Title: SOCIAL VALUE
1SOCIAL VALUE Corso di specializzazione in
project design e management delle iniziative
finanziate dallUE ID 5442
- Modulometodologie di progettazione sociale
- Docente Matteo Valdes
2- Argomenti e articolazione delle attività
- Venerdì 26 febbraio
- Introduzione alla metodologia della progettazione
sociale - Gli elementi e le fasi della progettazione
- Esercitazioni pratiche
- Sabato 27 febbraio
- La valutazione dei progetti sociali
- Le fasi e gli strumenti della valutazione
- Il questionario di valutazione
- Esercitazioni pratiche
3Alcune indicazioni bibliografiche di
base Liliana Leone, Milena Prezza Costruire e
valutare i progetti nel sociale Manuale operativo
per chi lavora su progetti in campo sanitario,
sociale, educativo e culturale. Franco
Angeli Giorgio Bisbirri Guida alla
progettazione sociale Centro di Servizio per il
Volontariato delle Marche Disponibile online
http//www.csv.marche.it/Documentazione/guide/guid
aprogettazionesociale2004.pdf
4Alcune definizioni di partenza Progettazione La
progettazione può essere definita in generale
come una attività cognitiva volta alla produzione
o alla trasformazione di condizioni e/o altri
prodotti materiali Per definizione la
progettazione sociale può avere una portata molto
ampia e comprendere una tipologia molto
eterogenea di interventi In senso lato ogni
azione che produca effetti su una certa categoria
di individui ha ripercussioni sociali Progettaz
ione sociale La particolarità della progettazione
sociale è caratterizzata dal fatto di essere
finalizzata alla produzione di servizi alle
persone, in genere con lobiettivo di aumentarne
il benessere e/o diminuirne i disagi
5- La varietà della progettazione sociale
- Potremmo far rientrare dentro la categoria di
progetto sociale interventi molto diversi tra
loro, come ad esempio - Un intervento di formazione e/o di qualificazione
professionale - Un intervento rivolto a favorire la
de-ospedalizzazione degli anziani - Lintervento di unassociazione di quartiere che
progetta un centro di aggregazione per giovani - La creazione di un servizio di consulenza
psicologica rivolto alle vittime della violenza - Una campagna di sensibilizzazione per dissuadere
luso di sostanze stupefacenti - Un intervento di reinserimento lavorativo di
ex-detenuti tramite borse lavoro - La creazione di un servizio di biblioteca per
bambini allinterno di una struttura sanitaria - La diffusione di un sistema di informazioni
sulle offerte di lavoro presenti in un
determinato territorio per favorire lincontro
tra domanda e offerta di lavoro - Ecc..
6Le tappe del percorso di progettazione
sociale Pur nella pluralità che caratterizza la
progettazione sociale si possono identificare dei
passaggi standard e comuni alla maggior parte dei
progetti Ideazione- attivazione- stesura del
progetto- realizzazione-valutazione Ideazioneè
il momento iniziale di un progetto, in cui si
decodificano le motivazioni che stanno alla base
dello stesso. Viene definito il tipo di
intervento che si vuole realizzare e si
cominciano a delineare le linee di
intervento Attivazione è la fase in cui si
definiscono i presupposti materiali per la
realizzazione di un progetto dal reperimento
delle risorse, ai soggetti che saranno coinvolti
nella realizzazione degli interventi Stesura del
progettoconsiste nella stesura materiale di un
documento progettuale e si articola al suo
interno in diverse fasi Realizzazione del
progetto è rappresentata dallerogazione
materiale dei servizi e/o delle
prestazioni Valutazione consiste in una
operazione di verifica dei risultati raggiunti,
di analisi dei punti di forza del progetto e
dellindividuazione delle sue eventuali criticità
71/5 lideazione di un progetto sociale In
generale si è portati a pensare che le idee
nascano prima delle azioni che si intendono
realizzare Uno schema logico di ideazione azione
dovrebbe prevedere
Individuazione di problemi e bisogni sociali non
soddisfatti ? Ideazione di interventi e
azione ? Progettazione e realizzazione delle
azioni concrete Molto spesso, tuttavia, alla
base dellideazione di un progetto sociale
possono esserci input di altro tipo precedenti
esperienze nellambito di intervento, reti di
relazioni tra singoli e istituzioni, esistenza di
risorse sotto-utilizzate, etc
8- 2/5 lattivazione
- In cosa consiste lattivazione di un progetto
sociale? - Creazione di un network di relazioni e di una
partnership con i soggetti coinvolti nel progetto
e definizione del problema - Individuazione delle strategie e delle risorse
- Durante la fase di attivazione di un progetto
dobbiamo porci diverse domande - Cosa si intende realizzare?
- Con chi è necessario interagire e confrontarsi?
- Come è possibile realizzare ciò che si è ideato,
attraverso quali canali e quali risorse
materiali? -
9Ideazione e attivazione Quali soggetti entrano
nelle prime due fasi del processo di
progettazione sociale? Una distinzione
analitica e teorica ci permette di individuare
almeno cinque tipi di soggetti Promotore/i è il
soggetto (o i soggetti) da cui ha origine
lideazione del progetto Titolare/i sono coloro
che si fa carico dellattivazione del progetto e
ne seguono materialmente liter Finanziatore è
il soggetto che mette a disposizione le risorse
economiche per la realizzazione del
progetto Attuatori coloro che materialmente
erogano i servizi e le prestazioni Soggetti
della rete di implementazione tutti coloro che a
vario titolo sono coinvolti nellesecuzione
operativa del progetto
103/5 la stesura del progetto Questa fase consiste
nella scrittura materiale di un documento
progettuale La stesura del progetto è necessaria
sia quando si partecipa ad un bando per ottenere
dei finanziamenti esterni, sia quando dei
soggetti decidono di realizzare un intervento in
autonomia
- Nel primo caso la stesura materiale del progetto
è vincolata alla compilazione di un formulario,
nel secondo (generalmente) la forma della stesura
è libera - In entrambi i casi è possibili individuare alcuni
elementi costitutivi della stesura di un
progetto che dovrebbero sempre essere presenti - La definizione del problema e la sua analisi
introduttiva - Lindividuazione degli obiettivi
- Lindividuazione della popolazione target
- La descrizione delle attività che verranno
svolte e del modello di intervento - la descrizione di mezzi e risorse materiali
113/5 la stesura di un progetto a- La definizione
del problema e la sua analisi introduttiva Nella
prima parte di un documento progettuale si devono
esporre (generalmente in forma libera) alcuni
contenuti
- Quale è il problema specifico (o i problemi) su
cui si vuole agire - In che modo si manifesta il problema
- Quali sono le possibili cause del problema
- Quali sono i soggetti interessati al problema
- Quale è lincidenza del problema e quale è il suo
trend - Chi eventualmente si sta già occupando di questo
problema e in che modo - Necessità di conoscenze specialistiche e
approfondite - La stesura di un progetto avviene infatti
avvalendosi della collaborazione di esperti nei
settori di intervento nei quali si interviene
12La prima fase della stesura di un progetto è il
prodotto di una riflessione introduttiva attorno
al tema su cui si sta intervenendo. In questo
step è necessario porsi dei quesiti di partenza
che permettano di spiegare in modo esaustivo
allesterno le ragioni che stanno alla base
dellintervento programmato Un esempio concreto
un progetto di inserimento lavorativo dei
disabili
Definizione di handicap e vari tipi di handicap
Come le varie limitazioni fisiche incidono sul
lavoro
La legislazione in materia di inserimento mirato
dei disabili
la definizione del problema e la sua analisi
introduttiva
Descrizione degli interventi già operativi in
materia di inserimento lavorativo per i disabili
Quantificazione dei disabili occupati nei vari
settori (nel territorio e a livello nazionale)
Individuazione dei potenziali settori di
inserimento lavorativo
13La parte introduttiva di un progetto dovrebbe
sempre contenere unanalisi di contesto o dello
scenario di riferimento Questa consiste in una
rappresentazione quantitativa del fenomeno sul
quale si intende intervenire e dellutenza
potenziale coinvolta nellazione
Per rappresentare quantitativamente un fenomeno è
necessario utilizzare indicatori statistici
appropriati Indicatore è una misura in grado di
sintetizzare un fenomeno osservato. Assume la
forma di un valore matematico, in genere espresso
in percentuale, che quantifica un fenomeno o il
rapporto tra due fenomeni Uno dei limiti di
molte analisi di contesto è dato dal fatto che i
dati sono presentati in valori assoluti e non
relativi o standardizzati
14Rapporti statistici tassi dincremento Rapporti
statistici . Rappresentano il modo più semplice
per descrivere lintensità di un fenomeno e
operare confronti I rapporti statistici
consistono nel rapportare lammontare di un
collettivo che presenta un particolare carattere
con un la numerosità di un un altro collettivo.
Lobiettivo è esprimere, in termini relativi,
lintensità con cui si presenta il fenomeno
osservato rispetto ad un altro. Esempi di
rapporti statistici (N. di laureati/ popolazione
totale) x100 (N. di disoccupati/ popolazione
attiva) x 100 (N. di studenti che non frequentano
la scuola/numero iscritti) x100 (Nati in un anno/
ammontare medio della popolazione in quellanno)
x1000 (Popolazione anziana/ popolazione giovane)
x 100 .ecc
15tassi dincremento Gli indici di incremento
possono essere definiti indicatori di movimento
descrivono di quanto è cresciuto o diminuito un
fenomeno in un determinato periodo di
tempo Tasso di incremento Tasso di
incremento medio annuo
16- 3/5 la stesura di un progettob-
lindividuazione degli obiettivi - Possiamo distinguere tra diversi livelli di
individuazione degli obiettivi - - Lo scopo generale del progetto
- - I sottoobiettivi
- Gli obiettivi specifici
- Lo scopo generale del progetto si ricollega al
punto precedente (la definizione del problema)
e consiste in una dichiarazione di intenti
formulata in modo ampio e vago - Favorire il benessere di una certa categoria di
individui - Diminuire il disagio giovanile
- Contrastare le dipendenze
- Favorire la deospedalizzazione degli anziani
- ecc
- Quando uno scopo generale è molto ampio, si
possono individuare alcuni sottoobiettivi più
particolari - Gli obiettivi specifici, infine, sono quelli che
indicano con precisione e in modo concreto quali
cambiamenti e/o risultati sono attesi
17(No Transcript)
18Man mano che ci si sposta dagli scopi generali ai
sottoobiettivi e agli obiettivi specifici aumenta
il livello di dettaglio e di precisione del
concetto espresso come risultato da
ottenere Generalmente gli obiettivi specifici si
identificano con azioni concrete da raggiungere
attraverso gli interventi che vengono
pianificati Cio che caratterizza gli obiettivi
specifici è la verificabilità del loro
conseguimento effettivo attraverso lelaborazione
e limpiego di indicatori specifici
19La condivisione degli obiettivi La condivisione
degli obiettivi specifici come premessa per il
loro conseguimento Alcune domande di
partenza Chi deve condividere gli
obiettivi? Quando verificare la condivisione
degli obiettivi? Con quali strumenti e metodi
verificare la condivisione degli obiettivi?
20La stesura di un progettoc- lindividuazione
della popolazione target Questo passaggio
consiste nellidentificare i beneficiari
dellintervento e i soggetti a cui si rivolge lo
stesso Spesso, ma non necessariamente, le due
categorie di soggetti coincidono I beneficiari e
i destinatari delle azioni possono coincidere o
non coincidere. In entrambi i casi è necessario
quantificare con la maggiore precisione la loro
numerosità Necessità di valutare le risorse a
disposizione in funzione del numero di interventi
e/o beneficiari che si intendono
servire Principio di prevedibilità e
calcolabilità delle azioni inserite in un progetto
21- lindividuazione della popolazione target il
contatto - a seconda della tipologia degli interventi
programmati può rendersi necessario stabilire
preliminarmente un contatto tra lequipe del
progetto e la popolazione target - Questo avviene in modo particolare gli interventi
che prevedono un coinvolgimento diretto dei
destinatari dei servizi (ad esempio come utenti) - Tipologie di contatto
- in alcuni casi i destinatari non hanno una reale
possibilità di scelta se entrare o meno
allinterno del progetto. In questi casi,
generalmente, il contatto con gli utenti è
mediato dai responsabili delle strutture nei
quali si opererà - In altri casi è necessario intervenire
direttamente (attraverso attività preliminari di
informazione e/o sensibilizzazione) sui
destinatari in modo tale da creare consenso e
condivisione attorno al progetto
223/5 la stesura di un progettod- La descrizione
delle attività che verranno svolte e del modello
di intervento Cenni alla suddivisione in
macrofasi e azioni Ogni progetto può esaurirsi in
una singola azione o articolarsi in una
molteplicità di azioni. Nel caso in cui le azioni
siano molto numerose ed eterogenee è possibile
aggregarle allinterno di macrofasi allinterno
delle quali inserire azioni rivolte ad uno stesso
obiettivo particolare o parziale Ogni azione
deve essere descritta in modo dettagliato e
preciso allinterno del documento
progettuale Ladozione di uno schema temporale
(ad esempio attraverso un diagramma di Gant)
rappresenta un modo immediato e sintetico di
rappresentare larticolarsi delle azioni previste
da un progetto
23(No Transcript)
244/5 la stesura di un progettoe- descrizione dei
mezzi e delle risorse materiali La stesura del
budget Budget economico contiene la previsione
dei costi da sostenere, suddivisa per tipologia e
voci di spesa Budget finanziario indica la
fonte delle risorse economiche che verranno
utilizzate per coprire le spese previste
25(No Transcript)
26Schema ratto da L. Leone e M. Prezza costruire e
valutare i progetti nel sociale
274/5 la realizzazione del progetto 5/5 la
valutazione Non sempre esiste una successione
temporale precisa tra realizzazione del progetto
e valutazione Nel caso di progetti di lungo
periodo è possibile che la valutazione intervenga
durante la realizzazione delle diverse fasi del
progetto stesso
28La valutazione dei progetti sociali La
progettazione sociale deve essere intesa come un
processo dinamico e complesso è dunque utile e
necessario poter intervenire in corso dopera per
apportare correttivi e miglioramenti Necessità
di tenere costantemente sotto controllo i
momenti del processo in una prospettiva di
miglioramento continuo e implementazione dei
servizi La valutazione ha come obiettivo
finale quello di restituire una immagine dei
risultati ottenuti da un progetto per permetterne
il suo rafforzamento, la sua correzione e per
orientare i soggetti politici nelle future
decisioni programmatorie
29Valutazione, verifica e controllo Spesso si
associa il termine valutazione a quello di
controllo e/o verifica Questo contribuisce a
creare un atteggiamento di diffidenza (da parte
dei controllati) nei confronti di questo tipo di
attività Evitare un incomprensione A differenza
del controllo/verifica il processo di valutazione
non è finalizzato semplicemente al riscontro di
errori e del raggiungimento/non raggiungimento
degli obiettivi Controllo e verifica possono
anche far parte di un processo di valutazione, ma
questo prevede anche (e soprattutto) un momento
costruttivo. gt La correzione non è fine a se
stessa gt La correzione non ha intenti
sanzionatori gt La correzione è finalizzata al
miglioramento costruttivo La valutazione non è
solo correzione ma anche valorizzazione dei
risultati positivi
30- Le diverse declinazioni della valutazione
- I soggetti chi ha interesse a valutare i
progetti sociali? - La valutazione è un processo i cui risultati sono
utili per diversi soggetti - I soggetti (pubblici) erogatori dei
finanziamenti questi devono poter valutare il
buon andamento dellintero processo e la coerenza
dei progetti con le proprie linee di indirizzo
(verifica esterna) - - Gli esecutori dei progetti sono a loro volta
interessate a (auto)valutare lefficacia delle
azioni intraprese, il conseguimento dei
risultati, lemergere delle criticità e gli
elementi di forza (verifica interna) - I contenuti e i livelli della valutazione cosa
si deve valutare? - La verifica esterna è finalizzata a verificare
liter della progettazione, la loro coerenza,
landamento della spesa - La verifica interna proprie azioni operative e i
risultati che queste conseguono - I diversi livelli della valutazione rispondono a
logiche simili, ma non devono sovrapporsi.
31I principi del processo di valutazione Principio
di auto-valutazione Ogni soggetto che svolge un
ruolo allinterno del sistema integrato dei
servizi dovrebbe essere interessato a valutare il
proprio operato e utilizzare le indicazioni
emerse per migliorare la propria
attività Principio dei diversi livelli di
valutazione Il sistema integrato prevede diversi
livelli di responsabilità. A ciascuno di questi
corrisponde (o dovrebbe corrispondere un livello)
di valutazione Principio di non
auto-referenzialità Ogni ricerca valutativa deve
raccogliere informazioni dal numero maggiore di
fonti e confrontare i riscontri ottenuti da
ciascuna Principio di confrontabilità Si devono
utilizzare metodologie e tecniche condivise e
standardizzate per permettere di mettere a
confronto i risultati di diverse
valutazioni Principio di trasparenza Vanno
sempre specificate con chiarezza le fonti, gli
strumenti i metodi di indagine impiegati Cfr
De Ambrogio, Valutare il Piano Sociale di Zona
a cura di U. De Ambrogio in Battistella, De
Ambrogio, Ranci il Piano di zona. Costruzione,
gestione, valutazione, Carocci.,2004
32- La valutazione esterna
- Obiettivi e finalità
- Verifica delladozione, dellavvio e dei
contenuti dei progetti - Presenza di programmazioni sociali coerenti con
le politiche e gli orientamenti della legge, del
piano e/o del provvedimento da cui hanno origine
i finanziamenti - Stato di avanzamento dellintero progetto
- Andamento della spesa
- Ricadute sugli utenti/destinatari dei servizi
erogati
33- Le tre fasi della valutazione
- Ex ante
- In questa fase si analizzano i documenti
progettuali la loro conformità con le linee di
indirizzo e la loro ammissibilità - In itinere
- Si valuta landamento del processo, si monitorano
gli esiti parziali ottenuti, si riscontrano i
punti di criticità e quelli di forza - Ex post
- Si individuano i risultati ottenuti, si valuta la
corrispondenza tra questi e gli obiettivi
indicati nei documenti. Si analizzano i più
significativi casi di successo e insuccesso
per diffondere le buone prassi e proporre
correttivi in vista del triennio successivo
34- La valutazione interna
- Il disegno della ricerca valutativa
- Lattività di valutazione dei progetti di
intervento operativi deve essere definita a
priori e organizzata in modo tale da garantire - riscontri sui risultati ottenuti
- indicazioni sulla corrispondenza tra quanto
pianificato e quanto realizzato - riscontri sul coinvolgimento dei diversi attori
- indicazioni sulla qualità degli interventi
realizzati e sul grado di soddisfazione degli
utenti - Data la varietà delle azioni che possono essere
caratterizzare la programmazione sociale non è
possibile costruire un unico modello di ricerca
che sia universalmente valido. - Ogni ricerca valutativa deve essere costruita
tenendo conto della peculiarità e della
specificità dellintervento che si va a valutare - Questo richiede, tra le altre cose, un
coinvolgimento di professionalità particolari e
differenti nelle diverse equipe chiamate a
operare nel percorso di valutazione
35- Alcuni strumenti metodologici comuni ai diversi
disegni di ricerca valutativa - Nonostante ogni ricerca vada impostata sulla base
di criteri specifici alcuni strumenti
metodologici di rilevazione si ritrovano in quasi
tutte le valutazioni - Schede di monitoraggio (raccolta di informazioni
di base) - Somministrazione di questionari (agli utenti
finali) - Interviste qualitative
- Focus group
36- Schede di monitoraggio
- Cosa possono contenere?
- - Informazioni sui soggetti attuatori
- Stato di realizzazione
- Servizi realizzati e prestazioni erogate
- Durata e data di avvio
- Il livello di integrazione con i diversi
soggetti - Rendicontazione della spesa sostenuta
37I questionari di valutazione dei servizi rivolti
agli utenti Unimportante parte della
valutazione può essere rivolta ai destinatari
finali delle prestazioni per verificarne le loro
caratteristiche, il grado di soddisfazione e i
risultati ottenuti Lobiettivo è quello di avere
dei riscontri diretti sulla qualità dei servizi
erogati in una prospettiva che si rifà, in parte,
ai criteri delle ricerche sulla soddisfazione
degli utenti La raccolta dei dati può riguardare
luniverso dei destinatari dei servizi o un
campione rappresentativo di essi (la scelta
dipende dallampiezza delluniverso e dalle
risorse a disposizione) La raccolta di
informazioni attraverso un questionario impone la
gestione di una quantità di dati molto più ampia
di quelle raccolte con le schede di monitoraggio
(in linea di massima, per ogni progetto può
essere prevista una sola scheda di monitoraggio e
tanti questionari di valutazione quanti sono gli
utenti del servizio)
38- Il questionario
- Un questionario è uno strumento metodologico
attraverso cui si raccolgono informazioni in
maniera diretta su un determinato insieme di
individui. - Nonostante la costruzione di un questionario
possa apparire molto semplice (trattandosi
soltanto della formulazione di domande), per
impostare correttamente questo strumento è
necessario conoscere alcune nozioni tecniche di
base ed evitare di commettere errori molto
comuni. - Le principali tecniche di somministrazione del
questionario sono due - intervista diretta (telefonica- faccia a faccia)
- auto-compilazione
- Lauto-compilazione rappresenta la tecnica
economicamente più conveniente, ma espone a
maggiore rischi di interpretazione delle domande
da parte dei soggetti del campione e in molti
casi rappresenta una scelta obbligata. - Un questionario auto-compilato deve essere
impostato nella maniera più semplice possibile
39Alcuni concetti di base Universo di riferimento
e popolazione osservata - Luniverso di
riferimento è linsieme dei soggetti rispetto ai
quali si intendono ottenere le informazioni. -
La popolazione osservata (collettivo statistico)
è rappresentata dai soggetti effettivamente
coinvolti nellosservazione. Nel caso di
rilevazioni censuarie universo di riferimento e
popolazione osservata coincidono. Nel caso di
rilevazioni campionarie, la popolazione osservata
è una parte delluniverso di riferimento. Esiston
o specifiche tecniche statistiche di
campionamento per determinare la dimensione di un
campione che sia rappresentativo dei fenomeni che
si intende osservare allinterno delluniverso di
riferimento Nel caso di rilevazioni campionarie
si parla di statistica inferenziale
40Unità di analisi (casi osservati) Una unità di
analisi (o caso osservato) è rappresentato dal
soggetto che rientra nella rilevazione. Nel caso
di un questionario ogni individuo che risponde
rappresenta una unità di analisi (caso
osservato) Variabili e modalità di risposta Ogni
informazione rilevata rappresenta una
variabile. Una variabile è quindi linformazione
di base che viene raccolta attraverso il
questionario. Le diverse risposte che possono
essere date ad una domanda rappresentano le
modalità della variabile
41- Sesso
- Maschio
- Femmina
- Come valuta il livello di puntualità raggiunto
dal servizio bus amico? - Scarso
- Mediocre
- Sufficiente
- Buono
- Ottimo
- Quanto si ritiene soddisfatto della qualità del
servizio di trasporto sociale bus amico? - Per nulla soddisfatto
- Poco soddisfatto
- Abbastanza soddisfatto
- Molto soddisfatto
2 modalità per la variabile sesso
5 modalità per la variabile giudizio sulla
puntualità
4 modalità per la variabile livello di
soddisfazione
42- Le domande possono presentarsi in forma aperta o
chiusa (questo dipende dal tipo di informazione
che si rileva e dalle caratteristiche del
fenomeno osservato) - Sesso
- Maschio
- Femmina
- Comune di residenza
- ___________________
- Il numero delle modalità in alcuni casi è fisso,
in altri casi è determinato dalle scelte del
ricercatore
Per nulla soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto Non soddisfatto Soddisfatto
43Le informazioni raccolte tramite un questionario
di valutazione vanno organizzate in una matrice
di dati CxV (casi per variabili) Una matrice è
un foglio di lavoro che contiene tutte le
informazioni raccolte tramite un questionario che
possono essere trattate ed elaborate in maniera
unitaria Nelle righe vanno inseriti i casi Nelle
colonne vanno inserite le variabili
44Una matrice di dati si presenta quindi in questa
forma
45Dalla matrice completa alla rappresentazione dei
dati Una volta che i dati sono stati raccolti
questi vanno rappresentati attraverso tabelle e/o
grafici La forma più semplice e immediata di
rappresentare una variabile è la tabella. In una
tabella viene rappresentata la frequenza con cui
si presenta ogni modalità Le frequenze possono
essere rappresentate in modo assoluto o relativo
(percentuale) È possibile costruire una
distribuzione di frequenza da una matrice in modo
rapido tramite excell
46In una stessa tabella possono essere incrociate e
rappresentate contemporaneamente due variabili
(una nelle righe e una nelle variabili) Tabelle
a doppia entrata (con frequenze assolute e
percentuali)
47Le frequenze delle tabelle a doppia entrata
espresse in percentuale possono essere calcolate
sulla base delle righe, delle colonne o del
totale. Nel caso del nostro esempio la
distribuzione più corretta è quella che presenta
le percentuali di riga (slide precedente)
48Nella rappresentazione tabellare spesso le
variabili sono raggruppate in classi
dampiezza. Il raggruppamento delle
variabili in classi dovrebbe rappresentare il
risultato di una elaborazione successiva alla
raccolta dei dati Laddove possibile, infatti,
occorre sempre raccogliere le informazioni nella
maniera più completa possibile e, solo
successivamente, raggruppare le modalità in gruppi
49Un caso particolare le risposte multiple In
alcuni casi può essere utile formulare una
domanda dando la possibilità a chi risponde di
esprimere più di una opzione di risposta
Quale di questi problematiche la preoccupano
maggiormente? Può indicare fino a un massimo di
due risposte Droga Criminalità Povertà Disoccupaz
ione Inquinamento Violenza Come riportare in
una matrice CxV questa domanda multipla?
50- Poiché ogni variabile può essere rappresentata
con una sola modalità di risposta è necessario
pensare ad una domanda multipla come ad una
sintesi di n. varibili quante sono le opzioni di
risposta - Ipotizzando la domanda
- Quale di questi problematiche la preoccupano
maggiormente? Può indicare fino a un massimo di
due risposte - Droga
- Criminalità
- Povertà
- Disoccupazione
- Inquinamento
- Violenza
- La matrice CxV sarà organizzata in questo modo
51La particolarità della rappresentazione tabellare
di una domanda a risposta multipla è che la somma
delle percentuali non darà mai 100, essendo una
rappresentazione di più variabili dicotomiche in
una stessa tabella
52Poiché non è possibile correggere gli errori
eventualmente presenti in un questionario durante
la fase di rilevazione, è buona norma testare
una versione provvisoria dello stesso Nel caso
di mancate risposte occorre sempre specificare
(nella rappresentazione grafica o tabellare) il
numero di valori mancanti (missing values) Nel
caso vengano rappresentati solo valori relativi
(frequenze in percentuale) occorre specificare il
numero di casi effettivamente osservati In
alcuni casi, se si pensa che le opzioni di
risposta previste non siano in grado di
comprendere tutte le eventuali risposte degli
intervistati è opportuno prevedere lopzione
altro (specificare)