Title: ENDOCRINOLOGIA
1ENDOCRINOLOGIA
- Tiroide
- Paratiroidi
- Ipofisi
- Surrenali
2Anatomia della tiroide
- 2 lobi, 1 istmo, peso 15-20 gr.
- Deriva dal dotto tireoglosso, il cui residuo può
dare nel 15 dei casi il lobo piramidale
(struttura contigua allistmo tiroideo, non
solitamente evidenziabile)
3Istologia
- Stroma connettivale
- Parenchima ? follicolo di 15-20 ? sferico,
circondato da una membrana basale con uno strato
di cellule epiteliali e qualche cellula
parafollicolare (cellule C) che secerne
calcitonina. Le cellule parafollicolari sono
cuboidali in stato di riposo, e cilindriche
quando sono attive. - Nei follicoli o acini è contenuta la colloide,
deposito di tireoglobulina in quantità
sufficienti per circa 100 giorni - favorisce la iodazione, sintetizza e
immagazzina gli ormoni tiroidei
4TIROIDE
- La tiroide è unica, tra le ghiandole endocrine
per 2 motivi - mantiene un abbondante deposito di ormone
- richiede iodio per la sintesi ormonale
5TIROIDE gli ormoni tiroidei
- Produce la L-tiroxina o tetraiodo-L-tironina (T4)
e la triiodo-L-tironina (T3), ormoni
indispensabili per lo sviluppo fetale e molti
processi metabolici - I numeri 3 e 4 indicano il numero di atomi di
iodio presenti - Dopo la sintesi sono immessi nel circolo ematico,
dove viaggiano principalmente legati a proteine
plasmatiche la TBG (Thyroxine Binding Globulin)
ne lega il 75, il resto è legato all'albumina e
alla prealbumina
6TIROIDE gli ormoni tiroidei
- la T4 rappresenta il 90 del totale degli ormoni
tiroidei, e la sua emivita è relativamente
elevata (6 giorni), contro 1 giorno per T3 - la T4 viene convertita in parte in T3 per
esplicare i suoi effetti - la T3 è la forma più attiva dell'ormone, avendo
un'affinità 10 volte maggiore per il recettore
degli ormoni tiroidei
7TIROIDE gli ormoni tiroidei
- Una piccola quota (circa lo 0,03 di T4 e lo 0,3
di T3) viaggia come ormone libero, le cosiddette
fT4 e fT3 (ffree, cioè libere), che
rappresentano la frazione fisiologicamente
attiva, cioè capace di legarsi al proprio
recettore
8Malattie della tiroide
- Alterazioni qualitative e quantitative della
secrezione ormonale - Ingrandimento della tiroide (gozzo)
- Entrambe le condizioni
9Malattie della tiroide
Insufficiente secrezione ormonale
Secrezione eccessiva
Ipotiroidismo o mixedema
ipertiroidismo
tireotossicosi
Iperfunzione tiroidea
ipometabolismo
Eccesso di ormoni tiroidei circolanti
ipermetabolismo
10Metabolismo degli ormoni tiroidei
dopamina
Inibitori fisiologici
ipotalamo
somatostatina
TRH (ormone tireotropina stimolante)
Feedback negativo
Ipofisi anteriore
sangue
TSH (ormone tireotropo)
iodio
T4
Tiroide
TBG
T3
Thyroxine-binding globulin
11Metabolismo dello iodio
Apporto alimentare 500 ?grammi 0,5 mg/die-1 mg/die
Tubo digerente ioduro
Tiroide Concentrazione sino a 20-40 volte il
valore plasmatico
Pool di ioduro plasmatico 0,04-0,50 ?g/dl
(emivita di 8 ore)
Escrezione urinaria
12Azione degli ormoni tiroidei
- Influenzano
- la crescita e la maturazione dei tessuti
- la respirazione cellulare
- il consumo totale energetico
- il ricambio di tutti i substrati, le vitamine e
gli ormoni - Nello sviluppo fetale
- in particolare il sistema nervoso e scheletrico
- gli ormoni materni non passano la placenta
- il feto è in grado di secernere ormoni tiroidei
dall11a settimana di gestazione - la mancanza di ormoni tiroidei può portare a
cretinismo
13Azione degli ormoni tiroidei
- SISTEMA CARDIOVASCOLARE
- con marcato effetto cronotropo (tachicardia) e
inotropo (? gittata) sul cuore. Per cui
nellipotiroidismo bradicardia e ? gettata - EFFETTI SISTEMICI
- gli ormoni tiroidei aumentano il numero di
recettori per le catecolamine nelle cellule
muscolari cardiache e ne amplificano lazione
post-recettoriale. Il blocco ? annulla alcuni di
questi effetti adrenergici
14Azione degli ormoni tiroidei
- EFFETTI POLMONARI
- gli ormoni tiroidei sono importanti per la
normale azione dellipossia e dellipercapnia sui
centri respiratori. Perciò nellipotiroidismo
marcato si ha ipoventilazione con ipossia e
ipercapnia - EMOPOIESI
- con ? eritropoiesi per ? produzione di
eritropoietina. Nellipotiroidismo vi può essere
anemia.
15Azione degli ormoni tiroidei
- SISTEMA ENDOCRINO
- con ? metabolismo e clearance di molti ormoni
cortisolo, PRL, GH, LH, FSH - SISTEMA SCHELETRICO
- con effetto stimolante sul turnover osseo e
aumento sia della formazione che del
riassorbimento. Per cui si può avere ?
escrezione idrossiprolina con le urine, ?
calcemia. Inoltre ? il tempo di latenza dei
riflessi tendinei
16Azione degli ormoni tiroidei a livello molecolare
- TRASCRIZIONE RNA
- T3 e T4 si legano a specifici recettori
intracellulari stimolando sia la trascrizione che
la sintesi del RNA - TRASCRIZIONE PROTEICA
- T3 e T4 stimolano la sintesi di proteine
interessate, come gli enzimi, in processi
ossidativi
17Azione degli ormoni tiroidei a livello molecolare
- MEMBRANA CELLULARE
- T3 e T4 stimolano lattività Na- K ATP-asi che
è legata al trasporto attraverso la membrana di
Na e K. Ciò aumenta lutilizzazione di ATP - MITOCONDRI
- T3 e T4 si legano ai recettori specifici
recettoriali con effetto ancora poco noto, ma che
porta a ? sintesi di ATP.
18Effetti metabolici
- grassi? ?sintesi e degradazione colesterolo
- (? degradazione LDL ? ipocolesterolemia)
- ? lipolisi?? FFA
- CHO ??glicogenolisi e gluconeogenesi ?
iperglicemia - ? fabbisogno insulinico nei diabetici
19Prove dirette della funzione tiroidea
- La prova più comunemente usata è la misurazione
della captazione tiroidea di iodio radioattivo
(131I) - La captazione varia inversamente alla
concentrazione plasmatica di iodio e direttamente
allo stato funzionale della tiroide
20Gozzo semplice (non tossico)
- Qualsiasi ingrandimento della ghiandola tiroidea
che non derivi da un processo infiammatorio o
neoplastico e che non sia inizialmente associato
con tireotossicosi o mixedema - Gozzo endemico (oltre 10 della popolazione)
- Gozzo sporadico
21Eziologia
- Deficit di iodio
- Difetti ereditari della biosintesi ormonale
- Ingestione di sostanze gozzigene (indotto da
farmaci p.e. acido aminosalicilico) - in Italia la causa più frequente è rappresentata
dalla carenza iodica, ma non viene effettuata
alcuna profilassi sistematica. E consentita la
produzione e la vendita di sale da cucina
addizionato con iodio, ma il suo consumo resta su
base volontaria. Necessità di una azione di
informazione e di convincimento
22Quadro clinico
- Le manifestazioni cliniche derivano unicamente
dallingrandimento della tiroide (compressione e
spostamento della trachea o dellesofago) - Lo stato metabolico è normale
- Nellipotiroidismo gozzigeno (nelle regioni dove
il deficit di iodio è marcato) i sintomi causati
dalla tireomegalia sono accompagnati da segni e
sintomi di insufficienza ormonale
23Terapia
Eliminazione dei fattori esterni che riducono la
sintesi ormonale
Somministrazione di dosi di ormone esogeno
(levotiroxina)
Inibizione della secrezione di TSH
Approvvigionamento di sale e di acqua iodati
Periodica somministrazione di soluzioni
iniettabili di olio iodato
Mettere a riposo la ghiandola tiroidea
i fattori gozzigeni più importanti
24IPOTIROIDISMO
- Insufficiente sintesi di ormone tiroideo
- Cretinismo quadro caratterizzato da un
ipotiroidismo presente sin dalla nascita, che
abbia determinato anomalie nello sviluppo - Mixedema grave ipotiroidismo, nel quale
laccumulo di mucopolisaccaridi idrofilici nella
sostanza fondamentale del derma e di altri
tessuti, provoca lispessimento del volto e
lindurimento pastoso della pelle
25Ipotiroidismo nel bambino durante laccrescimento
e cretinismo
- Neonato
- ittero fisiologico prolungato
- pianto rauco
- stipsi
- sonnolenza
- difficoltà della nutrizione
- Mesi successivi
- ritardo psicomotorio
- tratti fisici tipici del cretinismo (bassa
statura, lineamenti grossolani, protrusione della
lingua, naso allargato e appiattito, sviluppo
mentale compromesso) - Bambino più grande
- bassa statura
- insorgenza tardiva della pubertà
26Ipotiroidismo nelladulto
- Affaticamento
- letargia
- stipsi
- intolleranza al freddo
- rigidità
- crampi muscolari
- attività psicomotoria rallentata
- incremento ponderale
- diminuzione dellappetito
27Esami di laboratorio e terapia
- TSH esame più utile (aumentato nella forma
tireopriva o in quella con gozzo normale o
indosabile nellipotiroidismo ipofisario o
ipotalamico) - ? T4
- La terapia prevede lutilizzo della levotiroxina
- Dose media giornaliera 125 ?g
28Terapia
- Nellipotiroidismo ipofisario o ipotalamico
conclamato o fortemente sospetto - non si dovrebbe impostare la terapia sostitutiva
prima di iniziare il trattamento con
idrocortisone - Un aumento del metabolismo può far precipitare
uninsufficienza surrenalica acuta - Pazienti con coma da mixedema e soggetti
ipotiroidei in preparazione per interventi
chirurgici di emergenza devono essere trattati
prontamente
29Tireotossicosi
- Definizione aspetti clinici, fisiologici e
biochimici che insorgono quando lorganismo viene
esposto a un eccesso di ormone tiroideo - La causa più comune di tireotossicosi è il morbo
di Graves, ma lelenco è lungo
30Tireotossicosi
- Morbo di Graves o tireotossicosi primitiva (gozzo
diffuso tossico, morbo di Parry, morbo di
Basedow) - Gozzo multinodulare tossico
- Adenoma tossico (morbo di Plummer)
- Tiroidite subacuta (tiroidite granulomatosa o a
cellule giganti o di de Quervain) - Tiroidite cronica con tireotossicosi transitoria
- Fase ipertiroidea della tiroidite di Hashimoto
(gozzo linfoadenoideo) - Tireotossicosi factitia (non associata a
ipertiroidismo, hamburger tireotossicosi,
ingestione di framaci) - Rare forme di tireotossicosi struma ovario,
carcinoma tiroideo metastatico (follicolare),
mola idatiforme, tumore ipofisario TSH-secernente
31Manifestazioni della tireotossicosi
- Nervosismo
- Labilità emotiva
- insonnia
- Tremori
- Evaquazioni frequenti
- Sudorazione profusa
- Intolleranza al caldo
- Calo ponderale (appetito aumentato)
- Difficoltà nel salire le scale
- Oligomenorrea o amenorrea
32Manifestazioni della tireotossicosi
- Dispnea
- Cardiopalmo
- Nei pazienti più anziani peggioramento di
unangina pectoris preesistente o scompenso
cardiaco - I sintomi neurologici dominano il quadro clinico
nei giovani - Negli anziani i sintomi prevalenti sono quelli
cardiovascolari e neuromuscolari
33Morbo di Graves
- Patologia relativamente frequente (60-80 delle
tireotossicosi), che insorge in qualsiasi età, ma
specialmente nel terzo e quarto decennio di vita - Il sesso femminile è più frequentemente colpito
(fino a 101) - I fattori genetici rivestono un ruolo eziologico
importante - La causa è sconosciuta alterazione dei
meccanismi omeostatici (presenza nel plasma di
LATS, long-acting thyroid stimulator)
34Morbo di Graves
- Triade di manifestazioni principali
- ipertiroidismo associato a gozzo diffuso
- oftalmopatia infiltrativa (esoftalmo)
- dermopatia (mixedema localizzato o pretibiale,
pelle a buccia darancia) - Interessamento cardiovascolare
- tachicardia sinusale
- aritmie atriali (fibrillazione atriale)
- soffi sistolici
- Tutti i pazienti con insufficienza cardiaca
inspiegata o aritmie di origine atriale,
dovrebbero essere valutati nel sospetto di una
tireotossicosi
35Terapia
- La maggioranza dei soggetti può essere trattata
con un farmaco tireostatico metimazolo
(Tapazole, alla dose di 5 mg ogni 4-6 ore) - Propranololo (Inderal)
- Lo iodio radioattivo (131I) offre un mezzo
relativamente semplice ed efficace per trattare
la tireotossicosi (alle dosi usate non produce
effetti cancerogeni o leucemogeni nei soggetti
adulti)
36Gozzo multinodulare tossico
- E una patologia dellanziano perché compare nel
gozzo semplice datante da lungo tempo - Non è chiaro se esista un fattore che determina
la progressione verso la fase tireotossica - Il passaggio da non tossico a tossico implica la
comparsa di una autonomia funzionale
(indipendenza dalla stimolazione di TSH) - Il quadro clinico differisce dal morbo di Graves
- Quadro meno grave prevalgono lastenia e il
deperimento - Lo iodio radioattivo rappresenta il trattamento
di scelta
37Adenoma tossico
- Presenza di nodulo caldo con TSH soppresso.
- Lo stato tireotossico insorge abitualmente in
questo tipo di adenomi - Successivamente scompare la capacità funzionale
delladenoma e alla scintigrafia compare un
nodulo freddo (che può essere scambiato con un
carcinoma)
38Tiroidite subacuta
- Eziologia virale (infezione delle vie
respiratorie superiori) - Astenia, malessere, dolore a livello della
tiroide o irradiato, febbre, sintomi della
tireotossicosi - Dolorabilità e nodularità della tiroide
- Inizialmente T3 e T4 elevati
- TSH non dosabile
- Aumento della VES
- Efficace la somministrazione di glicocorticoidi
- La malattia può perdurare per mesi, ma alla fine
si ha il ripristino di una normale funzione
tiroidea
39Tiroidite cronica con tireotossicosi transitoria
- Eziologia sconosciuta
- Quadro istologico di tiroidite linfocitaria
cronica diverso da quello della malattia di
Hashimoto - Tiroide non dolente, fissa, solo moderatamente
ingrandita - Concentrazioni elevate di ormoni tiroidei
- Diagnosi biopsia tiroidea
40Tiroidite di Hashimoto
- Patologia infiammatoria cronica di frequente
riscontro (familiare?) - I fattori autoimmunitari rivestono un ruolo
preminente - Prevalente nelle donne di mezza età
- Il gozzo rappresenta la manifestazione più
rilevante - Col procedere della malattia si manifesta
linsufficienza tiroidea (infiltrato linfocitario
o di tessuto fibroso) - Le tiroiditi autoimmuni e tra queste la tiroidite
di Hashimoto, costituiscono almeno il 90 dei
casi di ipotiroidismo
41Principali complicanze della tireotossicosi
- Cardiopatia
- lavoro e gittata cardiaca risultano aumentati
(linsufficienza circolatoria può precipitare o
aggravarsi) - Crisi tireotossica
- la tempesta o crisi tireotossica determina un
aggravamento acuto della sintomatologia
tireotossica
42Metabolismo del calcio ed effetti sulla massa
ossea
- Il corpo umano adulto contiene in media da 1 a 2
kg di calcio - Il 98 si trova nello scheletro
- Il calcio influenza la massa ossea a tutte le
età, riducendo la perdita ossea attraverso la
diminuzione dei livelli serici di paratormone
(PTH)
43Metabolismo del calcio
Assorbimento intestinale del 50
dellapporto 600-800 mg/die
Con supplemento 800-1500 mg/die
Riassorbimento osseo 250-500 mg/die
Deposizione nella fase minerale ossea 250-500
mg/die
Plasma 1-2 g
Escrezione urinaria 50-300 mg/die
Riassorbimento e neoformazione ossea la
quantità di calcio che esce è pari a quella
assorbita
Tratto gastroenterico endogeno 100-200 mg/die
50 dellapporto (250-750)
Sudorazione fino a 100 mg/die
44Livelli di assunzione raccomandati di calcio
- 9-18 anni?1300 mg/die
- 19-50 anni ?1000 mg/die
- gt50 anni ?1200 mg/die
- gt65 anni ?800 mg/die (dati europei)
- Gravidanza e allattamento ?1200 mg/die
- Effetto combinato di introito di calcio ed
esercizio fisico positivo sullosso
45Fonti di calcio
- Le maggiori sorgenti di calcio nella dieta sono
rappresentate da - prodotti caseari (latte, yogurt, formaggi)
- pesce (sardine)
- alcuni vegetali
- frutta
- alcune acque minerali
- supplementi di calcio (calciocarbonato)
46Vitamina D
- La 25-idrossivitamina D (25(OH)D)
- è il maggior metabolita circolante
- rappresenta la forma di deposito della vitamina D
- Favorisce
- lassorbimento intestinale del calcio
- la mineralizzazione della matrice ossea
47Deficit di vitamina D
- Un cronico e severo deficit di vitamina D con
livelli sierici determina rachitismo nei bambini
e osteomalacia caratterizzate da - ridotta mineralizzazione della matrice ossea
- aumento del volume osteoide
- Il deficit di vitamina D è frequente negli
anziani, soprattutto negli istituzionalizzati
48La vitamina D non è una vitamina, ma un ormone
pro-steroide biologicamente inerte fino a che non
viene metabolizzato
Cute (steroidi precursori) pre-vitamina D
Raggi ultravioletti
Fegato metabolizzata a 25(OH)D
Rene metabolizzata a 1,25 diidrossivitamina
D 1,25(OH)2D
Effetti biologici
49Principali cause di deficit di vitamina D
- Ridotta idrossilazione a livello renale
- Scarsa nutrizione
- Ridotta esposizione al sole
- Declino della sintesi cutanea della vitamina D
50Vitamina D e osso
- La maggiore sorgente di vitamina D è la pelle
- La vitamina D è presente anche in un numero
limitato di cibi - pesci grassi (salmone, sardine, tonno)
- oli derivati da pesci grassi
- fegato
- uova
- funghi selvatici
51Mantenimento di livelli ottimali di 25(OH)D
- E necessario un quantitativo giornaliero di
almeno di 400-600 UI - Oppure 15-30 minuti al giorno di esposizione alla
luce solare
52Ciclo di controllo ormonale del metabolismo e
della funzione della vitamina D
VITAMINA D
Rimodellamento osseo
osso
fegato
calcio
25(OH)D
Calcio ?
1,25(OH)2D
PTH
calcificazione
rene
Calcio sierico lt8,8 mg/dl
Feedback negativo
1,25(OH)2D
paratiroidi
PTH
?Clearance renale
calcio
1,25(OH)2D
Intestino ?assorbimento
53Malattie metaboliche dellosso OSTEOPOROSI
- Definizione è una condizione caratterizzata da
una riduzione della massa ossea per unità di
volume e da alterazioni della microarchitettura - E' una malattia demineralizzante sistemica
caratterizzata da un ridotto volume di tessuto
osseo - Vi è riduzione di spessore della corticale
- La composizione mineraria del tessuto osseo
rimane normale - Le singole trabecole ossee risultano
assottigliate e la connessione tra le trabecole è
ridotta
54OSTEOPOROSI
- A sinistra i contorni vertebrali normali di una
donna sana di 28 anni. - A destra le vertebre di una donna di 65 anni
affetta da osteoporosi. Le frecce indicano
l'allargamento dei dischi intervertebrali,
conseguenza dell'insufficienza strutturale dei
corpi vertebrali
55OSTEOPOROSI FATTORI DI RISCHIO 1
- Età avanzata (15 delle donne di 50 anni, ed 50
delle donne di 80 anni) - Sesso femminile (massa ossea minore rispetto agli
uomini, interessa la donna con un rapporto 8 a 2
nei confronti dell'uomo) - Razza caucasica o asiatica
- Costituzione magra
- Fattori menopausali (riduzione degli estrogeni)
56OSTEOPOROSI FATTORI DI RISCHIO 2
- Abitudini di vita (regime dietetico povero di
calcio, il fumo anticipa l'età della menopausa
labuso di alcool è causa di malnutrizione e di
compromissione dell'equilibrio) - Storia familiare positiva
- Farmaci (corticosteroidi, eparina, anticoagulanti
orali, anticonvulsionanti, sali di litio) - Vita sedentaria (favorisce una progressiva
riduzione della massa ossea)
57RIDUZIONE DELL'ATTIVITA' FISICA E DIMINUZIONE
DELLA MASSA OSSEA
- Una prolungata immobilizzazione, qualunque sia il
motivo che l'ha causata, determina un bilancio
del calcio negativo - Soggetti immobilizzati forzatamente vanno
incontro ad osteopenia da disuso - Soggetti che vanno progressivamente incontro ad
una diminuzione della mobilità a causa della
riduzione delle capacità fisico-psichiche
(anziani in età molto avanzata) osteoporosi
senile - Soggetti che si muovono normalmente, ma in
condizioni ambientali particolari che provocano
una diminuzione dello sforzo fisico e subiscono
quella che viene definita una osteopenia da
ridotto carico gravitario (pazienti allettati o
astronauti durante la permanenza nello spazio).
58Esercizio fisico
- Negli anni sono stati sperimentati vari metodi
per rallentare la perdita di massa ossea da
diminuita attività fisica. Oltre ad ausili
farmacologici e integrazioni dietetiche sono
risultate razionali quelle metodiche che tentano
di incrementare il carico gravitario - Negli allettati si è rivelato di una certa
importanza il restare in posizione eretta, sia
pure senza muoversi, per qualche ora al giorno,
mentre è insufficiente restare seduti - Attualmente gli astronauti utilizzano di routine
per almeno 16 ore al giorno una tuta elastica
dotata di apposite pulegge che obbliga in ogni
movimento a sforzi costanti che sono stati
quantificati nel 50 del normale peso corporeo
59Esercizio fisico
- Negli allettati è risultato inutile condurre
degli esercizi intensi su una cyclette da supino
o da seduto per quattro ore al giorno, mentre più
importanti si sono rivelati la forza di gravità e
il carico ponderale nonché le attività o le
esercitazioni effettuate sotto carico gravitario - Gli astronauti eseguono
- un allenamento precedente la missione spaziale,
che provoca un incremento della massa ossea già
prima del volo - un allenamento che permette di recuperare la
deambulazione dopo 6-7 mesi di volo in soli 3
giorni e una completa ripresa a 3 settimane di
distanza 2,5 ore giornaliere di esercizio
(cyclette, tapis-roulant dotato di cinghie che
simulano il carico gravitario, macchine per body
building per gli arti superiori)
60Osteoporosi e prevenzione
- Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS), nel 1990 si sono verificate circa
1.700.000 fratture di femore nel mondo ne sono
previste 6.300.000 per il 2050 - La prevenzione rappresenta l'approccio più
razionale e moderno al problema dell'osteoporosi
e la diagnosi precoce costituisce uno dei
fondamenti indispensabili - l'attività fisica si propone prepotentemente come
un'adeguata proposta terapeutica in fase
preventiva (ineguagliabile effetto sulla
prevenzione dell'evento ultimo per cui si vuole
intervenire la frattura) - Ciò che non si usa si perde
61Terapia
- Nelle donne in menopausa, che non assumono
estrogeni, lassunzione giornaliera di 1500 mg di
calcio per os ha un effetto nel preservare la
massa ossea corticale, ma non sulla trabecolare - Un adeguato apporto di calcio prima delletà di
30-35 anni ha un effetto importante nel
raggiungimento di un buon picco di massa ossea
62Terapia
- La somministrazione orale (20 ?g o 800 UI/die) di
calcitriolo (1,25(OH)2D) è efficace nel
preservare la massa ossea e nel diminuire
lincidenza delle fratture dellanca in donne
anziane ricoverate in casa di riposo - La calcitonina e i bifosfonati diminuiscono
lassorbimento osseo
63Osteoporosi e fratture
- E una malattia che causa un indebolimento delle
ossa che divengono più fragili ed esposte ad un
maggior rischio di frattura per traumi anche
minimi - Le fratture possono avvenire per una caduta,
quelle vertebrali per il tentativo di sollevare
oggetti pesanti, o dopo un brusco movimento di
rotazione del busto.Qualche volta, attivita'
considerate leggere come piegarsi per raccogliere
un oggetto anche non pesante, tossire o
sternutire, o ricevere un caloroso abbraccio,
possono causare un frattura - Le fratture costituiscono l'evento clinico più
rilevante dell'osteoporosi e interessano con
maggiore frequenza il polso, le vertebre, il
femore e le coste.
64Frattura di femore
- Il ricovero in ospedale è indispensabile e nella
maggior parte dei casi è necessario l'intervento
chirurgico con inserimento di protesi - I dati epidemiologici dimostrano che solo il 50
dei pazienti rimane autosufficiente dopo una
frattura di femore e che la qualità di vita
successiva viene comunque compromessa
65Frattura vertebrale 1
- Non e' necessaria una correzione chirurgica della
frattura - La frattura vertebrale può determinare
- Dolore continuo alla schiena
- Riduzione della motilità
- Cifosi
- Riduzione della statura
- Difficoltà respiratorie
- la frattura puo' determinare deformita' della
vertebra interessata, e conseguente
interessamento di muscoli, tendini, ligamenti e
nervi in prossimita' della lesione
66Frattura vertebrale 2
- Un vertebra fratturata impiega circa da sei ad
otto settimane per consolidarsi e fino a 12
settimane per guarire del tutto - La ripresa funzionale e' un processo che richiede
piu' tempo rispetto al consolidamento vertebrale - E' importante il riposo a letto per i primi 2-3
giorni dopo la frattura - In generale è bene ridurre al minimo il periodo
di immobilità
67Frattura vertebrale 3
- Durante il periodo di consolidamento della
lesione, il paziente può avere bisogno di un
aiuto per le attività ordinarie quali alzarsi dal
letto, vestirsi, sedersi od alzarsi da una sedia - Nei giorni seguenti è altrettanto importante
ricominciare ad essere attivi e muoversi il più
presto possibile - La ripresa del movimento favorisce un rapido
recupero della forza muscolare e della mobilita'
articolare - Quando è possibile avere accesso ad una piscina,
il camminare in acqua è un grande aiuto per
mantenere in attivita' muscoli ed articolazioni
senza sottoporre a carichi elevati la colonna
68Paratiroidi
- Posizionate sopra i due lobi tiroidei (4
ghiandole, due a destra e due a sinistra) - Secernono il paratormone (PTH)
- ormone che regola il metabolismo di
- Calcio
- Fosforo
- Magnesio
- insieme alla calcitonina (prodotta dalla tiroide)
- e alla vitamina D
69Ormone paratiroideo
- Ha la funzione di mantenere stabile la
concentrazione del calcio nel liquido
extracellulare - Svolge una duplice azione a livello osseo
- mobilizzazione del calcio
- rimodellamento osseo
70Calcitonina
- Ormone peptidico con potenti effetti
- ipocalcemici
- ipofosfatemici
- Non sono stati descritti effetti sicuri
attribuibili a deficit o eccesso di calcitonina - Utile nel ridurre il riassorbimento osseo nel
morbo di Paget (eziologia sconosciuta, fase
osteoporotica, osteolitica o distruttiva e fase
osteoplastica o sclerotica, rimaneggiamento osseo
con modificazioni radiologiche, sintomatologia
dolorosa) e nellosteoporosi
71Ipercalcemia di origine paratiroidea
iperparatiroidismo primitivo
- Conseguente a ? PTH
- ? riassorbimento del calcio a livello osseo
(sopravvento sulla neoformazione) - ? clearance renale del calcio
- ? assorbimento intestinale
- ? P (alterata mineralizzazione ossea)
- ? livelli plasmatici di calcio
- Le cause sono
- un tumore di una paratiroide (adenomi solitari
80 dei pazienti) - una iperplasia di tutte le ghiandole (neoplasie
endocrine multiple)
72Malattie delle paratiroidi segni e sintomi
- Ipercalcemia conseguente a iperparatiroidismo
- il 50 dei pazienti è asintomatico
- nefrolitiasi
- nefrocalcinosi con insufficienza renale
- osteite fibrosi cistica (perdita selettiva di
osso corticale) - manifestazioni neuromuscolari (astenia, atrofia
muscolare) - fastidi addominali vaghi
- condrocalcinosi
- pseudogotta
73Iperparatiroidismo
- Malattia determinata da un aumento di secrezione
del paratormone. - Incide soprattutto dopo i 60 anni 0.2.
- Spesso le manifestazioni cliniche sono subdole e
la malattia ha un decorso cronico e benigno
74Eziologia
- adenomi della paratiroide unici 80
- iperplasia delle paratiroidi 15
- adenomi multipli 5
- carcinoma della paratiroide
- nella maggior parte dei casi questa forma è
ereditaria e può associarsi ad altre alterazioni
endocrine - raro, di solito non aggressivo, a crescita
lenta e ad estensione locale per cui anche in
caso di recidiva si può intervenire
chirurgicamente. - Si caratterizza per livelli molto elevati di
calcemia. Quando metastatizza le sedi sono
polmone, fegato, scheletro.
75Sintomi e segni
- Asintomatico (50)
- Interessamento renale
- calcoli di ossalato e fosfato di Ca ?
- episodi ripetuti di coliche renali, ostruzione
delle vie urinarie e infezioni, compromissione
della funzione renale - Interessamento osseo
- osteite fibrocistica caratterizzata da riduzione
delle trabecole ossee, aumento osteoclasti
giganti e sostituzione dei normali elementi
cellulari e midollari con tessuto fibroso - osteopenia osteoporosi (TAC e densitometria
ossea)
76Sintomi e segni
- Manifestazioni neuromuscolari
- astenia a carico dei muscoli prossimali
- facile affaticamento, atrofia muscolare
- Manifestazioni gastroenteriche
- dolori addominali vaghi, anoressia, nausea,
vomito, stipsi - Manifestazioni cerebrali
- depressione, confusione mentale
77Diagnosi e Terapia
- Ipercalcemia
- Ipercalciuria
- Ipofosforemia
- ? PTH
- Ecografia, TAC, scintigrafia con tecnezio
- La terapia è chirurgica
78Trattamento acuto dellipercalcemia
- Idratazione
- Aumento dellintroito salino (K e Mg per la
possibile deplezione) - Modesta diuresi forzata
- Bifosfonati
- Calcitonina
79Altre cause di ipercalcemia
- Distruzione ossea locale da parte delle cellule
tumorali, mieloma multiplo e linfomi - Produzione ectopica da parte delle cellule
tumorali di paratormone o di agenti umorali che
simulano lazione del paratormone - neoplasie polmonari
- neoplasie renali
- neoplasie mammarie
- neoplasie apparato urogenitale
- Sono anche dette
80Ipercalcemie paraneoplastiche
- Ipercalcemia in corso di neoplasie
- È frequente (10-15 per alcune neoplasie quali il
carcinoma polmonare) - Spesso di grave entità
- Spesso la neoplasia è nascosta ? bisogna
cercarla, diagnosticarla e trattarla
81Diagnosi e Terapia
- Spesso assieme allipercalcemia vi sono i sintomi
della neoplasia - Se si sospetta invece una neoplasia occulta
bisogna cercarla - Ipercalcemia-ipofosforemia
- Dosaggio paratormone (PTH) PTH normale ma ?
PTHrp (cioè la proteina correlata al PTH che ha
le stesse azioni del PTH) - Trattamento della neoplasia
82Altre ipercalcemie
- intossicazione da Vit D (50-100 volte)
- alterata regolazione dei metaboliti attivi
(malattie granulomatose sistemiche come la
sarcoidosi) - elevato rimaneggiamento osseo (ipertiroidismo,
immobilizzazione) - insufficienza renale (parziale resistenza alle
azioni metaboliche dellormone) - osteomalacia (carenza di vitamina D)
- sindrome da latte e alcali (milk-alkali
syndrome) - eccessiva ingestione di calcio e antiacidi
assorbibili come il latte e il carbonato di
calcio - debolezza, mialgie, irritabilità e apatia
83Fisiopatologia dellipocalcemia
- Viene meno lazione omeostatica del PTH
- Lipocalcemia è meno frequente dellipercalcemia
alcune possibili cause comprendono
linsufficienza renale, lipoparatiroidismo
ereditario o acquisito - Ipoparatiroidismo conseguente a ? PTH
- ? riassorbimento del calcio
- ? P
- ? livelli plasmatici di calcio
- Le cause sono per lo più chirurgiche
84Sintomi
- Neuromuscolari e neurologici
- spasmi muscolari
- spasmi carpo-pedali
- contrazioni dei muscoli facciali
- in casi estremi spasmo laringeo e convulsioni
- può verificarsi un arresto respiratorio
- stato di irritabilità
- depressione e psicosi
- stato di tetania latente
85Terapia dellipocalcemia
- Vitamina D o suoi metaboliti
- Supplementi di calcio
86Ipofisi
ipofisi
87Ipofisi
88(No Transcript)
89Ipofisi
- Situata nella sella turcica dello sfenoide alla
base del cranio - Due lobi
- anteriore (adenoipofisi)
- posteriore (neuroipofisi)
- il lobo intermedio nelluomo è rudimentale
- Il peso è tra 0,4 e 0,8 g
90Ipofisi
- La comunicazione tra ipotalamo e ipofisi
anteriore è di natura chimica - I releasing factor ipotalamici raggiungono
lipofisi anteriore attraverso il sistema portale
per stimolare o inibire la produzione di ormoni
(circolazione portale ipotalamoipofisaria) - E chiamata ghiandola coordinatrice, produce 6
ormoni principali ed è luogo di deposito per
altri 2 ormoni
91Adenoipofisi
- 5 tipi di cellule producono 6 differenti ormoni
- cellule lattotrope (prolattina o PRL)
- necessaria per lallattamento
- somatotrope (growth hormone o GH o somatotropo)
- regola laccrescimento e interviene nel
metabolismo intermedio - gonadotrope (luteinizing and follicle-stimulating
hormones o LH e FSH) - controllano le gonadi maschili e femminili
- tireotrope (thyroid-stimulating hormone o TSH)
- controlla la funzionalità della tiroide
- corticotrope (ormone adrenocorticotropo o ACTH)
- controlla la funzione glucocorticoide del surrene
92Ipofisi posteriore o neuroipofisi
- Il lobo posteriore dell'ipofisi o neuroipofisi,
più che una ghiandola vera e propria, è
un'appendice secretoria di due nuclei encefalici
(nei quali probabilmente avviene la sintesi degli
ormoni), da cui riceve le fibre nervose che la
costituiscono - Immagazzina ormoni prodotti in neuroni
ipotalamici - Vasopressina (AVP arginine vasopressine, ADH
antidiuretic hormon) - gioca un ruolo importante nella regolazione del
volume plasmatico, favorendo il riassorbimento di
acqua a livello renale - Ossitocina
- necessaria per la fuoriuscita del latte durante
la lattazione e può intervenire nel parto
93Sistema di controllo a feedback di un organo
endocrino (surrene, tiroide, gonadi) da parte
dellipofisi
ipotalamo
ipofisi
Ormone periferico
tropina
Ghiandola bersaglio
94(somatostatina, GIH)
95Caratteristiche generali degli ormoni
- Una caratteristica comune è la rapidità di azione
- La maggior parte risponde a variazioni delle
richieste metaboliche entro minuti od ore per
mantenere il controllo omeostatico enro un range
ristretto - Le eccezioni principali sono
- gametogenesi nellovaio e nel testicolo
96Iperprolattinemia
- Leccesso di prolattina si associa a ipogonadismo
e/o galattorea - Sintomo importante di adenoma ipofisario o di
malattia ipotalamica - Il 30 dei casi di amenorrea e galattorea sono
causati da adenomi ipofisari prolattino-
secernenti - In gravidanza la concentrazione comincia a salire
durante il secondo trimestre e raggiunge il picco
al momento del parto i valori massimi sono da
100 a 300 ?g/L - Nella donna normalmente lt 20 ?g/L, nelluomo lt 15
?g/L
97Deficit di prolattina
- Si manifesta con incapacità allallattamento
- La mancanza della montata lattea è spesso il
primo sintomo di panipopituitarismo secondario
alla distruzione della ipofisi nel postpartum
98Eccesso di ormone della crescitaacromegalia e
gigantismo
- Acromegalia malattia insidiosa, cronica e
debilitante (astenia e debolezza) associata a
sviluppo eccessivo del tessuto osseo e dei
tessuti molli - Compare più frequentemente nella mezza età, con
unetà media alla diagnosi di 40 anni negli
uomini e 45 nelle donne - Aumento delle dimensioni di mani e piedi,
prognatismo, macroglossia, diastasi dentaria,
lineamenti grossolani - Quando leccesso di GH si sviluppa prima della
chiusura delle epifisi nei bambini, si verifica
un aumento dellaccrescimento lineare chiamato
gigantismo - Fisiopatologia adenomi ipofisari ben definiti
99Terapia
- Lintervento chirurgico è la procedura
terapeutica di scelta - Locteotride, analogo a lunga durata dazione
della somatostatina (2000 volte più potente di
questa) ? 50 di responders, farmaco costoso
100Deficit di GH e nanismo ipofisario
- Negli adulti il deficit di GH è solitamente
subclinico - Nei bambini provoca rallentamento della crescita
e ipostaturismo ? spesso conseguenza di un
deficit ipotalamico di GHRH
101Ormone adrenocorticotropo (ACTH)
- Controlla la secrezione di cortisolo della
corteccia surrenale - Stimola in modo acuto la liberazione di
aldosterone (anche se questultimo è soprattutto
controllato dal sistema renina-angiotensina) - Concentrazione massima nelle prime ore del
mattino (intorno alle 4) e minima nella tarda
serata
102Ormone adrenocorticotropo o corticotropina (ACTH)
- Il caratteristico ritmo circadiano del cortisolo
rappresenta la risposta fisiologica alle
variazioni di ACTH - Nellinsufficienza surrenalica primitiva (morbo
di Addison) il cortisolo è ridotto e lACTH
elevato (questo determina una iperpigmentazione
dovuta alle proprietà melanocito-stimolanti
dellACTH) - In seguito a somministrazione di glucocorticoidi
per lungo tempo lasse ipotalamo-ipofisi-surrene
può rimanere soppresso anche per mesi dopo
linterruzione (a causa della soppressione di
CRH) - In soggetti normali i livelli sono bassi e il
dosaggio è difficile
103? ACTH morbo di Cushing e sindrome di Nelson
- Eccesso di cortisolo (per la maggior parte dei
casi dovuta a iperplasia surrenalica bilaterale
secondaria a eccessiva secrezione ipofisaria di
ACTH) - Segni e sintomi da ipercortisolismo e
iperandrogenismo - aumento ponderale e distribuzione centripeta del
tessuto adiposo - faccia a luna piena, gibbo a dorso di bufalo,
obesità a mela - ipostenia e facile affaticabilità
- strie rubre addominali e facilità alle ecchimosi
- ipertensione (gt150/90)
- amenorrea, irsutismo, ipertrofia del clitoride
- osteoporosi
- glicosuria (poliuria e polidipsia)
- problemi psichiatrici (modificazioni della
personalità) - Iperproduzione ipofisaria per adenoma (morbo di
Cushing) o ectopica, tumori surrenalici,
somministrazione di glucorticoidi
presenza di iperpigmentazione nonostante una
adeguata terapia sostitutiva in surrenectomia
bilaterale per crescita di un tumore ipofisario
ACTH secernente
104Deficit di ACTH (insufficienza surrenalica
secondaria)
- La mancanza di ACTH può essere isolata o
associata ad altri deficit di ormoni ipofisari - Dopo terapia a lungo termine con glicocorticoidi
è comune uninsufficienza di ACTH reversibile e
isolata - I sintomi comprendono
- nausea, vomito, astenia, artralgie, vertigini,
febbre, ipotensione, iponatremia, ipoglicemia
105Oppioidi endogeni
- Encefaline, endorfine e dinorfine
- Lipofisi è la sede più ricca di endorfina
- Le azioni fisiologiche di tali ormoni possono
comprendere - proprietà analgesiche morfino-simili
- euforia e altri effetti sul comportamento
- funzioni di neurotrasmettitori e neuromodulatori
106Ipopituitarismo
- Mancanza congenita o acquisita di uno o più
ormoni ipofisari (GH, ACTH) per varie cause - tumori (adenomi ipofisari)
- intervento chirurgico ipofisario
- malattie infiammatorie (sarcoidosi, tubercolosi,
sifilide) - malattie vascolari (sindrome di Sheehan o necrosi
postpartum, dovuta a severa emorragia) - traumi gravi e destruenti
- anomalie di sviluppo
107Test di stimolo insulinico
- Dopo la somministrazione di insulina si
verificano una caduta glicemica (fino a 40 mg/dl)
e un aumento della cortisolemia e del GH - E il test più affidabile
108Terapia
- In caso di panipopituitarismo si devono
somministrare i vari ormoni mancanti - Il più importante è il cortisolo
- Alcuni impiegano il prednisone, altri il
cortisone acetato o lidrocortisone (cortisolo)
109Sindrome della sella vuota (empty sella syndrome)
- La sella appare arrotondata, senza erosione ossea
- Si riempie di liquido cererebrospinale
allinterno di una erniazione aracnoidea - Lipofisi è appiattita e sospinta da un lato, ma
in genere funziona normalmente - La maggior parte dei pazienti con sella vuota
sono donne obese, multipare, sofferenti di
cefalea nel 30 dei casi hanno ipertensione
arteriosa - La diagnosi si pone con TAC o RMN
- Ulteriori indagini sono inutili e la terapia
consiste nel rassicurare le pazienti
110CRH (corticotropin-releasing hormone) e pelle
- Il CRH è il principale regolatore della risposta
sistemica allo stress e viene prodotto anche
dalle cellule cutanee. - La sua produzione è regolata dalla radiazione
ultravioletta B, sia direttamente, sia
indirettamente attraverso la stimolazione della
POMC (CRH-pro-opiomelanocortina), oltre che dai
glicocorticoidi - LMSH (melanocortina o intermedina) e lACTH
(ormone adrenocorticotropo) sono fattori
melanogenici derivati dalla POMC prodotta dai
cheratinociti e dai melanociti - I raggi UV stimolano la melanogenesi nella pelle
- attivando lup-regulation dei geni per la
tirosinasi, lenzima limitante la sintesi della
melanina - aumentando il numero dei recettori per lMSH,
così inducendo la sintesi della melanina. - Labbronzatura è più scura se il sole viene preso
a piccole dosi in tempi lunghi
111UVB e GH
- Una maggiore esposizione alla luce naturale con
UVB nellultimo periodo di gravidanza e del
neonato nei primi mesi di vita determina una
maggiore altezza da adulto grazie alla maggiore
secrezione di GH (Grow Hormon)
112Ghiandole surrenali
113Ghiandole surrenali
- Sono ghiandole composte, in numero di due,
situate in prossimità del rene - Sono costituite da due porzioni distinte
- la corticale, che deriva da un abbozzo del
mesoderma del celoma situato in prossimità della
cresta genitale ha funzione steroidea
(glicorticoidi, mineralcorticoidi, androgeni) - la midollare, origina dalla migrazione di cellule
ectodermiche della cresta neurale (di fatto è
simile ad un ganglio simpatico modificato). Le
cellule dette anche "cromaffini" secernono
catecolamine - Il colesterolo proveniente dalla dieta o dalla
sintesi endogena è il composto di partenza della
steroidogenesi
114Corticale
- La corteccia surrenale è la parte più esterna del
surrene e ne costituisce il 90-95 - Si presenta distinta in tre zone che hanno anche
diversa specializzazione funzionale - glomerulare la più esterna, sottile con le
colonne disposte parallelamente alla capsula
secerne mineralcorticoidi (aldosterone) - fascicolata molto ampia con le colonne disposte
verticalmente, secerne i glicocorticoidi
(cortisolo) - reticolare a contatto con la midollare,
disposizione irregolare delle sue cellule,
secerne androgeni (deidroepiandrosterone, DHEA)
115Steroidi
- Gli steroidi isolati dalla ghiandola sono più di
50 - Solo pochi di essi hanno attività biologica
- Vengono sintetizzati a partire dal colesterolo,
sia di origine plasmatica sia sintetizzato dalle
cellule surrenaliche stesse a partire dall'acetato
116Ormoni glicoattivi
- I principali sono cortisolo e corticosterone
- Sono ormoni steroidei e hanno azione pressoché
ubiquitaria - La principale funzione e quella di controllare le
attività cataboliche ed anaboliche nell'arco
delle 24 ore
117Regolazione e azione dei glicocorticoidi
118Azioni dei glicorticoidi
- Azione metabolica ha effetto iperglicemizzante
- Deprime la sintesi proteica in tutto l'organismo
eccettuato il fegato, dove viene stimolata anche
la gluconeogenesi a partire da fonti non
semplicemente carboidratiche. Infatti avviene
anche a spese di quote aminoacidiche, che
presuppongono una degradazione delle proteine - gli aminoacidi resisi disponibili vengono
transaminati a chetoacidi quelli chetogenetici
determinano un aumento dei corpi chetogeni,
quelli glucogenetici forniscono materiale per la
sintesi epatica del glucosio
119Azioni dei glicorticoidi
- Azione sui lipidi pur non avendo azione
lipolitica diretta essi potenziano quella di
altri ormoni (GH, PRL, catecolamine) favorendo
una caratteristica ridistribuzione dei grassi di
deposito dell'organismo e determinando un aumento
della complessiva mobilitazione dei grassi di
deposito e della loro utilizzazione - la lipemia aumenta in tutte le sue componenti
trigliceridi, acidi grassi liberi, glicerolo,
colesterolo - Azione sinergica sulle catecolamine dovuta
all'effetto dei glicocorticoidi sull'aumento
dell'AMPc nelle cellule bersaglio delle
catecolamine
120Azioni dei glicorticoidi
- Sulle cellule del sangue principalmente
influenzano vistosamente la formula leucocitaria
determinando un aumento dei neutrofili ed una
netta diminuzione degli eosinofili, dei linfociti
e monociti - Azione antiinfiammatoria le cellule danneggiate
da qualsiasi causa (fisica o chimica) liberano
nell'ambiente circostante i prodotti del loro
disfacimento e della autolisi, derivante dalla
liberazione di enzimi litici lisosomiali. - Alcune di queste sostanze stimolano una reazione
locale, che tende ad eliminare e a circoscrivere
le cause del danno, ad eliminare i tessuti
danneggiati e a stimolare i processi di
riparazione.
121Il processo infiammatorio comporta
- Un aumento della sensibilità nervosa locale
- Un maggior afflusso di sangue, con aumento della
temperatura locale, delle imbibizione, della
permeabilità vasale - Proteine plasmatiche addensandosi in coaguli
formano una prima protezione contro la diffusione
del processo - Alcune sostanze liberate dalle proteine
plasmatiche o dai tessuti degenerati richiamano
i leucociti circolanti e ne stimolano le diverse
attività di difesa - Le cellule del tessuto connettivo vengono
stimolate a riprodursi attivamente e a migrare
per sostituire le zone distrutte e per circondare
il processo con connettivo di nuova formazione
122Azione antiinfiammatoria
- Si ritiene che i glicocorticoidi
- stabilizzino i componenti fosfolipidici delle
membrane e degli organuli citoplasmatici,
lisosomi, proteggendo le cellule dagli enzimi
litici in essi contenuti - inibiscano l'attività di alcune fosfolipasi che
determinano la liberazione di acido arachidonico,
precursore della sintesi di prostaglandine,
leucotreni, e trombossani (che hanno un ruolo
importante nell'infiammazione) - in ultima analisi deprimono il processo
infiammatorio riducendone le fasi iniziali
123Regolazione e azione dei glicocorticoidi
- Le afferenze nervose determinano il rilascio del
CRH ipotalamico ? liberazione di ACTH ipofisario
? secrezione di glicocorticoidi da parte della
corticale surrenalica - Determinano un aumento della concentrazione
ematica di glucosio e del glicogeno epatico in
seguito alla conversione in glucosio degli
aminoacidi e grassi - Un feedback negativo è operato dai
glicocorticoidi sia sullipotalamo sia
sullipofisi che può limitare il rilascio di ACTH - Negli animali diurni e nelluomo, il livello
ematico è massimo alle prime ore del mattino,
prosegue con valori medi, con picchi secondari in
corrispondenza dei pasti (nelle vacche in
occasione delle mungiture). Sono minimi la sera e
la notte.
124Regolazione e azione dei glicocorticoidi
- A concentrazioni fisiologiche interferiscono poco
nei processi riparativi - A dosi terapeutiche possono inibire totalmente la
proliferazione dei fibroblasti, la deposizione
del collagene e la cicatrizzazione - Solo prolungate ed intense concentrazioni
ormonali deprimono la capacità di difesa locale
dell'organismo - l'immunità acquisita non viene modificata, ma la
capacità di risposta a nuovi antigeni diminuisce
sensibilmente - specialmente diminuisce l'immunità
cellulo-mediata dei linfociti T (azione
immunodepressiva azione sfruttata nelle terapie
antirigetto dei trapianti)
125Altri effetti
- Effetto antitossico potenzia l'azione
detossificante del fegato - Effetto antiallergico deriva dalla diminuzione
delle liberazione e della soppressione degli
effetti dell'istamina e di altre sostanze
vasoattive - Effetti gastrointestinali aumentano la
secrezione di acido cloridrico e di pepsina
(stress ulcera). Anche la secrezione
pancreatica viene stimolata
126I mineralcorticoidi
- Il principale è l'aldosterone , ormone steroideo,
secreto esclusivamente nella zona glomerulare
questi circola per lo più libero nel sangue
127Azioni dellaldosterone
- Ha importanti azioni
- stimola il trasporto (riassorbimento) di Na
attraverso varie strutture epiteliali (tubulo
renale, intestino, ghiandole salivari, sudoripare
e intestinali) - favorisce lescrezione tubulare del K e dellH
- Meccanismo dazione
- regola l'espressione di geni specifici per la
sintesi delle proteine, che a livello renale
(membrana luminale, mitocondri, membrana
basolaterale) portano a modificazioni biologiche
interessate al trasporto di Na e di K
128Funzione dellaldosterone
- Mantenimento della quantità del liquido
extracellulare, della volemia, e conseguentemente
della pressione sanguigna, della natremia e
kaliemia e quindi dell'eccitabilità
neuromuscolare e cardiaca - Il meccanismo più importante è il sistema
renina-angiotensina. - Se diminuisce la perfusione dell'Apparato
iuxtaglomerulare dei reni, le cellule
iuxtaglomerulari rilasciano un enzima, la renina.
129La renina
- La renina è prodotta dal rene dai seguenti
stimoli - riduzione del volume sanguigno circolante
(ipovolemia) - bassa pressione arteriosa (ipotensione)
- stimoli da parte del sistema nervoso
ortosimpatico - altri stimoli anche di natura patologica.
130La renina
- La renina converte un peptide inattivo,
l'angiotensinogeno, in angiotensina I
quest'ultimo peptide viene convertito a sua volta
in angiotensina II dall'enzima di conversione
dell'angiotensina I o ACE (dall'inglese
angiotensin-converting enzyme), presente
principalmente a livello dei capillari polmonari. - Langiotensina II nella corteccia della ghiandola
surrenale, causa il rilascio di aldosterone.
131Aldosterone
- Sensibilità diretta delle cellule surrenaliche di
rispondere direttamente alle variazioni ematiche
di sodio e potassio ? meccanismo importante per
equilibrare il rapporto di Na/K di natura
alimentare - Controllo nervoso (in tutti i casi di stress)
fattori ipotalamici ? ipofisi ? ACTH ? surrene ?
aldosterone
132Aldosterone
- Tre principali meccanismi controllano la
secrezione di aldosterone - il sistema renina-angiotensina
- il potassio
- lACTH (svolge un ruolo minore)
- aumenta lescrezione di potassio
- aumenta il riassorbimento degli ioni sodio
- lacqua segue passivamente il sodio riassorbito
- L'aldosterone agisce a livello del Sistema
nervoso centrale, contribuendo ad aumentare il
senso di appetito per il salato ed il senso della
sete.
133Sistema renina-angiotensina
- Mantiene costante il volume sanguigno circolante
- Il controllo della secrezione della renina è
complesso ed è costituito da - meccanismi intrarenali (barocettori)
- meccanismi extrarenali (sistema nervoso
simpatico, potassio, angiotensina) - Langiotensina II (potente azione ipertensiva)
- agisce direttamente sulla muscolatura liscia
arteriolare - stimola la produzione di aldosterone, che svolge
due importanti azioni - principale regolatore del volume dei liquidi
extracellulari - principale fattore che regola il metabolismo del
potassio
134Iperfunzione della corticale surrenale
- Un eccesso di cortisolo è associato alla sindrome
di Cushing - Un eccesso di aldosterone causa
liperaldosteronismo (p.e. sindrome di Conn) - Un eccesso di androgeni surrenali provoca
virilizzazione
135SINDROME DI CUSHING
- Eziologia iperplasia surrenalica bilaterale (da
adenoma ipofisario secernente ACTH) - Caratteristiche
- Obesità a livello del tronco
- Ipertensione
- Astenia e facile affaticabilità
- Amenorrea
- Irsutismo
- Strie rubre addominali
- Edema
- Glicosuria
- Osteoporosi
136Iperaldosteronismo
- Sindrome associata allipersecrezione di
aldosterone - Primitivo adenoma surrenalico secernente
aldosterone (sindrome di Conn) - Leccesso di aldosterone determina
- Progressiva deplezione di potassio dallorganismo
e sviluppo di ipokaliemia - Debolezza e affaticamento muscolare
- Poliuria e nicturia
- Ipertensione diastolica (generalmente non molto
grave) e in generale valori pressori gt 160/110
mmHg - Cefalea
137Sindrome di Conn
- Si valuta che dal 10 al 30 dei soggetti
ipertesi possa soffrire di questa sindrome - Colpisce giovani adulti in età compresa fra i 30
e 50 anni (più frequentemente donne) - Lipertensione è il sintomo principale e spesso
lunico - La conferma diagnostica richiede la
determinazione dei livelli di aldosterone (?) e
di renina (?)
138Dieta iposodica
- La dose giornaliera raccomandata è compresa tra
575 e 3500 mg/giorno - Alimenti ricchi di sodio (mg/100 gr)
- Prosciutto crudo (2600)
- Salame (1600)
- Coppa (1500)
- Formaggio