Title: Diapositiva 1
1(No Transcript)
2PROGETTO MONDIALE ASMA
lobalitiative forsthma
G IN A
Linee-Guida Italiane Aggiornamento 2009 Modena,
1-4 marzo 2009
3Aggiornamento del Progetto Asma Italia 2009
Coordinatore P.L. Paggiaro
Responsabili Sezioni per laggiornamento delle
Linee Guida GINA
- G.DAmato, A.Corsico, L. Antonicelli, C. Bucca,
G.Liccardi, G. Salzillo - G.Pelaia, A.Celi, E.Carpagnano, N.Scichilone,
- A.Foresi, G.Fontana, R.Pellegrino
- MP.Foschino, B.Beghè, R.Duranti, M.Manfredi,
PL.Paggiaro, A.Potena - E.Baraldi, A.Barbato, FM. DeBenedictis,
S.LaGrutta, G.Piacentini - FL.Dente, M.Bresciani, E.Madonini
- M.Neri, S.Frateiacci, A.Infantino, F.Lavorini
Epidemiologia e fattori di rischio
Fisiopat. Anat.Pat
Diagnosi, controllo ed eterogeneità
Trattamento farmacologico
Asma in Pediatria
Asma grave
Educazione del paziente e somministrazione
delle cure
4Obiettivi generali del Programma GINA
- Aumentare la consapevolezza che lasma
costituisce un problema di salute pubblica
globale - Presentare raccomandazioni essenzialiper la
diagnosi ed il trattamento dellasma - Delineare strategie per adattare le
raccomandazioni ad ogni necessità, servizio e
risorse sanitari - Identificare i settori di particolare importanza
per la comunità verso cui indirizzare la ricerca
futura
5Obiettivi del Progetto Mondiale Asma Italia
- Adattare le Linee Guida Internazionalialle
esigenze socio-sanitarie italiane - Garantire che tutte le persone che si occupano
di pazienti asmatici conoscano le raccomandazioni
contenute nelle Linee Guida - Promuovere iniziative per aumentare le
conoscenze nel campo della diagnosi e terapia
dellasma, e per favorire lapplicazione delle
Linee Guida nella pratica quotidiana
6Rapporto del Gruppo di Lavoro del GINA e
Progetto Mondiale Asma
- Sviluppato dal Gruppo di Lavoro formato in
collaborazionecon lIstituto Statunitense per le
Malattie Polmonari, Cardiache e del Sangue
(NHLBI), lIstituto di Sanità Nazionale Americano
(NHI) e lOrganizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) - Basato sullevidenza
- Strutturato per lapplicazione pratica
- Diagnosi
- Trattamento
- Prevenzione
- Adattato alla realtà Italiana
- Validato dallesperienza
7Rapporto del Gruppo di Lavoro del GINA
Fonti di evidenza
Categoria di evidenza
Studi clinici randomizzati (grandi numeri di dati)
A
Studi clinici randomizzati (piccoli numeri di
dati)
B
Studi non randomizzati Studi osservazionali
C
Giudizio di un gruppo di esperti
D
8Rapporto del Gruppo di Lavoro del GINA
- Argomenti
- Definizione
- Epidemiologia ed impatto socio-economico
- Fattori di rischio
- Patogenesi ed anatomia patologica
- Diagnosi e monitoraggio
- Gravità e controllo
- Prevenzione e riduzione fattori scatenanti
- Terapia farmacologica e immunoterapia
- Asma in pediatria
- Educazione del paziente
- Riacutizzazioni
- Casi particolari
- Rapporti tra specialista e MMG
9LA DEFINIZIONEDI ASMA
10Asma bronchiale definizione
- Lasma bronchiale è una malattia cronica delle
vie aeree caratterizzata da ostruzione bronchiale
più o meno accessionale solitamente reversibile
spontaneamente o in seguito alla terapia, da
iperreattività bronchiale e da un accelerato
declino della funzionalità respiratoria che può
evolvere in alcuni casi in una ostruzione
irreversibile delle vie aeree. - Nella patogenesi di queste alterazioni
partecipano numerosi meccanismi, in particolare
infiltrazione di cellule infiammatorie, rilascio
di mediatori e rimodellamento delle vie aeree. - Clinicamente, si manifesta con dispnea, respiro
sibilante, tosse, senso di costrizione toracica,
la cui intensità varia in rapporto alla entità
della ostruzione bronchiale ed al grado della
sua percezione da parte del paziente.
11Asma bronchiale definizione
- Lasma è una malattia infiammatoria cronica
delle vie aeree caratterizzata da - Episodi ricorrenti di dispnea, respiro
sibilante, tosse - e senso di costrizione toracica
- Ostruzione bronchiale (di solito reversibile
- spontaneamente o dopo trattamento
farmacologico) - Iperreattività bronchiale
- Infiltrazione di cellule infiammatorie, rilascio
di mediatori e rimodellamento strutturale
delle vie aeree -
12Asma bronchiale definizione
- La gravità delle manifestazioni cliniche
dell'asma è in genere correlata all entità
dell'ostruzione bronchiale, ma queste possono
essere percepite in modo diverso da diversi
individui o nelle diverse fasi della malattia - La relazione tra infiammazione e conseguenze
fisiopatologiche, e tra queste e le
manifestazioni cliniche e funzionali dellasma
non è stretta, e ciò ha conseguenze rilevanti
nella valutazione della malattia e nelle scelte
terapeutiche
13EPIDEMIOLOGIA ED IMPATTO SOCIO-ECONOMICO DELLASMA
14Epidemiologia dellasma
- Lasma è una delle patologie più diffuse al mondo
- Lasma è diffusa in tutti i Paesi ma varia in
modo considerevole da nazione a nazione e può
mostrare variazioni anche allinterno della
stessa nazione - La variazione geografica è confermata anche dalla
distribuzione dellatopia e della reattività
bronchiale - La variazione geografica è simile per bambini e
adulti - In Italia la prevalenza di asma è più bassa
rispettoa quella di molte altre nazioni,
soprattutto dei Paesi anglosassoni, sia nella
popolazione infantile sia negli adulti
15Distribuzione geografica della prevalenza del
wheezing (popolazione di 13-14 anni)
ISAAC Thorax 200964476483
16Distribuzione geografica della prevalenza
dellasma in atto (ECRHS popolazione 20-45 anni
ECRHS Eur Respir J 1996
17Prevalenza degli attacchi dasma in Italia, con
intervalli di confidenza (95) Per centro e
regioni climatiche (Subcontinentale versus
Mediterranea)
ISAYA 1998/00 Totale prevalenza 3.6 ( 3.3-3.9)
de Marco et al, Clin Exp Allergy 2002
18Prevalenza di sibili e asma in bambini ed
adolescenti italiani Studio SIDRIA (1994-95)
30
Maschi
Femmine
25
20
15
10
5
0
Sibili nella
Asma nella
Sibili nella
Asma nella
vita
vita
vita
vita
6 - 7 anni
13 - 14 anni
SIDRIA Collaborative Group - Eur Respir J 1997
Eur Respir J 1999
19Epidemiologia dellasma (dati attuali)
- Per 20 anni (fino agli anni 90) la prevalenza di
asma è aumentata considerevolmente in molti
Paesi, soprattutto nei bambini - Negli ultimi anni il trend dellasma negli adulti
non è in ulteriore aumento in parecchie nazioni
(Inghilterra, Italia, Svizzera, Australia,
Messico), mentre è ancora incerto il quadro negli
Stati Uniti e sembra in diminuzione nei bambini
(Inghilterra, Australia) - La stabilizzazione sembra dovuta al miglioramento
dei trattamenti antiasmatici - Il Plateau sembra dovuto al raggiunto sviluppo
della patologia in tutti i soggetti
suscettibili (Saturation massimo effetto del
cambiamento dellesposizione ambientale negli
individui suscettibili)
20Andamento nel tempo della prevalenza di asma nei
bambini (A) e giovani adulti (B)
Eder et al, NEJM 2006
21Trend temporale della prevalenza dellasmanei
bambini (1974, 1992, 1998) in Italia (Roma)
20
Bambini di 6-9 anni
18
Bambini di 10-13 anni
16
14
12
Asma
10
8
6
4
2
0
1974
1992
1998
1974
1992
1998
Anno dello studio
Ronchetti et al, Eur Respir J 2001
22Trend temporale della prevalenza degli attacchi
asmaticie del trattamento antiasmatico in Italia
(Torino, Pavia, Verona) ECRHS 1992/93 ? 1998/2000
5
1992-1993
1998-2000
4
3
Prevalenza (95 CI)
2
1
0
Trattamento antiasmatico
Attacchi asmatici
Verlato et al, JACI 2003
23Epidemiologia dellasma negli immigranti
- La prevalenza dellasma negli immigranti in
Italia dai Paesi in via di sviluppo - È maggiore rispetto ai nativi italiani
- Si associa a comparsa di sensibilizzazione
allergica ad allergeni locali, che si manifesta
entro pochi anni dallarrivo in Italia - Lasma negli immigranti è spesso più grave, anche
per il minor accesso ai servizi sanitari e le
peggiori condizioni socio-economiche - Gli immigranti dovrebbero essere considerati come
una categoria ad elevato rischio di asma, e di
asma non controllato
24Epidemiologia e impatto socio-economico dellasma
- Lattuale prevalenza di asma in Italia, benché
inferiore - a quella di molte altre nazioni, rappresenta una
notevole - fonte di costi sia sociali sia umani
- Considerevole spesa sanitaria
- Costi diretti pari all1-2 della spesa sanitaria
totale - Costi indiretti rappresentano oltre il 50della
spesa totale - Costi simili a quelli degli altri Paesi
industrializzati
25Componenti del costo medio annuale di un paziente
adulto asmatico in Italia (studio ISAYA)
Fonte ISAYA, ..
26Limpatto dellasma in Europa 10 anni dopo le
Linee Guida GINA (ECRHS II 1999-2002)
No burden no productivity losses no use of
hospital services Light burden up to 12 lost
working days or up to 3 days per months
limited no use of hospital services Heavy
burden gt 12 lost working days or gt 3 days per
months limited or use of hospital services
13.2 Light burden
Accordini, Cerveri et al, Allergy 2007
27Componenti del costo annuale medio stimato
dellasma per paziente, in base al livello di
controllo (studio ISAYA 2002)
- Costo annuale medio per paziente EUR
741(599-884) - CMD 42.8 del costo totale
- Costi dei farmaci 47 dei CMD
- Costi per il ricovero 23
- CMD costi medici diretti
Accordini et al, Int Arch Allergy Immunol 2006
28Epidemiologia e impatto socio-economico dellasma
- Costi principalmente imputabili
- Improprio uso delle risorse diagnostiche
- Mancato controllo della malattia
- Necessari ulteriori sforzi soprattutto per
migliorare la compliance dei pazienti al
trattamento - Necessari investimenti nei farmaci preventivi
per ridurre - i costi sia diretti che indiretti, tuttora molto
alti
29Epidemiologia dellasmaIl controllo della
malattia
- I dati internazionali e nazionali dimostrano che,
nonostante la diffusione delle Linee Guida, il
controllo dellasma è ancora insufficiente - Solo una minoranza dei pazienti asmatici viene
vista dallo specialista, e molti non vengono mai
visitati da un medico - Il controllo è migliore nei soggetti che
effettuano la spirometria e che posseggono un
piano scritto di gestione dellasma e delle
riacutizzazioni
30Prevalenza dellasma non controllato in Europa
(ECRHS II 1999-2002)
Cazzoletti, Cerveri et al JACI 2007
31Distribuzione del controllo dellasma in
Europa(ECRHS II 1999-2002)
468 soggetti con asma attuale diagnosticata dal
medicoche usano CSI negli ultimi 12 mesi
Controlled
Partially controlled
15
Uncontrolled
49
36
Cazzoletti, Cerveri et al, JACI 2007
32Epidemiologia e impatto socio-economico dellasma
- Il costo socio-economico
- dellasma è specialmente
- dovuto ai pazienti con
- asma grave
- Il 15 dei pazienti con
- asma grave consuma
- oltre il 50 delle risorse
- destinate allasma
Antonicelli, ERJ 2004
33Ricorso alle cure e/o al ricovero e/o al Pronto
Soccorso per asma in Italia (Verona)
72,0
80
70
60
50,1
50
40
Percentage of patients
30
14,0
20
10,3
8,0
6,4
10
0
Visits to GP
Admissions
Day Hospital
NHS specialist visits
Private specialist visits
Use of Emergency Care
Del Negro et al, Resp Med 2007
34I FATTORI DI RISCHIO PER ASMA
35Fattori di rischio di asma (I)
- Fattori individuali predispongono lindividuo
allasma - Fattori ambientali
- - influenzano la possibilità di sviluppare asma
in oggetti predisposti - - scatenano le riacutizzazioni e/o causano
la persistenza dei sintomi
36Fattori di rischio di asma (II)
- Fattori ambientali
- Allergeni
- Sensibilizzanti professionali
- Fumo di tabacco
- Inquinamento atmosferico
- Infezioni delle vie respiratorie
- Fattori socio-economici
- Dimensioni del nucleo familiare
- Abitudini alimentari e farmaci
- Stile di vita prevalente in ambienti interni
- Fattori individuali
- Predisposizione genetica
- Atopia
- Iperresponsività delle vie aeree
- Sesso
- Razza/etnia
- Obesità
37Asma Malattia genetica complessa
38Fattori di rischio che portano allinsorgenza di
asma allergeni
- Allergeni domestici
- comuni
- acari e animali a pelo (cane e gatto)
- meno comuni
- animali a pelo (coniglio, animali domestici più
rari) - scarafaggi
- miceti
- Allergeni degli ambienti esterni
- piante erbacee (graminacee, urticacee, composite,
ecc..) ed arboree (oleacee, betulacee, ecc..) - altri animali (cavallo)
- miceti (alternaria)
- La polisensibilizzazione aumenta il rischio e la
gravità di asma
39Fattori di rischio che portano allinsorgenzadi
asma altri fattori esterni
- Inquinamento atmosferico
- inquinanti gassosi
- particolato
- Inquinanti di uso professionale
- Fino al 15 dei casi di asma è collegato al
lavoro - Allergeni
- Sostanze chimiche semplici
- Fumo attivo e passivo
- Il 20 degli asmatici fuma
- Il fumo aumenta il rischio di asma nei soggetti
con rinite (Polosa. JACI 2008) - Tutti contribuiscono ad aumentare il rischio
- di sensibilizzazione allergica e la gravità
dellasma
40Fattori di rischio che portano allinsorgenza di
asma altri fattori
- Obesità
- maggiore incidenza di asma tra gli obesi
(Beuther, AJRCCM 2007) - negli obesi lasma è di più difficile controllo
(Taylor, Thorax 2008) - asma e obesità possono avere meccanismi
pro-infiammatori comuni (Sutherland, AJRCCM 2008) - lobesità si associa a un maggior declino del
VEMS negli asmatici (Marcon, JACI 2009) - Alimentazione e Farmaci
- Alcuni tipi di alimentazione comuni nella società
occidentale sono stati correlati con una maggior
frequenza di atopia e/o asma - Dimostrata associazione tra utilizzo di
antibiotici e antipiretici in età infantile e
aumento del rischio di asma e atopia (Beasley,
Lancet 2008) - È stato osservato che la terapia ormonale
sostitutiva aumenta il rischio di asma in donne
in età perimenopausale (Jarvis, Allergy 2008)
41Asma e obesità
- Lobesità è associata con aumento di incidenza e
prevalenza di asma sia negli adulti sia nei
bambini associazione temporale - La perdita di peso negli asmatici obesi risulta
in un miglioramento nella funzione polmonare, nei
sintomi di asma, e nella riduzione delluso di
farmaci per asma curva dose-risposta - Lobesità può influenzare direttamente il
fenotipo dellasma plausibilità biologica - Lobesità può essere legata allasma anche
tramite un meccanismo di interazione genetica con
fattori ambientali quali attività fisica-dieta.
42Altri fattori di rischio per linsorgenza e/o
aggravamento dellasma
- Infezioni virali
- Le infezioni virali (da rinovirus e da virus
respiratorio sinciziale) nella primissima
infanzia sono state associate con un aumentato
rischio di sviluppo di asma e respiro sibilante
(Walton RP, Curr Opin Allergy Clin Immunol 2008).
- In particolare nelle popolazioni a rischio
(familiarità per atopia), le infezioni nella
prima infanzia costituiscono uno dei principali
fattori di rischio per lo sviluppo di asma
(Jackson DJ, Am J Respir Crit Care Med 2007) , - E possibile che questi fenomeni siano invece
lespressione di una aumentata suscettibilità
alle infezioni, dovuta a deficitaria risposta
antivirale, in soggetti già predisposti a
sviluppare asma (Contoli M, Nat Med 2006.) - Variazioni climatiche
- possono potenziare leffetto di allergeni e/o
inquinanti atmosferici, sia nellinduzione
dellasma che nello scatenamento di crisi
asmatiche (DAmato e Cecchi, Clin Exper Allergy
2008)
43Fattori di rischio per asma rinite
- Nel 70-80 dei pazienti con asma è presente
rinite - La rinite è un fattore di rischio per la comparsa
di asma - Entrambe le patologie sono sostenute da un comune
processo infiammatorio delle vie aeree - Quando coesistono le due patologie è necessaria
una strategia terapeutica combinata - Nella rinite allergica lITS intrapresa
precocemente può prevenire lasma
44Rinosinusite interazione tra alte e basse vie
aeree
45Possibili fattori protettivi verso linsorgenza
di sensibilizzazione allergica e di asma
- Contatto con animali nelle prime fasi della vita
(in soggetti
senza precedente sensibilizzazione a
quellallergene) - Inalazione di endotossine nelle prime fasi della
vita (in soggetti non precedentemente affetti da
asma) (ipotesi igienistica) (von Mutius,
Immunobiology 2007) - Dieta ricca di acidi grassi omega-3 (Anandan,
Allergy 2009) - Dieta ricca di anti-ossidanti (frutta e verdura)
e di vitamine A e C (Allen, Thorax 2009)
46PATOGENESI ED ANATOMIA PATOLOGICA DELLASMA
47- Fisiopatologia
- Malattia eterogenea anche per i meccanismi
fisiopatologici - Infiammazione delle vie aeree
- Disfunzione del muscolo liscio
- Rimodellamento strutturale
- Interazione vie aeree - parenchima
48Fisiopatologia dellasma
49Patogenesi dellAsma Th1 vs Th2
50Cause di iperreattività bronchiale
Genetiche
Predisposizione genetica
Ambientali
Allergeni, Virus, Sensibilizzanti professionali
Infiammazione cellulare
Infiammatorie
Iperreattività transitoria
Allergeni, Virus, Sensibilizzanti professionali
Variazioni strutturali
Strutturali
Iperreattività permanente
Induttori (Allergeni, virus)
Stimoli (Esercizio, aria fredda)
Sintomi ed ostruzione delle vie aeree
Modificata da Chest 2003
51Interazioni infiammazione-muscololiscio
bronchiale
Infiammazione
Muscolo liscio
- TONO
- Contrazione
- Rilasciamento
- STRUTTURA
- Proliferazione
- Ipertrofia
- Trasformazione
- SECREZIONE
- Mediatori
- Citochine
- Chemochine
- Fattori di crescita
52Infiammazione e Rimodellamento
53Meccanismi delliperreattività bronchiale
54Principali caratteristiche anatomo-patologichedel
lasma bronchiale
- Desquamazione dellepitelio
- Ispessimento della membrana basale reticolare
- Edema della mucosa e della sottomucosa con
infiltrazione di eosinofili, - linfociti T CD4, mastociti e neutrofili
- Ipertrofia ed iperplasia della muscolatura
liscia - Iperplasia delle ghiandole mucose e delle
cellule mucipare caliciformi - Vasodilatazione e neoangiogenesi
- Tappi di muco endobronchiali
55Principali caratteristiche anatomo-patologichedel
lasma bronchiale (bronco di medio calibro)
56Principali caratteristiche anatomo-patologichedel
lasma bronchiale (bronco di piccolo calibro)
57LA DIAGNOSI E IL MONITORAGGIO DELLASMA
58Diagnosi di asma
- Anamnesi ed insieme dei sintomi
- Esame obiettivo
- Prove di funzionalità respiratoria
- Spirometria
- Test di reversibilità
- Test di provocazione bronchiale aspecifico
- Indagini per identificare i fattori di rischio
- Altre indagini
59Diagnosi di asma i sintomi
- Principali sintomi asmatici
- Dispnea accessionale e/o variabile
- Respiro sibilante
- Tosse con scarso espettorato chiaro
- Sensazione di costrizione toracica
- In relazione a fattori scatenanti noti
- Fattori di rischio
- Atopia
- Familiarità
60Diagnosi di asma spirometria
- La spirometria è cruciale per identificare
lostruzione al flusso aereo e monitorare la
risposta alla terapia e landamento della
malattia. - La sola auscultazione del torace è poco sensibile
e molto poco specifica nellidentificare la
ostruzione al flusso aereo, e non consente di
valutare la gravità dellostruzione - La spirometria, insieme ad altre valutazione
(come eNO) consente di predire la comparsa di
esacerbazioni sia nelladulto che nel bambino - La spirometria è un buon predittore della
prognosi e in particolare della remissione di
asma a distanza di anni
61Diagnosi di asma prove di funzionalità
respiratoria
SPIROMETRIA
OSTRUZIONEPRESENTE
OSTRUZIONEASSENTE
TEST DI PROVOCAZIONE BRONCHIALE ASPECIFICO
TEST DI REVERSIBILITA
62Diagnosi di asma ostruzione al flusso aereo
- Si raccomanda di identificare lostruzione sulla
base del FEV1/VC lt5 percentile del predetto
(lt88 del predetto, usando teorici CECA) (ATS/ERS
05). - Limpiego di FVC invece di VC rende meno
sensibile il test.
Luso di FEV1/VC lt 0.70 sovrastima lostruzione
negli anziani e la sottostima nei giovani.
Potenzialmente sottodiagnosticati
Limite inferiore della normalitá
Potenzialmente sovradiagnosticati
63Diagnosi di asma nelladulto Test di
reversibilità
- Somministrare salbutamolo per via inalatoria in 4
dosi successive da 100 mcg via MDI con
spaziatore ripetere la spirometria dopo 15
minuti. Un aumento di FEV1 e/o FVC gt12 e gt 200
ml rispetto al basale costituisce una risposta
positiva. - Una significativa bronco-dilatazione può essere
riscontrata anche quando non è evidente una
ostruzione al flusso aereo - Si consiglia di ripetere il test anche a
successivi controlli. - Il test è poco sensibile perché molti soggetti
con asma non presentano reversibilità,
particolarmente quelli già in trattamento. - Il test non consente una distinzione sicura tra
asma e BPCO, ma aumenta la probabilità
diagnostica.
ERS / ATS Task Force. ERJ 2005
64Curve spirometriche (VEMS) tipiche(prima e dopo
broncodilatatore)
Nota Ciascuna curva di VEMS rappresenta il
valore più alto tra tre misurazioni consecutive
65Diagnosi di asma nelladulto Iperreattività
bronchiale
- Il test di provocazione bronchiale con
metacolina, per scarsità di effetti
collaterali e buona riproducibilità, è il
metodo più usato per lo studio della reattività
bronchiale. - Un test negativo è utile per escludere la
diagnosi di asma in soggetti con spirometria
normale e sintomi simili allasma. - Un test positivo è tanto più utile per
confermare la diagnosi di asma quanto
maggiore è la probabilità clinica (sintomi e
prevalenza della malattia)
66IPERREATTIVITÀ BRONCHIALECurve dose-risposta
alla metacolina
Nel pannello di sinistra è raffigurata la curva
dose-risposta del test alla metacolina in un
soggetto normale e, nel pannello di destra,
quella di un soggetto con asma.
67Sintomi tosse, sibili, dispnea, intolleranza
allo sforzo
Sospetto clinico di Asma
Spirometria
Test di broncostimolazione
no
Sindrome ostruttiva?
sì
Diagnosi alternative allAsma
Iperreattività bronchiale?
Test di reversibilità
no
sì
Trattamento ex adiuvantibus 4-6 settimane
Ostruzione reversibile?
no
sì
no
Diagnosi alternative allAsma
Diagnosi di Asma
68Diagnosi di asma nelladulto Altri Test
- Misura dei volumi polmonari statici nei casi
dubbi di ostruzione e/o iperinflazione e per
diagnosi differenziale. - Misura delle resistenze al flusso aereo nei
pazienti non in grado di eseguire la
spirometria. - Misura della DLco per diagnosi differenziale con
enfisema se è presente ostruzione. - Misura dellossido nitrico esalato come markers
surrogato di infiammazione eosinofila. - Espettorato indotto per misurare e tipizzare
linfiammazione
69FENO per la diagnosi e il monitoraggio dellasma
- La misura del FENO è influenzata da fattori
costituzionali e ambientali - FENO è un marker di infiammazione delle vie
aeree, prevalentemente dellinfiammazione
eosinofila (Berry CEA 2005, Piacentini ERJ 1999) - FENO può essere utile per confermare la diagnosi
di asma (Malmberg Thorax 2003,
Smith AJRCCM 2004) - FENO può essere utile per predire una risposta
positiva agli steroidi (Zeiger JACI 2006) - Il monitoraggio di FENO permette di valutare se
lasma è ben controllata soprattutto nei pazienti
steroido-naive ed in coloro che sono in
trattamento con dosaggi di CS inalatori
medio-bassi (Smith NEJM 2005, Shaw AJRCCM 2007,
Michils ERJ 2008). Valori di FENO lt25-30 ppb si
associano di norma ad un buon controllo (Gelb
Chest 2006, Michils ERJ 2008). - Il monitoraggio di FENO può aiutare a predire le
riacutizzazioni in pazienti controllati dalla
terapia in cui gli steroidi vengono ridotti o
sospesi (Pijnenburg Thorax 2005,
Zacharasiewicz AJRCCM 2005)
70Lespettorato indotto per la diagnosi e il
monitoraggio dellasma
- La metodica permette di differenziare due
diversi fenotipi di asma eosinofilico e
neutrofilico (Douwes, Thorax 2002) - Leosinofilia nellespettorato può essere utile
per - valutare il controllo dellinfiammazione
bronchiale nellasma - predire la perdita di controllo dellasma
(Jatakanon, AJRCCM 2000 Belda, CRJ 2006) - predire la risposta a breve termine alla terapia
con CS inalatori (Pavord, Lancet 1999 Bacci,
Chest 2006 Berry, Thorax 2007) - La neutrofilia nellespettorato può essere
osservata in particolari condizioni - riacutizzazioni asmatiche (specie quelle a
rapida insorgenza) - asma grave
- esposizione a endotossine, inquinanti
atmosferici, agenti professionali
71Riconoscimento dei fattori aggravantiLe
comorbilità nellasma
- Molti altri fattori e/o malattie possono essere
associati allasma e contribuire alla sua gravità
e/o difficoltà nel raggiungere e mantenere il
controllo - Rinite, rinosinusite e poliposi nasale
- Reflusso gastro-esofageo
- Obesità
- Fattori psicologici e/o psichiatrici
- Queste condizioni devono essere diagnosticate ed
appropriatamente trattate
72Diagnosi di asmaIndagini per identificare i
fattori di rischio
- Valutazione allergologica approfondita.
- Skin prick test come indagine di primo livello
utilizzando estratti allergenici standardizzati. - Il dosaggio delle IgE specifiche sieriche è un
esame di secondo livello. - Valutazione della presenza di rinite o
rinosinusite. - Valutazione della presenza di reflusso
gastro-esofageo. - Valutazione sulla presenza di intolleranza ad
aspirina, conservanti alimentari e rischi
professionali
73Diagnostica Allergologica Punti Chiave
- Valutazione anamnestica approfondita.
- Skin prick test come indagine di primo livello
utilizzando estratti allergenici standardizzati - Il dosaggio delle IgE specifiche sieriche è un
esame di secondo livello - Il test di provocazione bronchiale specifica è
da riservarsi a scopi di ricerca o per
la conferma diagnostica dellasma
professionale o dellasma indotta da aspirina. - Nei pazienti asmatici deve essere indagata la
coesistenza di rinite allergica
74- I fenotipi possono richiedere strategie
diagnostiche aggiuntive e suggerire opzioni
terapeutiche differenti da quelle raccomandate
come prima scelta nei vari step di trattamento - Differenti fenotipi di asma sono riconoscibili
- In base alle abitudini di vita
- Asma e fumo, asma ed obesità
- In base alle comorbilità
- Asma e rinite, asma e reflusso-gastroesofageo
- In base ai fattori scatenanti
- Asma da sforzo, asma da aspirina
- In base alla gravità
- Asma di difficile controllo
- In base a caratteristiche fisiopatologiche
- Asma con componente ostruttiva irreversibile,
asma dellanziano - In base al tipo di infiammazione bronchiale
- Asma eosinofilico, neutrofilo, paucigranulocitico
75LA VALUTAZIONE DI GRAVITÀ E IL CONTROLLO DELLASMA
76Classificazione di Gravità prima dellinizio del
trattamento
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche
cliniche in assenza di terapia
FEV1 o PEF
Sintomi notturni
Sintomi
Continui Attività fisica limitata
STEP 4 Grave Persistente
FEV1 60 predetto Variabilità PEFgt 30
Frequenti
STEP 3 Moderato Persistente
Quotidiani Attacchi che limitano Lattività
FEV1 60 - 80 predetto Variabilità PEF gt 30
- gt 1 volta
- Alla settimana
STEP 2 Lieve Persistente
FEV1 ³ 80 predetto Variabilità PEF 20-30
gt 1 volta/settimana ma lt 1 volta /
giorno
gt 2 volte al mese
STEP 1 Intermittente
FEV1 ³ 80 predetto Variabilita PEF lt 20
2 volte al mese
lt 1 volta/settimana
La presenza di almeno uno dei criteri di gravità
è sufficiente per classificare un paziente in un
determinato livello di gravità
77Classificazione di Gravità prima dellinizio del
trattamento
- La classificazione di gravità vale per i
soggetti non in trattamento regolare, spesso
alla prima osservazione -
- In rapporto alla variabilità della storia
naturale dellasma, la gravità della malattia
può modificarsi rapidamente nel tempo,
specialmente tra le diverse classi di asma
persistente. - La gravità dellasma alla prima osservazione non
predice la - risposta alla terapia farmacologica
78Classificazione di Gravità prima dellinizio del
trattamento Asma intermittente
- Lasma intermittente comprende 2 quadri
differenti - Sintomi sporadici per lunghi periodi di tempo
- Episodi o periodi sintomatici anche rilevanti e
prolungati intervallati da lunghi periodi di
remissione - Lasma intermittente o episodico può essere
indotto da vari fattori (esercizio fisico,
contatto non continuativo con allergeni, ecc.) ed
insorge soprattutto nellinfanzia, e può rimanere
tale nel tempo. Frequentemente richiede terapia
al bisogno o per brevi periodi. - Talora lintensità degli episodi asmatici, la
loro frequenza e prevedibilità può richiedere un
trattamento regolare (infezioni virali nel
bambino e asma indotto dallesercizio fisico). - Anche in caso di asma lieve sono possibili
riacutizzazioni gravi. Il rischio è maggiore in
caso di precedenti attacchi acuti con pericolo di
vita o di frequente ricorso al pronto soccorso.
79Obiettivi del trattamento
- Nessun (o minimi) sintomo/i cronico/i
- Nessuna (o al massimo rare) riacutizzazione/i
- Nessuna visita demergenza o ricovero per lasma
- Nessuno (o minimo) bisogno di uso addizionale
di ß2-agonisti per il
sollievo dei sintomi - Nessuna limitazione nelle attività della vita
quotidiana, compreso lesercizio fisico - Variazione giornaliera del PEF minore del 20
- Funzione polmonare normale (o al meglio del
possibile) - Nessuno (o minimi) effetto/i collaterale/i dei
farmaci
80Il controllo dellasma
- Lobiettivo principale del trattamento è
ottenereil controllo dellasma - Tale indice composito include tutte le principali
misure cliniche e funzionali, ed è
realisticamente raggiungibile in una alta
percentuale di pazienti - La prevenzione delle riacutizzazioni è un
obiettivo prioritario, specie nei pazienti più
gravi, poiché queste possono condizionare la
qualità di vita e il decorso dellasma - La rivalutazione periodica dellottenuto
controllo permette di adeguare la terapia sia in
step-up che in step-down
81Il controllo dellasma
82Il controllo dellasma i questionari
- VALUTAZIONE DEL CONTROLLO DI MALATTIA
- Alcuni esempi di questionari validati per
valutare il controllo clinico - sono disponibili in vari siti Web
- Test di controllo dell'asma (ACT)http//www.asthma
control.com - Questionario di controllo dell'asma (ACQ)
http//www.qoltech.co.uk/Asthma 1.htm - Questionario di valutazione della terapia
dell'asma (ATAQ) httpwww.ataqinstrument. -
- Le prove di funzione respiratoria sono utili per
completare - la valutazione del controllo, specialmente nei
pazienti più gravi, - o con scarsa percezione dei sintomi
83Tempo necessario per ottenere il controllo
dellasma
Woolcock. ERS 2000
84Monitoraggio della gravità dellasma mediante
segnalazione dei sintomi e misure della
funzionalità respiratoria
- Segnalazione dei sintomi
- Uso di farmaci sintomatici
- Sintomi notturni
- Limitazione alle attività
- Spirometria o, qualora non sia possibile, picco
di flusso espiratorio per - Controllo periodico
- Valutazione della gravità dellostruzione
- Valutazione della risposta al trattamento
- Monitoraggio domiciliare del PEF in particolare
per i pazienti con scarsa percezione dei
sintomi. - Riportare in un diario le misurazioni quotidiane
- Valuta la gravità e identifica i peggioramenti
- Può guidare luso di un sistema a zone per
lautogestione dellasma - Emogasanalisi arteriosa per riacutizzazioni
gravi
85Un indice semplice di variazione del PEF
PEF piú alto (670)
PEF (L/min)
Mattina PEF
PEF piú basso alla mattina (570)
Sera PEF
7
0
14
Giorni
PEF minimo alla mattina (migliore recente)
570/670 85
(From Reddel , H.K. et al. 1995)
86PREVENZIONE E RIDUZIONE DEI FATTORI
SENSIBILIZZANTI E SCATENANTI
87Prevenzione dellasma
- La prevenzione primaria e secondaria è di
difficile attuazione (complessa nella sua
attuazione pratica)e con risultati controversi - Diete ipoallergeniche ed alimentazione con latte
materno hanno mostrato effetti positivi solo nei
primi anni di vita (C) - Il crescere con cani e gatti fin dai primi mesi
di vita può costituire un fattore protettivo
verso linsorgenza della sensibilizzazione
allergica a tali animali, ma quando la
sensibilizzazione si è già sviluppata il contatto
con cani e gatti costituisce un fattore di
rischio per laggravamento dellasma (B)
88Prevenzione dellasma
- La prevenzione terziaria si attua riducendo
lesposizione ai fattori scatenanti gli episodi
asmatici (allergeni, inquinanti ambientali, fumo
di tabacco, irritanti in genere) - Le misure di prevenzione che riducono la carica
allergenica da acari negli ambienti confinati
presi singolarmente non hanno tuttavia dimostrato
una riduzione dei sintomi e un miglioramento
funzionale negli asmatici allergici, soprattutto
negli adulti (A) - Gli effetti clinici positivi si possono ottenere
solocon la combinazione di più misure e con
leducazionedei pazienti (C)
89Prevenzione dellasma
- Nellasma professionale, lallontanamento
dallagente responsabile dellasma porta in una
alta percentuale di casi al miglioramento e
talora alla guarigione dellasma, mentre la
persistenza dellesposizione professionale è
causa di aggravamento dellasma (A) - Il fumo attivo e passivo è associato
- maggio rischio di comparsa dellasma
- maggior gravità dellasma
- minor risposta alla terapia antiasmatica
90LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLASMA NELLADULTO
91Stabilire piani per il trattamentoa lungo
termine dellasma nelladulto
- La decisione di iniziare un trattamento regolare
dipende dalla gravità dellasma
al momento della prima osservazione,
e dalla frequenza e gravità delle
riacutizzazioni - Un approccio progressivo a step alla terapia
farmacologica è consigliato,
scegliendo le opzioni migliori (per quel
paziente) allinterno dello step prescelto sulla
base della gravità - Ladeguamento della terapia nel tempo si deve
basare sul raggiungimento del controllo
dellasma, e prevede variazioni di
trattamento tra step (sia in step-up che in
step-down) o allinterno
dello stesso step - Lo scopo è di raggiungere gli obiettivi della
terapia con la minore quantità possibile di
farmaci e con gli schemi terapeutici più semplici
92Stabilire piani per il trattamentoa lungo
termine dellasma nelladulto
- La scelta del trattamento nel paziente alla prima
osservazionedovrebbe essere guidata da - Gravità dellasma è suggerito di iniziare con
lo step 2 o 3 mentre il controllo a lungo
termine può non essere differente iniziando la
terapia con step 2 o 3, si può ottenere un più
rapido raggiungimento del controllo iniziando
con lo step 3 - Considerazioni relative allefficacia e agli
effetti collaterali - Valutazione della aderenza del paziente al
piano di trattamento - Valutazione e trattamento delle comorbilità
e/o fattori aggravanti
93Stabilire piani per il trattamentoa lungo
termine dellasma nelladulto
- La revisione del trattamento nel pazientegià in
terapia dovrebbe - Essere guidata dal livello di controllo ottenuto
- Essere condotta cambiando step (sia in step-up
che in step-down) o scegliendo opzioni diverse
allinterno dello stesso step - Rivalutare le comorbilità e/o i fattori
aggravanti - Considerare laderenza del paziente al piano di
trattamento e la modalità di assunzione dei
farmaci
94Stabilire piani per il trattamentoa lungo
termine dellasma nelladulto
- Azione
- Continua o step-down
- Step-up
- Valutare lo step-up in base a considerazioni di
costo-efficacia - Trattare la riacutizzazione e considerare lo
step-up
- Livello
- Controllato
- Non controllato
- Parzialmente controllato
- Riacutizzazione
95Stabilire piani per il trattamentoa lungo
termine dellasma nelladulto
- Monitorare per mantenere il controllo
-
- Il monitoraggio della malattia è essenziale per
mantenere il controllo e stabilire lo Step con
la dose di trattamento più bassa, al fine di
minimizzare i costi ed aumentare la sicurezza. - I pazienti dovrebbero essere rivisti almeno entro
3 mesi dopo la visita iniziale, e più o meno ogni
3-6 mesi successivamente, dipendendo dalla
gravità della malattia. Dopo un'esacerbazione, il
follow-up dovrebbe essere programmato entro due
- quattro settimane. - Il monitoraggio è ancora necessario anche dopo
che il controllo sia stato raggiunto, poiché
lasma è una malattia variabile - il trattamento deve essere aggiustato
periodicamente in risposta alla perdita di
controllo come indicato dal peggioramento dei
sintomi o dallo sviluppo di una esacerbazione - oppure potrebbe essere ridotto dopo un lungo
periodo di controllo
96Terapia farmacologica
- Farmaci per il sollievo dei sintomi
- ß2-agonisti inalatori a rapida azione
- Glucocorticosteroidi sistemici
- Anticolinergici
- Farmaci per il controllo dellasma
- Glucocorticosteroidi inalatori
- ICS ß2-agonisti a lunga durata dazione
- Antagonisti recettoriali dei leucotrieni
- In sottogruppi
- Anti-IgE (omalizumab)
- Glucocorticosteroidi orali
- Metilxantine a lento rilascio
- Cromoni
Luso dei soli beta2-agonisti long acting in
monoterapia è fortemente sconsigliato, per il
rischio di gravi riacutizzazioni
97Terapia farmacologica
DOSI QUOTIDIANE (in mcg) COMPARATIVE DI
CORTICOSTEROIDI PER VIA INALATORIA
ADULTI
FARMACO
Beclometasone dipropionato CFC
Beclometasone Dipropionato HFA
Budesonide
Flunisolide
Fluticasone
confronto basato sui dati di efficacia
98Terapia farmacologica
- Ad oggi, i glucocorticosteroidi inalatori sono
i più efficaci farmaci
per il controllo dellasma e sono raccomandati
per lasma persistente ad ogni livello di
gravità - I corticosteroidi inalatori
- Riducono la mortalità per asma
- Prevengono le riacutizzazioni
- Controllano i sintomi e luso addizionale di
farmaco demergenza - Migliorano la funzione polmonare
- Riducono linfiammazione bronchiale, anche se non
ci sono evidenze che modifichino la storia
naturale dellasma
99CSI corticosteroidi inalatori LABA
long-acting ß2-agonisti LR a lento rilascio
i pazienti con asma e rinite rispondono bene agli
anti-leucotrieni nei pazienti allergici ad
allergeni perenni e con livelli di IgE totali
sieriche compresi tra 30 e 700 U/ml la
combinazione Budesonide/Formoterolo al bisogno
può essere usata nellambito della strategia
SMART
100Farmaci antiasmatici raccomandati Step 1 Adulti
Farmaci quotidiani per il controllo Altre opzioni
Step 1 Nessuno
Farmaci per il sollievo dei sintomi ß2
agonisti a breve durata dazione q.o., in uso
occasionale
101STEP 1 Adulti
- Nei pazienti con asma lieve intermittente e con
sintomi occasionali, linfiammazione delle vie
aeree (eosinofilia nellespettorato, ossido
nitrico esalato) e liperreattività bronchiale
sono spesso presenti (A) - Lefficacia del trattamento regolare in termini
di controllo dei sintomi, prevenzione
delle riacutizzazioni e della cronicizzazione
della malattia non è stato sufficientemente
studiata - Nei pazienti a rischio di sporadiche ma gravi
riacutizzazioni, un trattamento regolare deve
essere considerato (D) - Il giudizio di gravità dellasma in questi
pazienti deve essere periodicamente
riconsiderato con metodi oggettivi - Ci sono prove dellefficacia di cicli di terapia
con CSI a bassedosi o di combinazione CSI
ß2-agonisti come terapia intermittente nei
periodi di comparsa dei sintomi (B)
102Farmaci antiasmatici raccomandati Step 2 Adulti
Farmaci quotidiani per il controllo Altre opzioni (in ordine di efficacia globale)
Step 2 Glucocorticosteroidi inalatori (lt 500 µg BDP o equivalenti), anche in singola dose giornaliera Antileucotrieni Cromoni
Farmaci per il sollievo dei sintomi ß2- agonisti
a rapida azione q.o., in uso occasionale.
103STEP 2 Adulti
- Nei pazienti con asma lieve persistente e/o
sintomi non quotidiani e funzione polmonare
nella norma, le basse dosi di corticosteroidi
inalatori sono più efficaci delle altre opzioni
terapeutiche (A) - Esiste tuttavia una eterogeneità di risposta al
trattamento con i diversi farmaci
antiasmatici, anche in relazione a polimorfismi
genetici, da valutare in ogni singolo caso con
metodi oggettivi (B) in tal caso, le altre
opzioni terapeutiche possono essere considerate
in alternativa allopzione principale - Alcuni tipi di asma (asma da sforzo, asma del
bambino, asma di recente insorgenza) e
la presenza contemporanea di asma e
rinite, rispondono bene agli antileucotrieni (A)
104Farmaci antiasmatici raccomandati Step 3 Adulti
Farmaci quotidiani per il controllo Altre opzioni (in ordine di efficacia globale)
Step 3 Glucocorticosteroidi inalatori (200 500 µg BDP o equivalenti) più ß2- agonisti inalatori a lunga durata dazione Glucocorticosteroidi inalatori (200 500 µg BDP o equivalenti) più antileucotrieni, o Glucocorticosteroidi inalatori a dosi medio-alte (gt 1000 µg BDP o equivalenti)
Farmaci per il sollievo dei sintomi ß2 agonisti
a rapida azione q.o., in uso occasionale. La
combinazione budesonide/formoterolo può essere
usata sia regolarmente che al bisogno,
nellambito della strategia SMART
105Step 3 Adulti
- La combinazione tra corticosteroidi inalatoria
dosi medio-basse un beta2-agonista a lunga
durata dazione si è dimostrata più efficace
rispetto alle altre opzioni su vari indicatori di
controllo dellasma (sintomi, funzione polmonare,
riacutizzazioni) e sulla possibilità di ottenere
il controllo dellasma (A) - Le combinazioni precostituite disponibili sono
FP/Salm, Bud/Form, BDP/Form in formulazione
HFA-extrafine - FP/Salm e Bud/Form sono ugualmente efficaci su
vari indici di controllo dellasma, quando usate
a dosi equivalenti di CSI (Lasserson, Cochrane
DSR 2008) - BDP/Form HFA-extrafine è stata valutata in due
studi a 3 mesi, mostrando simile efficacia
rispetto alle altre combinazioni relativamente a
indicatori clinici e funzionali (Papi, 2007) e
migliore efficacia rispetto ai due componenti
separati (Huchon, 2009)
106Step 3 Adulti
- E stato dimostrato che la combinazione fissa
budesonide formoterolo può essere utilizzata
sia come terapia di fondo che come uso al
bisogno (strategia SMART) - Questo approccio ha determinato una riduzione
delle riacutizzazioni di asma, con un
miglioramento del controllo sia negli adulti che
negli adolescenti, con dosi medie di trattamento
relativamente basse (A). - La strategia SMART si è dimostrata efficace in
soggetti con asma di diversa gravità (da moderato
a grave) (Rabe, Lancet 2006 Bousquet, Resp Med
2007) e non ha dimostrato una perdita di
controllo nel tempo dellinfiammazione bronchiale
(Selroos, ERJ 2008) - Non è stato ancora dimostrato se questo approccio
terapeutico può essere utilizzato con altre
associazioni di farmaci di fondo e sintomatici
107Step 3 Adulti
- Laggiunta di antileucotrieni a basse dosi di
corticosteroidi inalatori è efficace quanto dosi
più alte di corticosteroidi inalatori, e più
efficace di queste ultime nei soggetti con asma e
concomitante rinite allergica (A) - La combinazione CSI a basse dosi
antileucotrieni è efficace quanto la
combinazione CSI a basse dosi LABA
relativamente al controllo delle riacutizzazioni
(B) - La combinazione CSI a basse dosi
antileucotrieni può rappresentare una valida
opzione terapeutica specialmente nei pazienti con
funzione polmonare nella norma e/o rinite
allergica
108Farmaci antiasmatici raccomandati Step 4 Adulti
Farmaci quotidiani per il controllo Aggiungere (in ordine di efficacia globale)
Step 4 Glucocorticosteroidi inalatori (500 1000 µg BDP o equivalenti) più ß2- agonisti inalatori a lunga durata dazione Antileucotrieni, o Teofillina a lento rilascio,
Farmaci per il sollievo dei sintomi ß2 agonisti
a rapida azione q.o., in uso occasionale. La
combinazione budesonide/formoterolo può essere
usata sia regolarmente che al bisogno,
nellambito della strategia SMART
109Step 4 Adulti
- La combinazione con una dose più alta di CSIha
una efficacia maggiore rispetto alla combinazione
con una dose più bassa di CSI (A) - Laggiunta di antileucotrienico alla combinazione
con dosi medio-alte di CSI può migliorare il
controllo, specialmente nei pazienti con
concomitante rinite (B) - Laggiunta di un altro farmaco (antileucotrienico
o teofillina) può permettere di migliorare il
controllo senza dover ricorrere a dosi alte di
CSI e senza complicare eccessivamente lo schema
terapeutico
110Farmaci antiasmatici raccomandatiStep 5 Adulti
Farmaci quotidiani per il controllo Altre opzioni
Step 5 Glucocorticosteroidi inalatori ( gt 1000 µg BDP o equivalenti) più ß2-agonisti a lunga durata dazione più uno o più dei seguenti, se necessario - Antileucotrieni - Anti IgE (omalizumab) - Teofillina a lento rilascio - Glucocorticosteroidi orali (solo dopo aver ottimizzato tutto il resto) Valutare possibili fattori aggravanti o che possono rendere la malattia non controllata (aderenza al trattamento, fattori psico-sociali, esposizione ad allergeni, RGE, rino-sinusite, sensibilità ad ASA, etc)
Farmaci per il sollievo dei sintomi ß2-
agonisti a rapida azione q.o., in uso
occasionale.
111Step 5 Adulti
- Nellasma grave (asma di difficile controllo) è
necessario utilizzare tutte le opzioni
terapeutiche, aggiungendo alle alte dosi di
corticosteroidi inalatori beta2-agonisti a
lunga durata dazione, gli altri farmaci, in
maniera progressiva e in ordine di relativa
maggiore efficacia - I corticosteroidi sistemici dovrebbero essere
inseriti per ultimi, e possibilmente limitati a
brevi periodi - È essenziale valutare la aderenza del paziente al
trattamento, individuare e trattare
appropriatamente eventuali comorbilità
responsabili di scarso controllo - Lobiettivo è il miglior controllo possibile
112Step 5 Adulti
- Gli anticorpi monoclonali anti-IgE (omalizumab)
possono essere usati in questi pazienti non
sufficientemente controllati con alte dosi di
glucocorticoidi inalatori beta2-agonisti a
lunga durata dazione, per ridurre il numero
delle riacutizzazioni, migliorare la qualità di
vita e ridurre i costi socio-economici legati
alla malattia (A) - Le indicazioni da GU includono i soggetti in cui
la terapia (CSI ad alta dose e LABA) non riesce
a tenere sotto controllo lasma, con asma
allergico da allergeni perenni, e con un livello
di IgE e un peso corporeo che permetta di usare
il farmaco secondo tabelle prestabilite - Lefficacia del trattamento dovrebbe essere
verificata dopo 16 settimane, per decidere sul
prolungamento della terapia
113Step-up
- Lassenza di controllo della malattia a qualsiasi
livello deve determinare un incremento della
terapia di base, secondo le variazioni previste
allinterno e tra le classi di gravità - Nei pazienti con asma lieve persistente e
moderato, la terapia con corticosteroidi
inalatori, da soli o in associazione con i LABA,
può essere incrementata (almeno di 4 volte per i
CSI) per brevi periodi sulla base dei sintomi e
della funzione respiratoria, ottenendo una
riduzione delle riacutizzazioni gravi e
permettendo di mantenere bassa la dose di
corticosteroidi inalatori per la terapia di base
(A), anche se leffetto sul controllo dellasma
non è stato dimostrato
114Step-down
- Lottenuto controllo dellasma per lungo tempo
(almeno 3-6 mesi) può permettere una riduzione
del livello di terapia, secondo le variazioni
previste allinterno e tra le classi di gravità
(D) - La riduzione della terapia nei pazienti in
trattamento con la combinazione CSI inalatori
LABA dovrebbe essere effettuata riducendo la dose
di CSI e mantenendo il LABA, fino a dosi di CSI
molto basse (100-200 mcg al giorno) - In fase di ulteriore step-down, la combinazione
CSI-LABA può essere usata anche in
monosomministrazione giornaliera (B) - La terapia regolare può essere interrotta se
lasma rimane controllato con la dose più bassa
dei farmaci di fondo e non compaiono sintomi di
asma per almeno un anno (D)
115Strategie terapeutiche
- La strategia terapeutica che consiste nel
trattamento regolare con dosi costanti di farmaci
di fondo ed uso aggiuntivo di SABA per il
sollievo dei sintomi, è quella che ha ottenuto le
maggiori dimostrazioni di efficacia su tutti gli
outcomes della malattia (clinici, funzionali, e
biologici) (A) - La combinazione budesonide/formoterolo può essere
usata sia come terapia di mantenimento che al
bisogno (strategia SMART). Questa strategia si è
dimostrata efficace nel ridurre il numero delle
riacutizzazioni e nel mantenere un buon controllo
dellasma, con dosi relativamente basse di
farmaci (A) - Pochi studi hanno valutato lefficacia della
terapia intermittente o al bisogno, che tuttavia
potrebbe essere utile in pazienti con asma lieve,
anche in fase di step-down (Boushey, 2005 Papi,
2007 Turpeinen, 2007) - La scelta della strategia deve dipendere da
considerazioni relative alle caratteristiche
della malattia e del paziente
116IMMUNOTERAPIA SPECIFICA
117- LITS riduce linfiammazione allergene-specifica
dellorgano bersaglio. Lentità di tale effetto è
in rapporto alla dose di allergene somministrata
ed alla dose di allergene a cui il paziente è
esposto. - Leffetto clinico dellITS è duplice
- riduzione limpatto clinico (es.attenuazione
dei sintomi e del consumo dei farmaci) sia nel
corso del trattamento sia per alcuni anni dopo la
sua sospensione - interferenza sulla storia naturale
dellallergopatia respiratoria riducendo nei
pazienti rinitici il rischio di evoluzione ad
asma. - Lefficacia sui sintomi e sul consumo dei farmaci
dellasma è stata confermata anche da studi di
metanalisi. Le prove di efficacia più consistenti
sono per lITS sottocutanea utilizzata per
singoli allergeni (in particolare acari, pollini
e derivati allergizzanti di animali). Non è
ancora disponibile un indicatore predittivo di
efficacia dellITS. - LITS e il trattamento farmacologico non sono
mutuamente esclusivi.
118LITS può essere indicata nei pazienti con asma
allergico da lieve a moderato, specie se
associato a rinite, in cui sia evidente una
relazione tra sintomatologia ed esposizione
allallergene, verso cui è presente
sensibilizzazione. LITS non trova indicazione
dellasma severa persistente, in cui il ruolo
dellallergene appaia marginale e lo scarso
controllo dei sintomi può favorire linsorgenza
di effetti indesiderati. LITS deve essere
somministrata solo da medici esperti, in grado di
riconoscere e trattare adeguatamente eventuali
reazioni sistemiche, anche gravi. Vari studi
clinici indicano che gli effetti
dellimmunoterapia iniettiva (SCIT) possono
essere ottenuti con la via di somministrazione
sublinguale (SLIT) ma lentità delleffetto
clinico nellasma bronchiale e la capacità di
indurre modificazioni nella storia naturale della
allergopatia respiratoria sono, al momento, meno
consistenti
119LE RIACUTIZZAZIONI ASMATICHE
120Definizione
- Le riacutizzazioni di asma consistono in un
marcato, spesso progressivo deterioramento dei
sintomi di asma e dellostruzione bronchiale, che
compaiono nello spazio di ore o giorni, e che
possono durare fino a settimane, e che in genere
richiedono un cambiamento della attuale terapia. - Dovrebbero essere distinte dai periodi di scarso
controllo dellasma
121Fattori in gr