Title: Presentazione di PowerPoint
1Liceo Scientifico V. De Caprariis, Atripalda,
AV
2- Sommario
- Relazione introduttiva
- Cenni di elettromagnetismo
- Dosimetria
- Sorgenti artificiali (Antenne)
- Interazione bio-elettromagnetica
- Implicazioni sanitarie
- Normativa vigente
- Misurazione e conclusioni
3 4Progetto C.E.M.
- Abbiamo aderito al progetto C.E.M. per capire gli
effetti che unantenna di una stazione base per
la telefonia mobile,posta vicino al nostro liceo,
potrebbe avere sul territorio circostante. - Le tre fasi del progetto
- Fase teorica coordinata dal docente interno
allistituto,il prof. Orazio Faella - Valutazione dellinterazione tra il fenomeno
magnetico e la materia vivente,coordinata dalla
docente dellUniversità di Salerno,la prof.sa
Ileana Rabuffo - Verifica e monitoraggio coordinato dal Dott.
Roberto Monaco. - Durante la fase teorica abbiamo approfondito i
concetti dicampo elettrico e magnetico,onde
elettromagnetiche,spettro elettromagnetico e
interazione bio-elettromagnetica. - Lultima fase,invece,ha richiesto lanalisi della
normativa vigente riguardo la protezione
dallesposizione a campi elettromagnetici. - Le rilevazioni sono state effettuate grazie alla
strumentazione(Misuratore di campo
elettromagnetico per alta e per bassa frequenza )
in dotazione al Dipartimento di Fisica.Al termine
di queste il nostro gruppo operativo è stato
diviso in sottogruppi che hanno curato i diversi
aspetti del progetto sotto la supervisione del
prof. Orazio Faella,al fine di giungere a questa
relazione riassuntiva.
5CENNI DI ELETTROMAGNETISMO Campo
elettrico regione dello spazio in cui una carica
elettrica è sottoposta ad una forza attrattiva o
repulsiva che può essere quantificata come una
forza per unità di carica? EF/Q (lunità di
misura è il Volt/metro?V/m) Campo
magnetico regione dello spazio in cui una
corrente elettrica o un dipolo magnetico genera
una perturbazione che esercita una forza su una
carica in movimento proporzionale alla sua
velocità ed al valore della carica
stessa (lunità di misura è il Tesla) Il campo
elettromagnetico Un campo elettrico che varia
nel tempo genera un campo magnetico altrettanto
variabile. Tali campi concatenati generano il
cosiddetto campo elettromagnetico, che può essere
rappresentato mediante delle onde in fase che
oscillano perpendicolarmente fra di loro.
Questo fenomeno studiato dallo scienziato
tsedesco James Clerk Maxwell ha portato alla
formulazione delle Equazioni di Maxwell grazie
alle quali è possibile ricavare in ogni punto il
valore del campo elettrico e del campo
magnetico.
6Velocità di propagazione Il campo e.m. si propaga
nel vuoto alla stessa velocità della
luce(c) C2.998 x 108 m/sec. La frequenza (f) è
il numero delle oscillazioni delle oscillazioni
dellonda al secondo. La lunghezza donda (?) lo
spazio percorso dallonda durante
unoscillazione.
Limpedenza donda I fronti donda sono superfici
sferiche concentriche alla sorgente.La
propagazione dell onda avviene in direzione
perpendicolare al fronte donda.Il campo
elettrico ed il campo magnetico sono
perpendicolari fra loro e perpendicolari alla
direzione d propagazione.Il loro rapporto è
costante ed è definito impedenza
donda(z) ZE/H?377?
Energia elettromagnetica Unonda elettromagnetica
trasporta energia nella direzione di
propagazione.Questa energia è definita densità di
potenza(S) SExH(lunità di misura è il W/m2)
Zona di campo lontano e di campo vicino Rispetto
alla distanza dalla sorgente (d) il campo
elettromagnetico può essere definito radiativo(1)
o reattivo(2).  (1) Con d??? si è in zona di
campo lontanolonda e.m. segue le equazioni di
Maxwell e lenergia si allontana con vc dalla
sorgente.  (2)Con d??? si è in zona di campo
vicinolenergia è localizzata attorno alla
sorgente. Il campo reattivo presenta
caratteristiche simili ai campi statici ed è
quindi dettocampo quasi statico.
7Lo spettro elettromagnetico  le radiazioni
elettromagnetiche hanno uno spettro molto ampio
suddiviso in una serie di intervalli classificati
secondo la frequenza f o la lunghezza donda
?. Â Classificazione delle radiazioni
elettromagnetiche Le radiazioni elettromagnetiche
si distinguono in -ionizzanti?radiazioni aventi
unenergia sufficiente ad estrarre uno o più
elettroni dallatomo. E stato scientificamente
attestato che le radiazioni ionizzanti sono
cancerogene. -non ionizzanti? radiazioni aventi
unenergia tale da non modificare la struttura
dellatomo. La distinzione viene effettuata
secondo i seguenti valori -radiazioni non
ionizzanti(NIR) ???100nm oppure
E?12eV -radiazioni ionizzanti???100nm oppure
E?12eV Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Lo spettro elettromagnetico  le radiazioni
elettromagnetiche hanno uno spettro molto ampio
suddiviso in una serie di intervalli classificati
secondo la frequenza f o la lunghezza donda
?. Â Classificazione delle radiazioni
elettromagnetiche Le radiazioni elettromagnetiche
si distinguono in -ionizzanti?radiazioni aventi
unenergia sufficiente ad estrarre uno o più
elettroni dallatomo. E stato scientificamente
attestato che le radiazioni ionizzanti sono
cancerogene. -non ionizzanti? radiazioni aventi
unenergia tale da non modificare la struttura
dellatomo. La distinzione viene effettuata
secondo i seguenti valori -radiazioni non
ionizzanti(NIR) ???100nm oppure
E?12eV -radiazioni ionizzanti???100nm oppure
E?12eV Â
  Â
8DOSIMETRIA
Con il termine dosimetria si intende linsieme
degli studi volti a determinare quanto campo
elettromagnetico penetra in un corpo biologico,
in una assegnata situazione di esposizione. Luni
tà di misura è il SAR
9SAR Specific Absorption Rate (Rateo di
Assorbimento Specifico)
1SAR
E2
Dove
è la densità della materia investita
è la conducibilità magnetica
Per una misurazione più accurata
E2(x,y,z) dV
1SARmedio
10STRUMENTI DI MISURAZIONE IL DOSIMETRO
Il dosimetro è un apparecchio utilizzato per la
misura della dose assorbita1di radiazioni
ionizzanti. Alcuni dosimetri si basano sulla
misura della corrente elettrica generata in un
circuito quando una radiazione attraversa una
piccola camera di ionizzazione. I dosimetri
termoluminescenti (o dosimetro a
termoluminescenza - TLD) e i dosimetri
fotoluminescenti (o dosimetro a fotoluminescenza)
si basano sulla proprietà di alcune sostanze che,
dopo l' esposizione a raggi ionizzanti, emettono
una radiazione luminosa se riscaldate o
illuminate.I dosimetri possono essere del tipo
fotografico o del tipo elettrostatico.
11IL DOSIMETRO FOTOGRAFICO
Il dosimetro fotografico (film-badge) viene usato
normalmente all' interno di strutture ospedaliere
e viene impiegata una pellicola fotografica su
cui, per effetto del passaggio di radiazioni
ionizzanti, si ha un annerimento dipendente dall'
energia di radiazione. Si tratta di rilevatori
che vengono indossati come piastrine o come
bracciali, per essere portati dove sono presenti
sostanze radioattive o apparecchi per l'emissione
di raggi X. Ad esempio ne fanno comune uso i
radiologi. Essi si basano sull'impressione di
un'emulsione fotografica sottoposta ad
irradiazione, poiché le emulsioni fotografiche si
anneriscono in modo proporzionale alla dose
assorbita.
12 IL DOSIMETRO ELETTROSTATICO
Il dosimentro elettrostatico si basa su un
principio similare ai contatori geiger-muller ,
in alcuni casi si ha la possibilità di una
lettura immediata mentre in alcuni casi si ha la
necessità di utilizzare un apposito strumento.
Esistono vari sistemi dosimetrici calorimetro
(la variazione di temperatura è la proprietÃ
osservata), disco di alanina (misura EPR dei
radicali formati) e disco di PMMA
(PolyMethylMethAcrylate, misurazione di bande
UVVis caratteristiche). Sono camere di
ionizzazione molto piccole che vengono portate
nel taschino come comuni penne stilografiche, di
cui hanno la forma. Basano il loro funzionamento
sugli effetti della ionizzazione di un gas
(condensatori ad aria). Alcuni di questi
dosimetri si leggono direttamente attraverso un
indice ingrandito con un sistema di lenti altri
si leggono utilizzando un apposito strumento
esterno.
13DOSIMETRIA SPERIMENTALE TELEFONIA MOBILE
Accertato che i campi elettromagnetici associati
ai telefoni cellulari sono altamente uniformi e
localizzati, per appurare che la potenza emessa
da questi apparecchi dia luogo ad un valore di
SAR inferiore ai valori indicati dalle normative,
questo tipo di sperimentazione viene applicata
soprattutto nel campo della telefonia mobile. I
test sono condotti misurando il SAR assorbito da
fantocci che riproducono il corpo umano, mediante
sonde di campo elettrico.
14INCERTEZZA DELLE MISURE
Il risultato delle misure è solo
unapprossimazione o una stima del valore della
quantità da misurare e quindi è completo solo se
accompagnato da una stima dincertezza delle
misure stesse di conseguenza, per verificare i
risultati delle misure, è necessario valutare
anche lincertezza
15ANTENNE
Unantenna è un dispositivo che ha la funzione di
trasduttore per operare la trasformazione di un
segnale elettrico in energia e.m. irradiata
(trasmittente) oppure effettuare la conversione
inversa (ricevente).
Per un antenna isotropa la densità di potenza
vale Si Pi/(4?r2)
Lantenna isotropa è unastrazione che nella
realtà non esiste. Comunque molte antenne sono
realizzate in modo che lirraggiamento avvenga
per la sua quasi totalità in un angolo solido
molto ristretto (fascio dellantenna), esse sono
cioè direttive. Il guadagno di una direttiva è
definito come G Sm/Si
Maggiore è il guadagno dellantenna, maggiore è
la sua direttività .
16I pattern di radiazione
Ogni antenna viene caratterizzata da un diagramma
dì radiazione, detto anche caratteristica o
diagramma di direttività in cui è riportata,
nelle diverse direzioni, la radiazione relativa
che l'antenna emette.
Il diagramma di ricezione rappresenta invece la
risposta relativa dell'antenna alla radiazione
e.m. incidente dalle diverse direzioni. Per il
teorema di reciprocità di Rayleigh - Carson, il
diagramma di radiazione e quello di ricezione di
un'antenna coincidono, purché la radiazione
trasmessa e quella ricevuta siano polarizzate
ugualmente.
Un'altra caratteristica è la larghezza del
fascio. Si può definire la larghezza del fascio
come l'angolo entro il quale la tensione misurata
ai morsetti di un'antenna ricevente si mantiene
al di sopra del 70,7 della tensione rilevata con
la medesima antenna posizionata nella direzione
di massima irradiazione.
II fattore d'antenna, indicato spesso come K,
indica come sia legato il valore di campo
elettrico incidente sull'antenna alla tensione
rilevabile ai morsetti dell'antenna. Esso varia
al variare della frequenza e ne viene di solito
fornita una tabulazione in funzione della
frequenza. Possiamo scrivere che, in scala
lineare KE/V
Abbiamo poi l'efficienza di radiazione, che
esprime il fatto che non tutta la potenza fornita
in ingresso all'antenna viene irradiata, è data
dal rapporto tra la potenza totale irradiata e la
potenza fornita in ingresso ai morsetti
dell'antenna stessa.
17Tipi di antenne
Le antenne comunemente utilizzate per la
trasmissione hanno le forme e le dimensioni più
differenti, ma possono essere ricondotte a tre
classi distinte
ANTENNE AD APERTURA O A SUPERFICIE RADIANTE
ANTENNE FILIFORMI
Le antenne filiformi sono, essenzialmente,
costituite da spezzoni di conduttori lineari di
diversa lunghezza. Sono le spire, i dipoli, i
dipoli a semionda, i dipoli ripiegati, le Yagi, i
monopoli, le log-periodiche, le biconiche, le
log-spirali-coniche. Sono quelle più diffuse
avendo i più disparati campi di applicazione.
Le antenne ad apertura o a superfìcie radiante
hanno una struttura a paraboloide, ma ad esse
appartengono anche le horn per microonde. Le
parabole sono spesso dotate di un guscio
protettivo detto radome usato per offrire una
protezione dell'antenna dalla neve, dal ghiaccio
e dalla polvere.
ANTENNE A PANNELLI
Le antenne a pannelli sono utilizzate per la
telefonia cellulare.
18Antenne a pannelli
Unaltra tipologia di antenne importanti è quella
utilizzata per la telefonia cellulare.
Unesempio è la SPA920/85/13/0/V (Huber Suhner)
la cui struttura è
? Antenna con pannelli per telefonia mobile. Via
Serino, Atripalda (AV)
Esempio di pannello?
- caratteristiche antenna a pannelli.
19Interazione bio-elettromagnetica
Interazione dei campi elettromagnetici con la
materia biologica
20(No Transcript)
21- ELF (0 3 hKz)
- I campi ELF non trasportano energia.
- EFFETTI
BIOLOGICI - Interferenza delle correnti indotte con i
meccanismi fisiologici della ricezione sensoriale
e dellattività muscolare(si potrebbero anche
avere alterazioni del flusso del sangue e
modificazione degli impulsi nervosi). - Non sono stati ancora evidenziati elementi di
consistenza da suggerire lipotesi della
cancerogenicità dei campi elettromagnetici.
22- RADIOFREQUENZE (30 kHz 300MHz)
- I campi di questa zona trasferiscono energia.
- Per i campi a radiofrequenza non abbiamo la
certezza di tumori - IPOTESI TRASDUTTIVA influenza gli scambi
molecolari tra cellule - IPOTESI DELLA MELATONINA abbassa la produzione
di melatonina che protegge dal cancro - MODIFICAZIONE DELLA MOLECOLA RECETTORE
- IPOTESI DELI RADICALI LIBERI più frequenti e
producono nuove - cellule
- IPOTESI DELLA MAGNETITE
23- MICROONDE (0,3 GHz 300 GHz)
- EFFETTO TERMICO
- Nel caso di prolungate esposizioni a tali campi
si possono subire danni localizzati agli organi
più sensibili allipertemia. E stato dimostrato
che,affinchè si verifichino tali danni è
necessario superare densità di potenza di almeno
100 W/Kg . EFFETTI
A LUNGO TERMINE - E stata osservata una molteplicità di effetti
che riguardano linterazione di questo campo con
la materia vivente e leffetto più interessante è
quello che porterebbe al cambiamento della
permeabilità della membrana cellulare e
mutazioni nelle cellule somatiche e germinali. - Studi di laboratorio non consentono risultati
definitivi quindi non esistono rischi accertati.
24IMPLICAZIONI SANITARIE Nel corso di questo secolo
la diffusione dellelettrificazione ha indotto
una profonda trasformazione nellindustria,
nelleconomia e nel comportamento sociale. Questo
processo è stato caratterizzato dall impiego di
apparati elettrici che possono produrre dei campi
elettromagnetici, emanando radiazioni dette non
ionizzanti. Proprio gli apparati per la
telefonia mobile, e per la diffusione dei segnali
radiotelevisivi sono stati allorigine di
preoccupazione in alcuni settori della pubblica
opinione. Questa preoccupazione è causata sia dal
dato oggettivo del proliferare e moltiplicarsi di
questi impianti, sia dalla carenza di
informazione in materia. Quali radiazioni sono
cancerogene? Le radiazioni elettromagnetiche si
suddividono in due grandi categorie le NIR
(radiazioni non ionizzanti) e le radiazioni
ionizzanti.In ciascuna banda si devono
distinguere gli effetti a breve termine e quelli
a lungo termine. In entrambi i casi il meccanismo
che provoca i danni è lo stessola trasformazione
dellenergia elettromagnetica in calore. Per
quanto riguarda gli effetti dellesposizione a
breve termine ai campi ELF, lesperienza di oltre
un secolo di impiego di energia elettrica non ha
mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi legati
allesposizione ai campi dovuti agli
elettrodotti. Per quanto riguarda invece gli
effetti a lungo termine studi condotti in diversi
paesi hanno evidenziato un incrementato numero di
cataratte,eritemi e riscaldamento dei tessuti
biologici. E stato calcolato che luso di un
cellulare,per cinque minuti di seguito,è in grado
di provocare un aumento di temperatura di 1 grado
nellarea circostante. In questo modo il
meccanismo di termoregolazione dellorganismo
viene attivato in maniera artificiale,entra in
funzione,ma quando il carico termico è eccessivo
la cellula soffre o addirittura muore.Studi più
recenti hanno riscontrato anche probabili
neoplasie e leucemie. Tuttavia tali dati non sono
sempre attendibili. Â
25Normativa sui campi elettromagneticiIntroduzione
Le vigenti normative di protezione sui campi e.m.
si basano su studi legati alle conoscenze
scientifiche, che hanno permesso di affermare il
principio di precauzione, che esige l utilizzo
di misure cautelative. Le normative sono nate
soprattutto a causa dell opinione pubblica che,
allarmata dai più pericolosi effetti, ha spinto
le autorità ad abbassare ulteriormente le misure,
rispetto a quelle consigliate dagli organismi
internazionali. La formulazione dei limiti di
esposizione deve tener conto sia delle esigenze
di protezione della salute che di quelle
economiche e di altra natura. Si tratta quindi di
una ricerca di uno sviluppo sostenibile infatti
la limitazione delle dosi o dell esposizione è
da prefiggersi indipendentemente dall esistenza
accertata dei rischi sanitari.
I fondamenti scientifici delle linee guida
internazionali
L incolumità del pubblico esposto si realizza
con i limiti di esposizione, espressi in termini
di grandezze fisiche, tra cui la densità di
corrente e il tasso di assorbimento specifico o
SAR, relativo agli effetti termici dei campi
elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. I
limiti di esposizione vengono individuati da
livelli di soglia, al di sopra dei quali
potrebbero verificarsi conseguenze biologiche
rilevanti. Accanto ai limiti, le linee guida
forniscono i livelli di riferimento, ricavati dai
limiti di base attraverso modelli dosimetrici che
si basano sulle caratteristiche fisiche dei campi
e quelle del soggetto esposto.Al fine
precauzionale si adotta anche il valore più
sfavorevole,che in situazioni realistiche porta
ad un ulteriore riduzione dei livelli di
esposizione. Questi limiti, però, sono relativi
soltanto ai posti di lavoro.Recenti stime hanno
dimostrato che tutti gli attuali telefoni
rispettano i limiti fondamentali, cioè quelli
relativi al SAR locale in particolari zone del
corpo.
26La legge quadro sull inquinamento
elettromagneticoLa legge quadro sull
inquinamento elettromagnetico è composta da 17
articoli ed è indirizzata della popolazione, dei
lavoratori, dell ambiente e del paesaggio
esposti ai campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici. Lo stato ha il compito di
- Fissare limiti, valori di attenzione e obiettivi
di qualità - Promuovere attività di ricerca e di
sperimentazione - Coordinare la raccolta e la diffusione dei dati
- Istituire il catasto delle sorgenti fisse e delle
aree interessate dalle emissioni delle stesse - Stabilire i criteri per l attuazione dei piani
di risanamento indicando tempi e priorità - Stabilire le metodologie di misurazione
- Attivare accordi di programma con i titolari dei
vari impianti per minimizzare gli effetti
ambientali - Stabilire una nuova disciplina per le
autorizzazioni e l esercizio di elettrodotti con
tensione superiore a 150 kV.
27Legge Regionale della Campania n.14 del 2001
Abbiamo visto nella trattazione della legge
quadro che i ruoli coperti dalle diverse
Amministrazioni sono definiti, benchè sono
lasciate competenze per quanto riguarda l
emanazione di leggi per linquinamento
elettromagnetico alle varie Regioni Italiane, tra
le quali la Campania che con la Deliberazione
della Giunta Regionale n. 3202 ha per oggetto la
tutela igienico sanitaria della popolazione dalle
esposizioni a radiazioni non ionizzanti generate
da impianti per le telecomunicazioni. La Legge
Regionale n.14 emanata nel 2001 detta le norme
per disciplinare listallazione e la modifica di
tutte le sorgenti che generano radiazioni non
ionizzanti con frequenza compresa tra i 100 kHz e
300 GHz e con potenza massima superiore ai 7
Watt.
La deliberazione regionale prevede di
stabilire lapplicazione di sanzioni
amministrative da euro 5000 a euro 25000 a carico
dei titolari o legali rappresentanti degli
impianti in caso di adempienza e affida allARPAC
il controllo periodico di campi e.m. dopo aver
fatto un Catasto Regionale delle fonti fisse di
radiazioni non ionizzanti.
La
Legge Regionale del 24/11/2004 è stata emanata in
attuazione dellarticolo 8 della Legge n 36
Legge Quadro sulla protezione delle esposizione
al campo e.m. al fine di tutelare la popolazione
da possibili rischi sanitari. Essa è suddivisa in
9 articoli che sanciscono rispettivamente la
finalità e il campo di applicazione, la
comunicazione, lautorizzazione, l istruttoria e
l autocertificazione, i limiti massimi
ammissibili di esposizione,le verifiche dei
limiti massimi di esposizione e vigilanza, il
Catasto Regionale, la Norma transitoria e infine
le sanzioni.
28Normativa città di Atripalda (AV)
Tale normativa regola l installazione delle
apparecchiature che possono comportare
lesposizione della popolazione ai campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici (con
frequenze tra 100 kHz e 300 GHz). I suoi
obiettivi sono il corretto insediamento degli
impianti e la semplificazione amministrativa dei
procedimenti autorizzativi. Il presente
regolamento è applicato soprattutto per stazioni
o impianti radioelettrici, impianti per telefonia
mobile ed impianti fissi per radiodiffusione. Per
quanto concerne il piano delle installazioni,
bisogna inoltrare al Comune di Atripalda un piano
delle installazioni in cui devono essere
riportati gli impianti da installare. Inseguito
alla verifica della congruenza con i piani
precedentemente approvati, il Comune invierà due
copie di tale piano allAgenzia Regionale per la
protezione dellambiente della Campania (ARPAC).
Il comune approverà il piano delle installazioni
dopo aver ottenuto l autorizzazione dall ARPAC,
la quale su richiesta dell Amministrazione
Comunale, effettuerà i dovuti controlli e le
specifiche misurazioni.
29LEGGE GASPARRI La legge Gasparri del 2002 detta
i principi fondamentali di impianti
elettromagnetici al fine di agevolare e
liberalizzare il settore delle telecomunicazioni,c
onsentendo di installare le proprie
infrastrutture e di adeguarle al fine di
soddisfare le esigenze dettate dallo sviluppo
tecnologico.La legge stabilisce che ogni tipo di
infrastruttura,escluse le torri e i tralicci
relativi alle televisioni digitali,può essere
realizzata in ogni parte del territorio
comunale.Questa legge prevede che listanza di
autorizzazione, presentata allente locale,debba
essere corredata di una documentazione atta a
comprovare il rispetto dei limiti di esposizione
e i valori di attenzione.Nel caso di
presentazione di più domande viene data la
precedenza a quelle presentate congiuntamente da
più operatori.Quando,invece,unamministrazione
abbia espresso il proprio dissenso,il
responsabile del procedimento convoca una
conferenza di servizi,alla quale prendono parte i
rappresentanti delle amministrazioni degli enti
locali interessati.Il rilascio dellautorizzazione
comporta la possibilità di poter effettuare gli
scavi indicati nel progetto,cioè la concessione
del suolo e del sottosuolo pubblico
necessariodopo novanta giorni dalla
presentazione la domanda si intende accolta.
30MISURAZIONI EFFETTUATE Abbiamo effettuato delle
misurazioni allinterno e allesterno
dellistituto con la collaborazione del prof.
Monaco delluniversità degli studi di
Salerno. Abbiamo iniziato con la misurazione del
campo elettrico effettuata allesterno
delledificio per constatare eventuali effetti
provocati da unantenna-ponte installata a circa
100m dallistituto.
Misure effettuate in radio frequenza
31Abbiamo constatato che spostandoci a varie
distanze dallantenna ed anche ad unaltezza
maggiore misurando in alcune aule del secondo
piano dellistituto, abbiamo riscontrato un
valore medio costante che si aggirava intorno a
0,2 V/m, valore ben al di sotto dei valori
consentiti, per cui lo abbiamo attribuito ad un
fondo naturale. Â Siamo poi passati alla
misurazione del campo elettrico e magnetico in
varie zone allinterno e allesterno
dellistituto.
Misurazioni effettuate in Elf.
32CONCLUSIONI Al termine del progetto ci siamo
occupati di analizzare i dati elaborati dalle
rilevazioni del campo elettromagnetico nei pressi
della nostra scuola, rapportando i risultati così
ottenuti con la normativa vigente
sullinquinamento provocato da tale campo. Il
limite di esposizione al campo magnetico generato
alla frequenza industriale in luoghi, come un
istituto scolastico, dove si trascorre la maggior
parte della giornata, è di 0.1 mT. La media che
abbiamo ottenuto dalle nostre misurazioni è di 15
?T, e quindi nettamente inferiore. La normativa
stabilisce inoltre il tetto massimo di
radiofrequenza compatibile con la salute umana
che è di 6 V/m. Dall elaborazione dei dati che
sperimentalmente abbiamo raccolto, risulta che
lintensità del campo elettrico nel nostro
edificio è in media pari a 0.2 V/m, e rientra
perfettamente nei limiti imposti dalla normativa.
Abbiamo constatato al termine della nostra
analisi che lambiente scolastico che
frequentiamo non è soggetto ad un tasso di
inquinamento elettromagnetico rilevante. Visto
che il nostro istituto non è un luogo a rischio,
e che la salute di chi lo frequenta non è minata
dal pericolo che deriva da un eccessiva
esposizione a fonti elettromagnetiche, possiamo
affermare che non sono necessarie attività di
prevenzione
33Hanno partecipato al progetto gli alunni IV A
Acone Luigi, Amoroso Carmine, Avallone Maria,
Battista Alba, Brogna Romeo, Carullo Angela,
Cioffi Valentina, D Agostino Teresa, DAgostino
Ilenia, Di Donato Carmela, Galluccio Luigi,
Martone Carmen, Perna Jessica. VA Albano
Francesco, Aquino Chiara, Battista Antonio,
Cerrato Gianfranco, Della Sala Antonio, Dello
Iacono Moira, Ercolino Benedetta, Fiore
Valentina, Lepore Serafina, Lombardi Antonio,
Martignetti Rosanna, Ruggiero Mario, Sanzò
Silvana, Troisi Diletta. VC Aprano Salvatore,
Contursi Ramiro Antonio, De Feo Emanuela, Paris
Serena, Ricciardelli Virginia. Coordinatore
Prof. Orazio Faella Collaboratori esterni
Prof.sa Ileana Rabuffo, docente Università di
Salerno, Dott. Roberto Monaco, ricercatore
C.N.R. Pozzuoli (NA).
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