Title: Il Diritto nella Storia
1Il Diritto nella Storia
2Le organizzazioni primitive
- Clan gruppo chiuso di persone legate da
interessi reciproci o vincoli di discendenza da
un comune antenato (matriarcale, patriarcale o
totemico). - Totem oggetto naturale, più spesso animali, a
cui gli appartenenti a determinati gruppi umani
ritengono di essere uniti da legami magici o
religiosi o di discendenza e che venerano. - Tabù si trattava del divieto di assumere
determinati comportamenti o del comando di non
compiere alcune azioni che avrebbero provocato
una contaminazione di tutta la comunità . - Tribù gruppo sociale e politico i cui membri
hanno unorigine comune e parlano lo stesso
dialetto. - Orda selvaggia raggruppamento sociale nel quale
listituto familiare e lorganizzazione sociale
sono ancora molto vaghi.
3I Babilonesi e il Codice di Hammurabi
- Il nome di Hammurabi è legato a una raccolta di
282 leggi che ha una notevole importanza, perché
fornisce informazioni preziose sul diritto del
tempo. - Oggi questo documento è conservato a Parigi nel
Museo del Louvre si tratta di una stele a
caratteri cuneiformi che è stata ritrovata nella
città di Susa agli inizi del Novecento
4Contenuto del Codice di Hammurabi
- Dalla decifrazione del documento sono emerse
numerose regole di diritto penale e disposizioni
relative ai rapporti tra i proprietari, alla
famiglia, alle vendite, alle associazioni
commerciali, ecc., un vero e proprio compendio
della tradizione giuridica babilonese. - Il codice è anche una testimonianza di una
coscienza morale e di un senso di giustizia molto
avanzato per quei tempi così remoti.
5I fondamenti del Codice di Hammurabi
- Legge del taglione
- Pena di morte anche per i reati meno gravi
- Irrilevanza della responsabilità personale
6La civiltà egizia
- La società egiziana era ordinata in senso
piramidale ma, a differenza della mesopotamica,
in Egitto la distinzione in classi era rigida. Al
vertice della piramide vi era il faraone, simbolo
dellEgitto, capo dellesercito, legislatore e
sommo sacerdote un sovrano assoluto, considerato
di origine divina e un dio lui stesso (teocrazia)
e, come tale, adorato dai suoi sudditi. - Proprio perché il faraone esercitava il potere
per mezzo di norme ritenute di origine divina, da
lui dipendevano lesistenza dello Stato e del
popolo.
7Forma di governo
- Forma di governo nellantico Egitto
MONARCHIA
Assoluta
Teocratica
Ereditaria
8Lorganizzazione politico - amministrativa
- Il faraone era affiancato da due grandi
personalità - Il primo ministro (visir), un giudice scelto dal
sovrano stesso e responsabile dellapparato
amministrativo - Un grande sacerdote, che era allo stesso tempo
consigliere del faraone e capo della casta
sacerdotale e occupava un ruolo centrale non solo
nella vita religiosa, ma anche in quella politica
e culturale. - In una posizione di minor prestigio si trovavano
i militari gli ufficiali erano egiziani, mentre
i soldati erano prevalentemente mercenari.
9Organizzazione politico - amministrativa
- Lorganizzazione politico amministrativa
nellantico Egitto
Governo centrale
Amministrazione periferica
Corte del faraone
Due viceré
Faraone
Governatori delle province
Consiglio dei dieci
Gran visir
Gran sacerdote
10Il papiro e il diritto internazionale
- Diversi aspetti della storia dellEgitto ci sono
pervenuti dai papiri, particolari fogli usati
dagli scriba, da cui è stato possibile
individuare gli usi, le conoscenze scientifiche,
i rapporti con gli altri popoli. Luso del papiro
infatti, ha reso più facili le relazioni
internazionali tra Stati diversi è grazie a
questo particolare foglio pieghevole e
facilmente trasportabile che le comunicazioni
sono diventate più facili e ha avuto origine il
primo nucleo del futuro diritto internazionale. I
messaggi trasportati con celerità dai corrieri
hanno assunto un linguaggio diverso
(diplomatico), si sono diffuse le prime regole
comuni relative ai trattati e, poco alla volta, è
nata la diplomazia.
11La civiltà micenea
- La civiltà micenea era caratterizzata da tanti
piccoli Stati (Micene, Tirinto, Argo, Pilo, ecc.)
a capo dei quali vi era un sovrano che viveva in
un palazzo, protetto da mura e costruito su
unaltura (acropoli città alta) era circondato
dai nobili che appartenevano alle famiglie più
potenti per ricchezza e valore e si consideravano
non dei veri e propri sudditi, ma suoi pari. Il
re si riteneva investito della propria autoritÃ
direttamente dagli dei e saliva al trono per
diritto ereditario era supremo sacerdote,
amministrava la giustizia e comandava lesercito
in guerra.
12La nascita della polis
- Agli elementi di divisione (natura del
territorio, diversità di stirpi, rivalità tra
popoli diversi) che in passato avevano ostacolato
la formazione di uno stato unitario, intorno
allVIII sec. A.C. se ne aggiungono altri
(rivoluzione agraria, crescita demografica,
colonizzazione) che favoriscono la formazione di
città -stato (polis). Questo nuovo organismo
politico ha origine nellAsia minore a opera dei
coloni greci che, trovandosi in un paese
straniero, sentono la necessità di difendersi
così organizzano le loro comunità in luoghi
elevati e protetti da fortificazioni. I coloni
erano per lo più o artigiani e mercanti
insoddisfatti, o piccoli contadini, che per
timore di cadere nella schiavitù per debiti
preferivano emigrare. Fin dallinizio le colonie
danno origine a un sistema politico-sociale più
equo che poi influenzerà anche la città madre.
13La struttura della polis
- I centri vitali della polis erano lantica
acropoli, il tempio e lagorà . I membri della
polis partecipano attivamente alla vita della
città - Nellagorà , la piazza sede del mercato, si
trattavano gli affari e si tenevano le assemblee
per decidere sui problemi comuni - Sullacropoli aveva sede il governo e vi si
trovava anche il tempio, luogo dincontro per le
cerimonie religiose.
14Struttura della polis
Parte alta della città dove si trovava anche il
tempio della divinità protettrice
Acropoli
Fulcro attorno al quale si sviluppano
Piazza del mercato dove il popolo si riuniva
anche in assemblea
AgorÃ
La polis
Rivoluzione agraria
Motivi della nascita
Crescita demografica
Colonizzazione
Necessità di una nuova organizzazione del potere
15Il passaggio alla Timocrazia e alla Tirannide
- Tra il VII e il VI sec. a.C. dallaristocrazia si
passa alla timocrazia (governo della ricchezza)
caratterizzata dalla partecipazione al governo
della polis di cittadini che dispongono di una
ricchezza fondiaria. I contrasti civili, però,
sono continui e il popolo, cui è richiesto solo
di ubbidire, rimanendo escluso dal potere, spesso
si ribella provocando disordini. In alcuni casi
lintroduzione della codificazione scritta da
parte del governo aristocratico borghese
consente di contenere almeno in parte i
conflitti. - In diverse poleis, invece, le lotte civili tra
chi detiene il potere e coloro che ne sono
esclusi portano alla tirannide, una forma di
governo caratterizzata dalla concentrazione del
potere in una sola persona. I tiranni sono
individui abili, ambiziosi e audaci che, facendo
leva sul malcontento del popolo, prendono il
potere, eliminano qualunque opposizione e
governano a loro arbitrio, soffocando ogni
libertà .
16Il passaggio alla democrazia
- Il desiderio del popolo di partecipare al governo
della città in alcune poleis determina la nascita
di repubbliche democratiche - La sovranità non era più concentrata in poche
persone, ma apparteneva a tutti i politai (membri
della polis) - Per partecipare alla vita (amministrativa e
militare) della polis era indispensabile la
qualifica di polites
17Democrazia
La libertà più elevata è la libertà di parola
Diritto dei politei di parlare liberamente
nellassemblea
Civiltà LibertÃ
18Il governo nella polis
Potere legislativo
La partecipazione dei cittadini alla vita della
polis
Assemblee popolari
Tramite
Potere giudiziario
Consiglio degli anziani
19Le due poleis più importanti Sparta e Atene
- Tra le diverse poleis, Sparta e Atene, hanno
assunto unimportanza particolare non solo perché
sono state le più potenti, ma anche perché
rappresentano ciascuna il simbolo di due sistemi
di governo diversi, imitati dalle altre poleis
chi preferiva un regime oligarchico si ispirava a
Sparta chi, invece, prediligeva istituzioni
democratiche aveva come riferimento Atene. Mentre
Sparta ha mantenuto per anni una forma di governo
rigidamente aristocratica, ad Atene si sono
succedute nel tempo tutte le forme istituzionali,
dalla monarchia allordinamento democratico.
20SPARTA
La classe sociale dominante (proprietari
terrieri), aveva pieni diritti civili e politici
e si dedicava allattività militare
Spartiati
La struttura sociale a Sparta
Perieci
Privi dei diritti politici e esclusi dalle
cariche pubbliche, godevano dei diritti civili e
potevano esercitare qualsiasi attivitÃ
Iloti
Trattati come schiavi, non godono di alcun
diritto e sono costretti a lavorare la terra
degli Spartiati, cui assegnano la maggior parte
del raccolto
21LA COSTITUZIONE DI LICURGO
- La vita dello Stato si basava sulla costituzione
di Licurgo che sarebbe stato ispirato
dalloracolo di Apollo. - Al vertice dello Stato vi erano due re, la cui
carica passava al primo figlio nato dopolo
lelevazione al trono del genitore. I re
presiedevano i riti religiosi ed erano a capo
della gherusia (Consiglio degli anziani) e
amministravano la giustizia. Ai geronti spettava
il potere legislativo e il potere giudiziario per
i crimini più gravi (tradimento, infamia, ecc.)
per i quali erano previste le condanne a morte o
lesilio. Tutti gli Spartiati che avevano
compiuto 30 anni facevano parte dellapella,
lassemblea popolare cui spettavano diversi
compiti eleggeva i geronti e i magistrati,
approvava o respingeva le leggi, decideva sulle
controversie per la successione al trono,
conferiva la cittadinanza in casi eccezionali. - Il potere esecutivo spettava agli éfori
(sorveglianti). Gli éfori assumono poteri di
controllo anche sulla gherusia e diventano i veri
e propri capi dello Stato. Gli éfori potevano
condannare alla prigione o ad ammende chiunque,
anche i re.
22ATENE
La classe sociale dominante (proprietari
terrieri) godevano dei diritti civili e politici
EUPATRIDI
La struttura sociale di Atene
I plebei ricchi godevano soltanto dei diritti
civili
DEMIURGI
I plebei poveri che rischiavano la schiavitù per
debiti
GEOMORI
23LA LEGISLAZIONE DI DRACONE
Una pena diversa per lomicidio volontario
(morte) e per quello involontario (esilio)
I presupposti della legge penale di Dracone
Chi era accusato di omicidio poteva essere punito
solo dopo che la sua colpa era stata accertata
con un pubblico processo
Lomicidio non veniva punito nel caso di
omicidio legittimo (es. legittima difesa)
24LA COSTITUZIONE DI SOLONE
Potere consultivo
Eleggeva la bulè
Ecclesia
Eleggeva gli arconti
Preparava argomenti da discutere e proposte da
votare nellecclesia
Bulè
Gli organi dello Stato e le relative competenze
secondo la costituzione di Solone
Nominava i membri dellareopago
Eleggeva i membri delleliea
Areopago e arconti
Poteri politici
Eliea
Potere giudiziario
25LETA DI PERICLE
- Dopo Clistene si susseguono anni di guerre e
soltanto con Pericle (460-430 a.C.) si torna a
parlare di riforme sociali. - Pericle è il massimo esponente della democrazia
ateniese e mira a rafforzare la componente
popolare allinterno delle istituzioni
ridimensionando le funzioni dellareopago
(competente solo per i delitti di sangue),
potenziando i poteri degli organi democratici
(ecclesia, bulè, eliea) e attribuendo un compenso
a tutti i cittadini che ricoprono cariche
pubbliche. Proprio questo provvedimento rende
effettiva la partecipazione di tutti i cittadini
al governo della cosa pubblica e verrà poi
ripreso dalla Costituzione italiana (art. 69)
segnando il passaggio allo Stato democratico. - Ad Atene però la democrazia e luguaglianza non
erano generalizzate erano applicate soltanto
allinterno della polis e nei confronti dei
cittadini maschi. Le donne, gli stranieri e gli
schiavi erano esclusi dalla vita politica. - Tra laltro, secondo una legge del 451 a.C., era
cittadino soltanto chi discendeva da genitori
ateniesi, perciò su una popolazione di circa 300
mila persone potevano accedere allecclesia in 40
mila.
26SCHEMA DELLETA DI PERICLE
Il diritto di parola nelle assemblee e nei
tribunali era riconosciuto a tutti i cittadini
I presupposti del sistema democratico ateniese
Tutti i cittadini avevano pari diritti giuridici
27ROMA NELLETA MONARCHICA
- In origine a Roma la struttura sociale era molto
semplice la base era rappresentata dalla familia
(famiglia) patriarcale, a capo della quale era il
padre (pater familias) con potestà illimitata su
tutti i componenti del nucleo familiare. - Più famiglie, legate da parentela, interessi
economici, politici, ecc. costituivano la gens
(gente) e linsieme delle gentes formava il
popolo.
28IL DIRITTO DI FAMIGLIA
- Si fanno risalire al primo re (Romolo)
lintroduzione del matrimonio monogamico, la
punizione delladulterio e il divorzio che poteva
essere richiesto solo dal marito infatti sarebbe
più opportuno definirlo ripudio. - Era consentito ricorrere al divorzio soltanto per
adulterio della moglie (se il marito rinunciava
al diritto di ucciderla), per sottrazione delle
chiavi della cantina (era vietato consumare il
vino che vi era custodito) e per aborto procurato
senza il consenso del marito.
29LE CLASSI SOCIALI
- I patrizi discendenti delle più antiche
famiglie, erano gli unici ad avere la proprietÃ
della terra, il possesso dellagro pubblico e
laccesso alle cariche pubbliche (magistrati,
senatori, sacerdoti). - I plebei erano sia coloro che non avevano alcuna
proprietà fondiaria perché non erano riusciti a
mantenersela, sia chi si era trapiantato a Roma
dalle città vinte. Potevano esercitare qualsiasi
attività (agricola, pastorale, artigianale) ma
erano esclusi dalla vita politica e dalla
proprietà terriera. - I clienti erano i plebei che si appoggiavano a
un patrizio cui offrivano servigi e ricevevano in
cambio il mantenimento e la protezione. - Gli schiavi erano privi di qualsiasi diritto e
considerati come cose potevano essere uccisi e
venduti, ma il padrone poteva concedere loro la
libertà (liberti)
30LE ISTITUZIONI DURANTE IL PERIODO MONARCHICO
Comandava le truppe in guerra
Rappresentava la città davanti agli dei
I poteri fondamentali del re
Risolveva tutte le controversie private
Amministrava il patrimonio della comunitÃ
Emanava ordinanze vincolanti (leges regiae)
Veniva consultato dal sovrano sulla politica
interna e estera
I poteri del senato
Esprimeva il suo parere sulle leggi proposte dal
re
Si pronunciava sulle decisioni dellassemblea
popolare
Eleggere i senatori e i re
Dichiarare la guerra
Le funzioni dei comizi curiati
Esercizio temporaneo del potere alla morte del re
Contribuire alla formazione dellesercito
Deliberare sulle controversie che comportavano la
pena di morte
31Roma durante la Repubblica
- Con la cacciata dei re (509 a.C.) per Roma inizia
la lunga fase repubblicana. - Il periodo della repubblica è caratterizzato dai
contrasti tra patrizi e plebei, che difficilmente
riescono a trovare unintesa. - Nei primi anni, in seguito ad un accordo, i due
consoli erano uno patrizio e uno plebeo, ma ben
presto una legge emanata dagli aristocratici
riserva ai patrizi le cariche pubbliche e il V
secolo a.C. è caratterizzato da accesi scontri
sociali in quanto i plebei rivendicavano una
maggiore integrazione sociale ed economica.
32LE RIVENDICAZIONI DELLA PLEBE
Leggi scritte
Abolizione della schiavitù per debiti
Le rivendicazioni della plebe
Abolizione del divieto di matrimonio tra patrizi
e plebei
Accesso alle magistrature
33LE ISTITUZIONI NEL PERIODO DELLA REPUBBLICA
- I consoli erano i due magistrati che avevano il
governo della città e godevano di pieni poteri
venivano eletti ogni anno dai comizi centuriati
ed esercitavano il potere collegialmente, per
evitare che uno dei due potesse diventare
tiranno. - I pretori amministravano la giustizia civile
(praetor urbanus), rimanevano in carica un anno
e, finché non esistevano leggi scritte, emanavano
un editto, valido per la durata dellincarico,
nel quale fissavano i criteri che avrebbero
seguito per amministrare la giustizia. - Il senato era lunico organo permanente ed aveva
lesercizio temporaneo del potere esecutivo in
assenza dei consoli (fino al IV sec. a.C.,
allorché viene nominato un magistrato speciale).
Soltanto in caso di estrema necessità il senato,
usando la formula Curino i consoli che lo Stato
non abbia alcun danno, rimetteva ogni potere ai
consoli.
34I COMIZI CENTURIATI
- La composizione dei comizi centuriati, istituiti
secondo la tradizione verso la fine della
monarchia, viene modificata in seguito a una
nuova divisione in classi basata, non più sulla
ricchezza fondiaria, ma espressa in denaro. In
tal modo, la partecipazione ai comizi centuriati
è estesa ai plebei ricchi. Si perde così la
distinzione tra patrizi e plebei e subentra
quella tra ricchi e poveri.
35I POTERI DEI COMIZI CENTURIATI
Eleggevano i consoli, i censori e i pretori
Approvavano o respingevano le proposte di legge
I POTERI DEI COMIZI CENTURIATI
Collaboravano con la funzione legislativa
Decidevano in merito alla pace e alla guerra
Potevano condannare a morte i cittadini
36LA CODIFICAZIONE DELLE NORME
- Nel 451 a.C. i decemviri pubblicano la legge
delle XII tavole. Le dodici tavole di bronzo
vengono esposte nel foro perché tutti possano
conoscere le leggi. E questa la prima
codificazione del diritto romano, con la quale
viene sancita luguaglianza dei cittadini davanti
alla legge e, con lavvio della parificazione
giuridica, viene garantita ai plebei la certezza
del diritto. - Nel complesso il testo era un misto di principi
arcaici e norme più moderne, a dimostrazione che
la legislazione era frutto di una stratificazione
nel tempo.
37LE LEGGI DELLE XII TAVOLE
- Esse abbracciano ogni campo del diritto
- Per il diritto di famiglia viene limitata la
potestà del pater familias. - Riguardo al diritto di successione viene
riconosciuta la libertà di fare testamento e
viene stabilito a quali parenti e in quale ordine
doveva essere spartita leredità nel caso in cui
il defunto non avesse lasciato il testamento. - Nel campo del diritto civile viene riconosciuta
la validità del contratto sulla base di un
semplice accordo orale e il diritto di proprietÃ
del romano rispetto allo straniero. - Per il diritto penale vale ancora la legge del
taglione. - In sostanza queste leggi erano conservatrici e
favorevoli alle classi più abbienti.
38LA CRISI DELLE ISTITUZIONI REPUBBLICANE
- La vera fine della repubblica sarà segnata da un
comandante militare (Cesare), che diventa
console, poi dittatore a vita e accresce poco
alla volta il suo potere facendosi attribuire
tutte le magistrature e lappellativo di
imperator, titolo che da allora assume il
significato di capo supremo. - Una volta dittatore, Cesare concede unamnistia
generale e provvede alla riforma delle
istituzioni, in quanto la costituzione
repubblicana non è adatta per limpero.
39LE RIFORME DI CESARE
Assegnazione delle terre ai veterani e ai
cittadini poveri
Protezione del lavoro libero e della piccola
proprietÃ
Le riforme di Cesare
Ammissione al senato dei rappresentanti delle
province
Rafforzamento dellautorità dello Stato
nellinteresse di tutti
40ROMA NEL PERIODO DELLIMPERO (OTTAVIANO AUGUSTO)
Consolecapo dellesecutivo
Pontefice massimocapo supremo della religione
Principe del senatoprimo fra i senatori
Le cariche dellimperatore
Proconsolecapo dellesercito
Potestà tribunizia a vitadiritto di veto
Potestà censoria
Dichiara la guerra
Costituisce e convoca il senato
Fa le leggi
I poteri dellimperatore
Nomina i magistrati
Convoca i comizi
41LE RIFORME DI DIOCLEZIANO
Istituzione della monarchia assoluta
Riforma dellesercito
Le riforme di Diocleziano
Riforma territoriale
Riforma istituzionale (tetrarchia)
Riforma sociale
42IL CORPUS IURIS CIVILIS
- Limperatore doriente Giustiniano si propone di
riorganizzare limpero, mirando anche a una
ridefinizione e risitemazione del diritto romano.
Nellarco di pochi anni (528-534) la legislazione
viene coordinata e raccolta nel Corpus Iuris
Civilis, lopera alla quale limperatore ha
legato il suo nome (denominato anche Codice
giustinianeo) e che costituirà un fondamento
della giurisprudenza europea.
43LA STRUTTURA DEL CORPUS IURIS CIVILIS
- Il Corpus è una raccolta di diritto civile
distinta in quattro parti - Il Codice vero e proprio, in dodici libri, dove
sono raccolte le più importanti leggi imperiali
dal II secolo in poi. - Il Digesto, diviso in 50 libri, contenente i
pareri e i giudizi dei massimi giureconsulti
delletà classica. - Le Istituzioni, unesposizione più contenuta del
Codice e del Digesto a uso delle scuole, che
costituisce uno dei primi manuali di diritto. - Le Novelle, comprendenti le leggi emanate da
Giustiniano dopo la pubblicazione del Codice.
44LIMPORTANZA DEL CORPUS IURIS CIVILIS
- Era dai tempi delle leggi delle XII tavole (451
a.C.) che il diritto romano (editti dei pretori,
costituzioni imperiali, leggi, pareri dei
giureconsulti) non era stato organizzato, ma era
un patrimonio giuridico immenso che, grazie a
Giustiniano, non solo viene raccolto, ma viene
anche interpretato, corretto e arricchito.
45DAL CORPUS IURIS CIVILIS
- Nessuno è obbligato a difendere una causa contro
la propria volontà . - Nessuno può essere forzatamente allontanato dalla
sua casa. - Nessuno è punibile per le sue opinioni.
- Delle prove è responsabile la parte che le
presenta e non la parte che le nega. - Un padre non può testimoniare per un figlio, come
neppure il figlio per il padre. - Nellinfliggere delle pene bisogna tener conto
delletà e dellinesperienza del colpevole.
46I REGNI ROMANO-BARBARICI IN EUROPA TRA IL V E VI
SECOLO
- Tra i sovrani Longobardi assume unimportanza
particolare Rotari (636-652), perché nel 643
leditto che porta il suo stesso nome (Editto di
Rotari) sancisce il passaggio per il popolo
longobardo, dal diritto consuetudinario alla
codificazione. NellEditto di Rotari prevale lo
spirito del diritto germanico, anche se in gran
parte attenuato. Il diritto longobardo è
senzaltro più primitivo rispetto al diritto
romano, ma questa raccolta di leggi, nonostante
contenesse norme ingiuste e discriminanti, per
questo popolo rappresenta un progresso poiché per
la prima volta hanno leggi scritte e la giustizia
spetta allo Stato e non allindividuo. - con lEditto di Rotari, infatti, la vendetta
privata (faida) viene sostituita dal guidrigildo,
un indennizzo in denaro previsto per le offese,
le ferite, le uccisioni, ecc. e commisurato alla
condizione sociale delloffeso.
47IL FEUDALESIMO E LA PIRAMIDE FEUDALE
- Così come il re si era creato una corte di
vassalli, ogni vassallo aveva potuto istituire la
propria, cercando la fedeltà di altri
(valvassori) mediante la concessione di feudi
minori. I valvassori, adottando lo stesso
sistema, avevano trovato lappoggio di loro
fedelissimi (valvassini). il risultato di questi
legami è una società a struttura piramidale,
divisa in classi e basata su privilegi e rapporti
di gerarchia.
48LA PIRAMIDE FEUDALE
- In un primo tempo il vertice della piramide
sociale è occupato dallimperatore o da uno dei
sovrani dei tre regni in cui viene diviso
limpero ma nel momento in cui questo si sfalda
al vertice si può trovare un grande feudatario o
il papa. - Le prime classi sociali, rappresentate dalla
nobiltà e dallalto clero, comprendevano una
minima parte della popolazione che era formata in
maggioranza da uomini liberi (artigiani, piccoli
proprietari) e da servi della gleba (contadini).
I rapporti tra la base (liberi e servi) e il
vertice della società feudale (signori laici ed
ecclesiastici) erano caratterizzati dal sistema
servile.
49LA STRUTTURA DEL LATIFONDO E LECONOMIA CURTENSE
- Il beneficio (feudo) poteva consistere in
territori molto estesi (latifondo) che, proprio
per la vastità , non potevano essere gestiti
unitariamente. Il latifondo, infatti, veniva
diviso in ville o curtis, da cui la denominazione
di economia curtense. - La villa comprendeva tutte le terre coltivate dai
servi sotto la direzione del signore (pars
dominica) e i mansi (pars massericia) cioè i
terreni concessi ai servi e agli ex piccoli
proprietari che si erano messi sotto la direzione
del signore. - Il mansardo doveva sopportare una serie di
prestazioni lavorative, oneri ed obblighi. I
servi erano legati alla terra in maniera più
stretta perché la loro persona apparteneva al
signore che poteva disporre anche della loro
forza lavoro da qui il diritto alle corvée
(giornate di lavoro per il signore). E proprio
sulla base delleconomia curtense che tra il X e
XI secolo si afferma il feudalesimo.
50I PRESUPPOSTI GIURIDICI DEL FEUDO
IL SOVRANO O IL GRANDE FEUDATARIO
Con lomaggio prometteva obbedienza e assumeva
una serie di obblighi
Con il beneficio e linvestitura concedeva il
feudo e la protezione
IL VASSALLO, IL VALVASSORE O IL VALVASSINO
51IL COMUNE
- Tra la fine delllXI e linizio del XII secolo
gli abitanti delle città , favoriti dalla crescita
economica, si organizzano per governarsi da soli,
così, come la corte aveva sostituito la
villa, la città sostituisce la corte e in essa
ha origine una nuova forma di governo il Comune. - I borghesi, non solo sentono la necessità di
essere liberi di scegliere il proprio lavoro, di
sposarsi e di disporre dei propri beni, ma anche
di stabilire nuove regole per disciplinare le
relazioni economiche nasce così il diritto
commerciale.
52LE ISTITUZIONI COMUNALI
Assemblea generale di tutti i cittadini (nobili e
borghesi)
PARLAMENTO (o Arengo)
Stabiliva le leggi (Statuto)
Eleggeva i capi (giurati, consoli)
CONSIGLIO
Eletto dal Parlamento, restava in carica un anno
e aveva il potere legislativo
CONSOLI
Da 2 a 20 erano eletti dal Parlamento ogni anno
e avevano il potere esecutivo
53LE CLASSI SOCIALI
- Nel Comune cè maggiore libertà , ma non esiste
luguaglianza giuridica non tutti i cittadini
godono dei diritti politici (donne, uomini più
poveri) e persiste la divisione in classi con
differenze profonde tra una classe e laltra - I nobili (aristocrazia), feudatari trasferiti in
città che erano diventati imprenditori e si erano
riuniti in associazioni di famiglia
(consorterie). - Il popolo grasso (ricca borghesia), cittadini
potenti economicamente, godevano dei diritti
politici, ma, in un primo momento, erano esclusi
dal governo della città (appartenevano alle
corporazioni delle arti maggiori). - Il popolo minuto (media e piccola borghesia),
escluso dalla vita pubblica (faceva parte delle
corporazioni delle arti minori). - I salariati, lavoratori dipendenti che non
potevano associarsi ed erano esclusi dalla vita
politica. - I coloni, coloro che lavoravano la terra in
affitto o a mezzadria anchessi erano esclusi
dal governo della città .
54DALLO STATO DEI SUDDITI A QUELLO DEI CITTADINI
LInghilterra e la prima carta costituzionale
La scoperta di nuovi mondi e i problemi della
colonizzazione
Gli Stati nazionali e le spinte democratiche
Lepoca dellassolutismo monarchico
LInghilterra, prima monarchia costituzionale
Le idee illuministiche e letà delle rivoluzioni
LEuropa e il dominio napoleonico
55LA MONARCHIA INGLESE
- Il regno dInghilterra, la cui origine risale al
IX secolo dalla fusione dei due regni
romano-barbarici degli Angli e dei Sassoni
nellXI secolo viene assoggettato prima dai
Danesi e poi dai Normanni. Il duca di Normandia,
Guglielmo il Conquistatore, realizza un sistema
feudale particolare a favore del potere regio
pur distribuendo le terre ai vassalli, si riserva
una proprietà maggiore di quella dei feudatari.
In tal modo i signori inglesi avevano poteri
sicuramente più limitati rispetto al resto
dellEuropa feudale.
56LA MAGNA CHARTA
- Nonostante la solidità del potere monarchico, i
signori feudali, nel XII secolo, contrastano
lautorità regia e nel 1215 costringono il
sovrano a concedere la Magna Charta Libertatum
(Grande Carta delle Libertà ), una specie di carta
costituzionale in 65 articoli con la quale
venivano regolati i rapporti tra il sovrano, i
grandi feudatari (baroni), il clero e lalta
borghesia, indicando rispettivamente le
prerogative delluno e i privilegi degli altri.
In tal modo il potere assoluto del re risulta
limitato e sottoposto al controllo della classe
dominante. - Nessuna imposta sarà decentrata senza il
consenso del Comune consiglio. Per tenere il
Comune consiglio noi (il re) convocheremo gli
arcivescovi, i conti e i grandi baroni in un
giorno fissato e indicheremo la causa della
convocazioneLa Chiesa sarà libera e saranno
rispettati i suoi diritti e i suoi
privilegiNessun uomo libero sarà imprigionato o
esiliato se non per giudizio legale dei suoi pari
e secondo le leggi del paese. (Dalla Magna
Charta)
57LO SCHEMA DELLA MAGNA CHARTA
Nessun uomo libero poteva essere arrestato,
imprigionato o privato delle sue proprietà se non
in seguito al giudizio dei suoi pari
Limposizione di nuovi tributi doveva essere
stabilita dal Consiglio del regno
Le principali libertà della Magna Charta
Alla città di Londra e a tutte le altre città ,
borghi, porti, ecc. venivano riconosciute tutte
le libertà e le libere consuetudini
La Chiesa inglese era libera, i suoi diritti
integri e le sue libertà intatte
58LE ORIGINI DEL PARLAMENTO INGLESE
- In origine, i componenti del Consiglio del regno,
che prende il nome di Camera dei pari (lords),
venivano convocati dal sovrano singolarmente. A
partire dal 1265, per contenere i poteri
dellaristocrazia, oltre ai baroni e agli
ecclesiastici, tale diritto viene esteso anche a
due cavalieri per ciascuna contea e a due
borghesi per ogni città e viene istituita la
Camera dei comuni, costituita appunto dalla
nobiltà di campagna e dalla borghesia cittadina
(uomini comuni). Nasce così il primo parlamento
bicamerale della storia, anche se gli affari di
maggiore importanza il re continuerà a discuterli
solo con i baroni e singolarmente.
59IL REGNO DI FRANCIA
- La trasformazione della Francia in stato
nazionale ha inizio verso la fine del X secolo,
ma saranno necessari 300 anni per ridurre
allobbedienza i diversi feudatari e imporre loro
un sovrano e una legge comune. - Per governare un territorio tanto vasto, oltre al
parlamento di Parigi, organo supremo della
giustizia regia, vengono istituiti il Consiglio
del re e la Corte dei Conti. Entrambi questi
organi, con funzioni amministrative, sono gestiti
da dipendenti statali appartenenti alle classi
dei cavalieri e della borghesia. E questo il
primo germe di quella che poi sarà la burocrazia.
60LISTITUZIONE DEGLI STATI GENERALI
- Nel 1302 il sovrano istituisce gli Stati
generali, unassemblea nazionale, composta dai
rappresentanti del clero, della nobiltà e del
terzo stato (borghesia cittadina) con poteri ben
diversi da quelli del parlamento inglese. - I membri degli Stati generali, infatti, potevano
esprimere soltanto dei pareri non vincolanti
(poteri consultivi) e lassemblea si riuniva
soltanto quando il re la convocava.
61LA FORMAZIONE DEGLI IMPERI COLONIALI IN AMERICA
Scoperta dellAmerica
SPAGNA
1492
Conquista di Messico, America centrale, Cile,
Paraguay, Uruguay, Argentina, Perù
1519-37
PORTOGALLO
Colonizzazione del Brasile
1509
Prima esplorazione dellAmerica del Nord
INGHILTERRA
1497
Formazione del primo nucleo dello Stato della
Virginia
1584/89
Fondazione di altre colonie
600
Prima esplorazione dellAmerica del Nord
FRANCIA
1523-25
Primo tentativo di colonizzare il Canada
1534-41
Colonizzazione della Nuova Scozia e del Canada
600
62LA REALTA DEL XVI SECOLO
- La situazione di instabilità e di debolezza
dellItalia favorisce la spartizione della
penisola tra Spagna (Italia meridionale) e
Francia (Ducato di Milano). - Mentre il sistema degli Stati regionali si
disgrega, nei territori italiani sotto il dominio
spagnolo regnano loppressione politica, il
disordine amministrativo e uno spietato
sfruttamento economico, per cui il loro declino è
rapido e inevitabile. - Il Ducato di Savoia, invece, accresce la sua
influenza politica, accompagnata anche da
importanti riforme amministrative e dalla
riorganizzazione interna. Per il piccolo Ducato
non è facile mantenere lindipendenza dalla
Francia e dalla Spagna, ma, grazie ad alleanze
indovinate, i duchi di Savoia nel corso del XVI
secolo, non solo non cadono sotto il dominio
straniero, ma accrescono il proprio territorio e
il Ducato diventerà un importante elemento per
lunità dItalia.
63LASSOLUTISMO IN FRANCIA
Stato burocratico accentrato
I punti di forza del regime di Luigi XIV
Rappresentanti regi nelle province
Esercito permanente
64LINGHILTERRA VERSO LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
- Alla morte del Lord Protettore (Cromwell), che
era a capo della repubblica, viene ristabilita la
monarchia (1660). Il nuovo sovrano mira a
ripristinare il regime assoluto, ma il Parlamento
gli si oppone e in seguito, come testimonianza
del ritrovato accordo tra il sovrano e il
Parlamento, viene emanato lHabeas Corpus Act
(1679), un insieme di leggi per tutelare i
cittadini dagli arresti illegali. - I contrasti tra il Parlamento e la Corona però si
riacutizzano e cacciato il re (Giacomo II), il
trono viene offerto al governatore dOlanda
(Guglielmo dOrange), che sarà re per volontÃ
della nazione, e alla moglie Maria (figlia di
Giacomo II), sovrana per diritto divino.
65LA RIVOLUZIONE GLORIOSA E IL BILL OF RIGHTS
- Nel 1688 viene siglata la Dichiarazione dei
diritti (Bill of rights) che segna la fine del
potere assoluto e lInghilterra diventa una
Monarchia costituzionale. Il Bill of rights,
riconosce un insieme di libertà (diritto di voto,
libertà di parola, di opinione, ecc.) e sancisce
il principio del potere dal basso in quanto il
sovrano aveva ricevuto il potere dal popolo e non
da Dio. - Questa rivoluzione, definita gloriosa, ha avuto
il merito di aver aperto una breccia nel regime
assoluto.
66LILLUMINISMO E LA NUOVA IDEA DI STATO
- LIlluminismo critica le istituzioni politiche,
sociali e religiose del passato e si propone la
realizzazione di una società migliore.
Lattenzione si incentra sulla riforma dello
Stato è inconcepibile avallare lesistenza
dellassolutismo monarchico. Se tutti gli uomini
nascono uguali non è ammissibile che il re sia
onnipotente perciò, per abbattere le ingiustizie
e i privilegi, il sovrano deve sottostare a una
legge che regoli lorganizzazione dello Stato e i
diritti e doveri di tutti i cittadini, compreso
il re. E questa lidea moderna di Costituzione.
67MONTESQUIEU E LA SEPARAZIONE DEI POTERI
- Proprio in base a questi principi si avverte la
necessità che i poteri dello Stato (legislativo,
esecutivo, giudiziario) siano sottratti al re e
assegnati ad appositi organi. La divisione dei
poteri, concepita nel 1749 dal barone di
Montesquieu, avrebbe consentito di superare i
limiti dello Stato assoluto, in quanto la
sovranità , anziché essere concentrata nella
persona del sovrano, viene divisa fra tre organi
indipendenti, che si bilanciano e si controllano
a vicenda.
68Da LESPRIT DES LOIS di MONTESQUIEU
- Il potere giudiziario deve essere esercitato da
persone prese dal popolo a formare un tribunale,
il potere legislativo sia affidato a un corpo di
nobili e a chi sarà scelto a rappresentare il
popolo, il potere esecutivo deve essere nelle
mani di un monarca.
69IL DISPOTISMO ILLUMINATO
- Nella seconda metà del XVIII secolo alcuni
sovrani accolgono le idee illuministiche e
trasformano le monarchie assolute in dispotismo
illuminato. In Prussia, Austria e Russia vengono
introdotte importanti riforme tese a migliorare
la vita delle classi sociali più povere
(abolizione o allentamento della servitù della
gleba), il sistema giudiziario (abolizione della
tortura e in alcuni Stati della pena di morte) e
fiscale (estensione dei tributi a tutti). Nella
sostanza questo sovrani, pur rimanendo dei
despoti, nellesercizio del potere mirano a
promuovere il benessere dei sudditi. - Le riforme però non erano dei diritti, ma delle
concessioni, che il sovrano avrebbe potuto
abolire.
70IL CODICE LEOPOLDINO E LABOLIZIONE DELLA PENA DI
MORTE
- In Toscana, il Granduca (Pietro Leopoldo), oltre
a ristrutturare lo Stato da un punto di vista
amministrativo e fiscale, cerca di riformare
anche lapparato legislativo. Nel Codice penale
del 1786 (Codice leopoldino) il Granduca accoglie
le idee di Cesare Beccaria contenute nellopera
Dei delitti e delle pene (1764) e, oltre a
rendere più umane le procedure processuali,
elimina la tortura e, per primo in Europa, la
pena di morte. Il Codice leopoldino è uno dei
programmi di riforma più organici e concreti
attuati nel 700, ed è improntato principalmente
sulle libertà e sui diritti dei sudditi,
piuttosto che sullautorità e la forza dello
Stato. E sarà di modello per tutta lItalia fino
al Codice napoleonico.
71LA RIVOLUZIONE AMERICANA
- La Dichiarazione dindipendenza dalla Gran
Bretagna (4 luglio 1776) rappresenta il preludio
della Costituzione americana, la legge
fondamentale del nuovo Stato che, a conclusione
dellaspra lotta per la conquista
dellindipendenza, sarà introdotto nel 1787. E
la prima Costituzione, tuttora in vigore, in cui
viene applicato il principio della separazione
dei poteri - Il potere legislativo è affidato al Congresso,
composto dal Senato e dalla Camera dei
rappresentanti - Il potere esecutivo spetta al presidente, eletto
ogni quattro anni, e a un governo federale, i cui
membri sono designati dal presidente - Il potere giudiziario è esercitato dalla Corte
Suprema federale e dalle Corti federali dei
singoli Stati. - Gli Stati Uniti dAmerica (USA) diventano,
infatti, uno Stato federale.
72LA RIVOLUZIONE FRANCESE
- La convocazione degli Stati generali (5 maggio
1789) da parte del re per risolvere la grave
situazione finanziaria, scatena la reazione del
terzo stato, i cui rappresentanti si riuniscono
in Assemblea nazionale e giurano di non
sciogliersi prima di aver dato una costituzione
alla Francia. - Gli avvenimenti precipitano dopo che il popolo
insorge e assalta le prigioni di Parigi (presa
della Bastiglia 14 luglio 1789). Questo evento è
importante, perché segna la fine del dispotismo
monarchico, ma anche lascesa delle classi
borghesi.
73LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLUOMO E DEL
CITTADINO
- Il 24 agosto 1791 lAssemblea costituente adotta
la Dichiarazione dei diritti delluomo e del
cittadino, con la quale vengono stabiliti i
principi fondamentali per cui gli uomini non sono
più sudditi, ma cittadini. - Art. 1 Gli uomini nascono e rimangono liberi e
uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non
possono essere fondate che sullutilità comune. - Art. 4 La libertà consiste nel poter fare ciò
che non nuoce agli altri. - Art. 5 La legge ha diritto di vietare solo le
azioni nocive alla società .
74LA COSTITUZIONE DEL 1791
Assemblea legislativa eletta dal popolo per due
anni
Potere legislativo
Lattribuzione dei poteri secondo la Costituzione
del 1791
Re, coadiuvato da ministri di sua nomina
Potere esecutivo
Magistrati eletti dal popolo
Potere giudiziario
75LA COSTITUZIONE DEL 1795
Camera dei Cinquecento
Elette dai cittadini maschi per censo
Potere legislativo
Camera degli Anziani
Lattribuzione dei poteri secondo la Costituzione
del 1795
Cinque membri
Potere esecutivo
Direttorio
Potere giudiziario
Magistrati elettivi
76IL DOMINIO NAPOLEONICO
- Fin da quando assume la carica di console a vita,
Napoleone riorganizza la pubblica
amministrazione, instaurando un sistema
centralizzato teso a limitare lautonomia dei
dipartimenti. - In particolare si diffonde in quasi tutta
lEuropa il Codice civile (Code Napoléon) e
diventa fonte dispirazione degli ordinamenti
liberali, per linstaurazione di un quadro
legislativo adatto agli interessi borghesi. Il
Codice napoleonico (1804) è ispirato ai principi
illuministici fusi con le leggi e le consuetudini
del passato e con esso lo Stato, per la prima
volta, si arroga il monopolio di regolamentare i
rapporti tra i privati.
77IL CODICE NAPOLEONICO
Riconoscimento delluguaglianza di tutti i
cittadini
Riconoscimento della libertà di iniziativa
economica e della libertà contrattuale
I contenuti fondamentali del Codice napoleonico
Inviolabilità della proprietà privata
Regolamentazione del diritto di famiglia
(matrimonio civile, divorzio)
78LA RESTAURAZIONE E LE IDEE DI LIBERTA
- Dopo gli sconvolgimenti della Rivoluzione
francese e del dominio napoleonico, le potenze
europee (Russia, Austria, Prussia, Inghilterra),
riunite a Vienna (1815), ritengono di poter
ripristinare lordine secondo le concezioni
assolutistiche dellantico regime. La
Restaurazione, rappresentata dal reinsediamento
delle vecchie dinastie sui troni dai quali erano
state spodestate, in apparenza sembra
realizzarsi, ma in realtà le istanze nazionali e
democratiche, suscitate dalla Rivoluzione
francese, non potevano rimanere sopite a lungo e
scoppiarono i primi moti di rivolta.
79IL CONGRESSO DI VIENNA (1815)
- In seguito al Congresso di Vienna, lEuropa
risulta divisa in tre settori - La zona orientale, che comprende limpero russo,
limpero dAustria, il regno di Prussia e
limpero ottomano. - La zona centrale, costituita da numerosi Stati di
piccole dimensioni destinati a unificarsi
(Germania, Italia). - La zona nord occidentale, occupata dagli Stati
nazionali (Francia, Spagna, Portogallo,
Inghilterra, Paesi scandinavi). - Vengono costituiti anche due nuovi Stati il
Regno dei Paesi Bassi (comprendente il Belgio e
lOlanda) e la Confederazione Svizzera (divisa in
ventitre cantoni). In Italia domina direttamente
o indirettamente lAustria.
80LINIZIO DEL RISORGIMENTO IN ITALIA E GIUSEPPE
MAZZINI
- In Italia il fallimento del moti del 1820 e 1830
provoca la crisi delle associazioni segrete e in
particolare della Carboneria, le cui azioni
avevano coinvolto soltanto alcuni aristocratici
illuministi, intellettuali, ricchi borghesi, ma
non avevano fatto presa sul popolo. - Di questo si rese ben conto Giuseppe Mazzini che
cerca di elaborare un programma politico per
condurre una lotta più efficace contro i regimi
reazionari. - Il suo programma si incentra sullidea che la
liberazione della patria si può raggiungere
soltanto mediante una rivoluzione nazionale
unitaria, di cui il popolo deve essere
protagonista. Ogni tentativo di sommossa che
esuli dalla partecipazione popolare è destinato a
fallire per questo il popolo deve essere indotto
a riflettere sulle condizioni umilianti in cui è
costretto a vivere. - LItalia, una volta unita, dovrà essere una
repubblica e dovrà costituirsi come Stato
unitario e non come federazione di Stati. - Mentre Mazzini prospettava una repubblica
unitaria, altri intellettuali impegnati nella
lotta per lindipendenza (Carlo Cattaneo)
pensavano invece a una confederazione
repubblicana sul modello degli Stati Uniti.
81LA SVOLTA DEL 1848
- Con il diffondersi della rivoluzione industriale,
la borghesia mira a conquistare il potere
politico e ad applicare i propri ideali che si
traducono nellidea di uno Stato liberale. - La classe borghese riteneva che soltanto coloro
che avevano una certa posizione sociale, per
ricchezza o per istruzione, fossero interessati
alla gestione delo Stato. Ma non era proprio
così una nuova classe sociale, il proletariato,
dopo essere stato per anni una vittima impotente
della rivoluzione industriale, aspira a
sollevarsi dalla sua condizione miserabile con
rivendicazioni politiche e sociali. Le
aspirazioni dei proletari coincidevano con lidea
di sovranità popolare, intesa come governo di
tutto il popolo.
82I MOTI DEL 1848 IN ITALIA
- La notizia delle insurrezioni, ma soprattutto
lesito positivo della rivoluzione in Austria,
spingono i patrioti italiani a sollevarsi un po
dovunque - Venezia proclama lindipendenza dallAustria e
costituisce una repubblica. - Milano insorge e scaccia gli Austriaci.
- I sovrani italiani (re di Sardegna, Granduca di
Toscana, re di Napoli) e il papa (Pio IX)
concedono gli statuti e promettono la formazione
di governi costituzionali.
83LO STATUTO ALBERTINO
- La costituzione concessa da Carlo Alberto il 4
marzo 1848 era una carta di stampo liberale - Era flessibile, poteva cioè essere modificata
facilmente da leggi ordinarie. - Era concessa, elargita dal sovrano e non
elaborata e votata da unassemblea costituente,
ma preparata dai funzionari del re. - Era breve, in quanto riconosceva poche libertÃ
e si limitava a considerare luguaglianza dei
cittadini solo in senso formale (come enunciato). - Il potere legislativo apparteneva al re e al
Parlamento. Il potere esecutivo era attribuito
esclusivamente al re che poteva nominare e
revocare i ministri a suo piacimento. Il potere
giudiziario faceva capo alla Magistratura, un
corpo di funzionari dotati di unindipendenza
limitata, perché erano nominati dal re e dovevano
esercitare la giustizia in suo nome.
84LA NASCITA DEL REGNO DITALIA
- Nonostante il Veneto fosse ancora sotto lAustria
e a Roma rimanesse il potere temporale del papa,
il 17 marzo 1861 il primo Parlamento nazionale
eletto secondo la legge elettorale in vigore nel
Regno di Sardegna, proclama il Regno dItalia e
Vittorio Emanuele II il primo re dello Stato
unitario. - La piena sovranità territoriale sarà raggiunto
solo nel 1870 con la proclamazione di Roma
capitale da un punto di vista istituzionale,
però, il nuovo regno, persegue nella politica
liberale che aveva caratterizzato il Regno di
Sardegna dal 1848 in avanti. Lo Statuto albertino
viene applicato in maniera estensiva e i poteri
del Parlamento sono potenziati a scapito di
quelli riconosciuti al re, tanto che lItalia, è
una monarchia parlamentare.
85LE CONSEGUENZE POLITICHE DELLA PRIMA GUERRA
MONDIALE
- In seguito alla guerra (1914-1918), la carta
politica dellEuropa e quella del Medio Oriente
subiscono notevoli trasformazioni - In Europa, dallo sfaldarsi dellImpero
austro-ungarico, Ungheria, Iugoslavia e
Cecoslovacchia diventano indipendenti e viene
unificata la Polonia. - In Medio Oriente, dallo smembramento dellimpero
ottomano hanno origine, tra laltro, lIraq, la
Siria e la Palestina. - Durante la Conferenza di pace, a Parigi, il
presidente degli Stati Uniti (Wilson) propone di
costituire la Società delle Nazioni, una specie
di foro internazionale, con sede a Ginevra, dove
i rappresentanti di tutti i paesi avrebbero
potuto cercare soluzioni pacifiche alle loro
controversie. - In futuro le controversie internazionali non si
sarebbero più dovute risolvere con luso della
forza e non si sarebbero più dovute verificare
ingerenze negli affari interni di un altro paese.
86LA SOCIETA DELLE NAZIONI
- La Società delle Nazioni, il primo organismo
internazionale teso a perseguire il mantenimento
della pace e della sicurezza, la soluzione delle
controversie internazionali e la cooperazione tra
gli Stati membri, avrebbe dovuto prevenire nuovi
conflitti mondiali, ma i suoi fini falliranno più
volte. La sua impotenza dipenderà anche dalla
mancata adesione degli Stati Uniti (il senato
americano non ratificherà il Trattato di pace di
Parigi) e dalla tardiva o solo temporanea
partecipazione della Germania, del Giappone e
dellUnione Sovietica. - La Società delle Nazioni sarà sciolta nel 1946 e
sostituita dallONU.
87LA RIVOLUZIONE RUSSA E IL NUOVO REGIME TOTALITARIO
- Nel corso del conflitto mondiale la Russia è
costretta a firmare anzitempo la pace (1918) per
fronteggiare una rivoluzione interna, nata come
una rivolta liberale (marzo 1917) ma trasformata
in una rivoluzione socialista (ottobre 1917), che
cambierà sia il volto della Russia, sia la
fisionomia della politica mondiale. In Russia i
disastri della guerra avevano aggravato una
situazione politico-sociale già compromessa in
meno di un anno (luglio 1918) si passa dal regime
assolutistico dello zar alla dittatura del
proletariato e il paese diventa lUnione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche. Gli effetti
della rivoluzione si fanno subito sentire il
nuovo governo presieduto da Lenin, cambia nel
profondo la struttura del paese (abolizione della
grande proprietà terriera a vantaggio dei
contadini, controllo delle fabbriche agli operai,
nazionalizzazione delle banche, ecc.). - Nel 1923 lURSS ha una nuova costituzione e si
organizza come una federazione di repubbliche in
cui il potere legislativo spetta ai Soviet e
quello esecutivo al Consiglio dei Commissari del
popolo. - Nel 1924 viene introdotto il socialismo di Stato
e ogni decisione passa attraverso il partito
comunista che, tramite i suoi capi, mira a
raggiungere, attraverso la pianificazione, la
collettivizzazione dellagricoltura e
lindustrializzazione del paese.
88LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1939-1945)
- Forte del potere interno e del totalitarismo
imperante, la Germania viola il Trattato di pace
della prima guerra mondiale e il 1 settembre
1939 invade la Polonia. Ha inizio così la seconda
guerra mondiale che vede schierati da una parte
gli Stati fascisti (Germania, Italia, Giappone)
insieme ad altri Stati satelliti (Romania,
Ungheria, Bulgaria) e dallaltra la coalizione
antifascista (Inghilterra, Stati Uniti, Unione
Sovietica). La guerra sarebbe durata sei anni
(1939-1945) e avrebbe coinvolto 61 nazioni non è
circoscritta agli eserciti, ma raggiunge, anche
con armi nuove e micidiali, le popolazioni
indifese.
89LITALIA COME STATO TOTALITARIO
1940 Entrata in guerra dellItalia al fianco
della Germania
LItalia come Stato totalitario
25/7/1943 seduta del Gran Consiglio del fascismo
e caduta del regime
8/9/1943 Armistizio e nascita della Repubblica
di Salò
1943 formazione del CLN e inizio della guerra
partigiana
90IL PATTO DI SALERNO
Passaggio del potere allerede al trono con il
ruolo di Luogotenente del Regno
Formazione di un nuovo governo formato dai
partiti antifascisti
I contenuti del Patto di Salerno
Rinvio della decisione sulla forma di governo
(repubblica o monarchia) al termine del conflitto
Elaborazione di una nuova costituzione da parte
di unAssemblea costituente eletta a suffragio
universale (alla fine della guerra)
91LA LIBERAZIONE NAZIONALE E LA MORTE DI MUSSOLINI
- Nella primavera del 1945, mentre le forze armate
tedesche si stanno dissolvendo e la tirannia
nazista è ormai alla fine, anche la Repubblica di
Salò si sfalda e il CLN dà il segnale
dellinsurrezione in alta Italia (25 aprile 1945)
assumendo tutti i poteri civili e militari nelle
regioni liberate. In pochi giorni le grandi cittÃ
del Nord (Milano, Genova, Torino) sono libere e
il resto dellItalia settentrionale viene
liberato prima dellarrivo delle truppe alleate. - Mussolini, condannato a morte dal CLN, viene
catturato e fucilato dai partigiani insieme ad
alcuni gerarchi fascisti (28 aprile 1945).
92LA NASCITA DELLO STATO DEMOCRATICO
- Il 2 giugno 1946 viene indetto il referendum
istituzionale e, contemporaneamente, vengono
eletti i membri dellAssemblea costituente, che
ha il compito di preparare una nuova costituzione
da sostituire allo Statuto albertino. - Le elezioni del 2 giugno 1946 sono un momento
importante per lItalia non solo da un punto di
vista istituzionale, ma anche per il
riconoscimento dei diritti civili e politici
sono le prime elezioni politiche a suffragio
universale. - I risultati del referendum sono favorevoli alla
repubblica il nuovo re (Umberto II), che era
salito al trono il 9 maggio in seguito
allabdicazione del padre, deve lasciare lItalia
e il 29 giugno lAssemblea costituente elegge il
Capo provvisorio dello Stato (Enrico De Nicola)
lItalia diventa una Repubblica democratica. - LAssemblea costituente è composta per la maggior
parte da cattolici, socialisti e comunisti (80),
ma anche i rappresentanti dei partiti minori
(liberali, azionisti) daranno un importante
contributo alla fusione delle diverse tendenze
politiche nelle convinzioni comuni trasferite in
una carta costituzionale democratica.
93LA COSTITUZIONE DEL 1948
- Nellambito dellAssemblea costituente viene
eletta una commissione ristretta (75 deputati)
con il compito di elaborare il progetto di
Costituzione. Era un lavoro lungo e impegnativo
ma i Costituenti erano uniti da comuni intenti ed
erano sostenuti dallaspirazione di dare al Paese
una costituzione che rappresentasse i sentimenti
e i bisogni della collettività e, allo stesso
tempo, istituzioni che garantissero una
democrazia solida. - La Costituzione, approvata dallAssemblea il 22
dicembre 1947, entra in vigore il 1 gennaio
1948. E una Costituzione piena di libertà e
mira ad affermare, oltre che riconoscere,
luguaglianza sociale e la democrazia. - La Costituzione è composta da 139 articoli ed è
divisa in due parti (Diritti e doveri dei
cittadini e Ordinamento della Repubblica),
precedute dai Principi fondamentali e seguite
dalle Disposizioni transitorie.
94LA STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE
Principio di uguaglianza
Principi fondamentali (artt. 1-12)
Sovranità popolare
Diritti inviolabili
Ripudio della guerra
Libertà personali
Diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54)
Diritti etico-sociali
La struttura della Costituzione
Diritti economici e politici
Ordinamento della Repubblica (artt. 55-139)
Organi dello Stato e loro competenze
Norme che dovevano consentire il passaggio dal
vecchio al nuovo ordinamento
Disposizioni finali e transitorie (XVIII artt.)
95CARATTERI DELLA COSTITUZIONE
- I caratteri fondamentali della Costituzione sono
i seguenti - Votata è stata redatta e votata da unAssemblea
eletta dal popolo. - Lunga oltre ai diritti civili e politici,
riconosce quelli sociali ed economici. - Rigida le norme costituzionali non possono
essere cambiate da leggi ordinarie, ma con una
procedura più complessa per evitare facili
sovvertimenti dellordine democratico. - Democratica sono previsti istituti di democrazia
diretta (referendum, petizioni, proposte di
legge) oltreché rappresentativa (elezione dei
membri degli organi istituzionali). - Programmatica consiste in un programma che le
forze politiche hanno il compito di attuare per
farne una costituzione sostanziale. - Compromissoria è frutto dellintesa tra i
partiti antifascisti, espressione di ideologie
diverse, ma unanimi nel ricercare un solido patto
costituente a tutela dei diritti umani e di una
effettiva democrazia.
96LATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE
- Il clima di unità politica che aveva
caratterizzato limmediato dopoguerra (1946-47)
ben presto si è dissolto e gli organi
istituzionali (Corte costituzionale, Consiglio
superiore della Magistratura), lordinamento
regionale e i nuovi istituti (referendum
abrogativo) previsti dalla Costituzione sono
stati attuati a distanza di tempo. Al riguardo,
il periodo più proficuo è stato quello degli anni
settanta dello scorso secolo. Già a partire dagli
anni ottanta si è cominciata invece ad avvertire
la necessità di procedere a una revisione della
Costituzione riguardo allordinamento dello
Stato, ma le forze politiche finora non sono
riuscite a trovare un accordo sulle modalità da
seguire e sulle modifiche da apportare.