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Ovvero:

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Ovvero: L uomo corpo e mente O la mente del suo corpo? Fisica mente Fisica mente Gioved 10 maggio 8.15-9.30 Prof. Francesco Benso (neuroscienze) 9.30-10 ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Ovvero:


1
FISICAMENTE
  • Ovvero
  • Luomo è corpo e mente
  • O è la mente del suo corpo?

2
Fisicamente
Questanno le conferenze del Liceo si propongono
lambizioso progetto di scavalcare la dicotomia
corpo-mente ed interrogarsi sulla straordinaria
complessità dellessere umano.  Quando avviene la
sublimazione dal processo chimico nelleterea
espressione intellettuale? Dove finisce il
pensiero ed inizia lazione? Il viaggio alla
ricerca della nostra identità percorre tappe
numerose e quanto mai differenti le une dalle
altre. Parleremo di neurologia ed intelligenza
artificiale, il tentativo della scienza di
riprodurre i meccanismi del cervello parleremo
della sinergia realizzata tra anima e corpo nella
disciplina dellaikido descriveremo lessere
umano, nella sua integrità, attraverso gli occhi
della fisica e della filosofia e lo racconteremo
con le parole dellarte del cinema, del teatro,
della musica.   In questa occasione, invitiamo a
partecipare tutti coloro che amano stuzzicare la
propria curiosità.
3
Fisicamente
PROGRAMMA
  • Giovedì 10 maggio
  • 8.15-9.30 Prof. Francesco Benso (neuroscienze)
  • 9.30-10.45 Workshop di arti marziali (Francesco
    Benso, Alfio Delfino)
  • 11.00 12,00 Gabriele Lupo (conferenza sul
    cinema)
  • Venerdì 11 maggio
  • 15-16 Prof. Nino Zanghì (fisica )
  • 16-17 Prof. Mauro Dorato (filosofia)
  • 17-18 Prof.sa Luisa Montecucco (filosofia della
    mente)
  • 18-18.30 Dibattito (coordina Prof. Ricci)
  • 21.00 Prof. Paolo Venturino (musicista)
    lezione/concerto
  • Concerto (prof. Raffaele Esposto, Luca Sciri,
    Dario Calvi)
  • Intermezzo teatrale a cura di Gabriele Lupo
  • Sabato 12 maggio
  • 9.30-10.45 Dott.sa Francesca Cioli (neurologa)
  • 11-12.15 Andrea Giudici e Alessio Stalla
    (Informatica)

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Fisicamente
Giovedì 10 maggio
  • 8.15-9.30
  • Prof. Francesco Benso
  • Docente di Psicobiologia e di Psicologia
    dellattenzione
  • Università di Genova
  • I lobi frontali e il sistema esecutivo
    apprendimenti, memoria e motricità
  • 9.30-10.45
  • Workshop di arti marziali
  • Francesco Benso, Alfio Delfino
  • 11.00
  • Gabriele Lupo
  • Mc Luhan il medium, il corpo e linfluenza sul
    cinema di Cronenberg

5
Fisicamente
Venerdì 11 maggio
  • 15-16 Prof. Nino Zanghì
    Docente di Fisica - Università di
    Genova
  • La coscienza e il suo posto nell'ordine
    naturale
  • 16-17 Prof. Mauro Dorato
    Dipartimento di Filosofia - Università
    degli Studi Roma Tre
  • What is mind? Its no matter! What is matter?
    Never mind!
  • 17-18 Prof.sa Luisa Montecucco
    Docente di Filosofia della mente
    Università di Genova
  • Filosofia della mente e scienze cognitive
  • 18-18.30 Dibattito (coordina Prof.
    Ricci)
  • 21.00 Prof. Paolo Venturino
    Organista - direttore del Coro
    dellOrchestra Sinfonica di Savona
  • Musica tra mente e corpo
    (lezione/concerto)
  • Intermezzo teatrale a cura di Gabriele Lupo

6
Fisicamente
Sabato 12 maggio
  • 9.30-10.45
  • Dott.sa Francesca Cioli (Neurologa)
  • Mente e corpo
  • 11-12.15
  • Andrea Giudici e Alessio Stalla
  • Facoltà di informatica Università di Genova
  • I.A. -Intelligenza artificiale

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Fisicamente
  • Conferenza di Neuroscienze.
  • Relatore Prof. Francesco Benso
  • Docente di Psicobiologia e di Psicologia
    dellAttenzione - Università di Genova
  •  
  • I lobi frontali e il sistema esecutivo
    apprendimenti, memoria e motricità
  •   
  • I processi cerebrali di più alto livello
    definiti funzioni esecutive sono da intendere
    come il processore centrale del nostro cervello.
    Tali funzioni sono implicate in diverse
    operazioni di tipo cognitivo tra le quali si
    possono citare il controllo (motorio, dei
    pensieri e degli impulsi), la flessibilità
    (cambiamenti veloci di compito, trovare soluzioni
    non di routine, ricuperare da una finta nelle
    competizioni sportive), lorganizzazione, la
    pianificazione, la gestione dellinterferenza
    (non farsi catturare da materiale non influente
    per risolvere il compito),diversi tipi di
    memoria. Le funzioni esecutive sembrano trovare
    un substrato anatomico neuronale principalmente
    nel lobo frontale delluomo. Il lobo frontale
    segue la maturazione della specie homo in quanto
    finisce il suo sviluppo verso i 21 anni (Luria
    1976). Lemergenza mentale che ne deriva cioè il
    Sistema Esecutivo o Sistema Attentivo Supervisore
    (Shallice 1988) è stata studiata funzionalmente
    dalla neuropsicologia (attraverso pazienti con
    lesioni specifiche in siti diversi del lobo
    frontale). Un forte impulso allo studio del
    Sistema Esecutivo e quindi, delle funzioni
    frontali, si è avuto per limportanza che tali
    funzioni rivestono in moltissimi tipi di
    patologie da lesione cerebrale (dove sono
    coinvolti memorie, emozioni ed apprendimenti,
    quello motorio compreso). Tale modello è
    diventato centrale anche nella stessa psicologia
    della sviluppo (delletà evolutiva vecchia
    definizione) dove fornisce spiegazioni più
    convincenti a diverse sindromi o disturbi
    specifici (dalla sindrome autistica, al disturbo
    dellattenzione con o senza iperattività, per
    arrivare ad un minore, ma importante
    coinvolgimento nella dislessia). Il Sistema
    Esecutivo fornisce risorse attentive a tutti i
    processi, tali risorse sono per tutti noi
    limitate (nel senso di quantità limitata). Ad
    esempio, non si possono svolgere più compiti
    insieme qualora richiedano eccessive risorse
    attentive si può guidare e parlare, ma se si
    giunge in uno svincolo mai praticato si smette di
    parlare perché le risorse (a capacità limitata)
    vengono assorbite dal compito principale. Tali
    risorse possono essere aumentate attraverso
    training specifici. Alcuni protocolli di lavoro
    per il potenziamento delle funzioni frontali (o
    se si preferisce del sistema esecutivo) sono
    utilizzati, a livello di potenziamento cognitivo,
    per sportivi, intellettuali ed artisti altri
    protocolli vengono impiegati in riabilitazione
    per il recupero della memoria e di altre funzioni
    necessarie agli apprendimenti (Benso 2004).
    Lapprendimento motorio complesso se ben gestito
    anche a livello di motivazione può essere utile
    in un programma di recupero o sviluppo delle
    risorse attentive del Sistema Esecutivo.

8
Fisicamente
Mc Luhan il medium, il corpo e linfluenza sul
cinema di Cronenberg Gabriele Lupo
  • Il corpo nel cinema di Cronenberg
  • Il termine media è oggi indissolubilmente legato
    a quello del sociologo canadese Marshall McLuhan.
    La sua analisi dei mezzi di comunicazione ha
    contribuito a cambiare il nostro punto di vista
    su quella che è e sarà la nostra esistenza egli
    ha fatto luce sul violento impatto che i media
    avranno sulla società, sul nostro modo di vivere
    e sul nostro stesso corpo.
  • Nel suo più celebre libro Gli strumenti del
    comunicare Marshall McLuhan mostra le tecnologie
    come unestensione del corpo umano e delle sue
    percezioni, capaci proprio in quanto protesi di
    influenzare la vita degli esseri umani.
  • Questi concetti non sfuggiranno al regista
    canadese David Cronenberg. Il suo cinema ruoterà
    intorno ad una serie di temi ricorrenti
    contagio, mutazione, allucinazioni della mente,
    ibridazione di corpi, contaminazione tra
    biologico e tecnologico e tra virtuale e
    corporale. Esemplare è il caso del film eXistenZ
  • Existenz è un gioco che permette, attraverso
    lutilizzo di un dispositivo chiamato Pod,
    laccesso ad una realtà virtuale in cui la
    percezione dei fenomeni è del tutto simile a
    quella reale. Il Pod, interamente costruito con
    materiale organico, inserito nel sistema nervoso
    del giocatore attraverso una bioporta situata
    nel midollo osseo, ha la possibilità di accedere
    ai ricordi del giocatore, cosicché ogni partita
    procede in modo diverso a seconda della persona
    che sta giocando. Il Pod diventa per il giocatore
    una sorta di cervello addizionale in grado di
    porre un conflitto il giocatore non riesce più a
    distinguere la realtà dal gioco.

9
Fisicamente
  •  Conferenza di Fisica (filosofia della scienza)
  • Relatore Prof. Nino Zanghì - Università di
    Genova
  •  
  • La coscienza e il suo posto nell'ordine naturale.
  • Incominciamo con un'avvertenza. Non intendo
    occuparmi dei livelli avanzati di coscienza che
    sono propri degli esseri umani, ad esempio, la
    riflessione razionale o l'auto-coscienza. Ho in
    mente gli aspetti più primitivi e grezzi del
    sentire e dell'esperire, come provare piacere e
    dolore, o ciò che si prova quando si percepisce
    un colore o un suono. Intesa in questo senso
    molto generale, la coscienza è diffusissima in
    natura. E non c'è' bisogno di molta filosofia e
    di scienza per convincersene, direi che basta
    osservare un cane o un gatto. Tuttavia, la
    coscienza si inserisce a fatica nella nostra
    concezione del mondo naturale sulla base della
    concezione più comune della natura, il mondo
    naturale è il mondo fisico. Ma sulla base della
    concezione più comune della coscienza, non è
    facile vedere come la coscienza potrebbe fare
    parte del mondo fisico. Scopo della conferenza
    e' argomentare che gli schemi concettuali
    forniti dalla scienza, a partire dalla fisica,
    non dispongono di abbastanza risorse per
    comprendere e spiegare la coscienza, e che Il
    posto della coscienza nell'ordine naturale e' un
    problema del tutto aperto. Che sia un fisico a
    sostenere questo non dovrebbe sorprendere più di
    tanto molti fisici del XX secolo, ben più
    importanti di chi parla (p. es., Einstein,
    Schrödinger e Wigner), hanno avuto una posizione
    analoga. Un'osservazione conclusiva lo
    scientismo e, più in generale, la credenza che
    la scienza sia onnicomprensiva, non
    contribuiscono a colmare il divario tra le "due
    culture" (quella umanistica e quella
    scientifica), né aiutano a combattere le
    correnti irrazionalistiche della cultura
    contemporanea sfortunatamente maggioritarie
    che relegano la scienza a semplice tecnica e
    negano il ruolo importantissimo della scienza nel
    comprendere il mondo e svelarne i misteri.

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Fisicamente
  • What is mind? Its no matter! What is matter?
    Never mind!
  • (Cosè la mente? Materia da poco. Cosè la
    materia? Nulla che debba occuparti la mente!)
  •  
  • Mauro Dorato
  • Dipartimento di Filosofia - Università
    degli Studi Roma Tre
  •  
  • Nellintraducibile gioco di parole inventato
    dalla nonna di Bertrand Russell per scoraggiare
    il nipote dalloccuparsi del problema, cè in
    nuce un tentativo ironico di dissoluzione di uno
    dei problemi centrali della metafisica e della
    scienza, quello di chiarire la natura degli stati
    mentali e di spiegare lemergere della coscienza
    a partire dalla neurofisiologia del sistema
    nervoso centrale. Dopo un breve esame delle
    origini del problema nella filosofia di
    Descartes, faremo una rassegna delle principali
    posizioni dibattute nella filosofia della mente
    contemporanea. La tesi che difenderemo è che
    argomenti fondati sullevoluzione e sulla natura
    della spiegazione scientifica ci fanno ritenere
    che la coscienza debba poter essere spiegabile a
    partire da elementi in complessissima
    interconnessione sia tra di loro che con
    lambiente. Ciascuno di questi elementi è però
    del tutto privo di coscienza.

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Fisicamente
  • Filosofia della mente
  • La filosofia della mente e le scienze cognitive
  • Luisa Montecucco
  • Docente di Filosofia della mente Università di
    Genova, Dip. di Filosofia
  •  
  • Diverse aree della filosofia - dalle filosofie
    della mente, della scienza e del linguaggio a
    logica e metafisica - hanno collegamenti
    riconosciuti con le scienze cognitive, ma la
    connessione più diretta è attribuita alla
    filosofia della mente, tanto che questa è inclusa
    quasi sempre nel loro elenco. Howard Gardner, in
    una ormai classica introduzione alle scienze
    cognitive del 1985 (trad. ital. La nuova scienza
    della mente. Storia della rivoluzione cognitiva,
    Feltrinelli 1999), identifica le sue lontane
    radici nei dialoghi platonici. Dedica poi alla
    filosofia - a partire dallindagine di Descartes
    sulla mente - il primo capitolo, mentre i
    seguenti riguardano psicologia, intelligenza
    artificiale, linguistica, antropologia e
    neuroscienze.
  • Dopo avere dato alcune informazioni generali
    sulla rivoluzione cognitiva avviata poco dopo
    la metà del secolo scorso, cercherò di chiarire
    quale possa essere il ruolo della filosofia della
    mente come una delle scienze cognitive. Infatti,
    il costante progresso delle neuroscienze,
    soprattutto, sembra andare inglobando classici
    problemi della filosofia della mente e della
    conoscenza. Si ripropone quindi un dilemma
    antico, quello del rapporto tra la filosofia e
    lemergere di settori della scienza che
    riguardano nozioni elaborate in ambito
    filosofico, dilemma ancor più acuto quando si
    tratta appunto di mente e conoscenza. Facendo
    riferimento soprattutto allindagine sulla natura
    della conoscenza e alla sua dimensione
    soggettiva, proporrò di discutere se e come il
    costante progresso scientifico in corso lasci
    fuori dalla sua ottica aspetti che rimandano ad
    indagini inevitabilmente filosofiche, non
    contrapposte ma piuttosto complementari a quelle
    scientifiche.

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Fisicamente
MENTE E CORPO Dott.ssa Francesca Cioli
- Specialista in Neurologia
E esperienza abbastanza comune per ognuno di noi
identificare le emozioni provate in base a
sensazioni fisiche. Riflettendo su queste ed
altre esperienze può risultare scontato sostenere
che il corpo è lo sfondo di tutti gli eventi
psichici e quindi considerare del tutto logico la
presenza di uno stretto legame tra mente e corpo
o, ancor più l'unità somato-psichica dell'uomo,
unità che implica una profonda ripercussione del
benessere fisico sugli stati d'animo e viceversa
una profonda influenza delle emozioni sul corpo e
sul suo benessere tanto da richiedere che
qualsiasi malattia fisica venga indagata non solo
da un punto di vista medico e psicologico, ma
anche considerando l'aspetto emotivo che
l'accompagna. In realtà queste affermazioni non
sono affatto scontate, almeno a livello
filosofico. Infatti nel corso dei secoli si è
assistito ad un ampio dibattito intorno a tali
questioni e non solo per le diverse posizioni
assunte dagli studiosi nel tentativo di dare una
risposta al problema, ma anche per il modo in cui
di volta in volta veniva posta la questione e per
il significato attribuito, nei vari periodi
storici, ai termini "mente" e "corpo". A partire
dal 1900 grazie al tentativo di sistematizzare la
matematica su base logica Gottlob Frege et all.
cercarono di introdurre il concetto di sistema
fisico. Modelli del sistema nervoso potevano
trovare nella logica matematica uno strumento per
capire come i segnali provenienti dagli organi
recettori, gli stimoli (gli input del mondo che
comprendono anche la volontà o l'ordine di
andare a fare la spesa) causano le risposte degli
organi effettori (muovere le gambe....). Il
neurofisiologo Charles Sherrington ha dato ai
fisiologi la possibilità di associare processi
cerebrali ai comportamenti umani. Alla fine degli
anni '60, il matematico e neuroscenziato inglese
David Marr propone una teoria del funzionamento
del cervello su basi matematiche. In un famoso
articolo sulla rivista Science nel 1976, Marr et
al, piuttosto che isolare un ristretto
comportamento definendo poi, in termini
sherringtoniani, l'arco riflesso che lo ha
prodotto, propongono di descrivere cosa fa il
sistema nel suo insieme, in termini matematici,
e poi studiare l'hardware biologico che ha
raggiunto quell'obiettivo. Quando si studia la
relazione fra cervello e comportamento, sostiene
Marr, è la funzione del sistema nervoso che deve
essere oggetto della ricerca. Mente e corpo
vengono descritti come un complesso sistema di
trasduzione dell'informazione (ossia di
conversione o trasformazione di informazione da
una forma a un'altra). E importante allora che
la medicina sia disposta a guardare e a trattare
il soggetto che soffre nell'interezza della
psiche e del corpo, opponendosi a quella cultura
scientifica che è venuta perdendo il senso
dell'unità soma-psiche e che spesso si occupa più
di curare l'organo o la patologia che il malato.
Da questo punto di vista, come scrive Galimberti
(1992) la medicina psicosomatica, in un'accezione
ampia, rappresenta quella concezione che,
oltrepassando il dualismo psicofisico, che separa
il corpo dalla mente, guarda all'uomo come un
tutto unitario dove la malattia si manifesta a
livello organico come sintomo e a livello
psicologico come disagio. Adottando questo punto
di vista, la medicina psicosomatica ribalta lo
schema classico, che prevedeva la lesione
dell'organo quale causa della sua disfunzione, a
sua volta causa della malattia, nello schema
secondo cui il mantenersi di uno stress
funzionale, che ha la sua origine nella vita
quotidiana dell'individuo in lotta per
l'esistenza, genera quella disfunzione
dell'organo, causa della lesione, a sua volta
causa della malattia.
....Chi scorge una differenza tra spirito e corpo
non possiede nè l'uno nè l'altro... (Oscar
Wilde)
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Fisicamente
Andrea Giudici e Alessio Stalla - Università di
Genova
I.A. -Intelligenza artificiale
  • LIntelligenza Artificiale è in genere trattata
    in modo astratto, come un argomento da libro di
    fantascienza o da discussione filosofica.
  • Questi aspetti sono sicuramente affascinanti, ma
    spesso non tengono in considerazione il fatto che
    lI.A. è una realtà che influenza profondamente
    il mondo in cui viviamo, ed è una disciplina
    studiata da oltre cinquantanni. Questa
    conferenza vuole porre laccento sugli aspetti
    più pratici dell Intelligenza Artificiale,
    sfatando i miti più diffusi e mostrando limpatto
    delle tecnologie di IA sulla società moderna e
    sulla nostra vita quotidiana.

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Fisicamente
  • Prof Venturino (Organista - direttore del Coro
    dellOrchestra Sinfonica di Savona )
  • MUSICA TRA MENTE E CORPO
  •   
  • Luomo è un corpo e una mente, oppure la mente
    del suo corpo? Domande pesanti e insolubili, che
    spaziano dalla filosofia, alla biologia, su cui
    innumerevoli studiosi hanno impiegato tutta una
    vita di lavoro. Più o meno palesi, gli aspetti di
    tale affascinante e vitale pluralità della
    persona umana hanno toccato anche finissime
    disquisizioni, sulla proiezione che la
    riflessione getta sul mondo dellemozione e
    dellarte da Aristotele alla patristica, fino
    alle querelles tardo rinascimentali e barocche
    sul gusto, il sublime, loggettività e la
    soggettività della bellezza, che hanno aperto le
    riflessioni più profonde delletà moderna, da
    Kant e Schopenauer fino ai più totalizzanti e
    metafisici pensatori e musicisti dei nostri
    giorni.
  • La realtà biologica delluomo, apparente
    contrario di ogni struttura a priori, ci appare
    invece, come per altri fenomeni affettivo
    emozionali, il motore condizionante di ogni
    comunicazione sonora il corpo ha reazioni appena
    diversificate da individuo ad individuo, ma
    comunque generate da ben individuate reazioni
    fisiche alle proposte musicali o sonore in
    genere.
  • La mente si colloca ora come discernimento, ora
    come sublimazione dellesperienza ora come
    strumento di esplorazione di realtà universali,
    ora come presa di coscienza di emozioni più
    razionali o più intime.
  • Dalla conoscenza della fenomenologia musicale,
    del suo nascere dalla materia e dallenergia,
    luomo prende coscienza delle possibili modalità
    di organizzazione che il mondo sonoro permette,
    rivelando unennesima, e per alcuni, la più alta
    possibilità di ordine e logica nel caos della
    realtà.
  • Sia nellosservazione, che nella produzione,
    luomo è indispensabile per la razionalizzazione
    e quindi la manifestazione delluniverso sonoro,
    nella quale si trova, si rispecchia e si esprime,
    senza limiti per le sue caratteristiche più
    raffinate, sentimentali, spirituali, ma anche
    violente, negative, oscure (come si diceva nel
    barocco), contraddittorie e problematiche.
  • Un linguaggio che rappresenta luomo, e in cui
    luomo spesso si identifica, anche socialmente e
    culturalmente.
  •  
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