Title: Chris Castanza
1Un cane di nome Alessandra
Chris Castanza Italian 195 5/5/04
2Una macchina è parcheggiata davanti a una casa
moderna su una strada di periferia di una città
moderna. Dentro la casa ci vive una famiglia con
un padre moderno che lavora e alleva i suoi tre
figli, e oggi lui arriva a casa contentissimo. È
di buon umore perchè oggi il padre di questa
famiglia moderna, che lavora duro, arriva dal
lavoro in anticipo. Lui ha in mente un
pomeriggio con la sua famiglia. Con un sorriso
sulla faccia apre la porta. Figli! Cè
silenzio. La cucina è vuota. Dove siete? lui
domanda a voce più alta, ma nessuno risponde. Il
padre sente il rumore della TV da unaltra parta
della casa. Seguendo il rumore lui trova i suoi
figli, un ragazzo e due ragazze, nel soggiorno.
3Ciao ragazzi, forse non mi avete sentito. Cè
unaltra pausa, come se i figli non avessero
notato il loro padre, e poi uno dice, Ciao,
papà. Come state? Quando non cè una
risposta, Sono tornato in anticipo dal lavoro. È
stata una giornata lunghissima, il mio direttore
ci ha detto che-- Papà, sto parlando con Pia,
ha detto la figlia Livia. Il padre scrolla le
spalle e cammina verso il suo figlio maggiore,
che gioca sul computer e guarda lo schermo
attentamente. Marco, Comera la scuola oggi? È
andato bene lesame? Marco non guarda suo padre
e dice semplicemente Sì, certo, Papà Era
facile o difficile? Sì, certo, Papà. Ho
deciso di diventare un nudista. Pensi che questa
sia una buonidea?
4Sì, Papà...cosa? Il padre dice, Non stai
ascoltando ma sono contento che tu approvi.
Marco è confuso per un momento e poi ritorna al
videogioco. Il padre si inginocchia vicino a
Livia, la sua prima figlia. Lei guarda la TV
mentre parla al cellulare. Prima che il padre
possa cominciare a dire qualcosa Papà, questa è
la parte più importante. Stai zitto! Parlando al
cellulare. E poi lui ha detto a Marta che lei
aveva dei begli occhi. Che? Come puoi guardare
la TV e parlare allo stesso tempo? domanda il
padre.Un momento Pia, Papà--stai zitto! Il
padre dice, Se io avessi detto stai zitto a
mio padre-- Papà! Non essere scortese!
5Poi, lui parla alla figlia più piccola, che porta
le cuffie e non ha gli occhi chiusi. Il padre
dice, Virginia, i tuoi fratelli non hanno
rispetto per gli adulti. Tu sei differente. Lei
fa un cenno col capo, come se fosse daccordo,
Bene, la mia speranza per il futuro ritorna.
Come ho già detto, al lavoro il mio direttore ci
ha detto che poiché abbiamo finito il progetto
prima di venerdì potevamo andarcene in anticipo.
Questo è bellissimo, no? Lei fa un cenno. E
poi che dovremmo fare per la cena? Potremmo
uscire, andare a quel ristorante che vi piace.
Lei fa un cenno, Bene, adesso vedremo se io
riesco a fare muovere i tuoi fratelli.
Lei apre gli occhi e guarda suo padre, Papà,
quando sei arrivato? Sono due minuti che ti
parlo! Mi dispiace, papà non posso sentire
niente sopra i Sex Pistols. Forse possiamo
parlare dopo la prossima canzone? O quando cambio
CD?
6Subito dopo
Il padre riflette sui suoi figli per un momento.
Come ho potuto crescere tre figli così
impertinenti? si chiede. Dopo, con una voce alta
e decisa, lui dice Andiamo fuori! I figli non
rispondono, e lo guardano come se avesse già
detto la cosa più strana della sua vita. Voglio
tutti in macchina entro due minuti, andiamo al
ristorante come una famiglia normale. Senza TV,
senza cellulari, senza videogiochi e senza
musica. Vado in macchina e se voi non siete con
me troverò tre figli nuovi che ascoltano il loro
padre. Lui va in macchina, borbottando e
lasciando i tre ragazzi di stucco.
7Dopo, in macchina, i tre figli esprimono la loro
scontentezza Papà, non è giusto! Devo
telefonare a Susanna tra quindici minuti!
Posso almeno portare qualcosa da fare mentre
siamo in macchina? Possiamo divertirci senza
distrazioni. Stasera noi ci divertiamo. Ma
come? Parleremo, come una famiglia normale.
Per dieci minuti la macchina era totalmente
silenziosa. Il traffico non si muoveva e i tre
ragazzi si annoiavano. Papà, posso dormire?
domanda Virginia dolcemente. No, parliamo.
Nessuno ha detto niente. E non ci muoviamo. Il
padre si rende conto che è vero. Forse, volete
sentire una storia buffa del mio lavoro? No,
dicono i figli allunisono. Lo so, vi racconto
una storia, una fiaba come quando eravate
piccoli. Papà, una fiaba? Le fiabe sono
noiose, dice Marco.
Sono tutte uguali. aggiunge Livia, e gli altri
annuiscono. Questa è differente. È una fiaba
originale, scritta da vostro padre. Lo so,
dice Marco. Non lho nemmeno cominciata. Cera
una volta Comè originale, dice Virginia
sarcasticamente. Stai zitta. Cera una
volta...
8...in un paese lontano lontano, una parata di
persone tristi. La strada della città era piena
di una folla tutta vestita di nero. Cera un
funerale e il morto era il re più ammirato della
lunga storia del regno. Uomini, donne e bambini
andarono a rendere omaggio al Re amato mentre la
salma era portata alla tomba. La gente era tutta
a piedi eccetto una carrozza.
Cera Una Volta
Dentro la carrozza cerano due persone. Il povero
principe giovane che già aveva perso la sua mamma
e adesso andava alla tomba di suo padre. Il
bambino era molto tristo e molto solo. Laltra
persona era la seconda moglie del Re e la sua
matrigna non lo aiutava. Lei era vestita di nero
come una vedova nuova ma sotto lei aveva un
sorriso. Aveva molti piani per il regno, e il
suo nuovo potere era incantevole. Livia
interrompe la storia, Aspetta, una matrigna
cattiva? Chi sta raccontando questa storia?
Continua,
9 La prosssima mesa nel regno era difficili.
Stranieri arrivano e la gente si preoccupava
perchè ogni giorno le ragazze della città
scompavano. Ogni notte cera unaltra scomparsa e
una ragazza di meno nella città. Cera una
diceria che qualcuno aveva orchestrato le
scomparse e communque non cera una ragazza
sicura in tutto il regno. Queste circostanze
preoccuparono due persone specialmente, un marito
e una moglie che avevano avuto la loro prima
figlia settimane prima.
La matrigna, era in effetta la regina. Ma quando
si incontrò con suoi consulenti scoprì un
problema. Signora, disse un consulente, Quando
il principe si sposa lui deve essere il re, E
io non avrei niente, devo pensare a questo,
disse la matrigna mentre un piano cattivo
cominciò a formarsi nella sua mente.
10Una mattina loro lessero un avviso della polizia
Per la ragioni di sicurezza, un coprifuoco per
le ragazze giovani cominicerà oggi. Quando le
scomparse continuavano malgrado il coprifuoco, un
secondo avviso apparve Cè un elemento
pericoloso nella nostra città. La Nostra Regna
raccomanda che tutte le famiglie con una figlia
partano dalla città fino alla cattura del
colpevole. I giovani sposi cominciavano a non
credere nella polizia quando un terzo avviso
apparve Per ragioni di sicurezza, La Nostra
Regina ha decretato che avere una figlia dentro
le mura della città è temporaneamente illegale.
Con la convinzione che la polizia e la Regina
non desideravano trovare il colpevole gli sposi
partirono dalla città con molta tristezza perchè
non volevano lasciare le loro famiglie e amici.
Però per la loro figlia, che si chimava
Alessandra, decisero di andare via. Gli sposi
andarono a un paese vicino, ma prima loro
dovevano attraversare una grande foresta. La
gente della città diceva molte storie di questo
bosco, soprattuto che era abitato da fantasmi e
mostri. Era più comune viaggiare per il mare che
il bosco, ma gli sposi non avevano soldi per una
barca.
Mentre loro camminavano per la vecchia via
sentirono rumori strani e videro ombre che non
potevano essere naturali. Dope molti giorni gli
sposi avevano paura che non avressero mai trovato
un paese sicuro per la loro figlia quando
incontrarono una donna misteriosa. La donna era
vestita stranamente e aveva un comportamento
curioso. La donna ascoltò la storia degli sposi e
del pericolo nella città. Dopo lei offrì un modo
in cui loro potevano ritornare alla città. La
donna usò la magia per trasformare la figlia, ma
mentre i genitori camminavano alla città un orco
li ucci.
11Il cucciolo crebbe senza avere idea che era
differente, e inoltre lei pensava di essere un
lupo come i suoi amici nel bosco. Alessandra
viveva come una bestia selvatica fino a un
giorno, anni dopo quando lei vide il suo primo
ragazzo.
Dopo lattacco, lorco non vide un
piccolocucciolo sulla coperta di una bambina.
12 Il giovane stava leggendo su un albero da solo.
Il cane Alessandra non sapeva cioche quella
creatura strana faceva con i libri (lei non
sapeva la parola libro o nessunalta parola a
dire la verità). Quando il ragazzo vide il cane,
lui disse Buongiorno, non pensavo di avere
compagnia, Alessandra che era cresciuta con i
lupi non capì le parole, ma era interessata nella
nuova situatzione. Voresti leggere con me?
Domandò il ragazzo. Lui fece un cenno alla terra
vicino a sè e Alessandra si sedette cautamente lì
vicino. Per tre ore, il cane Alessandra era
seduto con il ragazzo mentre lui lesse ad alta
vovce dai molti libri. Alessandra non aveva mai
sentito la lingua umana ma più ascolava, più
parole poteva capire. Lei era molto più
affascinata dal ragazzo e le sue storie che dai
lupi che non avevano molto da comunicare.
Finalmente, il giovane disse Questo è abbastanza
per oggi, devo ritornare al palazzo. Il ragazzo
invitò Alessandra a tornare a casa con lui, il
cane lo seguì.
Loro arrivarono alla città, che era una cosa
veramente strana per Alessandra. Cerano molte
persone che dicevano Buongiorno Principe,
Buongiorno Sua Maestà! e Principe, cè un cane
randagio che La segue!
13Lo so, signore, lui rispose cordialmente.
Quando il principe entrò il palazzo con il suo
nuovo cane incontrò la Regina. La matrigna disse
a lui, Comera la caccia oggi? Infruttuosa,
Madre, disse il principe e lui nascose i libri
dietro la spalla. Come sempre. Forse puoi fare
qualcosa di utile con il tuo tempo, lei disse
indispettitamente menre ritornava alla sua
camera. Durante questa breve conversazione
Alessandra guardava la matrigna attentamente
ringhiando a bassa voce, perchè lei poteva
sentire che la donna era priva di bontà (benchè
avesse unesperienza limita con lumanità).
Il principe e i suoi domestici diedero ad
Alessandra una cena magnfica (che a lei piaceva
molto)... .... e un bagno (che lei odiava
perchè non aveva mai incontrato questa usanza
barbarica). Poi prima di tornare al suo principe
usò il naso per seguire le tracce della Regina.
14Alessandra la trovò a sicutere con alcuni
aiutanti. Come una spia lei ascoltò la loro
conversazione. Uno chiese alla Regina, È
possibile che lui nasconda una ragazza?
Nessuno fa la caccia e non uccide mai nemmeno
unuccellino, disse la Matrigna. Lui non usa
mai una freccia, disse unaltra. Guardatelo lui
molto attentamente. Se lui ha una ragazza devo
fermare questo rapidamente, devo ucciderlo,
disse la Regina. Alessandra non sapeva che pesci
pigliare ma decise che lo solo modo in cui poteva
aiutare il suo amico del cuore era nella foresta.
Il cane non capiva che no cera una ragazza. Si
disse Devo salvare il mio amico e la sua ragazza
da quella donna cattiva! Posso trovare gli altri
lupi e possiamo proteggere il Principe. Lei
corse fuori della città a rotta di collo.
Quando entrò la foresta trovò i suoi amici lupi e
poi spiegare la situazione. Però i lupi non
avevano pietà per gli umani che ammazzavano la
loro razza. Ma il lupo più vecchio offrì un
suggerimento trovare una fata che potesse
parlare con gli animali e gli umani, e che aveva
magia potente.
Alessandra lascò i lupi e giorni dopo
attraversava un campo erboso quando fece una
scoperta cera una persona insolita nella
erba. La figura disse, Ciao. Alessandra non
aveva mai visto una creatura come questa. Lei era
coperta di lumache e Alessandra si chiese Che
tipo di creatura è questa? Sono una fata,
disse la donna come se lei potesse leggere la
mente del cane. E tu assomigli a un cane ma cè
qualcosa di differente...ah! Riconosco il lavoro
della Presidente quando lo vedo. Una fata! Oh!
Puoi capirmi, disse il cane, Ma come? Lho
detto, sono una fataparlo le lingue di tutti gli
animali, disse la fata. Vivo in questo bosco
da tutta la mia vita e non ho mai visto una fata!
Non penso che siate vere! Io vivo in questa
foresta da molti anni e non ho visto un cane
quasi scortese, rispose la fata.
15 Ma dopo una mezzora trovò una seconda fata che
si era seduta nelle radici di un albero caduto.
Lei era coperta di insetti. Scusami, cominciò
Alessandra. Un cane selvatico! Aiutatemi! Lei
gridò impaurita. Sta calma signorina, sto
cercando la Presidente della foresta, disse
Alessandra. Mi dispiace, sono un po stressata.
Io non sono lei. Sono responsabile degli insetti.
Sai quanti insetti ci sono in questa foresta?
No, disse Alessandra. Nemmeno io. Sono troppi
per contarli, disse la fata nervosa.
Fortunatamente, la Presidente mi ha detto che
unaltra può essere responsabile per i ragni.
Loro ancora vengono qui per i miei servizi perchè
non lo sannoFerma! Alessandra stava per mettere
un piede a terra. Quasi miuccidi un
cliente! Ma dici che hai visto la Presidente?
domandò Alessandra. Sì. Ma non so dove sia
andata. Ero troppo occupata con uno scarafaggio
sarcastico e i suoi otto milioni di
bambini. Alessandra lasciò la seconda fata con
meno speranza.
Sì, lho dimenticato! Il mio principe è in
pericolo. Aspetta, non posso aiutarti. Sono
responsabile delle lumache solamente. Sai come
sono noiose le lumache? Non fanno niente, si
muovano sempre lentamente. Questa qui, la fata
indicò una lumaca con un guscio rosso, Non si
muove da tre giorni. Penso che sia morta. Oh.
Comunque, volere o volare, devi parlare con la
Presidente. Questo è il suo tipo di lavoro. Lei è
molto simpatica, lei mi aveva aiutato molte
volte, disse la fata. Ma dove posso trovarla?
Qui viccino, o forse molto lontano, disse la
fata inutilmente, Non lo so. Dopo acersalutato
la fata Alessandra andò con la speranza che
poteva trovare la fata presidenziale e trovare
cosi una soluzione per il suo problema.
16Lei trovò una terza fata nella prossima radura
che era responsabile per i colombi, ma lei non
poteva aiutarla.
... una per i serpenti...
Poi cera una fata per gli scoiattoli...
...unaltra per i porcospini (che era coperta di
bende), una per i gattiniche veramente non
piacevano alla nostra protagonista e poi
unaltra per i gatti grandia cui la nostra
protagonista piaceva davvero (volevano
mangiarla). Alessanda non aveva mai saputo che
cerano così tanti animali nella foresta e
neanche credeva alla portata della burocrazia che
le fate dovevano mantenere. Ogni fata aveva lo
stesso consiglio, trovare la Presidente della
Foresta, ma nessuno sapeva dove fosse questa
Presidente. Dopo che lei aveva parlato con troppe
fate er poterle contare, Alessandra non aveva né
speranza né pazienza. Lei era stanchissima e si
disse, La prossima fata che non mi aiuta, la
mangerò. E questo la fece sentire un po meglio.
...una per le rane...
17Lei aveva i capelli rossi, ed era seduta su un
trono di piante. Lei sorrise ad Alessandra. Tu
non sei una fata? No, sono una politica. E tu
non sei un cane. Sei una ragazza. Ti ho cambiato
io stessa molti anni fa, disse la donna. Puoi
aitutarmi con il mio problema? chiese
Alessandra. Sì. Posso aiutarti, disse la donna,
Ma prima devo dirti la storia dei tuoi genitori.
Quando li ho incontrati loro erano molto
preoccupati, non volevano partire dal loro paese
ma volevano che la loro figlia, tu Alessandra,
fosse al sicuro. Io ho offerto la mia
assistenza. Ho fatto un incantesimo che ti ha
trasformato in un cane. E gli anche ho dato un
orologio magico che può ritrasformarti in una
ragazza. Il piano era di nasconderti come un cane
in pubblico e allevarti come una ragazza in
privato.
Ma che è sucesso ? La donna continuava, Mia
cara, i tuoi genitori tornavano alla città ma
durante il viaggio loro hanno incontrato la morte
nella forma di un orco. Mi dispiace di non aver
potuto salvarli. Alessandra era triste per i
genitori che non aveva potuto mai conoscere.
Quando finalmente lei poteva parlare E
lorologio, chi ce lha adesso? chiese
Alessandra. Lorco, disse la signora. Loro
ascoltavano insieme il grido dellorco. Lui è
qui vicino e ha molta fame. Non mangia da tempo.
Se to vuoi aiutare questo principe devi
riprendere lorologio magico. Dopo, La
Presidente descrisse questoggetto al cane era
doro, con un ritratto che cambiava. Quando
Alessandra era un cane il ritratto mostrava una
bimba, quando lei era trasformata in ragazza il
ritratto mostrava un cane. Dopo la Presidente
aggiunse Cè unaltra cosa, puoi trovare il
principe nello stesso posto dove lhai incontrato
la prima volta, con lui devi confrontare la
Regina. È colpa sua che i tuoi genitori hanno
lasciato la città nei loro ultimi giorni.
Finalmente il cane arrivò a una parte della
foresta che non aveva mai visto. Era freddo e
buio con un senso di pericolo. Anche un cane
coraggioso che era stato allevato con lupi aveva
paura in quella parte della foresta. Alessandra
saltò fuori dalla propria pelle quando sentì un
grido feroce. È lorco che senti. Lui non
viaggia molto questi giorni, ma è terribile come
sempre, disse una voce. Chi parla? Chiese il
cane cercando per il proprietario della voce. Io
ti conosco cane caro. Ci siamo incontrati molti
anni fa. Ma tu eri troppo piccoli per
ricordarlo, risposì la voce. Non avevo mai
visto un essere umano prima del mio principe,
disse Alessandra mentre cercava chi parlava. Non
è vero, Alessandra. Quello è il tuo nome, con
queste parole una donna si rivelò.
18La Presidente della foresta diede al cane
Alessandra questo consiglio, per riprendere
lorologio apsettare per lalba quando lorco
dormiva. Dopo, Alessandra seguì i gridi delorco
e quando arrivò alla sua caverna aspettava per
lalba. Quando il sole arriva lei poteva vedere
la scena raccapricciante tuttintorno la caverna.
Cerano ossi di tutte le vittime dellorco ma
anche i loro possessi. Abbigliamento, le arme, e
le più terrificante di tutto parecche bambole.
Fra una pila di cose lucide lei vidì alcune
orologi. Quando tornò il corretto lei si girò
per andare via quando un mano magro afferò il suo
collo. Improvvisamente Alessandra era viso a viso
con il orco che uccessì i suoi genitori. Senza
pensare il cane tuffò i suoi denti nel occhio
sinistro del mostro!
19Lorco urlò di dolore. Alessandra prese
lorologio e corse con gambe in
spalla. Finalmente dopo che lei aveva corso
per ciò che ler sembrava uneternità, si fermò
dietro un albero. Lei mise lorologio per terra
per guardarlo. Oh! Ho dimenticato di domandare
alla Presidente come usarlo. In quel momento
opportuno arrivò una piccola lumaca rossa. Sul
guscio cera un biglietto con queste parole Per
Usare Lorologio. Grazie, Alessandra disse
alla lumaca che partì lentamente.
20Alessandra usò lorologio come le istruzioni
indicavano. Improvvisamente cerano colori e
luci e poi il cane diventò un essere umano.
Alessandra era
21Oh, siamo arrivati, mangiamo, dice il padre ai
figli. Non è terribile ascoltare vostro padre,
no? Aspetta, la storia non è finita.
Alessandra non aveva ancora salvato il
principe! E Alessandra non si era ancora
vendicata! Vendetta? chiede il padre. Sì,
vendetta prima contro lorco che ha ucciso i suoi
genitori ma è ancora vivo, e secondo contro la
Regina cattiva che aveva colpa per tutto!
ì
Ma siamo al ristorante, andiamo a
mangiare. Papà, finisci la storia!
22Dove eravamo? Oh, Il primo pensiero che
Alessandra aveva come una umana era trovare il
Principe e avvertire del piano della sua
matrigna. Lei trovò lui nel stesso posto dove
erano incontrato. Amico mio! Lei dicì. Oh,
boungiorno signorina, abbiamo incontrati? Sì.
Ma è difficile credere...
Alessandra e il Principe erano seduto mentre lei
provò a spiegargli le sue circostanze strane.
Quando lui non credeva la storia Alessandra ebbe
unidea. Posso provare la mia storia, disse
Alessandra e lei ritarò lorologio magico della
tasca. Il principe rise quando vedì lorologio.
Questo è magico? Allimprovviso--
23--unombra gigante saltò da dietro un albero.
Era lorco più arrabbiato che mai. Dio mio!
gridò il principe. Lorco fece un grido terribile
e si lanciò verso lorologio.
24Invece di correndo Alessandra ringhiò al orco
ferocamente (perchè lei ancora pensava come un
cane).
Ma lorco non aveva paura di questa ragazza
normale che aveva il suo orologio. Lorco afferrò
il suo braccio e gridò alla ragazza.
Alessandra stava pensando che fosse finita
25...quando lorco era pronto a mangiare
Alessandra, il Principe usò il suo arco che non
usava mai per uccidere gli animali e con una
freccia sola nella testa uccise il mostro.
Adesso, ti credo, disse il principe. Grazie
amico, disse Alessandra. Insieme il principe e
Alessandra ritornarono alla città per affrontare
la Regina.
26Quando il due arrivano al palazzo, il principe
confrontò sua matrigna. La Regina poteva vedere
che cera una attrazione fra il principe e quella
ragazza provò a uccidere il due.
Quando il principe non stava guardando la Regina
provò a pugnalarlo. Alessandra mise fine a
questo tradimento, fermò il mano della matrigna.
Quando il principe vedì che aveva sucesso
dise Grazie Alessandra hai provato sua
fedeltà. Poi il giovane guardò sua matrigna.
Non pensavo mai che tu puoi essere male.
27Alessandra e il principe erano sorpresi quando
ascoltarono che lei aveva fatto. Decisero
lasciare la donna cattiva nella foresta dove lei
poteva incontrare suo fine con le bestia.
Quando lei vedì il dolore e la rabbia negli
occhi del suo figliastro la donna cattiva non
poteva dire più bugie. Lei era confronta con sua
tradimento della gente della città e della
memoria del suo marito. Figlio mio, ho fatto
molti cosi mali! E poi lei confessò a tutti gli
anzioni cattiva che aveva fatto durante il suo
regno, incluso lordine di rapire le bambine
della città che resultò negli morte dei genitori
di Alessandra. Tutto è colpo mia! Ma siamo
famiglia! Sono la moglie del suo padre morto.
Sono alla sua mercia!
28Il due giovani risero quando scoprirono che la
ragione per la quale Alessandra aveva cominciato
la sua avventura era una ragazza che non esisteva
eccetto nella mente paranoica della Regina. Dopo
Alessandra e il Principe si scoprirono innamorati
e ebbero delle grandi nozze che furono una festa
per tutta il regno.
Invecchiarono insieme e vissero sempre felici e
amici. Adesso possiamo mangiare?
Sì, bravo papà, dice Virginia. Sì, papà, dice
Marco, Forse possiamo fare unaltra storia?
Sì, io comincio, dice Livia, Cera una
volta.. Come sei originale! dice il Padre e la
famiglia comincia a mangiare.