Title: Il trauma: una tempesta ormonale
1Il trauma una tempesta ormonale
Università degli Studi di Bari Facoltà di
Medicina e Chirurgia Dipartimento delle
Applicazioni in Chirurgia delle Tecnologie
Innovative Sezione di Chirurgia dUrgenza e del
Trauma (Direttore Prof. S. Miniello) Cattedra
di Chirurgia dUrgenza e di Pronto
Soccorso (Titolare Prof. S. Miniello)
2(No Transcript)
3TRAUMA
- Lesioni di organi
- Implicazioni immunitarie
- Implicazioni ormonali
- Implicazioni metaboliche e nutrizionali
- Turbe psichiche
MALATTIA SISTEMICA
CONDIZIONE CRITICA
POSSIBILI COMPLICANZE SISTEMICHE
- SIRS-SEPSI - COAGULAZIONE - MODS-MOFS -
IPOTERMIA - ARDS - ACIDOSI METABOLICA
4TRAUMA DISREGOLAZIONE ORMONALE IMMUNODEPRESSIONE
TRAUMA
DISREGOLAZIONE ORMONALE
ALTERAZONI METABOLICHE (ipercatabolismo,
malnutrizione)
IMMUNODEPRESSIONE
- lt migrazione dei fagociti
- lt numero T-linfociti circolanti
- lt risposta anticorpale ad antigeni batterici e
virali - alterazioni quantitative e qualitative del
complemento
5IMPLICAZIONI ORMONALI
TRAUMA DISREGOLAZIONE ORMONALE IPERCATABOLISMO
6IMPLICAZIONI ORMONALI Fase catabolica
post-traumatica
- Caratterizzata da DECREMENTO dei livelli sierici
di - ORMONE SOMATOTROPO (GH)azione anabolizzante
- fattore-1 della crescita simil-insulina
(IGF-1)IGFs regolano la crescita cellulare - Proteina-3 legante il fattore della crescita
simil-insulina (IGFBP-3) - le proteine leganti regolano lattività e la
disponibilità dei IGFs
Petersen S.R., J Trauma, 1995
7IMPLICAZIONI METABOLICHE E NUTRIZIONALI
TRAUMA
IPERMETABOLISMO
IPERCATABOLISMO da disregolazione ormonale
ADEGUATO SUPPORTO NUTRIZIONALE
AUMENTATO FABBISOGNO CALORICO
oppure
AUTOCANNIBALISMO PROTEICO-MUSCOLARE
SINTESI APP
FABBISOGNO COMPARTIMENTO VISCERALE
GLUCONEOGENESI
RISPOSTA IMMUNITARIA
RIPARAZIONE TISSUTALE
8IMPLICAZIONI METABOLICHE E NUTRIZIONALI
ADEGUATO TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
FASE CATABOLICA POST-TRAUMATICA
PREVENZIONE EROSIONE MUSCOLARE
EVENTUALE ANABOLIZZANTE rhGH
Jeevanandam M., Am J Physiol, 1994 Petersen S.R.,
J Trauma, 1995 Jeevanandam M., Nutrition, 1996
9IMPLICAZIONI ORMONALI POST-TRAUMATICHE
- Simultanea IPERINCREZIONE di
- CORTICOIDI
- CATECOLAMINE
- GLUCAGONE
10TRAUMA
IL-6 gt TNFa gt
- Attivazione asse ipotalamo-ipofisi-surrene
ACTH gt Cortisolo gt
11TRAUMA E CORTICOIDI
- lincremento di ACTH si riduce fra il 3 e il 5
giorno dal trauma - lincremento di CORTISOLO persiste per ?t gt ACTH
- ?t in cui CORTISOLO gt coincide con quello di
- ORMONE NATRIURETICO ATRIALE (ANHi)
- ENDOTELINA-1(ET-1)
Vermes I., J Clinic Endocrinol Metab, 1995
12TRAUMA E CORTICOIDI
- È pertanto presumibile che in fase critica
post-traumatica - concentrazioni gt di ETi possano stimolare la
produzione surrenalica di corticoidi - - con meccanismo diretto
- - accentuando gli effetti dellACTH
- concentrazioni gt di cortisolo e ANHi siano
responsabili di ridotta sintesi di ACTH dopo 3
giorni dal trauma
Vermes I., J Clinic Endocrinol Metab, 1995
13Nei soggetti normali
gt Cortisolo
inibisce
DHEAS
(non inibisce ACTH)
14Nei traumatizzati
Dissociazione tra cortisolo e DHEAS con
gt Cortisolo (effetti immunosoppressivi)
- lt DHEAS (effetti immunostimolanti)
immunodepressione
gt complicanze settiche
Beishuizen A., Crit Care, 2002 Osorio A., World J
Surg, 2002
15Pazienti non sopravvissuti ad uno shock settico
hanno mostrato livelli sierici di DHEAS
estremamente bassipertanto
Beishuizen A., Crit Care, 2002
DHEAS come marcatore dellesito finale nei
traumatizzati settici?
16TRAUMA E CATECOLAMINE
TRAUMA STRESS STIMOLAZIONE SIMPATICA IPERINCREZ
IONE DI ADRENALINA E NORADRENALINA
17Malattia da stress post-traumaticoPost-traumatic
stress disorder (PTSD)
Correlazioni ormonali di non chiaro significato
Ipofunzione dellHPA
Iperattività noradrenalina
Inibizione della secrezione dellormone
rilasciante la corticotropina
Inibizione dellasse ipotalamo-ipofisi-surrene
(HPA)
Wong JCM., Annals Academy of Medicine, 1997
18Malattia da stress post-traumaticoPost-traumatic
stress disorder (PTSD)
Ipotesi patogenetica ormono-correlata
Disregolazione catecolaminergica (iniziale
mobilizzazione e successiva deplezione di
noradrenalina)
Van Der Kolk B.A., J Affect Disease, 1987
con coinvolgimento del LOCUS COERULEUS che
19- costituisce la struttura noradrenalinica più
importante del SNC - ha un ruolo determinante nellindurre quello
stato di paura così simile alla reazione di
allarme propria del PTSD
Krystal J.H., Behav Ther, 1989
N.B. Questa ipotesi è suffragata dal fatto che
liniezione nel locus coeruleus delle cavie di
farmaci attivi nel trattamento del PTSD sembra
efficace nel prevenire linsorgenza della
sintomatologia
Wong JCM., Annals Academy of Medicine, 1997
20TRAUMA E SINDR. DA BASSA TRIIODOTIRONINA (T3)
TRAUMA
RIDUZIONE TASSI EMATICI DI SELENIO
DECREMENTO IODOTIRONINA DEIODINASI EPATICA TIPO I
T4
deiodinazione
SINDROME DA BASSA TRIIODOTIRONINA
T3
Berger M.M., 96
21TRAUMA E REVERSE TRIIODOTIRONINA (rT3)
- Nel TRAUMATIZZATO
- T3 lt
- T4 E TSH nella norma
- r T3 gt
- LrT3 è prodotta soltanto in piccola parte dalla
tiroide, originando soprattutto dalla
deiodinazione periferica di T4
MOCCHEGIANI E., Intensive Care Med,95
22TRAUMA E FUNZIONE TIMICA
TRAUMA INIBIZIONE FUNZIONE TIMICA RIDUZIONE
TIMULINA
23POLITRAUMA E FATTORI PROGNOSTICI
- In POLITRAUMATIZZATI con
- trauma cranico
- Glasgow Coma Score 5
- sono stati riscontrati
- TIMULINA lt
- T3 lt
- rT3 gt
- Lanalisi dei fattori prognostici predittivi
dellesito finale indica il dosaggio della
timulina più efficace dei singoli dosaggi degli
ormoni tiroidei
Mocchegiani E., Intensive Care Med,95
24Procalcitonina (PCT)
I
- La PCT aumenta solo moderatamente dopo trauma di
media entità raggiunge il picco entro 1-2
giorni successivamente decrementa rapidamente - Livelli sierici di PCT fin dallinizio elevati (gt
1 ng/ml) si correlano abitualmente con traumi più
severi e con una più alta frequenza e varietà di
complicanze quali - infezione e sepsi
- maggior bisogno di emotrasfusioni
- permanenza prolungata in unità di terapia
intensiva - riscontro di risultati insoddisfacenti
Meisner M., Crit Care, 2006
Meisner M., Crit Care, 2006
25Procalcitonina (PCT)
II
- Pertanto, il monitoraggio dei livelli sierici
della PCT è indicatore sensibile e predittivo
della sepsi e della MODS severa nei traumatizzati
Meisner M., Crit Care, 2006 Wanner G.A., Crit
Care, 2000
26Il trauma una tempesta ormonale
- È evidente, pertanto, che numerosi ormoni
risultano essere indicatori di - severità del trauma (lt GH lt T3 gt rT3)
- gravità delle complicanze settiche (lt DHEAS gt
PCT) - esito finale (trauma cranico con GCS 5)
TIMULINA
27Il trauma una tempesta ormonale
- Tanto a riprova del rilevante ruolo svolto dalla
disregolazione ormonale nellambito della
malattia trauma e della sua capacità di - condizionarne lesito
- fornire marcatori di severità del trauma e di
predittività delle complicanze settiche e
dellesito finale
28Il ruolo del DHEAS e della ICM nel monitoraggio
delle complicanze settiche del traumatizzato
contributo sperimentale
29Obiettivi della ricerca
- Valutare la risposta al trauma dei livelli
sierici di ACTH, cortisolo, DHEAS, IL-6 e TNFa - Studiarne le correlazioni con
- la severità del trauma
- gli indicatori della Immunità Cellulo-Mediata
(ICM) Skin Tests (ST)
30Materiali e metodi
I
- Studiati
- 24 traumatizzati
- 14 maschi
- 10 femmine
- Età tra 18 e 65 anni
- ISS tra 15 e 24 (TRAUMA GRAVE)
31Materiali e metodi
II
- Dosaggio di ACTH, cortisolo, DHEAS, IL-6 e TNFa
nei giorni 1, 3, 5, 7, 10, 15 e 20
dallevento traumatico - ST a partire dal 2-3 giorno dal trauma e,
successivamente, ogni 3-4 giorni - attento monitoraggio clinico, laboratoristico e
strumentale delleventuale insorgenza di
complicanze settiche.
32Risultati
I
- Complicanze settiche in 7/24 pz., insorte tra il
6 e l11 giorno dallevento traumatico, risolte
tutte non oltre il 9 giorno dallinsorgenza
della complicanza. - Nessun decesso.
33Risultati
II
- Nei pz. senza complicanze settiche (17/24)
- fin dal 1 giorno gt ACTH, cortisolo, IL-6 e TNFa
- fin dal 1 giorno lt DHEAS
- dal 4-5 giorno lt ACTH
- tra il 12 e il 15 giorno normalizzazione di
DHEAS, ACTH, IL-6 e TNFa
34Risultati
III
- Nei pz. con complicanze settiche (7/24)
- persistente e significativo gt cortisolo, IL-6 e
TNFa - ACTH lt
- ulteriore sensibile lt DHEAS allinsorgenza delle
complicanze settiche in 3 casi (42.9) lt DHEAS
48 ore prima dellevidenza clinica dello stato
settico - normalizzazione di DHEAS, cortisolo, IL-6 e TNFa
alla risoluzione della complicanza settica
35Risultati
IV
Valutazione dellimmunità cellulo-mediata con ST
- in tutti i pazienti, fin dal primo ST (2a o 3a
giornata), condizione di ipoergia - nei pazienti senza complicanze settiche la
condizione normoergica si è ripristinata tra la
15a e la 18a giornata
36Risultati
V
Valutazione dellimmunità cellulo-mediata con ST
- Nei pazienti con complicanze settiche
- viraggio dallo stato ipoergico a quello anergico
- in 3 casi (42.9) lanergia è stata rilevata 48
ore prima dellevidenza clinica della condizione
settica - la condizione normoergica si è ripristinata dopo
5-7 giorni dalla risoluzione della complicanza
37Conclusioni
I
- I livelli sierici di IL-6 e TNFa sono risultati
persistentemente elevati in tutti i pazienti, a
riprova del riverbero che il trauma produce su - popolazioni linfocitarie Th, con prevalenza dei
Th2 sui Th1 - citochine a esse correlate
38Conclusioni
II
- la riduzione dei livelli sierici del DHEAS è
stata riscontrata in tutti i pazienti fin dal
primo giorno ed è risultata correlata alla
severità del trauma (ISS) - i valori più bassi di DHEAS sono stati rilevati
nei pazienti con complicanze settiche e, in 3 di
essi (42.9), con 48 ore di anticipo
sullevidenza clinica - lassenza di mortalità non ci consente di
correlare la riduzione dei livelli sierici del
DHEAS con lesito finale di pazienti affetti da
shock settico, peraltro da noi riscontrato
soltanto in 2 casi
39Conclusioni
III
- in tutti i pazienti gli ST hanno evidenziato
condizione ipoergica - viraggio dallo stato ipoergico a quello anergico
in tutti i pazienti settici in 3 di essi (42.9)
la condizione anergica è stata rilevata con 48
ore di anticipo sullevidenza clinica
40Conclusioni
IV
- limmunodeficienza da bassi livelli sierici di
DHEAS correla strettamente con la condizione di
ipo-anergia riscontrata con ST, ancor più in
presenza di complicanze settiche - dei 7 pazienti con complicanze settiche, in 3
(42.9) lanergia agli ST e lulteriore riduzione
dei tassi ematici di DHEAS sono state rilevate
con 48 ore di anticipo sullevidenza clinica - limpiego sinergico degli ST e dei dosaggi
seriati di DHEAS costituiscono un utile strumento
di monitoraggio delle complicanze settiche nelle
vittime del trauma maggiore, consentendo inoltre
di coglierne anzitempo linsorgenza in una
percentuale significativa di casi.