Storia della Cina nel 1900 - PowerPoint PPT Presentation

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Storia della Cina nel 1900

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Il governo nazionalista si ritira a Taiwan. ... (e Orso d' oro del festival del cinema a Berlino) per merito dell' allora trentenne e coetaneo Zhang Yimou, ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Storia della Cina nel 1900


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Storia della Cina nel 1900
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  • STORIA DELLA CINA
  • NEL 1900
  • Storia Del 1900
  • Prima metà
  • Seconda metà
  • Tienanmen 1989
  • Mao Zedong
  • Sun Yat Sen
  • Chiang Kai Shek
  • APPROFONDIMENTI
  • Uno scrittore cinese contemporaneo parla della
    Cina di oggi.
  • Un articolo cinese sulla politica italiana.
    Scopriamo come vedono i nostri politici in Cina.

FONTI
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Un articolo cinese sulla politica italiana.
Scopriamo come vedono i nostri politici in Cina
  • La caduta del governo Prodi
  • Una descrizione molto ben informata, con una
    notevole padronanza del linguaggio e dei problemi
    dellultima fase del Governo Prodi. Cè forse una
    lieve insistenza
  • sulle difficoltà del parlamentarismo e sul ruolo
    nel determinarsi della crisi dellAfghanistan?
    No, non è possibile dirlo. Anzi, rispetto a molti
    articoli italiani, il testo
  • cinese è singolarmente algido ed equilibrato.
  • Analisi della notizia Perché il governo italiano
    si è dimesso
  • (...), poiché il governo non ha ottenuto il voto
    di fiducia al senato, il premier italiano Prodi
    il 24 sera ha consegnato la lettera di dimissioni
    al presidente Napolitano. Dall'analisi politica
    attuale emerge che le
  • dimissioni di Prodi sono il risultato inevitabile
    delle sempre più acute contraddizioni su una
    serie di importanti questioni che da tempo si
    protraggono all'interno dei partiti della
    coalizione di centro-sinistra. La
  • ragione che ha portato alla crisi attuale del
    governo Prodi è che Mastella, il leader della
    forza politica di centro "Gruppo Unione
    democratici per l'Europa", la scorsa settimana si
    è dimesso
  • dall'incarico di Ministro della giustizia, e il
    21 ha pubblicamente annunciato che le divergenze
    tra il suo partito e gli altri partiti della
    coalizione in merito alle modifiche della legge
    elettorale e ad altre
  • questioni sono molto profonde, che avrebbe
    lasciato il governo e che non avrebbe sostenuto
    il governo in parlamento. Senza l'appoggio del
    "Gruppo Unione democratici per l'Europa", il
    governo Prodi al
  • senato ha perso la debolissima maggioranza che
    aveva in origine. Il 16 di questo mese, quando
    Mastella ha improvvisamente dichiarato le
    dimissioni dall'incarico di Ministro della
    giustizia, protestava
  • contro la notifica degli arresti domiciliari
    emessi dagli organi giudiziari nei confronti di
    sua moglie Sandra in quanto "sotto inchiesta
    giudiziaria perché sospettata di essere coinvolta
    in un caso di corruzione
  • nell'ambito della sanità pubblica della regione
    meridionale della Campania". Allo stesso tempo,
    anche lui è sotto inchiesta giudiziaria per avere
    accettato doni offerti a scopo di corruzione.
    Mastella ritiene
  • che, in seguito all'indagine giudiziaria condotta
    nei suoi confronti, al governo manchi "l'appoggio
    sostanziale", e quindi ha deciso di allontanarsi
    dal governo.La coalizione di centro-sinistra
    guidata da Prodi
  • ha vinto le elezioni dell'aprile del 2006,
    governando una coalizione formata da nove partiti
    di sinistra e di centro, la mancanza di un
    sostegno stabile in Parlamento è il punto debole
    di questo governo.
  • Anche se la coalizione al potere ha la
    maggioranza dei seggi alla Camera, al Senato ha
    solo un seggio in più rispetto alla coalizione
    all'opposizione. Quindi, le più importanti
    decisioni politiche del governo
  • vengono approvate solo se, nel momento della
    votazione in senato, ottengono il supporto dei 7
    senatori a vita che sono al di fuori dei partiti
    politici. Per un lungo periodo, i continui
    disaccordi che si sono
  • verificati all'interno della coalizione guidata
    da Prodi su una serie di importanti questioni di
    politica estera e di politica interna hanno
    influnzato pesantemente la capacità di governo e
    l'efficienza esecutiva,
  • danneggiando l'immagine dell'Italia a livello
    internazionale. In seguito all'ascesa del governo
    Prodi, le riflessioni in ambito politico nei
    confronti della politica verso gli Stati Uniti,
    hanno portato al

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FONTI
  • Storia del 900 http//www.tuttocina.it/Tuttocina/
    storia/1912.htm
  • Tienanmen 1989 http//www.cronologia.it/storia/a1
    989a17.htm
  • Mao Zedong http//it.wikipedia.org/wiki/Mao_Zedon
    g
  • Sun Yat Sen http//it.wikipedia.org/wiki/Sun_Yat-
    sen
  • Chiang Kai Shek http//it.wikipedia.org/wiki/Chia
    ng_Kai_Shek
  • Uno scrittore cinese contemporaneo parla della
    Cina di oggi http//archiviostorico.corriere.it/2
    008/febbraio/04/faccia_amara_dell_altra_Cina_co_9_
    080204002.shtml
  • Un articolo cinese sulla politica italiana.
    Scopriamo come vedono i nostri politici in Cina
    http//www.polonews.info/articolo.php?id176

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LA PRIMA META DEL 900
  • 1912-Nasce il 01 gennaio la Repubblica cinese.
  • 1913-Prime elezioni e convocazione del parlamento
    .
  • 1917-La Cina dichiara guerra alla Germania.
  • 1919-Nasce il Movimento 4 maggio, Il 10 ottobre
    Sun Yat-sen riorganizza le sue forze politiche
    nel Partito Nazionalista.
  • 1921-Viene fondato a Shanghai il Partito
    Comunista Cinese. Alla riunione partecipa Mao
    Zedong.
  • 1925-Il 12 marzo Sun Yatsen muore a Pechino si
    forma il movimento nazionalista "Trenta maggio.
  • 1927-Jiang Jieshi rompe con il Pcc e ordina la
    caccia ai comunisti.
  • 1931-Nel settembre il Giappone inizia la guerra
    contro la Cina Mao Zedong presidente.
  • 1935-Inizio della Lunga Marcia che termina in
    ottobre. 
  • 1942-A Yan'an, Mao lancia la "rettifica" del
    Pcc.Il Giappone occupa il sud-est asiatico. 
  • 1943-Nelle zone"liberate",il Pcc riorganizza
    lagricoltura in cooperative.
  • 1949-L'Armata rossa conquista Pechino e
    Nanchino.Inutili trattative di pace Gmd-Pcc. Il
    governo nazionalista si ritira a Taiwan. Disfatta
    nazionalista e liberazione della Cina
    continentale. Mao Zedong proclama la fondazione
    della Repubblica Popolare Cinese dalla Piazza
    Tiananmen, a Beijing. 
  • 1950-Gli Stati Uniti impediscono lammissione del
    governo comunista cinese allONU.

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LA SECONDA META DEL 900
  • 1954-Viene approvata dalla I Assemblea Nazionale
    del Popolo la I Costituzione della Repubblica
    Popolare Cinese.
  • 1956-Mao lancia la campagna dei Cento Fiori per
    suscitare la cooperazione degli intellettuali
    alla politica del Partito.
  • 1958-Inizia il Grande Balzo in avanti, che deve
    favorire un aumento della produzione agricola e
    industriale.
  • 1959-Il Dalai Lama si rifugia in India. Liu
    Shaoqi è nominato a succedere a Mao come
    Presidente della Cina.
  • 1962-Conflitto di frontiera tra Cina e India.
  • 1967-Riduzione delle relazioni internazionali.Les
    ercito assume gradualmente il controllo della
    vita pubblica per frenare gli eccessi della
    Rivoluzione Culturale.
  • 1970-LItalia e la Cina decidono di stabilire
    relazioni diplomatiche. Rottura dei rapporti
    diplomatici tra lItalia e Taiwan.
  • 1971-La Cina è ammessa allONU.
  • 1982-Terzo censimento della Cina (al 1 luglio i
    cinesi sono 1.008.000.000). XII Congresso del
    Partito Comunista Cinese (settembre) e
    approvazione di un nuovo Statuto. La Cina non
    riconosce validi i trattati che portarono alla
    cessione di Hong Kong all'Inghilterra
    (settembre). Approvata la nuova Costituzione è
    la quarta dalla fondazione della RPC.
  • 1989-Primavera di PechinoTienanmen, studenti in
    rivolta massacrati nellimmensa piazza di Pechino.

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Sun Yat Sen (Hsien Shang, 12 novembre
1866-Pechino,12 marzo 1925)
  • Sun Yat-sen considerato il fondatore della Cina
    moderna e uno
  • dei più importanti rivoluzionari cinesi, tra i
    primi a
  • proporre il rovesciamento dellImpero Cinese e a
  • considerare il problema della democrazia. Sun
    Yat-sen nasce
  • in una tradizionale famiglia contadina. Aveva
    sentito parlare fin
  • da bambino della rivolta dei Taiping, alla quale
    aveva partecipato suo
  • zio. A meno di diciotto anni partì per
    raggiungere il fratello a Honolulu,
  • dove frequentò scuole occidentali
  • quindi si laureò a Hong Kong in medicina e
    cominciò a gestire una
  • farmacia a Canton.La sua vita nel 1893 conobbe
    una svolta,da quando
  • si recò a Tianjin per presentare un programma
  • di salvezza nazionale a un funzionario
    progressista, e restò inascoltato
  • Abbandonò la sua professione e dedicò tutti i
    suoi sforzi ad
  • un nuovo scopo suscitare una rivoluzione in
    Cina.
  • Sun Yat-sen riteneva che il conservatorismo
    retrogrado
  • e autoritario degli imperatori Manciù costituisse
    il problema fondamentale
  • del paese e decise di battersi per il
    rovesciamento della dinastia.
  • Ben presto il governo identificò Sun Yat-sen come
    un agitatore pericoloso
  • e fu costretto a fuggire dalla Cina. Viaggiò a
    lungo, visitando tra laltro il

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Mao Zedong (Shaoshan, 26 dicembre 1893-Pechino,
 9 settembre 1976)
  • Mao Zedong importante rivoluzionario e politico
    Cinese,
  • fu il portavoce del partito comunista dal
  • 1943 alla sua morte. Sotto la sua guida,
  • il partito salì al governo della Cina
    continentale
  • come risultato
  • della sua vittoria nella guerra civile e della
    fondazione della
  • Repubblica Popolare Cinese. A Mao viene
  • attribuita la creazione di una Cina unificata
  • e libera dalla dominazione Straniera. Egli nacque
    in una
  • famiglia di contadini, alletà di 14 anni si
    sposò costretto dal padre
  • con una ragazza. Durante la
  • Rivoluzione del 1911 prestò servizio
    nell'esercito provinciale di Hunan.
  • Mentre lavorava per la biblioteca
  • dell'università di Pechino, Mao acquistò il gusto
    per i libri, che mantenne
  • negli anni successivi. All'età di 27
  • anni, Mao partecipò al primo congresso del
    Partito Comunista
  • Cinese a Shanghai.
  • Due anni dopo venne
  • eletto nel comitato centrale del partito, nel
    corso del terzo congresso.

9
Chiang Kai Shek (Xikou 31 ottobre 18875 aprile
1975) 
  • Chiang Kai-shek è stato un militaree politico
    cinese che assunse la guida del
  • Kuomintang dopo la morte di Sun Yat sen. Comandò
    la "Spedizione
  • settentrionale" per unificare la Cina contro i
    signori della guerra ed emerse
  • vittorioso nel 1928 come capo della Repubblica di
    Cina. Chiang guidò
  • la Cina nella guerra di resistenza contro i
    giapponesi, durante
  • la quale la sua statura all'interno della Cina si
    indebolì, ma la sua
  • rilevanza internazionale crebbe, divenendo uno
    dei "Quattro Grandi"
  • capi Alleati. Durante la guerra civile
    cinese,Chiang tentò di sradicare i
  • comunisti cinesi ma alla fine
  • fallì, costringendo il suo governo a ritirarsi a
    Taiwan,
  • dove funse come Presidente della Repubblica di
    Cina per il resto
  • della sua vita. Con lo scoppio della Sollevazione
    Wuchang nel 1911,
  • Chiang fece ritorno in Cina per combattere nella
    rivoluzione.
  • Dopo la presa del governo repubblicano da parte
    di Yuan Shikai,
  • Chiang divenne il pupillo di Sun Yat-sen. Chiang
    Kai-Shek ottenne il
  • controllo nominale della Cina, ma il suo partito
    era "troppo debole
  • per fare da guida e troppo forte da rovesciare".
    Nel 1928, Chiang
  • venne nominato "Generalissimo" di tutte le forze
    cinesi e presidente
  • del governo nazionale, un incarico che resse fino
    al 1932, e successivamente

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Tienanmen 1989
  • La rivolta nasce il 22 aprile, quando degli
    studenti scesero in Piazza, chiedendo di
    incontrare il Primo ministro,la
  • leadership comunista ed i media ufficiali
    ignorando la protesta e per questo gli studenti
    proclamarono uno sciopero
  • generale all'università di Pechino. Il 26 aprile
    fu pubblicato su un Quotidiano un editoriale a
    firma di Deng Xiaoping che
  • accusava gli studenti di complottare contro lo
    stato e fomentare agitazioni di piazza. Questa
    dichiarazione fece infuriare
  • gli studenti e il 27 aprile circa 50.000 studenti
    scesero nelle strade di Pechino, ignorando il
    pericolo di repressioni da
  • parte delle autorità e richiedendo che si
    ritrattassero queste pesanti dichiarazioni
    inoltre, i manifestanti avevano paura
  • di essere puniti nel caso in cui la situazione
    fosse tornata alla normalità. Il 4 maggio circa
    100.000 persone marciarono
  • nelle strade di Pechino, chiedendo più libertà
    nei media e un dialogo formale tra le autorità
    del partito e una
  • rappresentanza eletta dagli studenti. A questo
    punto si instaurò una tregua, ma senza che gli
    studenti riuscissero a
  • convincere la leadership del Partito ad
    instaurare un dialogo realmente costruttivo. In
    un primo momento la protesta
  • sembrò sul punto di rifluire. Di fronte
    all'immobilismo dei massimi dirigenti, fu ancora
    Deng Xiaoping a prendere
  • l'iniziativa, decidendo, assieme ad altri anziani
    del Partito, di dichiarare la legge marziale per
    dare un segnale ancora
  • più forte agli studenti. Zhao Ziyang tentò quindi
    una mossa disperata all'alba del 20 maggio si
    presentò in Piazza
  • Tiananmen e tentò di convincere gli studenti ad
    interrompere lo sciopero della fame e
    l'occupazione della piazza,
  • promettendo che le loro ragioni sarebbero state
    ascoltate. Non fu ascoltato e l'episodio decretò
    anche la fine della sua
  • carriera politica (pochi giorni dopo fu
    arrestato). Nemmeno la proclamazione pubblica
    della legge marziale convinse i
  • manifestanti ad arrendersi.Dovette così
    intervenire l'esercito che allinizio incontrò
    una forte resistenza da parte della
  • popolazione e si astenne dal reagire con la
    forza. La situazione restò quindi paralizzata per
    12 giorni, fino a che La
  • notte del 3 giugno l'esercito iniziò a muoversi
    dalla periferia verso Piazza Tienanmen. Di fronte
    alla resistenza che

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Uno scrittore cinese contemporaneo parla della
Cina di oggi
  • La faccia amara dell' altra Cina
  • Mo Yan la campagna, i ricordi, i sogni per
    dimenticare i tempi dell' oppressione dal nostro
    corrispondente FABIO CAVALERA PECHINO - Mo Yan,
    uno dei Grandi della letteratura contemporanea
  • post-maoista molto apprezzato in Occidente e in
    Italia dove nel 2005 ha ricevuto il premio
    Nonino, narratore sensibile di una Cina che non è
    di moda fra gli apologeti frettolosi e banali del
    miracolo,
  • la Cina della campagna povera eppure capace di
    sentimenti forti, quel serbatoio di umanità e
    delicatezza da cui muove la rincorsa verso il
    progresso, è da poco impegnato nella stesura del
    nuovo
  • romanzo. Scrive ancora a mano e, rivela con il
    suo sorriso amabile e coinvolgente, non
    impiegherà che poche settimane a concludere il
    libro. Lui, quando si siede e prende la penna,
    vive una sorta di
  • big-bang interiore, una luce abbagliante e la
    quiete. Penso, sogno, ricordo e, quando questa
    fantastica energia di emozioni ed elaborazioni
    esplode, in due o tre mesi metto la parola fine.
    Mi rilasso
  • e senza neppure rileggere consegno centinaia di
    fogli all' editore. Non mi piace ritoccare ciò
    che il cuore ha spontaneamente suggerito. Nel
    vicolo, davanti al Tempio dei Lama, nel cuore di
    Pechino,
  • in una elegante e rilassata sala da tè,
    appuntamento con l' ex contadino e militare
    dell' Esercito di Liberazione che, sopravvissuto
    alla realtà di un' infanzia misera in una casa di
    fango misto a
  • sterpaglie dove ha conosciuto il conflitto fra la
    follia utopica e feroce della politica comunista
    e la dolcezza che infondevano le favole
    raccontate dai nonni, ha scelto di chiamarsi e di
    firmare con
  • il soprannome di Colui che non desidera
    parlare, ovvero Mo Yan. È un intellettuale
    raffinato, sincero quando esprime e argomenta la
    speranza di vedere uscire l' opera all' inizio
    dell' estate,
  • alla vigilia del catartico appuntamento
    olimpico. Che, ammette, aspetta con curiosità e
    con uno stato d' animo che oscilla fra l'
    ammirazione e la consapevole certezza dei
    perduranti drammi cinesi.
  • I Giochi? Sì, un appuntamento straordinario,
    sono felice. L' immagine di una Cina aperta. Di
    fronte a eventi straordinari riusciamo sempre a
    mobilitarci. Con il sistema che abbiamo è facile
    dirottare
  • risorse, uomini e soldi, è possibile sacrificare
    ogni cosa al successo e sopportare i costi di
    questa azione. Peccato che ci sia l' altra faccia
    della Cina l' assenza della democrazia, una
    società divisa
  • e spaccata, le fasce più deboli della popolazione
    dimenticate, lasciate prive di ogni tutela
    sanitaria, gente che deve evitare di ammalarsi
    perché le cure costano quanto il salario
  • di uno o due anni, milioni di poveri e di
    sofferenti vessati e sfruttati da pochi burocrati
    corrotti. Speriamo che anche di ciò si parli
    durante le Olimpiadi. Aiuterebbe la Cina,
    aiuterebbe tutti noi.
  • La Cina è migliorata ma le piaghe sono ancora
    tante. Per questo motivo, cioè per riportare il
    coro prevedibile, distratto e oleografico della
    sorpresa e della meraviglia nei binari della
    realtà,
  • per spiegare che, sì, le Olimpiadi sono il fiore
    all' occhiello della Cina ma che sotto a questo
    bel vestito indossiamo ancora stracci e vesti
    bucate, Mo Yan (si chiamava Guan Moye ma ha
    cambiato
  • persino i documenti di residenza e il passaporto)
    vorrebbe che il libro non tardasse ad arrivare
    sugli scaffali. Però, i tempi della pubblicazione
    sono in dubbio in quanto il tema che affronta -
    qualcosa
  • che non è cambiato in una Cina che cambia, la
    felicità del parto, l' amore fra madri e figli in
    generazioni diverse, il controllo delle nascite,
    l' aggiramento delle imposizioni e il fallimento
    della one
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