Semantica denotazionale algebrica di LW - PowerPoint PPT Presentation

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Semantica denotazionale algebrica di LW

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Semantica denotazionale algebrica di LW Idea intuitiva: i valori che vogliamo denotare sono: gli statements sono funzioni di trasformazioni di stato (interno) – PowerPoint PPT presentation

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Title: Semantica denotazionale algebrica di LW


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Semantica denotazionale algebrica di LW
  • Idea intuitiva i valori che vogliamo denotare
    sono
  • gli statements sono funzioni di trasformazioni
    di stato (interno)
  • espressioni etc. producono valori (di base) a
    partire dalle informazioni sui valori degli
    identificatori
  • Dichiarazioni etc. determinano quali sono gli
    identificatori usabili nel seguito (e per le sole
    funzioni quali sono i rispettivi valori), cioè
    creano/modificano gli ambienti

Quindi i carrier dellalgebra semantica dovranno
essere qualche tipo di funzioni aventi come
argomenti le informazioni sui valori degli
identificatori
  • Le informazioni sui valori degli identificatori
    sono di due tipi
  • Ci sono identificatori associati a variabili, il
    cui valore cambia nel tempo durante lesecuzione
    dei programmi.
  • Altri associati a funzioni, il cui valore è
    costante per tutta la durata dellesecuzione.

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Modello ambiente/stato
ambiente
stato
Locazioni astrazione del concetto di cella di
memoria, per semplicità sono tipate, in modo che
le locazioni per il tipo T siano abbastanza
grandi da contenere un valore di tipo T
Valori costanti. Siccome nel nostro linguaggio ci
sono dichiarazioni di variabili di tipo base e
di costante di tipo funzionale, avremo nei valori
costanti funzioni e nellimmagine dello stato
solo valori di tipo intero e booleano
Ci dovranno essere dei vincoli di coerenza, cioè
locazioni di tipo T dovranno essere associate a
valori di tipo T (il suo contenuto)
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Ambiente
Un ambiente associa ad un identificatore un
valore che resta costante per tutta la durata
dellesecuzione.
Per gli identificatori di funzione si tratta
della funzione descritta dal body.
Per le variabili si tratta della locazione.
Env LId(LW) ?p ? Fin
Loc
Fun
Le locazioni sono tipate Loc ?T?BTypes
LocT Non ci interessa dettagliare come siano
fatte le locazioni di un dato tipo, ma assumiamo
di averne a disposizione un numero illimitato
Fun Arg ?p Res Arg Z B ? States
Stato al momento della chiamata, da usare per
valutare variabili globali
Res Z B ? States
Stato modificato dalla chiamata
void
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Stato
Uno stato rappresenta una fotografia della
memoria del programma ad un dato istante
dellesecuzione. Quindi associa ad ogni locazione
(cella) un valore.
Solo alle locazioni inizializzate (che sono un
numero finito) è associato un valore
States Loc ?p ValueFin
Value ?T?BTypes T T è linsieme dei valori
di tipo T int Z, bool B Siccome le
locazioni sono tipate, lassociazione deve
rispettare i tipi Per ogni stato s, l?LocT e
s(l) definito implica s(l)? T. Alternativamente
Loc e Value possono essere visti come famiglie
Loc LocTT?Btypes, Value TT?Btypes, ed
s Loc ?p Value come una famiglia di funzioni
sT LocT ?p TT?Btypes
Nomenclatura. Dato uno stato s Dom(s). Il dominio
di s consiste di tutte le locazioni riservate,
cioè associate ad un identificatore (ad un
qualche livello più o meno locale) DDef(s). Il
dominio di definizione di s consiste di tutte le
locazioni inizializzate. Quindi DDef(s) ? Dom(s)
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Locazioni nuove
Nel seguito ci servirà allocare delle locazioni
distinte da tutte quelle in uso (per evitare
aliasing e cancellazione di dati).
Dati un ambiente r ed uno stato s, quali sono le
locazioni in uso? Tutte le locazioni
nellimmagine di r sono sicuramente in uso, ma
non sono le sole. Infatti, se abbiamo una
dichiarazione locale di x che copre una
dichiarazione globale di variabile per x, la
locazione l associata ad x nellambiente globale
non compare nellimmagine dellambiente
aggiornato (risulta coperta dal nuovo valore
associato a x), ma non per questo si può
riassegnare.
int x 3 int y void f(bool x int z) if
(x) y1 else yz
Però in un caso come questo, l appartiene anche
al dominio dello stato (non necessariamente al
dominio di definizione).
Quindi, definiamo il predicato Nuova ? Loc ? Env
? States come Nuova(l,r,s) sse l ?(Im(r) ? Dom(s))
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Funzione(/i) Semantica(/he)
Come nel caso della semantica statica, la
semantica è una famiglia di funzioni indiciata
sui non terminali (un omomorfismo) Dovremmo
quindi definire ciascuna funzione. Definiremo
solo quelle per tipi, liste di dichiarazioni, di
statements, di espressioni e quella per il
programma. Le altre si desumono da queste, perché
il loro dominio è incluso in uno dei precedenti.
Per i tipi labbiamo già vista (manca la regola
voidRType ) _RTypeLRType(LW) ? Set
Le dichiarazioni modificano lambiente. _DecsLD
ecs(LW) ? Env ? States ? Env ? States Lo stato
serve (e può venir modificato) a causa delle
dichiarazioni con inizializzazione, oltre che per
individuare le locazioni libere.
Gli statements modificano lo stato. _StatsL
Stats(LW) ? Env ? States ? States
Le espressioni producono un valore e(d
eventualmente) modificano lo stato
(side-effects). _ExpsL Exps(LW) ? Env ? States
? Value ? States
Nelseguito tralasceremo gli indici
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Definizione delle funzioni semantiche
Definiamo le funzioni semantiche per (mutua)
ricorsione
Possiamo indifferentemente usare la notazione in
linea F(exp) . F(exp). Oppure quella a
regole
Vediamo quale è più conveniente. Ad esempio
consideriamo il caso della concatenazione di
dichiarazioni. Lidea intuitiva è di valutare la
prima dichiarazione e usare il risultato come
punto di partenza ( argomento) per valutare le
restanti dichiarazioni
Notazione in linea d dsDecs(r,s)
dsDecs(dDecs(r,s))
Notazione a regole
Risulta più leggibile quella a regole. Quindi
useremo questa.
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Espressioni
Exps Exp Exps
Exp Id Il risultato è il valore della
variabile (se inizializzata)
r(x) ?Loc
x(r,s) (s(r(x)),s)
Questo formalizza anche lintuizione che leggere
il valore di una cella non altera la memoria
Exp Id Exp
e(r,s) (v ,s)
x e(r,s)
(v,sv/r(x))
Exp Id(Exps)
es(r,s) (lv ,s)
Questa è una funzione per via della correttezza
statica
f(es)(r,s)
r(f)(lv,s)
Exp Exp Exp
v v a
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Esercizio
Valutare la semantica della seguente espressione
in ambiente r e stato s, assumendone la
correttezza statica x f(3,x) 2
u1 2
u1 2
s1
x f(3,x)2(r,s) (v,sv/r(x))
s1
f(3,x)2(r,s) (v ,s)
2
v u1 u2
s1
2
3 s(r(x))
s
f(3,x)(r,s) (u1 ,s1)
2(r,s1) (u2 ,s)
r(f)(lv, s1) (u1 ,s1)
u2 2 s s1
3 s(r(x))
s
s(r(x))
3
3,x(r,s) (lv ,s1)
lv v1 v2
s
3
s
s
s(r(x))
s
3(r,s) (v1 ,s1)
x(r, s1) (v2 ,s1)
v1 3 s1s
v2 s1(r(x)) s1 s1
s
Concludendo x f(3,x)2(r,s) (u1 2, s1u1
2 /r(x)) dove (u1 ,s1) r(f)(3 s(r(x)), s)
Convenzione usiamo questa font per indicare
valori ed operazioni nellalgebra semantica
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Dichiarazioni di variabili
Decs Dec Decs
Dec Type Id Leffetto deve essere di
associare alla variabile una nuova locazione non
inizializzata
Nuova(l,r,s)
t x(r,s) (rl/x,s?/l)
Convenzione Dom(s?/l) Dom(s)? l s?/l(y)
s(y) se y?DDef(s) DDef(s?/l) DDef(s)
(opzionale)
Dec Type Id Exp
e(r,s) (v ,s)
Nuova(l,r,s)
t x e(r,s) (rl/x,sv/l)
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Dichiarazioni di funzioni 1
Consideriamo il caso più semplice possibile
procedurale, senza ricorsione e con un solo
parametro.
void f(T x) sts
Lidea è usare il parametro x per estendere
ambiente (parametro formale) e lo stato al
momento della chiamata (parametro attuale) e
valutarvi il corpo ottenendo una funzione da
associare a f nellambiente
Lo stato non viene modificato. La locazione per
il parametro viene allocata al momento di ogni
chiamata
void f(T x) sts (r, s) (rF/f,s)
Dove F T ? States ? ? States
è definita da
sts (r?/f,l/x,scv/l) s
Nuova(l,r,sc)
l è nuova rispetto al momento della chiamata
F(v,sc) (,s)
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Dichiarazioni di funzioni ricorsive
Si parte come nel caso non ricorsivo
void f(T x) sts(r,s) (rF/f,s)
Dove F T ? States ? ? States
Il problema è la definizione di F
non so come fare le chiamate ricorsive perché f
non compare in r?/f
Cambiamo approccio. F è definita induttivamente
da tutte le regole della semantica più le
seguenti due
Caso base riesco a valutare il corpo(come nel
caso non ricorsivo)
Regola ad hoc per la chiamata di f
F(u,s) (,s)
e(r?/f,s0) (u ,s)
Nuova(l,r,sc)
f(e) (r?/f,s0) (,s)
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Dichiarazioni di funzioni ricorsive 2
Cosa cambia nel caso in cui il tipo di ritorno
non è void?
RT f(T x) sts result e(r,s) (rF/f,s)
Dove F T ? States ? RT ? States
La definizione di F si fa analogamente al caso
void
F è definita induttivamente da tutte le regole
della semantica più le seguenti due
Caso base riesco a valutare il corpo(come nel
caso non ricorsivo)
sts (r?/f,l/x,scv/l) s
e(r?/f,l/x, s) (a ,s)
Nuova(l,r,sc)
F(v,sc) (a,s)
Regola ad hoc per la chiamata di f
F(u,s) (a ,s)
e(r?/f,s0) (u ,s)
f(e) (r?/f,s0) (a ,s)
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Statements
Stat Exp Vogliamo considerare solo i
side-effects della valutazione di unespressione
Stats Stat Stats
st (r,s) s
sts (r,s) s
st sts (r,s)
s
e(r,s) (v ,s)
s
e(r,s)
Stat if (Exp) Stats else Stats Scelta
condizionale usuale
e(r,s) (ff ,s)
Stat while (Exp) Stats
while (e) sts(r,s)
s
while (e) sts(r,s) s0
e(r,s) (tt ,s)
sts (r,s) s
while (e) sts(r,s)
s0
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Input e Output
Finora abbiamo considerato solo programmi che
modificano lo stato interno. Vogliamo permettere
anche operazioni di input e output.
Anzitutto bisogna introdurre i costrutti
opportuni Stat ... ?(Id) !(Exp) Poi dovremo
dare le ovvie regole di semantica statica (per
esercizio)
Ultimo problema la semantica. Bisogna aggiungere
allo stato le componenti per linterazione col
mondo esterno States Input ? Output ? Loc ?p
ValueFin
stato (vecchio) interno
Nel nostro caso si leggono valori da assegnare
alle variabili e si scrivono valori (valutazioni
delle espressioni), quindi Input Output
Value Perché le regole vecchie abbiano senso
bisogna estendere la notazione sv/l ai nuovi
stati (i,o,m)v/l(i,o,mv/l)
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