Title: NEFROPATIA DIABETICA
1La nefropatia diabetica Dott. Walter Mancini SOC
Nefrologia ed Emodialisi Ospedale di
Pordenone Lignano 21.08.09
2Diabete mellito (DM)
Gruppo di disordini metabolici a diversa
eziologia caratterizzati da iperglicemia
cronica associata ad alterazioni del metabolismo
glucidico, lipidico e proteico secondaria a
difetti della secrezione insulinica, dellazione
insulinica o entrambe
WHO 1999
3Diabete mellito tipo 1
- Processi autoimmuni (tipo 1A)
- Distruzione beta-cellulare pancreatica
(idiopatici) (tipo 1 B) - No forme secondarie di distruzione beta-cellulare
(fibrosi cistica)
4Diabete mellito tipo 2
- Disordini dellazione dellinsulina
- Disordini della secrezione di insulina
- No forme autoimmuni
- Sindrome metabolica
5Caratteristiche cliniche della Sindrome
Metabolica
La diagnosi è confermata quando sono presenti gt
3 fattori
Fattore di Rischio Valore diagnostico
Obesità addominale
(Circonferenza addominale)
Uomini gt102 cm
Donne gt88 cm
Trigliceridi gt150 mg/dl
HDL-C
Uomini lt40 mg/dl
Donne lt50 mg/dl
Pressione Arteriosa gt130 / gt85 mm Hg (o ipert. trattata)
Glicemia a digiuno gt110 (gt100) mg/dl
2003 New ADA IFG criteria (Diabetes Care)
Expert Panel on Detection, Evaluation, and
Treatment of High Blood Cholesterol in Adults.
JAMA. 20012852486-2497.
6Sindrome Metabolica alcuni numeri
50 degli Europei sono sovrappeso 30 sono
Obesi 23-24 in USA hanno SM WHO ha stimato che
circa 2.5 milioni di morti nel mondo siano dovute
al sovrappeso ed in questi casi le malattie
cardiovascolari sono la causa principale di
morte SM ICD-9-CM code 277.7
Van Gaal LF, et al. Lancet 20053651389-97
7Insulino-resistenza difetto chiave?
Intolleranza Glucosio
Patologia Macrovascolare
Iperglicemia
Insulino Resistenza
Alterata Fibrinolisi
Ipertensione
Disfunzione Endoteliare
Obesità
Dislipidemia
Modificata da Reusch JEB. Am J Cardiol.
200290(suppl)19G-26G.
8La sindrome metabolica come cluster di fattori
di rischio
Obesità Addominale Intolleranza
Glucosio/Resistenza Insulina Ipertensione
Dislipidemia Aterogena Stato Proinfiammatorio/ P
rotrombotico
Diabete
CVD
National Cholesterol Educational Program (NCEP),
Adult Treatment Panel (ATP) III 2001
9Sindrome metabolica ed età (NHANES III)
50
Maschi Femmine
45
40
35
Prevalenza SM età - 20
30
Prevalenza ()
25
20
15
10
5
0
Media Prevalenza
20-29
30-39
40-49
50-59
60-69
gt70
Età
Ford E et al. JAMA. 2002287356-359.
10Sindrome Metabolica in Italia
Dati dellOsservatorio Epidemiologico
Cardiovascolare - ISS
Prevalenza
35
30,2
30
27
24,8
23,5
23,5
23
25
20,3
20
17,4
15
10
5
0
Nord
Centro
Sud-Isole
Totale
11Ereditarietà
12Istituto per la cura e per lo studio del diabete
regione Campania
13(No Transcript)
14(No Transcript)
15(No Transcript)
16(No Transcript)
17(No Transcript)
18Epidemiologia
19Distribuzione del diabete nel mondo
20PREVALENZA ED INCIDENZA DEL DM NELLA POPOLAZIONE
GENERALE
DM tipo 1 DM tipo 2
Prevalenza 0,2-0,5 6-8
Incidenza 1-35/100.000 3 a 50 anni 11 a 70 anni
21PREVISIONI DI CRESCITA DEL DM IN EUROPA
OCCIDENTALE
1994-2000 1994-2010
DM Tipo 1 18,3 ( 3/anno) 36
DM Tipo 2 27,5 (4,5/anno) 54,9
Fonte Comitato Diabete Italia
22Previsione numero diabetici in Europa
23DIABETE MELLITO
Complicanze microvascolari
Complicanze macrovascolari
- Aterosclerosi
- Cardiomiopatia diabetica
- Nefropatia diabetica
- Retinopatia diabetica
- Neuropatia diabetica
24Morbilità e Mortalità del Diabete
Causa principale di cecità nelladulto
Malattia cardiovascolare e stroke ( ? 2-4 x )
Amputazioni ( ? 15-40 x )
Causa principale di nefropatia end-stage
4a causa di morte per malattia 7a causa
principale di morte
Negli USA
American Diabetes Association, Vital Statistics
1996.
25(No Transcript)
26(No Transcript)
27Come valutare la funzionalità renale?
- Creatininemia (mg/dl)
- Creatinina Clearance U creat(mg/dl) x Diuresi
delle 24ore / S creat x 1440
28E LETA?
29GFR ed ETA
GFR (ml/min)
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
età
30(No Transcript)
31Gradi di insufficienza renale
- Grado
- Lieve
- Moderato
- Severo
- Avanzato
- Valore del GFR (ml/min)
- Tra 90 e 60
- Tra 60 e 30
- Tra 30 e 15
- lt 15
In Italia ci sarebbero 15 milioni di persone in
classe lieve e 2.200.000 con IRC non in HD
Società Italiana di Nefrologia, 2005 Rapporto
ISTAT 2007
32NEFROPATIA DIABETICA
33NEFROPATIA DIABETICA
Alterazione della funzione renale causata dal
diabete e definita clinicamente dalla presenza di
proteinuria persistente, in assenza di infezioni
delle vie urinarie, di altre malattie renali o di
scompenso cardiaco.
34NEFROPATIA DIABETICA
Il decorso clinico è caratterizzato da
ipertensione , edema , albuminuria di grado
significativo, ed insufficienza renale
progressiva.
35Nefropatia diabetica altri quadri clinici
- Nefropatia ischemica
- Necrosi della papilla
- Nefropatia da mezzo di contrasto
- Glomerulonefrite membranosa
- Neuropatia autonomica vescicale
- Infezioni urinarie
36Epidemiologia
37(No Transcript)
38La dimensione del problema in Europa ed in Italia
In Europa lincidenza nel 2002 è stata mediamente
del 20-25 con picchi del 39 in Finlandia e del
34 in Austria In Italia nel medesimo periodo
lincidenza è stata del 16
39Perché questo incremento?
- Incremento della prevalenza del diabete tipo 2
- Aumento dellaspettativa di vita dei pazienti
diabetici tale da consentire la comparsa della
nefropatia e la sua progressione - Accesso dei pazienti diabetici ai programmi di
terapia dialitica sostitutiva renale
40Impatto economico della IRC e del DM
- In Italia circa il 3 del Fondo Sanitario
Nazionale viene utilizzato per erogare assistenza
dialitica a circa 45.000 cittadini, ovvero 0,08
della popolazione nazionale - I costi per il DM tipo 2 rappresentano tra il 3
ed il 6 della spesa sanitaria totale in 8 paesi
europei
41Nefropatia diabetica epidemiologia
- Incidenza simile nel DM tipo 1 e 2
- Stimata in circa 25 dopo 20 anni
- Di questo 25 circa il 20 evolve verso luremia
- E il restante 80 ???
42Nefropatia diabetica epidemiologia
- Sesso
- FM con DM di tipo 1 é 1,51
- MF con nefropatia é 1,71
- MF in dialisi é 1,11
- Nel DM di tipo 2 MF con nefropatia é 51
43Nefropatia diabetica epidemiologia
- Morbidità e Mortalità
- Tipo 1
- Dopo 40 anni la mortalità é del 90 per i
soggetti con nefropatia versus il 30 per quelli
senza nefropatia. - Tipo 2
- 70 in più di mortalità dopo 10 anni nei soggetti
con proteinuria o microalbuminuria verso quelli
senza.
44Quadri anatomici
45Alterazioni istopatologiche della ND
- Glomerulosclerosi
- A Glomerulosclerosi intercapillare diffusa
- B Glomerulosclerosi nodulare
- C Ispessimento della membrana basale
- Vasculopatia arteriosclerosi e arteriolosclerosi
- Malattia tubulo-interstiziale
46Nefrone
Capsula di Bowman
Arteria efferente
Glomerulo
Arteria afferente
Tubulo convoluto distale
Tubulo convoluto prossimale
47Glomerulo
Matrice extracellulare
Cellule mesangiali
48Rappresentazione microscopica di sezione di
glomerulo in 3 dimensioni
Matrice extracellulare
Cellule mesangiali
49Membrana basale
Cellule endoteliali
Rappresentazione microscopica di una sezione di
glomerulo
Cellule mesangiali
Cellule epiteliali
Matrice extracellulare
50Membrana basale
Cellule endoteliali
Cellule mesangiali
Proteinuria Il range nefrosico è dato da un
contenuto di proteine urinarie gt di 3,5 gr/24 ore
Cellule epiteliali Matrice extracellulare
51Storia naturale
52Storia naturale della nefropatia diabetica
Diabete di tipo 1
LOG AER
Pressione arteriosa
Range di normalità
GFR
normo-
micro-
macroalbuminuria
Durata del diabete
Diagnosi
Diabete di tipo 2
LOG AER
Pressione arteriosa
Range di normalità
GFR
normo-
micro-
macroalbuminuria
Durata del diabete
Diagnosi
53Stadi della nefropatia diabetica
Stadio Caratteristiche Diabete Durata (anni) AER (micg/min) PA (mmHg) GFR (ml/min)
1. Iperfiltrazione e nefromegalia Tipo 1 0-5 h e poi lt20 N h
1. Iperfiltrazione e nefromegalia Tipo 2 Non definito h h o N
2. Normoalb h GBMT ed espansione mesangiale Tipo 1 5-15 lt20 N h
2. Normoalb h GBMT ed espansione mesangiale Tipo 2 Non definito 10-30 10-20/anno h N
54Stadi della nefropatia diabetica
Stadio Caratteristiche Diabete Durata (anni) AER (micg/min) PA (mmHg) GFR (ml/min)
3. Microalb (DN incipiente) Tipo 1 10-20 20-200 N e poi h N
3. Microalb (DN incipiente) Tipo 2 0-15 h 20-40/anno h (h ? 3 mmHg/anno) i 3-5/anno
4. Macroalb DN conclamata Tipo 1 15-25 gt200 h (h ? 5 mmHg/anno) i ? 8-12/anno
4. Macroalb DN conclamata Tipo 2 5-20 i ? 4-12/anno
5. ESRD Tipo 1 20-30 gt200 h i (lt20)
5. ESRD Tipo 2 10-20
55Iperfunzione
Silente
Incipiente
Proteinuria
IRC
Stadi ed evoluzione della nefropatia diabetica
56Nefropatia diabetica in pazienti con diabete tipo
1 o 2
Diabete tipo1 Diabete tipo 2 (anziano caucasico o giovane non caucasico)
Percentuale di comparsa della nefropatia diabetica 30 10-15
Prevalenza di
Microalbuminuria 10-20 15-30
Macroalbuminuria 10-20 5-50
Percentuale di progressione
Incipiente?nefropatia conclamata 80 50-80
Nefropatia conclamata?ESRD 20 10-50
Velocità di progressione dallinizio della DN conclamata allESRD 5-20 anni 5-25 anni
57Potenziali fattori di progressione della
nefropatia diabetica
REVERSIBILE IRREVERSIBILE
Controllo glicemico Età
Pressione arteriosa Sesso
Fumo Razza
Albuminuria Etnia
Dislipidemia Familiarità
Dieta Età del diabete
58Controllo dietetico
59Fumo e DM
Biesenbach, Clin Nephrol 1997
60Controllo glicemico e danno renale
- Glucosio
- tipo 1 buon controllo glicemico 9 IRC
- Tipo 1 cattivo controllo glicemico 40 IRC
- DCCT significativa riduzione della comparsa di
microalbuminuria con accurato controllo glicemico
(DM tipo 1) - UKPDS riduzione delle complicanze micro-vascolari
(DM tipo 2)
61DIABETE TIPO 1 RELAZIONE tra AER ed HbA1c
40
HbA1c
microalbuminuria
30
macroalbuminuria
Prevalenza,
20
10
0
lt5
5-
6-
7-
8-
9-
10
HbA1c
The EURODIAB IDDM Complications Study,
Diabetologia 37 278-285, 1994.
62Relazione tra HbA1c e complicanze microvascolari
(UKPDS)
60
50
40
Incidenza di eventi microvascolari (per 1000
persone/anno)
30
20
10
0
HbA1c SBP mmHg
7-lt8 130-139
9-lt10 150-159
6-lt7 120-129
8-lt9 140-149
10 160
lt6 lt120
63Relazione tra controllo glicemico e decremento
del GFR in uno studio prospettico in pazienti con
DM tipo 1
0,4
6
10
12
14
8
Modificazioni del GFR (ml/min per mese)
-0,1
-0,6
-1,1
-1,6
HbA1
64 PREVENZIONE/TERAPIA Effetti del miglioramento
del controllo glicemico nel diabete tipo 1
IL DCCT
Retinopatia Nefropatia Neuropatia CVD
Prevenzione primaria -38 -22 -36 -40
Prevenzione secondaria -27 -28 -29 ns
Riduzione del rischio per riduzioni dell1 della
HbA1c
Diabetes Control and Complications Trial Research
Group, N Engl J Med, 329 977-986, 1993
65PREVENZIONE / TERAPIAEffetti del miglioramento
del controllo glicemico nel diabete tipo 2
Retinopatia Nefropatia Neuropatia CVD
Kumamoto -28 -50 VDCN -25
UKPDS -19 -26 -18 -14 ns
Riduzione del rischio per riduzioni dell1 della
HbA1c
VDCN velocità di conduzione nervosa
Ohkubo Y et al., Diabetes Res Clin Pract 28
103-117, 1995 UK Prospective Diabetes Study
Group, Lancet 352 837-853, 1998
66Terapia ipoglicemizzante
- Farmaco creat creat clearance
- Metformina 1.5 mg/dl 90 ml/min
- Sulfoniluree 2 mg/dl 60 ml/min
- Acarbosio 2 mg/dl 60 ml/min
- Repaglinide 3 mg/dl 30 ml/min
- Tiazolidinedioni 3 mg/dl 30 ml/min
- Insulina nessun valore soglia
67Rene ed ipertensione
68Quanto è controllata lipertensione arteriosa
in diverse nazioni?
lt140/90 mmHg
lt160/95 mmHg
USA Canada Finlandia
Spagna Australia
Regno Unito Francia Germania
Scozia India
Mancia et al., J Hypertens 2004 SBPlt140 mmHg e
DBPlt90 mmHg 11.9 (15.1 SBP,
33.7 DBP) Wolf-Maier et al., Hypertension 2004
9
69Qual è la storia naturale del paziente affetto da
ipertensione arteriosa?
EVENTI CEREBROVASCOLARI
EVENTI CORONARICI
INSUFFICIENZA CARDIACA
NEFROPATIE TERMINALI
Diabete
Ipertensione
Framingham database JAMA 1996 275(24)1571-1576.
70Quanto è controllata lipertensione arteriosa
nelle categorie a maggior rischio?
Anziani
Diabetici
20
15
25-44
10
45-64
gt65
5
milioni
0
Totale
Non consapevoli
Trattati e controllati
Trattati ma non controllati
Consapevoli ma non trattati
Singer GM et al. Hypertension 2002, 40464-469
Hyman DJ, Pavlik VN. N Engl J Med 2001 345479-86
71NUMERO DI FARMACI PER RAGGIUNGERE LOBIETTIVO
PRESSORIO
Hansson L Lancet, 1998
72(No Transcript)
73RAPPORTO TRA PA E DM
- Ipertensione arteriosa e diabete sono associati
nel 40-50 della popolazione diabetica - Dopo 10 anni dallinizio del diabete il 60 dei
pazienti risulta iperteso - Dopo 20 anni dallinizio del diabete l80 dei
pazienti risulta iperteso - La pressione arteriosa aumenta di 3-4 mmHg/anno
nel DM tipo1 microalbuminurico e di 6mmHg/anno
nel DM tipo1 con overt nephropathy
74Prevalenza dellipertensione nel diabete
Ipertensione definita come 140/90 mmHg
Normoalbuminuria
Microalbuminuria
Macroalbuminuria
Totale
Diabete tipo 1
Diabete tipo 2
93
90
100
100
80
71
69
50
50
29
24
17
0
0
(2036)
(613)
(257)
(2906)
(323)
(151)
(75)
(549)
Mod. da EURODIAB IDDM Complications Study Group.
Diabet Med 1999 16 41-48. Mod. da Tarnow L, et
al. Diabetes Care 1994 17 1247-1251.
75Microalbuminuria
76(No Transcript)
77Nefropatia diabetica diagnosi
- Raccomandazione (A)
- Il primo step diagnostico è costituito dallesame
urine. Qualora lesame urine standard risulti
normale, deve essere valutata periodicamente
lescrezione urinaria di albumina con metodi
appropriati e quantitativi (rapporto A/C o AER).
78Nefropatia diabetica diagnosi
- In presenza di proteinuria dosabile e/o di un
rapporto proteinuria/creatininuria sulle urine
del primo mattino gt1 e/o di ematuria, è
necessario procedere ad una estensiva valutazione
nefrologica. Il FG deve essere valutato
routinariamente almeno mediante creatininemia e
calcolo del FG con la formula di Cockroft e Gault
e/o di Levey.
79 SCREENING della MICROALBUMINURIA
- Diabete tipo 1
- Eseguire annualmente il test di screening della
microalbuminuria nei diabetici di tipo 1 con
durata del diabete superiore a 5 anni. - Consenso di esperti
American Diabetes Association Diabetic
Nephropathy (Position Statement). Diabetes Care
26 (Suppl. 1) S94S98, 2003.
80(No Transcript)
81La microalbuminuria è un predittore di mortalità
cardiovascolare nel paziente iperteso lo Studio
Hoorn
1.00
Normoalbuminuria
.96
n 247, p lt 0.0001
.92
pazienti viventi
.88
Microalbuminuria
.84
4
1
5
2
3
anni
0
Jager et al. Atheroscler Thromb Vasc Biol, 1999
82(No Transcript)
83Microalbuminuria Concetti nuovi
84Prevalenza microalbuminuria in pazienti non
ipertesi né diabetici
85Microalbuminuria ed insorgenza di ipertensione
Brantsma J Am Soc Nephrol 2006
86Microalbuminuria ed insorgenza di DM
Brantsma Diabetes Care 2005
87Microalbuminuria come fattore di rischio
Arnlov, Circulation 2005
88Microalbuminuria come fattore di rischio
N40548
Albuminuria in mg/L
Hillege, Circulation 2002
89Microalbuminuria come fattore di rischio
Hillege, Circulation 2002
90- La microalbuminuria (lescrezione urinaria di
albumina?) deve essere considerata una variabile
continua ed oltre ad essere un marcatore di
incipiente nefropatia è, soprattutto, un potente
predittore di eventi cerebro-cardiovascolari
91(No Transcript)
92Proteinuria
93(No Transcript)
94Incidenza comulativa di IRC a 3 anni
Atkins, Am J Kidney Dis 2005
95La proteinuria come predittore di rischio CV nei
diabetici tipo 2
Miettinen Stroke 1996
96(No Transcript)
97(No Transcript)
98(No Transcript)
99Quali farmaci?
100- Sono molto importanti per la terapia
dellipertensione alcuni farmaci che non alterano
o che addirittura migliorano linsulino-sensibilit
à come - ACE-inibitori
- Sartani
- Calcio-antagonisti
- Alfa-litici
101Farmaci antipertensivi ed insorgenza di diabete
N143.153
Plt0,0001
Elliot, Lancet 2007
102NUMERO DI FARMACI PER RAGGIUNGERE LOBIETTIVO
PRESSORIO
Hansson L Lancet, 1998
103(No Transcript)
104Quando iniziare la terapia farmacologica?
105 STORIA NATURALE della NEFROPATIA DIABETICA
106PREVENZIONE PRIMARIA
- DM TIPO 1
- ACE inibitori
- EUCLID
- FACET
- AT1 bloccanti no
- DM TIPO 2
- ACE inibitori
- UKPDS
- AT1 bloccanti no
107PREVENZIONE SECONDARIA
- DM TIPO 1
- ACE inibitori
- Italian microalbuminuria study group in IDDM
(Crepaldi et al.) - Melbourne cooperative study group
- Diabetic Nepropath trialist group
- AT1 bloccanti
- Anderson S (Kidney Int 2000)
108PREVENZIONE SECONDARIA
- DM TIPO 2
- ACE inibitori
- European Microalbuminuria Captopril Study Group
(Gioberti et al.) - HOPE
- Calm (British Med.J.2000)
- AT1 bloccanti
- Marval
- Irma2
- Calm (Candesartan and Lisinopril in
microalbuminuria)
109PREVENZIONE TERZIARIA
- DM TIPO 1
- ACE inibitori
- Collaboration Study Group (Lewis JB et al.)
- AT1 bloccanti
- DM TIPO 2
- ACE inibitori
- AT1 bloccanti
- RENAAL
- IDNT
110 PREVENZIONE/TERAPIA
- Strategie di trattamento
- Luso degli ACE-inibitori o degli antagonisti del
recettore dellangiotensina II (AT1a) è
raccomandato in tutti i diabetici tipo 1 e tipo 2
con microalbuminuria o nefropatia in stadio
avanzato. - In assenza di studi di confronto diretto tra
ACE-inibitori e AT1a, entrambe le classi di
farmaci possono essere considerate una prima
scelta altrettanto ragionevole. - Se una delle due classi di farmaci non è ben
tollerata è possibile usare, in alternativa,
laltra classe. - Evidenza di livello A
American Diabetes Association Diabetic
Nephropathy (Position Statement). Diabetes Care
26 (Suppl. 1) S94S98, 2003.
111Obbiettivi per nefroprotezione nel diabete
- Controllo metabolico
- Controllo pressorio
- Controllo della dislipidemia
- Fumo
- Controllo anemia
- HbA1c lt 7
- lt130/80 mm/Hg
- 120/75 se prot U gt 1 g
- LDL lt 100 mg/dl
- HDL gt 45M 55F mg/dl
- TG lt 150 mg/dl
- Sospensione
- Hb compresa tra 11 e 12
112Nefropatia diabetica riduci la pressione
arteriosa !
- I valori pressori dovrebbero essere 120/80 o
inferiori - Parving Mogensen 1982 - 1984
- propranolol, hydralazine, prazocin
- 3 of 5 patients renal function became stable
113E se non funziona?
114Trattamento sostitutivo
- Raccomandazione (B)
- Non esistono controindicazioni specifiche al
trattamento sostitutivo della funzione renale nel
diabetico. - Lavvio alla dialisi deve essere precoce già con
una clearance creatininica di 10-15 mL/min.
Debbono essere offerte opzioni diversificate di
trattamento sostitutivo artificiale, in modo che
per ogni paziente sia possibile scegliere il tipo
di dialisi meglio tollerato e clinicamente più
vantaggioso. I trattamenti devono avere una buona
efficienza dialitica (CAPD Kt/V settimanale 2
HD trisettimanale Kt/V 1,5 per seduta).
115Trattamento sostitutivo
- Un numero maggiore di diabetici con ESRD dovrebbe
essere avviato, il più precocemente possibile
eventualmente prima dellinizio della dialisi, al
trapianto renale e, per i casi di diabete di tipo
1, al doppio trapianto di rene e pancreas.
116Prestiamo occhio anche alla funzione renale
Grazie per lattenzione
117Nefropatia diabetica ed attività sportiva
118Istituto per la cura e per lo studio del diabete
regione Campania
119(No Transcript)
120(No Transcript)
121(No Transcript)
122(No Transcript)
123Programma alla cyclette ognuno a casa propria
GIORNI TEMPO(m) KM/h PENDENZA
1-3 20 20 0
4-7 30 20 0
8-12 30 30 0
13-18 30 30 1
19-22 40 30 1
23-26 50 30 1,5
27-30 60 30 1,5
poi 60 30 2
124(No Transcript)
125(No Transcript)
126(No Transcript)
127Il diabetologo raccomanda soprattutto gli sport
aerobici. È possibile scegliere anche quelli di
squadra. Alcuni sport sono sconsigliati perché
pericolosi o perché un' ipoglicemia
determinerebbe gravi conseguenze
SPORT AEROBICI SPORT ANAEROBICI
Jogging Calcio
Corsa lenta Tennis
Sci di fondo (lento) Pallavolo
Nuoto (lento) Basket
Ciclismo (lento, in piano) Sci alpino
Danza aerobica Body building
Pattinaggio Ciclismo su pista, corse brevi veloci
128Sports sconsigliati
Lotta libera
Arti marziali
Automobilismo
Motociclismo
Subacquea con respiratore
Alpinismo
Paracadutismo
129(No Transcript)
130Lesercizio fisico, se non ben condotto, può
aggravare la malattia diabetica e favorire
complicanze. Fissare gli obiettivi realistici ed
eventualmente modificarli in base alle condizioni
psicofisiche. Imparare a fare lautocontrollo
della glicosuria, della chetonuria e della
glicemia, soprattutto quando si pratica terapia
farmacologia (insulina o antidiabetici orali).
In caso di terapia con insulina e antidiabetici
orali controllare sempre la glicemia prima e dopo
lesercizio fisico e, se lallenamento è lungo,
anche durante. Non fare attività fisica se la
glicemia è maggiore di 300 mg o se maggiore di
250mg ma con presenza di chetonuria o se è
minore di 80 mg quando in terapia con farmaci
ipoglicemizzanti (orali o insulina). Regolare
lalimentazione e la terapia insulinica in
funzione dellintensità e della durata
dellallenamento previsto, in accordo con il
diabetologo.