Title: LA DESTINAZIONE TURISTICA DI SUCCESSO
1LA DESTINAZIONE TURISTICA DI SUCCESSO
Sociologia del Turismo Prof. Nicolò Costa
21 Che cosè una destinazione turistica1.1 Per
tentativi
- Mancanza di una solida tradizione culturale e
accademica nel settore privo di approcci teorici. - Modi di fare improvvisati
- Passare allapproccio scientifico
- 1.2 Prima idea il turismo è business
- Fare turismo significa fare affari, il turismo ha
un suo mercato, con regole precise. - Lattività turistica richiede strategie e
capacità organizzativa.
31.3 Gli elementi della destinazione turistica
- La destinazione turistica è un insieme di risorse
che hanno una capacità di attrazione per il
viaggiatore che è indotto a raggiungerla. - Non bastano musei e monumenti per fare di una
località una destinazione turistica, occorrono i
servizi - e, più in generale, organizzazione.
4Il modello di Tamma
- Dal punto di vista dellorganizzazione le
destinazioni turistiche possono presentarsi in
tre modi - Il modello one to one, o di frammentazione la
destinazione è priva di una propria proposta sul
mercato il visitatore deve adoperarsi per
cercare tutti i servizi che gli interessano. - Il modello package o di dipendenza
lorganizzazione del viaggio ricade interamente
nelle mani del t.o. che lo organizza il viaggio
perde in personalizzazione. - Il modello network o di integrazione corrisponde
al sistema, cioè alla creazione di un intreccio
di servizi connessi allinterno di una rete
locale di offerta efficace ed efficiente.
51.5 La costruzione dellofferta
- Lofferta della città va costruita, ogni centro
urbano è un contenitore che va riempito,
necessario integrare gli elementi dellofferta. - Keller Lindustria turistica ha un costante
bisogno di posizionare le destinazioni
nellodierno mercato globale. Il turismo
beneficia degli eventi in molti modi. - Esempio i megaeventi ricostruiscono unimmagine
positiva della città. - 1.6 Conoscere e soddisfare il cliente
- Il cliente va conosciuto per capirne i bisogni e
le aspettative - Il cliente va soddisfatto perché (Kotler) i
clienti soddisfatti acquistano di più il costo
per servire un cliente abituale è minore il loro
passaparola è positivo sono meno sensibili
allaumento dei prezzi.
62 La strategia della destinazione turistica2.1
Il prodotto turistico e i sistemi di offerta
- I sistemi di offerta turistica
- Economia locale
- Società (popolazione locale)
- Attrazione
- Visibilità e accessibilità della destinazione.
- Un prodotto turistico è costituito da risorse che
devono essere integrate da un servizio. - 2.2 Dalle quattro S alle tre L
- landscape, leisure e learning.
72.3 Personalizzare la standardizzazione
- Rifiuto dei pacchetti standard, attualmente le
richieste dei viaggiatori sono molto articolate. - Esempio Your holiday, your choice FAI RICERCA SUI
T.O. CHE OFFRONO PACCHETTI PERSONALIZZATI - Il marchio è una forma di personalizzazione del
prodotto. - 2.4 Il valore del tempo
- Lodierna domanda turistica è alla ricerca del
value for money ma anche del value for time.
82.6 Il prezzo
- Il turismo è diventato unattività ordinaria, da
ripetere a più riprese attenzione
maggiore al rapporto qualità-prezzo. - Il cliente vuole chiarezza.
- 2.7 Le destinazioni da contenitori a insieme di
contenuti - Le destinazioni che offrono prodotti
garantiscono al visitatore una serie di
prestazioni, diverse possibilità di attività e un
prezzo di riferimento. - Pochi casi in Italia oltre Rimini.
92.8 La strategia della destinazione
- Lassortimento è laltro fattore senza il quale
non esisterebbe la destinazione turistica di
successo. - Il turista deve essere opportunamente stimolato.
- La city card come strumento di stimolo a girare e
scoprire in modo attivo ma veicolato
dalloperatore in modo strategico. - ESERCITAZIONE ELENCA ALTRI TIPI DI STRUMENTI
UTILIZZATI DAGLI OPERATORI IN MODO STRATEGICO.
102.10 Lanalisi delle destinazioni turistiche
- Suddivisione rispetto alla meta
- Mete finali costituiscono lo scopo del viaggio
- Mete di transito ci si deve passare per arrivare
altrove - Mete regionali vicine e con precisi elementi di
interesse.
11- Diverse tipologie rispetto alla mobilità
- Destinazione unica costituisce la sola meta di
un viaggio, presenta unofferta molto ampia. - Destinazione di base ci si reca in quanto
suscita interesse, per poi partire verso altre
destinazioni. - Destinazione come parte di un circuito località
da cui si transita per recarsi verso altre mete
la permanenza è breve, il numero dei turisti può
essere elevato. - Destinazioni di percorsi tematici hanno in
comune gli elementi che inducono al viaggio. - Ognuna di queste ha tempi e necessità
organizzative diverse.
12- Destinazioni in base al tipo di attività
prevalente svolta dal turista in una località - Destinazione affari.
- Leisure.
- Sole e mare.
- Montagna.
- Destinazioni rurali.
- Nuove destinazioni (turismo ambientale, special
interest). - Destinazioni esotiche o esclusive.
133 La creazione del prodotto3.1 Le componenti
dellofferta
- Formula base della destinazione turistica
Immagine notorietà Prodotto adattato al
mercato
14- Nove tappe per costruire il prodotto-destinazione
- Definire il prodotto.
- Analizzare il mercato.
- Analizzare linterno.
- Lanalisi degli elementi del prodotto.
- Definizione degli obiettivi.
- Posizionamento sul mercato.
- La politica di marketing.
- Lorganizzazione della destinazione.
- La formazione.
153.2 I pull factor
- Pull factor fattori di attrazione
- Le risorse elementi di attrazione che inducono
il viaggiatore a spostarsi. - I dintorni immediati arricchiscono lofferta
totale della destinazione. - La popolazione locale lospitalità è una
componente alla base di una destinazione che
vuole accogliere turisti. - Animazione e ambiente una città deve dare
limpressione di essere frequentata da persone
che vivono bene.
16- 5. Strutture di divertimento valore aggiunto
notevole per lo sviluppo di un turismo di
qualità. - 6. Strutture ricettive la scelta dellalbergo
non preminente per il turista, giusto rapporto
qualità-prezzo. - 7. Sistemi di trasporto potente strumento
di amplificazione del prodotto destinazione. - Immagine il turista cerca di acquisire valore
per il tempo e il denaro che ha speso.
17Dal prodotto allofferta turistica.
183.3 I tre livelli del prodotto turistico
1. Il suo nucleo di prodotto
2. La parte tangibile (servizi)
3. Valore aggiunto
193.4 La perdita di competitività e reingegneria
del prodotto
- Maturità della località turistica
(invecchiamento) - Competitori più innovativi con proposte vincenti
- Di conseguenza
- Lofferta deve essere organizzata sulla base di
ciò che il cliente può scegliere, modificando
lofferta sulla base della nuova domanda. - Il prodotto va rimodellato creando nuovi prodotti
turistici, nuovi itinerari e forme di animazione. - 3.6 Le fasi del rinnovo attenersi alla seguente
regola - La destinazione deve sapersi concentrare su un
numero limitato di segmenti di domanda,
esaminando attentamente a quale tipo di turista
si rivolge, verificando la compatibilità dei
diversi segmenti ed eliminando i fattori negativi.
20 - Cresce il city break, soprattutto fra tedeschi e
americani.
21- Tendenza dei turisti del nostro paese a ridurre
i viaggi nel periodo estivo, progressiva
suddivisione dei viaggi in diversi periodi
dellanno, incrementando gli short break.
22Il turismo culturale
-
- Nonostante l1, le motivazioni culturali sono
un segmento rilevante se collegati al 16 delle
città darte
23- La richiesta di cultura è elevata e ha un peso
considerevole per lItalia. - Secondo lENIT, lItalia è una destinazione che
viene scelta per motivi culturali nel 53 dei
casi.
24- Notevole cambiamento nel modo di intendere il
viaggio culturale nel corso dellultimo decennio. - Il turismo culturale è diventato anche il motore
per lo sviluppo di destinazioni finora trascurate
dai flussi.
25Cultura e turismo un binomio inscindibile?
- Il bisogno di cultura genera turismo, aiuta la
destagionalizzazione, prolunga le permanenze. - Il bisogno di turismo genera cultura musei,
monumenti e siti archeologici hanno un maggior
numero di visitatori, la cultura è finalmente
messa a disposizione di tutti. - Il prodotto
- Lofferta culturale deve curare la disponibilità
(orari flessibili), visibilità, accessibilità,
capacità di accoglienza, servizi connessi - Il prodotto diventa offerta con la
commercializzazione, che passa anche attraverso
la definizione del prezzo.
26La destagionalizzazione è possibile?
- La possibilità di avere voli a tutte le tariffe
contribuisce a mantenere i flussi di viaggiatori
durante tutto lanno. - Importante è che il lavoro sia disincronizzato.
274.5 Il turismo marino
- Si tratta di un turismo maturo, la cui domanda si
sta rinnovando, es. Rimini. - Da una domanda indifferenziata, di massa e
universale che cercava solo riposo e benessere si
è passati a una domanda molto frammentata, che
cerca esperienze e nuove motivazioni.
285 Lo sviluppo della destinazione turistica5.1 Il
turismo come opzione di sviluppo
- Ci sono situazioni nelle quali il turismo
costituisce il principale elemento di sviluppo,
altre destinazioni utilizzano il turismo come un
elemento di complementarietà della loro attività
economica. - FARE ESEMPI DI LOCALITA CHE UTILIZZANO IL
TURISMO COME ELEMENTO DI COMPLEMENTARIETA.
29- 5.2 Gli effetti del turismo
- Tre ambiti di osservazione dei movimenti
turistici - Economico Turismo è unattività labour
intensive, ad alta intensità occupazionale.
Laccresciuto flusso di visitatori può causare
danni. - Laspetto socio-culturale costruzione di nuove
infrastrutture, recupero delle tradizioni, ma lo
scontro con altre culture non è sempre
positivo. - Laspetto ambientale il turismo ha spesso
provocato danni ad aree di grande bellezza, ma
oggi il turismo è sempre più responsabile e le
amministrazioni locali attuano i principi del
turismo sostenibile.
30- 5.3 La costruzione della destinazione
- Ottenere il massimo dei benefici limitando gli
effetti negativi che il turismo può provocare. - INDIVIDUARE GLI EFFETTI NEGATIVI CHE IL TURISMO
PUO PROVOCARE. - Fattori fondamentali che il gestore di una
destinazione deve considerare quello che viene
offerto, la domanda del cliente e la tipologia
del turismo che sceglie la destinazione. SPIEGA
PERCHE E IMPORTANTE LA SEGMENTAZIONE DEI
TURISTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONE DI UN STL.
315.4 Il miglior rapporto costi/benefici
- Necessario incentivare le attività che presentino
risultati il più possibile durevoli.
Indispensabile privilegiare i consumi che
utilizzano fornitori locali. - Compito del management della destinazione è
attivare le amministrazioni per far sì che
agevolino lintervento degli imprenditori locali,
che vanno sensibilizzati rispetto alle
potenzialità che il turismo presenta e stimolati
a creare partnership. - Formazione del personale .
- Ruolo fondamentale dei residenti.
325.5 Il ciclo di vita della destinazione Introduzi
one, coinvolgimento, sviluppo, consolidamento,
maturità SPIEGA PERCHE IL MODELLO E SUPERATO
CONFRONTANDOLO CON IL MODELLO FLUSSO-REGOLAZIONE
DEL LIBRO DI COSTA.
336 La diagnostica della destinazione6.1 Prima di
tutto conoscersi
- Conoscenza degli elementi che compongono
lofferta, analisi seria e approfondita delle
debolezze e dei punti di forza della
destinazione. - 6.2 Analisi del territorio
- Analizzare gli aspetti geografici, ambientali e
fisici. - 6.3 Analisi della popolazione locale
- Stile di vita, tradizioni, musica, folklore,
artigianato, livello di partecipazione dei
cittadini agli eventi locali, livello di coesione
sociale. - 6.4 Lanalisi della turisticità
- Verificare limpatto del turismo sul territorio e
sulla popolazione, valutare le potenzialità
economiche tenendo conto delle ricadute.
346.5 Limmagine percepita e limmagine proiettata
- Valutazione dellimmagine che il pubblico e il
mercato associano alla destinazione. - Limmagine percepita è quella che il turista ha
di una destinazione. - 6.6 Le risorse turistiche
- Due tipologie risorse principali, di supporto
e/o secondarie, classificate e catalogate in
base alla loro natura. SPIEGA PERCHE E
IMPORTANTE EFFETTUARE IL CENSIMENTO DELLE
RISORSE.
35Esempio
36Esempio
37Esempio
386.7 Laudit della destinazione turistica
- Fondamentale per definire la strategia di
sviluppo turistico della destinazione, per poter
decidere quali iniziative adottare. - Due fasi redazione di un elenco di tutte le
risorse disponibili realizzazione di unanalisi
di queste in base a interesse, appeal e qualità
che presentano.
39Analisi swot
- Lanalisi SWOT individua i punti di forza e
debolezza.
Strengthnesses Forza Weaknesses debolezza
Opportunities opportunità Threats Minacce
406.7.4 Lorganizzazione dellofferta
- Necessario tener conto delle richieste e delle
esigenze del cliente. - Creare un sistema integrato che permetta al
visitatore un utilizzo ottimale del luogo che
visita. - 6.8 La scelta del tipo di destinazione
- Definire che tipo di destinazione si desidera
creare. - Una buona destinazione deve possedere le cinque
A - Attractions, accessibility, amenities (servizi
pubblici), accommodation, activities. - Scegliere il tipo di turismo che si vuol
costruire.
41- Scegliere fra turismo organizzato e individuale
il primo amplia le stagioni ma è meno
remunerativo rispetto al secondo. - Scegliere fra destinazione leisure, affari,
mare, montagna
42Strategia differenziata Lavorare su più segmenti Incremento dei costi Perdita delle economie di scala
Strategia non differenziata Lavorare su tutto il mercato Apporta valore e benefici generici Canale distributivo non specializzato, pubblicità di massa
Strategia concentrata Lavorare su un unico segmento Acquisire grande conoscenza del mercato Crescita limitata e eccessiva dipendenza dal segmento scelto
437 Quali turisti per la destinazione?7.1 La
selezione del target
- Non ci sono destinazioni turistiche che si
possono adattare a tutti i tipi di turismo. - Il turismo va sempre più verso una
personalizzazione dellofferta, il consumatore
richiede qualità nel servizio e nelle
prestazioni.
44La scelta del target quattro fasi
-
- Lidentificazione dei gruppi occorre distinguere
tra escursionisti o day tripper, visitatori, VFR,
turista individuale, gruppi - Distinguere il turismo interno o domestico
da quello esterno impatto economico è diverso,
le azioni promozionali e di commercializzazione
dovranno essere diverse.
452. I profili dei target occorre conoscere i
comportamenti del cliente per sviluppare
strategie di marketing adeguate.
- Il turista compie le sue scelte sulla base di
elementi personali e sociali non sempre
facilmente controllabili. - La conoscenza del processo decisionale è di
grande importanza per chi gestisce una
destinazione. - Vanno isolati tre momenti come compie la
decisione dacquisto, come consuma la sua
vacanza, come utilizza i servizi.
46- Il turista organizzato e individuale hanno due
modi di operare diversi.
Turista organizzato Elemento importante prezzo Acquista pacchetti turistici in agenzia, conta la descrizione che trova nella brochure
Turista individuale Personalizzazione dellofferta Acquista in base alle sue preferenze, esigenze, attitudini e esperienze
47Esempio
48- 3. La scelta dei target più adatti e convenienti
per la destinazione - Non si possono miscelare target incompatibili
fra loro, es se si punta sul turismo edonistico
si deve rinunciare alle famiglie, se si cerca di
attrarre giovani si deve fare a meno degli ospiti
della terza età. - La scelta deve tenere conto delle opportunità di
mercato e della situazione sociale esistente.
49 Esempi
50- 4. La costruzione di un portafoglio di turisti
adeguato per la destinazione, da definire
allinterno di una visione strategica - Il gestore della destinazione è così in grado di
scegliere i diversi target che dovranno formare
il suo portafoglio clienti.
51Esempio
528 Il piano di sviluppo8.1 Essere competitivi
- Realizzare un piano di sviluppo significa
sfruttare al meglio tutte le opportunità e le
possibilità turistiche che essa presenta. - E necessaria creatività, sensibilità e
conoscenza dei mercati-obiettivo. - La pianificazione strategica deve basarsi su
alcune linee guida. - Obiettivo fondamentale rendere la destinazione
competitiva in un mercato sempre più
concorrenziale.
53- Occorre tenere conto del vantaggio competitivo
(capacità della destinazione di mantenere e
migliorare il suo ruolo sul mercato) e
comparativo (confronto fra i prezzi). - Porter quattro fattori in base ai quali viene
definito il livello di competitività - I fattori produttivi
- La struttura produttiva
- La domanda
- La situazione economica della destinazione.
548.2 La preparazione del piano di sviluppo
558.3 La gerarchia degli obiettivi
- Definire la missione è il punto di partenza
nella formulazione della strategia della
destinazione e definisce il suo modo di essere e
di presentarsi al pubblico. - Definire obiettivi e scopi, quantificando anche
un tetto massimo, per evitare danni ambientali. - Definire le strategie, senza mai perdere di vista
il fatto che una destinazione è un sistema
composto da una molteplicità di fattori che vanno
costantemente monitorati. - Definire il programma dazione, ovvero decidere
che cosa e come fare.
569 Promuovere la destinazione9.1 Promozione è
comunicazione
- Promuovere significa comunicare con i potenziali
consumatori per cercare di convincerli che
lofferta proposta è in grado di soddisfarne le
esigenze. - Diversi strumenti dalle fiere ai manifesti
diverse strategie pushspingere i venditori
pulltrainare il consumatore.
57(No Transcript)
58(No Transcript)
59(No Transcript)
6010 Comunicare la destinazione10.1 Il piano di
comunicazione
- La comunicazione deve essere pianificata da
professionisti che sappiano trovare elementi di
differenziazione e attrazione tali da fare
emergere la destinazione sulle altre. - Obiettivo rafforzare la percezione del prodotto
e trasmettere la proposta in termini di valore. - Strumenti tradizionali, direct marketing e
strumenti alternativi (web, TV interattiva) - Scegliere attentamente i destinatari dei
messaggi. Si può trattare di intermediari,
organizzatori di congressi, agenti di viaggio,
banconisti, opinion leader o consumatori finali.
61(No Transcript)
6210.2 Il ruolo del materiale cartaceo
- Rimane ancora uno strumento importante di
marketing e promozione turistica. - Aspetti da non sottovalutare dimensioni,
pesantezza, costi di spedizione, quantità di
informazione - Brochure di accoglienza destinate ai turisti già
sul posto, devono indurre a consumare il più
possibile. - Brochure promozionali Devono convincere i
potenziali consumatori a visitare la località
devono coincidere con i desideri di immagine,
status, qualità che il turista si prefigge. - Pubblicazioni illustrate libri, possibilmente
con carta di ottima qualità e belle fotografie.
6310.3 I nuovi materiali promozionali
- Il marketing elettronico (CD-ROM, DVD)
costituisce una nuova opportunità il venditore
presenta i suoi prodotti attraverso la rete di
comunicazione al cliente potenziale, anche da
casa propria. - 10.4 Il ruolo dei media
- Due grandi categorie di mezzi di comunicazione di
massa che si occupano di turismo i travel media
e i media non turistici. - Pubblicità indiretta tramite fiction televisive.
- Una DMO deve intrattenere buoni rapporti coi
giornalisti. - Lutilizzo della guide turistiche cresce
necessario che la DMO fornisca materiale
fotografico e di informazione, continuamente
aggiornato, a chi le pubblica.
6411 Vendere la destinazione11.1 Distribuzione
diretta e indiretta
- Ricordarsi che il nuovo turista ama scegliere e
autorganizzarsi. - Il passo necessario è trasformare il
prodotto-destinazione in offerta, ossia
presentare il prezzo. - Poi, inserire la destinazione nel sistema di
distribuzione e commercializzazione, in modo
diretto (senza intermediazione) o indiretto (meno
vantaggioso).
6511.5 Le politiche di vendita
- La DMO deve favorire lincontro dei diversi
attori del sistema e creare una politica
commerciale facendo cogliere alle imprese
interessate la validità e il vantaggio nel
partecipare. - Es. creazione di un proprio portale, iscrizione
in portali gestiti da altre organizzazioni,
stipulazione di accordi, patti, creazione di un
call centre, costituzione di un consorzio - 11.6 La vendita a mezzo di intermediari
- Canale corto dal produttore al
cliente/consumatore, passando per lagente di
viaggio o lufficio del turismo il call centre
Internet. - Canale lungo tour operator che assembla i
prodotti e lagenzia che li offre sul mercato
PCO, MPI club di prodotti di special interest
6611.7 Quale canale scegliere?
- La DMO dovrà cercare di rivolgersi al mercato
utilizzando il maggior numero possibile di
alternative. - Commercializzazione intensiva posizionare la
destinazione sul massimo dei canali possibili,
con lo scopo di massimizzare il potenziale
turistico. - Commercializzazione esclusiva utilizzare pochi
canali di vendita per garantire la
specializzazione del prodotto. - Commercializzazione selettiva creare un mix una
parte dellofferta passa attraverso i t.o.,
unaltra per i clienti individuali, unaltra a un
ambito associativo ecc.
6711.8 Vendita della destinazione e tour operator
- Tour operator
- Vantaggi
- Assicurano stagione più lunga
- Assicurano una ricaduta
- positiva sul settore ricettivo
- Il flusso è più costante
- Il numero dei visitatori sale
- Prenotazioni anticipate
- Comparsa della località nei
- cataloghi.
- Svantaggi
- Conosce e controlla la domanda
- Portano a un turismo di massa (mira alla
quantità) - Creano dipendenza
- Non tutti i t.o. sono adatti alla destinazione.
68DMO e t.o.
- Esistono almeno due tipi di t.o. generalisti o
di massa e specialisti o di nicchia. - Per avere successo la DMO deve ragionare con il
t.o. per scegliere il canale adatto ai propri
clienti. - La DMO deve facilitare i contatti tra i t.o. e
gli hotel, devono definire insieme il prezzo e
inoltre lazione promozionale. - La DMO deve collaborare per il lancio e il
posizionamento della località attraverso azioni
di co-marketing.
6913 La gestione dellaccoglienza13.1
Linformazione attiva
- Da un atteggiamento passivo ad uno attivo.
Esempio da centri dinformazione che attendono i
turisti e cercano di rispondere alle loro
richieste a centri daccoglienza organi attivi
della strategia complessiva del management della
destinazione. - E necessario che gli addetti si attivino per
svelare ai turisti le potenzialità della
destinazione e che facciano di tutto per far sì
che la loro esperienza sia soddisfacente. FARE
CONFRONTI CON IL CONCETTO DI CITTA OSPITALE.
70- Non sono semplici uffici, perché è qui che si
attuano le premesse per definire una relazione
fra il visitatore e gli operatori del luogo. - Le attività
Investigazione e ricerca
Informazione
Vendita dei servizi e dei prodotti complementari
Promozione dellofferta e dei prodotti turistici
Attività di animazione
7113.3 La struttura dei centri dinformazione
- Il management della destinazione deve tener conto
dellubicazione, degli orari di apertura e del
personale dei centri dinformazione e
accoglienza, compresa la struttura degli uffici,
i quali rappresentano il primo momento di
incontro fra turista e destinazione. - La segnaletica turistica
- Da non sottovalutare la segnaletica turistica fa
sentire a suo agio il visitatore, permette di
identificare le risorse turistiche
sottolineandone la loro importanza - Non bisogna utilizzare solo gli indicatori di
direzione, ma anche cartelli con storie, leggende
e curiosità che aumentano il livello qualitativo
della visita.
7213.5 Gli strumenti per la gestione dei flussi
- La DMO deve soddisfare il turista (generando il
passaparola positivo) e farlo spendere il più
possibile. - attraverso
- City card voucher prepagati che consentono di
ottenere diverse tipologie di servizi molti
benefici sia per il turista che per la
destinazione. - Visite guidate aumenta la qualità della visita,
è un servizio molto apprezzato in quanto aumenta
lofferta, la qualifica e può allungare i tempi
di permanenza dei visitatori.
73- Sightseeing, boat trip e ogni servizio integrato
di trasporto e visita. - Voucher e carnet di sconto raccolta di
buoni-sconto per musei, negozi, bar, ristoranti,
mostre, trasporti.
74- 13.6 I momenti della verità nellaccoglienza
- I compiti della DMO continuano nel controllo
della qualità del servizio. - Interattività e le 5 tappe Prima della partenza,
larrivo, la permanenza, la partenza, il ricordo.
SPIEGA PERCHE E IMPORTANTE CONOSCERE I
COMORTAMENTI DEL CLIENTE ANCHE PRIMA DEL SUO
ARRIVO NELLA DESTINAZIONE.
7514 La gestione del sistema destinazione14.1 I
compiti della DMO
- Fidelizzazione e passaparola risultano strumenti
più convenienti per la DMO, in quanto acquisire
nuovi clienti è più costoso e complicato. - In sostanza il compito di una DMO è quello di
creare un sistema interconnesso e di garantirne
il funzionamento.
7614.3 La creazione del valore
- La DMO deve aggiungere valore al prodotto
turistico complessivo affinché la destinazione
possa avere una identità distintiva. - Far sì che i servizi materialmente acquistati dal
viaggiatore soddisfino le esigenze immateriali. - Generare autenticità concetto contrapposto a
quello di omologazione, consiste nella ricerca di
prodotti tipici di una destinazione la propria
cultura, la gente, le abitudini sociali, la
gastronomia - Generare qualità, innovazione e integrazione.
77- La carta della qualità dellaccoglienza nei punti
informativi di Torino è un esempio di creazione
del valore aggiunto da parte della DMO. - Offrire unaccoglienza gentile ed efficace è tra
gli obiettivi fondamentali affinché il turista
possa ritenersi soddisfatto e quindi indotto a
spendere di più, magari prolungando la
permanenza, ritornare e generare un passaparola
positivo. - Un punto da non sottovalutare è il coinvolgimento
della popolazione locale, con la quale il turista
instaura un contatto umano che deve essere
assolutamente positivo.
78E possibile inoltre, svolgere qualsiasi altro
tipo di esercitazione e/o ricerca che si ritiene
più interessante e utile ai fini dellesame.