Title: L
1Levento fondatore tra storia e metastoriaFede
cristologica e contemporaneità con Cristo
- Giuseppe Lorizio
- PUL 19 aprile 2007
2Provocazioni filosofiche
- La storia sarà una scienza eccellente, ma non
deve aver la presunzione di arrogarsi le
prerogative del Padre, di rivestire cioè Cristo
di gloria, drappeggiandolo del fulgido manto dei
risultati, come se in ciò consistesse il suo
ritorno (S. Kierkegaard)
3Provocazioni filosofiche
- La verità del cristianesimo è riducibile a quella
della storia? Cè un senso a considerare il
cristianesimo da un punto di vista storico?
Assolutamente no. - La verità del cristianesimo è che chi si
proclamava il messia era veramente il messia, il
Cristo, il Figlio di Dio (M. Henry)
4La tentazione mitico-misterica
-
- Queste cose non avvennero mai,
- ma sono sempre
- (Salustio Secondo Saturnino, De diis et mundo,
IV sec.)
5Contemporaneità
- Fintantoché esiste un credente bisogna che, per
essere divenuto tale, egli sia stato, e che, come
credente, egli sia contemporaneo alla presenza di
Cristo - (S. Kierkegaard)
- contemporaneità ? attualità
6Storia (H. Marrou)
- S P / p
- S storia - P passato - p presente
7I sensi della Scrittura
- Senso letterale
- Senso spirituale
- allegorico
- morale
- anagogico
- scientia ? sapientia
8I sensi della Scrittura
- Littera gesta docet,
- quid credas allegoria,
- Moralis quid agas,
- quo tendas anagogia
- (distico di Agostino di Dacia)
9Risurrezione (1Cor 15,1-11)
- Il messaggio oggetto di conoscenza
- La trasmissione del kerygma
- I quattro verbi che ne descrivono il contenuto
- E stato (e rimane) risvegliato
10Levento fondatore
- Desiderio e irruzione
- Appartiene al mistero dellesistenza umana che
essa non solo si dipani in senso generale come
desiderare, bramare e nostalgia, ma che
lessere umano si slanci verso qualcosa
dellambito divino del mondo celeste
(de-sidera-re) (H. Verweyen).
11Levento fondatore
- Desiderio e irruzione
- La tesi del primo cristianesimo, secondo la
quale il Gesù crocifisso e morto è stato
risvegliato a questa vita immortale,
escatologicamente nuova, della partecipazione
alla vita eterna di Dio, era particolarmente
inusuale perché qui si rivendicava per un evento
nel bel mezzo della storia umana, non ancora
pervenuta alla sua conclusione, ciò che di solito
era oggetto daspettativa per la fine della
storia, in connessione con il giudizio finale
(W. Pannenberg).
12La fede partecipazione allevento fondatore
- Levento storico e insieme metastorico
(possibilità della contemporaneità) - La decisione credente ( deliberazione vitale)
atto storico e metastorico (realizzazione della
contemporaneità)
13Intermezzo musicale
- J. S. Bach, Passione secondo Matteo
- Recitativo (i fatti - in rosso nel manoscritto
revisonato dallA.) - Aria (la partecipazione dei singoli)
- Corale (la partecipazione dei gruppi i due cori
e la decisione)
14Contemporaneità e partecipazione
- La nostra fede fondata dalla fede di Gesù
partecipazione al suo affidamento alla sua
pro-esistenza (rispetto al Padre e rispetto agli
altri) - La contemporaneità della incredulità (decisione
del rifiuto)
15Modalità della fede lascolto della Parola
- a) nei Libri santi, scritti per ispirazione dello
Spirito Santo - b) nel Vangelo, impiantato da Cristo non su
pergamena, ma nei cuori dei credenti, e di cui
gli evangelisti hanno messo per iscritto alcuni
elementi - c) nellazione dello Spirito Santo che nel
cuore dei fedeli, rivela i misteri e che deve,
fino alla fine dei tempi, insegnare alla Chiesa
ogni verità (Marcello Cervini a Trento - CTA V,
11).
16Modalità della fede il culto
- Il gesto cultuale che non esaurisce, né
rappresenta, ma ri-presenta il mistero - La sospensione del chronos nel tempo liturgico
17Sacramentalità
- Allargare gli spazi della sacramentalità
- Si è rimandati, in qualche modo, all'orizzonte
sacramentale della Rivelazione e, in particolare,
al segno eucaristico dove l'unità inscindibile
tra la realtà e il suo significato permette di
cogliere la profondità del mistero. Cristo
nell'Eucaristia è veramente presente e vivo,
opera con il suo Spirito, ma, come aveva ben
detto san Tommaso, tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma, oltre la natura. E un
segno ciò che appare nasconde nel mistero realtà
sublimi. (FeR, 13)
18Sacramentalità
-
-
- Gli fa eco il filosofo Pascal "Come Gesù Cristo
è rimasto sconosciuto tra gli uomini, così la sua
verità resta, tra le opinioni comuni, senza
differenza esteriore. Così resta l'Eucaristia tra
il pane comune (FeR, 13).
19Sacramentalità
-
- Visus, tactus, gustus
- In Te fallitur,
- Sed auditu solo
- Tuto creditur
20Sacramentalità
- Il suo fondamento e la sua scaturigine è
l'intero Triduum paschale, ma questo è come
raccolto, anticipato, e concentrato per sempre
nel dono eucaristico. In questo dono Gesù Cristo
consegnava alla Chiesa l'attualizzazione perenne
del mistero pasquale. Con esso istituiva una
misteriosa contemporaneità tra quel Triduum e
lo scorrere di tutti i secoli. Questo pensiero ci
porta a sentimenti di grande e grato stupore
(Ecclesia de Eucharistia, 5).
21Contemporaneità e testimonianza
- E infatti la rivelazione divina da prima fu
immediata. Tal è quella fatta a profeti e agli
apostoli e altri discepoli, e questi preordinati
a ricevere limmediata comunicazione di Dio non
la ricevettero solamente come si riceve una
testimonianza espressa in parole esterne, ma di
più come si riceve una percezione, ché essi
percepirono internamente le cose divine e la
percezione non ammette errore.
22Contemporaneità e testimonianza
-
- Quelli poi che ricevono questa comunicazione
mediante la testimonianza della Chiesa, la
ricevono anchessi per un mezzo che Iddio rende
infallibile non solo perché la Chiesa
comunicante da parte sua è infallibile, ma di
più perché anche in quelli che credono alla
testimonianza della Chiesa, è un lume interiore
ed evidente che viene da Dio, e quindi uninterna
percezione, che dà loro la facoltà di giudicare
quelle cose assolutamente vere e di prestare ad
esse una fede incondizionata ed assoluta.
23Contemporaneità e testimonianza
-
- Tale è la teoria coerentissima della fede
cristiana, tutta conforme alla dottrina logica.
Laonde quantunque le verità della fede sieno
attestate da innumerevoli testimonianze,
consentanee tra loro e in tutti i secoli,
quantunque e le profezie e i miracoli e
lautorità duomini dottissimi, la costanza de
martiri, la portentosa sua propagazione ed altri
argomenti interni e razionali accumulati dogni
maniera ne confermino la verità in modo da
produrre la massima certezza normale e pratica ed
anche apodittica tuttavia la verità di questa
religione non si fonda soltanto sulla
dimostrazione, ma di più sullevidenza del lume
interno, che Iddio per grazia comunica, dando a
chi crede una percezione di sè ed un criterio
immediato della verità.
24Contemporaneità e testimonianza
- Il che è conforme a divini attributi, anche per
questo che dipendendo dalla fede la salute di
tutti gli uomini, sella si fondasse puramente
sopra una dimostrazione razionale, sarebbe per
pochi perché per pochi è la verità dimostrativa,
e Iddio non avrebbe ottenuto il suo fine (Logica).