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1Direzione Generale Agricoltura
Nuove normative fitosanitarie e linee guida UNA
OPPORTUNITA DA COMUNICARE
Tiziano Galassi e Floriano Mazzini Piacenza
13 novembre 2009
2Evoluzione quadro normativo
Conclusione delliter di valutazione dei
prodotti fitosanitari (PPP) oggetto di ritiro
volontario
Registrazione dei PPP in base a All. III
Direttiva 91/414 Applicazione delle Limitazioni
Previste dalla Revisione
Riclassificazione dei (PPP) in base allo
standard internazionale GHS
Applicazione nuovo Regolamento con
identificazione PPP - CUT OFF (7 ?) -
Candidati alla sostituzione
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3Evoluzione quadro normativo
Incertezza
Conclusione delliter di valutazione dei
prodotti fitosanitari (PPP) oggetto di ritiro
volontario
Registrazione dei PPP in base a All. III
Direttiva 91/414 Applicazione delle Limitazioni
Previste dalla Revisione
Riclassificazione dei (PPP) in base allo
standard internazionale GHS
Applicazione nuovo Regolamento con
identificazione PPP - CUT OFF (7 ?) -
Candidati alla sostituzione
3
4Evoluzione quadro normativo
Direttiva 91/414 Revisione delle sostanze attive
Regolamento che sostituirà la Direttiva 91/414
Direttiva sulluso Sostenibile dei pesticidi
Quali ricadute sulle Linee Guida Nazionali
4
591/414 IPM
691/414 IPM
Effetti della revisione sui DPI Emilia - Romagna
- Percentuale di sostanze attive escluse e che
- erano presenti nei disciplinari 20 25
- Percentuale di sostanze attive inserite in
- Allegato I e che erano presenti
- nei disciplinari 67
- Percentuale di nuove sostanze attive
- di recente introduzione e inserite
- nei disciplinari 95
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791/414 IPM
Effetti della Direttiva (Dir. 91/414) su IPM in
Emilia-Romagna (Differenza nei DPI 2004 con il
2007)
8NUOVO REGOLAMENTO
- Maggiore protezione per luomo, gli animali
- e lambiente
- Attenzione ai Gruppi vulnerabili
- (donne incinte e in allattamento, i nascituri, i
- neonati e i bambini, gli anziani, i lavoratori e
i - Residenti fortemente esposti)
- Ampio spazio al principio di precauzione
9NUOVO REGOLAMENTO
Nuova valutazione dei PPP
Diverse categorie
Candidati alla Sostituzione
Sostanze a basso rischio
Sostanze di Base
Sostanze Cut Off
Sostanze Standard
Le sostanze non sono tutte uguali
9
10NUOVO REGOLAMENTO IPM
Introdotta la valutazione comparativa (Comparati
ve assessment)
- Riduzione del 20-35 delle quantità
- impiegate di prodotti di sintesi
- Miglioramento dellimpatto su uomo e ambiente
- Riduzione prodotti a elevata
- tossicità acuta tra il 70 ed il 90
- Riduzione prodotti ad elevata
- tossicità cronica fra il 40 e il 95
- Rigoroso rispetto dei limiti previsti
- per i residui
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11IPM Cronic risk
11
12IPM Cronic risk
12
13IPM Cronic risk
PPP R48
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14Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
Approvazione da parte del Parlamento Entrata in vigore Recepimento Gennaio 2009 Dicembre 2009 (?) 2 anni (entro 2011)
Piano dazione e sanzioni 3 anni (entro 2012)
Supporti per difesa integrata obbligatoria 30 giugno 2013
Certificazione formazione 4 anni (entro 2013)
Applicazione difesa integrata obbligatoria 1 gennaio 2014
Prescrizioni per la vendita 6 anni (entro 2015)
Ispezione irroratrici 7 anni (entro 2016)
15Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
PIANO DAZIONE NAZIONALE
22/10/2009 Presentato Schema di Piano Entro 31
gennaio 2010 presentare osservazioni altera.dani
ela_at_minambiente.it (dott.ssa Daniela
Altera) m.desantis_at_politicheagricole.gov.it
(dott. Maurizio De Santis) Forum di
consultazione MiPAAF
16Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
- Obiettivi strategici del PAN
- Protezione del consumatore
- Protezione degli operatori agricoli e degli
utilizzatori non professionali - Protezione della popolazione presente nelle aree
agricole - Tutela dellambiente acquatico e delle acque
potabili - Tutela della biodiversità e degli ecosistemi
- Protezione della popolazione nelle aree
pubbliche (parchi, scuole, etc.) - Strumenti prioritari
- Diffusione della difesa integrata e della
produzione biologica - Formazione degli operatori del settore
- Sensibilizzazione della popolazione sugli
effetti dellimpiego dei PF
17Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
Art. 14 Difesa integrata All. III Principi
generali di difesa integrata
- La Direttiva prevede che gli Stati membri
adottino pratiche / prodotti che abbiano il minor
rischio per salute umana e ambiente - Livello obbligatorio (IPM base)
- Entro il 1 gennaio 2014 stabilire le condizioni
per la applicazione dei principi generali di
difesa integrata (All. III) -
- Livello volontario (IPM avanzata)
- Prevedere incentivi e soluzioni tecniche per
lapplicazione di norme coltura di difesa
integrata - Favorire la diffusione della Agricoltura
biologica (Reg. 834/2007/CE)
18Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
- Livello obbligatorio (IPM base)
- Con il supporto del mondo scientifico,
predisposizione di - Manuali sulle tecniche di difesa integrata e
controllo integrato delle infestanti - Soluzioni tecniche a basso impatto su salute e
ambiente che consentono di ridurre limpiego di
PF (gestione terreno, rotazioni, monitoraggio
parassiti, modelli previsionali, soluzioni
biologiche, ecc.) - Applicazione di soluzioni tecniche a basso
impatto sulle diverse colture - Manuale sulle tecniche di agricoltura biologica
- Prosecuzione del lavoro svolto dal Gruppo di
lavoro MiPAAF - Livello volontario (possibile concessione di
aiuti IPM avanzata) - Predisposizione di
- - Linee guida per la difesa integrata delle
colture e il controllo integrato delle infestanti - sulle principali colture del nostro Paese
prosecuzione del lavoro svolto dal - Comitato Nazionale (sulla base della Decisione
3864/96 Com. Star UE, dellall. III e - di nuove risultanze tecniche)
- Norme tecniche regionali per la difesa integrata
delle colture e il controllo integrato - delle infestanti sulla base delle precedenti
Linee guida - Indirizzo per tutte le aziende agricole
- Vincolante per le aziende che aderiscono ai
progr. IPM avanzati
19Direttiva Uso sostenibile dei pesticidi
- Inoltre, lo schema prevede
- - Supporti alle attività del Comitato Nazionale
Difesa Integrata - Sistemi informativi con le sostanze attive
- Banca dati con linee guida nazionali e norme
regionali - Supporti per lapplicazione della difesa
integrata e dellagricoltura biologica che ogni
regione deve attivare - Monitoraggio e diffusione dei dati climatici
- Sistemi e reti per il monitoraggio delle
patologie e delle infestazioni - Elaborazione dei dati climatici, delle
infestazioni e delle patologie e loro
diffusione - Servizio di coordinamento e assistenza tecnica
alle aziende per DI e AB - Sistema di controllo dellapplicazione dei
principi di difesa integrata - Informatizzazione del registro dei trattamenti
20Nuova Direttiva IPM
Limitazioni del rischio nel diserbo
- Non vengono utilizzati o sono limitati i PPP
molto persistenti e/o con altissima solubulità - Non vengono utilizzati prodotti residuali nei
frutteti - Nel frumento non si utilizzano prodotti di
pre-emergenza - Normalmente non vengono utilizzate le dosi
minori riportate in etichetta
21Nuova Direttiva IPM
Applicazione di soluzioni a basso impatto
ambientale
- Melo e Pero (circa 32.000 ha)
- Lancio di Antocoride nemoralis
- Circa 35.000 dosi/ha/anno di virus della
granulosi - Circa 800 ettari trattati con nematodi
entomopatogeni - Circa 6.000 ettari in confusione sessuale
- Impiego di Bacillus subtilis
- Pesco (circa 30.000 ha)
- Circa 24.000 ettari in confusione sessuale
- Altre colture
- Diffuso impiego della confusione sessuale
- Lancio di insetti utili in campo e in serra
- Diffuso impiego di Bacillus thuringiensis,
Bacillus subtilis, - Trichoderma, Azadiractina
ecc.
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22Nuova Direttiva IPM
Supporti per garantire lapplicazione dellIPM
- Sviluppo di reti di monitoraggio
- Sviluppo di reti meteorologiche
- Sviluppo di modelli previsionali
- Largo e diffuso utilizzo delle trappole
- per la cattura degli adulti
- Applicazione di soglie di intervento
- Lancio di insetti utili
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23Nuova Direttiva IPM
- Anticipate alcune misure riprese dalla
- nuova direttiva
- - collaudo degli atomizzatori
- - registrazione dei trattamenti nei
- quaderni di campagna
-
- - formazione degli agricoltori e concessione di
- patentini per lautorizzazione
allacquisto e - allutilizzo dei prodotti più pericolosi
- (35.000)
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24Nuova Direttiva IPM
- IMP LIVELLO OBBLIGATORIO
- Occorre incrementare gli studi di base, definire
manuale e incrementare I supporti allasistenza
tecnica - Servizi Meteorologici
- Servizi di Previsione e avvertimento sulle più
importanti avversità parassitarie - Monitoraggio dei parassiti su base territoriale
- Coordinamento nellapplicazione dei supporti e
nellattività dei tecnici con produzione di
bollettini territoriali - Piano di comunicazione per le aziende agricole
25Nuova Direttiva IPM
- IPM LIVELLO VOLONTARIO
- Si intende incrementare lattuale sistema IPM
portando particolare attenzione sulla qualità dei
prodotti fitosanitari impiegati.
26Nuova normativa e IPM
- Il quadro normativo è quindi in forte
- evoluzione e molte sono ancora le incertezze
- I PPP non sono tutti uguali e il futuro degli
- agrofarmaci sarà sempre più legato ai loro
- effetti nei confronti degli operatori, dei
- consumatori e dellambiente
- I disciplinari IPM hanno assecondato e
- accompagnato e in parte anticipato questa
- evoluzione
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27Nuova normativa e IPM
LIPM sarà lo standard europeo.
Lesperienza italiana dimostra che siamo pronti
e siamo in grado di produrre soluzioni avanzate
LOPPORTUNITA E STRAORDINARIA
E quindi ora di valorizzare e comunicare le
nostre esperienze
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28IPM Cosa comunicare
QUALE LOBIETTIVO
PROMUOVERE LIPM
O
PROMUOVERE I PRODOTTI OTTENUTI NEL
RISPETTO DELLIPM
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29IPM Cosa comunicare
PROMUOVERE LIPM
PROMUOVERE I PRODOTTI OTTENUTI NEL
RISPETTO DELLIPM
PROGRAMMA SPECIFICO DI COMUNICAZIONE
VALORIZZAZIONE DI MARCHI IN CUI LIPM SIA LO
STANDARD PRODUTTIVO
CERTIFICAZIONE DI PROCESSO
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30IPM COME UNAZIENDA
Prodotto da vendere
Area di sviluppo
Disciplinari di Produzione integrata
Ricerca e sperimentazione
Concorrenti/Alleanze
Target
AZIENDAIPM
Relazioni con il mercato
Capi area
Venditori
Supporti
Tecnici dellassistenza tecnica
31IPM Cosa comunicare
Fare applicare lIPM
Promuoverne I valori dellIPM
Già in atto e da Potenziare nel contesto Degli
indirizzi della direttiva
Da progettare
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32PIANO DI COMUNICAZIONE PER PROMUOVARE LIPM
Elementi preliminari da identificare
- Valori aggiunti consentiti dallIPM
- Identificazione del Target
- Analisi dei bisogni del target
33PIANO DI COMUNICAZIONE PER PROMUOVARE LIPM
- Potenziale target
- OP e tecnici impegnati nel nostro sistema
produttivo - Aziende agricole impegnate nel nostro sistema
produttivo - Sistema politico regionale, nazionale,
comunitario - Sistema politico locale regionale,
provinciale e comunale - 5.6. Lobby ambientalistiche che operano a
livello comunitario e - nazionale
- 7.8. Mondo accademico nazionale e mondo
accademico europeo - (OILB ecc.)
- 9.10 GDO estera e GDO nazionale
- 11.12. Consumatori regionali, nazionali e esteri
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34Conclusioni
Occorre quindi una mobilitazione globale in
cui tutti i soggetti del sistema IPM
interagiscano in modo coeso e sinergico per
capitalizzare e valorizzare quanto fatto in
questi anni senza venire penalizzati da soluzioni
di retroguardia che potrebbero imporre Paesi più
potenti del nostro, ma che su questo settore
scontano indubbi ritardi.
Occorre attivarsi rapidamente, in questo modo
sarà anche possibile recuperare imposizioni che
il mercato estero senza supporti scientifici ci
impone e che tanti problemi stanno creando al
futuro dellIPM
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35Grazie
per lattenzione