
conseguenze, sapendo classificare e descrivere
accuratamente emozioni e stati danimo anche
complessi, sapendovi riflettere ed integrandoli
nei processi cognitivi, in maniera adattiva, per
migliorare lattività di pensiero di
problem-solving, di decision making e di
progettazione. -
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Firenze, aprile 2012
4- Goleman (1995)
- Non offre una definizione formale di IE, ma in
generale la descrive come un insieme di
competenze e caratteristiche personali e sociali,
che include la consapevolezza sociale, la fiducia
in se stessi, - lauto-controllo, la persistenza e lo zelo,
nonché la capacità di motivare se stessi,
persistere nonostante le frustrazioni, saper
rimandare la gratificazione, regolare gli umori,
controllare gli impulsi, gestire le emozioni,
empatizzare, sperare, entusiasmarsi etc.. -
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Firenze, aprile 2012
5- Bar-On (1997)
- Un insieme di capacità, competenze ed
attitudini non cognitive che influenzano
labilità del soggetto di riuscire a far fronte
alle pressioni ed alle richieste ambientali. - In sintesi potremmo dire che secondo tale
concettualizzazione rientra nellIE qualsiasi
abilità che non sia specificatamente cognitiva. -
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Firenze, aprile 2012
6 Breve storia dellIntelligenza Emotiva-
Aristotele, Epicuro, Cartesio, Hume, Kant, Freud
etc.- 20 Psicologia e Neuroscienze mettono in
luce gli aspetti non cognitivi dellIntelligenza-
30- 40 Thorndike e Stern propongono il
costrutto di Intelligenza Sociale,
distinguendola dall Intelligenza Astratta e
Concreta.-Altri autori mettono in luce diversi
tipologie di Intelligenza (Thurstone, 1938
Guilford, 1971)- 80 Nuove prospettive
sullIntelligenza (QI) Gardner teorizza
lesistenza di Intelligenze multiple, includendo
tra queste l Intelligenza Personale, sia
Intra che Inter, un precursore dellIE.
7 Breve storia dellIntelligenza
EmotivaNegli 80 risvegliato interesse per le
emozioni
Emozioni come elemento di disturbo d interruzione
dei processi cognitivi
Visione adattiva delle emozioni
8 Ability EI
1990Peter Salovey e Jack Mayer sviluppano per
primi il costrutto di Intelligenza Emotiva
LIntelligenza Emotiva è labilità di monitorare
i sentimenti e le emozioni proprie ed altrui, di
discriminare tra di essi e di utilizzare
questinformazione per guidare il pensiero e
lazione.
91995 Intelligenza Emotiva
Goleman (1995), basandosi sullarticolo di Mayer
Salovey del 1990, scrive il best seller
Intelligenza Emotiva che cosè e perchè può
renderci felici. Goleman è andato oltre il
significato originale di Int. Emot.
Includendo - conoscere le proprie
emozioni - gestire le emozioni - motivare se
stessi - riconoscere le emozioni negli
altri - gestioni delle relazioni
102 IE . 2 Strade divergenti . . .
Modello di IE basato sulle Abilità
Visione funzionale delle emozioni
Mayer Salovey (1997) Mayer, Caruso, Salovey
(1999)
Caruso Salovey (2004)
Moderna concezione dellIntelligenza
Modelli Misti di IE
Goleman (1995)
Slide tratta dalla presentazione di Dr. D. Caruso
11 Le emozioni hanno 3 componenti principali
COGNITIVA
COMPORTAMENTALE
FISIOLOGICA
12 Le emozioni contengono informazioni
Ironia della sorte, la sensazione
che qualcosa è reale, vero e giusto,
non viene dalla neocorteccia ragionevole, ma dai
centri emozionali evolutivi più anziani, della
corteccia limbica.
MacLean
13Emozioni ed Intelligenza Emotiva
Lungi da interferire con la razionalità,
l'assenza di emozione e sentimento può
abbattere razionalità e rendendo quasi
impossibile leffettuare una saggia
decisione. Damasio
14La visione adattiva delle emozioni
- 1. Lemozione si verifica a causa di
un cambiamento nell'ambiente - 2. Avviene automaticamente e velocemente
- 3. Comporta cambiamenti dell'attenzione e del
pensiero - 4. Motiva determinati comportamenti
- 5. Ha una funzione adattiva.
15Le emozioni hanno una funzione adattiva
- La funzione primaria delle emozioni è quella di
mobilitare l'organismo ad affrontare
rapidamente importanti eventi interpersonali.Tal
i eventi possono includere minacce, aggressioni,
allarmi, - accoppiamento, contatti sociale,
isolamento, saluti, dominanza, sottomissione
gioco..
16Ma, vi sono differenza individuali e di gruppo..
Cause Specifiche delle emozioni - Possono
variare da persona a persona a da gruppo a
gruppo. Quando esprimiamo queste emozioni -
Cambia da cultura a cultura e da gruppo a
gruppo - Queste sono chiamate regole di
espressione - Quali emozioni sono accettate
nelle organizzazioni?
17Termini emozionali
- Sentimenti
- Umori
- Emozioni
18Emozione ed umore non sono la stessa cosa
- Lemozione tende ad essere -
- specifica e diretta ad un obiettivo ed alle sue
conseguenze - Lumore
- Si riferisce ad uno stato emozionale che
solitamente dura per ore, giorni, settimane,
spesso di bassa intensità. DI solito non è
riferito ad un oggetto specifico e può fluttare
liberamene -
19La letteratura scientifica sul tema dellIE
contempla due approcci principaliModelli di
abilità mentali (trattano lIE come
unintelligenza standard, focalizzandosi sulle
emozioni di per sé e sulla loro interazione con
il pensiero).Modelli misti (includono sia le
abilità mentali che una vasta gamma di altre
caratteristiche, tra cui la motivazione, gli
stati di coscienza, le attività sociali, i tratti
di personalità come la persistenza, lo zelo e
lottimismo, etc.).
20 Approcci alternativi per misurare lIE
- Self-Report - 360 - Performance
21La distinzione di modelli sopra riportata si
riflette a livello degli strumenti di
misurazione, in cui si distingue traMisure di
abilità mentali di IE (presentano problemi che
il soggetto deve risolvere)LEAS (Lane et al.
1990)DANVA 2-AF (Nowicki and Carton 1993)MEIS
(Mayer, Caruso and Salovey 1999)JACBART
(Matsumoto et al. 2000)MSCEIT (Mayer, Salovey
and Caruso 2002, Mayer et al. 2003)
Salovey, Caruso, Sitarenios, 2003)EKT (Izard
et al. 2001, Trentacosta and Izard 2007)
22Misure self-report di IE (rilevano quanto un
soggetto si percepisca intelligente a livello
emotivo tali misure aumentano la propria
attendibilità se integrati con uno strumento di
rilevazione 360)- TMMS (Salovey et al.
1995)EQ-i (Bar-On 1997)SREIT (Schutte et al.
1998)ECI (The Emotional Competence Inventory,
Boyatzis et al., 1999)TEIQue (Petrides and
Furnham 2003) -WLEIS (Wong, Law and Wong 2004)
-MEIA (The Multidimensional Emotional
Intelligence Assessment, Tett et al., 2005,
2006)GENOS EI (The Genos Emotional Intelligence
Inventory,Gignac, 2008)
23In generale è possibile affermare che i test di
abilità di IE risultano maggiormente
attendibili, validi ed obiettivi (Rivers,
Brackett and Salovey 2008), offrendo una misura
basata sulla performance che più difficilmente
può dar adito ad interpretazioni sbagliate o a
Bias legati alla desiderabilità sociale.
24Modello di Abilità Mentali
25 Modello gerarchico dei Quattro Rami
dellIntelligenza Emotiva di Mayer Salovey
(1997) In questo modello le emozioni sono
considerate come sistemi di segnali evoluti
portatori di specifici significati. Definizione
di IE abilità di percepire ed esprimere le
emozioni, di saperle utilizzare comprendere e
gestire, in se stessi e negli altri. LIE
riferisce alla capacità in particolare di saper
riconoscere linformazione trasmessa dalle
emozioni, individuandone le cause e le possibili
conseguenze, sapendo classificare e descrivere
accuratamente emozioni e stati danimo anche
complessi, sapendovi riflettere ed integrandoli
nei processi cognitivi, in maniera adattiva, per
migliorare lattività di pensiero di
problem-solving, di decision making e di
progettazione. Le seguenti abilità sono da
considerarsi discrete, gerarchiche ed
interrelate.
26 - Percezione ed Espressione delle Emozioni
- Saper esprimere, identificare e discriminare le
proprie e - le altrui emozioni attraverso unaccurata
percezione degli stati - fisiologici (sudorazione, pressione sanguigna,
arrossamento cutaneo, - etc.), dei sentimenti, dei pensieri (linguaggio
etc.) e del comportamento - (postura, tono di voce, espressione facciale
etc.) e riuscendo ad esprimere - e comunicare accuratamente lemozione che si
prova
27 - Utilizzo delle emozioni (assimilazione nel
pensiero) - Abilità di utilizzare e generare le emozioni o il
giusto umore, - in se stessi e negli altri, in relazione alla
situazione al contesto, - o al compito richiesto, in modo tale da conferire
priorità ai pensieri e - d al comportamento in maniera adattiva, favorendo
- così i processi cognitivi (memoria, creatività,
- concentrazione, giudizio etc.) ed il problem
solving
28 - Comprensione delle emozioni
- Possedere un vocabolario emozionale ricco e
sofisticato, - conoscere il linguaggio delle emozioni, anche
quelle complesse, - saperle classificare e definire accuratamente
conoscere il modo - in cui le emozioni si combinano, si sviluppano e
si modificano. - Saper comprendere le cause e le possibili
conseguenze degli stati - emozionali.
29 - Gestione delle emozioni
- Abilità di prevenire, ridurre, migliorare o
modificare - una risposta emozionale in se stessi o negli
altri, - essendo aperti nei confronti dei sentimenti,
sapendoli - monitorare e regolare (non necessariamente
reprimere) - senza perderne il valore informativo, in maniera
riflessiva, - così da promuovere la crescita emozionale ed
intellettuale del soggetto. - Questabilità è considerata quella più complessa
e prevede il - possesso di quelle precedenti.
30 Principale strumento di misura dellIE
basato sul Modello di Mayer Salovey M.S.C.E.I.T
(Mayer, Salovey, Caruso Emotional Intelligence
Test, 2002) è un test di IE focalizzato sulle
abilità che restituisce un feedback rispetto alla
reale capacità di percepire le emozioni, di
comprenderle, di utilizzarle in modo che siano di
supporto al pensiero (ovvero alla parte di noi
stessi che possiamo definire razionale) e di
regolarle e gestirle, così da promuovere una
vera e propria crescita emozionale ed
intellettuale. A differenza dei questionari
self-report, in MSCEIT l'IE del soggetto deve
essere dimostrata. Basato su scenari tipici
della vita di tutti i giorni (volti, fotografie
etc.) attraverso una varietà di compiti creativi
ed interessanti, MSCEIT rileva lintelligenza
che sta dietro alle emozioni e che guida le
scelte del soggetto, rappresentando una misura
diretta ed affidabile della sue abilità
emozionali. MSCEIT si è dimostrato uno strumento
particolarmente utile per valutare il livello di
IE dei dipendenti durante i percorsi di
training. Scale Percezione delle emozioni
Facilitazione del pensiero Comprensione
delle emozioni Gestione delle emozioni.
31 PRINCIPALI MODELLI MISTI DI INTELLIGENZA
EMOTIVA Goleman Bar-On Giorgi Majer
32 Modello di Intelligenza Emotiva di Goleman
(1995 a) Non vi è una definizione formale di
IE, ma in generale viene descritta come un
insieme di competenze e caratteristiche personali
e sociali, che include la consapevolezza sociale,
la fiducia in se stessi, lauto-controllo, la
persistenza e lo zelo, nonché la capacità di
motivare se stessi, persistere nonostante le
frustrazioni, saper rimandare la gratificazione,
regolare gli umori, controllare gli impulsi,
gestire le emozioni, empatizzare, sperare,
entusiasmarsi etc..
33 1-Conoscere le proprie emozioni (Riconoscere un
sentimento così come accade, monitorando i
sentimenti momento per momento). 2-Gestione
delle emozioni (Regolazione dei sentimenti in
modo tale che risultino appropriati abilità di
calmare se stessi, di scrollarsi di dosso la
tristezza, lansia e lirritabilità). 3-
Motivare se stessi (Saper disporre le emozioni al
servizio di un obiettivo, essendo in grado di
rimandare la gratificazione e reprimendo
limpulsività, nonché di saper entrare nello
stato di flusso).
34 4-Riconoscere le emozioni negli altri
(Consapevolezza empatica, sapersi sintonizzare
su cosa gli altri vogliono o necessitano). 5-Ges
tione delle relazioni (Abilità di saper gestire
le emozioni altrui, interagendo con gli altri
senza difficoltà).
35 Strumento di misura dellIE ispirato al Modello
di Goleman L Emotional Competence Inventory
ECI (Boyatzis et al., 1999), realizzato in due
diverse versioni, una di 110 item e laltra di
73, misura 20 competenze organizzate in Quattro
gruppo auto-consapevolezza, auto-gestione
consapevolezza sociale ed abilità sociali. La
Goleman Scale (1995 b), composta da 10 item, non
è stata utilizzata in ambito scientifico perché
dotata di bassa attendibilità.
36 Modello di Intelligenza Emotiva e Sociale di
Bar-On (1997) Definizione di IE un insieme di
capacità, competenze ed attitudini non cognitive
che influenzano labilità del soggetto di
riuscire a far fronte alle pressioni ed alle
richieste ambientali. In sintesi potremmo dire
che secondo tale concettualizzazione rientra
nellIE qualsiasi abilità che non sia
specificatamente cognitiva.
37 1-Capacità Intrapersonali (Auto-consapevolezza
emozionale, assertività
considerazione di sé
auto-realizzazione indipendenza). 2-Capacità
Interpersonali (Relazioni interpersonali
responsabilità sociale empatia).
38 3-Scale di adattabilità (Problem-solving esame
di realtà flessibilità). 4-Scale di gestione
dello stress (Tolleranza allo stress controllo
degli impulsi). 5-Umore generale (Felicità
ottimismo).
39 Strumento di misura dellIE basato sul Modello di
Bar-On L Emotional Quotient Inventory EQ-i
(Bar-On 1997) è un questionario composto da 133
item e da 15 sottoscale e 5 fattori di ordine
superiore intrapersonale, interpersonale,
adattamento, gestione dello stress, ed umore
generale.
40 Il modello di Intelligenza Emotiva
Organizzativa (EIO) di Giorgi e Majer (2009)
Prende le mosse dai modelli misti di IE
concettualizzati da Goleman (1995 1998) e BarOn
(2002) attribuendo però la massima importanza al
criterio della prestazione contingente, senza
approfondire le caratteristiche psicologiche più
generali della persona, differenziando così in
maniera specifica l'IE presentata dal soggetto
sul luogo di lavoro, che può riportare livelli
ben diversi da quella manifestata nella sfera
privata, come è stato dimostrato da alcune
ricerche (Boyatzis Sala, 2004). L'altra
peculiarità di tale piattaforma teorica è il
focus sull'IE, intesa non solo come
caratteristica individuale, o di gruppo, ma come
propria dellintera organizzazione, legata a
quella del singolo soggetto attraverso il
meccanismo di aggregazione l'intelligenza
emotiva si accumula dunque in un determinato
setting divenendo Intelligenza organizzativa.
41 Il modello di Intelligenza Emotiva
Organizzativa (EIO) di Giorgi e Majer (2009)
Il questionario realizzato in base al suddetto
modello è lOrg-EIQ (Organizational Emotional
Intelligence Questionnaire, di Giorgi Majer,
2009), disponibile anche nella versione Org-EIQ
360, un test multidimensionale che individua le
competenze emotive ed organizzative in relazione
allo specifico setting lavorativo di riferimento
(contextual performance), i cui macrofattori
sono - Consapevolezza e valutazione del Sé
(Sicurezza di sé, Consapevolezza di sé e
Intra-personale) - Autogestione (Autocontrollo
emotivo, Tenacia ed Adattabilità) - Competenza
Sociale (Empatia, Consapevolezza organizzativa e
orientamento al cliente) - Gestione delle
relazioni (Lavoro di gruppo, Leadership e
catalizzatore del cambiamento).