Title: Master universitario di 1
1Master universitario di 1 livelloSalute
Mentale e Servizi ComunitariOrganizzazione,
Gestione e Lavoro terapeutico nei Servizi di
salute MentaleEFFICACIA E LIMITI,CONOSCENZA ED
IDEOLOGIA NELLUSO DEGLI PSICOFARMACI
- FABRIZIO OTTOLENGHI
- Clinica Psichiatrica
- CSM San Giovanni
2Modelli epistemologici in Psichiatria
3Psicofarmaci e ideologie
- Esiste una vera e propria ideologia del farmaco
essa è molto semplice bisogna "sedare", "rendere
tranquille le persone agitate" questo peraltro
risponde a due esigenze della nostra struttura
sociale il controllo ed il mercato. Entrambi
hanno interesse a ridurre il disagio psichico a
malattia organica. - Questa semplificazione ideologica del dolore
psichico rende ragione dell'ampia diffusione
degli psicofarmaci, spesso prescritti con poca
attenzione, talvolta addirittura autoprescritti
con medico connivente. - P. Cogorno - http//www.geagea.com/36indi/36_1
0.htm
4Psicofarmaci e relazione
- Pensiamo che luso dei farmaci psicotropi sia
giustificato solo in una dimensione relazionale
improntata al massimo rispetto, che accetti il
rischio della libertà dellAltro, anche la
libertà di opporre un rifiuto. - Rocco Canosa, Emilio Lupo
- Convegno Internazionale Farmaci e salute
mentale, - Roma 14 maggio 2004
- Psicofarmaci le ragioni del piu forte
5Psicofarmaci e organizzazione dei Servizi
- La qualità dellorganizzazione dei servizi
incide profondamente sullutilizzo degli
psicofarmaci. Il nostro impegno di sempre è di
costruire luoghi che siano catalizzatori di
legami sociali dove è possibile connettere,
scambiare, progettare, dove sia possibile il
riconoscimento dell'Altro e, dunque, l'ascolto e
l'incontro scevro da pregiudizi, in cui lAltro
sia visto come persona e non come malato, dentro
la sua condizione umana e non dentro la sua
malattia. In tale contesto limperativo
categorico di natura etica è informare gli
utenti, le loro famiglie sulla natura del
farmaco, sugli effetti terapeutici, sugli effetti
collaterali, su quelli tossici a breve e a lungo
termine.
6Fattori che influenzano i pattern prescrittivi
degli psicofarmaci
7Quelli che sinnamoran di pratica sanza scienzia
son come l nocchier chentra in navilio sanza
timone o bussola, che mai ha certezza dove si
vada Leonardo da Vinci
8CONOSCENZA ED USO CORRETTO DEGLI PSICOFARMACI
9(No Transcript)
10(No Transcript)
11Classificazione psicofarmaci
- ANSIOLITICI
- ANTIDEPRESSIVI
- ANTIPSICOTICI
- REGOLATORI DELLUMORE
12ANSIOLITICI
13BENZODIAZEPINE
- Gli ansiolitici benzodiazepinici possono essere
efficaci nellalleviare gli stati dansia.
Sebbene si tenda a prescrivere questi farmaci
quasi a chiunque presenti sintomi legati a
stress, infelicità o malattie fisiche minori, il
loro uso è ingiustificato in molte situazioni. In
particolare, non sono appropriati per il
trattamento di depressione o psicosi croniche. In
caso di lutto, ladattamento psicologico può
essere inibito dalle benzodiazepine.
14(No Transcript)
15(No Transcript)
16Il rischio è inteso sempre per somministrazioni
ripetute e prolungate o brevi ma ravvicinate nel
tempo
17I disturbi secondari da trattamento con BDZ sono
in funzione del dosaggio utilizzato e della
sensibilità individuale. Nei casi di iperdosaggio
relativo i disturbi secondari si manifestano con
una progressione più o meno rapida in funzione
del dosaggio utilizzato
dosaggio
Atassia Amnesia anterograda Ipersonnia
Sonnolenza diurna Riduzione della prestazione
psicomotoria
Ansiolisi Sedazione Ipnoinduzione
tempo
18ANTIDEPRESSIVI
19ANTIDEPRESSIVIASPETTI GENERALI
- Gli antidepressivi sono efficaci nel trattamento
della depressione maggiore di grado moderato o
grave, inclusa quella associata a malattie
fisiche sono efficaci anche nella distimia
(depressione cronica di minore gravità). Non sono
utili in genere nelle forme lievi di depressione
acuta, ma si può tentare un ciclo di trattamento
nei casi refrattari agli approcci psicologici.
20Ipotesi aminergica della depressione meccanismo
dazione degli antidepressivi (AD)
- La depressione sarebbe causata da una carenza di
neurotrasmettitori monoaminergici seratonina
e/o noradrenalina (e/o dopamina?) - Una deplezione chimica di neurotrasmettitori
induce nellanimale una condizione assimilabile
alla depressione - Gli AD incrementano in acuto le concentrazioni di
monoamine e determinano in cronico una
modificazione a livello dei recettori
postsinaptici ed il ripristino della
neurotrasmissione della seratonina e/o
noradrenalina. Determinano in tal modo leffetto
terapeutico.
Vampini, 2002
21Effetti degli antidepressivi dopo
somministrazione cronica
Regolazione espressione dei recettori
Recettore
Regolazione dei meccanismi di trasduzione a
livello citoplasmatico
effettore
Protein chinasi
Controllo dellespressione genica
nucleo
22Effetto del trattamento cronico con farmaci
antidepressivi
- Tra i geni che sarebbero coinvolti nella risposta
clinica al trattamento antidepressivo sembrano
giocare un ruolo importante quelli che codificano
per il fattore trofico BDNF (Brain Derived
Neurotrophic Factor) e per il suo recettore
tirosino-chinasico trkB. La somministrazione
cronica di diversi tipi di farmaci antidepressivi
aumenta l'espressione di BDNF e TrkB a livello
dellippocampo.
23Ipotesi neurotrofica della depressione
- E stato osservato che una situazione di stress
produce una drammatica riduzione dei livelli di
BDNF e conseguente atrofia o addirittura morte di
neuroni in particolari aree cerebrali come
lippocampo inoltre è stato osservato che in
alcuni pazienti depressi si verifica una piccola
diminuzione nel volume dellarea ippocampale. Una
ridotta espressione del BDNF potrebbe contribuire
allatrofia dei neuroni ippocampali in risposta
allo stress.
24Normale
Stress
Antidepressivi
Glucocorticoidi
Serotonina e NA
BDNF
BDNF
Glucocorticoidi
Atrofia/morteneuronale
Normale sopravvivenzae crescita
Aumentata sopravvivenzae crescita
- Altri danni neuronali
- Ipossia - Ischemia
- Ipoglicemia
- Neurotossine
- Virus
Fattori Genetici
25Dinamica temporale degli effetti degli
antidepressivi
Settimane di trattamento con antidepressivi
26Linee guida al trattamento antidepressivo
P. Pancheri R. Brugnoli Vol. La malattia
depressiva 1999
IL MANTENIMENTO
disturbi depressivi sono ricorrenti
in molti casi il trattamento va proseguito per
anni a dosi ridotte eventualmente in associazione
con stabilizzatori
27Fasi del trattamento
Inizio
Remissione sintomatologica
Trattamento di stabilizzazione
Sospensione graduale
2 mesi
4 mesi
1 mese
2 settimane
28 Effetti collaterali degli AD TRICICLICI
Anticolinergica
stipsi, ritenzione urinaria, stati confusionali,
ecc.
ipotensione ortostatica, tachicardia, vertigini,
disturbi della sfera sessuale, ecc.
Adrenolitica
sonnolenza, aumento ponderale, riduzione della
performance cognitiva anche a basse dosi.
Antiistaminica
alterazioni allECG, rischio di aritmie, ecc.
Chinidinosimile
La possibilità di insorgenza di aritmie
ventricolari in un miocardio ischemico, rende ad
alto rischio l impiego degli AD triciclici nei
pazienti con disturbi cardiaci. Questi farmaci
sono inoltre a rischio nei pazienti anziani,
ipotesi, prostatici, epilettici, ed in quelli con
problemi di stitichezza, glaucoma e ritenzione
urinaria.
29INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA
E/O DELLA NORADRENALINA (SSRI e SNRI)
SSRI
SRI
SNRI
SRI
- PRINCIPALI EFFETTI COLLATERALI
- Legati allattività dei recettori
serotoninergici - - disturbi gastrointestinali (nausea, vomito,
perdita di peso) - - cefalea
- - disfunzione sessuale (anorgasmia, riduzione
della libido) - - ansia, tremore, nervosismo, agitazione
- - dipendenza fisica discontinuation syndrome
- Legati allattività dei recettori noradrenergici
- - ipertensione (ad alte dosi)
NRI
30Esistono differenze nellefficacia terapeutica
tra i diversi antidepressivi?
- Non esistono al momento
- evidenze forti che permettano
- di stabilire la superiorità
- di un AD rispetto ad un altro.
Depression Guideline Panel, 1993 Anderson, 2000
31Principali farmaci antidepressivi
Inibitori MAO iproniazide, isocarbossazide,
fenelzina RIMA moclobemide, toloxatone Antidepr
essivi triciclici imipramina, amitriptilina, clom
ipramina, desipramina, nortriptilina SSRI
citalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina,
sertralina SNRI venlafaxina, milnacipran,
duloxetina
NRI reboxetina NASSA mianserina,
mirtazapina Farmaci serotoninergici trazodone,
nefazodone Farmaci dopaminergici amisulpride,
bupropione
32Fattori da valutare per la scelta del farmaco
antidepressivo
- Efficacia antidepressiva
- Profilo effetti collaterali
- Tossicità da sovradosaggio
- Interazioni farmacologiche
- Caratteristiche cinetiche
- Comorbidità organica e psichiatrica
33Effetti collaterali degli AD triciclici
- Anticolinergica stipsi, ritenzione urinaria,
stati confusionali, ecc. - Adrenolitica ipotensione ortostatica,
tachicardia, vertigini, disturbi della sfera
sessuale, ecc. - Antistaminica sonnolenza, aumento ponderale,
riduzione della performance cognitiva anche a
basse dosi - Chinidinosimile alterazioni dellECG, rischio di
aritmie, ecc. - Farmaci a rischio nei pazienti anziani con
malattia organiche
Vampini, 2002
34Effetti collaterali degli SSRI
- 5-HT2 Insonnia, irritabilità, ansia, disturbi
sessuali, perdita dellappetito - 5-HT3 Nausea, vomito, cefalea, diarrea,
gastralgia - Altri Sindrome da inappropriata secrezione di
ADH, alterazioni dellaggregazione piastrinica - Differenze tra i diversi SSRIDisturbi sessuali
gt paroxetina, sertralina ()Nausea e vomito gt
fluvoxamina ()Ansia, insonnia, anoressia gt
fluoxetina ()Diarrea o feci poco solide gt
sertralina ()
Vampini, 2002
35Effetti collaterali degli altri AD
- Venlafaxina nausea, vomito, vertigini, cefalea,
insonnia, modici rialzi pressori - Reboxetina attività NAergica insonnia,
irritabilità, disturbi anticolinergici,
tachicardia, sudorazione - Mirtazapina attività antistaminica sedazione,
sonnolenza, ipotensione, aumento dellappetito,
incremento ponderale - Amisulpride disturbi da iperprolattinemia
galattorrea, ginecomastia, alterazioni
sessuali, extrapiramidali
36AD e alterazioni delle performance psicomotoria e
cognitiva
- AD che peggiorano la performance anche a basse
dosi - Amitriptilina (25 mg)
- Mianserina (30 mg)
- Trazodone (50 mg)
- AD che non alteranoin modo rilevantela
performance anche ad alte dosi - SSRI
- Reboxetina
37Tossicità da sovradosaggio degli AD
- Indice tossicità letale
- Triciclici
- IMAO
- Mianserina
- Trazodone
- Venlafaxina
- Mirtazapina
- SSRI
Dati dal 1987-1991 in Gran Bretagna, Henry et
al., 1995
38ANTIPSICOTICI
39Farmaci antipsicoticiAspetti generali
- Farmaci antipsicotici sono conosciuti anche come
neurolettici e (in modo improprio) come
tranquillanti maggiori. Di solito
tranquillizzano senza alterare la coscienza e
senza causare eccitamento paradosso, ma non
devono essere considerati alla stregua di
tranquillanti. - Nel breve termine, essi sono impiegati per
calmare i pazienti disturbati qualsiasi sia la
psicopatologia che ha scatenato lattacco e che
può essere la schizofrenia, un danno cerebrale,
la mania, un delirium su base tossica o una
depressione agitata.
40IL SIGNIFICATO DI PSICOSI
41META-ANALISI DI 820 STUDI SUGLI ESITI DELLA
SCHIZOFRENIA
60
50
40
Miglioramento percentuale al follow-up
30
20
10
lt1910
1920
1990
1980
1970
1960
1950
1940
1930
Coma insulinico
E C T
Hegarty et al., 1994
Farmacoterapia
Kraepelin
Bleuler
DSM-III
42ANTIPSICOTICI TIPICINeurolettici
- Clorpromazina ( Largactil)
- Levomepromazina,( Nozinan)
- Promazina, (Talofen)
- Flufenazina (Moditen)
- Perfenazina,(Trilafon)
- Periciazina (Neuleptil)
- Tioridazina, (Melleril)
- Aloperidolo, (Serenase, Haldol)
- Bromperidolo,(Impromen)
- Clopentixolo, (Sordinol)
- Zuclopentixolo, (Clopixol)
- Pimozide, (Orap)
- Levosulpiride, (Levopraid)
- Tiapride, (Sereprile)
- Amisulpiride,(Solian)
- Clotiapina (Entumin)
43(No Transcript)
44EFFETTI INDESIDERATIDEI FARMACI NEUROLETTICI
- sintomi parkinsoniani (che includono il
tremore), più comuni in adulti e anziani, che
possono insorgere gradualmente distonia
(movimenti anomali del viso e del corpo) e
discinesia, più comuni nei bambini e nei giovani
adulti, possono comparire già dopo poche dosi
acatisia (irrequietezza motoria) che di norma
compare dopo una dose iniziale alta e che può
somigliare allesacerbazione della malattia che
si sta trattando discinesia tardiva (movimenti
ritmici involontari della lingua, della faccia e
della mandibola) che di solito si sviluppa con
terapie a lungo termine o con alte dosi, ma che
può comparire con dosi basse a breve termine -
una discinesia tardiva di breve durata può
comparire dopo la sospensione del trattamento.
45(No Transcript)
46ANTIPSICOTICI ATIPICI Definizione
- Tendenza diminita o assetne a produrre effetti
EPS a dosaggi antipsicotici - Nessun aumento della prolattina o molto limitato
- Riduzione significativa dei sintomi positivi e
negativi della schizofrenia
47ANTIPSICOTICI ATIPICIDefinizione farmacologica
- Bloccano i recettori dopaminergici ( D2)nel
sistema meso-limbicogtgtche in quello
nigro-striatale - Bloccano i recettori della serotonina
(5-HT2)
48ANTIPSICOTICI ATIPICI
- Lutilizzo degli antipsicotici atipici ha
ridiretto gli obiettivi del trattamento
antipsicotico rispetto allera dei neurolettici
alcuni bisogni non corrisposti possono infatti,
almeno in parte, essere soddisfatti (come
maggiori possibilità di riabilitazione, la
prevenzione del deterioramento cognitivo, una
migliore adesione al trattamento grazie a ridotti
effetti collaterali) e alcuni sintomi bersaglio,
come ad esempio i sintomi negativi, quali il
ritiro sociale, lanergia, o lostilità (compresa
lideazione suicidaria che spesso rende infausto
lesito) possono essere trattati più
adeguatamente che in passato. - A.C.Altamura, 2006
49ANTIPSICOTICI ATIPICI
- Aripiprazolo (Abilify)
- Clozapina, (Leponex)
- Olanzapina, (Zyprexa)
- Quetiapina (Seroquel)
- Risperidone, (Risperdal, Belivon)
50Azioni Antipsicotici Atipici
51Vantaggi degli antipsicotici atipici
- Clozapina non induce EPS, utile nella
schizofrenia resistente, può dare
leucopenia/agranulocitosi - Risperidone può indurre EPS a dosaggi
medio-alti (6-12mg/die), azione relativamente
attivante (componente depressiva) - Quetiapina utile nelle forme negative, non
induce EPS - Olanzapina azione sedativa inferiore alla
clozapina, azione timostenica, buona efficacia
nelle forme resistenti ed in quelle a prevalente
sintomatologia negativa - Aripiprazolo efficace nelle forme positive e
negative delle psicosi, agonista parziale sui
recettori D2 e 5HT1A ( DSS dopamine system
stabilizer)
52Effetti collaterali associati alluso degli
antipsicotici atipici
Neurologici Disturbi del movimento
Metabolici Obesità Dislipidemia
Iperglicemia/diabete Endocrini Diabete
Iperprolattinemia
Cardiovascolari Prolungamento del tratto Q-T
Ipotensione ortostatica Altri Ematologici
Anticolinergici Sedazione Oculari
Epatici
53MANTENIMENTO
Remissione di un primo episodio
senza sintomi negativi residui
con sintomi negativi residui
Protrarre il trattamento per 3-6 mesi prima di
ridurre gradualmente le dosi (20 ogni 6 mesi)
fino a portarle a zero dopo un minimo di 2 anni
di trattamento
Valutare la possibilità di un cambiamento di
farmaco dopo la stabilizzazione del quadro
clinico protratta per 6 mesi
- Leventuale dose fissa di mantenimento va
continuata per un periodo di 2-5 anni o, in
alcuni casi, per un tempo indefinito - Nel caso di riacutizzazioni i tempi della
terapia di mantenimento vanno prolungati - Se la remissione è stata ottenuta con un tipico
bloccante D2 e se la dose minima di mantenimento
risulta elevata o tale da indurre una SNN, il
mantenimento va effettuato con un atipico
bloccante 5HT2/D2
Linee guida SOPSI
54LA SCARSA COMPLIANCE
Assunzione irregolare della terapia
Scarso o assente insight (David, 1990)
Comparsa di EPS (Van putten, 1974)
- Solo il 40-50 dei pazienti che potrebbero
ricevere beneficio da una terapia di profilassi
delle ricadute segue effettivamente il
trattamento - Per i pazienti al primo episodio la mancata
compliance sale fino al 75
(Gaebel e Pietzcker, 1985 Kane et al., 1985)
55Stabilizzatori dellumore
- Si tratta di una categoria di farmaci impiegati
nel trattamento a lungo termine di pazienti
affetti da disturbi ricorrenti dellumore, in
particolare nel disturbo bipolare. Trovano
ulteriore impiego nelle forme schizoaffettive. - Accanto al Litio, farmaco di riferimento,
utilizzato nella pratica terapeutica da più
decenni, trovano collocazione ufficiale in questo
gruppo il valproato di sodio e la carbamazepina.
- Successivamente si è proposto luso della
oxcarbazepina, meno gravata di effetti
collaterali della molecola originaria. - Più di recente è stato suggerito luso della
lamotrigina, specie per il trattamento della fase
depressiva del disturbo bipolare. - Va infine tenuta presente la possibilità di
utilizzare alcuni antipsicotici atipici da soli o
in aggiunta ad uno stabilizzatore tradizionale.
56Il carbonato di Litio
- E il farmaco più usato nel trattamento del
disturbo bipolare. E utile nella fase maniacale
e nella prevenzione delle ricadute depressive. - E necessario eseguire una serie di esami del
sangue per valutare la funzionalità renale
(dosaggio della creatinina) e tiroidea (dosaggio
degli ormoni tiroidei TSH, FT3, FT4) prima di
cominciare la terapia con il carbonato di litio e
ripeterli inizialmente ogni 2-3 mesi, poi ogni 6
mesi durante un trattamento di lunga durata. Va
monitorata inoltre la funzionalità cardiaca (con
lelettrocardiogramma) nelle persone sopra i 65
anni ed in particolari situazioni. - Il carbonato di litio è controindicato in
gravidanza ed allattamento, nellinsufficienza
renale, nellipotiroidismo, in patologie
cardiache. - Può essere utile associare il litio ad altri
farmaci (farmaci antipsicotici, BDZ) nella mania
acuta mentre è preferibile usarlo da solo nella
terapia di mantenimento. Non deve essere
associato a particolari farmaci diuretici,
antinfiammatori, antibiotici. - Gli effetti indesiderati che si possono
presentare in corso di terapia con litio sono
nausea, vomito, diarrea, tremori alle mani,
aumento di peso, alterazioni della funzionalità
tiroidea (ipotiroidismo) e renale, polidipsia e
poliuria (aumento della sete e bisogno frequente
di urinare).
57Il Carbonato di Litio
- LA LITIEMIA, CIOÈ IL DOSAGGIO DEL LITIO NEL
SANGUE, VA ESEGUITA ALMENO UNA VOLTA ALLA
SETTIMANA NEL PRIMO MESE DI TRATTAMENTO E
SUCCESSIVAMENTE ALMENO UNA VOLTA OGNI TRE MESI
PERCHÉ - Lefficacia del litio è in relazione alla sua
concentrazione nel sangue che dovrebbe essere in
fase acuta 0,8-1,2 mEq/l in fase di mantenimento
(nella prevenzione delle ricadute) 0,5-0,8
mEq/l. - Se la concentrazione del litio raggiunge valori
di 1,5-2 mEq/l oppure valori ancora più alti
possono manifestarsi effetti tossici.
58LAcido Valproico (DEPAKIN)
- Molto utilizzato nel disturbo bipolare, si è
dimostrato utile soprattutto negli stati misti
(in cui sono presenti contemporaneamente sintomi
depressivi e maniacali) e nelle situazioni in cui
cè un rapido passaggio dalla depressione alla
mania. - Spesso è associato ad altri farmaci il litio,
gli antipsicotici e le BDZ. - E importante, prima di cominciare la terapia con
questo farmaco, fare gli esami del sangue
generali e monitorare in particolare la
funzionalità epatica e ripetere tali esami ogni
6-12 mesi durante il trattamento. I possibili
effetti indesiderati sono nausea, vomito,
perdita dellappetito, sedazione, tremore,
alterazioni della funzionalità epatica e delle
cellule del sangue (riduzione delle piastrine,
riduzione dei globuli bianchi).
59La Carbamazepina (TEGRETOL)
- E utilizzata meno frequentemente del litio e
dellacido valproico perché interagisce con tanti
farmaci modificandone le concentrazioni nel
sangue e quindi lefficacia ed a causa dei suoi
possibili effetti indesiderati che comprendono
sedazione, visione offuscata, nausea, vertigini,
cefalea, alterazioni ematologiche, della
funzionalità epatica e pancreatica ed effetti
cutanei compresa una reazione cutanea rara e
potenzialmente grave. Per tali motivi in corso di
terapia con la carbamazepina è importante
eseguire gli esami del sangue ed il dosaggio del
farmaco nel sangue ogni settimana nei primi mesi
di trattamento, poi ogni 3 mesi
60La Lamotrigina (LAMICTAL)
- Ha dimostrato di essere efficace come
stabilizzatore del tono dellumore e di prevenire
le ricadute degli episodi depressivi del disturbo
bipolare. - Il trattamento con la lamotrigina va iniziato a
dosi molto basse ed aumentato lentamente fino a
raggiungere la dose terapeutica, al fine di
ridurre al minimo il rischio di comparsa di
effetti indesiderati che possono essere eruzioni
cutanee, sonnolenza, cefalea, disturbi
gastrointestinali
61PRONTUARIO TERAPEUTICO AZIENDALE IN CORSO
62(No Transcript)