Title: Presentazione di PowerPoint
1PROGETTO MONDIALE BPCO
lobal Initiative for Chronicbstructiveungisease
GOLD
GARD Participant
Linee-Guida Italiane Ferrara, 6-8/3/2008
2PROGETTO MONDIALE BPCOStruttura
- GOLD Executive Committee
- Sonia Buist, MD Chair
- Roberto Rodriguez-Roisin, MD Co-Chair
Science Committee Klaus Rabe, MD, PhD - Chair
Dissemination/Implementation Task Group
Christine Jenkins, MD - Chair
GOLD National Leaders - GNL
3PROGETTO MONDIALE BPCOGruppi di lavoro per
ladattamento italiano
- Chairman L. Corbetta
- Definizione ed aspetti sistemici L.M. Fabbri, E.
Balestro, C. Saltini, - Classificazione di gravità P. Palange, T.
Benedetti, G. Caramori, - Epidemiologia e costi della BPCO R. De Marco,
P.Pisanti, R. Pistelli - Fattori di rischio C. Mapp, M. Luisetti, M.
Sofia - Anatomia patologica e patogenesi M. Saetta, S.
Baraldo, V. De Rose - Diagnosi e monitoraggio
- Screening ed inquadramento diagnostico C.
Tantucci, P. Maestrelli, A. Rossi - Imaging e caratterizzazione fenotipica M.
Pistolesi, M. Zompatori - Riduzione dei fattori di rischio
- Azioni contro il fumo di sigaretta ed altre
azioni preventive E. Sabato, S. Nutini, A. De
Martino - 8. Trattamento della BPCO stabile
- Trattamento farmacologico della BPCO stabile M.
Cazzola, M. Schiavina, V. Bellia - Trattamento farmacologico degli aspetti sistemici
e delle comorbilità L. M. Fabbri, A.
Scordamaglia, R. Dal Negro, C. Giuntini - Trattamento non farmacologico della BPCO stabile
G. Scano, E. Clini, F. Fiorentini, O. Resta - Educazione del paziente e somministrazione dei
farmaci G. Cocco, M. Franchi, R. Antonelli
Incalzi - Markers ed outcomes di malattia e delle
riacutizzazioni A. Papi, P. Boschetto, E.
Marangio - 9. Gestione delle riacutizzazioni
- Diagnosi e gestione clinica delle
riacutizzazioni A. Spanevello, S. Calabro, M.
Polverino
4PROGETTO MONDIALE BPCOObiettivi
- Sensibilizzare gli operatori sanitari, le
istituzioni e la popolazione generale sulla
BPCO - Migliorare la diagnosi, il trattamento e la
prevenzione - Stimolare la ricerca
5PROGETTO MONDIALE BPCOLivelli di evidenza
CATEGORIA FONTE
A Studi randomizzati controllati, elevato numero di studi
B Studi randomizzati controllati, scarso numero di studi
C Studi non randomizzati e studi osservazionali
D Giudizio di un gruppo di esperti
6Sommario
- Definizione e classificazione
- Epidemiologia e costi
- Fattori di rischio
- Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia
- Diagnosi e Trattamento
7Definizione
NEW
- La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva ( BPCO )
è una malattia respiratoria cronica prevenibile e
trattabile associata a significativi effetti e
comorbidità extrapolmonari che possono
contribuire alla sua gravità - Le alterazioni broncopolmonari sono costituite
da una ostruzione al flusso persistente ed
evolutiva legata a rimodellamento delle vie
aeree periferiche ed enfisema - Lostruzione, il rimodellamento delle vie aeree
periferiche e lenfisema sono dovuti ad una
abnorme risposta infiammatoria delle vie aeree,
del parenchima polmonare e sistemica
allinalazione di fumo di sigaretta o di altri
inquinanti
8 La BPCO si associa frequentemente ad altre
malattie croniche, definite co-morbidità
Comorbidità
- Le comorbidità possono essere classificate come
- 1) causali (malattie con fattori di rischio
comuni, es. fumo, età) - 2) complicanti (effetti sistemici della BPCO)
- 3) concomitanti(malattie croniche coesistenti
senza relazione causale nota con la BPCO)
Fabbri. L, Ferrari R. Breathe 2006 341
9Principali comorbidità
- Insufficienza cardiaca cronica
- Coronaropatia e Infarto miocardico
- Vasculopatia periferica
- Embolia polmonare
- Aritmie
- Neoplasia polmonare
- Sindrome metabolica
- Osteoporosi
- Depressione
10Effetti sistemici o comorbidità della BPCO
- Infiammazione sistemica (aumento di PCR, IL-6,
IL-8, TNF-a cellule infiammatorie circolanti
stress ossidativo sistemico) - Alterazioni nutrizionali e cachessia (aumento del
dispendio energetico e del catabolismo, alterata
composizione del corpo) - Alterazioni muscolo-scheletriche (perdita di
massa muscolare alterazioni della struttura e
funzione, ridotta tolleranza allo sforzo) - Aspetti cardiovascolari (malattia
aterosclerotica) - Alterazioni del metabolismo osseo (osteopenia,
osteoporosi) - Alterazioni ematologiche (anemia normocitica,
normocromica)
11Relazione fra prognosi e comorbidità (BPCO -
Malattie cardiovascolari)
- Le comorbidità hanno un importante effetto sulla
prognosi del paziente con BPCO. - La coesistenza delle due malattie è condizione di
peggioramento della prognosi. - L'insufficienza respiratoria progressiva spiega
solo un terzo circa della mortalità legata alla
BPCO quindi fattori diversi dalla progressione
della malattia polmonare devono avere un ruolo
di rilievo. - I decessi dei pazienti con BPCO avvengono
prevalentemente a causa delle comorbidità
piuttosto che per la BPCO. - Nei pazienti affetti da BPCO il 40-50 dei casi
di morte è imputabile a cause cardiovascolari. - Circa 1/3 dei pazienti affetti da cardiopatie è
affetto anche da BPCO che ne aumenta il rischio
di morte. - La riduzione del VEMS è un fattore di rischio di
mortalità per tutte le cause.
12Comorbidità prospettive future
- Nel programmare la gestione del paziente è
indispensabile tener conto di possibili
condizioni morbose concomitanti, molto comuni nei
pazienti di età gt65 anni. -
- Non è noto se lapplicazione contemporanea di
linee guida rivolte a differenti patologie
interferisca con il raggiungimento degli
obiettivi terapeutici di ciascuna condizione. - In futuro la formulazione e limplementazione di
specifiche linee guida dovrà avvalersi di un
contributo multidisciplinare comprendente in
particolare il medico di medicina generale.
13Classificazione spirometrica() di gravità
STADIO CARATTERISTICHE
I LIEVE VEMS/CVF lt 0.7 VEMS 80 del teorico
II MODERATA III GRAVE VEMS/CVFlt 0.7 50 VEMS lt 80 VEMS/CVF lt 0.7 30 VEMS lt 50
IV MOLTO GRAVE VEMS/CVF lt 0.7 VEMS lt 30 del teorico o VEMS lt 50 del teorico in presenza di insufficienza respiratoria (PaO2 lt 60 mmHg)
() Basata sulla spirometria post-broncodilatatore
14At Risk for COPD
- La stadiazione include 4 stadi di gravità in base
ai dati spirometrici. - La 5 categoria Stadio 0 A rischio-
presentenelle linee guida 2001 non è più inclusa
nella stadiazionedella BPCO data lincompleta
evidenza che i pazienti definiti a rischio
(tosse ed espettorazione cronica, spirometria
normale) necessariamente progrediscono allo
Stadio I BPCO lieve. - La presenza di tosse ed espettorato è comunque
patologica e deve indurre alla ricerca di una
causa sottostante.
15Fattori determinanti la gravità/prognosi nella
BPCO
Aggiornamento 2008
NEW
- Gravità della dispnea
- Gravità della riduzione dellFEV1
- Gravità della riduzione alla tolleranza allo
sforzo - Frequenza e gravità delle riacutizzazioni
- Insufficienza respiratoria cronica, ipercapnia
- Malnutrizione (BMI lt 21 Kg/m2)
- Numero e gravità delle Co-morbidità
- Numero di farmaci richiesti per controllare la
malattia e le co-morbidità
16Classificazione di gravità basata sulla dispnea
()
NEW
Stadio Sintomi I Lieve Dispnea durante il
cammino a passo svelto in leggera
salita salita (MRC2) II Moderato Dispnea che
costringe Il paziente a fermarsi, durante il
cammino sul piano, dopo 100 mt (o pochi
minuti) (MRC 3-4) III Severa Dispnea che non
consente al paziente di uscire di casa,
vestirsi e svestirsi (MRC 5), e/o segni
clinici di scompenso cardiaco destro
() Basata sul grado di dispnea e di intolleranza
allo sforzo derivate dal questionario del Medical
Research Council
17Sommario
- Definizione e classificazione
- Epidemiologia e costi
- Fattori di rischio
- Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia
- Diagnosi e Trattamento
18Prevalenza nel mondo
- Colpisce tutte le popolazioni ma è maggiore nei
Paesi industrializzati rispetto a quelliin via
di sviluppo. - È in continuo aumento nei Paesi industrializzati.
- Interessa entrambi i sessi ed è in aumento
soprattutto nel sesso femminile. - Aumenta con letà.
19Prevalenza
- Il 4-6 degli adulti europei soffre di BPCO
clinicamente rilevante. - La pooled prevalenza di BPCO, sulla base dei
valori spirometrici è del 8.9. - La prevalenza dei sintomi aumenta con letà ed
interessa più del 50 di maschi fumatori di età
superiore ai 60 anni.
20Prevalenza
- La BPCO è un problema non trascurabile fin
dalletà giovanile. - Studi epidemiologici hanno evidenziato che, nei
soggetti tra 20 e 44 anni, il 10 presenta
tosse ed espettorato senza segni di ostruzione
bronchiale ed il 3.6 sintomi di ostruzione
bronchiale (Stadi I - III).
de Marco at al Thorax 2004 59120-125
21Studio di prevalenza della BPCOin America Latina
La prevalenza di un rapporto VEMS/CVF
post-broncodilatatore lt 0.70 aumenta bruscamente
allaumentare delletà in 5 città dellAmerica
Latina.
Menezes AM et al. Lancet 2005
22Prevalenza in Italia
- È in aumento rispetto ai dati degli anni 80.
- È sottodiagnosticata rispetto alle diagnosi
formulate attraverso questionari standardizzati
negli studi epidemiologici.
Viegi et al Int J Tuberc Lung Dis 1999
23Bronchite cronica ostruttiva,con riacutizzazione
ICD9cm 491.21
- Ricoveri in Regime Ordinario
- (FONTE SDO MINISTERO DELLA SALUTE)
-
sul totale dei ricoveri - 2000 48.685 0.49
- 2001 77.264 0.78
- 2002 88.083 0.91
- 2003 94.829 1.03
Dati che, pur sottostimati a causa dei limiti
di codifica,evidenziano un trend in netto
aumento dei ricoveri
24Visite ambulatoriali per bronchite(cronica o non
specificata) in U.S.A.
14
12
10
8
Numero (milioni)
6
4
2
0
1980
1985
1990
1995
1998
Anno
25Morbidità
- La morbidità è prevista in notevole aumento nel
mondo con uno spostamento dal 12 al 6 posto. - In termini di ricoveri ospedalieri in Italia i
casi di BPCO risultano al 7 posto (fonte ISTAT
2003).
26 DALY (Disability-Adjusted Life Year)
- Nel 1990 la BPCO era la 12 causa di DALYs persi
al mondo, responsabile per il 2.1 del totale. - Secondo le previsioni, nel 2020, la BPCO
occuperà il 5 posto, preceduta soltanto da
cardiopatia ischemica, depressione grave,
incidenti stradali e vasculopatie cerebrali. - Questo sostanziale aumento nellimpatto globale
della BPCO proiettato nei prossimi 20 anni
riflette, in gran parte, laumentato uso di
tabacco in molti Paesi e le variazioni nelletà
delle popolazioni nei Paesi in via di sviluppo.
27Mortalità
- La BPCO è la 4a causa di morte negli Stati Uniti
(dopo cardiopatie, neoplasie e malattie
cerebrovascolari) e la 5a nel mondo. - Nel 2000 lOMS ha stimato che ci siano state 2.8
milioni di morti per BPCO.
28Mortalità in Italia
- Le malattie dell apparato respiratorio
rappresentano la 3a causa di morte in Italia
(dopo malattie cardiovascolari e neoplasie). - La BPCO è causa di circa il 50 delle morti per
malattie dellapparato respiratorio. - La mortalità interessa le fasce di età più
avanzate. - La mortalità da BPCO è 2-3 volte maggiore nei
maschi rispetto alle femmine, ma è in aumento
anche tra le femmine.
29Variazione percentuale della mortalità aggiustata
per letà in U.S.A.
Proporzione della frequenza del 1965
30Impatto economico e sociale della BPCO
- Tra il 1985 ed il 1995 il numero di visite
mediche per BPCO negli USA è aumentato da 9 a 16
milioni. - Nel 1995 i ricoveri per BPCO negli USA sono stati
500.000 con una spesa sanitaria di circa 5
miliardi di dollari. - Nel 2002, negli USA, i costi diretti sono stati
di 18 miliardi di ed i costi indiretti di 14.1
miliardi di .
31Impatto economico e sociale della BPCO
- La dimensione globale della BPCO crescerà
enormemente oltre ogni logica previsione quando
si manifesteranno le conseguenze dellabitudine
al fumo di tabacco nei Paesi in via di sviluppo. - I costi sono elevati ed aumenteranno
proporzionalmente allinvecchiamento della
popolazione, allincremento della prevalenza
della BPCO ed al costo degli interventi medici e
di salute pubblica già esistenti.
32Sommario
- Definizione e classificazione
- Epidemiologia e costi
- Fattori di rischio
- Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia
- Diagnosi e Trattamento
33Fattori di rischioMessaggi principali
- I fattori di rischio per la BPCO comprendono i
fattori individuali e lesposizione ad agenti
ambientali. La malattia di solito deriva
dallinterazione fra questi due diversi tipi di
fattori. - Il fattore individuale che è meglio documentato è
il deficit ereditario severo di alfa-1
antitripsina. Altre condizioni genetiche
potenzialmente candidate nella patogenesi della
BPCO sono state identificate (tra queste, il
deficit intermedio di alfa-1 antitripsina). - I principali fattori ambientali sono
rappresentati dal fumo di sigaretta, attivo e
passivo, da polveri e sostanze chimiche (vapori,
irritanti, fumi) in ambiente professionale,
dallinquinamento degli ambienti interni ed
esterni.
34Fattori di rischio
- AMBIENTALI
INDIVIDUALI - Fumo di sigaretta
Deficienza alfa1-antitripsina - Fumo attivo
Altri fattori genetici - Fumo passivo
- Fumo materno
Stress ossidativo - Inquinamento outdoor, indoor Età
- Esposizione professionale
Comorbidità - (polveri organiche/inorganiche) Sesso Femminile
? - Stato socioeconomico/povertà Basso peso
alla nascita,accrescimento polm. - Nutrizione
- Infezioni
-
35Fattori di rischio recentemente valutati
NEW
- Funzione respiratoria nei primi 2 mesi di vita
ridotta (sviluppo polmonare intrauterino) - Fattori di rischio nei bpco non fumatori
- Russamento ( per la bronchite cronica )
- Consumo alimentare di carne affumicata
36Fumo di sigaretta
- Il fumo di sigaretta è la principale causa della
BPCO - In Italia 12.2 milioni di persone fumano (28.6
dei maschi e 20.3 delle femmine) - Negli USA 47 milioni di persone fumano
- LOMS stima nel mondo oltre 1 miliardo di
fumatori, con un aumento fino ad oltre 1.6
miliardi nel 2025. Nei Paesi a basso-medio tenore
di vita la percentuale di fumatori sta crescendo
in modo allarmante
37Gli italiani secondo labitudine al fumo (stima1
su dati indagine Doxa-ISS 2007)
FEMMINE
TOTALE
MASCHI
FUMATORI 11,8 milioni
6,8 milioni 5,0 milioni
23,5 27,9
19,3 EX FUMATORI 8,8 milioni 5,4 milioni
3,4 milioni 17,5 22,6
12,8 NON FUMATORI 29,8
milioni 12,0 milioni 17,8 milioni
59,0 49,4
67,9
1La stima è effettuata sulla base dei dati della
popolazione residente al 1 gennaio 2006 - Istat
38Prevalenza dei fumatori secondo le indagini DOXA
condotte tra il 1957 ed il 2007
NEW
- 0,8
39NEW
Decessi per malattie legate al fumo EUROPA
- 1,2 milioni di decessi/anno attribuibili al fumo
di tabacco - Il 20 di tutte le cause di morte sono
attribuibili al fumo di - sigaretta
- 35 tumori
- 56 malattie cardiovascolari e respiratorie
- 9 altre cause
- 1/4 delle morti per malattie cardiovascolari
sono - imputabili al fumo di sigaretta
Decessi per malattie legate al fumo ITALIA
- 80.000 decessi/anno attribuibili al fumo di
tabacco - Il 34,4 di tutte le cause di morte attribuibili
al fumo - di sigaretta colpisce soggetti di 35-69 anni
Henningfield JE, et al. CA Cancer J Clin. 2005
Redaz. EP 2002 Peto R., Lopez AD., Boreham J.,
Thun M., Mortality From Smoking In Developed
Countries 1950-2000, revised 09-JUN-2006.
40NEW
- Periodo 2000-2005 (2005 post legge Sirchia)
- Nel 2005 riduzione degli eventi coronarici acuti
- 35-64 aa riduzione dell11.2
- 65-74 aa riduzione del 7.9
- Riduzione statisticamente significativa di eventi
coronarici acuti dopo lentrata in vigore della
legge 3/2003. - Il decremento era in correlazione con la
riduzione del fumo passivo nei locali pubblici.
41Studio Ministero-Regioni
NEW
- Aree Piemonte, Friuli VG, Lazio, Campania
- Popolazione 16 milioni di abitanti
- Periodo di osservazione dopo lintroduzione del
bando 2 mesi - Riduzione dei ricoveri per IMA osservata nel 2005
rispetto al 2004 nelle persone di età 40-64 anni
13
Galeone et al. Proceedings of the ECToH Congress
2007
42Fumo di sigaretta
- Circa il 30 dei fumatori (gt 10 pack-year)
oltre i 40 anni presenta una limitazione al
flusso aereo. - Circa il 40-50 dei fumatori sviluppa BPCO.
Fletcher C, Peto R. BMJ 1977 1
1645 Jyrki-Tapani K, et al.COPD 2005 2331 Lokke
A, et al. Thorax 2006 61935 Shahab L, et al.
Thorax 2006 611043 Pelkonen M, et al. Chest
2006 1301129 Rennard SI, et al. Lancet 2006
3671216
43Esposizioni professionali
- Il 15-19 delle BPCO che insorgono nei fumatori
può essere riconducibile ad esposizioni
professionali, questa percentuale sale al 30
nei soggetti non fumatori che sviluppano BPCO.
44Fumo passivo
- Anche lesposizione al fumo passivo può
contribuire allinsorgenza di sintomi respiratori
e della malattia, aumentando il carico globale di
particelle e gas inalati.
de Marco at al Thorax 2004 59120-125
45Inquinamento outdoor
- Ogni incremento di 10 µg/m3 di particelle fini è
associato a circa il 4 di aumento del rischio
di mortalità per qualsiasi causa, il 6 per cause
cardiopolmonari, l8 per cancro al polmone
Pope CA 3 rd, Burnett RT, Thum MJ, Calle EE, et
all. Lung cancer, cardiopulmonary mortality, and
tong term exposure to fine particulate air
pollution. JAMA 20022871132-41
46Inquinamento indoor
- Nei Paesi a basso livello di sviluppo economico,
lutilizzo di combustibili biologici in ambienti
con scarsa ventilazione è un fattore causale di
BPCO
Warwick H, et al. ITDG Publishing, 2004 103
http//www.idgpublishing.org.uk Ezzati M.
Lancet 2005 336 104 Oroczo-Levi M, et al. Eur
Respir J 2006 27 542
47Basso livello di stato socioeconomico
- E dimostrata una relazione significativa tra
basso livello di istruzione ed aumento della
mortalità per BPCO, indipendentemente
dallabitudine al fumo -
-
Prescott E, Godtfredsen N, VestboJ, Osler M.
Social position and mortality from respiratory
diseases in males and females. Eur Respir j
200321821-6
48Probabilità di contrarre la malattia nei 10 anni
successivi alletà del soggetto, in funzione dei
fattori di rischio (ISS, 2004)
49Sommario
- Definizione e classificazione
- Epidemiologia e costi
- Fattori di rischio
- Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia
- Diagnosi e Trattamento
50Patogenesi
AGENTI NOCIVI(fumo di sigaretta, inquinanti,
agenti professionali)
Fattori genetici Infezioni respiratorie Altri
fattori
BPCO
51Patogenesi
Particelle e gas nocivi
Fattori legati allospite
Infiammazione polmonare
Anti-proteasi
Anti-ossidanti
Stress ossidativo
Proteasi
Meccanismi di riparazione
BPCO
52Patogenesi
INFIAMMAZIONE
RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO
53Patogenesi
ASMA Allergeni
BPCO Fumo di sigaretta
Infiammazione bronchiale Linfociti T
CD4 Eosinofili
Infiammazione bronchiale Linfociti T
CD8 Macrofagi, neutrofili
RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ESPIRATORIO
REVERSIBILE
IRREVERSIBILE
54Cause di riduzione del flussoaereo nella BPCO
- Irreversibili
- fibrosi della parete bronchiolare
- riduzione del ritorno elastico
- distruzione del supporto alveolare
55Cause di riduzione del flussoaereo nella BPCO
- Reversibili
- accumulo di cellule infiammatorie, muco ed
essudato nei bronchioli - contrazione della muscolatura liscia bronchiolare
- iperinsufflazione dinamica durante lesercizio
fisico
56Sommario
- Definizione e classificazione
- Epidemiologia e costi
- Fattori di rischio
- Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia
- Diagnosi e Trattamento
57Trattamento della BPCOObiettivi
- Prevenire la progressione della malattia
- Migliorare i sintomi
- Migliorare la tolleranza allo sforzo
- Migliorare lo stato di salute
- Prevenire e curare le riacutizzazioni
- Prevenire e trattare le complicanze
- Ridurre la mortalità
- Minimizzare gli effetti collaterali della terapia
58Le 4 fasi del trattamento della BPCO
- Valutazione e monitoraggio
- Riduzione dei fattori di rischio
- Trattamento della BPCO stabile
- educazionale
- farmacologico
- non farmacologico
- Trattamento delle riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
59Valutazione e monitoraggioDiagnosi
- La diagnosi di BPCO si basa sullanamnesi di
presenza di fattori di rischio e sulla
documentazione di una persistente riduzione del
flusso aereo, in presenza o meno di sintomi, dopo
aver escluso altre cause di bronco-ostruzione
cronica.
60Valutazione e monitoraggioSpirometria
- La spirometria rappresenta il test strumentale
meglio standardizzato, più riproducibile ed
oggettivo esso rappresenta il gold standard per
la diagnosi e linquadramento della BPCO. - Gli operatori sanitari che trattano pazienti
con BPCO dovrebbero avere la possibilità di
eseguire una spirometria senza difficoltà.
61Valutazione e monitoraggioSpirometria -
Indicazioni
- I soggetti con
- presenza di fattori di rischio (congeniti e
acquisiti) - e/o dispnea cronica
- e/o progressiva intolleranza allesercizio
- e/o con tosse cronica ed espettorato,
-
- dovrebbero essere sottoposti a spirometria per
valutare la - presenza di riduzione del flusso aereo.
62Diagnosi di BPCO
SPIROMETRIA
63Valutazione e monitoraggioSpirometria
- Si raccomanda un maggior impiego della
spirometria nella popolazione generale come
valutazione dell individuo a rischio, promuoven
done lesecuzione a tutti i livelli di
intervento sanitario (Medicina Generale, ecc.)
purchè vengano rispettati e verificati i criteri
di esecuzione ed interpretazione del test.
64Potrebbe trattarsi di BPCO?
- Sai cosè la BPCO? È la Broncopneumopatia
Cronica Ostruttiva, una patologia
bronco-polmonare molto frequente, anche se
molti pazienti ne sono affetti senza saperlo. - Rispondi alle domande e scopri se sei affetto da
BPCO. - 1. Hai tosse e catarro frequentemente?
SI NO - 2. Fai fatica a respirare rispetto ai tuoi
coetanei? SI NO - 3. Hai limitato lattività fisica per questo?
SI NO - 4. Hai più di 40 anni? SI NO
- 5. Sei un fumatore o lo sei stato? SI NO
- Se hai risposto sì a tre o più domande
potresti essere affetto da BPCO, chiedi al tuo
medico se ritiene necessario che tu faccia una
spirometria. Una diagnosi precoce di BPCO è
fondamentale nel prevenire un aggravamento di
questa malattia.
65Misura della riduzione del flusso aereo
espiratorio (Spirometria)
NEW
- La presenza di ostruzione non completamente
reversibile del flusso aereo viene suggerita
dalla presenza nella semplice spirometria forzata
espiratoria di un VEMS/CVF post broncodilatatore
inferiore a 0.7
limpiego della CVF può indurre una sottostima
mentre la CV lenta migliora sensibilità e
specificità diagnostiche.
ATS/ERS Task Force.
Standardisation of spirometry. Eur Respir J. 2005
Aug26(2)319-38.
66Misura della riduzione del flusso aereo
espiratorio (Spirometria)
NEW
- Una più corretta valutazione spirometrica
dellostruzione al flusso aereo richiede la
misura del VEMS, della CV lenta e del loro
rapporto (Indice di Tiffenau) un VEMS/CV lenta
inferiore al 5 percentile del valore di
riferimento (LLN Lower Limit of Normal)
conferma la presenza di ostruzione e la
diagnosi di BPCO compatibilmente con il quadro
clinico complessivo - onde non sovrastimare il numero di casi di BPCO
soprattutto nei soggetti di età gt 70 anni - un limite allapplicazione pratica è
costituito dalla mancanza di adeguati valori di
riferimento universali in particolare proprio per
soggetti di età gt 70 anni e per valori
post-broncodilatatore
ATS/ERS Task Force. Standardisation of
spirometry. Eur Respir J. 2005 Aug26(2)319-38.
GOLD. Am J Respir Crit Care Med. 2007 Sep
15176(6)532-55.
67Misura della riduzione del flusso aereo
espiratorio (Spirometria)
NEW
- Il VEMS ( teorico) è il parametro di riferimento
per la classificazione di gravità
dellostruzione al flusso aereo
68Spirometria normale e BPCO
Litri
0
VEMS CVF VEMS/CVF
Normale 4.150 5.200 80
BPCO 2.350 3.900 60
1
2
3
BPCO di grado II, moderato
4
CVF
NORMALE
CVF
5
1
2
3
4
5
6
secondi
69Valutazione e monitoraggioUlteriori indagini
- Test del cammino (6 minuti) distanza percorsa
camminando alla massima velocità per 6 minuti - Body Mass Index (BMI) peso (Kg) diviso Altezza
al quadrato (m2) - Grado di dispnea cronica (Scala del Medical
Research Council) - 1 dispnea per esercizio intenso
- 2 dispnea camminando a passo svelto in pianura o
camminando su una leggera salita - 3 impossibilità di mantenere il passo dei
coetanei o necessità di fermarsi per la dispnea
camminando al proprio passo in pianura - 4 necessità di fermarsi per la dispnea dopo 100
metri o dopo pochi minuti in pianura - 5 impossibilità ad uscire di casa a causa della
dispnea - Assieme al VEMS ( teorico) permettono di
calcolare il BODE index che è fattore
prognostico di mortalità
70Valutazione e monitoraggioUlteriori indagini -
BODE index
Variabili Punteggio nel BODE
index(1) 0 1 2
3 -----------------------------------
--------------------------------------------------
--------- VEMS ( teorico) gt65 50-64
36-49 lt35 Distanza percorsa in 6 min
(m) lt350 250-349 150-249 lt149 Grado di
dispnea (MMRC)(2) 0-1 2
3 4 Body-mass index gt21
lt21 ----------------------------------------------
------------------------------------------------ (
1) Celli et al. New Engl J Med 20053501005-12 (2
) Modified Medical Research Council
71Valutazione e monitoraggioUlteriori indagini
- Funzionalità respiratoria
- Curve flusso-volume per valutare la riduzione
del flusso aereo massimale a riposo. - Misura dei Volumi Capacità Vitale Inspiratoria,
Capacità Inspiratoria, Volume Residuo, Capacità
Polmonare Totale. Per una valutazione più
accurata e per risolvere incertezze
diagnostiche. - Test del transfer del CO per valutare il danno
parenchimale e lalterata distribuzione
della ventilazione alveolare. - Test di reversibilità con broncodilatatori per
ottenere il miglior valore individuale degli
indici spirometrici e nel sospetto di asma
bronchiale
72Valutazione e monitoraggioUlteriori indagini
- Pulsossimetria (SaO2) per misurare la
desaturazione arteriosa a riposo, sotto sforzo e
nel sonno, e per selezionare i pazienti in cui è
indicata lemogasanalisi arteriosa. - Emogasanalisi arteriosa per diagnosticare
linsufficienza respiratoria e/o lipercapnia. - Test da sforzo al cicloergometro per valutare la
tolleranza allesercizio fisico e la disabilità
in previsione di una riabilitazione respiratoria - Test di valutazione della forza dei muscoli
respiratori Pi,max, Pressione
transdiaframmatica etc. - Polisonnografia (pz con sintomi suggestivi,
ipossiemia o insufficienza cardiaca ds non
motivati dalla gravità della BPCO).
73Valutazione e monitoraggioUlteriori indagini
- Esame emocromocitometrico per valutare la
presenza di poliglobulia - ECG ed ecocardiografia nei pazienti con
insufficienza respiratoria per valutazione di
ipertensione sistolica polmonare e cuore
polmonare cronico
74 Diagnosi di BPCODiagnostica per immagini
- La radiografia del torace è raramente
diagnostica nella BPCO lieve o moderata può
essere utile nella diagnosi di patologie
concomitanti - Le alterazioni radiologiche più comunemente
associate alla BPCO sono segni di
iperinsufflazione (come appiattimento del
diaframma ed aumento dello spazio
retrosternale), ipertrasparenza dei polmoni,
rarefazione e/o redistribuzione del disegno
vascolare, bolle enfisematose, marcato
ispessimento delle pareti bronchiali.
Bronchiectasie varicoidi o sacciformi, a
contenuto aereo oppure contenenti fluido o
livelli idro-aerei, possono essere individuate
sul radiogramma. Possono essere visibili i
segni di ipertensione arteriosa polmonare con
cuore polmonare cronico - La radiografia del torace è utile nella
valutazione delle gravi riacutizzazioni della
BPCO (esempio scompenso cardiaco, polmoniti
infettive, pneumotorace
75Diagnosi di BPCODiagnostica per immagini-
Indicazioni alla TC
- La tomografia computerizzata (TC) del torace non
è consigliata quale indagine di routine della
BPCO - La TC trova diverse utili applicazioni in casi
selezionati -
- pianificazione di un intervento chirurgico
- sospetta associazione di BPCO e di patologia
infiltrativa diffusa interstiziale - deficit funzionale e/o riduzione della DLCO non
spiegabili sulla base del quadro clinico e del
radiogramma - deficit di alfa 1 antitripsina (prognosi e
follow-up)
76Diagnosi di BPCODiagnostica per immagini-
Indicazioni alla TC
- diagnosi differenziale tra le varie patologie
(enfisema versus bronchiolite, per esempio) - valutazione di riacutizzazioni severe, specie per
escludere embolia polmonare (TC spirale con
contrasto) e diagnosi di patologia concomitante - la TC ad alta risoluzione (HRCT) consente la
diagnosi preclinica dellenfisema aiuta ad
evidenziare il contributo relativo
dellostruzione delle vie aeree e della
distruzione enfisematosa alla limitazione del
flusso aereo, caratteristica della BPCO consente
di valutare tipo prevalente di enfisema, sede,
gravità o estensione (score visivo o TC
quantitativa), di valutare la prognosi (insieme
con altri indici clinico-funzionali) e di
eseguire un follow-up non invasivo
77Valutazione e monitoraggioDosaggio
alfa-1-antitripsina
- Il test diagnostico per il deficit di alfa-1
antitripsina è indicato - nei soggetti con BPCO (con enfisema) senza altri
evidenti fattori di rischio e/o ad insorgenza
precoce (lt45 anni di età) - in fratelli/sorelle di soggetti con deficit di
alfa-1 antitripsina (livello evidenza A)
ATS/ERS Statement AJRCCM 2003168 818- 900
78Le 4 fasi del trattamento della BPCO
- Valutazione e monitoraggio
- Riduzione dei fattori di rischio
- Trattamento della BPCO stabile
- educazionale
- farmacologico
- non farmacologico
- Trattamento delle riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
79Trattamento della BPCOIn base alla gravità
- Il trattamento della BPCO stabile dovrebbe essere
caratterizzato da un progressivo incremento della
terapia in relazione alla gravità della malattia.
80Terapia della BPCO in base allo stadio
IV Molto Grave
III Grave
II Moderato
I Lieve
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS lt 30 del predetto o VEMS lt 50 del predetto più insufficienza respiratoria cronica
VEMS/CVF lt 0.7 30 lt VEMS lt 50 del predetto
VEMS/CVF lt 0.7 50 lt VEMS lt 80 del predetto
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS gt 80 del predetto
Aggiungere un trattamento regolare con
broncodilatatori a lunga durata dazione (quando
necessario) Aggiungere riabilitazione
Aggiungere glucocorticosteroidi inalataori in
caso di ripetute riacutizzazioni
Aggiungere ossigeno-terapia a lungo termine in
caso di insufficienza respiratoria Prendere in
cosiderazione la terapia chirurgica
81Stadio ILieve
Caratteristiche
Trattamento raccomandato
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS 80 Con o senza sintomi
cronici
- Broncodilatatori a breve durata dazione solo
al bisogno
82Stadio IIModerata
Caratteristiche
Trattamento raccomandato
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS 50 lt 80 Con o senza
sintomi cronici
- Broncodilatatori a breve durata dazione al
bisogno - Trattamento regolare con uno o più
broncodilatatori a lunga durata dazione (A) - Riabilitazione per un numero minimo efficace
di sessioni (B)
83Stadio IIIGrave
Caratteristiche
Trattamento raccomandato
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS 30 lt 50 Con o senza
sintomi cronici
- Broncodilatatori a breve durata dazione al
bisogno - Trattamento regolare con uno o
più broncodilatatori a lunga durata dazione (A) - Corticosteroidi inalatori (in pazienti con
ripetute riacutizzazioni (gt 3 negli ultimi 3
anni) (A) - Riabilitazione per un numero minimo efficace di
sessioni (B)
84Stadio IVMolto Grave
Caratteristiche
Trattamento raccomandato
VEMS/CVF lt 0.7 VEMS lt 30 o VEMS lt 50 con
insufficienza respiratoria o scompenso cardiaco
destro
- Trattamento regolare con uno o più
broncodilatatori a lunga durata dazione (A) - Corticosteroidi inalatori (in pazienti con
ripetute riacutizzazioni (gt 3 negli ultimi 3
anni) (A) - Riabilitazione per un numero minimo efficace di
sessioni (B) - Trattamento complicanze
- OLT (in presenza di insufficienza
respiratoria) - Considerare NPPV (in grave ipercapnia)
- Considerare un trattamento chirurgico
85Le 4 fasi del trattamento della BPCO
- Valutazione e monitoraggio
- Riduzione dei fattori di rischio
- Trattamento della BPCO stabile
- educazionale
- farmacologico
- non farmacologico
- Trattamento delle riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
86Trattamento della BPCORiduzione dei fattori di
rischio
- Importanti obiettivi per prevenire linsorgenza e
levoluzione della BPCO sono la riduzione
dellesposizione complessiva al fumo di tabacco,
alle polveri, ai fumi, ai gas in ambito
professionale, allinquinamento degli ambienti
interni ed esterni. In particolare vanno
incoraggiate le normative che vietino il fumo
negli ambienti pubblici e nei luoghi di lavoro e
sensibilizzata la popolazione sulla necessità di
non fumare nelle abitazioni. - La cessazione del fumo è considerato lintervento
più efficace ed economicamente più vantaggioso,
nella maggior parte delle persone, per ridurre il
rischio di sviluppare la BPCO ed arrestarne la
progressione (A).
87Trattamento della BPCORiduzione dei fattori di
rischio
- Un trattamento per la dipendenza dallabitudine
tabagica è efficace e dovrebbe essere proposto ad
ogni fumatore (A). - Alcuni tipi di intervento sono risultati i più
efficaci (A) la terapia farmacologica ed il
sostegno comportamentale - Lefficacia del sostegno comportamentale aumenta
in base allintensità dellintervento ma anche un
counseling breve (3 minuti) eseguito dal medico o
da altra figura sanitaria aumenta in modo
significativo il numero di fumatori che smettono
rispetto al tasso di cessazione ottenuto senza
alcun aiuto (5 - 10 - A).
88Tassi di cessazione del fumoin funzione del
livello di intervento
25
20
15
Cessation Rate ()
10
5
0
0 lt3 3-10 gt10 - 2 2-lt4
4-8 gt8 lt1 2-3 4-7
gt7 Durata dellintervento Durata
dellintervento Durata dellintervento
(minuti)
(settimane)
(sessioni)
Rennard SI. Chest 2000 117 360S
89Cessazione del fumo e mortalità per tuttele
cause secondo il Lung Health Study valutata a
14.5 anni di follow up
- Un programma di intervento intensivo e combinato
(terapia sostitutiva nicotinica associata a
sostegno motivazionale) è in grado di ridurre la
mortalità per tutte le cause in fumatori
asintomatici con ostruzione bronchiale. -
Anthonisen NR, Ann Intern Med 2005 142233
90Declino della funzione polmonare sopragli 11
anni secondo il Lung Health Study
A
2.9 2.8 2.7 2.6 2.5 2.4 2.3 2.2 2.1 2
Cessazione definitiva del fumo
VEMS (Litri)
Soggetti che smettono di fumare in modo
intermittente
Fumatori correnti
0 1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11
Anno
Anthonisen NR et al. Am J Respir Crit Care Med.
2002 166 675
91Strategie per aiutare il pazientea smettere di
fumare (le 5 A)
- Ask (chiedere)
- Registrare lo stato di fumatore / non fumatore
- Advise (informare)
- Danni a breve e a lungo termine del tabacco
- Benefici della cessazione
- Assess ( valutare)
- Valutare la motivazione a smettere
- Assist ( assistere)
- Aiutare nel tentativo di smettere
- Arrange ( organizzare)
- Pianificare il follow-up
- Prevenire le ricadute
Lo schema delle 5A è un utile pro-memoria per
loperatore sanitario, che può decidere di
fermarsi alle prime due A realizzando il minimal
advice, oppure, se le sue risorse personali e
organizzative lo consentono, può completare gli
interventi.
92Trattamento della BPCORiduzione dei fattori di
rischio
- Sono disponibili diverse terapie farmacologiche
efficaci (A) ed almeno una di queste dovrebbe
essere somministrata in aggiunta ai consigli
pratici se necessario ed in assenza di
controindicazioni. - Sono considerati di prima scelta i seguenti
farmaci terapia sostitutiva nicotinica e
bupropione a lento rilascio (livello di evidenza
A).
93Trattamenti vs controlli
- Terapie di primo livello Note Efficacia
(Odds Ratio) - Bupropione necessaria prescrizione 2.1
- Gomme alla nicotina automedicazione 1.7
- Cerotti alla nicotina automedicazione 1.8
- Inalatori di nicotina necessaria prescrizione
(autom. in Italia) 2.1 - Compresse alla nicotina automedicazione 2.0
- Spray alla nicotina
necessaria prescrizione (non disp. in
Italia) 2.3 - Consigli del medico, breve differenza assoluta
nel tasso di cess. 2.5 1.7 - counseling individuale lt10 più contatto
telefonico 1.6 - Programmi di gruppo 2
- Counseling telefonico attivo 1.4
- Terapie di secondo livello
- Clonidina (catapresan) necessaria prescrizione
1.9 - Nortriptilina necessaria prescrizione 2.8
- Altre terapie
- Materiale di auto-aiuto solo individualizzato 1
.4 - Inibitori del fumo Fumo rapido. Non
conclusivo 2 - Naltrexone (nalorex) Antagonisti oppioidi No
evidenze - Ipnoterapia No evidenze
www.cochrane.org
94Terapia sostitutiva con nicotina
- TIPO DISP. DOS. N. PEZZI
-
- GOMMA automed. 2-4 (menta) mg 30/150
- CEROTTO automed. 5 (7) mg 7
- 10 (14) mg 7
- 15 (21) mg 7
- INALATORE automed. 10 mg 42
- CPR (subl/menta) automed. 2 mg 30/36/105
95Trattamento della BPCORiduzione dei fattori di
rischio
NEW
- Fra i nuovi farmaci, la vareniclina
potrebbeavere un effetto terapeutico aggiuntivo
rispetto alle terapie farmacologiche
attualmente disponibili nel promuovere la
cessazione della abitudine al fumo. - Una recente metanalisi ha evidenziato che la
vareniclina aumenta la probabilità di smettere di
fumare di circa tre volte rispetto al placebo (
astinenza continua a 12 mesi OR 3.22 ( CI 95
2.43-4.27) - ( K. Cahill, LF Stead, T. Lancaster Nicotine
receptor partial agonists for smoking cessation
Cochrane Database of Systematic Reviews 2007 ,
Issue 1. ArtNoCD006103)
96Raccomandazioni della ERS Task Force per la
cessazione del fumo in pazienti con malattie
respiratorie
NEW
- I pazienti con patologia respiratoria hanno un
bisogno maggiore e più urgente di smettere di
fumare rispetto al fumatore medio pertanto lo
pneumologo dovrebbe svolgere un ruolo attivo e
continuativo nel tempo per motivare e sostenere
il tentativo di cessazione - Il trattamento per smettere di fumare dovrebbe
essere integrato nella gestione della patologia
respiratoria di fondo - La terapia per smettere di fumare dovrebbe
comprendere sia un trattamento farmacologico che
un supporto motivazionale - Lo pneumologo dovrebbe ricevere una formazione
adeguata - Risorse economiche dedicate ad implementare
queste attività dovrebbero essere individuate - ( P. Tonnesen, L. Carrozzi, KO
Fagerstsrom, C. Gratziou, C. Jimenez Ruiz, S.
Nardini, G. Viegi, C. lazzaro, IA Campell, E.
Dagli, R. West. Smoking cessation in patients
with respiratory disease a high priority,
integral component of therapy Eur Respir J 2007
29 390-417)
97Livelli di intervento
DISASSUEFAZIONE
PRIMO LIVELLO
SECONDO LIVELLO
AMBULATORI SPECIALISTICI
OPERATORI SANITARI
MEDICO MED. GEN. (INTERVENTO MINIMO)
OSPEDALI E SERVIZI SANITARI SENZA FUMO
98Le 4 fasi del trattamento della BPCO
- Valutazione e monitoraggio
- Riduzione dei fattori di rischio
- Trattamento della BPCO stabile
- educazionale
- farmacologico
- non farmacologico
- Trattamento delle riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
99BPCO stabilizzata
- Il trattamento della BPCO stabilizzata dovrebbe
essere caratterizzato da un progressivo
incremento della terapia in relazione alla
gravità della malattia. - Leducazione sanitaria del paziente affetto da
BPCO può migliorare la sua capacità di gestire la
malattia. È inoltre utile per raggiungere altri
obiettivi, quale la cessazione dallabitudine
tabagica (A).
100A chi va rivolto lintervento di educazione
- Operatori sanitari
- Istituzioni ed amministratori
- Popolazione generale
- Pazienti e familiari
- Caregiver
101Evidenze sulla educazione del paziente
- Leducazione
- - riduce il rischio di ricovero per
riacutizzazione - - attenua lansia e la depressione
- - migliora la risposta alle riacutizzazioni
- - non migliora i dati funzionali
- La cessazione dal fumo è efficace (A)
102Contenuti del programmadi educazione 1
Caratteristiche della malattia Identificazione
e controllo dei fattori di rischio e di
aggravamento Obiettivi della terapia Piano
terapeutico scritto Utilizzo dei farmaci
Monitoraggio della malattia
103Contenuti del programmadi educazione 2
- Ossigenoterapia
- Ventiloterapia
- Gestione delle attività quotidiane
- Esplicitazione delle preferenze e delle
aspettative - Contratto educativo
104Contenuti del programmaeducativo le attese del
Paziente
- Conoscenza della malattia
- Gestione della dispnea e degli altri sintomi
- La riacutizzazione come riconoscerla e
affrontarla. - Uso dei farmaci
- Il supporto psicosociale
- Il welfare e i benefici sul piano
amministrativo
105Contratto educativo ad personam
- Identificazione dei problemi, delle richieste
e delle aspettative - Definizione e condivisione degli obiettivi, che
vanno adattati alle reali attitudini e capacità
del paziente, quali risultano da una valutazione
dello stato cognitivo e affettivo, del livello
attuale di autonomia, della disponibilità di
supporto familiare e/o formale e della situazione
abitativa - Valutazione dei risultati secondo metodi
standardizzati e ripetibili.
106Metodi educativi
interventi individuali o di gruppo /- sussidi
visivi o audiovisivi /- materiale
scritto /- Internet
107Programmi di educazione del Paziente
raccomandazioni
- Pur se dotati di una componente iniziale di
gruppo, dovrebbero essere individualizzati e
caratterizzati da un richiamo periodico del loro
contenuto. - In rapporto al variare delle necessità con la
gravità della BPCO può servire lapporto di
particolari competenze professionali, ad es. del
terapista occupazionale se lautonomia personale
è limitata.
108Obiettivi del programma educativo
NEW
Procedurali Acquisizione di conoscenze (es. Bristol COPD Knowledge Questionnaire)
Di prodotto, oggettivi Riduzione fabbisogno di cure (es. prevenzione ricovero, riduzione visite mediche) e miglioramento autonomia funzionale (es. IADl, 6WT)
Di prodotto, soggettivi Miglioramento stato di salute (es. questionario di S George)
Di prodotto, indicatori indiretti Aderenza a norme basate sullevidenza (es. esecuzione della mineralometria ossea o della vaccinazione antiinfluenzale)
109Approccio progressivo alla educazione nel
paziente con BPCO
Vita quotidiana
Tecniche terapeutiche
Educazione anti-fumo
Emergenza
STEP 4 Molto Grave
Obiettivo il miglior risultato possibile
STEP 3 Grave
STEP 2 Moderata
Obiettivo prevenzione e controllo della br. cr.
STEP 1 Lieve
-
STEP 0 A rischio
-
-
110Le 4 fasi del trattamento della BPCO
- Valutazione e monitoraggio
- Riduzione dei fattori di rischio
- Trattamento della BPCO stabile
- educazionale
- farmacologico
- non farmacologico
- Trattamento delle riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
111BPCO stabile
- Nessuno dei farmaci attualmente impiegati
nel trattamento della BPCO si è
dimostrato efficace nel modificare il
progressivo peggioramento della funzione
polmonare, caratteristico della malattia (A). - La terapia farmacologica regolare è importante
per migliorare i sintomi,
migliorare la qualità della vita, aumentare la
tolleranza allo sforzo e ridurre le
riacutizzazioni (A) e può aumentarela
sopravvivenza (B).
112BPCO stabile
- Obiettivi del trattamento
- Migliorare le alterazioni funzionali
(ostruzione, iperinflazione polmonare,
lavoro respiratorio, scambi gassosi) - Migliorare i sintomi
- Aumentare la tolleranza allo sforzo
- Ridurre il numero e la gravità delle
riacutizzazioni - Migliorare la qualità della vita
- Aumentare la sopravvivenza
113BPCO stabile
- Categorie di terapie utilizzate
- Beta-2 agonisti e anticolinergici (A)
- Corticosteroidi inalatori (A)
- Vaccino antinfluenzale (A)
- Vaccino antipneumococcico (B)
- Teofillina (B)
- Immunomodulatori (B)
- Antiossidanti (B)
- Mucolitici (D)
114BPCO stabileBroncodilatatori
- I broncodilatatori hanno un ruolo centrale nel
trattamento della BPCO. - La via di somministrazione raccomandata è quella
inalatoria. - I broncodilatatori a lunga durata dazione sono i
farmaci più efficaci nel trattamento regolare (A)
per controllare o migliorare i sintomi e lo stato
di salute. - I beta2-agonisti e gli anticolinergici a lunga
durata dazione sono i broncodilatatori di prima
scelta (A).
115BPCO stabileBroncodilatatori
- Laggiunta della teofillina, in considerazione
dei possibili effetti collaterali e della
necessità di monitoraggio dei livelli
plasmatici, deve essere valutata nel singolo
pazientein termini di rapporto
rischio/beneficio.
116BPCO stabileBroncodilatatori
- La somministrazione di broncodilatatori a lunga
durata dazione (formoterolo, salmeterolo,
tiotropio) è più efficace dei farmaci a breve
durata dazione (A) e può migliorare la
compliance. - Luso di più broncodilatatori a diverso
meccanismo dazione migliora lefficacia del
trattamento (A).
117BPCO stabileBroncodilatatori
- Lefficacia dei broncodilatatori va valutata sia
in termini di miglioramento funzionale
(dellostruzione bronchiale e/o
delliperinflazione polmonare) che di
miglioramento dei sintomi, della tolleranza allo
sforzo e della qualità della vita (A). - La mancata risposta spirometrica, in presenza di
miglioramento soggettivo (sintomi), non è motivo
di interruzione del trattamento.
118BPCO stabileCorticosteroidi sistemici
- Il trattamento cronico con corticosteroidi
sistemici ha un rapporto rischio-beneficio
sfavorevole (A), quindi deve essere evitato nei
pazienti con BPCO in fase di stabilità. - La risposta ad un breve trattamento con
corticosteroidi orali non consente di predire
la risposta ai corticosteroidi
inalatori (A).
119BPCO stabileCorticosteroidi Inalatori
- Il trattamento regolare con corticosteroidi
inalatori è indicato nei pazienti
con VEMS 50 del teorico (Stadio III grave e
Stadio IV molto grave) con riacutizzazioni
frequenti (3 o più negli ultimi 3 anni)
trattate con corticosteroidi sistemici e/o
antibiotici (A).
120BPCO stabilizzataCorticosteroidi Inalatori
- Il trattamento regolare con corticosteroidi
inalatori dei pazienti con BPCO grave (Stadio
III) o molto grave (Stadio IV) determina un
miglioramento dei sintomi, della funzione
polmonare, della tolleranza allo sforzo e della
qualità della vita, e una riduzione del numero
e della gravità delle riacutizzazioni (A). - L uso dei corticosteroidi inalatori va valutato
in relazione ai rischi di effetti collaterali
nei pazienti - trattati cronicamente a dosi elevate.
121BPCO stabileTerapia combinata con
Corticosteroidi Inalatori Beta-2- agonisti long
acting
- Nei pazienti in cui sono indicati sia i Beta-2-
agonisti a lunga durata d'azione che i
corticosteroidi inalatori (BPCO grave, molto
grave), la somministrazione di questi farmaci in
combinazione mostra una migliore efficacia
rispetto ai singoli componenti su diversi
parametri clinico-funzionali (A). - L'uso delle combinazioni precostituite
(salmeterolo più fluticasone, formoterolo più
budesonide) può migliorare l'aderenza al
trattamento (C).
122BPCO stabile Terapia combinata con
Corticosteroidi Inalatori Beta-2- agonisti long
acting
NEW
- In un recente studio clinico prospettico
randomizzato e controllato condotto su ampia
casistica, lassociazione salmeterolo/fluticasone
ha ridotto la mortalità (obbiettivo primario
dello studio) del 17,5, riduzione ai limiti
della significatività statistica. - A conferma di precedenti studi dimensionati su
parametri clinici e condotti su pazienti più
gravi, nello stesso studio tale combinazione è
risultata superiore ai singoli componenti ed al
placebo su alcuni importanti parametri clinici
(stato di salute, frequenza delle
riacutizzazioni, uso di steroidi orali) in
pazienti in stadio moderato-grave con VEMS
pre-broncodilatatore lt 60 e senza storia di
frequenti riacutizzazioni. - I risultati supportano luso di questa terapia
in pazienti di gravità minore rispetto a quelli
indicati dalle linee guida precedenti,
(trattamento sintomatico di pazienti con BPCO,
con un FEV1 prebroncodilatatore lt60 del normale
previsto ed una storia di riacutizzazioni
ripetute, che abbiano sintomi significativi
nonostante la terapia regolare con
broncodilatatori). Tale raccomandazione è stata
approvata dall'autorità regolatoria Europea
(EMEA) e Italiana (AIFA) - Nello stesso studio è stato rilevato un aumento
significativo di polmoniti nei pazienti che hanno
assunto la terapia di combinazione, legato
allimpiego degli steroidi. - Nello stesso studio la monoterapia con ICS era
associata ad un significativo aumento di
mortalirtà rispetto alla combinazione, il che
conferma la raccomandazione delle attuali linee
guida che non prevede l'uso degli ICS da soli
nella BPCO.
Calverley PMA et al, NEJM 2007 356775
123Terapia inalatoria nella BPCO
- Nella BPCO in fase stabile non sono state
dimostrate significative differenze nel
migliorare la funzione respiratoria con luso
di broncodilatatori erogati mediante diversi
inalatori nebulizzatori, spray predosati (MDI),
MDI con distanziatori, inalatori di polveri
(DPI) (A), ma i nebulizzatori non sono
consigliati per un trattamento prolungato perché
sono costosi e richiedono unappropriata
manutenzione.
124Terapia inalatoria nella BPCO La scelta
dellinalatore
- La scelta dellinalatore più adatto dovrebbe
tenere in considerazione - Labilità del paziente nellusare correttamente
linalatore prescritto. - La preferenza espressa dal paziente
- Il tempo necessario per istruire il paziente
allimpiego di quel particolare inalatore e per
monitorarne il corretto impiego - La possibilità di usare lo stesso tipo di
inalatore per somministrare tutti i farmaci
necessari al trattamento - La comodità del paziente, della famiglia e
dello staff medico in
termini di tempo per somministrare il farmaco,
necessità di effettuare la manutenzione,
trasportabilità e pulizia dellinalatore. - Il costo della terapia.
125BPCO stabileAltri trattamenti
- La vaccinazione antinfluenzale riduce del 50 la
comparsa di patologie gravi e la mortalità (A). - Le vaccinazioni antinfluenzale ed
antipneumococcica per via parenterale dovrebbero
essere offerte a tutti i pazienti con