Title: L
1LASSISTENZA AL PAZIENTE COLPITO DA ICTUS
- La gestione della fase acuta e post acuta
2LA STROKE UNIT
- CARATTERISTICHE
- multiprofessionalità approccio integrato medico
e riabilitativo formazione continua del
personaleistruzione dei parenti e dei pazienti
(SPREAD 2007) - Acccertamento mirato dei problemi con strumenti
- Gestione precoce
- Monitoraggio e gestione complicanze
- EFFICACIA delle stroke units riduzione dei
decessi, rientro dell utente a domicilio in
condizioni di autonomia - (Stroke unit trialists collaboration 1997)
-
- Non ancora chiara l efficacia derivante dall
utilizzo di percorsi assistenziali (Sandercok
Cochrane 2004Kwan et al 2004)
3I problemi della fase acuta
- Peggioramento degli esiti
- Estensione dellarea perinfartuale e aumento
della pressione intracranica - Edema cerebrale
- Rischio di recidiva di ictus
4I problemi dalla fase acuta in poi
- Rischio di insorgenza complicanze
- Rischio di polmonite da ab-ingestis e/o da
aspirazione e/o da stasi correlate a disfagia,
allettamento - Rischio di infezioni delle vie urinarie,
incontinenza urinaria - Trombosi venosa profonda
- Lesioni da decubito
- Deficit nutrizionale
- Deficit della comunicazione
- Deficit di mobilità e rischio di cadute
- Depressione , perdita del ruolo sociale e/o
famigliare - Riadattamento della famiglia
5Cosa valutare/monitorare/gestire nel paziente
colpito da ictus (linee guida SPREAD 2007)
- nelle prime 48 ORE e/o fino alla stabilizzazione
6Gli obiettivi sono
- stabilizzare/sostenere le funzioni vitali
- Ridurre l estensione dell area necrotica
recuperando la zona dombra perinfartuale - Prevenire o identificare precocemente le
complicanze legate all ictus - Iniziare precocemente la fase riabilitativa
71. stabilizzare/sostenere le funzioni vitali
- Monitoraggio fondamentale nelle prime 24 -48
dallevento acuto - - Stato di coscienza e progressione/regressione
sintomi - Pressione arteriosa
- Respirazione - Ossigenazione ematica
- Glicemia
- Temperatura corporea
- (Rnao 2005 Spread 2007 Jones S.P. et al.2007)
81. stabilizzare/sostenere le funzioni vitali
- Valutare e monitorare lo stato di coscienza e
neurologico e l autonomia(Grado D) - Glasgow Coma cale
- NHISS
- Barthel index o FIM
- Valutare e monitorare la situazione respiratoria
/mantenere la pervietà delle vie aeree - Come respira? Presenta cianosi? È ipossico?
- Presenta secrezioni?
- Comè il cavo orale?
- Ha il riflesso della tosse?
- Presenza di scialorrea
- Sat O2 ed eventualmente EGA
- Se l ossigenazione è lt 92 somministrazione di
O2terapia partendo da 2-4 L/min riducendole
progressivamente in base ai valori della
saturimetria (Grado D) -
91. stabilizzare/sostenere le funzioni vitali
- Valutare/monitorare parametri cardiocircolatori
- Ecg all entrata e se presenza o rilevazione di
aritmie, insufficienza cardiaca o altre
cardiopatie presistenti allora monitoraggio
continuo - FC
- PAO gt 140 mmHg diastolica avvisare il medico è
un emergenza nitroprussiato di sodio - PAO gt 220 mmHg sistolica o diastolica fra 121/140
mmHg avvisare il medico labetalolo - PAO fra 185-220 mmHg sistolica o diastolica fra
105-120 mmHg monitorare il parametro - Nel trattamento dell ipertensione (prevenzione
secondaria) si utilizzano gli ACE inibitori,
sconsigliati i Ca antagonisti (Stroke Coding
Guide of the American Academy of Neurology )
101. stabilizzare/sostenere le funzioni vitali
- Mantenere un adeguata volemia
- Trattare le ipotensioni in caso di segni di
disidratazione e /o valori significativamente
minori rispetto a quelli usuali - Aprire un bilancio idrico se necessario
(attenzione non è sempre necessario
cateterizzare) - Utilizzare preferibilmente soluzione Fisiologica
per il ripristino dei fluidi
11Funzioni vitali, posizionamento e mobilizzazione
- Maggioranza di studi relativi alle variazioni
delle ossigenazione ematica in base al
posizionamento del paziente - La variazione di decubito non incide
sullossigenazione ematica del paziente colpito
da stroke in fase acuta (Tyson SF,2004) - Lassunzione precocemente della posizione seduta
favorisce lossigenazione, la prevenzione delle
complicanze su lungo termine e linterazione con
lambiente - Nei pazienti con ictus esteso la pressione
perfusoria cerebrale è ottimizzata nella
posizione orizzontale o max 30 - Non ci sono variazioni pressorie significative
alla mobilizzazione precoce nelle 48-72 ore
(Panayiotou et al.2002)
12Motivazioni al corretto posizionamento e alla
mobilizzazione precoce.
- Proteggere lencefalo
- Migliorare il recupero durante la fase
riabilitativa (schemi motori normali) - Prevenire le complicanze legate allallettamento
13Ci sono posizioni migliori di unaltra?
- Non ancora raggiunto il consenso rispetto agli
elementi chiave per il posizionamento della
persona con ictus - Posizionamento
- testata del letto fino a 30 se ischemico anche
45 (non in fase acuta) - Archetto alzacoperte
- Attenzione ad arti plegici superiori ed
inferiori - Variazione delle posizioni ogni due ore
- Attenzione alle posture viziate o scorrette
- Disposizione dei letti nella stanza recezione di
maggiori stimolazioni possibili sul lato colpito
142. Ridurre l estensione dell area necrotica
perinfartuale
- Prevenire o trattare l edema cerebrale
precocemente - Valutare e monitorare lo stato di coscienza e
neurologico (Grado D) Glasgow Coma cale e NHISS - Favorire la posizione semiortopnoica (30)
- Trattare la tosse persistente e ridurre la
tracheoaspirazione - Trattare le ipossie ed ipercapnie
- Monitorare la temperatura corporea se gt37 C
trattare con paracetamolo ricercare la sede
dorigine - urinocoltura coltura dell espettorato,
emcolture - Monitorare gli hgt e eventualmente trattare le
iperglicemie se gt 200 mg/dl con insulina e le
ipoglicemie con boli di destrosio
152. Ridurre l estensione dell area necrotica
perinfartuale
-
- se rapido deterioramento dello stato di coscienza
o evidenze neuroradiologiche di edema cerebrale - Somministrazione di Furosemide 40 mg
- Diuretici osmotici mannitolo o glicerolo 250 ml
in 30-60 min ogni 6 ore
163. Prevenire o identificare precocemente le
complicanze legate all ictus
- Prevenire le recidive ischemiche precoci
- impostazione terapia antiaggregante (ASA o
clopidogrel) - se cardiopatia o valvulopatia emboligena TAO o
eparina e/v - iniziare la prevenzione secondaria rispetto ai
fattori di rischio identificati sul paziente
(obesità, fumo, ipertensione, alcool)
173. Prevenire o identificare precocemente le
complicanze legate all ictus
- Prevenire la sepsi delle vie urinarie
- Valutare e monitorare l addome rischio di globo
vescicale - Cateterismo solo se necessario
- Eventuale controlli post-minzionali se utenti
senza disfunzioni vescicali apparenti
183. Prevenire o identificare precocemente le
complicanze legate all ictus
- Prevenire la sepsi delle vie respiratorie
- Valutazione e gestione del cavo orale e della
presenza di secrezioni (RS Loeb 03) - Valutazione del grado di disfagia
- Utilizzo del BSA o il test dell acqua
- Utilizzare cannula di mayo se paziente
incosciente - Posizionamento di sicurezza
19- Prevenire la TVP da allettamento
- Calze elastiche (Mazzone, 2005 efficacia non
documentata. In corso Studio Cloths) - Mobilizzazione precoce passiva (da subito)ed
attiva (3 giornata la verticalizzazione se
emodinamicamente stabile)
203. Prevenire o identificare precocemente le
complicanze legate all ictus
- Prevenire lo stato di malnutrizione
- Valutazione dello stato nutrizionale entro 24-48
ore - Quali metodi?
- Se l utente non si alimenta iniziare la NE entro
il 2 giorno - Con quali strumenti?
21FOOD a multicentre randomised trial evaluating
feeding policies in patients admitted to hospital
with a recent stroke (Health Technology
Assessment 2006 Vol 10 number 2)
- Trial 1. la supplementazione orale di routine
migliora gli esiti nellictus in fase acuta? - Trial 2. LA nutrizione enterale migliora gli
esiti nei pazienti disfagici? - Trial 3. La nutrizione enterale precoce tramite
PEG migliora gli outcome rispetto alla nutrizione
enterale tramite SNG?
22- 5033 partecipanti arruolati fra il 1996 e 2003
- Outcome misurati sopravvivenza e lo stato
funzionale - Conclusioni
- La supplementazione orale di routine non è
supportata in pazienti normonutriti allingresso - LNE precoce riduce il rischio di morte, ma il
non utilizzo di NE precoce migliora la
sopravvivenza con esiti poveri - Miglioramento degli esiti funzionali nelle prime
2-3 settimane tramite SNG, ma non della
sopravvivenza
23Deficit della comunicazione
- Due processi comprensione e produzione delle
parole orale o scritta - Afasia
- Motoria (Broca)
- Sensitiva (Wernicke)
- Globale
24- Effectiveness of communication/interaction
strategies with patients who have neurological
injuries in a rehabilitation setting - Authors Charity Shelton a Meg Shryock a
- Published in Brain Injury, Volume 21, Issue 12
November 2007 , pages 1259 - 1266
25Alcuni interventi
- Domande semplici
- Parlare lentamente e chiaramente
- Utilizzare frasi brevi
- Mantenere il contatto con gli occhi
- Metodi alternativi se la capacità di scritttura
non è compromessa lavagna, carta, matita - Tavole con le immagini
- Attivare la logopedista
- Utilizzare i gesti
- Parlare uno alla volta
- Lasciare tempo
264. Iniziare precocemente la fase riabilitativa
- La fase riabilitativa inizia fin dalla prima
giornata - Corretto posizionamento al fine di evitare
contratture, sindrome spalla/mano - Confronto con le fisioterapiste, logopediste e
terapiste occupazionali per proseguire la
riabilitazione anche durante il turno - Scambio di informazioni fra le figure
27FAMIGLIA
28ICTUS
- Ischemico da occlusione o da embolizzazione
- TIA (transitory ischemic attack) esordio acuto,
risoluzione rapida (entro 24 ore) - RIND esordio acuto risolizione fra le 24 ore e
le 3 settimane - INFARTO COMPLETO esordio acuto risoluzione non
completa - Emorragico intracerebrale o subaracnoideo, da
rottura di un vaso
29Fisiopatologia dellICTUS ischemico (1)
- soglia ischemica 20 ml/100 g/min.
- ISCHEMIC CASCADE
- insufficiente apporto di glucosio e ossigeno
- switch del metabolismo cellulare (aerobio
anaerobio) - deplezione di ATP
- blocco delle pompe di membrana
- reazioni citotossiche calcio mediate
- liberazione neurotrasmettitori eccitatori
(glutammato) - attivazione delle proteasi con produzione di
radicali liberi
DANNO CELLULARE
30Fisiopatologia dellICTUS ischemico (2)
- ISCHEMIC PENUMBRA
- la zona di parenchima priva di flusso è detta
CORE - le zone circostanti con flusso ridotto o
marginale formano la PENOMBRA ISCHEMICA - nella zona di penombra il parenchima resta
recuperabile per molte ore
CORE
31Quali sono i segnali d allarme?
- Improvvisa incapacità a parlare o capire
- Difficoltà improvvisa a muovere gli arti
- Improvvisa difficoltà di visione con uno o due
occhi - Perdita di equilibrio e coordinazione
- Formicolii localizzati ad un emisoma
- Insorgenza di mal di testa improvviso e senza
causa