DISTURBO SPECIFICO DI INSEGNAMENTO - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

DISTURBO SPECIFICO DI INSEGNAMENTO

Description:

DISTURBO SPECIFICO DI INSEGNAMENTO * a chi mi d la risposta do 10 euro forza non siete abbastanza motivati? * Avute indicazioni dirette, poi vanno avanti da soli. – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:189
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 186
Provided by: edadamoFi
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: DISTURBO SPECIFICO DI INSEGNAMENTO


1
DISTURBO SPECIFICO DI INSEGNAMENTO
2
Gli studenti con disturbo di apprendimento
cimettono in crisi
  • MA
  • non manifestano questo disturbo solo per mettere
    in difficoltà il nostro metodo dinsegnamento
  • LORO NON HANNO SCELTA

3
CURA PER IL DISTURBO DINSEGNAMENTO
4
COSA POSSO FARE ?
CURA PER IL DISTURBO DINSEGNAMENTO
MA
!!
CI
5
COSA POSSO FARE?
  • CONOSCERE COSE
  • sapere
  • COMPRENDERE LE DIFFICOLTA CHE INCONTRANO GLI
    STUDENTI
  • capire
  • TROVARE SOLUZIONI
  • fare

6
v/f
ortografia
tabelline
vista
scrittura
lettura
intelligenza
dislessia
impegno
comprensione
p/b
7
La dislessia è una disabilità che comporta una
limitazione nella capacità di leggere in modo
corretto e fluente.
Labilità di leggere e di scrivere risulta
inferiore a quanto ci aspettiamo in base alletà,
al livello di intelligenza e al grado di
istruzione del ragazzo.
8
DISLESSIA ACQUISITA
E un disturbo che può manifestarsi anche in un
soggetto in età evolutiva, ma a causa di una
lesione, di un trauma che interviene in un
sistema che precedentemente era INDENNE
DISLESSIA EVOLUTIVA
E un disturbo che si manifesta quando si
incomincia a leggere e a scrivere, ma è
PREESISTENTE
9
IL MONDO SCIENTIFICO RICONOSCE CHE La
dislessia evolutiva è un disordine neurologico di
origine genetica. Il disordine/disabilità permane
nel tempo e può manifestarsi associato ad altre
disabilità disortografia, disgrafia,
discalculia.
MA
le cause esatte della Dislessia non sono ancora
completamente chiare
10
gli studi sul funzionamento delle differenti
strutture anatomiche del cervello, mostrano delle
specifiche differenze rispetto ai soggetti
normolettori.
11
E una difficoltà di natura genetica
è molto probabile che genitori dislessici
abbiano figli dislessici.
12
È un disturbo specifico dellapprendimento cioè
non è conseguente ad altri deficit neurologici,
sensoriali o a problemi psicologici.
NON COINVOLGE le altre FUNZIONI COGNITIVE
13
Il problema riguarda lelaborazione dei rapporti
tra suoni e simboli grafici
FONEMA
GRAFEMA
La
14
Organizzazione gerarchica dellapprendimento
della lettoscrittura
EMMA
Fase logografica Fase alfabetica Fase
ortografica Fase lessicale
riconoscere e leggere alcune parole in modo
globale
cane
discriminare le varie lettere conversione
fonema-grafema
giro
ghiro
/
lettura suoni complessi (sillabe) impara le
regolarità proprie della lingua
luna
/luna
leggere le parole conosciute senza bisogno di
operare la conversione grafema (simbolo o
lettera) - fonema (suono)
15
LETTURA FONOLOGICA
Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu
lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo
nivaba barloma giagna dagumi buglia strova
defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola
beniro enchea vostia fucido avelli vicepo
chiore digato
16
LETTURA LESSICALE
Socdno una riccrea dlelUnvrsetiià di Carbmdgie
loidrne dlele lertete alliternno di una praloa
non ha imprtzaona a ptato che la pimra e lulimta
saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere
snoo msese a csao una peonrsa può leggere
linetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al
ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi
sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la
prolaa nel suo inesime. Icnrebidile he?
17
  • Quando leggiamo saltiamo dalle 7 alle 14 lettere
    per riga
  • Perché contestualizziamo
  • Le informazioni contestuali che vengono sia dalla
    sintassi che dalla semantica consentono di
    economizzare
  • Il buon lettore è quello che ha buona capacità di
    utilizzare il contesto semantico e sintattico per
    economizzare

18
PROVA DI LETTURA CON CLOSE
NELLA FORESTA LA TIGRE Pare che un estroso
pittore..sia divertito a tracciare sul..fulvo
mantello larghe , scure pennellate.. La tigre
è un animale .corpo snello, agilissimo nel
salto.assai scattante. E molto feroce .con
facilità animali anche più..di lei,
azzannandoli alla gola .abbattendoli con forza
e rapidità . Ma come è diversa quando, ., si
tiene accanto i suoi. I tigrotti le tirano
la.., le balzano addosso, le fanno.e tanti
piccoli scherzi.
19
MECCANISMI DEL PROCESSO DI LETTURA
  • MECCANISMO DI DECIFRAZIONE
  • lo scritto viene analizzato nelle unità che
    lo compongono.
  • MECCANISMO PERCETTIVO
  • MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE
  • si basa su indici linguistici ed
    extralinguistici.
  • MECCANISMO COGNITIVO

20
Solitamente LA DECODIFICA AVVIENE IN AUTOMATICO
21
I ragazzi dislessici non riescono ad
automatizzare questa corrispondenza, per cui il
processo di lettura risulta rallentato, faticoso,
con errori frequenti che persistono a lungo nel
tempo nonostante le frequenti correzioni.
22
Possibili problemi della decodifica
casa
c a s a
Yacht
boat
animale
emimale
bagno
bango
lompa
lampo
23
DECODIFICA
COMPRENSIONE
24
se la decodifica è DIFFICOLTOSA TUTTA
LATTENZIONE SI SPOSTA SU QUESTA E LA
COMPRENSIONE AVVIENE IN SECONDO TEMPO con grande
dispendio di energia.
25
Spesso si accompagna a
DISTURBI SPECIFICI ASSOCIATI
COMORBOSITA
  • DISORTOGRAFIA
  • Difficoltà nel linguaggio
  • DISGRAFIA
  • Difficoltà nella motricità fine
  • DISCALCULIA
  • possono presentarsi anche da sole

26
I DISTURBI SPECIFICI dellapprendimento vanno
tenuti distinti dai problemi NON SPECIFICI, che
sono conseguenti a un generalizzato ritardo
mentale o alla presenza di una malattia
neurologica o di un deficit degli organi di senso
(vista e udito).
27
CRITERI PER FARE DIAGNOSI DI DISLESSIA EVOLUTIVA
  • Intelligenza nella norma
  • Assenza di disturbi neurologici
  • Assenza di disturbi sensoriali
  • Assenza di disturbi psichiatrici
  • Rapidità e/o correttezza di lettura, misurata con
    test standardizzati, lt a 2 d.s. dalla media per
    letà o la classe frequentata.

28
Si è dislessici DSA quando
C è un livello in lettura e/o scrittura e/o
calcolo sostanzialmente al di sotto di quanto
previsto in base
alletà cronologica alla valutazione
psicometrica dellintelligenza allistruzione
adeguata alletà.
Per essere definiti dislessici
bisogna essere intelligenti
29
(No Transcript)
30
  • Parole e linguaggi non sembrano avere alcun
    ruolo nel mio meccanismo di pensiero. Il mio
    pensiero consiste in immagini


31
(No Transcript)
32
Un tempo si riteneva che la particolarità della
sua grafia speculare fosse solo l'espediente di
un uomo geniale desideroso di rendere più
riservati i suoi scritti ed in particolare i
Codici. Oggi , invece, recenti
studi propendono per la tesi che Leonardo fosse
affetto da un problema della lettura e scrittura
noto come " dislessia " che, come risaputo, non
ha nulla a che vedere con l'intelligenza.
(vedi Corsera 22/11/98)
33
(No Transcript)
34
Anche soggetti intellettivamente brillanti
possono essere dislessici. I dislessici coltivano
particolari doti o abilità in ambiti che non
richiedono specifiche capacità linguistiche come
nellarte, nel disegno, nella tecnologia
informatica, nellelettronica, nella recitazione,
in matematica, nella musica e nella fisica, nel
commercio e spesso nello sport.
35
Le conseguenze e limpatto che il disturbo ha
nella vita dei soggetti dislessici differisce
da persona a persona dipende dalla severità
delle difficoltà e dagli interventi
riabilitativi intrapresi.
36
Molti dislessici non hanno evidenti difficoltà
nelle prime fasi di acquisizione dellabilità di
lettura, ma queste possono manifestarsi solo in
anni successivi, quando cioè le abilità di
decodifica devono essere utilizzate per studiare
o per comporre testi.
I dislessici possono avere difficoltà anche
espressive nellesprimersi correttamente o nel
farsi comprendere quando parlano.
37
Queste difficoltà possono determinare difficoltà
scolastiche, difficoltà nellambiente di lavoro o
nei rapporti interpersonali. Gli effetti della
dislessia vanno quindi ben oltre gli anni di
scuola e il successo scolastico.
38
La Dislessia può determinare problemi rispetto
alla percezione di sé stessi e delle proprie
capacità. I dislessici hanno difficoltà a
mostrare le loro reali competenze e finiscono per
sentirsi meno capaci di quanto non lo siano in
realtà. Dopo aver sperimentato frustrazioni
quotidiane, lo studente dislessico spesso
interrompe il percorso scolastico.
39
QUANTI SONO I DISLESSICI EVOLUTIVI?
Sono il 2 2,5 della popolazione
italiana. Sono circa il 4 5 della popolazione
scolastica. circa uno per classe
40
LA DISLESSIA NON PUO ESSERE CURATA interventi
riabilitativi e strumenti protesici possono
diminuire lintensità del disturbo o consentire
di compensarlo
MA si nasce, si vive e si muore dislessici,
anche se con una grande variabilità individuale
nellevoluzione del disturbo
41
  • Sono ragazzi che
  • Evocano nell'adulto alte aspettative, ma sono
    lenti.
  • Sono poco affidabili
  • (ora imparano, poco dopo dimenticano), deludenti
    (continuano a fare gli stessi errori).
  • Stanno poco attenti, non vedono l'ora di
    terminare i compiti.

42
Stare loro a fianco mentre fanno i compiti è
snervante, ci deprime, ci irrita. Nelle cose
pratiche sono bravi, comprendono ciò che viene
spiegato a voce, ciò che viene detto dalla
televisione sembrano persino curiosi !
43
  • FORTE DISCREPANZA
  • tra le potenzialità COGNITIVE
  • che percepite e le PRESTAZIONI osservate

44
SONO
...SIAMO
TUTTI DIVERSI!
45
Evoluzione della dislessia evolutiva in età
adulta
20 Recupero completo 45 Compensano
35 Persistono
il disturbo compare soltanto in casi di
affaticamento o in situazioni in cui sono
fortemente disturbati o confusi.
La lettura di materiale significativo (testi) è
abbastanza fluente (lenta ma non sempre
sotto-soglia), mentre la lettura di non-parole è
significativamente lenta e inaccuarata. Evitano
di esporsi in situazioni pubbliche e utilizzano
con successo strategie alternative alla
lettoscrittura
Tutti i parametri di lettura sono
significativamente sotto- soglia per rapidità e
accuratezza
46
Levoluzione del bambino con dislessia sembra
paradossale la lettura migliora ma i problemi
scolastici aumentano. Perché?
47
Perché con il procedere della scolarizzazione
la lettura è sempre più importante per fissare i
contenuti delle varie discipline Perché la
scuola procede con tempi troppo rapidi per i
dislessici Perché le modalità di verifica
adottate dalla scuola implicano maggiormente la
lettura
48
VELOCITÀ LETTURA IN TERZA MEDIA
NORMODOTATO 5-6 SILLABE/SEC DISL. MEDIO
LIEVE 3 SILLABE/SEC DISL. SEVERO 1/1,5
SILLABE/SEC DISL. MOLTO SEVERO 0,9 SILLABE/SEC
Velocità necessaria alla comprensione almeno 3
sillabe/sec
49
(No Transcript)
50
I tempi di lettura migliorano progressivamente (di
norma 0,5 sill. sec. allanno) È più facile
correggere gli errori di lettura che aumentare la
velocità di lettura. Per poter studiare con
successo testi di un certo livello (medie e
superiori) è necessaria una velocità di lettura
di 3 sillabe al secondo (la media di lettura di
un bambino normodotato di quinta elementare è di
circa 3.5 sillabe al secondo) Il sovraccarico
della memoria di lavoro crea interferenza con la
soppressione di informazioni irrilevanti.
51
LO SCARTO NELLE CAPACITÀ DECIFRATORIE tra LE
POTENZIALITÀ / LA RICHIESTA DELLA
SCUOLA sono SEMPRE PIÙ RILEVANTE MAN MANO CHE
PASSA IL TEMPO. GLI ALUNNI sono ANCORA PIU
PENALIZZATI SE SI PENSA CHE LE CAPACITÀ
DI COMPRENSIONE SIANO BASSE IN GENERALE
52
  • "...Quando leggo nel mio cervello si scatena una
    tempesta emisferica, l'ho imparato guardando la
    TV. Parlavano di dislessia e dicevano che quelli
    che hanno questo problema quando leggono non
    vedono bene quello che c'è scritto perché c'è
    questa tempesta fra le due parti del cervello. Io
    ho capito che  parlavano del problema che ho io.
    Quando leggo non riesco a riconoscere bene le
    parole e così faccio  fatica a capire quello che
    c'è scritto. Io lo so che sono dislessico ma gli
    altri non ci credono. Gli insegnanti dicono che
    io non ho voglia ed è vero che io non ne ho più
    voglia, ma io ho provato a  imparare a leggere
    come gli altri ma non ci sono riuscito e non ci
    riesco. Non so bene cosa succede nella mia testa,
    la TV l'ha spiegato, ma io non mi ricordo tutto
    quello che loro hanno scoperto.
  • (da Storie di dislessia, Giacomo Stella, 2002,
    Edizioni LibriLiberi)

53
D.S.A.
DISTRATTO STUPIDO ASINO
  • DISTURBI
  • SPECIFICI
  • APPRENDIMENTO

54
PER AIUTARLI BISOGNA APPROPRIARSI DEL PROBLEMA
  • LORO NON HA ALCUNA SCELTA
  • NON RIGUARDA SOLO LA SCUOLA
  • COINVOLGE OGNI MOMENTO DELLA LORO GIORNATA

55
CAPIRE
COMPRENDERE LE DIFFICOLTA CHE INCONTRANO GLI
STUDENTI
56
  • Leggere, scrivere, contare
  • non è facile come sembra
  • Processi cognitivi complessi che
  • coinvolgono attività coordinate
  • di molte regioni cerebrali

57
lansia altera la prestazione
  • La reazione naturale allansia è di distogliere
    lo sguardo dalla fonte che procura lansia

58
hanno problemi di elaborazione linguistica
  • È importante che gli insegnanti capiscano che
    i ragazzi con dsa hanno un processo di
    elaborazione che è doppio rispetto agli altri

59
non è MANCANZA DI ATTENZIONE
I ragazzi con dsa sono distraibili
DISTRAIBILITA
  • NON METTE BENE A FUOCO LE COSE

PRESTA ATTENZIONE A TUTTO CONTEMPORANEAMENTE
succede anche per la lingua
NON PRESTA ATTENZIONE A NULLA
60
Correre dei rischi
  • Le persone con dsa non amano le sorprese
  • Hanno alle spalle anni
  • di poche gratificazioni
  • e
  • molte frustrazioni

61
(No Transcript)
62
se fossimo in classe agiremmo in questo modo
  • Dimmi che cosè guarda meglio!
  • Promettiamo un premio
  • a chi mi dice cosè metto un 7 sul registro
  • Togliamo qualcosa
  • se non me lo dite vi metto un meno
  • Incolpiamo la vittima
  • non ti sei impegnato abbastanza

63
Il ragazzo non è motivato!!!
La Motivazione fa fare al meglio delle nostre
possibilità quello che già sappiamo fare
64
Di che cosa hanno bisogno gli studenti con dsa?
  • Hanno bisogno di insegnanti
  • che
  • COMPRENDANO LE LORO DIFFICOLTÀ
  • che
  • CONOSCANO LE STRATEGIE PER AIUTARLI

65
Una cosa può essere vista ma non percepita
nelle DSA la motivazione conta poco cè un
problema di percezione
cioèDARE SIGNIFICATO
Visione/percezione
66
DIFFICOLTÀ INDIPENDENTI DA
IMPEGNO
VOLONTÀ
MOTIVAZIONE
67
  • Gli insegnanti devono fare attenzione a
  • NON DEMOTIVARE

68
ESPERIENZA DI DISTURBO SPECIFICO
  • Essere lunico a non capire!!!

69
Importanza dellaspetto emotivoaffettivo nei
processi di apprendimento
  • Cognizioni, capacità di apprendere,
  • emozioni e motivazioni sono saldamente
    intrecciate

ci sono collegamenti con le aree cerebrali che
sono deputate ai processi mnemonici
70
La psicologia insegna che uno stato danimo più
disponibile e meno preoccupato può influenzare
positivamente il ragionamento, i processi
cognitivi ed il comportamento sociale.
71
Stati animo positivi influenzano positivamente i
processi di memorizzazione e di
discriminazione percettiva e le competenze
connesse alla propria professione e agli impegni
sociali. Stati danimo negativi rendono meno
efficienti il ricorso a strategie di risoluzione
dei problemi minore la possibilità di utilizzare
competenze di cui si è in possesso.
72
Le emozioni hanno un peso nella costruzione della
personalità
Il complesso di percezioni, opinioni e sentimenti
che proviamo nei confronti dei molti aspetti
della nostra persona influiscono sulla nostra
autostima
73
(No Transcript)
74
(No Transcript)
75
  • Lautostima cresce anche attraverso il vivere
  • una serie di relazioni interpersonali
  • significative, che confermano il valore
  • dellalunno come persona.

76
Comprensione della lettura
  • Se riesci a capire tutte le parole, riesci a
    capire
  • tutto il senso del brano?!?

77
  • che
  • fra
  • consiste
  • continuamente
  • corrispondenti
  • curva
  • disegna
  • variazione
  • grafico
  • conosciuta
  • isolati
  • riconosciuto
  • variano
  • solo
  • spesso
  • se
  • uno
  • punti
  • relazione
  • insieme
  • tabella
  • valori
  • variabili
  • mostrare

78
  • Se la relazione conosciuta fra le variabili
    consiste in una tabella di valori corrispondenti,
    il grafico consiste solo dellinsieme
    corrispondente di punti isolati.
  • Se è riconosciuto che le variabili variano
    continuamente, spesso, si disegna una curva per
    mostrare la variazione.

79
  • La comprensione ha più a che fare con il
    background di una persona e meno con la
    comprensione delle parole.
  • Attivazione
  • Iniziare la lezione dichiarando gli argomenti che
    si affronteranno.

80
  • Lo scorso Sernio, Flinghedoro e Pribo stavano
    nel Nervino, treppando cami gioppi e clemando
    grepi borti.
  • Ecco che uno strezzo ditto bufa nel tresco di
    Flinghedoro. Pribo glappa e glappa Oh,
    Flinghedoro chita, lo strezzo ditto tunna nel
    tuo grappo!

81
I disturbi di percezione possono influenzare il
comportamento?
82
I disturbi di percezione possono influenzare il
comportamento
  • Molte volte il ragazzo con DSA si mette nei guai
    senza capire il perchè
  • Per come ha percepito lo stimolo,
  • ha dato unottima risposta
  • Ma sono gli insegnanti che determinano la
    risposta.

83
ESPERIENZA DI DISTURBO SPECIFICO
  • Essere lunico a non capire!!!

Io pensavo di avere fatto una cosa bella! Perché
si arrabbia tanto, cosa ho fatto di male?
84
Coordinazione visuo-motoria
85
(No Transcript)
86
Coordinazione visuo-motoria
  • Il processo di scrittura è difficilissimo

87
(No Transcript)
88
ESPERIENZA DI DISTURBO SPECIFICO
  • Essere lunico a non capire!!!

Io pensavo di avere fatto una cosa bella! Perché
si arrabbia tanto, cosa ho fatto di male?
La scrittura è un compito difficilissimo
89
ESPRESSIONE ORALE
  • QUELLA SPECIE DI PIGNA, GIALLA, CHE SERVE PER IL
    MAIS
  • LA PANNOCCHIA

90
  • DISNOMIA
  • è il problema di non trovare le parole
  • È il fenomeno della parola sulla punta della
    lingua

Almeno 3-4 volte al giorno capita a tutti Ai
dislessici succede almeno un centinaio di volte
91
I
R
  • È un sistema meraviglioso
  • MA
  • nei ragazzi con dsa non FUNZIONA CORRETTAMENTE
  • Non riescono a recuperare la parola e quando la
    recuperano la ripongono nel posto sbagliato

92
  • Ogni azione che svolgiamo coinvolge
  • compito associativo
  • O
  • compito cognitivo

Ogni azione che svolgiamo coinvolge compito
associativo O compito cognitivo
Più di uno alla volta
Uno solo alla volta
93
N
94
  • Per le persone con dislessia parlare non è un
    compito associativo,
  • ma è un compito cognitivo
  • quindi
  • possono svolgere solo quello.
  • Ci sono ragazzi che
  • NON POTRANNO MAI PRENDERE APPUNTI
  • perché
  • per loro ascoltare è un compito cognitivo

95
  • Che cosa fare per aiutarli?
  • Dargli tempo!!!
  • Il più grande regalo che si possa fare ad uno
    studente con dsa è
  • DARGLI TEMPO

96
Leggere e decodificare
  • Difficoltà nella simmetria

d
b
p
q
97
  • seBer bia
  • Su pis ta, doq moracco
  • gli top nno
  • erepues odcor nappi
  • amou
  • trasc
  • nal ato qcorn.
  • lapido

98
  • biam gi qcor eraat
  • Doq oman aredo nch
  • Chi an.
  • erra? e seSus
  • si loris eBer
    onide
  • Pos var qos ta. Bu
  • amola

99
  • amola
  • adis npossi varlo.
  • seSusa
  • qin eroall
    lemol
  • I pam isimis avo vol
  • roeci

100
  • racc ere toil
  • totem ogli tut qodcor
  • dober
  • npo noin eBer
  • i lo taro cu
    talolavò.
  • dor cina

101
  • dinid rau
    lai
  • I pam ensa hee na
    qea.
  • ronoc del
  • mi ndu diba
  • Ber seil egran
    pel
  • ta podcorni

102
  • leber rlonel
  • mette rno.
  • fo

103
?
  • DECODIFICA COMPRENSIONE
  • MAGGIORMENTE compromessa è la capacità di
    decodifica
  • MINORE è la comprensione del testo

104
  • LENERGIA MENTALE CHE VIENE USATA NELLA
    DECODIFICA E
  • QUINDI
  • TOLTA AL PROCESSO DI COMPRENSIONE DEL TESTO

105
Canale uditivo
  • Qua nule roede Dumond rivo culi mille da
  • Quark Amar sala lore compenso di cavu
  • pinsocae raoradi fermarlo.
  • A la campa gna dite Ano.
  • Oh, beh. Disco fice lurò e ca tusi loredeli
  • talia.
  • Mapo carì baldi vide che cami lo penso di cavu
  • rima seco lo papa e delli Talia niente olio a
  • fare e cari baldi se neioala Mary cando
  • continuò ad ifende reli debbo lidali soprusi deli
  • forti.
  • Morale Lubbi di Enza non sempre con Pensa

106
La parola è garanzia di pensiero?
Il linguaggio è strumento privilegiato del
pensiero, ma il pensiero senza linguaggio è
possibile.
La capacitàdi usare il linguaggio verbale era
ritenuta la misura dell'intelligenza gli udenti,
infatti, dovendo usare un linguaggio semplice per
comunicare con i sordi, concludevano che questi
ultimi erano capaci di pensiero astratto
107
(...) Può in effetti accadere che, in determinati
contesti culturali, la competenza nella lingua
parlata e scritta favorisca il pensiero
astratto, poiché rende possibile la definizione
precisa dei termini, il richiamo di contenuti già
acquisiti e la consapevolezza degli elementi
logici e persuasivi del ragionamento. Sembra
però che, nonostante questi effetti positivi
sullo sviluppo del pensiero astratto, l'abilità
linguistica non produca, di per sé, alcun
incremento delle capacità cognitive. (...)
108
Ma .il pensiero non è necessariamente
verbale. Il pensiero ha bisogno di
rappresentazione e, quindi, di simboli, ma non
necessariamente del sistema di simboli e di
regole nella relazione costituita dal linguaggio
verbale.
109
Anche se il linguaggio è lo strumento
privilegiato del pensiero, un pensiero senza
linguaggio verbale è possibile. ....Il pensiero,
l'attività cognitiva dell'individuo, dunque non
è affatto compromesso direttamente da una
incompetenza linguistica.
110
(No Transcript)
111
(No Transcript)
112
"...Ma io sono diverso o sono diversi gli altri?
Mi chiamo Davide. Al ritorno dal primo giorno di
scuola butto via la cartella e dico che non ne
voglio più sapere. Il mio ostacolo è la lettura
quando leggo, le sillabe che sono dietro le metto
davanti, cambio le parole, ma nonostante tutto
capisco il significato del testo. Ogni scusa è
buona per evitare quellingarbugliare che poco
somiglia alla lettura. Un giorno una psichiatra
infantile pronuncia la parola dislessia. Non
voglio dire a nessuno che sono dislessico,
nessuno sa che cosa sia la dislessia. Dalla prima
elementare alla prima superiore, ogni mattina,
prima di andare a scuola, accuso dolori e coliche
addominali a nulla valgono le medicine calmanti
e le visite dal gastroenterologo. Rimango
bocciato, ed ecco la svolta.
113
Trovo una classe di ragazzi che capiscono il
problema, mi aiutano, mi proteggono e mi
consolano quando gli insegnanti di inglese e di
francese mi prendono in giro per i ripetuti
errori nello scritto. Per gli insegnanti io sono
un diverso, così quando faccio un compito bene
significa che lho copiato o non è farina del mio
sacco. Ma sono io diverso, o gli altri sono
diversi da me? Ancora oggi a ripensarci sento
come un dolore a pelle. La dislessia è così
grave? No! Si può affrontare e risolverla. Odio
chi la ignora odio chi non capisce quale
confusione mentale può esservi in un dislessico
nel gestire certi quiz per la patente o un tema
scolastico. Oggi ho 21 anni, frequento il secondo
anno della facoltà di Scienze dellEducazione,
sono stato esonerato dalle tasse per merito
perché ho la media del 29. Ora sono io a
scegliere i miei tempi poche parole, molto
pensiero, riflessione e mai e poi mai sentirsi
schiacciati..."
114
Cosa fare
  • Misure compensative
  • Misure dispensative

115
RIFLESSI DELLA DISLESSIA
  • Errori spazio-temporali (ad esempio trascrizione
    sul diario nel giorno sbagliato)
  • Disordine nella tenuta dei quaderni
  • Vivacità o agitazione, introversione, dovuti a
    pregresso disagio e a perdita di autostima

116
  • Peculiarità tecnico-strumentali nel DSA
  • TEMPO
    superiore
  • IMPEGNO
    pressante
  • ORGANIZZAZIONE
  • lavoro, spazio, tempo
    deviante e incostante
  • PERCEZIONI fonemiche / grafemiche
    confuse
  • /t/d/ /p/b/ /v/f/ d b o a
  • ORDINE/AUTOMATISMO angosciante o
    impossibile
  • (tabelline, calendario)
  • CODICI A STRUTTURA E FUNZIONE RISTRETTI
    ansiogeni
  • ( lingua straniera, calcoli ecc. )

117
  • La fatica di leggere e scrivere riduce
  • LA CURIOSITÀ E LA VOGLIA DIMPARARE
  • LE OCCASIONI DI LETTURA E DI SCRITTURA
  • LA POSSIBILITÀ DI ACQUISIRE CONOSCENZE
  • LA POSSIBILITÀ DI AMPLIARE IL LESSICO
  • Produce
  • DEMOTIVAZIONE
  • DISISTIMA
  • DISAGIO

118
  • IL METODO DINSEGNAMENTO NON ELIMINA LA
    DISLESSIA, MA LE PROPOSTE CHE FACCIAMO POSSONO
    RIDURNE GLI EFFETTI

SE NON SI INTERVIENE IN MODO ADEGUATO IL GAP TRA
LE POTENZIALITÀ DEL RAGAZZO ED IL SUO LIVELLO
SCOLASTICO AUMENTA PROGRESSIVAMENTE
119
Strumenti compensativi
  • a favore dei
  • processi di
  • comprensione ed elaborazione

120
Strumento persona
Familiari e compagni
  • Sostituzione
  • Troppo facilitante
  • Deterioramento
  • dei rapporti
  • Piacevole lascolto
  • Aspetto umano del
  • rapporto
  • Forte dipendenza
  • Senso di
  • inadeguatezza
  • Disistima

No autonomia
121
Strumenti informatici
  • Fanno leva sui punti di forza del soggetto
    dislessico
  • Intelligenza e creatività
  • Canale orale
  • Utilizzo del pensiero visivo
  • E...

122
  • Traducono stimoli scritti in linguaggio orale
  • Ambiente di lavoro per lapprendimento che
    facilita ed è motivante
  • Personalizzazione dei software in base ai bisogni
  • Autogestione dello studio secondo TEMPI e
    modalità personali
  • Computer per lautonomia e riabilitazione insieme

123
  • Il computer deve essere INTEGRATO in proposte
    didattiche coerenti con gli obiettivi scolastici.
  • NO FUORI DALLAULA
  • NO IN MODO OCCASIONALE

124
APPLICARE UNA DIDATTICA PER LA CLASSE
  •  DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
  • APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING
  • APPROCCIO METACOGNITIVO (per linsegnante e per
    lalunno)
  • COSTRUZIONE DI ABILITÀ DI STUDIO
  • SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA MOTIVAZIONE
  • SVILUPPO DELLAUTONOMIA IN TUTTI GLI ALUNNI

125
INFORMATICA PER LA DIDATTICA
INFORMATICA PER LAUTONOMIA
126
DISAGIO DELLINSEGNANTE
Preconcetti
  • CON IL COMPUTER NON SI IMPARA A SCRIVERE
  • SI DISIMPARA A LEGGERE E SCRIVERE
  • SE NON SI FATICA NON SI IMPARA
  • NON GIUSTO COMPUTER AD UNO SOLO

127
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
MEDIATORI DIDATTICI. NON DIMENTICHIAMO IL PRIMO
MEDIATORE DIDATTICO È LINSEGNANTE
128
Informatica non risolve tutti i problemi
129
Non è possibile per alcuni crearsi in autonomia
le mappe automatiche che fungono da pensiero
guida di riferimento Necessità di un percorso
che fornisca una traccia di lavoro come guida
costante a cui tornare per orientarsi
130
Uso delle mappe
131
Se comprendo bene le istruzioni sembra tutto più
facile Se ho gli strumenti e le strategie
adatti ad affrontarlo il compito è più
facile. Se so dove devo dirigere i miei
sforzi vedo cose che altrimenti non vedo, tutto
preso dalla comprensione delle consegne
132
ATTENZIONI
  • Non far leggere lallievo in classe a voce alta,
    a meno che egli non lo richieda espressamente
  • Non costringere a prendere appunti
  • Non assegnare troppi compiti per casa
  • Non pretendere (non sempre è possibile) uno
    studio mnemonico, ad esempio di poesie

133
  • QUANDO USIAMO LA LAVAGNA SCRIVERE IN MODO CHIARO
    (POSSIBILMENTE IN STAMPATO) E PARLARE RIVOLTI
    VERSO I RAGAZZI
  • DURANTE LE VERIFICHE, FORMULARE ANCHE ORALMENTE
    LE CONSEGNE
  • CONTROLLO DEL DIARIO (PASSARE UN FOGLIO CON GLI
    ESERCIZI)

134
  • IN PRESENZA DI UNA SPECIFICA DISABILITÀ, LA
    RIPETIZIONE COME FATTORE DI APPRENDIMENTO È
    INEFFICACE.
  • LA LETTURA NON È LUNICO CANALE DI APPRENDIMENTO
  • PER UN ALUNNO CON DSA ANCHE LA COPIA È PIÙ
    DIFFICILE

135
(No Transcript)
136
STRUMENTI COMPENSATIVI strumenti che permettono
di compensare difficoltà di esecuzione di compiti
automatici derivanti da una disabilità
specifica. Lo strumento compensativo è una sorta
di rinforzo che aiuta a superare queste
difficoltà mettere il soggetto con disabilità in
condizioni operare più agevolmente.
137
STRUMENTI
  • Far registrare le lezioni
  • Fare usare il libro parlato
  • Utilizzare sussidi audiovisivi
  • CALCOLATRICE
  • SCHEMI PER I PROBLEMI
  • Permettere luso del computer

138
E IMPORTANTE LIBERARE LIDEAZIONE/PIANIFICAZIONE
DA CIO CHE COMPROMETTE LA SCRITTURA
139
METODI E STRUMENTIUTILI A LIBERARE LA
SCRITTURA
  • USO DEL COMPUTER
  • Utilizzare un word processor (come Microsoft
    Word) CON la correzione ortografica è meglio
    escludere lopzione di correzione immediata del
    testo e correggere solo al termine del compito
    può essere frustrante vedersi sottolineare gran
    parte di quanto si è faticosamente prodotto
  • la correzione automatica (che consente di
    correggere automaticamente gli errori più
    frequenti tale funzione è da utilizzare solo
    quando lobiettivo non è più correggere, ma
    produrre)

140
METODI E STRUMENTIUTILI A LIBERARE LA
SCRITTURA
  • DETTATURA ALLINSEGNANTE
  • LAVORI COOPERATIVI
  • DETTATURA AL REGISTRATORE
  • (UTILE SOPRATTUTTO PER LA LINGUA STRANIERA)
  • VALUTAZIONE CHE NON TENGA CONTO DI ERRORI
    DOVUTI AL DISTURBO DI DSA

141
La dislessia (e disgrafia) e la Brutta Copia
Svantaggi tempi più lunghi (per ricopiare)
Fatica a copiare con rischio di aumentare gli
errori Disordine con fatica a rileggere
Vantaggi Cambiare il testo Poter fare
cancellature Riordinare le idee Correggere
errori Presentare un lavoro migliore
142
Sintesi vocale consente a) di trasformare la
parola scritta in parola udita. b) di trasformare
il parlato continuo in videoscrittura attraverso
luso di un microfono che riconosce la voce. In
pratica consente di evitare luso della
tastiera nella scrittura diretta richiede conoscer
e utilizzo dello scanner e dei programmi utili
143
tavole di supporto mnemonico consente di
recuperare le informazioni in modo più
rapido richiede capacità di leggere e
organizzare le informazioni
144
Calcolatrice Consente di recuperare il risultato
di qualsiasi calcolo richiede capacità di
digitare e decodificare i numeri in modo
corretto conoscenza dei segni delle
operazioni conoscenza di alcune regole
operative delle operazioni (rapporto tra
sottraendo e minuendo o tra dividendo e divisore).
145
registratore o lettore MP3 (con cuffia) consente
di ascoltare i testi per lesecuzione di compiti
in classe (ad esempio i testi dei problemi). In
questo modo il soggetto dislessico può
riesaminare il testo di un problema tante volte
quante ritiene necessario, esattamente alla
stregua del buon lettore che rilegge il problema
tutte le volte che vuole. ... richiede
capacità di usare i tasti di un audioregistratore
o i comandi per mandare indietro il nastro o
ascoltare il brano richiesto.
146
enciclopedia informatica multimediale su
CD-ROM consentedi supportare lo studio delle
materie scolastiche attraverso lascolto di brani
registrati su disco, la visione di video e di
documentari su argomenti specifici il recupero
di file già digitati. ... richiedepadronanza del
computer, in particolare del mouse e conoscenza
dei modelli di ricerca informatici (menù, bottoni
ecc.).
147
libro parlato ... consente di ridurre al minimo
lo sforzo di lettura e di poter sfruttare
prevalentemente l'ascolto per studiare e
acquisire informazioni. Viene attuato attraverso
la registrazione su disco dei libri di studio
affidandosi a una organizzazione che realizza il
trasferimento dalla carta al supporto
uditivo ... Richiede capacità di usare
laudioregistratore.
148
Scanner di varia natura (ne esistono tipo
penna) consentedi trasferire su video righe
o pagine di libro o di giornale e successivamente
di ascoltarle in voce ... Richiede competenza
specifica nelluso degli strumenti informatici.
149
collegamento a internet consente Reperimento
di molte informazioni con file già digitati e
facilmente leggibili tramite sintetizzatore vocale
Programmi gratuiti per esercitazioni e
lettura Traduttore di lingue (es. google)
Ricerca mirata di parole allinterno dei testi
(barra di Google con evidenziatore) ...
Richiede Modem, collegamento alla linea
telefonica, eventuale protezione antivirus,
capacità di utilizzo del computer.
150
Vocabolario multimediale (di italiano, dei
sinonimi, di lingua straniera) consente La
ricerca rapida di vocaboli e la lettura del testo
con la sintesi vocale ... richiede La
possibilità di avere a disposizione il computer
151
C.A.R.LO. II loquendo (Anastasis) vedi
www.anastasis.it è un editor di testi dotato di
sintesi vocale che si propone di facilitare i
processi di scrittura o, più in generale di text
processing, in soggetti affetti da diversi tipi
di disabilità. E concepito anche come uno
strumento che accompagna lattività nel soggetto
che ha già acquisito il codice scritto, ma che
per diversi motivi, ha degli impedimenti nella
lettura e/o nella scrittura manuale.
152
Le funzionalità per la facilitazione sono -
predizione ortografica, con glossario personale o
tematico, facilita e velocizza il processo di
scrittura - uso di voce digitalizzata e di
sintesi vocale per lo spelling fonetico e la
lettura delle parole digitate - possibilità di
modificare la forma e le dimensioni dei
caratteri, il colore del testo e dello sfondo, di
inserire figure all'interno del testo, e di
stampare materiale cartaceo con caratteri
ingranditi
153
  • -il controllo ortografico e il registro degli
  • errori
  • la possibilità di organizzare i documenti in
    quaderni e di salvarli automaticamente, senza
    dover inserire il nome del file.
  • Nel pacchetto è compreso il software di
  • sintesi vocale TTS di Loquendo

154
Limiti degli strumenti compensativi Non
modificano le caratteristiche tipiche
del soggetto con DSA come ad esempio la lentezza
(che a volte aumenta nel tempo) Allora Misure
dispensative
155
Misure dispensative No - alla lettura a voce
alta (a meno che lo studente lo chieda), - alla
scrittura veloce sotto dettatura, - alla lettura
di consegne, - alluso del vocabolario, - allo
studio mnemonico delle tabelline e poesie -
dispensa dallo studio delle lingue straniere in
forma scritta, a causa delle difficoltà
rappresentate dalla differenza tra scrittura e
pronuncia
156
Sì -organizzazione di interrogazioni programmate
e frequenti -assegnazione di compiti a casa in
misura ridotta - possibilità d'uso di testi
ridotti non per contenuto, ma per quantità di
pagine (come già avviene in vari paesi europei
tra i quali la Gran Bretagna dove esiste lo
stesso testo ampio oppure ridotto per i
dislessici)
157
- tempi più lunghi per prove scritte e per lo
studio, mediante una adeguata organizzazione
degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli
insegnanti
158
  • Utilizzare prevalentemente
  • verifiche orali programmate
  • Durante le interrogazioni porre domande
    precise e dare tempo per la risposta (il ragazzo
    con dsa deve elaborare la domanda prima di dare
    la risposta). Domande circoscritte e univoche
    (es. Non domande con doppie negazioni).
  • Durante le conversazioni, i momenti di
    discussione, i brainstorming, non rivolgersi al
    ragazzo con dsa per primo, ma nemmeno per ultimo
    (per evitare che un altro alunno dica ciò a cui
    aveva pensato)

159
  • Verifiche scritte
  • Utilizzare caratteri in stampatello maiuscolo (o
    meglio maiuscoletto), meglio carattere Arail,
    Verdana, Comic Sans, se pare utile, corpo grande
    e non scritte a mano (eventualmente verificare)
  • Attenzione alla qualità delle fotocopie
  • Evitare affollamento nel foglio
  • Dividere le richieste per argomento con un titolo
    ed evidenziare la parola-chiave
  • (Es. INFLAZIONE 1- Quali sono le cause
    dell'inflazione?)

160
  • Preferire le verifiche strutturate
  • Preferire i test di riconoscimento, a quelli di
    produzione
  • Temi giudare con una scaletta
  • Formulare le consegne sempre anche a voce (per
    es. sbarrare le risposte giuste, non scrivete
    a matita)
  • Esplicitare lindicatore (dato osservativo che
  • informazioni su di un dato fenomeno)
    comprensione? Produzione?
  • Garantire tempi più lunghi al dislessico o/e
    verifiche più brevi

161
  • LA MONETA
  • QUALI SONO LE FUNZIONI DELLA MONETA?
  • 2. DA QUANDO SI PUÒ PARLARE DI MONETA?
  • IL BARATTO INIZIA NEL ., QUANDO GLI
  • ESSERI UMANI DIVENTANO .
  • QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?
  • E I SUOI SVANTAGGI?
  • PER SUPERARE ALMENO PARZIALMENTE GLI
  • SVANTAGGI DEL BARATTO NASCE LA
  • .ESEMPLIFICA
  • 4. CON LAUMENTO DEI TRAFFICI SI CERCA UN
    BENE
  • APPREZZATO DA TUTTI, QUALE?
  • QUALE PROBLEMA RIMANE? .COME SI
  • SUPERA?
  • QUALI COMPORTAMENTI SCORRETTI SI VERIFICANO?

162
  • SCHEMA SULLA MONETA
  • FUNZIONI
  • INTERMEDIAZIONE NEGLI SCAMBI
  • MEZZO DI PAGAMENTO
  • CONSERVAZIONE DEL VALORE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
  • MISURAZIONE DEI VALORI
  • STORIA
  • NON ESISTE NEL PALEOLITICO OVE VIGE IL COMUNISMO
    PRIMITIVO
  • NE NEL NEOLITICO OVE VIGE IL BARATTO (IN DIRITTO
    PERMUTA),
  • CHE PERMETTE SCAMBI E LA SPECIALIZZAZIONE DEL
    LAVORO ENTRO IL VILLAGGIO E TRA VILLAGGI.
  • MA PRESENTA NUMEROSI SVANTAGGI
  • - È NECESSARIA LA DOPPIA COINCIDENZA DEI
    BISOGNI
  • - SPESSO I BENI SONO INDIVISIBILI
  • - SPESSO I BENI SONO INTRASPORTABILI
  • - SPESSO I BENI SONO DEPERIBILI
  • PER SUPERARE ALMENO PARZIALMENTE GLI SVANTAGGI
    DEL BARATTO NASCE LA MONETA-MERCE O NATURALE
  • SALE (ETIOPIA)
  • TABACCO (VIRGINIA)
  • BUOI E BESTIAME IN GENERE (GRECIA, ROMA)

163
GRAMMATICA
  • Nell'analisi grammaticale, logica e del
    periodo permettere all'allievo di consultare
    schemi con le possibili voci
  • Es.
  • A. aggettivo
  • 1) qualificativo
  • 2) indefinito
  • 3) numerale
  • B. nome
  • 1) comune
  • 2) proprio

164
LINGUA STRANIERA
  • NORMALMENTE È SCONSIGLIABILE AFFRONTARNE PIÙ DI
    UNA
  • VA PRIVILEGIATO LORALE
  • SFRUTTARE IL NOTO PER APPRENDERE LIGNOTO
  • ABBANDONO DELLIMPOSTAZIONE GRAMMATICALE
  • LE VERIFICHE POSSONO ESSERE SVOLTE SU CASSETTA
  • SEPARARE COMPRENSIONE DA PRODUZIONE

165
EDUCAZIONE FISICA
  • NON PRETENDERE
  • IL RICONOSCIMENTO DI
  • DESTRA E SINISTRA
  • LORIENTAMENTO SPAZIALE
  • LA MEMORIZZAZIONE DI SEQUENZE

166
TUTTO IL PERCORSO PRECEDENTE PERDE VALORE SE LA
VALUTAZIONE E PUNITIVA, AL RIBASSO, NON
RINFORZANTE.
167
Lasciar usare liberamente gli strumenti di
compensazione a chi lo richiede, senza
evidenziare chi ha difficoltà. CHIEDERSI PERCHÉ
NO?
168
(No Transcript)
169
(No Transcript)
170
(No Transcript)
171
(No Transcript)
172
  • Non calcolare gli errori di calcolo
  • Non calcolare gli errori di trascrizione
  • Non correggere e non calcolare gli errori
    ortografici
  • Non calcolare il tempo impiegato
  • Tener conto del punto di partenza e dei risultati
    conseguiti
  • Premiare i progressi e gli sforzi

173
  • NORMATIVA

174
Art. 3 Cost. PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA Art. 34
Cost. DIRITTO AI GRADI PIÙ ALTI DELLISTRUZIONE
PER CAPACI E MERITEVOLI L. 15 . 3 . 97 n. 59 art.
21 AUTONOMIA FLESSIBILITÀ DIVERSIFICAZIONE
INTEGRAZIONE TECNOLOGIE INNOVATIVE
175
Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n.
76 Diritto-dovere all'istruzione e alla
formazione articolo 1 La Repubblica promuove
l'apprendimento in tutto l'arco della vita
e assicura a tutti tutti pari opportunit pari
opportunità di raggiungere elevati livelli
culturali e di sviluppare le capacità e le
competenze, attraverso conoscenze e abilità,
generali e specifiche, coerenti con le attitudini
e le scelte personali, adeguate all'inserimento
nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche
con riguardo alle dimensioni locali, nazionale
ed europea.
176
D.P.R. 8 . 3 . 1999 n. 275 art. 4 VALORIZZAZIONE
DELLE DIVERSITÀ PROMOZIONE DELLE
POTENZIALITÀ SUCCESSO FORMATIVO ATTENZIONE AI
RITMI DI APPRENDIMENTO FLESSIBILITÀ
NDIVIDUALIZZAZIONE INTEGRAZIONE ANCHE
DELLHANDICAP RECUPERO E SOSTEGNO D.P.R. 24 . 6 .
98 n.249 STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI
STUDENTI POTENZIALITÀ TECNOLOGIA ASSISTENZA
PSICOLOGICA
177
Valutare i ragazzi dislessici in rapporto alle
loro capacità e alle loro difficoltà, senza
timore di discostarsi da come valutiamo la classe
secondo il principio dellindividualizzazione
dellofferta formativa. vedi URS
Lombardia Milano, 3 novembre 2004 -Prot. N.
13987 e circolari MIUR 5 ottobre 2004 il MIUR 5
gennaio 2005-Prot.n.26/A 4 Nota Esami di Stato
2004-2005 del 1 marzo 2005 Nota 27 luglio 2005
DOC PDF
178
Prot. N. 13987 Milano, 3 novembre 2004 Ai
Dirigenti degli Istituti scolastici statali e
paritari della Lombardia LORO SEDI Oggetto
Dislessia e DSA strumenti compensativi e misure
dispensative. Si segnala allattenzione delle
SS.LL. la seguente nota elaborata da A.I.D.
Associazione Italiana Dislessia e fatta propria
da questo Ufficio Scolastico Regionale che, sui
temi in oggetto, ha posto in essere
una collaborazione con la suddetta associazione
al fine di predisporre interventispecificatamente
rivolti agli operatori scolastici. La dislessia è
un disturbo specifico di apprendimento che può
verificarsi in ragazzi per il resto normali ,
cioè senza handicap neurologici o
sensorialiocondizioni di svantaggio sociale. La
difficoltà di lettura può essere più o meno grave
e spesso si accompagna a problemi nella scrittura
e/o nel calcolo. Lo sviluppo delle conoscenze
scientifiche ha permesso di stabilire che si
tratta di una caratteristica costituzionale,
determinata biologicamente e non dovuta a
problemi psicologici o di disagio
socio-culturale. Queste difficoltà permangono
dopo la prima fase di acquisizione e si
manifestano in un difficile rapporto col testo
scritto e la sua decodifica. E' facile capire
come in una cultura come la nostra, così
fortemente legata alla scrittura, questo problema
incida pesantemente condizionando la vita
scolastica e in seguito la vita
professionale. Molti di questi ragazzi non sono
riconosciuti come dislessici e non ottengono
alcuna facilitazione o adattamento della
didattica che permetta loro di avere pari
opportunità di apprendimento. Il mancato
riconoscimento ha importanti conseguenze
psicologiche, determina spesso labbandono della
scuola e talvolta un futuro professionale di
basso livello nonostante le potenzialità di
creatività e di intelligenza che questi ragazzi
manifestano. Inoltre influisce negativamente
sullo sviluppo della personalità e compromette un
adattamento sociale equilibrato. Anche se
riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente
non godono di nessuna tutela specifica, a
differenza di quanto accade in numerosi paesi
europei. Per riuscire a leggere e scrivere devono
impegnare al massimo le loro capacità e le loro
energie, si stancano molto ed impegnano molto
tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono
errori, saltano parole e righe. Altra
caratteristica è la sostituzione in lettura e
scrittura di lettere con grafia simile p b d g q-
a/o - e/a o suoni similit/d - r/l - d/b - v/f e
altre non prevedibili.
179
Molti dislessici hanno difficoltà - ad
impararel'ordine alfabetico, i giorni della
settimana, i mesi in ordine. - nell'espressione
anche verbale del pensiero, hanno un lessico
povero e non memorizzano i termini difficili. - a
riconoscere le caratteristiche morfologiche della
lingua italiana quasisempre le prestazioni
grammaticali sono inadeguate. Molti dislessici
sono anche discalculici, ovvero non riescono a -
imparare le tabelline - fare calcoli in
automatico - fare numerazioni regressive -
imparare le procedure delle operazioni
aritmetiche. Praticamente tutti i dislessici
hanno grosse difficoltà ad apprendere le lingue
straniere, in particolare scritte, e la
difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua
inglese a causa delle differenze molto accentuate
tra la scrittura e la pronuncia delle lettere e
tra la pronuncia e la scrittura di una stessa
lettera in parole diverse. Per i motivi sopra
indicati si invitano i Dirigenti scolastici a
sollecitare i docenti ad applicare gli strumenti
compensativi e le misure dispensative nei
confronti degli studenti con Disturbi Specifici
dellApprendimento (DSA segnalati dai servizi
sanitari). Strumenti compensativi - tabella dei
mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari
caratteri, - tavola pitagorica, - tabella delle
misure, tabelle delle formule, - calcolatrice, -
registratore, - cartine geografiche estoriche,
tabelle della memoria di ogni tipo - computers
con programmi di videoscrittura con correttore
ortografico e sintesi vocale,commisurati al
singolo caso - cassette registrate (dagli
insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi),
mediante anche la predisposizione in ogni scuola
di una fonoteca scolastica contenente il testo
parlato dei libri in adozione, ed altri testi
culturalmente significativi, ( possibilità di
collaborazione col Centro del "Libro parlato
dell'Unione Italiana Ciechi) dizionari di lingua
straniera computerizzati, tabelle, traduttori
richiesta alle case editrici di produrre testi
anche ridotti e contenenti audio- cassette o
cd-rom Lutilizzo di tali misure, che non
richiede la segnalazione ex L.104/92, ma soltanto
la diagnosi dello specialista, è fondamentale e
conforme alla personalizzazione della didattica,
al fine di non inficiare il successo formativo di
chi presenti DSA. In particolare, la L.104/92 è
applicabile solo in presenza di una minorazione
fisica o psichica o sensoriale, che non si
configura quando vi sono DSA, disturbi
rinvenibili solo in soggetti con unintelligenza
almeno nella norma e senza minorazioni di alcun
tipo. Solo nei casi più gravi, a discrezione
dello specialista della struttura sanitaria
pubblica (diagnosta), che lo ritenga indispensabil
e e lo indichi esplicitamente nella propria
diagnosi, sarà utile la segnalazione ex
L.104/92. Parallelamente, in maniera commisurata
alle necessità individuali e allentità del
disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la
dispensa da alcune prestazioni quali lettura a
voce alta, scrittura veloce sotto dettatura,
lettura di consegne, uso del vocabolario, studio
mnemonico delle tabelline dispensa dallo studio
delle lingue stranierein forma scritta, a causa
delle difficoltà rappresentate dalla differenza
tra scrittura e pronuncia tempi più lunghiper
prove scritte e per lo studio, mediante una
adeguata organizzazione degli spazied
unflessibile raccordo tra gli insegnanti organizz
azione di Interrogazioni programmate assegnazione
dicompiti a casa in misuraridotta possibilità
d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per
quantità di pagine (come già avviene invari paesi
europei tra i quali la Gran Bretagna dove esiste
lo stesso testo ampio oppure ridotto per i
dislessici). Il Direttore Generale f.to Mario G.
Dutto
180
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e
della Ricerca Dipartimento per lIstruzione Direzi
one Generale per lo Studente Ufficio IV Prot. n
4099/A/4 del 05.10.2004 Ai Direttori
degli Uffici Scolastici Regionali Loro
Sed Oggetto Iniziative relative alla
Dislessia Pervengono a questa Direzione esposti
con i quali alcuni genitori lamentano che non
sempre le difficoltà di apprendimento di soggetti
dislessici sono tenute nella dovuta
considerazione,con la conseguenza che i soggetti
in questione hanno lo stesso percorso formativo
nonché la medesima valutazione degli altri
alunni Come è noto alle SS.LL. la dislessia è un
disturbo specifico dellapprendimento che
riguarda il leggere e lo scrivere e che può
verificarsi in persone per altri aspetti normali.
Tali soggetti non presentano, quindi, handicaps
di carattere neurologico o sensoriale o comunque
derivanti da condizioni di svantaggio sociale.
Gli studi scientifici sullargomento hanno
evidenziato che queste difficoltà, che colpiscono
circa il 4 della popolazione, nascono da
particolarità di funzionamento delle aree
cerebrali deputate al processo di riconoscimento
dei fonemi, ed alla traduzione di questi in
grafemi nella forma scritta e, infine, alla
lettura della parola scritta.
181
Le persone affette da dislessia presentano,
quindi, una difficoltà specifica nella lettura,
nella scrittura e, talvolta, nel processo di
calcolo, la cui entità può essere valutata con
tests appositi, secondo il protocollo diagnostico
messo a punto dallAssociazione Italiana
Dislessia (AID), nonché dalla Società Italiana di
Neuropsichiatria Infantile (SINPIA). Dato che
tali difficoltà si manifestano in persone dotate
di quoziente intellettivo nella norma, spesso
vengono attribuite ad altri fattori negligenza,
scarso impegno o interesse. Questo può comportare
ricadute a livello personale, quali abbassamento
dellautostima, depressione o comportamenti
oppositivi, che possono determinare un abbandono
scolastico o una scelta di basso profilo rispetto
alle potenzialità. Per ovviare a queste
conseguenze, esistono strumenti compensativi e
dispensativi che si ritiene opportuno possano
essere utilizzati dalle scuole in questi
casi. Tra gli strumenti compensativi essenziali
vengono indicati - Tabella dei mesi, tabella
dellalfabeto, e dei vari caratteri. - Tavola
pitagorica. - Tabella delle misure, tabella delle
formule geometriche. - Calcolatrice. -
Registratore. - Computer con programmi di
video-scrittura con correttore ortografico e
sintesi vocale. Per gli strumenti dispensativi,
valutando lentità e il profilo della difficoltà,
in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener
conto dei seguenti punti - Dispensa dalla
lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto
dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico
delle tabelline. - Dispensa, ove necessario,
dallo studio della lingua straniera in forma
scritta. - Programmazione di tempi più lunghi per
prove scritte e per lo studio a casa. -
Organizzazione di interrogazioni programmate. -
Valutazione delle prove scritte e orali con
modalità che tengano conto del contenuto e non
della forma. Ulteriori strumenti possono essere
utilizzati durante il percorso scolastico, in
base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai
risultati acquisiti. Sulla base di quanto precede
si ritiene auspicabile che le SS.LL. pongano in
essere iniziative di formazione al fine di
offrire risposte positive al diritto allo studio
e allapprendimento dei dislessici, nel rispetto
dellautonomia scolastica. Si ringraziano le
SS.LL. per la consueta collaborazione. Il
Direttore Generale M. Moioli
182
Prot.n.26/A 4 del 5 gennaio 2005 Oggetto
Iniziative relative alla Dislessia. La circolare
prot.4099/P4, emanata da questa Direzione in
data 5-10-2004, ha fornito indicazioni circa le
iniziative da attuare relative alla dislessia. A
RIGUARDO SI RITIENE DI DOVER PRECISARE CHE
PER L'UTILIZZAZIONE DEI PROVVEDIMENTI
DISPENSATIVI E COMPENSATIVI POSSA ESSERE
SUFFICIENTE LA DIAGNOSI SPECIALISTICA DI DISTURBO
SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (O DISLESSIA) E CHE
TALI STRUMENTI DEBBANO ESSERE APPLICATI IN TUTTE
LE FASI DEL PERCORSO SCOLASTICO, COMPRESI
I MOMENTI DI VALUTAZIONE FINALE. Si confida nella
consueta collaborazione delle SS.LL. ILDIRETTORE
GENERALE F.to M.MOIOLI
183
(No Transcript)
184
NON ESISTE UNA LEGGE CHE IMPEDISCE ALLINSEGNANTE
DI TROVARE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO CHE AIUTINO
I RAGAZZI A RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
185
(No Transcript)
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com