Presentazione di PowerPoint - PowerPoint PPT Presentation

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Presentazione di PowerPoint

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* La dimensione interpersonale della coscienza p.43 Alcuni rettili superiori come i coccodrilli e le lucertole sono in grado di stabilire dei legami di attaccamento e ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


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Darwin, Lorigine delluomo ,1871
Spesso si è dato per scontato che gli animali
siano sempre stati esseri sociali e che, per
questo, essi soffrono quando sono separati e sono
a loro agio insieme agli altri. Ma è più
probabile che queste emozioni si siano
inizialmente sviluppate per favorire la socialità
tra gli animali che ne potevano trarre beneficio
perché, in tal modo, quegli individui che più
godevano della compagnia erano in grado di
sfuggire ai pericoli, mentre quelli che si
preoccupavano meno dei compagni e conducevano
vita solitaria perivano in maggior numero.
5
In tutte le culture umane i giovani ed i piccoli
più vulnerabili tendono ad esibire una sequenza
specifica di reazioni in seguito alla
separazione dai careviger, più forti, più vecchi
e più esperti.
6
Immediatamente dopo la separazione i piccoli
protestano violentemente, gridando, strepitando e
lasciandosi andare ad attacchi di rabbia, nella
ricerca disperata del loro caregiver
7
Le forti proteste durante la prima fase di
assenza sono una buona strategia dei piccoliper
sopravvivere
8

Le proteste energiche spesso comportano il
ritorno del caregiver dal piccolo. Nellambiente
naturale un piccolo lasciato da solo anche per
poco tempo è a rischio di molti pericoli, tra cui
la predazione
9
  • Lavvilimento è una strategia utile per
    promuovere la sopravvivenza
  • Quando le proteste non sono in grado di
    assicurare il ritorno del caregiver,la migliore
    strategia successiva è quella di evitare attività
    che possano aumentare il rischio di procurarsi
    lesioni o essere predati

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Dopo un periodo di disperazione, i piccoli che
non si riuniscono al loro caregiver entrano
nella fase del distacco
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DAL PUNTO DI VISTA DEL VANTAGGIO IN TERMINI
EVOLUTIVI il distacco permetterebbe ai
piccoli di annullare i vecchi legami e cominciare
a stabilirne di nuovi con CAREGIVER disposti a
fornire le risorse necessarie alla sopravvivenza

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La ragione per cui il sistema di attaccamento si
è evoluto ed è rimasto così profondamente
radicato nella natura umana è che esso
rappresentava una buona soluzione per uno dei
maggiori problemi adattivi che dovevano
affrontare i nostri antenati aumentare le
proprie possibilità di sopravvivenza durante gli
anni più vulnerabili dello sviluppo
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Il neonato od il bambino in età infantile sono
essere umani dipendenti, per i quali il caregiver
che fornisce protezioni / cure e attaccamento
allo stesso sono di importanza vitale
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Luomo viene partorito ad uno stadio di sviluppo
assai incompleto, e proprio per tale motivo egli
possiede caratteristiche che lo inquadrano come
un portato in braccio il suo riflesso di
chiudere la mano a pugno è così forte che esso è
in grado di tenersi attaccato ai vestiti e ai
capelli della madre
32
Egli dispone di organi di senso relativamente
sviluppati che lo aiutano ad instaurare un legame
personale con la madre già nei primi mesi dopo la
nascita
33
(No Transcript)
34
Biological Attachment Theory
35
Biological Attachment Theory
36
Ogni bambino ha bisogno di una figura di
riferimento che interagisca in questo modo con
lui e sul cui ritorno fare affidamento. Se
questa persona si allontana, il bambino viene
colto dallansia di separazione che allinizio è
ancora aspecifica se viene abbandonato nei
primi tre mesi di vita protesta, ma poi si calma
se qualcuno lo accudisce
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Secondo Beebe et al (1997) il MIRRORING facciale
è una delle strutture interattive che permette la
rappresentazione presimbolica di sé e dell
oggetto. L importanza della corrispondenza visuo
- facciale tra madre e bambino era già stata
postulata da Winnicott (1971) il precursore
dello specchio è il volto della madre. Che cosa
vede un bambino quando guarda la madre?Vede sé
stesso.
Il contatto visivo
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Il MIRRORING facciale è fenomeno precoce presente
già poche ore dopo la nascita (Meltzoff Moore,
1977) . È unattività bidirezionale in cui madre
e bambino riflettono ognuno i cambiamenti
dellaltro la sua funzione sarebbe quella di
permettere a ciascuno di entrare nello stato
affettivo dellaltro.
39
La corrispondenza tra espressioni facciali della
madre e del bambino è un fenomeno indispensabile.
Cè un matching perfetto tra madre e bambino per
circa il 30 del tempo di osservazione, tuttavia
dopo non più di due secondi di mismatching madre
e bambino devono assumere le medesime
espressioni.Se ciò non avviene il bambino avrà
rischio maggiore di sviluppare un ATTACCAMENTO
INSICURO.
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La corrispondenza tra espressioni facciali della
madre e del bambino è un fenomeno indispensabile.
Cè un matching perfetto tra madre e bambino per
circa il 30 del tempo di osservazione, tuttavia
dopo non più di due secondi di mismatching madre
e bambino devono assumere le medesime
espressioni.Se ciò non avviene il bambino avrà
rischio maggiore di sviluppare un ATTACCAMENTO
INSICURO.
41
ilcontatto visivo tra neonato e madre quindi,
per i piccoli della ns. specie è importante che
fino a due anni e mezzo siano utilizzati i
passeggini in cui il bambino sieda in direzione
della FdA (in primis la madre) che lo conduce in
modo da sentirsi rassicurato nel percepirla
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Biological Attachment Theory
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Biological Attachment Theory
  • Un bambino può avere pattern di attaccamento
    differenti con i due genitori
  • Lo stato di attaccamento alletà di un anno è
    fortemente correlato con la qualità della
    relazione madre-bambino, in particolare con la
    SENSIBILITA MATERNA , ovvero con la capacità di
    cogliere ed interpretare correttamente i segnali
    del bambino e di rispondere ad essi prontamente
    ed adeguatamente una madre sensibile è
    accessibile, disponibile, capace di porsi in
    sintonia con il proprio bambino e di
    sincronizzarsi con i suoi ritmi psicofisiologici

51
(No Transcript)
52
Nel 1978 Mary Ainsworth crea la Strange
Situation Procedure, procedura osservativa
standardizzata, naturalistica ed affidabile,
creata per misurare e quantificare le differenze
individuali nella qualità delle relazioni
dattaccamento madre-bambino.
La S.S. riflette lo stretto rapporto esistente
tra la responsività sensibile della madre e lo
stile di attaccamento infantile del bambino,
dipendente dalla modalità differenti di accedere
alle informazioni dovute alla sicurezza la
somministrazione e la codifica richiedono un
training specifico ed il superamento dellesame
per lottenimento della reliability
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(No Transcript)
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La procedura comprende otto brevi episodi, che
coinvolgono il bambino, la FDA, e un estranea
(un membro del gruppo di ricerca) e viene
condotto in uno studio attrezzato con specchi
unidirezionali,in cui sono messi a disposizione
del bambino alcuni giocattoli che egli può
esplorare liberamente. Gli episodi che
compongono questa situazione insolita, si
susseguono in condizioni di STRESS moderato, ma
CRESCENTE, e possono elicitare curiosità, ma
anche diffidenza, timore o disagio nel bambino
perché sono appunto finalizzati ad attivare e/o
intensificare in lui il sistema di attaccamento

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  • I episodio (1 minuto) il bambino entra insieme
    alla madre nella stanza
  • II episodio (3 minuti) il bambino si ambienta ed
    esplora sollecitato anche dalla grande varietà di
    giocattoli
  • III episodio (3 minuti) un adulto amichevole, ma
    non familiare, entra nella stanza. Nellultimo
    minuto si osserva come il bambino interagisce e
    gioca con lui
  • IV episodio ( 3 minuti) la madre esce dalla
    stanza e lascia il bambino con lestranea si
    osserva attentamente la reazione del bambino alla
    ?PRIMA SEPARAZIONE

57
  • V episodio (3 minuti) entro 3 minuti la madre
    ritorna si osserva in questo momento la reazione
    del bambino alla riunione con lei. Mentre
    lestranea esce in silenzio, la madre torna a
    prendere posto sulla sedia si osserva nuovamente
    linterazione del bambino con lei e lambiente
    inanimato circostante ?PRIMA RIUNIONE
  • VI episodio (3 minuti) la madre esce nuovamente
    dalla stanza lasciando solo il bambino ?SECONDA
    SEPARAZIONE
  • VII episodio (3 minuti) lestranea rientra nella
    stanza e rimane con il bambino, interagendo se
    necessario
  • VIII episodio (3 minuti) la madre ritorna nella
    stanza e lestranea esce in silenzio? SECONDA
    RIUNIONE

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Primo e secondo episodio
Madre e figlio entrano nella stanza di giochi
sconosciuta, dopo un breve periodo di
acclimatazione, il bambino curioso inizia ad
esplorare giochi sconosciuti ed attraenti.
Durante il gioco, la madre deve fornire al
bambino solo laiuto strettamente necessario. In
genere, la madre si siede su una poltrona e può
osservare il gioco del figlio. Alcune madri
possono dedicarsi alla lettura, mentre il bambino
gioca soddisfatto ai loro piedi.
59
Terzo episodio
Una persona sconosciuta entra nella stanza e
dapprincipio rimane in silenzio. Solo dopo due
minuti si rivolge alla madre e con lei
intrattiene un piccolo dialogo. In genere, i
bambini reagiscono alla persona sconosciuta con
curiosità o con una leggera ansia ed accorciano,
quindi, la distanza con la madre oppure il loro
comportamento durante il gioco viene inibito.
Nella seconda parte di questo episodio, la
persona estranea cerca di entrare in contatto con
il bambino si offre di giocare con lui senza
inibire il bambino nel suo comportamento
esplorativo e senza guidarlo eccessivamente.
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Quarto episodio
A un segnale la madre lascia la stanza e si
congeda con poche parole dal proprio bambino,
questa prima separazione serve ad attivare il
sistema di attaccamento del bambino. Di norma il
bambino segue la madre con lo sguardo, la chiama
o inizia a piangere. Segue quindi la madre verso
la porta, dietro la quale essa sparisce per una
breve separazione. La persona estranea tenta di
consolare il bambino o di distrarlo con il gioco.
Questo tentativo ha in genere un successo molto
variabile e talvolta non funziona affatto.
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Quinto episodio
Dopo una separazione di tre minuti la madre
ritorna, chiama il bambino con il suo nome, lo
prende in braccio per un po di tempo e tenta, se
necessario, di consolarlo. Non appena il bambino
si è calmato, lo lascia di nuovo ai suoi giochi.
In generale, sono i bambini stessi a voler
ritornare a giocare. In questa fase, la persona
estranea lascia la stanza.
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Sesto episodio
Dopo tre minuti ha luogo una seconda separazione.
Al segnale convenuto, la madre lascia di nuovo la
stanza e il bambino rimane completamente solo. In
questa situazione si osserva generalmente da
parte del bambino una situazione di separazione
più forte, con un chiaro comportamento di
attaccamento il bambino segue la madre, la
chiama per nome e inizia a piangere con evidenti
segni di stress emotivo. La prima e precedente
separazione ha già attivato il sistema di
attaccamento del bambino.
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Settimo episodio
  • Al posto della madre, dopo unattesa di tre
    minuti
  • eventualmente anche prima, se il bambino è molto
    agitato-
  • dapprima entra nella stanza la persona estranea,
  • la quale tenta di nuovo di consolare il bambino
    e di distrarlo

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Ottavo episodio
  • Dopo successivi tre minuti la madre ritorna
  • o anche prima se il bambino è inconsolabile-.
  • Lo tranquillizza prendendolo in braccio per breve
    tempo.
  • In genere, i bambini tornano ai loro giochi dopo
    un tempo di consolazione relativamente breve, di
    solito tre minuti.

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È importante sottolineare che ogni aspetto delle
reazioni dei partecipanti viene osservato e
videoregistrato attraverso uno specchio
unidirezionale che permette di cogliere i
dettagli relativi allintera procedura
Si giunge ad una classificazione sulla base di
tre categorie principali di Attaccamento
Organizzato Sicuro Insicuro-Evitante Insicuro-Am
bivalente
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La S.S. è uno degli strumenti metodologici più
validi ed attendibili utilizzati nellambito
della ricerca sullattaccamento dellinfanzia e
nelle migliaia di bambini osservati a
tuttogginelle più diverse culture umane sono
stati osservati 3 stili fondamentali di
Attaccamento Organizzato ed un IV comportamento
chiamato di Attaccamento Disorganizzato
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Pattern A
È caratterizzato dal fatto che il bambino non
protesta (non piange, non cerca di seguire la
FDA) al momento della separazione. Rimane a
giocare al suo posto continuando a giocare, sia
pur con minore curiosità e costanza. Talvolta
seguono la madre con lo sguardo quando questa
lascia la stanza, in altre parole registrano
effettivamente la sparizione della madre Nel
momento della riunione il bambino evita
attivamente la FDA non accoglie il suo invito
allabbraccio, continua a giocare distogliendo
lo sguardo da lei o le volge attivamente le
spalle, in genere non avviene nessun contatto
fisico
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(No Transcript)
69
Pattern B
È caratterizzato dal fatto che il bambino
protesta vivacemente al momento della
separazione piange, si dirige verso la porta da
cui la FDA è uscita, rifiuta di farsi consolare o
distrarre dallestranea . Al ritorno della
madre si calma prontamente nel momento della
riunione accogliendo labbraccio con la FDA come
un fonte sicura ed immediata di conforto. Mostra
un chiaro comportamento di attaccamento reagisce
con gioia, tende le braccia, vuol essere
consolato, cerca il contatto fisico e, dopo breve
tempo, si tranquillizza e ritorna al gioco
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(No Transcript)
71
Pattern C
il bambino protesta (come nel caso precedente),
ma non si lascia calmare al momento della
riunione, pur nelle braccia della FDA appena
tornata nella stanza può continuare a piangere
come nella fase di separazione o reagire con urla
e collera crescenti nellabbraccio con una fonte
sicura di conforto Mostra chiari segni di
stress, e, talvolta, non riesce a riprendere il
gioco neppure dopo diversi minuti esprimendo da
una parte desiderio di conforto, dallaltra
aggressività verso la madre stessa.
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(No Transcript)
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Pattern D
il bambino incapace di organizzare un
comportamento coerente verso la FDA, mostra
forti oscillazioni dellattenzione ( non dispone
di una strategia attentiva stabile nei cfr.
della FDA) si avvicina con la testa girata
dallaltra parte, come se non potesse
organizzare il comportamento né in
avvicinamento né in evitamento, e dovesse
mescolare le due tendenze in unazione
inevitabilmente caotica, goffa, incoerente
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Per Mary Ainsworth la qualità dellA rispecchia
lunicità delle aspettative di ciascun individuo
riguardo alla disponibilità e responsività di
specifiche figure per la soddisfazione del
bisogno di protezione
  • I? I bambini le cui madri erano costantemente
    responsive al loro comportamento di A furono
    etichettati di tipo B (sicuri)?
  • II? I bambini le cui madri rifiutavano
    costantemente i comportamenti di A furono
    etichettati di tipo A (evitanti)?
  • III? I bambini le cui madri erano responsive in
    modo non costante al comportamento di A furono
    etichettati di tipo C (ambivalenti)?

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La quarta categoria D è stata introdotta da Mary
Main (81/90) che interpretò il comportamento
disorientato dei bambini come indicatore di
disorganizzazione dellA dovuto ad una figura
genitoriale spaventosa o spaventante
Secondo la Main ed i suoi coll. le relazioni
stabili e sicure favoriscono lorganizzazione,
mentre i rischi ed i pericoli che suscitano
paura portano alla disorganizzazione
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La quarta categoria D è stata introdotta da Mary
Main (81/90) che interpretò il comportamento
disorientato dei bambini come indicatore di
disorganizzazione dellA dovuto ad una figura
genitoriale spaventosa o spaventante
Secondo la Main ed i suoi coll. le relazioni
stabili e sicure favoriscono lorganizzazione,
mentre i rischi ed i pericoli che suscitano
paura portano alla disorganizzazione
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In base allipotesi transgenerazionale della
Main, George, Kaplan e Main (1986/96)
costruirono un protocollo di domande per l
Adult Attachment Interview (A.A.I.) dove si
prevedeva che
le madri dei bambini di tipo A fossero
distanzianti (Ds ?dismissing)? le madri
dei bambini di tipo B fossero libere/autonome
(F?free/autonomus) le madri di tipo C
fossero preoccupate invischiate
(E?preoccupied/entangled)?
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Infant Strange Situation, M. Ainsworth
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(No Transcript)
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Pattern di attaccamento organizzati
  • SICURO (B) il bambino piange, alluscita della
    FdA ma si calma rapidamente non appena questa
    rientra e riprende a giocare. e osservazioni
    condotte precedentemente indicano che ladulto è
    riuscito a sintonizzarsi emotivamente con gli
    stati della mente del bambino ed a soddisfare i
    suoi bisogni. Quindi, in virtù della proprietà
    riflessiva precedentemente menzionata, nel
    periodo precedente allosservazione si sono
    creati momenti di corrispondenza tra il bambino e
    la FdA, durante i quali laffetto viene quasi
    esclusivamente comunicato in maniera non verbale
    con espressioni del viso, gesti e vocalizzazioni.

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Pattern di attaccamento organizzati
  • SICURO (B)?
  • Come sottolineato da Siegel la capacità di un
    individuo di recepire i segnali che gli vengono
    trasmessi e di riflettere sugli stati mentali di
    altre persone è un requisito essenziale per lo
    sviluppo di relazioni solide ed emotivamente
    coinvolgenti. Su tale capacità si basa infatti la
    possibilità di entrare in sintonia con gli altri,
    e di sentire e condividere i loro stati della
    mente, attraverso forme di comunicazione verbali
    e non verbali. Nella maggior parte delle
    relazioni interpersonali importanti come, ad
    esempio, le relazioni sentimentali, di amicizia,
    terapeutiche e altre ancora, si riscontrano
    aspetti tipici dei legami di attaccamento la
    ricerca di vicinanza, il ricorso allaltro come
    fonte di conforto e la sua interiorizzazione in
    una rappresentazione mentale che offre un senso
    di sicurezza

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(No Transcript)
83
Pattern di attaccamento organizzati
  • EVITANTE (A) il bambino non piange, non protesta
    al momento della separazione della FdA e la evita
    attivamente al momento del rientro nella stanza.
    In pratica il bambino si comporta come se la
    presenza o lassenza della FdA lo lasciassero
    indifferente. Questo tipo di attaccamento sembra
    essere favorito dalla relazione con genitori
    emotivamente distanti, relativamente insensibili
    e incapaci di rispondere in maniera appropriata
    ai bisogni del bambino.

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Pattern di attaccamento organizzati
  • EVITANTE (A)?
  • Per questo motivo si sviluppa nel bambino un
    modello operativo interno (MOI) imperniato sul
    fatto che, essendo stata la FdA incapace di
    sintonizzarsi emotivamente sui suoi stati mentali
    e di rispondere alle sue esigenze emotive, è
    inutile cercarne la vicinanza. Il bambino,
    quindi, costruisce una serie di MOI di se stesso
    e degli altri basati sulle ripetute esperienze
    interattive con le FdA. In pratica, attraverso la
    formazione di MOI relativamente fissi, la
    memoria implicita crea generalizzazioni che
    riassumono le esperienze del passato e permettono
    dinterpretare più rapidamente le nuove
    esperienze e prevedere gli avvenimenti
    immediatamente successivi più probabili. Nel
    caso del pattern A, quindi, si sviluppa una
    strategia comportamentale di tipo minimizzante

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(No Transcript)
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Pattern di attaccamento organizzati
AMBIVALENTE (C) il bambino si dispera come nel
pattern B ma è restio a lasciarsi confortare
dalla FdA al suo rientro, non riprende a giocare,
si calma per poi ricominciare a piangere, è
difficile riuscire a consolarlo. Dalle
osservazioni condotte nel primo anno di vita è
emerso che i genitori si mostravano disponibili
in maniera discontinua e incoerente, inoltre,
avevano degli atteggiamenti emotivamente
invasivi, spesso non corrispondenti alle
richieste del bambino. Lincostanza e
limprevedibilità dei momenti di sintonizzazione
affettiva porta allo sviluppo di strategie
tendenti alliperattivazione, o
massimizzazione, dei meccanismi di adattamento
il bambino mantiene una continua attenzione nei
confronti delle reazioni scarsamente prevedibili
della FdA.
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(No Transcript)
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Pattern di attaccamento disorganizzato
  • DISORGANIZZATO (D) il bambino non riesce ad
    organizzare un comportamento coerente ed al
    rientro della FdA mostra reazioni caotiche,
    confuse, ad esempio può girare intorno alla
    stanza, avvicinarsi alla FdA con la testa voltata
    altrove, dondolarsi, immobilizzarsi. Si ritiene
    che alla base di questa condizione ci siano forme
    di comunicazione insolite o contrastanti da parte
    del genitore per cui il bambino non è in grado di
    organizzare una strategia di attaccamento
    definita poiché non riesce a interpretare le
    comunicazioni confuse che gli vengono trasmesse.
    Inoltre, la FdA crea disorientamento o paura e
    non può essere utilizzata per trovare conforto o
    sicurezza.

89
Pattern di attaccamento disorganizzato
  • DISORGANIZZATO (D)?
  • Pertanto, il bambino verrebbe a trovarsi di
    fronte ad un paradosso che lo farebbe oscillare
    tra lallontanarsi dalla FdA ed il bisogno di
    avvicinarsi limpossibilità di lottare o fuggire
    lo farebbe rimanere come paralizzato, in una
    sorta di trance. Questo pattern sembra essere
    legato ad importanti problemi di maturazione
    delle funzioni integrative, che portano allo
    sviluppo di una mente coerente ed è in genere
    associato ad ambienti familiari disturbati,
    caratterizzati da situazioni conflittuali,
    maltrattamenti, grave depressione materna o
    comportamenti autoritari e coercitivi da parte
    dei genitori.

90
Considerazioni sullattaccamento 1
  • Le figure di attaccamento vengono utilizzate nel
    corso dellintera vita
  • I bambini, crescendo, si assumono una
    responsabilità sempre maggiore nel gestire le
    relazioni di attaccamento, fino a farsi carico
    dei propri genitori quando essi saranno anziani
  • Le nuove relazioni di attaccamento si creano con
    altri adulti come i partner sessuali, i coniugi o
    gli amici, i quali possono fornire una base
    sicura reciproca, rendendosi disponibili ad
    offrire cure in caso di malattia o di bisogni
    particolari

91
Considerazioni sullattaccamento 2
  • In situazioni di pericolo o di grave difficoltà,
    anche gli estranei, per esempio i terapeuti,
    possono diventare figure di attaccamento
  • La sola consapevolezza che qualcuno è partecipe,
    se necessario, è fondamentale per luso di una
    base sicura ad ogni età ed in ogni circostanza
  • Limmagine interiorizzata dellattaccamento
    diventa, quindi, una fonte di fiducia e sostiene
    il comportamento autonomo anche quando le figure
    di attaccamento non sono più presenti

92
Per esempio se un individuo ha costruito,
allinterno di un rapporto di attaccamento
insicuro, schemi (rappresentazioni) di sé come
indegno di attenzione e amore, e dellaltro come
indisponibile e rifiutante, le informazioni
provenienti da altri rapporti interpersonali
durante linfanzia e ladolescenza tenderanno ad
essere assimilate a questi schemi. Lindividuo si
aspetterà di essere rifiutato, tenderà a
considerare ogni evento interpersonale
gratificante come uneccezione alla regola, senza
che la regola stessa venga cambiata. Naturalmente,
lindividuo cercherà anche di risolvere i vari
problemi creati dalla sua convinzione di essere
rifiutabile e rifiutato, per esempio imparando a
nascondere gli aspetti di sé che gli appaiono
meno accettabili, e anche questa strategia di
soluzione dei problemi entrerà a far parte
delledificio in costruzione della sua conoscenza
di sé e degli altri. Grazie a questa strategia,
potrà ottenere un sufficiente equilibrio emotivo
ed interpersonale, ma quando gli eventi di vita
(per esempio un legame affettivo deludente in età
adulta) saranno tali da rendere la strategia
inefficiente, il vecchio schema che convoglia una
visione negativa di sé riemergerà in tutta
chiarezza, determinando, per esempio,
unideazione depressiva insieme alle
corrispondenti esperienze emotive e ai
corrispondenti comportamenti.
93
Le influenze dell etologia
Gli etologi ed, in particolare Konrad Lorenz e
Harry F. Harlow applicavano i principi darwiniani
della teoria dellevoluzione allo studio del
comportamento animale
94
Limprinting di Lorenz
Nelle varie specie animali la selezione naturale
ha operato in modo da far scattare in un periodo
critico la disponibilità ad apprendere
rapidamente le caratteristiche del caregiver
che si imprimono in maniera permanente nella
memoria in un imprinting irreversibile
95
Il concetto bowlbyano di attaccamento
costituisce, probabilmente, lacquisizione più
rilevante (insieme alla nozione freudiana di
inconscio) dellintera storia della psicologia
Le ricerche di Lorenz e di Harlow hanno
esercitato una significativa influenza
sullelaborazione della teoria
dellattaccamento di Bowlby
96
Negli anni 60 quando Bowlby ha illustrato
queste idee ai suoi colleghi londinesi è andato
incontro ad una forte resistenza dovuta a
  • La conversione dei bisogni libido/sessuali in
    bisogni di attaccamento
  • Il suo favorire letologia come fonte principale
    di una teoria motivazionale
  • La sua marginalizzazione del significato del
    complesso di Edipo
  • La sua inclusione delle discipline
    extra-psicanalitiche come la psicologia cognitiva
  • La sua forte enfasi sullinterazione
    interpersonale, anziché sul dinamismo
    intrapsichico
  • Il suo interesse per le indagini sistematiche e
    prospettive che non gli faceva dedurre la teoria
    dai casi singoli

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(No Transcript)
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Nellattuale modello cognitivo-evoluzionista si
definiscono primarie le emozioni che fanno parte
della ns. ereditarietà genetica e che hanno avuto
una chiara funzione evolutiva per la
sopravvivenza dellindividuo
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Nellattuale modello cognitivo-evoluzionista
Per la psicoanalisi freudiana, le radici
psicologiche di ciascun individuo risiedono
nellinfanzia questo resta vero anche nelle
teorie più aggiornate, ma è stata
scientificamente invalidata lidea che esista
quel complesso di Edipo che resta il fondamento
della teoria freudiana Lipotesi di unevoluzione
degli stili di attaccamento nel corso della
propria esistenza si fonda sul dato che i legami
affettivi e di attaccamento sono strettamente
interconnessi con lambiente che è dinamico,
modificabile ed aperto
111
(No Transcript)
112
? Orale ? Anale ? Fallica, che nei
maschi corrisponde al periodo del Complesso di
Edipo ?Genitale
Le fasi ipotizzate dal modello freudiano di
psicologia dello sviluppo sono
113
(No Transcript)
114
(No Transcript)
115
Lorigine dei disturbi mentali e della condotta
non viene rintracciata da Bowlby nel non
superamento del complesso di Edipo, o
nellarresto o regressione a certi stadi dello
sviluppo psico-sessuale, bensì in percorsi che
iniziano subito dopo la nascita e che portano ad
elaborare le informazioni secondo una direzione
piuttosto che unaltra a seguito di esperienze
reali e non certo di fantasie inaccettabili
dellIo
Grazia Attili, 2008
116
(No Transcript)
117
I figli degli abitanti dei kibbutz, fino a
qualche anno fa, vivevano affidati ad educatrici,
dai primi anni di vita fino alladolescenza,
nella cosiddetta Casa dei bambini, ove non
soltanto andavano a scuola e trascorrevano il
tempo libero studiando e giocando, ma vi
dormivano e consumavano i pasti tutti insieme,
nei kibbutz i consumi e le comodità erano
ridotti al minimo ed il lavoro manuale aveva
priorità assoluta per tutti, uomini e donne, e
dunque anche le madri dovevano dare la precedenza
al lavoro esterno piuttosto che alla cura dei
figli ( )
118
A partire dagli anni 50 i genitori, che
prima potevano vedere i figli per poco tempo al
termine della giornata lavorativa, vennero
autorizzati a trascorrere stabilmente un po di
tempo insieme a loro nel pomeriggio
119
(No Transcript)
120
Nel kibbutz i bambini crescono insieme in gruppi
di coetanei eterosessuali. Spesso nei piccoli è
dato di osservare giochi sessuali, ma quando
giungono alletà di dieci anni circa si
sviluppano inibizioni e i rapporti con laltro
sesso diventano tesi una tensione che sparisce
con la pubertà, allorché si formano forti legami
del tipo fratello-sorella.
121
(No Transcript)
122
(No Transcript)
123
Il tabù dellincesto ha un fondamento
biologico ma è soggetto ad essere plasmato
culturalmente
124
(No Transcript)
125
Ognuno dei soggetti aveva a disposizione una
pseudomadre in ferro ed una rivestita. Quattro
avevano una finta madre rivestita che allattava
ed una finta madre in ferro che non allattava
altri quattro avevano invece una finta madre
rivestita che non allattava e una finta madre in
ferro che allattava.
126
Psicologi e psicanalisti dellepoca concordavano
nel ritenere che lamore del neonato vs. la
madre, derivasse dallassociazione tra
limmagine di questa, percepita dal bambino, e
il piacere fisico connesso allassunzione del
latte e alla conseguente riduzione delle
pulsioni primarie della fame e della sete
la fase orale di Freud
127
(No Transcript)
128
(No Transcript)
129
(No Transcript)
130
(No Transcript)
131
(No Transcript)
132
(No Transcript)
133
(No Transcript)
134
Gli altri due pupazzi respingevano con violenza
gli scimmiotti eppure Piangendo e lamentandosi,
essi aspettavano che la struttura dacciaio e gli
aculei di ottone rientrassero nel corpo materno e
poi si aggrappavano alla superficie ventrale
della pseudomadre esprimendo fiducia ed amore
come se tutto il male loro inflitto fosse stato
perdonato
Nei primi due casi i piccoli persistevano
nellabbracciare queste madri così snaturate la
madre è lunica fonte di conforto e di
assistenza per il piccolo, e la sola risposta
che questi può dare quando è in pena consiste
nellaggrapparsi ad essa più strettamente
135
Harlows monkeys
136
Il comportamento di attaccamento è quella forma
di comportamento che si manifesta in una persona
che consegue o mantiene una prossimità nei cfr.
di unaltra persona, chiaramente identificata,
ritenuta in grado di affrontare il mondo in
modo adeguato
J.Bowlby, Una base sicura, 1989
137
(No Transcript)
138
(No Transcript)
139
(No Transcript)
140
La denominazione della Sindrome si deve al
criminologo e psicologo svedese Nils Bejerot che,
nel 1973, fu consulente della polizia in
occasione di una rapina alla Kreditbanken di
Stoccolma durante la quale alcuni dipendenti
dellistituto di credito furono tenuti in
ostaggio dai banditi per sei giorni una volta
liberati, i soggetti presero le difese dei
sequestratori chiedendo alle autorità di
condannarli a pene blande.
141
(No Transcript)
142
(No Transcript)
143
(No Transcript)
144
(No Transcript)
145
  • Il livello emozionale del sistema
    dellattaccamento
  • implica emozioni particolarmente intense
  • paura per la minaccia di separazione dalla figura
    di attaccamento,
  • collera per la mancata risposta di questa alle
    richieste del bambino,
  • tristezza per il protrarsi di uneventuale
    separazione dalla figura di attaccamento ,
  • gioia per la riunione ad essa,
  • sicurezza per la sua costante presenza durante il
    gioco e le prime esplorazioni in ambienti nuovi.

146
In termini etologici e psicobiologici
lAttaccamentoè un sistema comportamentale a
base innata come
  • Fame
  • Sete
  • Sessualità
  • Comportamento di accudimento verso i piccoli
  • Comportamento volto alla definizione del
    territorio
  • Comportamento agonistico
  • Cooperazione tra pari
  • Comportamento esploratorio

147
(No Transcript)
148
(No Transcript)
149
(No Transcript)
150
from Locchio del leopardo
151
Sistema Agonistico
Se ti trovi a competere con un membro del
tuo gruppo per un bene od una risorsa qualsiasi,
mostragli la tua forza se nella contesa rischi
di essere danneggiato perché lavversario si
rivela più forte di te, comunicagli che riconosci
la sua superiorità attraverso un segnale di
sottomissione se invece è laltro a darti
segnali di sottomissione, smetti di attaccarlo e
consentigli di restarti vicino ( in modo che sia
permessa, dopo la contesa, la coesione al gruppo)

152
(No Transcript)
153
(No Transcript)
154
Le funzioni delle EMOZIONI
  • Sebbene condividiamo le motivazioni di base come
    la fame e il sesso con i rettili, condividiamo le
    emozioni solo con gli altri mammiferi
  • Panksepp, 1998
  • Emozioni e motivazioni sono fortemente correlate
  • Le emozioni possono attivare e dirigere il
    comportamento come le motivazioni di base
  • Possono anche accompagnare il comportamento
    motivato es. sesso come potente motivazione e
    potenziale fonte di gioia

155
Le funzioni delle EMOZIONI
  • Le emozioni hanno un significato evolutivo e
    importanti funzioni
  • Ci orientano/muovono allazione
  • Ci danno informazioni su come stiamo nelle
    diverse situazioni
  • Danno informazioni agli altri sulle nostre
    intenzioni
  • Danno senso alle cose

156
I sistemi motivazionali interpersonali
  • Teoria evoluzionista delle motivazioni
    relazionali umane che includa ed espanda la
    teoria dellattaccamento
  • Definizione sistemi motivazionali con una base
    innata, frutto di processi evoluzionistici
  • Studio comparato nellanimale e nelluomo con una
    metodologia etologico - evoluzionista
  • Liotti, 1994/2005

157
I sistemi motivazionali interpersonali
  • L'uomo possiede fin dalla nascita una serie di
    disposizioni o tendenze innate, relative a
    diverse forme di attività mentali e di
    comportamenti diretti alle mete, che sono frutto
    della lunga storia di evoluzione dei primati
  • Tendenze propensioni ad agire potenti e spesso
    ineludibili (inviti ad agire)?
  • Istinti schemi di azione fissi e rigidi

158
Secondo Bowlby un comportamento infantile come
laffetto del bambino verso la madre,
interpretato in chiave freudiana come esito di
pulsioni sessuali (la libido), è invece dovuto
al sistema motivazionale dellattaccamento
A rendere più complicato il funzionamento della
nostra psiche i gesti dellattaccamento e
dellaccudimento possono coincidere con quelli
della sessualità Alcuni S.M.I. sono già attivi
alla nascita mentre altri richiedono maturazione
fisiologica, apprendimento e sviluppo cognitivo
per entrare in azione
G.Liotti in
G.B.Cassano, Psichiatria medica, 1990
159
Il cervello tripartito (MacLean, 1984)?
  • Il comportamento di relazione è una novità
    evoluzionistica che coincide con la comparsa del
    cervello limbico (Archipallio)?
  • Il linguaggio ed il pensiero simbolico coincidono
    con la comparsa della neocortex tipicamente umana

160
I sistemi motivazionali interpersonali
  • Le specie di vertebrati dotate del solo complesso
    R (rettili) sono motivate ad alimentarsi,
    accoppiarsi sessualmente, esplorare, predare e
    difendere il territorio (non sanno formare
    relazioni implicanti un durevole riconoscimento
    reciproco)?
  • I vertebrati con un cervello bipartito (uccelli e
    mammiferi) posseggono sistemi motivazionali
    sociali connessi alle operazioni dellArchipallio
    (attaccamento - accudimento, sistema agonistico,
    coppie sessuali stabili, gioco sociale, relazioni
    cooperative)?

161
I sistemi motivazionali interpersonali
  • Lapparato motivazionale innato delluomo
    comprende motivazioni rettiliane
    (alimentazione, esplorazione dellambiente,
    territorialità, predazione), motivazioni sociali
    limbiche (attaccamento, accudimento,
    accoppiamento sessuale durevole, competizione per
    il rango, cooperazione paritetica) e motivazioni
    neocorticali probabilmente mirate a dare ordine
    e coesione ai vari sistemi e permettere la
    costruzione di una coerente visione di sé, degli
    altri e del mondo

162
EMOZIONI e SMI (Liotti,1994/2005/2008)?
163
NEURONI SPECCHIO 1
  • Si tratta di una popolazione di neuroni
    riscontrata nella corteccia premotoria,
    temporale, parietale e nellamigdala delle
    scimmie che si attiva sia quando lanimale compie
    un movimento intenzionale sia quando vede lo
    stesso movimento eseguito da un consimile o da un
    uomo
  • Luomo sembra possedere un sistema mirror
    ubiquitario, coinvolto in differenti attività
    psichiche legate alla comunicazione
    interpersonale
  • Gallese (2004)?

164
NEURONI SPECCHIO 1
  • Sistema neuronale, verosimilmente innato,
    sensibile alle intenzioni espresse nelle azioni e
    nelle emozioni
  • Fogassi et al. 2005
  • I neuroni specchio rispondono allo scopo finale
    che lindividuo osservato intende perseguire con
    tale azione
  • Le espressioni mimiche e le emozioni sono
    comprese tra le azioni rilevate
  • Rizzolatti e Sinigaglia, 2006

165
NEURONI SPECCHIO 1
  • La risposta dei neuroni specchio rivela, ad un
    livello implicito, lintenzione del cospecifico
    anche quando lintenzione finale non è
    direttamente osservabile
  • Ciò accade verosimilmente attraverso
    unimitazione o simulazione interna,
    subliminale,del gesto osservato
  • Gallese, 2003

166
Mirroring Faciale
  • Permette alla madre ed al figlio di rispecchiarsi
    luno nellaltra consentendo una primitiva
    comunicazione affettiva che probabilmente
    contribuirà alla formazione dei legami di
    attaccamento, allo sviluppo del Sé e delle prime
    esperienze relazionali

Mirroring faciale (Meltzoff, 1978)?
167
NEURONI SPECCHIO 1
  • Quindi, poiché si ritiene che il sistema mirror
    operi fin dalle prime fasi di vita sostenendo
    lintersoggettività primaria già osservabile nel
    neonato (Trevarthen, 2005) alcuni sistemi
    motivazionali devono essere già presenti ed
    operanti prima di ogni apprendimento
    interpersonale ed anzi ne costituiscono la base
  • Liotti, 2008

168
Il cervello capisce senza bisogno di vedere è
organizzato in modo da poter elaborare le
informazioni a prescindere da una specifica
modalità sensoriale
Utilizzando la risonanza magnetica funzionale
abbiamo dimostrato che il sistema dei neuroni
specchio si attiva anche in individui da sempre
privi della capacità di vedere, quando essi
sentono il suono di certe azioni . Questi
soggetti ascoltano il suono di azioni (suonare il
campanello, piantare un chiodo, bussare alla
porta ) e nel loro cervello hanno una risposta
simile di neuroni specchio a quella dei soggetti
vedenti che ascoltano e vedono le stesse azioni
(Pietro Pietrini, 2009)? I neuroni specchio
sembrano capaci di rispondere anche grazie ai
soli stimoli sonori . A riprova della
specificità dellattivazione , il sistema
specchio non viene acceso dallosservare paesaggi
(nei vedenti), né dal sentire rumori ambientali,
quali vento e pioggia (nei non vedenti)?
(Emiliano Ricciardi, 2009)?
169
Funzione riflessiva
  • Fonagy e Target (2001) definiscono funzione
    riflessiva la capacità del genitore di
    rispecchiare gli stati emotivi del bambino
  • Questa funzione sembra avere un ruolo centrale
    nello sviluppo di molte forme di attaccamento
    sicuro e potrebbe essere mediata proprio dal
    sistema dei neuroni specchio

170
Funzione riflessiva
  • L attaccamento sicuro è lacquisizione di
    strategie dazione razionali finalizzate alla
    regolazione di stati avversivi allinterno delle
    relazioni(FT, 2001)?
  • Lo sviluppo di un pattern di attaccamento sicuro
    è strettamente collegato alla capacità del
    genitore di rispecchiare lo stato emotivo del
    bambino e le sue capacità di contenimento, in
    modo da dimostrare le sue capacità di poter
    esplorare la mente del genitore

171
Funzione riflessiva
  • La funzione riflessiva (o mentalismo) è, quindi,
    un processo intersoggettivo
  • Il bambino riesce a conoscere la mente del
    genitore mentre questi tenta di capire e
    contenere lo stato emotivo del bambino

172
Funzione riflessiva
  • Lattaccamento sicuro sembra essere predittivo
    dellestensione della capacità di mentalizzare ad
    altri contesti interpersonali
  • La capacità di mentalizzare del bambino (leggere
    la mente altrui) gli permette di scegliere i
    comportamenti maggiormente adattivi in un
    contesto interpersonale

173
Funzione riflessiva
  • Un ambiente favorevole è costituito da una madre
    sensibile ed adeguatamente rispecchianteporta,
    conseguentemente allo sviluppo di capacità
    mentalizzanti e, quindi, ad un attaccamento
    sicuro
  • Viceversa, una madre distanziante, oltre a
    favorire lo sviluppo di un pattern di
    attaccamento insicuro potrebbe bloccare o
    rallentare la maturazione del sistema dei neuroni
    specchio e portare ad insufficienti capacità
    mentalizzanti ed empatiche

174
La qualità delle relazioni di attaccamento
influisce sia sulle informazioni contenute nei
MOI, sia sulle modalità di percezione ,
integrazione ed elaborazione delle informazioni
correlate allattaccamento
Attaccamento ed elaborazione delle informazioni
nellapproccio dinamico-maturativo di PATRICIA
CRITTENDEN
175
(No Transcript)
176
(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
182
Essi tendono ad enfatizzare linformazione
affettiva a spese di quella cognitiva, dipendono
più da modelli episodici e procedurali che da
modelli semantici, e tendono ad attribuire alla
FdA ogni responsabilità dei modelli diadici
183
(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
188
(No Transcript)
189
(No Transcript)
190
Patricia Crittenden ha lavorato a lungo con le
famiglie ad alto rischio ed ha proposto un
approccio dinamico-maturativo allo sviluppo delle
relazioni di Attaccamento nellarco della vita.
La maturazione è uninterazione dinamica con
lesperienza e crea le potenzialità di
cambiamenti nella qualità di Attaccamentosi
hanno delle riorganizzazioni (1994, 95,97)
  • Si ipotizza che i cambiamenti di configurazioni
    siano particolarmente frequenti in prossimità dei
    periodi di rapido cambiamento neurologico,
  • cioè nei pressi dei cambiamenti di stadio
    evolutivo

191
Il Pericolo è di centrale importanza per i
processi di Attaccamento della nostra specie e
anche per lorganizzazione di specifiche
relazioni di Attaccamentoin ciascun individuo
Focalizzare lattenzione sulla funzione
dellAttaccamento e delle distorsioni
nellelaborazione delle informazioni può essere
di notevole importanza clinica perché possono
essere mezzo di sviluppo e di mantenimento della
psicopatologia
192
Patricia Crittenden ha studiato a lungo bambini
maltrattati (che fanno esperienze di minacce e
di pericoli effettivi) ed ha identificato una
configurazione complessa sulla prima infanzia che
protegge i bambini che vengono sia abusati che
trascurati la configurazione A/Caltri
ricercatori hanno associato questa configurazione
con il Disturbo Bipolare dellUmore nelle
madri, altra fonte di pericolo variabile
Le configurazioni di A diventano più complesse
con lo sviluppo la coercizione di tipo C e
diverse nuove sottoconfigurazioni allinterno del
tipo A tra cui laccudimento compulsivo e
lacquiescenza compulsiva, che arrivano a
svilupparsi nelletà prescolare
193
Il modello dinamico-maturativo delle strategie di
Attaccamento è una concettualizzazione delle
strategie di protezione del Sé che si basano su
aspetti dellelaborazione delle informazioni
frutto dellevoluzionela cognitività e
laffettività sono considerate le due forme
fondamentali di informazione su quando e dove
potrebbe esserci pericolo
194
Alla base delle sottoclassificazioni di tipo A
cè laffidamento sulle informazioni cognitive,
fino al punto di una relativa esclusione
dellaffettività mentre alla base delle
sottoclassificazioni di tipo C cè
laffidamento sullaffettività, fino alla
relativa esclusione della cognitivitàil tipo B
è definito dalluso flessibile di entrambe le
fonti di informazione e dalla loro integrazione
195
Crittenden ha sviluppato un modello
dinamico-maturativo i cui processi di primario
interesse sono
  • I modi in cui il cervello trasforma gli stimoli
    sensitivi per generare rappresentazioni
    significative della relazione fra sé ed il
    contesto
  • Il modo in cui la mente regola lapplicazione di
    queste rappresentazioni allorganizzazione del
    comportamento
  • Lorganizzazione della protezione del sé
    (self-protective) ed il comportamento riproduttivo

196
Le trasformazioni di cognizioni ed affetti
permettono unidentificazione più precisa delle
probabili fonti di pericolo, così come
lorganizzazione di risposte protettive. Allo
stesso tempo le trasformazioni distorcono le
informazioni in modo tale da portare spesso
allaumento delle aspettative di pericolo e,
quindi, alluso di comportamenti autoprotettivi
anche in circostanza sicure
In questo modello, un cambiamento nellassetto
delle trasformazioni rispecchia un cambiamento
di sottostrategia
197
Il costrutto di configurazione di A diventa un
costrutto dimensionale definito da una
dimensione orizzontale relativa alla fonte di
informazione e da una dimensione verticale
relativa al grado di informazione
nella parte alta del modello gli individui di
tipo B integrano veri affetti e vere
cognizioni nella parte bassa del modello le
informazioni falsificate sono allo stesso modo
completamente integrate dagli individui
psicopatici di tipo AC
198
Alla base delle sottoclassificazioni di tipo A
cè laffidamento sulle informazioni cognitive,
fino al punto di una relativa esclusione
dellaffettività mentre alla base delle
sottoclassificazioni di tipo C cè
laffidamento sullaffettività, fino alla
relativa esclusione della cognitivitàil tipo B
è definito dalluso flessibile di entrambe le
fonti di informazione e dalla loro integrazione
199
Una caratteristica importante del modello è
linclusione della sessualità nel funzionamento
adolescenziale ed adulto.La riproduzione (dopo
la protezione) è la II più importante funzione
organizzatrice del comportamento umano e dato
che non costituisce una motivazione del
comportamento fino a dopo la pubertà, le
distorsioni della sessualità sono rispecchiate
solo nelle configurazioni che si sviluppano
tardivamente. Limportantissima minaccia
costituita dal fallimento riproduttivo
interagisce con aspetti dellA in modo tale da
modificare lorganizzazione mentale e
comportamentale.
200
Crittenden ha sviluppato una versione
modificata dellA.A.I. che consente di valutare
il tipo di attaccamento dei soggetti
intervistati
riguarda i processi mentali usati per
concentrarsi sugli elementi predittivi di
pericolo/riproduzione più salienti e
significativi e i processi usati per impedire
la consapevolezza di informazioni che aumentano
il pericolo ed i sentimenti di ansia
201
Dato che la maturazione aumenta la gamma delle
risposte mentali e comportamentali possibili, la
necessità e luso di organizzazioni di pensiero
e comportamento protettive per il Sé possono
cambiare con lo sviluppo, anche quando le
circostanze rimangono immutate
202
Ciò può comportare cambiamenti di percorso
oltre allorganizzazione di strategie e
sottostrategie
Questi cambiamenti implicano un processo di
riorganizzazione che può essere osservato nella
forma del discorso dellAAI
203
LAAI è stato modificato per permettere
lanalisi di un ampio range di distorsioni
nellelaborare le informazioni ricevute
dallambiente
Queste distorsioni sono associate con diversi
tipi di disturbi psichiatrici e la loro
valutazione può consentire un affinamento delle
possibilità terapeutiche
204
LAttaccamento
come relazione informativa
205
Il comportamento di Attaccamento, per quanto si
evidenzi soprattutto nella prima infanzia, è
osservabile nellambito dellintero ciclo di
vita dellindividuo ed in particolare nei
momenti di difficoltà emotive
206
(No Transcript)
207
Il rapporto terapeutico ha sempre inizio in una
situazione di crisi esistenziale e, quindi,
risulta essere particolarmente favorevole alla
strutturazione di una relazione
paziente-terapeuta in termini di attaccamento
Gli schemi di attaccamento si sviluppano e si
modificano in rapporto alle successive esperienze
di interazione con le persone in grado di
prendersi cura di noi mostrando, tuttavia, una
tendenza ad autoperpetuarsi ed a mantenere nel
tempo le caratteristiche di base
208
Quando la relazione terapeutica assume le
caratteristiche di una relazione di attaccamento
il paziente tende a costruire le sue interazioni
con il terapeuta in funzione di quegli stessi
schemi cognitivi ed emotivi
Un primo obiettivo che ci si propone in ambito
terapeutico è quello di arrivare a far leggere al
paziente la modalità con cui tende a porsi in
questa specifica relazione affettiva, in modo da
aiutarlo a ricostruire le caratteristiche
generali dei proprio schemi di attaccamento
209
Frequentemente questo lavoro terapeuticodetermina
lattivazione di intense reazioni emozionali
nel paziente che viene a trovarsi nella
situazione di doversi confrontare in maniera
diretta ed esplicita con una relazione
affettivamente significativa e con il
coinvolgimento che ne deriva
210
La ripetizione di esperienze di questo tipo
rende possibile lutilizzazione della relazione
in funzione del prossimo obiettivo?la
riconsiderazione dei ricordi dinfanzia,?la
ricostruzione delle esperienze primarie con le
FDA ?la revisione dei processi attraverso i
quali si sono definite nel tempo le strutture
utilizzate per la costruzione del Sé e degli
altri
211
La relazione terapeutica deve rappresentare per
il paziente Una Base Sicura da cui poter
partire con sicurezza per esplorare e rivivere
anche gli eventi più dolorosi della propria vita
e i sentimenti che li hanno accompagnati
(talvolta mai confessati)? nei confronti della
propria persona
212
(No Transcript)
213
(No Transcript)
214
Il vantaggio predittivo
dellAttaccamento
215
Per comprendere lAttaccamento ed il suo
comportamento complementare lAccudimento (dei
genitori) è necessario tener presente che il
comportamento di Attaccamento/Accudimento è il
processo di formazione di due sistemi predittivi
autonomi a partire da un unico sistema materno e
Mary Main ha proposto un modello della
trasmissione dellAttaccamento Sicuro che va
oltre la semplice considerazione della
sensibilità del genitore
216
Main ha dimostrato che lassenza di capacità
metacognitive ? lincapacità di comprendere la
natura meramente rappresentazionale del proprio
pensiero (e di quello degli altri)? rende i
bambini vulnerabili di fronte ad un
comportamento materno poco coerente essi non
sono in grado di trascendere limmediata realtà
dellesperienza e di arrivare a comprendere la
differenza fra lesperienza immediata e lo stato
mentale che potrebbe essere sottostante
217
Ancora più significativa è la capacità del
bambino di sviluppare rappresentazioni degli
stati mentali emotivi e cognitivi che
organizzino il suo comportamento nei confronti di
chi si occupa di lui. La capacità di
organizzare un controllo cognitivo può rivelarsi
particolarmente importante quando il bambino è
esposto ad interazioni sfavorevoli (abuso e
trauma)?
218
Non solo è probabile che i genitori con elevata
capacità riflessiva promuovano un Attaccamento
Sicuro nei propri figli, ma anche che
lAttaccamento Sicuro possa rappresentare un
precursore fondamentale di una solita capacità
riflessiva
219
Modello Terapeuticoche ripercorre levoluzione
ontogenetica
  • dallAttaccamento (con base sicura)?
  • allEsplorazione (con un monitoraggio
    metacognitivo
  • che completa un aspetto del
    ciclo intergenerazionale)?

220
(No Transcript)
221
(No Transcript)
222
(No Transcript)
223
La trasmissione intergenerazionale
dellattaccamento
  • Nel tracciare un quadro clinico uno psichiatra
    deve avere laccortezza di non basarsi solo sui
    metodi di colloquio tradizionali, ma di
    effettuare, se possibile, uno o più colloqui
    familiari. Nessunaltra tecnica può svelare in
    modo più rapido i veri aspetti degli schemi
    attuali, e fornire indizi su come si siano
    sviluppati.()

224
La trasmissione intergenerazionale
dellattaccamento
  • Nel corso dei colloqui clinici familiari possiamo
    ottenere una prospettiva molto più ampia rispetto
    alla genesi delle attuali difficoltà.
    Approfittando di tali occasioni per tracciare un
    albero genealogico dettagliato, potremo
    evidenziare per la prima volta dati essenziali,
    specialmente se potremo contare anche sulla
    partecipazione dei nonni
  • (Bowlby, 1977)?

225
La trasmissione intergenerazionale
dellattaccamento
  • Una base familiare sicura si può definire come
    una famiglia che fornisce una rete affidabile di
    relazioni di attaccamento che consentono a tutti
    i membri della famiglia e a qualsiasi età di
    sentirsi abbastanza sicuri da spingersi ad
    esplorare le relazioni che ci sono tra loro e
    quelle che hanno esplorato allesterno della
    famiglia
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