Luglio 2006 - PowerPoint PPT Presentation

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Luglio 2006

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imprese e lavoratori immigrati nell unione europea 05-esp01-s2g01-00154-1 05-ita01-s2g01-00265-1 gr2-620-2304-2005 luglio 2006 – PowerPoint PPT presentation

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Title: Luglio 2006


1
IMPRESE E LAVORATORI IMMIGRATI NELLUNIONE
EUROPEA
05-ESP01-S2G01-00154-105-ITA01-S2G01-00265-1GR2-
620-2304-2005
  • Luglio 2006

2
INDICE
  •  
  • I. PROGRAMMA SOCRATES
  • II. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IMPRESE E
    LAVORATORI IMMIGRATI NELLUE
  • III. PANORAMICA SULLIMMIGRAZIONE A VARI
    LIVELLI
  • IV.    INDAGINE INTRODUZIONE E RISULTATI
  • V. PAESI DI ORIGINE DEI LAVORATORI IMMIGRATI IN
    SPAGNA, ITALIA E SVEZIA
  • VI. LEGISTLAZIONE IN MATERIA DIMMIGRAZIONE A
    LIVELLO NAZIONALE, EUROPEO E INTERNAZIONALE
  • VII BIBLIOGRAFIA

3
I
  • PROGRAMMA SOCRATES

4
PROGRAMMA SOCRATESGRUNDTVIG II Partenariati di
Apprendimento
  • La seconda fase del programma Socrates per la
    formazione a livello europeo ha avuto inizio il 1
    gennaio 2000 per una durata di sette anni.
  • I sistemi e le attività formative variano
    enormemente da paese a paese. Questa è una
    caratteristica dellEuropa in cui viviamo. In
    questo ambito, la cooperazione a livello europeo
    offre notevoli vantaggi. Fornisce terreno fertile
    per linnovazione, la ricerca della qualità e la
    realizzazione di nuove idee.
  •  
  • Grundtvig II è uniniziativa del programma
    Socrates volta alla promozione di Gruppi di
    ricerca (Learning Partnership) allinterno di
    organizzazioni di piccole dimensioni, al fine di
    permettere una loro collaborazione su scala
    ridotta.
  •  
  • Il progetto Imprese e lavoratori immigrati
    nellUE viene attualmente implementato
    allinterno del programma Socrates, attraverso un
    Gruppo di ricerca composto dagli enti indicati a
    seguire
  •  
  • INSTITUTO DE FORMACIÓN INTEGRAL (Madrid,
    Spagna) http//www.ifionline.com
  •  
  • CARPIFORMAZIONE (Carpi, Italia)
    http//www.carpiformazione.it
  •  
  • EUROPAHUSET (Axvall, Svezia)http//www.europavg.s
    e

5
II
  • PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IMPRESE E LAVORATORI
    IMMIGRATI NELLUE

6
ABSTRACT DEL PROGETTO
  • Il progetto Imprese e lavoratori immigrati
    nellUE ha lo scopo di supportare lavoratori e
    datori di lavoro a comprendere meglio le
    differenze culturali presenti sul posto di
    lavoro.
  • Prende in considerazione lorigine e il
    background culturale dei paesi di provenienza dei
    lavoratori immigrati.
  •  
  • La filosofia del progetto è "diffondere la
    conoscenza per combattere lignoranza" per dare
    un contributo importante al mantenimento della
    pace in Europa e per combattere le ideologie
    razziste e xenofobe.    Obiettivo del progetto
    è migliorare lintegrazione degli immigrati
    nellambiente di lavoro del paese ospitante.
    Come? Sviluppando allinterno delle aziende la
    consapevolezza di lavorare in un ambiente
    multiculturale.

7
OBIETTIVI DELLA GUIDA
  • Scopo prioritario del progetto è rendere le
    aziende consapevoli di operare in un ambiente
    multiculturale. A tale scopo, la guida
    raggrupperà i principali risultati ottenuti dal
    Gruppo di ricerca
  •  
  • Analisi dellattuale situazione dei lavoratori
    immigrati in Spagna, Italia e Svezia.
  • Indagine generale condotta in Italia, Spagna e
    Svezia questionari compilati da
    lavoratori/immigrati e datori di lavoro.
  • Alcuni dati relativi ai principali paesi di
    provenienza degli immigrati che vivono in Spagna,
    Italia e Svezia.
  • Studio della legislazione in materia
    dimmigrazione a livello nazionale, europeo e
    internazionale.

8
DIFFUSIONE DELLA GUIDA
  • In ogni paese che partecipa alliniziativa
    (Spagna, Italia e Svezia) verranno distribuite
    200 guide.
  • Modalità di distribuzione della guida
  • Sito web del progetto www.unihost.org/grundtvig,
    dove sarà disponibile la guida in formato
    elettronico
  • Reti locali presenti in Spagna, Italia e Svezia
  • Siti web dei partners
  • INSTITUTO DE FORMACIÓN INTEGRAL (Madrid, Spain)
    http//www.ifionline.com
  • CARPIFORMAZIONE (Carpi, Italy)
    http//www.carpiformazione.it
  • EUROPAHUSET (Axvall, Sweden) http//www.europavg.
    se

9
III
  • QUADRO GENERALE RELATIVO ALL IMMIGRAZIONE A
    VARI LIVELLI

10
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI NEL MONDO
  • I lavoratori immigrati sono un patrimonio
    importante di ogni paese a cui offrono il proprio
    lavoro. Facciamo in modo di dare loro la dignità
    che meritano come esseri umani e il rispetto che
    meritano come lavoratori
  • (Juan Somavia. Direttore generale
    dellOrganizzazione Internazionale del Lavoro)
  • Dinamiche attuali
    dellimmigrazione di lavoratori a livello
    internazionale secondo lOrganizzazione
    Internazionale del Lavoro
  • Il tasso di crescita della popolazione immigrata,
    a livello mondiale, è più che raddoppiato tra gli
    anni 60 e gli anni 90, raggiungendo il 2,6 nel
    periodo compreso tra il 1985 e il 1990.
  •  
  • Ci sono tutti i presupposti per ritenere che
    questo sia solo linizio di una tendenza che
    andrà via via aumentando nel corso del XXI
    secolo.
  • Ad oggi lILO, lOrganizzazione Internazionale
    del Lavoro, stima che il numero di immigranti e
    dei membri delle loro famiglie raggiunge circa i
    20 milioni in Africa, 18 milioni nel Nord
    America, 12 milioni nellAmerica Centrale e
    Meridionale, 7 milioni nellAsia Meridionale e
    Orientale, 9 milioni in Medio Oriente e 30
    milioni in Europa.

11
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI NEL MONDO
  • I vantaggi dellimmigrazione di lavoratori a
    livello internazionale
  • Limmigrazione internazionale ha contribuito alla
    crescita e alla prosperità sia del paese
    ospitante che del paese di origine.
  • Linvio di denaro da parte dei lavoratori
    immigrati rappresenta il secondo maggiore flusso
    monetario a livello internazionale, superato solo
    dal petrolio.
  • I lavoratori immigrati sono una fonte preziosa di
    manodopera non specializzata o semi-specializzata
    per numerosi paesi industrializzati e
    rappresentano una fonte di manodopera altamente
    specializzata nei paesi più avanzati.

12
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI NEL MONDO
  • l problemi connessi allimmigrazione
  •  
  • Immigrazione irregolare e sfruttamento della
    manodopera il problema principale a livello
    globale nellambito dellimmigrazione della
    manodopera internazionale è lincremento delle
    forme irregolari di immigrazione registratesi
    negli ultimi anni.
  •  
  • Perdita di manodopera altamente specializzata un
    numero significativo di immigrati con qualifiche
    professionali viene sempre più spesso reclutato
    nei paesi più sviluppati, nei quali è richiesta
    una manodopera specializzata per far fronte alla
    crescita delle industrie.
  •  
  • Forza negativa della globalizzazione i paesi in
    via di sviluppo devono ora sfruttare i vantaggi
    del processo di globalizzazione in termini di
    riduzione del divario nel reddito pro capite tra
    Nord e Sud.
  • Una politica di gestione del movimento
    migratorio, basata su accordi siglati con i paesi
    di origine, potrebbe creare un clima più
    rilassato a livello regionale. In un primo
    momento, contribuirebbe allaumento dei flussi
    migratori senza influenzare, tuttavia, lattuale
    percentuale dimmigrazione clandestina. Daltra
    parte, ciò costituirebbe un potente strumento per
    la lotta a questa forma di immigrazione,
    eliminando un numero considerevole di potenziali
    clandestini. Questo potrebbe poi essere
    utilizzato come strumento di tipo pedagogico per
    combattere i fenomeni di xenofobia e razzismo ()
    Se si intende ridurre limmigrazione dei
    lavoratori clandestini come pure quella dei
    rifugiati, è necessario mettere a punto programmi
    di mobilità organizzati e cercare di incentivare
    limmigrazione legale.
  • (Y vendrán migraciones en tiempos hostiles
    Sami Naïr)
  •  

13
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI IN EUROPA
  • Libro verdeLapproccio dellUnione Europea alla
    gestione dellimmigrazione  
  • se limmigrazione in sè non costituisce una
    soluzione al problema dellinvecchiamento della
    popolazione, flussi migratori più consistenti
    potrebbero essere richiesti per soddisfare le
    esigenze del mercato del lavoro nellUnione
    Europea e garantire il benessere economico
    dellEuropa. Inoltre, limmigrazione ha un
    impatto sempre maggiore sullimprenditorialità.
    LUE deve poi considerare il fatto che le
    principali regioni del mondo sono già in
    competizione tra loro per attirare immigrati al
    fine di soddisfare le proprie necessità
    economiche. Questo fatto sottolinea limportanza
    di una politica economica sullimmigrazione
    nellUnione Europea che garantisca una condizione
    di legalità e sicurezza oltre a una serie di
    diritti che favoriscano lintegrazione di coloro
    che vengono accettati nei diversi paesi

14
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI IN EUROPA
  • Nuove caratteristiche dellimmigrazione in
    Europa Negli ultimi dieci anni in Europa, i
    flussi migratori, legali e illegali, sono
    aumentati considerevolmente. Questa tendenza si è
    amplificata negli ultimi cinque anni e ciò non
    indica soltanto lentità della frattura
    economica e demografica presente nel
    Mediterraneo ma anche la pressione del fenomeno
    immigratorio nellEuropa Meridionale e Orientale.
    Levoluzione di questi flussi migratori presenta
    caratteri similari ed è caratterizzata
    dallaumento dellimmigrazione femminile, da
    lavoratori maggiormente qualificati, dallaumento
    del numero delle richieste dasilo, dalla
    tendenza alla formazione di movimenti anarchici e
    clandestini. ()
  •  
  • Attualmente, Portogallo, Spagna sembrano essere
    le principali porte dingresso per gli immigrati,
    sia legali sia illegali, provenienti dallAfrica.
    Il rapporto SOPEMI del 2004 riporta Si può
    prevedere un aumento degli immigrati provenienti
    dallAfrica fintanto che le dinamiche geografiche
    del continente rimarranno sostenibili e le
    differenze di reddito tra i paesi OECD rimarranno
    così grandi. (OCDE, Tendenze delle migrazioni
    internazionali, SOPEMI 2004). Le rotte preferite
    dagli immigranti sono lo Stretto di Gibilterra
    come pure le coste della Tunisia e della Libia
    che si affacciano sullItalia. ()
  • I paesi dellEuropa meridionale Italia, Grecia,
    Portogallo e Spagna - devono affrontare
    situazioni similari in pochi anni si sono
    trasformati in paesi ad alto tasso
    dimmigrazione. Tuttavia, ci sono alcune
    differenze. Spagna e Italia sono passate dalla
    condizione di paese demigranti a quella di paese
    dimmigrazione. ()
  • () Y vendrán migraciones en tiempos hostiles
    Sami Naïr

15
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI IN EUROPA
  • La bozza del Trattato Costituzionale stabilisce
    che il presente articolo (III-267) non
    pregiudicherà il diritto degli Stati Membri di
    determinare il volume degli ingressi nel proprio
    territorio di cittadini provenienti da paesi
    terzi alla ricerca di un lavoro dipendente o
    autonomo.
  •  
  • Nel 1999, il Trattato di Amsterdam ha assegnato
    allUE la competenza in materia di immigrazione.
    Pertanto, limmigrazione non è più una questione
    gestita dalla cooperazione intergovernativa ma
    prevede ladozione di regolamenti comunitari a
    cura del Consiglio.
  •  
  • In occasione del Consiglio Europeo di Tampere
    nellottobre 1999, i leader degli Stati Membri
    dellUnione Europea hanno concordato gli elementi
    di base necessari per una politica
    dellimmigrazione a livello europeo.
  •  Nel novembre 2000, la Commissione ha sottoposto
    un comunicato al Consiglio in materia di politica
    dellimmigrazione.
  • La politica dellUnione in materia di
    immigrazione non trova applicazione in paesi
    quali Regno Unito, Irlanda e Danimarca che non
    hanno recepito il Titolo IV del Trattato
    costitutivo della Comunità Europea.
  • Nel corso degli ultimi ventanni, il
    ricongiungimento familiare ha costituito una
    delle principali fonti dimmigrazione verso i
    paesi dellUnione Europea. Le misure di
    ricongiungimento familiare non solo consentono la
    riunificazione dei nuclei familiari, ma sono
    indispensabili pure per favorire lintegrazione
    dei cittadini di paesi terzi allinterno dellUE.

16
SITUAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI IN EUROPA
  • Il ricongiungimento familiare costituisce il
    fattore principale correlato allimmigrazione
    legale in Europa ed è ancora più importante
    dellimmigrazione legata a motivi di lavoro (una
    delle sue conseguenze). Interessa centinaia di
    migliaia di persone ogni anno (almeno 700.000,
    vale a dire la metà degli ingressi legali in
    Europa che raggiunge quota 1,4 milioni di
    persone). Negli Stati Uniti è considerato un
    diritto fondamentale, tuttavia è quantitativo (un
    numero fisso ogni anno) e diversificato
    (lAmministrazione ha il diritto/la facoltà di
    stabilirne i beneficiari). In Europa, è il frutto
    di una concezione diversa è un diritto
    fondamentale e qualitativo e interessa tutti
    coloro che godono di tale diritto. Tuttavia, è in
    aumento la tendenza verso una sua limitazione
    esso è subordinato alla disponibilità di un
    alloggio, alla presenza di un reddito regolare,
    ecc. della persona che presenta la domanda.
    Nonostante il ricongiungimento familiare sia
    regolamentato dalla Convenzione Europea per la
    salvaguardia dei diritti delluomo e delle
    libertà fondamentali che tutela il diritto alla
    vita privata e familiare, questo è soggetto a
    condizioni specifiche in ogni paese. ()
  • Di conseguenza, la politica della gestione dei
    flussi migratori deve affiancarsi ad una vera e
    propria strategia dintegrazione degli immigrati
    nel paese ospitante, essendo questo il modo per
    ottenere la cittadinanza. Tuttavia, al momento,
    la politica della cittadinanza non è predominante
    nella gestione dei flussi migratori verso
    lEuropa. ()
  • ()Y vendrán migraciones en tiempos hostiles
    Sami Naïr.

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DEFINIZIONE DI IMMIGRATO USATO NELLA PRESENTE
GUIDA
  • IMMIGRATO
  •  
  • Ø      Persona che si trasferisce in un paese,
    diverso dal proprio paese dorigine, alla ricerca
    di un lavoro / per ragioni economiche.
  •  
  • Ø     Immigrato di prima generazione tenendo
    conto del fatto che la seconda generazione è più
    integrata rispetto alla prima arrivata nel nuovo
    paese .
  •  
  • Ø      Persona proveniente da un paese terzo,
    esterno allUnione Europea.
  •  
  • Ø   termine "lavoratore immigrato" fa riferimento
    ad una persona che verrà assunta, è assunta o è
    stata assunta per svolgere unattività retribuita
    in uno stato di cui non è cittadino/a.
    Definizione tratta dalla Convenzione
    Internazionale delle Nazioni Unite sulla
    salvaguardia dei diritti dei lavoratori migranti
    e dei membri delle loro famiglie.

18
IMMIGRAZIONE - INTEGRAZIONE
  • Le istituzioni ufficiali classificano
    limmigrazione in varie categorie
  • Immigrazione legale, immigrazione per motivi di
    lavoro, di studio, di ricerca, immigrazione di
    dirigenti immigrazione illegale e clandestina e,
    infine, immigrazione di rifugiati e richiedenti
    asilo ()
  •  
  • Il concetto storicamente indicato come
    immigrazione tende in generale a definire la
    condizione di una persona in cerca di lavoro
    tramite uno spostamento temporaneo che termina
    nel momento in cui limmigrante fa rientro nel
    proprio paese. Anche se ciò continua a
    verificarsi, alcuni aspetti non sono più gli
    stessi. Gli immigranti che lasciano il proprio
    paese senza intenzione di farvi rientro sono
    sempre più numerosi, in particolare quelli
    provenienti dallAfrica, dallAmerica Latina e
    dallAsia, di conseguenza si tratta per loro di
    un viaggio di sola andata. ()
  •  
  • E possibile definire lintegrazione in due
    modi dal punto di vista sociale, una persona si
    ritiene integrata se la sua posizione è
    essenziale per lavanzamento del sistema sociale.
    Tuttavia, si può affermare che una persona è
    pienamente integrata a livello umano quando viene
    riconosciuta dagli altri simili e si sente
    riconosciuta dalla comunità in cui vive, vale a
    dire nel momento in cui questa persona si sente a
    proprio agio allinterno della comunità, in
    considerazione dei propri diritti e dei propri
    doveri. ()
  • ()Y vendrán migraciones en tiempos hostiles
    Sami Naïr.

19
SITUAZIONE DELLA FORZALAVORO MIGRANTE IN SPAGNA
  • o   Fino a pochi anni fa la Spagna era un paese
    di emigranti. E stato alla fine degli anni
    Ottanta che la Spagna si è trasformata in paese
    ospitante inoltre, questa tendenza è andata
    aumentando negli ultimi quattro anni.
  •  
  • o    Lo stereotipo dellemigrante (uomo, giovane,
    proveniente da un paese del Nord Africa) nonsi
    adatta allattuale realtà spagnola dato che sono
    sempre più numerose le donne immigrate.
  •  
  • o  Principali settori di impiego degli emigranti
    edilizia, collaborazione domestica,
    settorealberghiero, agricolo, alimentare,
    pulizie, ecc.
  •  
  • o   La legislazione spagnola sugli stranieri
    prevede più modalità per lingresso degli
    immigrati
  •      -Contingente
  • -Regime generale
  • -Lavoratori stagionali
  •  
  • o  La Spagna ha siglato accordi sullimmigrazione
    con i seguenti paesi Marocco, Ecuador,Colombia,
    Repubblica Dominicana, Romania, Polonia.

20
SITUAZIONE DELLA FORZALAVORO MIGRANTE IN SPAGNA
- Report del Ministero del Lavoro e Affari
Sociali ,Aprile 2006 -
  •       
  • 2006, Marzo 2.873.250 foreign people with a
    card or authorization of residence in force.
  • Paesi dorigine degli stranieri a quella data
  • 20,85 da UE
  • 12,53 da Paesi Europei non comunitari
  • 23,40 dall Africa
  • 36,11 dall America Latina
  • 0,61 dal Nord America
  • 6,45 dall Asia
  • 0,06 dall Oceania.
  • Per quanto riguarda la nazionalità specifica, i
    gruppi più numerosi, alla fine del marzo 2006,
    erano quelli provenienti da Marocco, Ecuador,
    Colombia, Romania e Regno Unito. Per quanto
    concerne il genere, il 54,33 degli stranieri
    erano uomini e il 45,67 donne.
  • L età media degli stranieri nel primo trimestre
    del 2006 era di 34 anni .

21
SITUAZIONE DELLA FORZALAVORO MIGRANTE A MADRID
  • Ø    Nella regione, il flusso migratorio aumenta
    ogni mese di circa 10.000 stranieri. Nel maggio
    2005, nellarea di Madrid, sono stati registrati
    881.000 stranieri, mentre nello stesso periodo
    dellanno precedente, gli stranieri registrati
    erano 766.000 vale a dire un aumento di 115.000
    stranieri in un anno.
  •  
  • Ø      Per quanto riguarda la popolazione
    lavorativa, nel 1991 Madrid contava 81.164
    lavoratori stranieri. Attualmente questo numero è
    aumentato raggiungendo quota 376.268, il 13,3
    della popolazione che versa i contributi
    allIstituto Nazionale di Previdenza. Madrid è la
    regione spagnola con la maggior presenza di
    lavoratori immigrati.
  •  
  • Ø     Per quanto riguarda le nazionalità
    maggiormente presenti a Madrid, le cifre mostrano
    una notevole variazione negli ultimi anni. Nel
    2005, secondo il Governo Regionale di Madrid, la
    comunità più numerosa era quella ecuadoriana che
    nel maggio 2005 ha raggiunto quota 185.031
    persone.

22
SITUAZIONE DELLA FORZALAVORO MIGRANTE A MADRID
  • Il numero di rumeni poi è triplicato negli
    ultimi tre anni. Al terzo posto, troviamo i
    colombiani che contano 80.847 residenti e al
    quarto i marocchini con 78.395 residenti. I
    peruviani sono al quinto posto con 44.160
    residenti, seguiti dai boliviani (31.291
    residenti). Infine, al settimo posto, i cinesi
    con 28.244 residenti.
  •  
  •  
  •        Secondo i dati dellindagine condotta
    sulla popolazione attiva (INE) nel 2004, i
    settori di attività che concentrano il maggior
    numero di lavoratori immigrati sono il settore
    edilizio per gli uomini (41,9) e le
    collaborazioni domestiche per le donne (46).
  •  
  •      Lattività professionale degli immigrati
    varia a seconda del paese dorigine, i marocchini
    lavorano prevalentemente nel settore
    delledilizia come pure i rumeni, i polacchi e
    gli ucraini.

23
SITUAZIONE DELLA FORZALAVORO MIGRANTE A MADRID
  • Nel 2004, gli immigrati ispano-americani,
    provenienti specialmente da Ecuador, Perù e
    Colombia lavoravano principalmente nei settori
    alberghiero e dei servizi per le imprese
    (manutenzione, pulizia, corrieri e vendita di
    proprietà).
  •  
  •  
  • - Queste tre nazionalità, inoltre, sono quelle
    maggiormente rappresentate nellambito delle
    collaborazioni domestiche in cui si è registrato
    un aumento dei posti di lavoro dovuto soprattutto
    al processo di regolarizzazione intrapreso dal
    Governo Centrale nel 2005. Questo processo ha
    fatto emergere numerosi posti di lavoro sommerso
    (mercato nero).
  •  
  •         - Alla fine del 2005 i lavoratori
    impiegati nel settore delle collaborazioni
    domestiche erano il 22 dei contribuenti
    stranieri (83.393 su un totale di 376.288
    lavoratori stranieri).

24
DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE DI IMMIGRATI A
MADRID
Fonte informazioni pubblicate sul quotidiano El
País (16-11-2005)
2003 2004 2005
Ecuador 169.402 169.375 185.031
Colombia 69.128 71.410 80.847
Romania 67.647 95.644 11.669
Marocco 60.684 67.716 78.395
Perù 33.527 38.827 44.160
Repubblica Dominicana 20.502 23.203 26.651
Argentina 19.126 21.163 23.980
Bulgaria 17.594 21.646 24.143
Cina 16.762 23.342 28.244
Bolivia 15.886 17.707 31.291
25
SITUAZIONE FORZA LAVORO IMMIGRATA IN ITALIA
  • 1 gennaio 2005 2.402.157 stranieri (1.226.712
    uomini e 1.175.445 donne) in possesso di carta o
    permesso di soggiorno valida/o.
  •        
  • Paesi dorigine degli stranieri a quella data
  •         -8,7 dallUE
  •         -38,5 da un paese non comunitario.
  •         -26,5 dallAfrica
  •       -8,6 dallAmerica Centrale e dallAmerica
    Latina
  •         -0,68 dal Nord America
  •        -16,9 dallAsia
  •        -0,12 dallOceania
  • Per quanto riguarda la nazionalità, i gruppi più
    numerosi, nel dicembre 2004, erano quelli
    provenienti da Albania, Marocco, Romania, Cina,
    Ucraina, Filippine e Tunisia. Per quanto concerne
    il genere, il 54,33 degli stranieri erano uomini
    e il 45,67 donne.
  •  
  • L età media degli stranieri nel dicembre 2004
    era di 30 anni.

26
SITUAZIONE FORZA LAVORO IMMIGRATA IN ITALIA
  • In Italia, limmigrazione è un fenomeno recente.
    Infatti, ha avuto inizio alla fine degli anni
    Ottanta. Attualmente è in aumento e si prevede
    che continuerà ad aumentare a causa
    dellinvecchiamento della popolazione e
    allinternazionalizzazione del mercato del
    lavoro.
  • Da un punto di vista qualitativo, il fenomeno
    dellimmigrazione da assunto implicazioni diverse
    rispetto al boom dellimmigrazione degli anni
    Novanta. Ad esempio, la massiccia presenza tra
    gli immigrati di donne e giovani, legata
    soprattutto al ricongiungimento familiare, apre
    scenari complessi.
  • Non è semplice descrivere un fenomeno come quello
    dellimmigrazione, caratterizzato da una grande
    mobilità e da una grossa fetta di lavoro nero,
    occorre, però, ricordare che i dati riportati si
    riferiscono alle registrazioni presso gli uffici
    delle anagrafi comunali (dove non tutti gli
    immigrati sono iscritti).
  • E necessario sottolineare inoltre che in Italia
    i poli dattrazione per gli immigrati non sono
    solo le grandi metropoli ma anche le piccole
    città o i distretti industriali che richiamano
    lavoratori immigrati con la promessa di un lavoro
    facile da trovare e sicuro.

27
SITUAZIONE FORZA LAVORO IMMIGRATA IN ITALIA
  • Secondo i dati nazionali, limmigrazione
    dallEuropa (paesi comunitari e non comunitari)
    (45,2) equivale circa allimmigrazione da tutti
    i paesi del resto del mondo (54,8).
  • LItalia, fino agli anni Sessanta, è stato un
    paese di emigranti. E solo alla fine degli anni
    Ottanta (soprattutto dai paesi limitrofi) che ha
    inizio limmigrazione di stranieri e lItalia
    diventa un paese ospitante questa tendenza è
    andata sempre aumentando negli ultimi 15 anni
    (alla fine del 2006 si prevedono oltre 3 milioni
    di stranieri).
  • Lo stereotipo dellimmigrante (uomo, giovane,
    proveniente dai paesi nordafricani o asiatici)
    non si adatta più alla realtà italiana il numero
    di donne immigrate è in aumento data la richiesta
    di personale destinato allassistenza di anziani
    e disabili.
  • Generalmente, i datori di lavoro italiani offrono
    posti di lavoro che richiedono una qualifica di
    livello medio-basso (il 52 svolge lavori non
    qualificati). Nel Nord del paese, sono richiesti
    pure lavoratori qualificati, specialmente nel
    settore industriale.
  • I settori in cui lavorano solitamente gli
    immigrati sono industria (in particolare settore
    metalmeccanico e metallurgico), edilizia,
    collaborazioni domestiche e assistenza
    domiciliare, agricoltura (ad oggi l8, una
    percentuale che non comprende i lavoratori non in
    regola).

28
SITUAZIONE FORZA LAVORO IMMIGRATA IN ITALIA
  • Secondo i dati ISTAT, nel marzo 2006, i
    lavoratori stranieri assunti sono il 5,4 della
    forza lavoro totale si tratta di 1,2 milioni di
    persone, il 66 delle quali vive nel Nord Italia
    .
  • Fino allultimo decennio degli anni Novanta,
    limmigrazione dai paesi dellAfrica era quella
    prevalente negli ultimi anni, al contrario, si è
    registrata uninversione di tendenza con un
    significativo movimento migratorio proveniente
    dallAsia (in particolare da Pakistan e Cina).
  • Più recentemente, ha assunto sempre maggiore
    importanza limmigrazione dai paesi dellEuropa
    Orientale, dovuta in particolare alla
    regolarizzazione delle donne che prestano
    servizio di assistenza domiciliare ad anziani e
    disabili .
  • Negli ultimi anni, i flussi migratori provengono
    soprattutto dallAsia, in particolare dal
    Pakistan, anche se significativa è pure
    limmigrazione dai paesi dellEuropa Orientale e
    dallAfrica.
  • Rispetto ai dati nazionali, la distribuzione
    degli immigrati a Carpi, in base al paese
    dorigine, mostra dati estremamente diversi
    viene confermata la tendenza degli ultimi anni e
    si nota un costante aumento degli immigrati
    provenienti dalla regione asiatica (38), seguiti
    dagli immigrati africani (34), dellUnione
    Europea (4), del resto dEuropa (21) e
    dellAmerica (3).

29
SITUAZIONE IMMIGRAZIONE A CARPI
  • LItalia è divisa in regioni, province e comuni.
    Il distretto di Carpi appartiene alla Provincia
    di Modena, in Emilia Romagna i dati presentati
    fanno riferimento allAssociazione intercomunale,
    comprendente i Comuni di Carpi, Campogalliano,
    Novi di Modena e Soliera).
  • Da un punto di vista qualitativo il distretto,
    con una popolazione id 95.500 abitanti ha, nel
    Dicembre 2004, una percentuale di immigranti del
    6,7 sulla popolazione totale (la media nazionale
    è del 4,3).
  • Lincremento, comparato con i dati dellanno
    precedente è di 1.273 persone la crescita,
    dovuta anche alla Legge 189/2002 relativa alla
    legalizzazione degli immigrati clandestini,
    conferme le tendenze degli anni precedenti .

Area Foreign Population on the total of population
Distretto di Carpi 6.401 6,7
Provincia di Modena 41.674 6,4
Regione Emilia Romana 150.635 3,7
Italia (immigrati alla fine del 2003) 1.515.163 2,6
Italia stima del numero totale di stranieri, legali e illegali- anno2003 2.470.000 4,3
30
SITUAZIONE IMMIGRAZIONE A CARPI
  • Nel giugno 2005, sul totale degli immigrati
    presenti nel distretto (7.270), i più numerosi
    erano quelli di origine pakistana (19,8 del
    totale della popolazione di immigrati) seguiti
    dai nordafricani marocchini e tunisini (25,3) e
    dai cinesi (20,8).
  • Nella prima metà del 2005, la popolazione degli
    immigrati è aumentata del 13,6 in seguito al
    processo di regolarizzazione avviatosi nel 2002
    che ha permesso la regolarizzazione di 1.273
    immigrati .
  • Nel 2005, la percentuale di donne immigrate era
    il 44,5 della popolazione totale. Laumento
    dellimmigrazione femminile, dovuta in
    particolare al ricongiungimento familiare,
    richiederà un rafforzamento delle politiche
    sociali e occupazionali
  • Secondo i dati forniti dai Centri per lImpiego,
    nel 2003, la situazione è la seguente
  • 11,9 degli immigrati sono impiegati nel settore
    dellagricoltura. .
  • 37,8 degli immigrati sono impiegati
    nellindustria
  • 50,3 degli immigrati sono impiegati nel settore
    dei servizi .

31
NAZIONALITA DEGLI STRANIERI NEL DISTRETTO DI
CARPI (2004-2005). I DIECI PAESI PIU RILEVANTI
Paese 2005 2004 Variazione Variazione
Pakistan 1574 1314 260 19,8
Marocco 1035 910 125 13,7
Tunisia 945 847 98 11,6
Cina 587 486 101 20,8
India 512 458 54 11,8
Albania 307 273 34 12,5
Turchia 272 228 44 19,3
Romania 244 195 49 25,1
Ucraina 217 172 45 26,2
Ghana 188 154 34 22,1
32
SITUAZIONE DELLIMMIGRAZIONE IN SVEZIA
  • Le donne immigrate, in particolare quelle
    provenienti dai paesi del Nord Europa, svolgono
    la propria attività professionale nellambito
    delle collaborazioni domestiche e dellassistenza
    domiciliare. Al contrario, la maggior parte delle
    donne immigrate di origine asiatica non lavora o
    lavora nel settore tessile.
  • Gli uomini immigrati, in particolare quelli
    provenienti dal Nord Africa e dallAsia, lavorano
    nellindustria. Gli immigrati di origine asiatica
    sono impiegati, inoltre, nel settore tessile
    mentre quelli provenienti dallEuropa Orientale
    nelledilizia e nellagricoltura .
  • Le caratteristiche dellimmigrazione in Svezia
    sono cambiate dal 1800 ad oggi. Storicamente, la
    Svezia è sempre stata un paese di emigranti.
    Dal 1850 al 1930 circa 1.500.000 svedesi
    emigrarono negli Stati Uniti, 400.000 dei quali
    ha fatto, in seguito, ritorno in patria
  • Subito dopo la seconda Guerra mondiale, il
    fenomeno dellimmigrazione in Svezia è cambiato
    drasticamente. Nel 1945, il numero delle nascite
    di stranieri in Svezia si aggirava attorno a
    100.000. Oggi questo numero supera il milione
  • Nel 2003, la popolazione totale della Svezia era
    di 8.975.670 abitanti, 1.078.075 dei quali erano
    stranieri (circa il 12 )

33
SITUAZIONE DELLIMMIGRAZIONE IN SVEZIA
  • Le ragioni dellemigrazione verso la Svezia si
    sono modificate nel corso degli ultimi 50 anni
  • Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta
    lemigrazione era legata a motivazioni di tipo
    economico come pure alle esigenze del mercato del
    lavoro in seguito allo sviluppo dellindustria e
    allassenza di manodopera locale. Questa
    situazione spingeva le autorità nazionali e le
    imprese svedesi a ricercare manodopera straniera.
  • Dagli anni Settanta ad oggi, le ragioni alla base
    dellemigrazione sono da ricercarsi nella
    situazione politica del paese dorigine degli
    immigrati. Pertanto, i gruppi predominanti di
    immigrati in Svezia sono costituiti dai rifugiati
    e dalle loro famiglie come pure dagli immigrati
    per motivi umanitari

34
SITUAZIONE DELLIMMIGRAZIONE IN SVEZIA
  • Sulla destra, dati del 2004 relativi alla
    popolazione svedese divisa per Paese di origine.
  • Il numero di immigrati registrati dal 1985 è di
    630.000, 93.000 dei quali hanno ottenuto il
    permesso di soggiorni per motivi umanitari o
    asili politico.

Svezia 7.911.130
Finlandia 186.589
Yugoslavia 74.559
Iraq 70.117
Bosnia-Herzegovina 54.514
Iran 53.982
Norvegia 45.000
Polonia 43.452
Danimarca 41.663
35
SITUAZIONE DELLIMMIGRAZIONE IN SVEZIA
  • Nel passato, la Svezia è stato un paese di
    emigranti tuttavia lo sviluppo industriale
    successivo alla Seconda Guerra mondiale ha
    trasformato la Svezia in un paese ospitante per
    lavoratori stranieri provenienti soprattutto dai
    paesi nordici e dalla ex-Yugoslavia .
  • Il mercato del lavoro svedese è cambiato negli
    ultimi decenni e oggi il settore industriale non
    è in grado di offrire impiego ad un elevato
    numero di lavoratori al di fuori del mercato del
    lavoro nazionale.
  • Negli anni Novanta, la Svezia ha affrontato una
    crisi economica che è coincisa con lingresso nel
    paese di numerosi immigrati e rifugiati
  • Principali comunità di immigrati in Svezia
    stranieri provenienti dallarea dei Balcani e
    dallIraq

36
IV
  • INDAGINE INTRODUZIONE E RISULTATI

37
INTRODUZIONE
  • Lindagine si prefiggeva di conoscere più a fondo
    chi sono gli immigrati, da dove vengono, cosa
    pensano dei nostri costumi e della nostra
    cultura, quale è la loro condizione personale e
    professionale. Inoltre, lobiettivo era quello di
    conoscere lopinione dei lavoratori e dei datori
    di lavoro nazionali riguardo alla convivenza con
    gli immigrati.
  • Per svolgere la presente indagine, il Gruppo di
    ricerca (Learning Partnership) ha messo a punto
    tre tipologie di questionario rivolte a
  • Imprenditori
  • Lavoratori locali e
  • Lavoratori immigrati.
  • Lindagine condotta è stata una sorta di
    esperienza pilota il quadro ottenuto, pertanto,
    non è molto ampio, seppur significativo, dato che
    si è focalizzata lattenzione sulle nazionalità
    precedentemente identificate come le più
    rilevanti in ciascuno dei paesi interessati.

38
INDAGINE IN SPAGNA IMMIGRATI Situazione
personale
  • L indagine in Spagna si è concentrata sui
    cittadini latino americani provenienti da Perù,
    Ecuador e Colombia, dalla zona del Magreb e
    dalla Romania per il fatto che, da uno studio
    precedente, queste risultavano essere le
    nazionalità più rappresentative tra la
    popolazione di immigrati a Madrid.
  • Le percentuali degli immigrati uomini e donne si
    avvicinano molto.
  • Letà dei lavoratori immigrati, uomini e donne, è
    compresa tra i 26 e i 44 anni.
  • Gli immigrati che si trasferiscono nel paese per
    lavoro sono principalmente rumeni e marocchini.
    Questi rappresentano rispettivamente il 37,14 e
    il 20,00 del totale dei lavoratori immigrati .
  • I rumeni e i marocchini sono quelli che hanno la
    peggiore conoscenza della lingua, mentre gli
    ecuadoriani e gli uruguaiani hanno il vantaggio
    di essere di madre lingua spagnola.
  • La maggior parte dei lavoratori immigrati vive
    con il proprio partner o con moglie/marito e
    figli, solo il 17, 14 vive solo e l8,57 con
    altri parenti
  • Il 40 dei lavoratori immigrati ha ottenuto il
    ricongiungimento familiare contro il 42,86 che
    non ha considerato tale opportunità
  • Per quanto riguarda listruzione, il 34,29 dei
    lavoratori immigrati ha frequentato la scuola
    media inferiore il 22,86 corsi di formazione
    professionale e il 20,00 possiede un diploma di
    laurea .

39
INDAGINE IN SPAGNA IMMIGRATI Condizione
professionale
  • Poco più del 50,00 dei lavoratori immigrati
    lavora in Spagna da oltre 5 anni.
  • Poco più del 60,00 dei lavoratori immigrati
    lavora nellattuale posto di lavoro da meno di 2
    anni .
  • Sebbene il 20,00 dei lavoratori immigrati abbia
    trovato il proprio impiego tramite offerte di
    lavoro, il 60,00 ha trovato lavoro grazie a
    conoscenze. Solo il 2,86 ha trovato lavoro
    tramite Agenzie di Lavoro Temporaneo/Interinale
  • Gradualmente le società spagnole stanno
    cominciando ad assumere sempre più lavoratori
    immigrati, che a volte costituiscono il 40
    dellorganico totale. Ciò avviene soprattutto
    nelle società di piccole dimensioni
  • Il 74,29 si dichiara soddisfatto del proprio
    lavoro .

40
INDAGINE IN SPAGNA Opinioni degli immigrati
sul Paese ospitante
  • I lavoratori immigrati affermano di abbandonare
    il proprio paese dorigine per trovare condizioni
    di vita migliori .
  • Il 40,00 dei lavoratori immigrati è in possesso
    di una qualifica mentre il 45,71 non ne ha.
  • I contratti di lavoro temporaneo sono i più
    diffusi e vengono offerti al 54,29 dei
    lavoratori immigrati, mentre i contratti a lungo
    termine vengono offerti al 42,86 dei lavoratori
    immigrati .
  • La maggior parte dei lavoratori stranieri è ben
    integrato nellazienda per cui lavora. .
  • La maggior parte dei lavoratori immigrati ritiene
    che nel futuro potrà aspirare ad una posizione
    migliore allinterno dellazienda.
  • Alla maggior parte dei lavoratori immigrati viene
    offerta la possibilità di frequentare corsi di
    formazione almeno il 30 di loro non ha questa
    opportunità. .
  • I lavoratori immigrati ritengono di essere
    considerati dai loro colleghi spagnoli grandi
    lavoratori che intendono adattarsi ai costumi e
    alle tradizioni spagnole .
  • Il 94 degli immigrati dichiara di apprezzare lo
    stile di vita spagnolo

41
INDAGINE IN SPAGNA Questionari rivolti ai
Lavoratori Spagnoli analisi dei dati
  • Apparentemente, tra lavoratori locali e stranieri
    si respira unatmosfera amichevole nella maggior
    parte delle aziende, tuttavia il 37,50 degli
    intervistati ritiene di aver perso alcuni diritti
    di lavoratore o cittadino a causa della presenza
    di stranieri nella propria città o sul luogo di
    lavoro .
  • Il 75,00 dei lavoratori locali ritiene che i
    colleghi stranieri siano ben integrati
    allinterno delle rispettive aziende. Solo il
    37,50 di loro hanno assistito a incidenti tra
    lavoratori locali e stranieri. .
  • Daltra parte, ritengono che la scarsa conoscenza
    della lingua costituisca un problema per
    lintegrazione dei lavoratori stranieri nelle
    aziende .
  • Sono tutti daccordo sul fatto che è necessario
    fare uno sforzo per rendere più semplice
    lintegrazione ma, allo stesso tempo, poco più
    del 40,00 dei lavoratori locali considera
    laumento dellimmigrazione una possibile
    minaccia per loccupazione.

42
INDAGINE IN SPAGNA Punti di vista dei
lavoratori immigrati e locali domande comuni
  • Oltre la metà dei lavoratori stranieri ritiene di
    ricevere la stessa retribuzione di un lavoratore
    locale a parità di tipologia di lavoro e
    categoria professionale, mentre il 37,14 è
    convinta del contrario.
  •  I lavoratori stranieri mostrano rispetto per la
    cultura e i costumi spagnoli .
  • La maggior parte degli immigrati ritiene che gli
    spagnoli rispettino la loro cultura e le loro
    usanze e che vorrebbero addirittura conoscerle di
    più
  • La maggior parte dei lavoratori immigrati può
    esprimere liberamente i propri costumi e la
    propria religione .
  • I lavoratori stranieri svolgono lavori che i
    lavoratori locali non vogliono svolgere e circa
    il 35,00 ritiene di contribuire al miglioramento
    del Sistema Previdenziale e al suo funzionamento.
  • Unelevata percentuale, tra il 20,00 e il
    30,00, ritiene che la loro presenza contribuisca
    ad un taglio/riduzione dei costi di retribuzione
    e che questi lavoratori offrano esperienza e
    qualifiche professionali.

43
INDAGINE IN SPAGNA Punti di vista dei lavoratori
immigrati e locali domande comuni
  • La maggior parte dei lavoratori sostiene di
    essersi adattato facilmente al posto di lavoro e,
    inoltre, che lintegrazione potrebbe essere più
    semplice se i colleghi conoscessero alcune parole
    della loro lingua madre.
  • La maggior parte dei lavoratori immigrati è
    informato sui propri doveri e propri diritti sul
    posto di lavoro .
  • Modalità che potrebbero facilitare lintegrazione
    sul lavoro degli stranieri migliore conoscenza
    della cultura del paese tramite organizzazione di
    eventi quali conferenze, congressi o attività
    rivolte ai lavoratori immigrati al fine di
    agevolare la loro conoscenza della cultura e
    delle usanze del paese

44
INDAGINE IN SPAGNA Profili dei Lavoratori
Stranieri
  • ROMANIA
  • Uomo di età compresa tra i 16 e i 44 anni
  • Vive in Spagna da oltre cinque anni
  • Livello intermedio di conoscenza della lingua
    spagnola
  • Vive con marito/moglie e figli ha presentato
    richiesta e ottenuto il ricongiungimento
    familiare
  • Nella maggior parte dei casi, la formazione
    professionale sostituisce quella universitaria
  • MAGREB
  • Uomo e donna di età compresa tra i 26 e i 44 anni
  • Vive in Spagna da oltre cinque anni
  • Livello avanzato di conoscenza della lingua
    spagnola
  • Vive con marito/moglie e figli ha presentato
    richiesta e ottenuto il ricongiungimento
    familiare
  • Il livello di istruzione varia da una formazione
    di base agli studi universitari
  • SUD AMERICA
  • Uomo e donna di età compresa tra i 26 e i 44 anni
  • Vive in Spagna da oltre cinque anni
  • Spagnolo come madrelingua
  • La maggior parte di loro vive solo/a non
    considerano lipotesi del ricongiungimento
    familiare

45
INDAGINE IN SPAGNA Questionari rivolti agli
imprenditori spagnoli- Analisi dei Dati
  • Nessun datore di lavoro ritiene che i contributi
    versati dai lavoratori stranieri migliorino il
    Sistema di Previdenza sociale né lo sostengano .
  • Nessuna impresa dispone di un protocollo di
    accoglienza per i lavoratori stranieri che
    vengono assunti dallazienda. Tuttavia, la metà
    delle aziende, prima dellassunzione, fornisce ai
    lavoratori nozioni base sul lavoro.
  • Solo il 12, 50 delle aziende dichiara che i
    lavoratori locali hanno maggiori opportunità di
    avanzamento professionale rispetto all87,50 che
    ritiene che tutti i lavoratori abbiano le stesse
    opportunità .
  • La metà delle imprese afferma che i lavoratori
    stranieri non sono sufficientemente qualificati
    per svolgere le mansioni previste dal proprio
    lavoro. Questa è una delle ragioni che per cui si
    tende a non assumere lavoratori stranieri.
  • Un altro motivo che spinge a non assumere
    stranieri è il possibile aumento dei conflitti
    sul posto di lavoro, la scarsa conoscenza della
    lingua, come specificato in precedenza, e la
    diminuzione della domanda nel proprio settore
    dattività.
  • La maggior parte delle aziende non ha mai
    ricevuto alcuna lamentela da parte dei lavoratori
    locali nei confronti dei costumi e delle usanze
    degli stranieri.

46
INDAGINE IN SPAGNA Questionari rivolti agli
imprenditori spagnoli- Analisi dei Dati
  • Alcuni aspetti positivi indicati dai datori di
    lavoro circa lassunzione di immigrati
  • Migliore qualifica professionale
  • Migliore immagine dellimpresa
  • Salari e costi per la previdenza sociale
    inferiori .
  • Tuttavia, molti datori di lavoro indicano alcuni
    aspetti negativi relativi allo stesso tema
  • Difficoltà di comunicazione con gli altri
    lavoratori
  • Difficoltà di comunicazione con clienti/fornitori
  • Aumento dei conflitti sul lavoro
  • Minore qualifica professionale

47
INDAGINE IN ITALIASituazione personale degli
immigrati
  • Lindagine è stata condotta su cittadini
    pakistani, indiani e nordafricani per il fatto
    che, dai dati rilevati, queste risultano essere
    le nazionalità più rappresentative tra la
    popolazione degli immigrati nel distretto di
    Carpi.
  • .
  • Occorre sottolineare innanzitutto che la quasi
    totalità degli immigrati che hanno completato il
    questionario erano uomini (90) ciò è dovuto
    essenzialmente al fatto che i principali gruppi
    etnici che lavorano nel distretto di Carpi sono
    originari del Pakistan (30) e dellAfrica del
    Nord (23) e le donne appartenenti a tali etnie
    raramente lavorano sia per motivi religiosi sia
    perché limmigrazione femminile dai paesi
    asiatici è un fenomeno estremamente recente.
  • La forbice di età degli intervistati va dai 26 ai
    44 anni (57).
  • Pakistani e Nord africani (Tunisia e Marocco)
    sono i più numerosi tra gli stranieri che vengono
    a lavorare nel nostro paese. Essi rappresentano
    una percentuale rispettivamente del 30 e del 23
    del totale dei lavoratori immigrati.
  • .

48
INDAGINE IN ITALIASituazione personale degli
immigrati
  • La maggior parte degli immigrati compilatori vive
    (47) e lavora (40) in Italia da oltre cinque
    anni nonostante ciò quello della lingua rimane
    un problema grave infatti, anche se il 45
    dichiara di avere un livello intermedio di
    conoscenza della lingua italiana, il 31 ha una
    conoscenza di base, vale a dire una scarsa
    padronanza della lingua parlata
  • La maggior parte dei lavoratori vive ancora con
    parenti o amici (45) tuttavia il 31 ha
    ottenuto lautorizzazione al ricongiungimento
    familiare e vive con moglie/marito e figli e
    questo è un dato in costante aumento.
  • Per quanto riguarda il livello distruzione, i
    risultati indicano che circa un terzo degli
    immigrati presi in esame ha una licenza di scuola
    elementare, un terzo di scuola media inferiore e
    un terzo di scuola media superiore. I dati
    relativi alla formazione professionale (0) e
    agli studi universitari (7) non sono
    significativi

49
INDAGINE IN ITALIA Condizione professionale
degli immigrati
  • Nessuno degli intervistati ha specificato il nome
    e lindirizzo dellazienda presso cui lavora ciò
    probabilmente è dovuto al fatto che non vogliono
    rendere note le proprie opinioni allimpresa in
    cui lavorano.
  • Il 70 degli immigrati lavora nellindustria (in
    particolare nel settore metalmeccanico, tessile e
    dellabbigliamento) gli altri settori non sono
    molti significativi edilizia (13), settore
    alberghiero (7) e quello delle pulizie (3).
  • Questo dato conferma che gli immigrati, una volta
    regolarizzati, preferiscono lavorare nel settore
    industriale, in particolare nelle aziende in cui
    i turni di lavoro sono suddivisi tra notte,
    mattino e pomeriggio ciò consente loro di avere
    un secondo lavoro, solitamente in nero, per
    integrare le entrate

50
INDAGINE IN ITALIA Condizione professionale
degli immigrati
  • Come indicato in precedenza, il 40 degli
    immigrati lavora in Italia da oltre 5 anni (il
    22 nella stessa azienda da più di 5 anni), anche
    se il 38 non lavora in un settore direttamente
    collegato al proprio titolo di studio o abilità.
  • Per quanto riguarda la modalità di ricerca del
    lavoro, circa la metà di loro (47) ha trovato un
    impiego tramite contatti personali solo il 17
    si è affidato ai canali tradizionali, quali ad
    esempio i centri per limpiego ed è diffusa
    labitudine del passaparola tra le persone
    appartenenti allo stesso gruppo etnico.
  • Circa il 63 lavora in piccole e medie imprese la
    cui dimensione varia da 1 a 50 dipendenti
    nonostante la scarsa presenza di aziende di
    grandi dimensioni nel territorio, il 20 di loro
    lavora in aziende che contano oltre 250
    dipendenti .
  • Per quanto concerne la presenza di lavoratori
    immigrati allinterno delle aziende, il dato è
    estremamente interessate di fatto, nelle piccole
    imprese (meno di 5 dipendenti) la presenza di
    immigrati è del 43 e la percentuale diminuisce
    allaumentare della dimensione aziendale (nelle
    società con oltre 50 dipendenti la percentuale
    scende al 10).

51
INDAGINE IN ITALIA Opinioni degli immigrati sul
Paese ospitante
  • Il 73 dichiara di essere soddisfatto
    dellattuale lavoro
  • Relativamente alle ragioni alla base
    dellimmigrazione, il 57 dichiara che la
    decisione è legata alle condizioni economiche del
    proprio paese dorigine il 20 al desiderio di
    un salario più elevato .
  • Per quanto riguarda la tipologia dei contratti,
    il 53 dei lavoratori immigrati ha un contratto a
    tempo indeterminato, il 40 un contratto
    temporaneo con ogni probabilità, ciò è dovuto al
    fatto che i datori di lavoro temono di perdere
    risorse umane impiegate in attività non
    qualificate. Infatti il 63 di loro svolge lavori
    non qualificati e il 37 lavori con una bassa
    qualifica nessuno svolge mansioni di tipo
    amministrativo, tecnico o gestionale.
  • La maggior parte dei lavoratori immigrati (83)
    dichiara di essere stato accolto bene dai
    colleghi italiani la stessa percentuale ritiene
    di essere ben integrata nellazienda in cui
    lavora, anche se il 60 è consapevole che le
    opportunità di carriera sono estremamente
    limitate
  • La stessa percentuale del 60 dichiara di non
    aver accesso a programmi di formazione, tuttavia
    si tratta di una situazione diffusa anche tra i
    lavoratori locali delle aziende del distretto.

52
INDAGINE IN ITALIA Opinioni degli immigrati sul
Paese ospitante
  • Per quanto riguarda la retribuzione, il 67 dei
    lavoratori immigrati ritiene che il proprio
    salario corrisponda a quella dei lavoratori
    locali.
  • Per quanto concerne il proprio contributo al
    mercato del lavoro italiano, il 43 degli
    intervistati dichiara di svolgere lavori che i
    locali non vogliono più svolgere il 30
    sostiene che il lavoro degli immigrati
    contribuisce a mantenere il Sistema di Previdenza
    Sociale italiano e solo il 16 afferma di offrire
    un contributo grazie alla propria
    esperienza/qualifica
  • La maggior parte degli immigrati (84) sostiene
    di rispettare la nostra cultura e i nostri
    costumi, il 7 li apprezza e solo il 6 afferma
    di non apprezzare e di non comprendere le nostre
    usanze. Per di più, l83 dichiara di poter
    esprimere liberamente le proprie opinioni e il
    proprio credo religioso/politico sul posto di
    lavoro
  • Il 68 dei lavoratori immigrati ritiene di essere
    considerato dai colleghi italiani un gran
    lavoratore che cerca di integrarsi nella realtà
    italiana è diffusa, tuttavia, la consapevolezza
    che il 16 dei colleghi italiani ritiene che gli
    immigrati non siano interessati ad impegnarsi per
    raggiungere lintegrazione ma preferiscano
    rimanere con le persone appartenenti allo stesso
    gruppo etnico.

53
INDAGINE IN ITALIA Opinioni degli immigrati sul
Paese ospitante
  • Parlando dintegrazione, l83 si sente integrato
    sul posto di lavoro anche se l84 degli
    intervistati è conscio del fatto che la mancata
    conoscenza della lingua costituisce un grave
    ostacolo alla completa integrazione con i
    colleghi italiani gli immigrati sostengono,
    inoltre, che lopportunità di poter scambiare
    qualche parola nella propria lingua potrebbe
    sicuramente facilitare lintegrazione insieme ad
    una migliore conoscenza da parte dei colleghi
    italiani della situazione politica, economica e
    sociale del loro paese dorigine.
  • Tra i vari aspetti che potrebbero facilitare
    lintegrazione, la maggior parte degli
    intervistati (64) indica una migliore conoscenza
    della lingua come il più importante, insieme ad
    attività sociali sul posto di lavoro e
    conferenze/incontri rivolti sia ai lavoratori
    immigrati sia italiani allo scopo di scambiare
    informazioni e conoscenze sulle diverse culture e
    usanze
  • Infine, il 77 dichiara di conoscere i propri
    diritti e doveri sul lavoro su questo argomento,
    abbiamo trovato un unico commento scritto
    nellultima parte dei questionari uno degli
    intervistati, infatti, ritiene che i lavoratori
    immigrati abbiano molti doveri e pochi diritti. .

54
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti ai
lavoratori nazionali
  • II. - QUESTIONNAIRES ADDRESSED TO ITALIAN
    WORKERS DATA ANALYSIS
  • I lavoratori italiani che hanno completato il
    questionario lavorano prevalentemente nel settore
    industriale, il 38 in aziende con 10-50
    dipendenti e il 38 in aziende con oltre 250
    dipendenti.
  • Per quanto concerne il contributo che i
    lavoratori immigrati apportano al mercato del
    lavoro, il 44 dei lavoratori italiani dichiara
    che questo è un modo che consente alle aziende di
    risparmiare denaro dato che i salari e i costi
    sostenuti per gli immigrati sono inferiori
    rispetto a quelli per i lavoratori italiani. Il
    22 sostiene che gli immigrati ricoprono
    posizioni che gli italiani non vogliono più
    ricoprire e solo l11 riconosce il contributo
    che lesperienza/qualifica di un lavoratore
    immigrato può apportare allazienda.
  • Peraltro, il 38 ritiene che laumento del numero
    di immigrati possa costituire un rischio sia per
    leconomia italiana, dato che si assisterà ad un
    aumento del lavoro nero, sia per i lavoratori
    italiani stessi in termini di perdita di diritti
    (ad esempio, nei commenti viene indicata la
    diminuzione di posti disponibili negli asili, la
    carenza di alloggi pubblici e lindebolimento
    delle organizzazioni sindacali dei lavoratori).

55
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti ai
lavoratori nazionali
  • Per quanto riguarda la possibilità per gli
    immigrati di esprimere liberamente la propria
    opinione, l88 dei lavoratori italiani ritiene
    che questo sia loro consentito anche se lo stesso
    88 sostiene che la mancata conoscenza della
    lingua costituisca un grave problema sia per la
    possibilità di esprimere le proprie opinioni sia
    ai fini di una buona integrazione.
  • La maggior parte degli intervistati (75)
    dichiara che la convivenza sul posto di lavoro è
    buona e l88 ritiene che gli immigrati siano ben
    integrati sul lavoro. In un commento, uno degli
    intervistati ha scritto di sperare in una
    migliore integrazione dato che crede in un
    società multi-etnica .
  • Gli intervistati concordano pure sul fatto che il
    Governo dovrebbe fare degli sforzi per facilitare
    lintegrazione degli immigrati anche se (si veda
    sopra) gli stessi ritengono che un aumento del
    numero degli immigrati nel distretto possa
    costituire una minaccia.

56
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti ai
lavoratori nazionali
  • Essi suggeriscono di organizzare
    incontri/conferenze rivolte ai lavoratori
    immigrati allo scopo di fornire informazioni in
    merito alla cultura e alle usanze del paese
    ospitante. Il 75 degli intervistati, inoltre,
    dichiara di essere interessato a conoscere la
    cultura e i costumi degli immigrati.
  • Metà dei lavoratori italiani afferma con certezza
    che il salario degli immigrati è uguale al
    proprio tuttavia, l88 di loro ritiene che i
    lavoratori immigrati non conoscano i loro diritti
    e doveri sul posto di lavoro
  • Infine, solo il 25 ha assistito ad incidenti e
    problemi di convivenza tra lavoratori immigrati e
    locali

57
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti agli
imprenditori
  • Analisi dei dati
  • I datori di lavoro italiani sono titolari di
    piccole imprese operanti principalmente nei
    settori tessile e dellabbigliamento e meccanico
  • Il 100 di loro afferma che gli immigrati
    ricoprono posizioni che gli italiani non vogliono
    più ricoprire il 50, inoltre, dichiara che i
    lavoratori immigrati forniscono un utile
    contributo grazie alla loro qualifica e alla loro
    esperienza .
  • Circa la possibilità da parte degli immigrati di
    esprimere liberamente le proprie opinioni non
    sono concordi infatti, alcuni di loro ritengono
    che lo possano fare mentre altri sostengono di
    no tuttavia, si trovano daccordo sul fatto che
    la mancata conoscenza della lingua costituisce un
    problema sul lavoro sia a livello di
    comunicazione con i colleghi italiani, sia a
    livello di scambio di informazioni sulle mansioni
    da svolgere.

58
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti agli
imprenditori
  • La maggior parte dei datori di lavoro ritiene che
    i dipendenti italiani e stranieri convivano
    tranquillamente, tuttavia solo in pochi
    sostengono che ci sia una buona integrazione e
    pensano che il proprio paese debba fare più
    sforzi per facilitare il processo dintegrazione.
    and think his Country should do some more
    efforts to facilitate the integration.
  • Essi sostengono di non aver mai ricevuto
    lamentele sugli usi e costumi degli immigrati
    sottolineando, allo stesso tempo, il fatto che,
    nonostante la buona integrazione, sia i
    lavoratori immigrati sia quelli italiani tendono
    a relazionarsi con persone del proprio paese,
    formando in questo modo gruppi separati.
  • Il 100 dei datori di lavoro crede fermamente che
    una migliore conoscenza della lingua del paese
    ospitante possa facilitare lintegrazione degli
    immigrati sul posto di lavoro congiuntamente, ad
    esempio, a incontri e conferenze rivolte agli
    stranieri volte a fornire informazioni sui
    costumi e la cultura del paese ospitante. E
    interessante notare che nessuno degli
    intervistati ritiene che i lavoratori italiani
    dovrebbero conoscere la cultura dei lavoratori
    immigrati.

59
INDAGINE IN ITALIA Questionari rivolti agli
imprenditori
  • Relativamente alla presenza in azienda di
    protocolli o attività di accoglienza e
    inserimento degli immigrati, essi affermano che
    al momento non sono presenti né sono previsti per
    il futuro dato che, a loro avviso, non sono
    necessari in ogni caso, dichiarano che ai
    lavoratori immigrati vengono fornite informazioni
    relative al lavoro, ai processi e
    allorganizzazione.
  • Per quanto concerne la qualifica/formazione dei
    lavoratori immigrati, i datori di lavoro
    affermano che la loro qualifica equivale a quella
    dei lavoratori locali pertanto, i lavoratori
    immigrati hanno le stesse opportunità di
    promozione e avanzamento professionale.
  • Alla domanda Perché alcune aziende non assumono
    stranieri?, gli imprenditori rispondono che è
    ancora diffuso un senso di diffidenza e sfiducia
    nei confronti dellesperienza/formazione degli
    immigrati essi affermano, inoltre, che in alcuni
    settori produttivi non occorre assumere immigrati
    dato che vi è ancora unottima offerta di
    lavoratori locali.
  • Infine, alla domanda sugli aspetti positivi e
    negativi connessi alla presenza di lavoratori
    immigrati, i datori di lavoro indicano
    esclusivamente gli aspetti negativi di fatto,
    sottolineano le difficoltà legate alla mancata
    conoscenza della lingua, alla ridotta stabilità
    lavorativa e, infine, ma non meno importante,
    alla scarsa qualifica professionale.

60
INDAGINE IN SVEZIAQuestionario rivolto agli
imprenditori svedesi
  • Un punto di vista generale
  • In termini generali, si può affermare che non
    esiste una definizione precisa del termine
    immigrato per quanto tempo una persona viene
    ritenuta un immigrato qual è la differenza tra
    essere un immigrato ed avere un pass
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