Title: Le public utilities
1Le public utilities
- Alfredo De Girolamo
- presidente Confservizi Cispel Toscana
2Sommario
- Verranno analizzati i seguenti settori
- Servizio idrico integrato
- Gestione dei rifiuti urbani
- Erogazione gas naturale
- Erogazione energia elettrica
- Verranno fornite informazioni su
- Caratteristiche produttive dei diversi servizi
- Configurazioni industriali ottimali
- Liberalizzazione/Regolazione dei servizi
- Sistemi tariffari
- Meccanismi di articolazione tariffaria
3L'organizzazione industriale dei servizi
dipubblica utilità
- Elettricità, acqua, gas, telecomunicazioni,
trasporti. - Caratteristica comune necessitano di
infrastrutture, una rete" per il trasporto, la
distribuzione ecc. - Costi fissi rilevanti per operare nel settore.
- In alcuni casi la rete richiede l'uso di risorse
pubbliche (strade, bande di frequenza, suolo
pubblico). - Assetto tradizionale
- Proprietà pubblica (in Europa) o assoggettamento
a regolamentazione del tasso di rendimento (negli
USA). - Costituzione di un monopolio legale.
- Integrazione verticale tra le varie fasi.
- Recentemente la concorrenza e stata introdotta
in anni recenti operando una disintegrazione
verticale e distinguendo i segmenti monopolistici
(bottlenecks) da quelli potenzialmente
concorrenziali. - Esempi
- servizi di telecomunicazione (a cominciare dalle
chiamate a lunga distanza) e rete - estrazione e trasmissione/distribuzione del gas e
dell'energia elettrica.
4Concorrenza per il mercato
- Giuristi (UE) vs economisti
- Art.23bis dl 112
- Gare per la concessione
- Società mista (PPPI)
- In house providing
- In alcuni settori vince la teoria economica (gas,
elettricità)
5Servizio idrico integrato fasi del servizio
- Il servizio è composto dalle seguenti attività
- fornitura di acqua potabile
- servizio di fognatura
- servizio di depurazione
- La gestione è integrata, esiste un unico
operatore delle diverse fasi - ATO
6Servizio idrico integrato i clienti sono
vincolati
- Il servizio idrico integrato è un monopolio
naturale. Non sembra conveniente infatti né
consentire la duplicazione della rete
acquedotto-fognatura per facilitare lofferta di
servizi di più operatori su reti diverse, né
sembra conveniente ancora la possibilità (come
avviene per i gas e lelettricità) di una
pluralità di venditori che utilizzano la stessa
infrastruttura. - Per questo siamo clienti vincolati.
- Regolazione tariffaria del monopolista
7Servizio idrico integrato la regolazione
- La competenza di questo servizio è dei comuni
riuniti in Consorzi chiamati Ambiti Territoriali
Ottimali (ATO). Le ATO decidono le
caratteristiche del servizio da fornire a
cittadini, gli investimenti da effettuare,
scelgono il gestore incaricato di svolgere il
servizio e decidono la tariffa per gli utenti. - La tariffa copre tutti costi.
- LATO è il regolatore decide la tariffa, il
valore del costo di ogni scaglione e la quota
fissa. Nel decidere la tariffa lATO non può
comportarsi liberamente, ma deve rispettare le
regole stabilite da un Metodo tariffario - LATO definisce i costi operativi del gestore
(personale, energia, reagenti, etc) sulla base di
costi standard, ritenuti efficienti. Nel tempo
i costi operativi del gestore devono ridursi
grazie a recuperi di efficienza che il metodo
definisce con precisione. - La tariffa viene aggiornata ogni anno. Nel Piano
di ambito è indicato il tasso di aumento o
diminuzione della tariffa di ogni anno. - lATO definisce il Piano di investimenti, il
relativo costo da coprire con la tariffa. Il
gestore con quelle risorse tariffarie deve
realizzare gli investimenti previsti dallATO nel
Piano di Ambito. - La tariffa contiene anche la remunerazione del
capitale investito, quota di tariffa necessaria
per coprire i costi finanziari (prestiti bancari)
o la remunerazione del capitale proprio (utili di
impresa). - La tariffa non può aumentare ogni anno più di un
certo tetto definito per legge (circa il 5),
oltre linflazione programmata.
8Servizio idrico integrato larticolazione
tariffaria
- La regolazione tariffaria e larticolazione
tariffaria - Come si compone la bolletta
- quota fissa che paghiamo anche se non
consumiamo - quota variabile calcolata solo sullacqua
effettivamente consumata e misurata dal
contatore. - La legge italiana infatti utilizza un sistema
chiamato a blocchi crescenti più acqua
consumi, maggiore è il costo unitario (al litro)
dellacqua. Al tempo stesso la legge italiana per
agevolare i consumi essenziali di acqua applica
una tariffa bassa (più bassa della media) al
primo scaglione. Il costo al metro cubo degli
scaglioni successivi invece cresce costantemente.
- Iva al 10
9Servizio idrico integrato un esempio di tariffa
10Servizio idrico integrato costo di una famiglia
(4p, 55mc a testa)
11Gestione dei rifiuti urbani
- Il servizio consiste in
- servizio di spazzamento e lavaggio delle strade
- raccolta dei rifiuti in forma indifferenziata,
- raccolta dei rifiuti in forma differenziata,
- servizio di trattamento dei rifiuti raccolti in
forma differenziata e indifferenziata, - servizio di smaltimento
12Gestione dei rifiuti urbani i clienti sono
vincolati
- Il servizio di gestione dei rifiuti urbani per le
famiglie è un monopolio naturale nella fase di
raccolta e spazzamento - Le altre fasi non lo sono
- Parziale separazione verticale (sovente
monopolio locale legale) - Non è sembrato conveniente liberalizzare questo
settore beni pubblici e di merito ed esternalità - Per questo siamo tutti clienti vincolati.
13Gestione dei rifiuti urbani la regolazione
- La competenza di questo servizio è dei comuni
singoli o dei comuni riuniti in Consorzi chiamati
Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). I Comuni o le
ATO decidono le caratteristiche del servizio da
fornire a cittadini, gli investimenti da
effettuare, scelgono il gestore incaricato di
svolgere il servizio e decidono la tariffa per
gli utenti. - Sulla base del metodo tariffariao, lATO regola
il gestore e determina i suoi ricavi - Nel caso della Tariffa il Piano finanziario
(annuale) decide i cambiamenti di tariffa ogni
anno. - Il Comune o lATO definisce i costi operativi del
gestore (personale, energia, acquisto di servizi,
etc). Nel tempo i costi operativi del gestore
devono ridursi grazie a recuperi di efficienza - Il Comune o lATO definisce il Piano di
investimenti, il relativo costo da coprire con la
tariffa. Il gestore con quelle risorse tariffarie
deve realizzare gli investimenti previsti
dallATO nel Piano di Ambito. - La tariffa contiene anche la remunerazione del
capitale investito, quota di tariffa necessaria
per coprire i costi finanziari (prestiti bancari)
o la remunerazione del capitale proprio (utili di
impresa). - la tariffa viene adeguata alla inflazione
programmata annualmente.
14Gestione dei rifiuti urbani tassa o tariffa
- Con la bolletta (tassa o tariffa) siamo
chiamati a pagare integralmente il costo. I
rifiuti sono infatti considerati un fattore di
inquinamento e la normativa europea prevede il
principio chi inquina paga. - In realtà per i Comuni che applicano la Tassa non
è previsto lobbligo di copertura integrale dei
costi sostenuti dal Comune stesso per la gestione
dei rifiuti urbani. - Lobbligo di copertura integrale dei costi invece
è esplicita per i Comuni che passano a tariffa. - Anche per questo il passaggio da tassa a tariffa
può cambiare la spesa che ogni famiglia sostiene
per questo servizio.
15Gestione dei rifiuti urbani la TARSU
- Tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARSU)
- Il Comune decide una tariffa al metro quadro
per gli utenti domestici, che viene applicata
alla superficie della abitazione in cui viviamo.
A questa tariffa viene aggiunta una addizionale
(chiamata ex ECA pari al 10 della tariffa). - Trattandosi di una tassa la bolletta non include
il calcolo dellIva. Esiste però una tassa
specifica (tributo ambientale provinciale) che
viene aggiunta alla bolletta nella misura che
ogni Provincia decide compresa fra l1 e il 5
del valore della TARSU.
16Gestione dei rifiuti urbani la tariffa
- Tariffa di igiene urbana (TIA)
- quota fissa con cui vengono pagati i costi
fissi del servizio (investimenti, personale). La
quota fissa varia in ragione del numero di
componenti della famiglia secondo una logica
decrescente non lineare più grande è una
famiglia, più basso è il valore del costo a
persona, - quota variabile della tariffa che dovrebbe
essere applicata alla quantità di rifiuti
generati dallutente. Poiché però non esiste un
vero e proprio contatore, in molti casi in Italia
per il calcolo della quota variabile si ricorre
ad un valore parametrico di produzione di rifiuti
per persona. Anche in questo caso la quota
variabile varia in ragione del numero delle
persone che compongono la famiglia, secondo una
logica decrescente, tesa a agevolare le
famiglie numerose.
17Gestione dei rifiuti urbani un esempio di
tariffa
18Gestione dei rifiuti urbani la tariffa, il costo
per una famiglia
19Erogazione gas naturale le fasi del servizio
- Il servizio è diviso nelle seguenti fasi
- la vendita del gas
- la distribuzione del gas
- il servizio di trasporto nazionale e stoccaggio
- Le diverse attività sono gestite da operatori
diversi - La configurazione industriale ottimale della
vendita non è il MN (mercato liberalizzato) - La configurazione industriale ottimale della
distribuzione è il MN (gare per la concessione)
20Erogazione gas naturale clienti liberi di
scegliere
- Dal gennaio 2003 anche i consumatori domestici di
gas possono scegliere sul libero mercato da chi
farsi consegnare il gas a casa. Il mercato della
vendita è stato infatti liberalizzato e non siamo
obbligati ad avere un contratto con loperatore
di sempre, il monopolista locale prima della
liberalizzazione. - Scegliere il mercato libero non è però
obbligatorio, è una possibilità. Se non facciamo
niente rimaniamo serviti dalloperatore
incumbent, beneficiando di un sistema
tariffario interamente regolato dalla Autorità
Nazionale Energia Elettrica e Gas. - Se scegliamo il mercato libero dobbiamo
confrontare proposte fatte sia del nostro
operatore storico, sia da operatori diversi. La
legge prevede che se lutente non sceglie il
mercato libero, loperatore storico è tenuto a
continuare a fornire il servizio gas alle
condizioni tariffarie interamente definite dalla
Autorità nazionale. - Se invece lutente sceglie il mercato libero,
paga una tariffa proposta dalloperatore (non
regolato quindi dalla Autorità), limitatamente
alla parte variabile della tariffa stessa. - Gli utenti possono sempre cambiare operatore sul
libero mercato, così come possono sempre tornare
a beneficiare delle condizioni del mercato
vincolato, dopo che hanno scelto le opzioni del
libero mercato.
21Erogazione gas naturale la regolazione
- In Italia la tariffa del gas è regolata dalla
Autorità nazionale energia e gas, sulla base di
un metodo definito a livello nazionale. - In realtà la Autorità decide le tariffe di
vendita e distribuzione per gli utenti che hanno
scelto il mercato vincolato (che non hanno
cambiato fornitore e scelto il mercato libero),
mentre decide solo la tariffa di distribuzione
per gli utenti che operano sul mercato libero. - La tariffa viene aggiornata ogni trimestre per la
componente variabile costo del gas, in modo da
tenere conto costantemente delle fluttuazioni del
prezzo della materia prima, prezzo di solito
legato allandamento del prezzo del petrolio. Le
altre componenti della tariffa variabile vengono
aggiornate ogni anno. Non esiste un tempo
definito per laggiornamento delle quote fisse. - In linea generale la Autorità procede a
regolare le tariffe di sua competenza secondo i
seguenti criteri - La tariffa tiene conto periodicamente delle
variazioni del costo della materia prima. - La tariffa tiene conto degli investimenti
effettuati e da effettuare sulla rete, del loro
costo e della remunerazione del capitale
investito da parte delloperatore della
distribuzione - La tariffa tiene conto dellaltitudine del comune
e del potere calorifico del gas venduto in uno
specifico territorio. - La tariffa viene adeguata alla inflazione
programmata.
22Erogazione gas naturale copertura dei costi e
tasse
- Con la bolletta si paga tutte le fasi
industriali del servizio, dallacquisto della
materia prima, alla consegna a domicilio. - Una parte importante della bolletta però è fatta
di tasse nazionali e locali (41,5 del totale
del costo). - Pesano poi il costo della materia prima (circa il
32 del totale), il costo della rete di
distribuzione locale per circa l11 , i costi
della struttura di vendita sono del 9, i costi
delle fasi di stoccaggio e di distribuzione
nazionale pesano per circa il 6,5 .
23Erogazione gas naturale la bolletta
- La bolletta è così composta
- quote fisse ovvero di importi che paghiamo
anche se non consumiamo gas. Esiste una quota
fissa per il servizio di distribuzione (30 Euro
anno per utente) e una quota fissa per il
servizio vendita (3,60 Euro anno ad utente). - quota variabile della tariffa viene calcolata
sul gas effettivamente consumata e misurato dal
contatore sulla base di scaglioni di consumo.
Sul primo scaglione si applica una tariffa
agevolata (più bassa della media), il secondo
scaglione è il più costoso di tutti, gli
scaglioni successivi sono calcolati a prezzi a
metro cubo decrescenti. - Iva al 20 (10 per i primi 480 metri cubi)
24Erogazione gas naturale un esempio di bolletta
25Erogazione gas naturale la spesa di una famiglia
(1.600 mc)
26Erogazione energia elettrica fasi del servizio
- Con la bolletta paghiamo una catena di servizi
attività molto diversi fra loro, gestiti da
operatori distinti. - la produzione di energia elettrica (oligopolio)
- la distribuzione di energia elettrica in
altissima, alta e media tensione (MN) - la distribuzione locale (MN)
- la vendita di energia elettrica (no MN)
27Erogazione energia elettrica la regolazione e la
liberalizzazione
- Dal luglio 2007 i consumatori domestici di
energia elettrica possono scegliere sul libero
mercato da chi farsi consegnare lenergia a casa.
- Scegliere il mercato libero è una possibilità.
Se non facciamo niente rimaniamo serviti
dalloperatore storico, beneficiando di un
sistema tariffario interamente regolato dalla
Autorità Nazionale Energia Elettrica e Gas, a
condizioni chiamate di maggior tutela. - LAutorità decide le tariffe per gli utenti che
hanno scelto la tariffa di maggior tutela (che
non hanno cambiato fornitore), mentre decide solo
la tariffa di distribuzione ed altre componenti
per gli utenti che operano sul mercato libero. La
tariffa dellenergia elettrica, a differenza di
quella degli altri servizi, è unica a livello
nazionale. - In Italia la tariffa dellenergia elettrica è
regolata dalla Autorità nazionale energia e gas,
sulla base di un metodo definito a livello
nazionale. - La tariffa viene aggiornata ogni trimestre per la
componente variabile costo delle materie prime,
in modo da tenere conto costantemente delle
fluttuazioni del prezzo della materia prima,
prezzo di solito legato allandamento del prezzo
del petrolio. Le altre componenti della tariffa
variabile vengono aggiornate ogni anno. Non
esiste un tempo definito per laggiornamento
delle quote fisse. - La tariffa tiene conto degli investimenti
effettuati e da effettuare sulla rete, del loro
costo e della remunerazione del capitale
investito da parte delloperatore della
distribuzione - La tariffa viene adeguata alla inflazione
programmata. - Se scegliamo il mercato libero dobbiamo
confrontare proposte fatte sia del nostro
operatore storico, sia da operatori diversi. - Se invece lutente sceglie il mercato libero,
paga una tariffa proposta dalloperatore (non
regolato quindi dalla Autorità), limitatamente
alla parte variabile della tariffa stessa. - Gli utenti possono sempre cambiare operatore sul
libero mercato, così come possono sempre tornare
a beneficiare delle condizioni del mercato
vincolato, dopo che hanno scelto le opzioni del
libero mercato.
28Erogazione energia elettrica costi industriali e
altri costi
- Con la bolletta siamo chiamati a pagare tutte
le fasi industriali del servizio, dalla
produzione di energia elettrica alla consegna a
domicilio. - La bolletta non distingue i costi di produzione,
trasporto e distribuzione, dai costi di vendita. - La bolletta copre anche gli oneri di sistema
(ad esempio la dismissione delle centrali
nucleari).
29Erogazione energia elettrica andamento delle
tariffe regolate
30Erogazione energia elettrica la bolletta
- Il sistema di calcolo della bolletta è
complicato - quote fisse importi che paghiamo anche se non
consumiamo gas. Esiste una quota fissa cliente
pari a 4,127300 Euro allanno una quota fissa
potenza, proporzionata alla quantità di potenza
richiesta (pari a 13,4943 Euro a utente anno) - quota variabile della tariffa viene calcolata
sullenergia elettrica effettivamente consumata
e misurato dal contatore. Nel caso di utenti che
utilizzano la tariffa di maggior tutela si
applicano un sistema a scaglioni, con prezzi
crescenti dal primo a quarto scaglione e
decrescenti dal quinto. - LIva è al 10
31Erogazione energia elettrica un esempio di
bolletta
32Erogazione energia elettrica la spesa di una
famiglia
33Ipotesi di riassetto
34Sintesi
- Il mercato dei capitali nei SPL toscani
- Occasioni ed obblighi di concentrazione
- La dimensione delle operazioni
- Il posizionamento industriale
- I percorsi di concentrazione
35Status quo il capitale
36Status quo il capitale
37Status quo gli affidamenti
- Servizio idrico (6 ATO)
- 5 PPPI (contratto di servizio)
- 1 in house non coerente con comma 3 (2011)
- Rifiuti (3 ATO)
- 3 PPPI (contratto di servizio)
- 15 in house non coerente con comma 3 (2011)
- 8 non coerenti con comma 2 e 3 (2010)
- Distribuzione gas naturale (3-10 ATM)
- 9 concessionari Confservizi, 87 (2012)
- 16 ulteriori (AEEG), 5 distributori (2012)
- TPL (12 lotti)
- 15 aziende (2010)
38Ipotesi di concentrazione
39Posizionamento industriale ITA
40Percorsi di concentrazione
- Rifiuti
- Gare (2/3)
- Post gara il concessionario anche pubblico può
cedere capitale - PPPI operazione locale per la parte pubblica
- Gas distribuzione (e vendita)
- Gare su bacini di 300mila 1ml di abitanti
- Post gara il concessionario anche pubblico può
cedere capitale - SII
- La concentrazione ha effetto sui costi
- Non effetti potenziali sulla struttura
proprietaria