Medicina di Comunit

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Title: Medicina di Comunit


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Medicina di Comunità e di FamigliaProf. Filippo
Di Forti Pediatra di Famiglia
  • Facoltà di Medicina e Chirurgia
  • Università di Catania

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PIANO DELLA LEZIONE
  • La prevenzione delle malattie diffusibili
  • Le emergenze in ambulatorio
  • Le vaccinazioni
  • Principi di terapia pediatrica

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Prevenzione delle malattie diffusibili
  • Le malattie infettive e/o contagiose sono quasi
    tutte soggette a denuncia. I periodi contumaciali
    vengono stabiliti da D.M., ma per le patologie
    più comuni coincidono spesso con i periodi
    necessari per la guarigione clinica.
  • Il meccanismo di diffusione di una patologia
    infettiva richiede 3 elementi sorgente, ospite,
    trasmissione. Si possono determinare 5 principali
    vie di trasmissione contatto, goccioline, aerea,
    vettori, veicoli. Il contatto può essere diretto
    od indiretto. Le goccioline vengono emesse
    soprattutto per mezzo della tosse, degli
    starnuti, della fonazione. Nella trasmissione per
    via aerea le particelle di dimensioni inferiori
    ai 5 micron rimangono sospese in aria per lunghi
    periodi.

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Prevenzione delle malattie diffusibili
  • Il lavaggio delle mani è da sempre la misura di
    igiene più essenziale. Luso ed il ricambio
    continuo dei guanti può rappresentare una misura
    aggiuntiva di protezione. Possono essere anche
    non sterili per manovre non invasive. I migliori
    disinfettanti restano quelli a base di
    clorexidina o di iodio-derivati
  • La collocazione del paziente in spazi separati è
    opportuna. La mascherina di tipo chirurgico
    protegge dal contatto con goccioline infettive. I
    camici rappresentano una barriera protettiva,
    purchè ricambiati molto spesso. Però non bisogna
    spaventare il bambino! Il materiale contaminato
    con fluidi e secrezione deve essere smaltito come
    rifiuto speciale, con gli aghi posti in
    appositi contenitori.
  • Gli strumenti per medicazioni vanno decontaminati
    mediante sterilizzatrice o mezzi chimici (
    cloroderivati, polifenoli). Gli ambienti dello
    studio vanno accuratamente lavati. Tra i
    decontaminanti sono sempre validi quelli derivati
    dalla formalina e dai sali di ammonio
    quaternario. Speculi per otoscopi e protezioni
    per fonendoscopi debbono essere a perdere

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LEMERGENZE IN PEDIATRIA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E
  • - CIRCOSTANZA IMPREVISTA
  • - SITUAZIONE DI CRISI O DI PERICOLO DA
    AFFRONTARE CON TEMPESTIVITA E
  • RISOLUTEZZA
  • - AFFIORAMENTO ,
  • SPORGENZA ( DEVOTO-OLI)

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • lEMERGENZA E
  • - CIRCOSTANZA IMPREVISTA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E
  • - SITUAZIONE DI CRISI O DI PERICOLO DA AFFRONTARE
    CON TEMPESTIVITA E RISOLUTEZZA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E UNA CIRCOSTANZA IMPREVISTA
  • SAPERE ATTUARE
  • UNA VERA
  • PREVENZIONE

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E
  • - SITUAZIONE DI CRISI O DI PERICOLO DA AFFRONTARE
    CON TEMPESTIVITA E RISOLUTEZZA
  • SAPERE AFFRONTARE LEMERGENZA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E
  • LIMPORTANZA DI RICONOSCERLA E SAPERLA
    AFFRONTARE DA PARTE DELLA FAMIGLIA E DEL PEDIATRA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • MA SPESSO NON E SEMPRE FACILE SAPERE RICONOSCERE
    LA VERA EMERGENZA

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • PER I GENITORI LEMERGENZA E
  • La febbre
  • Lacetone
  • La tosse
  • Lesantema
  • Il pediatra che non si trova mai!!!

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • PER IL PEDIATRA LEMERGENZA NON E
  • La febbre
  • Lacetone
  • La tosse
  • Lesantema
  • MA NON riuscire ad individuare il vero pericolo!!!

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • PER IL PEDIATRA LEMERGENZA E
  • La sottovalutazione del pericolo

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • LEMERGENZA E
  • IL DUBBIO
  • COME, DOVE, QUANDO E PERCHE
  • VALUTARLA!

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • Opportunità di fornire informazioni conoscitive
    che, insieme alle caratteristiche ed alle risorse
    familiari, possano portare alle reale
    comprensione e gestione delleventuale emergenza
  • Utilizzare il proprio bagaglio culturale per
    percepire la vulnerabilità familiare di fronte
    allevento, educando allapproccio al problema

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LE EMERGENZE IN PEDIATRIA
  • Le informazioni fornite alla famiglia devono
    cambiare abitudini e comportamenti, ma il
    pediatra dovrebbe vederle come parte di una
    sequenza comportamentale
  • Un approccio globale educativo nel tentativo di
    modificare i comportamenti

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Le emergenze
  • False emergenze vissute come tali da famiglie
    sempre più ansiose ed insicure
  • Emergenze vere situazioni a rischio di morte o
    di sequele, se non si effettua un tempestivo e
    appropriato trattamento
  • Compiti del Pediatra di Famiglia a) riconoscere
    lemergenza b) allertare il servizio 118 c)
    stabilizzare le condizioni cliniche del paziente
    fino al trasporto in Ospedale
  • Emergenze più frequenti in età pediatrica a)
    infezioni b) avvelenamenti c) traumi
  • Obiettivi fondamentali della terapia durgenza
    pediatrica a) pervietà delle vie aeree b)
    ripristino della ventilazione c) ripristino
    della circolazione
  • PBLS( per ripristino ventilazione e
    circolazione) Paediatric basic life support.
    Check list check responsivness shout for help
    check breathing give two effective breaths
    check for signs of a circulation give 5 chest
    compressions continue CPR
  • Segni di allarme per infezioni segni meningei
    (soprattutto Brudzinsky), petecchie ed ecchimosi
    (sepsi, CID), assenza dei polsi, soprattutto i
    carotidei.

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Le emergenze
  • Schema mnemonico A-B-C
  • A airway vie aeree B breath respiro C
    circulation circolo
  • Sequenza PBLS
  • 1) osservare 2) stimolare e controllare la
    reattività
  • 3) posizionare testa e mento
  • 4) osservare sentire ascoltare 5 secondi
  • 5) effettuare 5 insufflazioni 6) controllare fra
    luna e laltra
  • 7) controllare i polsi 8) aspettare 10 secondi
  • 9) ricercare la zona di compressione per il
    massaggio cardiaco
  • 10) seguire il ritmo medio della compressione di
    152 con la ventilazione
  • Frequenza respiratoria come segno vitale
    instabile
  • Età 0-1 mese valori non critici compresi tra 60
    e 160 al minuto
  • Età successive valori non critici compresi tra 8
    e 50 al minuto
  • Pressione arteriosa massima come segno vitale
    instabile
  • a) inferiore a 60 mmHg fino a 6 anni
  • b) inferiore a 80 mmHg nelle età successive

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  • Frequenza dei polsi come segno vitale instabile
  • Età 0-1 mese valori non critici compresi tra 80
    e 160/minuto
  • Età successive valori non critici compresi tra
    60 e 160/minuto
  • Valutazione della posizione dei bulbi oculari e
    delle pupille
  • Ricerca di deviazioni, miosi, midriasi,
    anisocoria, etc.
  • Manovra di Heimlich per facilitare lemissione di
    corpi estranei
  • Posizionare un pugno proprio al di sopra
    dellombelico con il pollice di fronte alladdome
    ed eseguire delle forti compressioni
    subdiaframmatiche, tenendo il bambino eretto
  • PLS è la posizione laterale di sicurezza, dopo
    aver stabilizzato il paziente
  • Mezzi aggiuntivi. Cannula faringea sostiene la
    base della lingua e permette il passaggio
    dellaria se troppo corta è inefficace se
    troppo lunga comprime lepiglottide. Maschera
    facciale triangolare deve coprire naso e bocca.
    Pallone autoespansibile, chiamato
    tradizionalmente Ambu, raggiunge la massima
    efficienza se si aggiunge una fonte dossigeno

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Dotazione e dosaggio di farmaci essenziali
  • Adrenalina 0,001/kg/dose, uguale a 0,1
    ml/kg/dose della soluzione 1/10000 (1 ml di
    adrenalina più 9 ml di soluzione fisiologica)
  • Salbutamolo 2 puff/die
  • Idrocortisone 5-10 mg/kg/dose
  • Betametasone 0,1-0,2 mg/kg/dose
  • Ceftriaxone 20-80 mg/kg/die
  • Diazepam rettale 5mg/dose sotto i 5 Kg 10
    mg/dose alle età successive
  • Diazepam e.v 0,3-0,5/kg/dose
  • Glucosio 1gr./dose (soluzioni al 5-10-20)
  • Furosemide 1 mg/kg/ dose
  • Una-due fiale di ciascun presidio possono essere
    contenute in appositi piccoli contenitori, da
    portare nella borsa del medico
  • Continuità assistenziale Il PdF assicura
    lassistenza nella fascia oraria 8-20 dei giorni
    feriali negli altri orari ci sono la guardia
    medica generalista ed i Pronto Soccorsi. Ci sono
    molte proposte che riguardano la realizzazione
    della continuità assistenziale pediatrica
    guardia medica pediatrica, associazioni
    complesse, UTAP, country hospital, etc

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Il Pdf e il problema degli incidenti
  • Gli incidenti, anche se spesso sono
    fortunatamente di lieve entità, rappresentano
  • circa il 20 degli accessi ai Pronto Soccorsi
    pediatrici
  • la prima causa di morte nella fascia detà 1-14
    anni
  • Inoltre i traumi cranici da incidenti sono una
    delle cause principali di disabilità
  • Le statistiche USA comprendono delle tipologie da
    noi poco rappresentate, come quelle causate dal
    possesso in famiglia di armi da fuoco, ed altre
    in incremento anche in Italia, come il fenomeno
    degli annegamenti in piscine. Similmente a noi,
    il 67 degli incidenti avviene nelle proprie
    abitazioni, l8 in casa di parenti od amici, il
    3 negli ambienti scolastici.
  • Quindi, quasi l80 avviene nelle case o in
    luoghi chiusi
  • Fattori favorenti
  • 1) status socio-economico-culturale svantaggiato
  • 2) ritardi dello sviluppo, soprattutto mentale
    3) problemi comportamentali 4) stress familiare
  • Quindi gli incidenti sono soprattutto un problema
    sociale!
  • Infatti leducazione alla prevenzione ed alla
    gestione degli incidenti rappresenta una costante
    anche tra gli interventi educativi previsti in
    occasione dei Bilanci di Salute

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Il PdF e gli incidenti
  • Ustioni la maggior parte avviene in cucina.
    Cause più frequenti
  • 1) acqua corrente eccessivamente calda (abbiamo
    scoperto lacqua calda?)
  • 2) agenti liquidi
  • 3) pentole e caffettiere
  • 4) superfici fonti di calore a) ferri da stiro
    b) termosifoni o stufe c) prese elettriche
  • La gravità dellustione dipende da
  • 1) grado (1-2-3) 2) estensione dellarea
    interessata 3) localizzazioni particolari (viso,
    mani, genitali) inalazione di fumo
  • Cadute Le occasioni più comuni sono fasciatoi,
    letti, scale, girelli (da abolire!) altalene e
    scivoli
  • Soffocamenti Gli oggetti più frequenti sono
    noccioline, palline, bottoni, acini o torsi di
    frutti
  • Ferite Gli agenti più coinvolti sono vetri
    rotti, oggetti appuntiti, oggetti da taglio

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Avvelenamenti
  • In Italia nel 2005 ben 37.000 bambini sono
    ricorsi a cure mediche per avvelenamenti 1 ogni
    5 ore. Alcuni episodi sono stati mortali e
    parecchi hanno causato conseguenze gravi, quali
    perforazioni o cicatrici dellesofago.
  • Il 60 delle vittime ha età inferiore a 24 mesi.
    I pericoli piu frequenti sono rappresentati dai
    detersivi e dai prodotti per pulire la casa.
    Nelle età successive il pericolo maggiore è
    rappresentato dai farmaci, soprattutto dagli
    psicofarmaci e dai farmaci per disturbi
    cardiocircolatori. Per fortuna si va estendendo
    lobbligo di confezioni e contenitori a prova di
    bambino. Il PdF viene interpellato nella
    valutazione della pericolosità infatti molte
    sostanze non sono pericolose e pertanto si può
    evitare la corsa ai P.S., con i relativi
    interventi spesso eccessivi. Sono potenzialmente
    dannosi alcol, acidi ed alcali, candeggina,
    farmaci cardiovascolari, batterie, oggetti di
    ferro, idrocarburi, salicilati, psicofarmaci ed
    in particolare gli antidepressivi.
  • Orari nei quali si verificano con maggiore
    frequenza quelli di pranzo e di cena, quindi le
    fasce orarie 11-13 e 19-21. E stato dimostrato
    che sono particolarmente rischiosi i momenti in
    cui i genitori sono impegnati al telefono

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Prevenzione
  • Stare attenti ai bambini anche se si parla al
    telefono preferire cord-less e cellulari
  • Impedire laccesso a pillole ed a bottiglie
    colorate vengono scambiati per caramelle e
    bibite
  • Usare le mensole più alte ed i ripiani alti degli
    armadi ed evitare viceversa di lasciare sostanze
    pericolose sotto i lavandini o a portata di
    bambino. Custodire in particolare detersivi,
    prodotti per la pulizia, inclusi smacchiatori e
    solventi (anche quelli per le unghie). I farmaci
    debbono essere custoditi in cassetti chiusi, e
    mai sul comodino della camera da letto, nel
    beauty-case o nella borsa. Alcune piante hanno
    dei costituenti che risultano tossici se
    ingeriti.
  • Provvedimenti e presidi da adottare per la
    prevenzione di tutti gli incidenti giocattoli a
    norma impianti elettrici a norma materiali
    ignifughi ringhiere a fessure strette oggetti
    smussi confezioni a prova di bambino custodia
    dei medicinali e di tutte le sostanze chimiche,
    regolazione dei termostati recinzione delle
    piscine, rilevazione della presenza di fumo.
  • Sono tutti provvedimenti e comportamenti
    difficili da essere attuati da parte di famiglie
    svantaggiate soprattutto sotto laspetto
    culturale e mentale

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Fattori favorenti
  • Ritardo dello sviluppo
  • Problemi comportamentali
  • Stato socio-economico
  • Stress familiare

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Ustioni
  • La maggior parte avviene in cucina
  • Agenti liquidi
  • Acqua corrente eccessivamente calda
  • Pentole
  • Caffettiere, etc
  • Superfici fonti di calore
  • -Ferri da stiro
  • -Termosifoni e stufe
  • -Prese elettriche

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Cadute
  • Fasciatoi
  • Letti
  • Scale
  • Girelli
  • Altalene e scivoli
  • Soffocamento
  • -Noccioline
  • -Palline e bottoni
  • -Acini duva

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Sostanze tossiche
  • -Prodotti per la pulizia
  • -Farmaci
  • -Alcool
  • -Piante
  • Ferite
  • -Vetri rotti
  • -Oggetti appuntiti
  • -Oggetti da taglio

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Prevenzione
  • Giocattoli a norma
  • Impianti elettrici a norma
  • Materiali ignifughi
  • Ringhiere a fessure strette
  • Oggetti smussi
  • Confezioni a prova di bambino
  • Custodia dei medicinali
  • Regolazione dei termostati
  • Recinzione delle piscine
  • Rilevazione presenza di fumo

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Il bambino e lambiente domestico
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CAP CRITERI PER LOSPEDALIZZAZIONE 
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STATUS CULTURALE E SOCIALE DEI FAMILIARI a)
Inaffidabilità ( fino a forme di incuria vere e
proprie)b) Scarsa compliancec) Incapacità nella
somministrazione oraled) Incapacità nella
somministrazione parenterale N.B. In molti
casi, il ricovero diventa un vero e proprio
affidamento transitorio del bambino che viene
sottratto allincapacità dei familiari
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Ricettazione
  • Ricettario personale autorizzazione per il
    farmacista a consegnare il medicinale al paziente
  • Ricettario SSN autorizzazione a poter usufruire
    delle prestazioni a carico del SSN
  • Area tagliando generalità ed indirizzo. Area
    codice codice fiscale o codice STP (stranieri
    temporaneamente presenti). Area sigla
    Ausl-provincia Area tipologia S, H. Area
    priorità U-urgente B-breve D-differita
    P-programmata Area note AIFA Area esenzione
    Area diagnosi ultimo rigo del testo Caselle per
    numero dei pezzi e per la data.
  • Classificazione dei farmaci. Classe A SSN.
    Classe C non concedibili. Gruppo H uso
    esclusivo ospedaliero. Galenici magistrali ed
    officinali rispettivamente preparati dal
    farmacista o dallindustria. Farmaci generici
    equivalenti, prodotti dopo la scadenza dei
    brevetti
  • Note limitative prescrittive (AIFA) più comuni
    nella pratica pediatrica. Nota 48 anti H2 note
    55 e 56 antibiotici iniettabili nota 82
    antileucotrieni nota 84 antiherpetici nota 89
    antistaminici

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Le vaccinazioni concetti generali
  • Le attività predominanti del Pediatra di Famiglia
    sono la prevenzione e la promozione della salute.
    Pertanto le vaccinazioni sono un suo compito
    precipuo
  • Lobbligatorietà è ormai storicamente superata.
    Le vaccinazioni sono un diritto e non un dovere
    per i cittadini. Restano obbligatorie quelle
    contro polio, tetano-difterite, epatite B.
  • Negli USA ogni anno viene elaborato un
    calendario vaccinale da AAP, ACIP, CDC, FDA,
    AAFP. In Italia esiste una iniziativa analoga da
    parte dei PdF della FIMP, a supporto dei
    calendari del Ministero, lultimo dei quali è
    stato pubblicato nel 2005. Però il federalismo
    vaccinale lascia grande libertà alle Regioni.
    Fortunatamente la Regione Sicilia ha elaborato la
    politica vaccinale più avanzata in Europa.

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Le vaccinazioni concetti generali
  • Somministrazioni
  • La pratica è stata favorita dalla possibilità di
    praticare nella stessa seduta vaccinazioni anche
    numerose, già allestite mescolate nella stessa
    fiala (associate), oppure in concomitanza nella
    stessa seduta, ma in sedi diverse.
  • Somministrazioni intramuscolari nel deltoide nei
    più grandi, nella coscia antero-laterale nei
    primi anni di vita. Somministrazioni
    sottocutanee solo alcuni vaccini a virus
    attenuati MPR, varicella

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Le vaccinazioni concetti generali
  • Controindicazioni temporanee alle vaccinazioni
  • Malattie con febbre gt 38 C
  • Stati con immunodepressione grave sia congenite
    che acquisite (HIV, leucemie, etc.) e sia
    farmacologiche immunosoppressori e cortisonici
    somministrati per via sistemica, a dosaggi
    elevati, per periodi prolungati, superiori ai 15
    giorni.
  • Controindicazioni permanenti
  • Praticamente nessuna per i vaccini con virus
    uccisi o con anatossine
  • Unica, vera controindicazione una grave reazione
    anafilattica ad una precedente somministrazione
    di uno specifico vaccino. In realtà le
    vaccinazioni si possono sempre effettuare in
    ambiente protetto (con strutture per la
    rianimazione)
  • Gestione dellanafilassi. Il PdF deve avere
    nozioni di PBLS, ma soprattutto bisogna avere
    disponibile lADRENALINA nello studio, nella
    borsa, ovunque! Si può somministrare per 3 volte,
    a distanza di pochissimi minuti, in attesa
    dellarrivo del 118.Sono utilizzabili le fiale
    di adrenalina 1/1000, diluite a 10 ml. con
    soluzione fisiologica. Ogni dose 0,1 ml/Kg/dose,
    ovvero 1 ml/10Kg/dose

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Le vaccinazioni concetti generali
  • False controindicazioni
  • febbri lievi diarrea vomito terapia
    antibiotica o con chemioterapici
  • nati pretermine, anche di basso peso
    malnutrizione eczema e dermatiti malattie
    neurologiche non evolutive tubercolosi
  • infezione da HIV non terminale modeste reazioni
    generali e locali
  • allergie a farmaci od allergeni episodi
    convulsivi SIDS
  • recenti esposizioni al contagio allattamento al
    seno anamnesi incerta per le malattie familiari
    con immunodeficienza figlio di madre HIV
    positiva stato di gravidanza della madre del
    bambino o di altri familiari.
  • Donne in gravidanza
  • mai registrati danni, comunque si sconsigliano i
    vaccini a virus vivi, attenuati
  • Bambini prematuri
  • nessun ritardo e nessuna riduzione di dosi sono
    giustificati
  • Allattamento al seno
  • nessuna controindicazione
  • Vaccinazioni interrotte
  • Mai ricominciare da zero, tranne nel caso che non
    esistono dati, come talvolta accade con i bambini
    immigrati

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Le vaccinazioni
  • Somministrazioni di cortisonici
  • Si possono rinviare i vaccini a virus attenuati,
    solo se sono state effettuate terapie con durata
    superiore alle 2 settimane con dosi superiori ai
    2mg/Kg/die, per via generale. Sono solitamente
    trascurabili le dosi che si assorbono per via
    topica cutanea, aerosolica, etc.
  • Disordini della coagulazione o terapie con
    anticoagulanti
  • Bisogna preferire la via sottocutanea o
    intradermica
  • Obblighi medico-legali
  • Bisogna effettuare la registrazione e la
    comunicazione dellavvenuta vaccinazione, se
    praticata dal PdF
  • Il PdF deve effettuare specifica notifica se ha
    verificato una reazione avversa entro 24 ore, su
    apposito modulo
  • Sigle convenzionali
  • IPV antipolio parenterale OPV antipolio orale
    DTPa antidifterite-antitetano-antipertosse
    acellulare per bambini dTpa lo stesso vaccino,
    a dosi ridotte, per adulti HB antiepatite Hib
    antihaemophilus influenzae di tipo B PCV
    antipneumococco MCC antimeningococco.

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Obiettivo delle vaccinazioni Piano Sanitario
Vaccini
  • tutela della salute del proprio assistito
    attraverso la profilassi delle malattie infettive
  • raggiungimento del tetto di soglia vaccinale
    utile alla eradicazione del germe dalla
    circolazione nella comunita
  • costruzione del registro epidemiologico per le
    reazioni avverse ai vaccini e per lincidenza
    delle malattie infettive

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Scheda vaccinale USA 2006
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Scheda vaccinale FIMP
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Scheda vaccinale Regione Sicilia
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Scheda vaccinale Regione Sicilia
Scadenze 3 mese IPVDTPaHBVHiBPCV 5
mese IPVDTPaHBVHiBPCV 11
mese IPVDTPaHBVHiBPCV 15 mese MPRVar 6
anno IPVDTPaHBVMPR 12 anno MPR,
Var Influenza a partire dal 6 mese nei soggetti
a rischio MenC dopo il 1 anno nei soggetti a
rischio
a partire dal 61 giorno di vita a 8 settimane
di distanza dalla 1 dose a sei mesi di
distanza dalla 2 dose se non richiamato al 6
anno
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Vaccinazioni specifiche
  • Vaccinazione antipolio (IPV e OPV)
  • Linfezione da poliovirus viene trasmessa con
    acqua o con alimenti inquinati è ancora diffusa
    in Paesi in via di sviluppo. LItalia è
    polio-free dal 1983. LIPV (inactivated polio
    vaccine) ha sostituito lOPV orale per evitare le
    pur eccezionali ri-attivazioni del virus
    attenuato.
  • Si praticano tre somministrazioni nel primo anno
    fa parte dellesavalente contenente IPV, DTPa,
    Hib, HB. Prima dose 3 mese (60 giorni), seconda
    dose 5 mese, terza dose 12mese quarta dose
    6 anno e non più al 3 anno (PNV 2005).
  • Vaccinazione anti tetano-difterite-pertosse (DTPa
    e dTpa)
  • Tre somminstrazioni DTPa nel primo anno di vita,
    nellambito dellesavalente
  • Quarta dose a 5-6 anni, in contemporanea con
    lIPV
  • Quinta dose nelladolescenza, come dTpa. Dosi
    successive da consigliare ogni 10 anni, poiché
    si esaurisce limmunità contro il tetano e la
    pertosse. La pertosse è ormai prevalentemente una
    patologia degli adulti.
  • E stato proposto un anticipo delle vaccinazioni
    al 2 mese, cioè a 30 giorni di vita, soprattutto
    a causa della pericolosità della pertosse nei
    lattanti

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Vaccinazione Antipolio
  • Nel 1998 lOMS ha dichiarato lItalia
    polio-free
  • Dal 1999 nella scheda vaccinale la 1 e la 2
    dose il polio Sabin (OPV vaccino a virus vivo) è
    stato sostituito dal polio Salk (IPV vaccino a
    virus attenuato)
  • Dal 2001 nella scheda vaccinale le restanti due
    dosi 3 e 4 di OPV sono state sostituite
    dallIPV
  • Nel 2006 la Regione Sicilia, nel suo calendario
    vaccinale ha spostato la 4 dose dal 3 anno al
    6 anno di vita

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Vaccinazioni specifiche
  • Tetano
  • Grave malattia non contagiosa, provocata dalla
    tossina del Clostridium Tetani, che penetra
    attraversa una ferita. Incubazione 2-30 giorni.
    Letalità del 30. Il vaccino può essere singolo,
    e viene usato nella profilassi specifica di
    ferite anfrattuose, in ambienti sospetti per
    presenza di Clostridi. Può essere abbinato alle
    immunoglobuline specifiche, ma rappresenta una
    valida profilassi anche se somministrato da solo.
    Obbligatorio anche per sportivi e alcune
    categorie di lavoratori
  • Difterite
  • Grave malattia infettiva causata dalla tossina
    del Corinebacterium Diphteriae. Esordisce con
    placche alla gola e può dare complicazioni a
    carico di cuore, rene e SN, con una mortalità
    del 10. Epidemie devastanti si sono verificate
    recentemente nei Paesi dellex-Unione Sovietica.
    Il vaccino, contenente lanatossina, viene
    associato nellambito dei trivalenti o degli
    esavalenti
  • Pertosse.
  • Malattia pericolosa nel primo anno di vita,
    causata dalle tossine della Bordetella Pertussis,
    la quiale viene trasmessa attraverso le gocce di
    saliva. Decorre in tre fasi catarrale,
    convulsiva, di convalescenza. I vaccini
    acellulari sono molto più tollerati degli interi.
    I più usati contengono tre tossine del batterio
    purificate

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  • Vaccinazione anti Haemophilus Influenzae di tipo
    B (Hib)
  • LHaemophlilus B può causare malattie gravi nei
    primi 5 anni di vita meningiti, sepsi,
    epiglottiti, etc. Il vaccino intramuscolare viene
    somministrato nellambito dellesavalente
  • Vaccinazione contro lepatite B (HB)
  • Il virus HBV causa una malattia infettiva, con
    incubazione media di 120 giorni. Si trasmette
    mediante sangue, emoderivati, rapporti sessuali
    con portatori. La cronicizzazione può causare
    cirrosi e tumori del fegato. Dal 1991, anno di
    introduzione del vaccino, lincidenza è diminuita
    nettamente. Lantigene S contenuto nel vaccino
    è prodotto con tecniche di ingegneria genetica.
    E compreso nellesavalente. Con il vaccino
    singolo vengono vaccinati familiari di portatori
    sani o malati, personale sanitario, etc. LItalia
    è stata uno dei primi Paesi ad effettuare la
    vaccinazione di massa.
  • I figli di madre portatrice anche se sana di HBV
    debbono essere vaccinati alla nascita e
    contemporaneamente essere trattati con
    immunoglobuline specifiche. Il ciclo vaccinale
    ideale si basa su 4 somministrazioni nel primo
    anno di vita, nei mesi 0-1-4-8. Precedentemente
    lo schema vaccinale consigliato era 0 1 - 6
    mesi

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  • Vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia MPR
  • In Sicilia viene consigliata alletà di 13-15
    mesi, per potere essere abbinata con
    lantivaricella. Però potrebbe essere anticipata
    alla fine del primo anno, in contemporanea con
    lesavalente. In molte regioni dItalia si
    registrano ancora epidemie di morbillo, con morti
    e complicanze, nonché parecchi casi di rosolia
    congenita.
  • Morbillo Malattia virale contagiosa per via
    respiratoria. Causa otite, laringite, otite,
    diarrea. Complicanze più temibili otite 1/20
    casi bronchite 1/25 casi, convulsioni 1/200
    encefalite 1/1000 morte 1/10.000. Vaccino
    viene allestito da virus attenuati, e
    somministrato nellambito dellMPR. La prima dose
    può causare reazioni lievi. Contro la febbre o il
    dolore si può somministrare paracetamolo.
    Schedula 12-15 mesi 5-6 anni 11-14 anni.
  • Rosolia. Il virus si trasmette con le goccioline
    di saliva e causa febbre, eruzione cutanea,
    linfonodi. Contratta in gravidanza, può dare la
    sindrome della rosolia congenita, con
    malformazioni multiple a carico di occhi, cuore,
    SN, etc. Colpisce l85 dei feti se la madre si
    infetta nel 1 trimestre di gravidanza. La
    vaccinazione segue le date dellMPR. Si
    dovrebbero vaccinare anche gli adolescenti e gli
    adulti giovani non immuni, ed inoltre tutte le
    donne prima della gravidanza o subito dopo il
    parto.
  • Parotite. Malattia virale, contagiosa, tipica per
    la tumefazione delle ghiandole parotidee.Le
    complicanze sono frequenti. Meningite
    linfocitaria benigna 2,4-15 dei casi.
    Meniingoencefalite 1/1000. Danni al nervo
    acustici 1/20.000 casi. Orchite nei maschi
    puberi 10-38 dei casi, con rari esiti in
    sterilità.

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  • Vaccinazione antipneumococco (PCV)
  • Lo Streptococcus Pneumoniae si trasmette per
    contagio con le goccioline respiratorie. Può
    causare infezioni non invasive otiti, sinusiti,
    etc. ed infezioni invasive polmoniti, meningiti
    e sepsi. Il vaccino è particolarmente necessario
    nelle condizioni di asplenia, immunodeficienza,
    insufficienza renale, nefrosi, patologie
    croniche, impianti cocleari. In Sicilia viene
    effettuata unofferta universale, gratuita, in
    contemporanea con la somministrazione
    dellesavalente, nel corso del primo anno di
    vita. Se si inizia la vaccinazione nel 2 anno,
    vengono consigliate 2 dosi, a distanza di 2 mesi.
    Se si inizia successivamente, 1 sola dose è
    sufficiente. Esistono 2 tipi di vaccino
  • a) Il polisaccaridico non coniugato 23-valente
    che dà una immunità estesa, ma poco duratura
    viene consigliato soprattutto negli anziani
  • b) Il 7-valente coniugato, indispensabile nei
    primi 5 anni di vita, che conferisce immunità di
    lunga durata, legata alla proteina carrier cui
    sono coniugati i polisaccaridi.
  • Vaccinazione antivaricella
  • La Sicilia ha il primato europeo della
    vaccinazione universale, gratuita, avviata
    contemporaneamente in 2 coorti 13-15 mesi e 12
    anni. In quasi tutte le altre regioni viene
    consigliata solo alle categorie a rischio. Gli
    adolescenti alla prima vaccinazione, debbono
    praticare una seconda dose, dopo 1-2 mesi. Cè
    ormai levidenza della necessità di almeno un
    richiamo

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  • Varicella. La concomitanza prevista con lMMR
    assicurerebbe un effetto trascinamento. E in
    fase di commercializazione il tetravalente MPVR,
    composto cioè da MPR antivaricella, realizzato
    usando sempre il virus attenuato del ceppo OKA.
    Il virus della varicella-zoster (virus VZ)
    appartiene agli Herpesvirus. Lesantema è
    caratterizzato contemporaneamente da papule,
    vescicole e crosticine. Contagiosità 1-2 giorni
    prima, 5-7 giorni dopo. Il virus non viene
    eliminato, ma rimane in forma latente e può
    causare lo Zoster in età successive. Le
    complicanze sono comunque frequenti negli adulti,
    in gravidanza, nei soggetti immunodepressi. Anche
    nei soggetti sani può causare polmoniti,
    cerebelliti, encefalomieliti, etc. E in fase di
    commercializzazione anche un vaccino specifico
    anti-zoster.
  • Vaccino antimeningococcico
  • La Neisseria meningitidis causa le patologie più
    gravi con i suoi sierogruppi A, B, C, Y, W-135.
    Può causare forme lievi (faringiti e riniti) e
    forme invasive con sepsi e meningit, che
    rappresentano il 30 di tutte le meningiti
    batteriche. Però nei primi anni di vita il Tipo C
    sta progressivamente prevalendo sul ceppo B,
    contro il quale i vaccini specifici sono ancora
    in fase di sperimentazione. I vaccini disponibili
    sono a) un vaccino polisaccaridico tetravalente
    non coniugato che dà una protezione estesa ma non
    duratura, consigliabile solo nei soggeti sopra i
    2 anni detà b) un vaccino coniugato
    monovalente, efficace solo per il Tipo C.
    Schedula vaccinale a) nel primo anno 2 dosi a
    distanza di 2 mesi b) dopo il 1 anno una sola
    dose.La Regione Sicilia ha limitato questa
    vaccinazione per categorie a rischio, nonché per
    tutti i bambini che frequentano gli asili nido e
    le scuole materne, o che si recano in Paesi con
    alta endemia.

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  • Vaccino antiepatite A
  • La nostra regione è diventata progressivamente a
    bassa endemia, ma ancora alcune regioni
    (esPuglia) e molti Paesi registrano una larga
    diffusione del virus HAV. Il vaccino è costituito
    da virus inattivati. Esistono 2 formulazioni la
    prima per bambini e che viene usata dai 6 mesi
    fino ai 16 anni detà la seconda che viene usata
    negli adulti. Vengono indicate 2 dosi, a 6 mesi
    luna dallaltra. Il vaccino viene consigliato a
    viaggiatori verso regioni endemiche, epatopatici,
    emofilici, trapiantati di fegato, etc.
  • Vaccino antinfluenzale
  • Ormai vengono prodotte solo le formulazioni split
    o sub-unità, somministrate per via
    intramuscolare. Dosi 0,25 ml dai 6 ai 36 mesi
    0,5 ml nelle età successivE. Viene ripetuto dopo
    4 settimane al di sotto dei 9 anni, per i
    soggetti che non sono stati contagiati lanno
    precedente. Secondo autorevoli Organismi
    Internazionali la vaccinazione di massa nella
    fascia 6 mesi-5 anni abbatterebbe lincidenza in
    tutta la popolazione. Tra le patologie
    maggiormente a rischio di complicanze si
    annoverano malattie croniche dellapparato
    respiratorio, circolatorio, uropoietico,
    emopoietico, del metabolismo, malassorbimenti,
    immunodeficienze, reumatismi in trattamento con
    salicilati (sindrome di Reye). La composizione
    viene stabilita ogni anno dallOMS
  • I virus influenzali rappresentano la terza causa
    di morte per malattie infettive ed una delle
    principali cause di ricovero ospedaliero.
    Lepidemia viene monitorizzata ogni anno da 1000
    Pediatri e MMG coordinati nel sistema Influnet, a
    partire dalla 42 settimana dellanno. I MMG
    praticano direttamente i vaccini.

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PRINCIPI DI TERAPIA PEDIATRICA
  • Quasi tutti i farmaci che vengono immessi in
    commercio non sono stati sperimentati per
    bambini. Pertanto è molto frequente luso off
    label, che raggiunge il 60 nei Reparti di
    Pediatria ed il 90 nel caso di bambini
    ricoverati nelle Rianimazioni.
  • Nuovi regolamenti sui medicinali pediatrici
  • La U.E, come gli USA, ha deciso di incoraggiare
    la sperimentazione dei farmaci pediatrici. Si sta
    puntando su un prolungamento dei brevetti e su
    agevolazioni commerciali e normative. E stato
    costituito un Comitato pediatrico in seno
    allEMEA, Agenzia Europea corrispondente allFDA
  • Indicazioni molto approssimative sui dosaggi
    pediatrici
  • Neonato e piccolo lattante 1/10 delladulto
  • Prima infanzia 1/7 delladulto
  • Età scolare ½ delladulto
  • Adolescente 1/1delladulto
  • Sperimentazione clinica dei farmaci
  • La sperimentazione nella Medicina del territorio
    è stata sancita dal D.M. 10 Maggio 2001. Il
    Pediatra può diventare un soggetto attivo sia
    nelle prove di efficacia, sia nella ricerca delle
    reazioni indesiderate. Bisogna prevedere best
    interest e minore invasività possibile. Bisogna
    raccogliere il consenso informato dei genitori,
    fornendo tutte le adeguate informazioni e tenere
    conto anche del possibile rifiuto da parte del
    bambino

116
Bambini e farmaci
  • Le direttive ministeriali hanno focalizzato
    linteresse su
  • scientificità dei test consenso del
    rappresentante legale
  • informazione del bambino possibiltà di un suo
    rifiuto
  • proibizione di incentivazioni finanziarie
    riduzione al minimo del disagio
  • Luso di protocolli deve essere approvato dal
    Comitato etico che si deve avvalere di competenze
    specifiche pediatriche e deve far prevalere
    linteresse del paziente.

117
Bambini e farmaci
  • Nel bambino le caratteristiche farmacologiche si
    modificano di continuo, in base alletà. Esse
    sono assorbimento distribuzione metabolismo
    eliminazione effetti su organi bersaglio.
  • Caratteristiche specifiche delle varie fasce
    detà
  • Età 1-23 mesi rapida maturazione del SNC
    sviluppo del sistema immunitario crescita
    corporea veloce la clearance dei farmaci può
    essere superiore a quella delladulto
  • Età 2-11 anni eliminazione renale ed epatica
    ormai mature effetti sulla crescita scheletrica
    aumento del peso inizio della pubertà.
  • Adolescente 12-18 anni maturazione sessuale,
    sviluppo neurocognitivo cambiamenti ormonali
    mancata compliance uso di sostanze stupefacenti

118
  • Consenso informato
  • Lofferta dellinformazione da parte del
    personale sanitario ai genitori deve valutare
    comprensione dellinformazione libertà
    decisionale capacità decisionale. Nei confronti
    diretti del bambino si deve rivelare la natura
    di tutti gli interventi esaminare la
    comprensione, i sentimenti, le preoccupazioni del
    bambino incoraggiarne lespressione.
  • Necessità ed obiettivi
  • Bonificare i prontuari verificare sicurezza ed
    efficacia verificare nuove molecole e nuovi
    indicazioni aumentare linteresse degli sponsor
    per la fase terza e quarta dei farmaci per
    bambini

119
  • Linee guida indicatori di rotta per linee di
    condotta. Servono a
  • 1) aiutare a decidere 2) descrivere cure
    appropriate basate sullevidenza scientifica e su
    un vasto consenso, lasciando il giusto spazio per
    variazioni giustificate dalla pratica clinica.
    Tenere conto anche degli aspetti organizzativi e
    delle caratteristiche della comunità.
    Attenzionare il miglioramento continuo della
    qualità.
  • Limiti delle linee guida. Impatto molto variabile
    sullefficacia e sullefficienza dellassistenza
    difficoltà di trasferibilità alla clinica
    necessità di aggiornamento frequente estrema
    variabilità.
  • Criteri metodologici la multidisciplinarietà dei
    gruppi, il processo di ricerca bibliografica il
    livello di evidenze. Nella medicina del
    territorio implementare ed adattare, piuttosto
    che inventare

120
Bambini ed antibiotici
  • Gli antibiotici sono i farmaci più usati nei
    bambini, poiché le patologie infettive
    rappresentano la causa più comune di malattia
    nellinfanzia
  • Flogosi V.A.S (faringotonsilliti, etc.) Luso
    dellantibiotico dovrebbe essere conseguente ad
    un tampone con test rapido per la ricerca dello
    SBEGA, che da solo rappresenta la quasi totalità
    delle patologie batterica, essendo queste per
    l80 ad eziologia virale.Lantibiotico più
    amato dai pediatri, anche in considerazione del
    suo basso costo, resta lAmoxicillina, usata alla
    dose di 50 mg/kg/die in 3 dosi.
  • Si può arrivare ai 100 mg/kg/die nelle patologie
    più resistenti. Rimane estremamente efficace
    anche sullo Steptococcus pneumoniae,
    sullHaemophilus influenzae e su altri patogeni
    di tutte le vie aeree e dei loro annessi. Nelle
    otiti la durata della terapia dovrebbe essere di
    almeno 10 giorni e nelle sinusiti di almeno 14
    giorni. La formulazione di amoxicillina coniugata
    con acido clavulanico protegge la molecola dalle
    beta-lattamasi e viene somministrata alla dose
    media di 50 mg/kg/die in 2 dosi.

121
Bambini ed antibiotici
  • Unalternativa viene rappresentata dalle
    cefalosporine. Molto gradito ed economico resta
    il cefaclor (30-50 mg/kg/die). Nel caso di
    assoluta impossibilità allassunzione orale
    possono essere usate le cefalosporine
    parenterali. Molto accettate sono quelle in
    monosomministrazione Cefonicid (30-50 mg/kg/die)
    e Ceftriaxone 30-100 mg/kg/die), che penetra
    anche attraverso la barriera emato-encefalica.
    Nelle broncopatie, in considerazione
    dellimportanza del Mycoplasma peumoniae, possono
    essere usati i macrolidi, soprattutto nei bambini
    più grandi. Molto tollerata è la Claritromicina,
    alla dose di 20 mg/kg/die, b.id.

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TERAPIA
( BMJ 1995 Prof. M. La Rosa, Simri
2001) La gran parte dei pazienti ricoverati
vengono trattati con antibiotici ev. o i.m. Nei
pazienti senza immunocompromissione e senza
infezioni molto gravi lamoxi-clavulanico è
altrettanto efficace di una cefalosporina di
terza generazioneIl trattamento orale è meno
traumatico, più economico, e diminuisce la durata
della degenzaLuso di routine di antibiotici per
via parenterale non è giustificataLuso di
terapia combinata potrebbe essere giustificata in
casi molto dubbi per letiologia e
particolarmente gravi ( secondo i dati
riportati dal Prof. La Rosa 28 dei ricoveri)
129
TERAPIA EMPIRICA RAGIONATA Età 6
mesi-5 anniforme lievi-moderate amoxicillina
amoxicillina-ac. clavulanico cefalosporine
oraliforme gravi cefalosporina 3generazione
per via parenteraleEtà 5-12 anniforme
lievi-moderate macrolidi amoxicillina
amoxicillina-ac. clavulanicoforme gravi
cefalosporina 3 generazione parenteraleEtà
superiore a 12 anniforme lievi-moderate
macrolidiforme gravi cefalosporina 3 gen.
parenterale
130
TERAPIA ANTIBIOTICA(Can.
Med. Ass.J Prof. M. La Rosa, Simri 2001)Gli
antibiotici orali sono efficaci nelle forme lievi
e moderateLantibiotico di 2 scelta è spesso un
macrolide successivo alluso di amoxicillina o
cefalosporine, o viceversaLa terapia parenterale
deve essere riservata ai neonati ed ai pazienti
cona)   aspetto setticob)   mancata risposta
al trattamentoc)    distress respiratoriod)  
ospite immunocompromessoe)    stati di
disidratazione e vomitof)    mancata
complianceg) necessità di ossigenoterapia
131
CONSIGLI PER I FAMILIARI 1)  
Somministrare i farmaci per lintero ciclo di
terapia (solitamente almeno una settimana) 2)  
Valutare le condizioni del bambino dopo 24-48 ore
di trattamento 3)   Comunicare il mancato
miglioramento del bambino entro 48 ore o la
difficoltà nellassunzione dei farmaci 4)
Valutare linsorgenza di difficoltà respiratorie
o di cianosi
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Farmacovigilanza e sperimentazione
  • Farmacovigilanza
  • La segnalazione di reazioni avverse deve essere
    fatta tempestivamente, compilando lapposita
    scheda ed inviandola al Responsabile dellAusl
    generalmente presso il Settore Farmaceutico
  • Sperimentazione
  • Il territorio si può avvalere di alcuni vantaggi
    numerosità del campione, ambito naturale delluso
    di molti farmaci, rapporto di fiducia
    medico-paziente. Molte patologie sono curate
    quasi esclusivamente sul territorio. Deve essere
    prevista la partecipazione del pediatra fin dalla
    fase di progettazione. Prospettive delle
    sperimentazioni valutazione degli esiti a
    distanza e ricerca sullefficienza gestionale

135
RAZIONALE DELLA TERAPIA MEDICA NELLE
RINO-SINUSITI (NELLETA EVOLUTIVA)
136
EPIDEMIOLOGIA TUTTI I BAMBINI ACCUSANO 6-8
INFEZIONI DELLE VIE AEREE SUPERIORI / PER
ANNO NELLE AFFEZIONI VIRALI FREQUENTE
CONCOMITANZA DI FLOGOSI DEI SENI PARANASALI
RINOSINUSITI PERO NEL 5-13 DEI CASI INSORGONO
COMPLICANZE DA INFEZIONE BATTERICA SECONDARIA DEI
SENI PARANASALI
137
DIAGNOSI CLINICA SINTOMI SIGNIFICATIVI DI
PERSISTENZA DELLA FLOGOSI TOSSE CHE PUO
PEGGIORARE DURANTE LE ORE NOTTURNE, PER OLTRE 10
GIORNI RINORREA PURULENTA PER OLTRE 10 GIORNI
SINTOMI SIGNIFICATIVI DI UN IMPEGNO PIU ESTESO
TENSIONE O AUMENTO DI VOLUME DEI TESSUTI DEL
VOLTO FEBBRE ODONTALGIE ALGIE FACCIALI E
CEFALEA IN OGNI CASO I SEGNI RADIOLOGICI SONO
EVIDENZIABILI SOLTANDO DEL 70-80 DEI CASI
138
GUARIGIONE SPONTANEA
50-60 DEI CASI DOPO APPROPRIATA TERAPIA
ANTIBIOTICA 80-90 DEI CASI PERO NELLE
FORME DOVUTE A STREPTOCOCCO PNEUMONIAE
GUARIGIONE SPONTANEA SOLTANTO NEL 15 DEI CASI
IN OGNI CASO CONTROVERSO LUSO DI
ANTISTAMINICI, DECONGESTIONANTI E STEROIDI
TOPICI. LA TERAPIA SI EFFETTUA ESSENZIALMENTE CON
ANTIBIOTICI
139
DURATA DEL TRATTAMENTO ANTIBIOTICO NELLA
SINUSITE ACUTA TERAPIA PER 10-14 GIORNI SE NON
SI EVIDENZIA GUARIGIONE COMPLETA ULTERIORI 7-8
GIORNI IN OGNI CASO PER ULTERIORI 7 GIORNI
OLTRE LA REMISSIONE DEI SINTOMI NELLA SINUSITE
CRONICA TERAPIA PER 3-4 SETTIMANE
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143
POSOLOGIA DELLE PENICILLINE SEMISINTETICHE AD
AMPIO SPETTRO DAZIONE AMOXICILLINA 50-100 MG
/ KG / DIE IN 2-3 SOMMINISTRAZIONI AMOXICILLINA-
ACIDO CLAVULANICO 50 MG / KG / DIE IN 2
SOMMINISTRAZIONI
144
POSOLOGIA DELLE CEFALOSPORINE ORALI CEFACLOR
40-100 MG / KG / DIE IN 2-3 SOMMINISTRAZ. CEFUROXI
ME-AXETIL 15-20 MG / KG / DIE IN 2-3
SOMMINISTRAZ. CEFPODOXIME 20 MG / KG / DIE IN
1-2 SOMMINISTRAZ. CEFIXIME 8 MG / KG / DIE IN
UNICA SOMMINISTRAZ. POSOLOGIA DELLE
CEFALOSPORINE PARENTERALI CEFTRIAXONE 30-100 MG
/ KG /DIE IN UNICA SOMMINISTRAZ. CEFONICID 30-50
MG /KG /DIE IN UNICA SOMMINISTRAZ.
145
POSOLOGIA DEI MACROLIDI LONG-ACTING CLARITROMIC
INA 15 MG / KG / DIE IN 2 SOMMINISTRAZIONI
AZITROMICINA 10 MG / KG / DIE IN UNICA
SOMMINISTRAZIONE PER 3-4 GIORNI DI
TRATTAMENTO
146
ANTIBIOTICI USATI NEL PASSATO COTRIMOSSAZOLO
(TRIMETOPRIM-SULFAMETOSSAZOLO) 8 MG DI
TRIMETOPIM 40 MG DI SULFAMETOSSAZOLO / KG / DIE
IN 2 SOMMINISTRAZIONI RIFAMPICINA 20 MG / KG /
DIE IN 2-3 SOMMINISTRAZIONI TOBRAMICINA 4 MG /
KG / DIE IN 2 SOMMINISTRAZIONI PER VIA
PARENTERALE
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