Title: Bonifica e smaltimento eternit
1SMALTIMENTO ETERNIT
Cosa è l'eternit L'eternit è un materiale
composto da cemento e da fibre di amianto,
motivo per cui viene anche chiamato
fibrocemento,
che
grazie
alle
caratteristiche
che
presentava, ebbe nei decenni passati
una vastissima diffusione soprattutto in ambito
edile.
La componente dell'amianto
nell'eternit serve per dare al materiale la
necessaria resistenza alla trazione, dato che il
cemento ha una buona resistenza alla
compressione ma risulta debole rispetto alle
forze di trazione. Il cemento a sua volta
compatta le fibre di amianto e conferisce al
materiale la rigidità e la solidità necessaria
ai diversi impieghi a cui leternit era destinato.
Nonostante la sua produzione e commercio siano
stati vietati da ormai più di venti anni,
tale materiale ha ancora una diffusione
vastissima, perché il suo uso è stato massiccio e
continuo per diversi decenni. Per questa
ragione sul territorio italiano sono ancora
presenti innumerevoli immobili da bonificare o
comunque mettere al sicuro dalla presenza di
eternit.
La ragione della messa al bando di questo
materiale sta nell'alta pericolosità che
costituisce per la salute delle persone, causata
dalla presenza di amianto al suo interno.
L'amianto, che si presenta in forma di fibre
sottilissime, si trova infatti inglobato in una
matrice di cemento che, quando l'eternit è in
buono stato, impedisce che le fibre si disperdano
nell'aria. Tale dispersione comporterebbe
infatti il pericolo dell'inalazione delle fibre
stesse da parte delle persone, attraverso la
respirazione, cosa che a sua volta esporrebbe al
rischio delle numerose malattie, alcune molto
gravi, connesse all'inalazione di amianto.
Al riguardo è però bene sapere che i rischi
maggiori li corre, e in passato gli ha corsi, chi
tratta leternit per motivi professionali, ed è
quindi esposto continuamente e per lunghi
periodi. Ma anche chi non lo tratta
professionalmente può correre dei rischi, che
aumentano in rapporto allintensità e alla
durata temporale dellesposizione così come
ad alcuni altri fattori di minore rilievo.
smaltimento eternit www.smaltimentoeternit.org
2SMALTIMENTO ETERNIT
Quando è pericoloso E' molto importante avere
presente che l'eternit in sé e per sé, non è
pericoloso. Lo diventa invece quando il degrado,
causato dal tempo, ha raggiunto uno stato in cui
la matrice di cemento che ingloba le fibre di
amianto ha perduto le sue caratteristiche di
compattezza e di solidità. In queste situazioni,
sulla superficie dell'eternit iniziano a
presentarsi crepe, fessure e piccoli sfaldamenti
attraverso cui le fibre di amianto possono
fuoriuscire e disperdersi nell'aria.
La velocità a cui l'eternit degrada è piuttosto
varia perché dipendente dalle condizioni in cui
i manufatti sono conservati. Maggiori sono le
sollecitazioni di varia natura a cui questi sono
esposti, e con maggiore velocità procederà il
degrado del materiale. Nel caso quindi di una
tettoia, esposta a vento, gelo e pioggia, nonché
a sollecitazioni di altra natura, il degrado sarà
certamente più veloce che non quello di un vaso
mantenuto in appartamento per tutto l'anno.
La valutazione dello stato dell'eternit può
essere fatta in maniera approssimativa anche
dal proprietario o dall'inquilino dell'immobile,
semplicemente esaminandone la superficie. Tale
metodo però lascia sovente dei dubbi, per cui è
bene che sia seguito da un esame effettuato in
loco da un tecnico specializzato con una buona
esperienza al riguardo. In alcuni casi, per una
valutazione particolarmente precisa, è anche
possibile procedere con il prelievo di un
campione che verrà poi esaminato in laboratorio.
L'ispezione da parte di un tecnico è però
sufficiente nella maggior parte dei casi per
capire se è bene effettuare un intervento
immediato, oppure se è possibile attendere
ancora del tempo prima di procedere con la messa
in sicurezza.
Come si interviene Per intervenire su
dell'eternit degradato è possibile procedere
essenzialmente in due maniere smaltimento e
bonifica in loco.
Lo smaltimento prevede lo smontaggio, quando
necessario, e quindi la rimozione dei manufatti
in eternit, e poi il loro trasporto in discarica.
E' una soluzione definitiva, che elimina per
sempre il problema, ed è quindi la soluzione
verso cui alla fine tutti gli immobili ancora
contenenti eternit dovranno prima o poi
procedere.
La bonifica in loco è invece una soluzione
alternativa che permette di mantenere sul luogo
l'eternit da mettere in sicurezza e spesso di
continuare ad utilizzarlo mantenendone le stesse
funzionalità. Nel caso di una tettoia, ad
esempio, una bonifica in loco da la possibilità
di continuare ad utilizzarla come tale, ancora
per un tempo sufficientemente lungo.
Per procedere in questo senso le tecniche
utilizzate sono essenzialmente due. La prima,
chiamata "incapsulamento", consiste nel
rivestire il manufatto da bonificare con
apposite sostanze,
smaltimento eternit www.smaltimentoeternit.org
3SMALTIMENTO ETERNIT applicabili alla stregua di
vernici, che una volta asciugatesi costituiscono
una sorta di manto che riveste il manufatto,
compattandolo. In questo modo le fibre di amianto
rimangono circoscritte nella matrice di cemento
e non possono quindi disperdersi nell'aria.
La seconda tecnica è invece chiamata
"confinamento" ed è in buona parte simile alla
precedente. In questo caso però l'isolamento
dell'eternit viene ottenuto con l'impiego di una
struttura rigida, che avvolge l'eternit e
conferisce al tutto una maggiore solidità e
rigidità. La struttura, che spesso è composta da
più strati in materiali diversi, impiega non di
rado lastre di plastica o di altri composti. E'
una tecnica utilizzata soprattutto con le
tettoie, perché risulta in una stabilità
strutturale maggiore che permette di continuare
ad utilizzare la tettoia mantenendola esposta a
sollecitazioni di vario tipo, quali quelle del
vento o del calpestamento, ad esempio nelle
operazioni di manutenzione. Anche in questo caso
è previsto comunque un primo incapsulamento
dell'eternit, dato che tale operazione aumenta
la garanzia di mantenere le fibre di amianto ben
confinate nella matrice di cemento. Entrambe
queste tecniche costituiscono però solo dei
rimedi temporanei, dato che il processo di
degradamento delleternit non viene arrestato
completamente ma solo rallentato. Sarà quindi
prima o poi necessario procedere con una vera e
propria rimozione e relativo smaltimento.
Quanto costa lo smaltimento delleternit Riguardo
ai costi dello smaltimento dell'eternit
bisogna innanzitutto dire che dipendono
strettamente dalla superficie di materiale su cui
si interviene. Maggiore è questa, e minore sarà
il costo a metro quadro dell'intervento. Tale
dipendenza è dovuta soprattutto alla presenza di
alcuni costi fissi che devono essere affrontati
in ogni intervento, indipendentemente dalla
superficie da trattare. Tra di essi quelli che
incidono maggiormente sono quelli connessi con le
pratiche previste dalla normativa e quelli
del trasporto del personale sul luogo
dell'intervento e dell'eternit in discarica.
Tali costi sono essenzialmente gli stessi per un
intervento su una superficie di due metri
quadri, così come su una superficie di 20 metri
quadri. Questo spiega come mai non di rado
interventi molto piccoli abbiano dei costi
apparentemente troppo alti e difficili da
spiegarsi.
Vi sono poi diversi altri fattori che
intervengono sul costo finale dello smaltimento.
Tra essi ci sono sicuramente la facilità con cui
si può accedere all'eternit, e quindi la
necessità o meno di impalcature, e anche la
distanza del luogo dell'intervento sia dalla sede
dell'azienda di smaltimento che dalla discarica.
C'è infine da considerare le differenti politiche
di prezzo praticate dalle varie aziende di
bonifica e smaltimento. Tali differenze possono
comportare anche consistenti variazioni nel
costo finale dell'intervento. Per questo motivo
è importante interpellare più aziende, chiedendo
ad ognuna un preventivo a voci separate
sull'intervento in questione. Si sarà così in
grado di confrontare diverse proposte e quindi
di scegliere quella che offre le migliori
condizioni economiche.
smaltimento eternit www.smaltimentoeternit.org