Title: Sostenibilit
1ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA
COMMISSIONE ENERGIA E IMPIANTI
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA Il DPR 59
e le Linee Guida sulla certificazione energetica
PRIMA PARTE
Ing. Luca Argentieri
2RISPARMIO ENERGETICO
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TUTTI GLI INTERVENTI CHE RIGUARDANO IL RISPARMIO
ENERGETICO SONO QUINDI SOGGETTI AL RISPETTO DI
PARAMETRI TECNICI, LEGATI AL CONSUMO ANNUO DI
COMBUSTIBILE O DI ENERGIA, MOLTO PRECISI. LE
REGOLE E I PARAMETRI DA RISPETTARE SONO DESCRITTI
IN CIRCA 30 NORME TECNICHE E NEI SEGUENTI TESTI
DI LEGGE LEGGE 10/91 - DPR 421/93 - DPR 380/01
DLGS 192/05 DLGS 311/07 DLGS 115/08 DPR
59/09 DM 26.06.09 TALI OBBLIGHI
RIGUARDANO NUOVE COSTRUZIONI, DEMOLIZIONI E
RICOSTRUZIONE DI FABBRICATI, AMPLIAMENTI,
RISTRUTTURAZIONI, INSERIMENTO DI IMPIANTI DI
RISCALDAMENTO IN EDIFICI O IN PARTI DI EDIFICI,
RISTRUTTURAZIONE DEGLI IMPIANTI, SOSTITUZIONE DEI
GENERATORI DI CALORE. OCCORRE UNANALISI TECNICO
PROGETTUALE, CHE VA DEPOSITATA AGLI UFFICI
COMUNALI COMPETENTI. SERVE QUINDI PER OGNI
INTERVENTO UNA RELAZIONE E UN PROGETTO (AI SENSI
DELLARTICOLO 28 DELLA LEGGE 10/91 E DELLE
SUCCESSIVE MODIFICHE). I LAVORI DEVONO ESSERE
SVOLTI COME DESCRITTO IN TALE RELAZIONE, E IL
DIRETTORE DEI LAVORI NE CONTROLLERA E ATTESTERA
LA RISPONDENZA.
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3PRINCIPI GENERALI DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
A LIVELLO EUROPEO E STATA INTRODOTTA NEL 2002 LA
CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
(DIRETTIVA EPBD), CON LO SCOPO DI EVIDENZIARNE
I CONSUMI (SIA PER IL RISCALDAMENTO CHE PER LA
CLIMATIZZAZIONE E PER LILLUMINAZIONE), E POI DI
STUDIARE LE POSSIBILITA DI RIDURLI. LA DIRETTIVA
E IN FASE DI REVISIONE, CON ULTERIORI
INDICAZIONI E OBIETTIVI. OGGI LO STATO E GLI ENTI
LOCALI, TRAMITE LA FINANZIARIA E MOLTI ALTRI
MECCANISMI, INCENTIVANO IN MANIERA MOLTO
VANTAGGIOSA I CITTADINI E LE IMPRESE A EFFETTUARE
INTERVENTI CON ATTENZIONE PARTICOLARE AL
RISPARMIO ENERGETICO, CHIEDENDO IN CAMBIO IL
RISPETTO DI PARAMETRI TECNICI PIU STRINGENTI DI
QUELLI MINIMI OBBLIGATORI. MEDIANTE QUESTI
MECCANISMI SI CERCA DI FAVORIRE LINTRODUZIONE
DELLA CERTIFICAZIONE E DELLO STUDIO DEI RISPARMI
DI ENERGIA.
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4LA CERTIFICAZIONE DARE EVIDENZA DEI CONSUMI
CONVENZIONALI
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
Mediante degli indicatori (EP) viene fornita una
misura dellefficienza energetica dellunità
immobiliare. Tali valori, calcolati in conformità
a norme tecniche sviluppate su mandato del
Parlamento Europeo, sono legati allisolamento
dellinvolucro edilizio dellunità immobiliare,
alla tipologia di finestre, alla tipologia ed
efficienza dellimpianto di riscaldamento e di
quello di produzione e distribuzione dellacqua
calda sanitaria, ai sistemi di illuminazione e
ventilazione, e al tipo di combustibile
utilizzato. Per poter comparare tra loro diverse
unità immobiliari, i calcoli sono effettuati
usando dei criteri standardizzati, sia in termini
di profilo di utilizzo che di orari di
funzionamento. In tal modo i valori degli
indicatori, che differenziano e caratterizzano il
patrimonio edilizio, sono svincolati da utilizzi
soggettivi, e sono legati solo alla potenzialità
del sistema edificio-impianti. Gli indicatori
vengono espressi in unità di energia (kWh) per
metro quadro di superficie calpestabile (m2) e
per anno kWh/(m2 anno). Indicativamente, tale
parametro di energia termica (1 kWh) corrisponde
a circa 0,1 litri di gasolio, a circa 0,1 m3 di
gas metano e a circa 0,15 litri di GPL (propano).
Si stima che il patrimonio edilizio italiano
esistente si attesti sui 170 kWh/(m2 anno), con
punte di 280 per la climatizzazione invernale. Le
case passive hanno un indicatore che tende a 0.
Abitare in case con basso valore degli
indicatori, significa risparmiare nei costi di
energia annuali, nonché limitare le emissioni di
gas a effetto serra e di altri inquinanti in
atmosfera.
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5PRINCIPI GENERALI DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
- FINALITÀ MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ENERGETICHE
DEL PARCO EDILIZIO IN FASE DI NUOVA COSTRUZIONE O
QUANDO SI DECIDE, LIBERAMENTE O PER ALTRI
OBBLIGHI O NECESSITÀ NON LEGATI ALLENERGIA, DI
INTERVENIRE SU ELEMENTI SIGNIFICATIVI - AMBITO DI INTERVENTO PROGETTAZIONE E
REALIZZAZIONE DI EDIFICI O IMPIANTI, ESERCIZIO E
MANUTENZIONE IMPIANTI, CERTIFICAZIONE ENERGETICA
DEL SISTEMA EDIFICIO-IMPIANTO - CRITERI, METODOLOGIA DI CALCOLO, REQUISITI
MINIMI FINO ALLENTRATA IN VIGORE DEI DECRETI DI
CUI ALLART. 4, VALE LA VECCHIA NORMATIVA, COME
AGGIORNATA DAL DECRETO E DAI SUOI ALLEGATI (IN
USCITA NEL 2009) - FUNZIONI DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI
MECCANISMI DI COOPERAZIONE, APPLICAZIONE
INTEGRATA ED OMOGENEA SU TUTTO IL TERRITORIO
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6ESCLUSIONI
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
- FABBRICATI ISOLATI CON SUlt 50 MQ
- IMMOBILI SOTTOPOSTI A VINCOLI IN QUANTO BENI
CULTURALI O PAESAGGISTICI, QUANDO GLI
INTERVENTI DA EFFETTUARE ALTERINO LE
CARATTERISTICHE DEL CARATTERE STORICO E ARTISTICO
IN MANIERA INACCETTABILE - FABBRICATI INDUSTRIALI O ARTIGIANALI O AGRICOLI
(NON RESIDENZIALI), RISCALDATI PER ESIGENZE
PRODUTTIVE O MEDIANTE REFLUI TERMICI NON
ALTRIMENTI UTILIZZABILI - GLI IMPIANTI DI PROCESSO, ANCHE SE UTILIZZATI IN
PARTE NON PREPONDERANTE, PER USI DI RISCALDAMENTO
O ACS - RESTA LA NECESSITÀ DI UNA PROGETTAZIONE
CONSAPEVOLE, SIA PERCHÉ IMPOSTA DALLA LEGGE
10/1991, SIA PER GIUSTIFICARE IL MANCATO RISPETTO
DELLE NUOVE NORME
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7QUADRO COSTITUZIONALE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE (ARTICOLO 117,
COMMA V), LA LEGISLAZIONE NAZIONALE PUÒ FISSARE
SOLO PRINCIPI FONDAMENTALI, MENTRE LA COMPETENZA
LEGISLATIVA SUI REGOLAMENTI SPETTA ALLE REGIONI O
PROVINCE AUTONOME. LE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
STATALI IN MATERIA DI ENERGIA DEVONO QUINDI
ESSERE RECEPITE E FATTE PROPRIE (CON EVENTUALI
CAMBIAMENTI O INTEGRAZIONI PURCHÉ PIÙ RESTRITTIVE
E IN ARMONIA ANCHE CON LE INDICAZIONI
COMUNITARIE).
IL DECRETO LEGISLATIVO 192/2005, E S.M.I., SI FA
CARICO DI FISSARE, OLTRE AI PRINCIPI
FONDAMENTALI, ANCHE DELLE REGOLE TRANSITORIE, AL
FINE DI OTTENERE, PER QUANTO POSSIBILE,
UNIFORMITÀ E COERENZA DI ATTUAZIONE SU TUTTO IL
TERRITORIO NAZIONALE. STESSO FINE AVRANNO I
PROSSIMI DECRETI. IL DPR 59 INSIEME AGLI ALTRI DM
E DPR SOSTITUIRA TALI REGOLE.
7
8QUADRO COSTITUZIONALE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ALCUNE REGIONI SI SONO GIA MOSSE, ALTRE LO
STANNO PER FARE. SONO VIGENTI REGOLAMENTI IN
LOMBARDIA, LIGURIA, EMILIA ROMAGNA, PROVINCIA
AUTONOMA BOLZANO E PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO.
ALTRE REGIONI STANNO LEGIFERANDO SOLO IN MATERIA
DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE, RESTANDO CON LE
REGOLE NAZIONALI PER QUANTO RIGUARDA
LENERGIA. IN LOMBARDIA HANNO REALIZZATO UN
CORPUS NORMATIVO LEGGERMENTE DIVERSO DA QUELLO
NAZIONALE, E SOPRATTUTTO HANNO CREATO UN METODO
DI CALCOLO, ANTICIPANDO LE UNI/TS 11300, E
INSERENDO PARAMETRI LOCALI E PARTICOLARI. PERO
RIMANE PRECISATO CHE lt PER QUANTO NON INDICATO
NELLE PRESENTI DISPOSIZIONI E NEGLI ATTI AD ESSO
CORRELATI CONTINUANO AD APPLICARSI LE
DISPOSIZIONI CONTENUTE NEL DLgs 192/2005 E smi gt
(art. 19 delibera 8/8745 del 22.12.2008 BurL
15.01.2009 n 2)
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9LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TITOLO 1
TITOLO 2 (transitorio)
ARTICOLO 1 Finalità
ARTICOLO 6 Certificazione
ARTICOLO 11 Requisiti della prestazione energetica
ARTICOLO 12 Esercizio, manutenzione e ispezione
degli impianti termici
ARTICOLO 2 Definizioni
ARTICOLO 7 Gestione
ARTICOLO 3 Ambito di intervento
ARTICOLO 8 Relazione tecnica e ispezioni
TITOLO 3
ARTICOLO 13 Misure di accompagnamento
ARTICOLO 14 Copertura finanziaria
ARTICOLO 4 Adozione criteri, calcolo e requisiti
ARTICOLO 9 Regioni ed enti locali
ARTICOLO 15 Sanzioni
ARTICOLO 16 Abrogazioni
ARTICOLO 5 Cooperazione per attuazione
ARTICOLO 10 Monitoraggio e adeguamento
ARTICOLO 17 Clausola di cedevolezza
ALLEGATI
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10LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TITOLO 1 - PRINCIPI GENERALI
ARTICOLO 1 Finalità
Il decreto, recepimento della direttiva europea
2002/91/CE (EPBD), stabilisce i criteri, le
condizioni e le modalità per migliorare le
prestazioni energetiche degli edifici.
ARTICOLO 2 Definizioni
Unitamente a quelle presenti nellAllegato A,
contiene le definizioni utili per la comprensione
e lattuazione del decreto
ARTICOLO 3 Ambito di intervento
Progettazione, manutenzione e certificazione di
edifici di nuova costruzione, ristrutturazioni
parziali e integrali, ampliamenti di volume,
ristrutturazioni di impianti e sostituzione dei
generatori.
ARTICOLO 4 Adozione criteri, calcolo e requisiti
Rimanda a dei decreti attuativi concertati, da
emanare entro 120 giorni dallentrata in vigore
del decreto, specificando quali sono i punti da
chiarire metodi di calcolo, requisiti dei
tecnici.
ARTICOLO 5 Cooperazione per attuazione
Richiede la cooperazione tra Stato (tre
Ministeri), Regioni nonché ENEA e CNR per
promuovere la cultura energetico-ambientale, la
qualificazione professionale e loccupazione.
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11LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TITOLO 1 - PRINCIPI GENERALI
Stabilisce tempi e campi di applicazione della
certificazione energetica nuove costruzioni, ma
anche trasferimento a titolo oneroso, e contratti
di gestione impianti per strutture pubbliche
ARTICOLO 6 Certificazione
Necessità della manutenzione. Richiamo alla
documentazione prevista e responsabilità dei
soggetti coinvolti. Anche per CDZ.
ARTICOLO 7 Gestione
Ribadisce la necessità del progetto (relazione ai
sensi della legge 10/91). Stabilisce il ruolo del
DL e dei Comuni nelle verifiche di conformità a
fine lavori, e nel corso dellesercizio.
ARTICOLO 8 Relazione tecnica e ispezioni
Stabilisce ruoli e competenze degli Enti Locali.
Specifica la necessità di ispezioni
sullapplicazione della legge, la creazione di un
catasto degli impianti, e linformazione (con i
distributori)
ARTICOLO 9 Regioni ed enti locali
ARTICOLO 10 Monitoraggio e adeguamento
Stato e Regioni controllano il grado di
applicazione e le ricadute del DLgs, al fine di
migliorarlo. Il quadro conoscitivo andrà
trasmesso annualmente al Parlamento.
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12LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TITOLO 2 - NORME TRANSITORIE
Nelle more delluscita dei decreti attuativi,
sono in vigore le prescrizioni della legge 10/91
(modificata da questo DLgs) e soprattutto dalle
disposizioni dellallegato I. Inoltre lattestato
di certificazione energetica, fino alluscita
delle Linee Guida è sostituito per quelle
regioni che non hanno una propria normativa,
dallattestato di qualificazione energetica
(documento la cui forma non è però definita).
ARTICOLO 11 Requisiti della prestazione
energetica
Tratta del contenimento dei consumi di energia
nellesercizio e manutenzione degli impianti
termici esistenti (solo riscaldamento invernale).
Rimanda agli articoli 7 e 9, nonché al DPR 412/93
(attuativo della legge 10/91 e modificato dal
decreto) e soprattutto allallegato L.
ARTICOLO 12 Esercizio, manutenzione e ispezione
degli impianti termici
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13LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
TITOLO 3 - DISPOSIZIONI FINALI
Previsti programmi, progetti e strumenti di
informazione, educazione e formazione al
risparmio energetico. Comunicazione,
sensibilizzazione, aggiornamento professionale
ARTICOLO 13 Misure di accompagnamento
ARTICOLO 14 Copertura finanziaria
Nessun onere aggiuntivo. 400.000,00 per il 2005
e per il 2006 per le campagne di informazione.
Tolte le sanzioni penali con il DLgs 311. Restano
quelle amministrative per progettista, per DL,
per il certificatore, per i proprietari e per i
costruttori. Nullità contratti di compravendita.
ARTICOLO 15 Sanzioni
Decreto del 27 luglio 2005 (Infrastrutture),
alcuni articoli della Legge 10/91, del DPR 412 e
infine dellintero DM di recepimento delle norme
UNI (serie 103xx) per il DPR 412/93
ARTICOLO 16 Abrogazioni
Legislazione concorrente Stato-Regioni. Il DLgs
192 vale per quelle Regioni che non hanno
recepito la EPBD.
ARTICOLO 17 Cedevolezza
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14LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ARTICOLO 4 Adozione di criteri generali, di una
metodologia di calcolo e requisiti della
prestazione energetica
- PREVISTI DECRETI ATTUATIVI PER DEFINIRE
- Metodologie di calcolo e requisiti minimi per il
contenimento dei consumi - Criteri di prestazione energetica
- Requisiti professionali per certificazione e per
ispezioni sugli impianti
IN PARTICOLARE E STATO APPROVATO UN DPR
(59/2009) PER LATTUAZIONE DEI PRIMI DUE COMMI
(che rimanda tuttavia ad altri provvedimenti in
merito ai metodi di calcolo sulle fonti
rinnovabili) E UN DM CON LE LINEE GUIDA
NAZIONALI, ED E IN APPROVAZIONE UN DPR PER
LATTUAZIONE DEL TERZO COMMA.
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15LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ARTICOLO 6 Certificazione energetica degli edifici
FIRMATO IL DECRETO MINISTERIALE CONCERTATO TRA
TRE MINISTERI (S.E. AMBIENTE INFR. E TR.,
nonché intesa con C.U. S-R, e parere CNCU) PER
LEMISSIONE DELLE LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
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16LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ARTICOLO 11 Requisiti della prestazione
energetica (NORME TRANSITORIE)
FINO A QUANDO NON ESCONO I DECRETI ATTUATIVI, LE
METODOLOGIE DI CALCOLO SONO DEFINITE
DALLALLEGATO I (integrato poi dallarticolo
del DLgs 115/2008 che richiede lutilizzo delle
UNI TS 11300 per diagnosi e per certificazione
(non parla però di progettazione)
ARTICOLO 12 Esercizio, manutenzione e ispezione
degli impianti termici
PER LESERCIZIO, LA MANUTENZIONE E LISPEZIONE,
SI RIMANDA AGLI ARTICOLI 7 E 9, E ALLALLEGATO L
LE VECCHIE REGOLE, OGGI SUPERATE DAL DPR 59/09 E
DAL DM CON LE LINEE GUIDA
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17LA STRUTTURA DEL DLgs 192/2005
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
GLI ALLEGATI
ALLEGATO A (art.2) Ulteriori definizioni Corretto
e ampliato dal 311/2006
ALLEGATI F e G (art.2) Schema rapporto ispezione
per impianti rispettivamente gt e lt 35
kW Sostanzialmente inalterati
ALLEGATO B (art. 4) Metodologie di
calcolo Sostituito dal 311/2006 con all. M
ALLEGATO H (all. L, commi 9,10 e 11) Valori
minimi del rendimento rilevato Modificato dal
311/2006
ALLEGATO C (all. I, commi 1, 2 e 3) Requisiti
energetici (tabelle) Modificato dal 311/2006
ALLEGATO I (art. 11) Regime transitorio per
prestazioni Modificato dal 311/2006
SUPERATO DAL DPR 59
ALLEGATO D Predisposizioni per
rinnovabili Soppresso dal 311/2006
ALLEGATO L (art. 12) Regime transitorio per
esercizio Modificato dal 311/2006
CONFERMATO DAL DPR 59
ALLEGATO E (all. I comma 15) Schema di relazione
tecnica Modificato dal 311/2006
ALLEGATO M (all. I comma 16) Norme
tecniche Inserito dal 311/2006
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18LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
D.P.R. 59 DEL 02/04/2009 Regolamento recante
attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e
b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192, concernente attuazione della direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
Criteri generali, metodologie di calcolo, e
requisiti minimi per la prestazione energetica
degli edifici (nuovi e per ristrutturazioni),
degli impianti termici invernali e per lacqua
c.s. Estivo e Illuminazione in successivi
provvedimenti.
ARTICOLO 1 Ambito di intervento e finalità
ARTICOLO 2 Definizioni
Si usano quelle del DLgs 192 (testo e allegato
A). Si introducono pellicole coperture verdi
trasmittanza termica periodica.
ARTICOLO 3 Metodologie di calcolo
Le metodologie di calcolo da adottarsi sono le
norme tecniche nazionali della serie UNI/TS
11300. Per la certificazione si rimanda alle
indicazioni delle Linee Guida
Questo articolo sostituisce integralmente
lallegato I. I valori limite sono quelli
dellallegato C del DLgs (con riduzione del 10
per edifici a uso pubblico). Le regole
dellallegato I sono confermate, con delle
modifiche. Ve ne sono altre nuove. Rimanda ad
altri provvedimenti per i calcoli con fonti
rinnovabili.
ARTICOLO 4 Criteri generali e requisiti
prestazionali
18
19LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ARTICOLO 5 Esercizio, manutenzione e ispezione
Viene confermato lallegato L e gli articoli 7 e
9 del DLgs.
Il DPR vale in quelle regioni che non hanno
provvedimenti legati alla EPBD. Le regioni
POSSONO definire metodologie diverse ma che
facciano riferimento alle UNI/TS, e fissare
limiti più rigorosi. Riallineamento e coerenza.
ARTICOLO 6 Regioni e Province autonome
ARTICOLO 7 Disposizioni finali
Il CTI o lUNI controllano e certificano che i
software commerciali abbiano uno scostamento non
superiore al 5 nel calcolo di EP.
ARTICOLO 8 Copertura finanziaria
Fondi e risorse già disponibili. Nessun nuovo
onere
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20LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 3
PER IL CALCOLO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE SI
USERANNO LE NORME TECNICHE NAZIONALI UNI/TS
11300 SONO MENZIONATE QUELLE DISPONIBILI (PARTE 1
E PARTE 2)
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21LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 7
DALLAPPENDICE A DELLA NORMA UNI EN
146832008 Limportanza dei ponti termici e della
completezza dei dati di input
MISURE INTERNE? MISURE ESTERNE? MISURE INTERNE
TOTALI?
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22LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
DAL SITO DEL CTI WWW.CTI2000.IT
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23LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
Giugno 2009
DAL SITO DEL CTI WWW.CTI2000.IT
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24LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
Agosto 2009
DAL SITO DEL CTI WWW.CTI2000.IT
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25LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
Agosto 2009
DAL SITO DEL CTI WWW.CTI2000.IT
25
26LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE AUTODICHIARAZIONI
DALLA RIUNIONE CTI PRODUTTORI DEL 15 MARZO
2009 (resoconto da infoSacert della riunione
pubblica con il CTI per la validazione dei
software). Le fasi della procedura di verifica
individuate dal CTI 1. fase preliminare basata
sullesame della dichiarazione di conformità del
software alle UNI TS presentata dal richiedente,
incontro con i tecnici richiedenti finalizzato al
supporto tecnico per la corretta comprensione del
funzionamento del software da parte dei tecnici
CTI 2. fase di verifica a cura del CTI basata
sullapplicazione del software ad un edificio
tipo esistente e di progetto con più combinazioni
che il CTI ha deciso di non mettere a
disposizione né divulgare tra i soli
richiedenti, 3. fase di analisi dei risultati e
rilascio della certificazione.
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27LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE AUTODICHIARAZIONI
Il programma xxxxx, utilizzabile per il calcolo
delle prestazioni energetiche degli edifici, è
sostanzialmente conforme alla normativa prodotta
dal CEN sotto mandato M343, come interpretata dal
CTI nelle norme UNI TS 11300, Parte 1a e Parte
2a, per la certificazione energetica degli
edifici PERTANTO i valori degli indici di
prestazione energetica, calcolati attraverso
lutilizzo del software, non si scostano di oltre
il 5 rispetto a quelli ottenibili con
lapplicazione della normativa nazionale Si
comunica che a seguito della raccolta di
osservazioni e di ulteriori test interni è
disponibile una nuova versione Beta del software
xxxx TS 11300 Premesso che .. la procedura
tecnica di verifica NON è stata resa
completamente pubblica DICHIARA che le
metodologie di calcolo del proprio software
applicativo xxxx sono state progettate e
implementate seguendo le interpretazioni delle
norme UNI/TS 11300 1 e 2. Ciò garantisce 5
qualora la procedura tecnica di verifica non
implementi procedure non chiaramente e
univocamente desumibili dalle suddette norme.
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28LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE AUTODICHIARAZIONI
si garantisce che il software yyyy esegue il
calcolo . in sostanziale conformità alle UNI TS,
e che i risultati ottenuti hanno uno scostamento
massimo del 5 sugli indici di prestazione
energetica. Detta garanzia è fornita nelle more
delle procedure di verifica con strumento
nazionale predisposto da CTI con riferimento alle
sole norme pubblicate, ad esclusione di procedure
non chiaramente ed univocamente desumibili dalle
norme suddette(variata rispetto a una
precedente). Dichiara che il proprio software xxx
per il calcolo del fabbisogno energetico degli
edifici, a partire dalla versione 6.1, è
sostanzialmente conforme alla normativa UNI
11300, parti 1 e 2, confermando che il valore
degli indici di prestazione energetica calcolati
con il programma commercializzato non si scostano
di oltre il 5 rispetto a quelli ottenibili con
lapplicazione rigorosa della normativa
nazionale. le metodologie di calcolo sono state
progettate 5... Poiché la suddetta procedura
tecnica di verifica non è stata resa
completamente pubblica dal CTI, non è stato
oggettivamente possibile effettuare i confronti
diretti dei valori degli indici di prestazione
energetica con i casi sistema edificio-impianto
di riferimento per la verifica dei software
applicativi.
28
29CONFRONTO TRA SOFTWARE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
CONFRONTO TRA I SOFTWARE (2007-2008) E TRA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Angera (VA) Zona E Tm 5,36 C Tinv
-4,01 C
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30CONFRONTO TRA SOFTWARE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
CONFRONTO TRA I SOFTWARE (2007/2008) E TRA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE PESANTE
EPi kWh/m2 t (h) QTR kWh/anno QVE kWh/anno QINT kWh/anno QSOL kWh/anno
Docet 119,6 14,7 76.429,0 39.331,0 12.696,0 10.948,0
Regionale 30.10 99,6 56,4 61.681,0 34.173,0 - 15.023,0
Regionale 24.10 100,9 193,8 58.300,0 32.300,0 - 14.200,0
Regionale 14.12 80,2 194,8 61.152,4 34.067,6 17.579,0 15.023,6
SW 1 100,7 - 60.322,0 33.648,0 18.752,0 8.299,0
SW2 continuo 4W/m2 75,5 76 60.849,0 33.495,0 18.659,0 12.746,0 (tr)
SW3 continuo (0.4) 65,65 75 57.280,0 23.093 1.893,0 26.672,2 (optr)
SW4 continuo 80,1 ?? 67.990,0 36.533,0 18.587,0 23.462,0
SW4 continuo gen.08 71,7 ?? 63.601,0 34.175,0 18.587,0 23.462,0
30
31CONFRONTO TRA SOFTWARE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
CONFRONTO TRA I SOFTWARE E TRA TIPOLOGIE
COSTRUTTIVE
EDIFICIO PESANTE
VL (m3) VN (m3) SDisp (m2) S/V SU (m2)
Docet 4355 - 1698 0.39 1063
Regionale 4398 3176 (inserito) - - 1058
SW1 4398 3079 - - 1058
SW2 4397 3176 1782 0.4 1058
SW3 4397 3176 1782 0.4 1058
SW4 4397 3176 1782 0.4 1058
31
32CONFRONTO TRA SOFTWARE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
CONFRONTO TRA I SOFTWARE E TRA TIPOLOGIE
COSTRUTTIVE
DAL RAPPORTO DI TEST SECONDO ASHRAE 140-2004 US.
DEPT. OF ENERGY ROBERT HENNINGER E MICHAEL WITTE
(GardAnalytics)
32
33CONFRONTO TRA SOFTWARE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
CONFRONTO TRA I SOFTWARE E TRA TIPOLOGIE
COSTRUTTIVE
DAL RAPPORTO DI TEST SECONDO ASHRAE 140-2004 US.
DEPT. OF ENERGY ROBERT HENNINGER E MICHAEL WITTE
(GardAnalytics)
33
34LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4
NON E PIU AMMESSO NEGLI EDIFICI ESISTENTE
IL PASSAGGIO DA CENTRALIZZATO AD AUTONOMO LA
REGOLA VALE SOPRA LE 4 U.I. O SOPRA I 100
kW. TALE PASSAGGIO E STATO POI MODIFICATO E
PREFERIBILE IL MANTENIMENTO DEI SISTEMI
CENTRALIZZATI, MA SONO ANCORA AMMESSI I PASSAGGI
IN PRESENZA DI CAUSE TECNICHE O DI FORZA
MAGGIORE DA GIUSTIFICARE A CURA DEL TECNICO!
34
35LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4
E STATO ELIMINATO IL RIFERIMENTO AI 1000 m2, PER
CUI OBBLIGO DI SISTEMI SCHERMANTI ESTERNI NEI
CASI DI NUOVE COSTRUZIONI/RISTRUTTURAZIONI
DEROGA NEL CASO IN CUI, DIMOSTRANDONE LA
CONVENIENZA TECNICO-ECONOMICA IL FATTORE
SOLARE SIA INFERIORE A 0,5
35
36LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4
ANCHE PER GLI IMMOBILI CON GENERATORI DI CALORE A
BIOMASSE, SUSSISTE L OBBLIGO DI VERIFICA DELLE
TRASMITTANZE DELLE CHIUSURE OPACHE/TRASPARENTI
36
37LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 2 E 4
PER LE VALUTAZIONI ESTIVE ALLA MASSA SI AFFIANCA
LA TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA. CALCOLO DI YIE
SECONDO 137862008 (CHE RICHIAMA LA
6946). VALORI LIMITE DIFFERETI PER PARETI
VERTICALI E ORIZZONTALI
37
38LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4
INTRODOTTA LA VERIFICA IN FASE ESTIVA LIMITI IN
kWh/m2 O IN kWh/m3 LIMITATI AL SOLO FABBISOGNO
DELLEDIFICIO
38
39LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 2 E 4
RICONOSCIUTA LIMPORTANZA DELLE COPERTURE A
VERDE COME MEZZO DA UTILIZZARE PER LA RIDUZIONE
DELLENERGIA ENTRANTE IN ESTATE (CONTENIMENTO
DELLE OSCILLAZIONI DI TEMPERATURA ). PRESTAZIONI
COMUNQUE DA DOCUMENTARE.
39
40TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
Aspetti ambientali - riduzione delle acque
recapitate in fognatura (- 4060) -
miglioramento della qualità dellacqua
recapitata Aspetti tecnici - effetto
fonoisolante - riduzione del flusso termico
entrante in estate (effetto inerziale) -
aumento della riflettenza della copertura per
evapotraspirazione - riduzione delle
dispersioni per effetto convettivo (e
stabilizzazione delle temperature in climi
freddi) - incremento della durata delle guaine
impermeabilizzanti. Aspetto estetico -
incremento del valore economico Attenzione al
carico strutturale, alle barriere antiradice,
allirrigazione e alle allergie! Norma di
riferimento UNI 11235
40
41TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
41
42TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
Jeff Sonne Evaluating Green Roof Energy
Performance ASHRAE
42
43TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
43
44TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
Manuale tecnico del software Energy Plus U.S.
Department of Energy
44
45TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
Manuale tecnico del software Energy Plus U.S.
Department of Energy
45
46TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
46
47TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
VERDE ESTENSIVO Le coperture a verde estensivo
sono caratterizzate da un ridotto spessore del
substrato, costituito in prevalenza da componenti
minerali, e da specie vegetative impiegate
generalmente costituite da Sedum, piante perenni,
erbacee, accomunate da elevata capacità di
rigenerazione e autopropagazione e resistenza
allo stress idrico e termico. Generalmente lo
spessore del substrato nelle stratificazioni è
ridotto e varia tra i 7 e i 15 cm. Parimenti
contenuto è il loro peso che ammette valori da
circa 75 kg/m² a 200 kg/m². Gli inverdimenti
estensivi vengono utilizzati particolarmente su
coperture piane di grandi dimensioni /capannoni
commerciali ed industriali), in luogo delle
usuali zavorre in ghiaia o delle eventuali
pavimentazioni a secco o allettate, come pure su
falde anche con pendenza elevata. Gli spessori
minimi del substrato rendono compatibile questa
soluzione anche con coperture prive di parapetti
e ne consentono linstallazione con costi
contenuti. Irrigazione non necessaria, ma
consigliata sia in fase di attecchimento che di
mantenimento per avere risultati sicuri e duraturi
AIVEP ASSOCIAZIONE ITALIANA VERDE PENSILE
47
48TECNICHE COSTRUTTIVE
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
COPERTURE A VERDE (GREEN ROOFS)
VERDE INTENSIVO Tra gli aspetti innovativi di
questa tipologia, che comprende anche la versione
intensivo leggero con spessori fino a 20cm,
devono essere innanzitutto citati il ridotto
spessore dello strato colturale che oggi, grazie
alla disponibilità di specifici substrati
colturali, può variare da un minimo di 15 cm ad
un massimo che in genere non supera i 50 cm. Il
peso proprio a saturazione d'acqua delle
stratificazioni (peso proprio strutturale
escluso) parte dai 150 kg/m² delle soluzioni con
minimo spessore di substrato e può superare i
circa 700 kg/m² di quelle con substrato colturale
di circa 50 cm. In casi particolari si possono
registrare valori più elevati. Queste coperture
richiedono una manutenzione frequente, regolari
apporti nutritivi ed assidua alimentazione
idrica. Le specie impiegate sono erbacee
perenni, prative, suffrutici, cespugli, fino a
comprendere, laddove sia possibile, anche
alberi. Linverdimento intensivo viene impiegato
per la realizzazione di veri e propri giardini su
qualsiasi tipo di superficie pensile tetti,
terrazze, parcheggi interrati, box. Queste
soluzioni sono accomunate dall'elevata e
permanente capacità di apportare ossigeno alle
radici, dalla possibilità di disporre di
drenaggi, efficienti e sicuri, e dalla presenza
di dispositivi per l'alimentazione idrica che
consentano di mantenere il substrato in
condizioni di umidità ideale, con spessori e pesi
propri notevolmente inferiori a quelli tipici
delle soluzioni tradizionali.
AIVEP ASSOCIAZIONE ITALIANA VERDE PENSILE
48
49LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 2
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SOPRA I 1000 M2 E PER
GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL 20 SI DOVRA
VERIFICARE IL SOLO EPi NIENTE VERIFICA SU
RENDIMENTI NE SULLE SINGOLE CHIUSURE
49
50LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 3
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SOPRA I 1000 M2 E PER
GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL 20 SI DOVRA
VERIFICARE EPe,invol IL VALORE DELLA PRESTAZIONE
ENERGETICA ESTIVA (11300-1), CON VALORI LIMITI
DIFFERENZIATI A SECONDA DELLA FASCIA E DELLA
DESTINAZIONE DUSO
50
51LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 3
I LIMITI PER EPe,invol (calcolato con UNI/TS
11300-1) E1 (collegi conventi case di pena
caserme) - 40 kWh/m2 per zone A e B - 30
kWh/m2 per zone C, D, E e F Tutti gli altri
edifici - 14 kWh/m3 per zone A e B - 10 kWh/m3
per zone C, D, E e F
51
52LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 4
PER LE RISTRUTTURAZIONI MINORI, O MANUTENZIONI
STRAORDINARIE DELLINVOLUCRO EDILIZIO E PER PER
GLI AMPLIAMENTI INFERIORI AL 20 (VOLUME) NESSUNA
VARIAZIONE (COMMA 2, ALLEGATO I) VERIFICA DELLE
TRASMITTANZE A PONTE TERMICO CORRETTO O CON LA
Umedia PER QUELLE CON P.T. NON CORRETTO, RISPETTO
AI VALORI LIMITE DELLE TABELLE DELLALLEGATO C.
52
53LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 4
PER LE RISTRUTTURAZIONI MINORI, O MANUTENZIONI
STRAORDINARIE DELLINVOLUCRO EDILIZIO E PER PER
GLI AMPLIAMENTI INFERIORI AL 20 (VOLUME) PORTE,
FINESTRE, VETRINE ANCHE NON APRIBILI DEVONO
RISPETTARE I VALORI LIMITE DELLALLEGATO C
(OPACHI/TRASPARENTI) ESCLUSI SOLO GLI INGRESSI
PEDONALI AUTOMATIZZATI
53
54LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 5
PER NUOVE INSTALLAZIONI E RISTRUTTURAZIONI DI
IMPIANTI TERMICI O SOSTITUZIONE DI GENERATORI DI
CALORE NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 3, ALLEGATO I) A
ECCEZIONE DELLA PARTE SUL DISTACCO ALCUNE PARTI
DEL COMMA 3 DELLALLEGATO I VENGONO TRATTATE NEL
COMMA 5 DELLARTICOLO 4, E ALTRE (DISTACCO) NEL
COMMA 9
54
55LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 9
IN TUTTI GLI EDIFICI E1 ed E2 CON PIU DI 4
UNITA ABITATIVE, E IN OGNI CASO PER POTENZE
NOMINALI DEL GENERATORE DI CALORE SUPERIORI A 100
kW è preferibile il mantenimento di impianti
termici centralizzati laddove esistenti GIUSTIFICA
RE IN RELAZIONE L.10 I MOTIVI TECNICI O LE CAUSE
DI FORZA MAGGIORE IN CASO DI PASSAGGIO AD
AUTONOMO NB In Emilia Romagna è rimasta la
clausola che vieta in passaggio In Piemonte
(stralcio di piano) sopra le 4 ui è obbligatorio
il centralizzato
55
56LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 10
IN TUTTI GLI EDIFICI E1 ed E2 CON PIU DI 4
UNITA ABITATIVE IN CASO DI NUOVA INSTALLAZIONE O
DI RISTRUTTURAZIONE DELLIMPIANTO TERMICO OBBLIGO
? DI CONTABILIZZAZIONE E TERMOREGOLAZIONE NELLE
SINGOLE U.A. CON DEROGA TECNICA (IMPEDIMENTI) O
CON SOLUZIONI ALTERNATIVE DA EVIDENZIARE NELLA
RELAZIONE RICHIESTA DALLA LEGGE 10/91 (COMMA 10,
ART.4)
56
57LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 6
NEL CASO DI SOSTITUZIONE DEL GENERATORE DI
CALORE NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 4, ALLEGATO I) A
ECCEZIONE DEL VALORE DI CONVERSIONE SI PASSA DA
0,36 WhEL/WhEnPrim AL VALORE DI RIFERIMENTO
(ANNUALE) CHE VIENE DEFINITO DALLAUTORITA PER
LENERGIA ELETTRICA E IL GAS (PER LEVOLUZIONE
NEL TEMPO)
57
58LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 8
PER IL METODO SEMPLIFICATO PER LE NUOVE
COSTRUZIONI E PER LE RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O
PER LE DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SOPRA I 1000 m2
E PER GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL 20 NESSUNA
VARIAZIONE (COMMA 6, ALLEGATO I) ANCHE IN QUESTO
CASO PER IL COEFFICIENTE DI CONVERSIONE
ELETTRICO/PRIMARIA SI RIMANDA ALL AEEG
58
59LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 13
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SENZA LIMITI DI
SUPERFICIE E PER GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL
20 NUOVA DISPOSIZIONE RISPETTO DEI LIMITI DI
TRASMITTANZA DELLE SINGOLE CHIUSURE NEL CASO DI
INSTALLAZIONE DI GENERATORE A BIOMASSE
59
60LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 12
PER POTER ESSERE CLASSIFICATO COME IMPIANTO
ALIMENTATO DA FONTI RINNOVABILI, UN GENERATORE DI
CALORE A BIOMASSE DEVE RISPONDERE A REQUISITI
PRESTAZIONALI NUOVA DISPOSIZIONE RENDIMENTO
MINIMO, LIMITI DI EMISSIONE, TIPOLOGIA DI BIOMASSA
60
61LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 14
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SENZA LIMITI DI
SUPERFICIE E PER GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL
20, E PER NUOVE INSTALLAZIONI O RISTRUTTURAZIONI
O SOSTITUZIONI DI GENERATORI DI CALORE NUOVA
DISPOSIZIONE OBBLIGO DI TRATTAMENTO CHIMICO O DI
ADDOLCIMENTO DELLACQUA SOPRA 15 F (ACS) O SOPRA
25 F (CDZ)
61
62LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 15
PER LE NUOVE COSTRUZIONI O RISTRUTTURAZIONI DI
EDIFICI PUBBLICI O A USO PUBBLICO NUOVA
DISPOSIZIONE I LIMITI PRESTAZIONALI (EPi,
TRASMITTANZE) SONO RIDOTTI DEL 10 IL RENDIMENTO
GLOBALE MEDIO STAGIONALE LIMITE (ALL. C) E
INCREMENTATO OBBLIGO DI CENTRALIZZAZIONE DEGLI
IMPIANTI
62
63LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 16
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SENZA LIMITI DI
SUPERFICIE E PER GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL 20
(ESCLUSI EDIFICI E8 E ZONE CLIMATICHE A E B)
NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 7, ALLEGATO I) RIMANE
IL LIMITE DI TRASMITTANZA A 0,8 W/(m2 K) PER
DIVISORI TRA U.I. E TRA STRUTTURE OPACHE DI
LOCALI NON RISCALDATI ESPOSTE ALLESTERNO.
63
64LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 18
PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE
RISTRUTTURAZIONI INTEGRALI O PER LE
DEMOLIZIONI/RICOSTRUZIONI SENZA LIMITI DI
SUPERFICIE E PER GLI AMPLIAMENTI SUPERIORI AL 20
(ESCLUSI EDIFICI E8) NESSUNA VARIAZIONE (COMMA
8, ALLEGATO I) NESSUNA CONDENSA SUPERFICIALE E
CONDENSE INTERSTIZIALI LIMITATE ALLE QUANTITA
RIEVAPORABILI. 20 C 65
64
65LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 18
NEL CASO DI NUOVE COSTRUZIONI E PER TUTTI GLI
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE SULLE PARTI CIVILI
DELLESISTENTE VALUTARE PUNTUALMENTE E
DOCUMENTARE LEFFICACIA DEI SISTEMI
SCHERMANTI NESSUN LIMITE DI RIFERIMENTO
65
66LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
ARRETRAMENTO DELLINFISSO
Esterno
Mezzeria
Interno
66
67LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 18
PER NUOVE COSTRUZIONI E PER TUTTI GLI INTERVENTI,
DI RISTRUTTURAZIONE SULLE PARTI CIVILI, (NO
AMPLIAMENTI E M.S.), A ESCLUSIONE DELLE PARETI
OPACHE ESPOSTE A NE- N - NO MASSA SUPERFICIALE gt
DI 230 kg/m3 OPPURE TRASMITTANZA TERMICA
PERIODICA lt 0,12 W/m2K PER TUTTE LE ZONE AD
ECCEZIONE DELLA F, CON IRRADIANZA MEDIA MENSILE
NEL MESE DI MASSIMA INSOLAZIONE UGUALE O
SUPERIORE A 290 W/m2, AD ECCEZIONE DI E5, E6, E7
ed E8
67
68LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 18
PER NUOVE COSTRUZIONI E PER TUTTI GLI INTERVENTI,
DI RISTRUTTURAZIONE SULLE PARTI CIVILI, (NO
AMPLIAMENTI E M.S.), PER TUTTE LE PARETI OPACHE
ORIZZONTALI E INCLINATE TRASMITTANZA TERMICA
PERIODICA lt 0,20 W/m2K PER TUTTE LE ZONE AD
ECCEZIONE DELLA F, CON IRRADIANZA MEDIA MENSILE
NEL MESE DI MASSIMA INSOLAZIONE UGUALE O
SUPERIORE A 290 W/m2, AD ECCEZIONE DI E5, E6, E7
ed E8
68
69LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 18
PER NUOVE COSTRUZIONI E PER TUTTI GLI INTERVENTI,
DI RISTRUTTURAZIONE SULLE PARTI CIVILI, (NO
AMPLIAMENTI E M.S.) FAVORISCE LA VENTILAZIONE
NATURALE O, SE INEFFICACE, PUO PREVEDERE
LIMPIEGO DI SISTEMI DI VENTILAZIONE
MECCANICA CON OBBLIGO DI RECUPERO DI CALORE
SECONDO LA TABELLA ALLALLEGATO C DEL DPR 412/93
(CORRELAZIONE PORTATE-ORE)
69
70LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 19
PER NUOVE COSTRUZIONI E PER TUTTI GLI INTERVENTI,
DI RISTRUTTURAZIONE SULLE PARTI CIVILI, (NO
AMPLIAMENTI E M.S.) OBBLIGO DI SISTEMI
SCHERMANTI ESTERNI OPPURE SUPERFICI VETRATE CON g
0.5 NON CE PIU IL LIMITE DI 1000 m2, SOPRA
IL QUALE SCATTAVA, NELLALLEGATO I, LOBBLIGO DI
INSTALLAZIONE. CONTROLLO SOLARE SOLO DIMOSTRANDO
LA NON CONVENIENZA TECNICA-ECONOMICA DEI
SISTEMI SCHERMANTI
70
71LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 20
PER RISTRUTTURAZIONI TOTALI O PARZIALI,
MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLINVOLUCRO E NUOVA
INSTALLAZIONE O RISTRUTTURAZIONE DI
IMPIANTI OBBLIGO DI VALUTAZIONE PUNTALE DELL
EFFICACIA DEI SISTEMI FILTRANTI O SCHERMANTI NON
CI SONO LIMITI. LA VALUTAZIONE SI PUO EVITARE SE
IL FATTORE SOLARE DELLE VETRATE E lt 0.5
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72LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 21
PER NUOVA INSTALLAZIONE O RISTRUTTURAZIONE DI
IMPIANTI NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 11, ALLEGATO
I) OBBLIGO DI INSTALLAZIONE PER LA REGOLAZIONE
AUTOMATICA DELLA TEMPERATURA AMBIENTE NEI
ltSINGOLIgt LOCALI O NELLE SINGOLE ZONE AVENTI
CARATTERISTICHE DI USO ED ESPOSIZIONI UNIFORMI.
SISTEMI AGGIUNTIVI RISPETTO AI DISPOSITIVI DEL
DPR 412/93 SONDE ESTERNE, DOPPIO LIVELLO,
OROLOGIO PROGRAMMATORE, SONDE INTERNE,
CONTABILIZZAZIONE.
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73LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 22
OBBLIGO DI UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI PER LA
PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ED
ELETTRICA NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 12, ALLEGATO
I) COPERTURA DEL 50 (20 NEI CENTRI STORICI)
DEL FABBISOGNO DI ACQUA CALDA SANITARIA MEDIANTE
FONTI RINNOVABILI NEL CASO DI NUOVE COSTRUZIONI O
NUOVI IMPIANTI O PER LA RISTRUTTURAZIONE DEGLI
IMPIANTI ESISTENTI. PER LAPPLICAZIONE RIMANDA AL
COMMA 23 (EX 13, ALL.I)
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74LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 23
OBBLIGO DI UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI PER LA
PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ED
ELETTRICA NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 13, ALLEGATO
I) LE MODALITA APPLICATIVE, PRESCRIZIONI
MINIME, CARATTERISTICHE TECNICHE E COSTRUTTIVE
DEGLI IMPIANTI SARANNO PRECISATE IN ALTRO
PROVVEDIMENTO. PER NUOVA COSTRUZIONE O
RISTRUTTURAZIONE TOTALE E OBBLIGATORIO
LINSTALLAZIONE DI FOTOVOLTAICO.
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75LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
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E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 24
PREDISPOSIZIONI PER FAVORIRE IL COLLEGAMENTO AL
TELERISCALDAMENTO NESSUNA VARIAZIONE (COMMA 14,
ALLEGATO I) PER NUOVA COSTRUZIONE O
RISTRUTTURAZIONE TOTALE.
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76LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMA 25
IL PROGETTISTA ATTESTA LA RISPONDENZA DELLE OPERE
AI REQUISITI DEL DLgs 192/2005 NESSUNA VARIAZIONE
(COMMA 14, ALLEGATO I) SI UTILIZZA IL MODELLO
DELLALLEGATO E DEL DECRETO. IL RESPONSABILE PER
LA CONSERVAZIONE E LUSO RAZIONALE DELLENERGIA
(SOPRA I 1000 TEP/ANNO PER IL CIVILE) LA INTEGRA
CON LE VERIFICHE DI APPLICAZIONE DELLE FONTI
RINNOVABILI.
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77LA STRUTTURA DEL DPR 59 DEL 02.04.2009
EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEGISLAZION
E I DECRETI NAZIONALI IN DETTAGLIO
LE NOVITA DEL DPR 59/2009 ARTICOLO 4, COMMI 26
E 27
METODI DI CALCOLO (RIPRESE INDICAZIONI
DALLALLEGATO M) QUALCHE VARIAZIONE (COMMA 16,
ALLEGATO I) UTILIZZO DI NORME NAZIONALI O
COMUNITARIE (EN UNI) O DI ALTRE RECEPITE CON
DECRETO DEL M.S.E. LUTILIZZO DI METODI
SVILUPPATI DA ENEA, UNIVERSITA, CNR O ALTRI ENTI
ISTITUZIONALI E POSSIBILE PURCHE I RISULTATI
SIANO EQUIVALENTI O CONSERVATIVI. MOTIVARLO IN
RELAZIONE.
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