Title: Difficolt
1Difficoltà di apprendimento e disturbi di
apprendimento una sola realtà?
- Difficoltà di apprendimento qualsiasi difficoltà
incontrata da uno studente durante la sua
carriera scolastica - Disturbo (specifico) di apprendimento
problematiche più gravi e meglio definite, legate
al processo di apprendimento
2Incidenza percentuale dei tipi fondamentali di DSA
Tipo di difficoltà Maschi Femmine
Basso rendimento scolastico 13 7
DSA 4,5 3,5
Disturbi del linguaggio 1,5 1
DDAI 5 1,25
Ritardo mentale 1 1
Disturbi di personalità 1 1
Disabilità plurime 0,15 0,15
Sordità e ipoacusia 0,1 0,1
3Gli allievi lenti
- Il loro basso rendimento è in corrispondenza con
le loro potenzialità di apprendimento e non
presentano disturbi cognitivi specifici. - Francesco e il ruolo delle emozioni
nellapprendimento
4Fattori coinvolti nelle difficoltà di
apprendimento
- Linfluenza della famiglia e dellambiente
sociale - I fattori emotivi (e nei DSA?...)
- Lautostima
- Problemi di socializzazione
- Lhandicap mentale
5Learning disabilities
- Gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano
con significative difficoltà nellacquisizione e
uso di abilità di comprensione del linguaggio
orale, espressione linguistica, lettura,
scrittura, ragionamento o matematica.
6E ancora..
- Questi disordini sono intrinseci allindividuo,
presumibilmente legati a disfunzioni del sistema
nervoso centrale e possono essere presenti lungo
lintero arco di vita.
7DSA una definizione possibile
- Lutilizzo del termine disturbo specifico
dellapprendimento si riferisce a difficoltà di
lettura (dislessia) di scrittura (disgrafia e
disortografia) e di calcolo (discalculia) - Spesso le difficoltà di lettura, scrittura e
calcolo si presentano insieme - I fattori biologici hanno il loro peso nei
disturbi dellapprendimento - È necessario escludere dalla categoria tutti quei
bambini le cui difficoltà scolastiche sono da
ricondurre ad altri motivi come minorazioni
cognitive o sensoriali, problematiche
psicologiche e relazionali
8DSA una definizione possibile
- Limportanza di distinguere tra disturbi
dellapprendimento e difficoltà scolastiche è
evidente se si pensa che se è probabile che un
bimbo con disturbi dellapprendimento abbia
problemi a scuola non è necessariamente vero il
contrario. - È importante distinguere inoltre fra disturbi
dellapprendimento e difficoltà ad essi
correlate, che non rientrano in tale categoria.
9Direttive diagnostiche
- Grado clinicamente significativo di
compromissione - Il disturbo non dipende dal grado di QI
- Il disturbo è presente sin dai primi anni di
scuola - La qualità dellinsegnamento ricevuto è adeguata
- Il disturbo non dipende da deficit sensoriali o
neurologici
10QI e DAS
- Marco 10 anni QI pari a 110 (circa undici anni)
quoziente di lettura 70 (circa 7 anni) - Piero 10 anni QI pari a 80 (circa otto anni)
- quoziente di lettura 70 (circa sette anni)
- Stesso problema?
11Disturbi cognitivi evolutivi
Incapacità totale Incapacità parziale Abilità interessata
Alessia Dislessia Lettura
Disortografia Scrittura
Disgrafia Grafismo
Afasia Disfasia Linguaggio orale
Dislalia Eloquio
12Disturbi cognitivi evolutivi
Incapacità totale Incapacità parziale Abilità interessata
Anartria Disartria Articolazione del linguaggio
Acalculia Discalculia Calcolo
Aprassia Disprassia Coordinazione motoria
Disprattognosia Rappresentazione e movimento
13La disgrafia
- Si tratta di un disturbo specifico
dellapprendimento che si manifesta con
difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici
che quelli numerici. - Riguarda esclusivamente il grafismo e non le
regole ortografiche e sintattiche, sebbene possa
influenzare negativamente anche tali acquisizioni
a causa della frequente impossibilità di
rilettura e di autocorrezione.
14- Si tratta di un disturbo che riguarda
principalmente larea della coordinazione
motoria il bambino produce una grafia che spesso
cambia fortemente in dimensione, compone le
lettere mediante segni disarmonici, molto
spigolosi, spesso illeggibili e dimostra molta
fatica nel farlo. - Su un foglio bianco non riesce a mantenere
lorizzontalità
15Caratteristiche delle difficoltà
- Posizione e prensione impugnatura, postura
corporea, disimpegno della mano vicariante - Orientamento nello spazio grafico mancato
rispetto dei margini, spazi irregolari tra
grafemi, scrittura in salita o in discesa
16- Pressione sul foglio mai regolare per presenza
di paratonie, frequenti sincinesie - Direzione del gesto grafico inversioni nella
direzionalità del gesto - Produzioni e riproduzioni grafiche riproduzione
di forme geometriche, livello di sviluppo del
disegno, copia di immagini globale e mancante di
particolari
17- Esecuzione di copie difficoltà nella copia di
testi, maggiori nella copia dalla lavagna - Dimensioni dei grafemi scarso rispetto delle
dimensioni delle lettere - Unione dei grafemi scarsa fluidità e scarsa
legatura delle lettere - Ritmo grafico alterazione del ritmo, movimenti
a scatti
18Abilità di base nella scrittura
- Percezione coordinazione occhio-mano, posizione
nello spazio, copiatura/riproduzione,
discriminazione figura-sfondo, rapporti spaziali,
completamento di figura, velocità visuo-motoria,
uguaglianza e differenze, ricomposizione di figure
19Abilità di base nella scrittura
- Organizzazione spaziale sequenze spaziali
- Organizzazione temporale sequenze temporali in
riferimento ad azioni, a immagini e relative alla
produzione verbale - Integrazione spazio-temporale produzione di
ritmi spontanei, riproduzione ritmica di
strutture temporali
20Abilità di base nella scrittura
- Orientamento destra-sinistra riconoscimento su
se stesso, sugli altri, imitazione di movimenti,
riproduzione di movimenti su imitazioni di
figure, riconoscimento della posizione relativa
tra oggetti
21Abilità di base nella scrittura
- Coordinazione motoria coordinazione dinamica
generale, equilibrio statico, imitazione di
gesti, ricostruzione della figura umana,
rappresentazione grafica della figura umana - Dominanza laterale
- Memoria e attenzione
22Il recupero della disgrafia
- Itinerari relativi alla parte propedeutica
- Itinerari relativi alla parte specifica
- Prevenzione
- Strumenti dispensativi
23Alcuni suggerimenti
- Fornire al bambino istruzioni precise relative
allorientamento del tratto, alle dimensioni
delle diverse lettere, ecc. - Permettere di utilizzare gli appunti dei compagni
e/o dellinsegnante - Accettare compiti scritti al computer
- Tollerare una grafia non bella
24Alcuni suggerimenti
- Stimolare lo studio e le verifiche orali
- Non obbligare il bambino a ricopiare del
materiale ciò diminuirà il suo livello di
qualità invece di migliorarlo.
25La disortografia
- Si tratta di un disturbo che impedisce al bambino
di memorizzare ed utilizzare con sistematicità le
regole ortografiche anche più comuni della nostra
lingua.
26La disortografia
- La disortografia consiste nella difficoltà
dellacquisizione delle regole fonologiche
fondamentali e delle irregolarità ortografiche
omissione di fonemi, problemi di doppie,
produzione di parole omofone (ha/a, é/e,
hanno/anno, letto/letto).La disortografia può
essere determinata da problemi di natura molto
diversa la trasformazione delle conoscenze
fonologiche in quelle grafemiche, lutilizzo
corretto delle regole ortografiche, la
composizione di testi scritti. Di solito il
soggetto disortografico può avere difficoltà
nella coordinazione oculo-motoria, visuo-spaziale
e nella velocità della riproduzione dei grafemi,
in qualche caso una forma di scrittura
allografica (caratteri diversi allinterno della
parola).
27Strumenti hardware
28Soluzioni software
- Word il programma di videoscrittura Word
contiene due opzioni (Strumenti Controllo
ortografico e grammaticale e Correzione
automatica) che risultano particolarmente utili
con soggetti disortografici. - Calcolatrice di Windows la calcolatrice degli
Accessori di Windows può essere un valido aiuto
in casi di discalculia.
29Soluzioni software
- Riconoscimento vocale il riconoscimento vocale
Naturally Speaking Preferred consente la
scrittura tramite dettatura e non produce errori
di tipo ortografico. La sintesi vocale
incorporata legge qualsiasi testo venga importato
nel programma. Risulta di indubbia efficacia per
problemi di dislessia, disortografia e disgrafia. - IntelliTalk è una semplice sintesi vocale che
legge i testi scritti, utile se si desidera avere
un controllo sulla corretteza di quanto si sta
scrivendo. Può essere utilizzato in casi di
disortografia per facilitare lautocorrezione.
30Soluzioni software
- Il Jolly Il Pescatore Il Gioco della Rana
Tachistoscopio Invasori Corsa ad Ostacoli Il
Labirinto Battaglia navale Anafore Cloze che
da tempo vengono utilizzati a scopo riabilitativo
per i disturbi della lettoscrittura. Si
utilizzano con tastiera e non prevedono
lutilizzo del mouse. - La collana Living Books accompagna e facilita le
lettura del testo con voce, animazioni e
sottolineature del testo che viene letto. - Le Enciclopedie multimediali consentono di
apprendere accompagnando i contenuti con suoni ed
immagini. - Programmi aperti come Clicker 4 consentono la
presentazione personalizzata di contenuti con
modalità alternative alla sola scrittura. - Diario multimediale e La casa delle Storie di
Stanley motivano alla produzione del testo
scritto permettendo linserimento di suoni ed
immagini.
31Soluzioni software
- Ambiente d'apprendimento più mirato (che si
rivolgono in modo particolare all'apprendimento
di lettura, scrittura e matematica) è, per
esempio, Giochiamo a leggere , gioco d'azione in
cui il bambino è trasportato in un mondo di
immagini, animazione e musiche ed impegnato in
avventure dalle quali dipende la salvezza del
mondo dell'alfabeto. Gli ostacoli sono costituiti
da prove di riconoscimento di forme, composizione
di puzzle, unione di immagini e parole. - I programmi didattici mirati, invece, puntano
sull'apprendimento di lettura, scrittura e
calcolo per bambini con difficoltà. Tale è Start
, mirato al potenziamento del lessico visivo e
costruito sul modello dell'apprendimento senza
errori (togliere gradualmente le facilitazioni
che rendono virtualmente impossibile l'errore),
tale per cui il tipo di compito, le modalità di
interazione ed il livello di competenze richieste
al bambino si modifichino lentamente. Questo
software, inoltre, presenta consegne semplici e
chiare, con attività adeguate all'età dell'utente
e del suo profilo diagnostico. - Il Libro Parlante è uno strumento riabilitativo
per disturbo specifico di lettura e scrittura.
Vengono descritti alcuni moduli utilizzati per un
intervento, per esercitare la prestazione nelle
due abilità ed ampliare il lessico visivo del
soggetto.
32Soluzioni software
- Aggiungi la lettera è un esercizio sulla
discriminazione delle lettere che si
differenziano solo per l'orientamento nello
spazio (p, d, b, q, n, u). Può essere utilizzato
per sviluppare la via fonologica di lettura e per
stimolare un esame visivo della parola più
accurato. Al bambino viene presentata per qualche
secondo una parola che inizia con una di queste
lettere insieme al disegno corrispondente.
Successivamente, è presentata la parola, ma senza
la prima lettera e viene chiesto al bambino di
completarla scegliendo tra delle alternative
proposte (le lettere ad essa simmetriche). Ad
ogni prestazione, il programma modifica la
posizione delle alternative. - Indovina la parola è un altro modulo, pensato per
favorire l'ampliamento del lessico visivo. Si
presentano due parole con un disegno associato ad
una sola di esse. Il bambino sceglie con il mouse
una parola che viene pronunciata. Vi sono due
livelli di difficoltà. - Scrivi la parola è pensato per aiutare il bambino
a sviluppare abilità fonologiche di scrittura,
proponendo compiti di scrittura di parole lettera
per lettera. Sullo schermo compaiono un disegno e
la relativa parola, la quale scompare dopo
qualche secondo, lasciando il disegno ed una
serie di lettere tra le quali il bambino può
scegliere quelle utili a ricomporre la parola
iniziale.
33La discalculia
- La discalculia causa una compromissione delle
abilita' aritmetiche, quelleche riguardano la
possibilita' di raggiungere una padronanza delle
capacita' di calcolo fondamentali - comprensione
- produzione
- procedure del calcolo scritto
- soluzione dei problemi
34MODELLO DI McCLOSKEY E CARAMAZZA E BASILI(1985)
SISTEMA DEL CALCOLO
- SIMBOLI OPERAZIONALI (, -, X, )
- PROCEDURE
- FATTI ARITMETICI
SISTEMA DEI NUMERI
- COMPRENSIONE VERBALE DI NUMERI (OTTO)
- COMPRENSIONE NUMERI ARABI (8)
- PRODUZIONE VERBALE DI NUMERI (OTTO)
- PRODUZIONE NUMERI ARABI (8)
35Sistema dei numeri
- Fanno parte del sistema dei numeri i processi di
comprensione e di produzione numerica che
sottostanno alla capacità di riconoscere e
riprodurre i simboli numerici o le parole che
indicano i numeri. - Processi lessicali
- Sintassi numerica
36Sistema del calcolo
- Il sistema del calcolo si basa su tre tipi di
conoscenze - La conoscenza dei simboli operazionali (e
algoritmo corrispondente) - Dei fatti aritmetici (operazioni comprese entro
la prima decina e tabelline) - Delle procedure delle quattro operazioni
37- COMPRENSIONE
- SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NUMERICI
- SIGNIFICATO DEL VALORE QUANTITATIVO DELLE CIFRE
- SIGNIFICATO DEL VALORE POSIZIONALE DELLE CIFRE
- PRODUZIONE
- SAPER NUMERARE INAVANTI E INDIETRO
- SAPER SCRIVERE NUMERI SOTTO DETTATURA
- RICORDARE TABELLINE
- SAPER INCOLONNARE
- RICORDARE COMBINAZIONI E FATTI NUMERICI
38- PROCEDURE DEL CALCOLO SCRITTO
- ADDIZIONE
- SOTTRAZIONE
- MOLTIPLICAZIONE
- DIVISIONE
- SOLUZIONE DI PROBLEMI
- COMPRENSIONE TESTUALE
- RAPPRESENTAZIONE VISIVA
- CATEGORIZZAZIONE
- PIANIFICAZIONE
- UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE DEL CALCOLO
- AUTOVALUTAZIONE
39La discalculia
- Quando si parla di discalculia occorre fare
chiarezza con i termini di uso comune, anche nel
mondo della scuola. Gli insegnanti sono abituati
a parlare di abilità logico-matematiche, ma in
realtà in molte attività legate alla matematica,
come la lettura e la scrittura dei numeri o
l'apprendimento delle tabelline, occorre essere
efficienti nel richiamo e nell'assemblaggio delle
componenti numeriche da trattare, senza per
questo essere dei buoni logici. - Si parla di discalculia, quindi, facendo
riferimento a quelle abilità aritmetiche che non
coinvolgono esclusivamente il ragionamento logico
- come nel caso di dover decidere quale numero è
più grande di altri - ma che comportano invece
l'automatizzazione delle procedure di base, come
la lettura e scrittura delle cifre, la
memorizzazione delle tabelline e delle procedure
per eseguire i calcoli.
40La discalculia
- Le difficoltà emergono invece con più evidenza
quando, al termine del primo ciclo, i bambini
devono utilizzare in modo rapido ed efficiente i
numeri per eseguire calcoli e risolvere problemi.
In questi bambini si osservano con maggiore
frequenza certi errori e alcune specifiche
difficoltà, ad esempio - 1) difficoltà nel leggere e scrivere numeri
complessi (come quelli che contengono lo zero) o - lunghi (come quelli composti da molte cifre)
- 2) difficoltà nell'esecuzione delle quattro
operazioni scritte, dovuta al mancato rispetto
delle - regole procedurali degli algoritmi
- 3) difficoltà nel ripetere la maggior parte delle
tabelline - 4) difficoltà in compiti relativi
all'automatizzazione delle procedure di
conteggio, come ad esempio nel contare a salti, o
contare all'indietro.
41La discalculia
- Questi bambini non hanno invece difficoltà nei
compiti più astratti, come ad esempio decidere
l'ordine di grandezza di una sequenza di numeri. - In attività di questo tipo, in cui occorre
appoggiarsi alla linea mentale dei numeri, essi
dimostrano di avere buone capacità di codifica
semantica e, indirettamente, confermano la loro
buona intelligenza.
42In sintesi
- 1) Le difficoltà del bambino discalculico vanno
considerate solo come difficoltà numeriche ed
aritmetiche di base che poi interferiscono sulle
prestazioni matematiche più generali. Esse
quindi, di per sé, non riguardano le abilità
logiche vere e proprie - 2) chi è addetto alla riabilitazione dovrà
utilizzare i modelli neuropsicologici accurati e
coerenti per valutare le abilità e le difficoltà
numeriche ed aritmetiche dei bambini e per
effettuare una diagnosi accurata - 3) seppur non esista ancora molto materiale a
disposizione, si sta iniziando anche in Italia a
costruire una riabilitazione delle difficoltà
numeriche ed aritmetiche dei bambini
discalculici, e si osserva che tali interventi
possono avere un discreto effetto sulle abilità
dei bambini. - 4) accanto alla riabilitazione vera e propria, e
in attesa che essa si consolidi in strumenti
operativi conosciuti e condivisi, occorre pensare
agli strumenti compensativi che possono aiutare i
bambini in difficoltà, come ad esempio la tavola
pitagorica e la calcolatrice.
43La calcolatrice
- Rispetto alla calcolatrice si suggerisce,
soprattutto agli insegnanti, di superare la
diffidenza circa tale mezzo, e di distinguere tra
conoscenza della struttura dell'algoritmo
(componente logica), e conoscenza procedurale,
relativa alla memorizzazione e messa in atto dei
passaggi sequenziali necessari a svolgere
l'operazione. I bambini, tutti i bambini, devono
essere aiutati a comprendere l'algoritmo, ma
quelli che non riescono a memorizzarne le
procedure potrebbero utilizzare i supporti di cui
anche noi adulti ci serviamo così volentieri.
(Biancardi, 2001)
44Discalculia primaria
- La discalculia primaria si manifesta con
lincapacità di contare perché non si sanno
applicare le regole dellaritmetica o le si
applicano come se si fosse uno studente alle
prime armi. Può quindi capitare che un bambino
arrivato in quarta elementare si comporti come un
bambino di prima, che non riesce a rispondere
velocemente a domande quali per esempio quanto
fa 5 x 6 ? Mettendoci molto tempo, contando
aiutandosi con le dita o con altri riferimenti,
come se nessuno mai gli avesse insegnato una
tabellina, oppure confonde la moltiplicazione con
unaltra operazione. - Nel caso della discalculia primaria il problema è
strettamente connesso al calcolo e per aiutare il
bambino si possono usare dei supporti, quali il
computer concedere più tempo, aiutarlo a
eseguire il compito passo per passo, ripassare le
regole aritmetiche con assiduità.
45Discalculia secondaria
- La discalculia secondaria viene così chiamata
perché si manifesta come conseguenza di altre
difficoltà di apprendimento, quali la dislessia,
la disgrafia o il neglet. In questo caso
lintervento riabilitativo sarà rivolto al
disturbo primario. Per esempio un bambino
dislessico che non riesce a leggere neppure i
numeri, verrà riabilitato per quel che riguarda
la lettura. - Inoltre, non bisogna trascurare il disagio
emotivo conseguenza della difficoltà di
apprendimento e quindi è importante aiutare il
bambino a superare il suo vissuto di essere
diverso perché per lui è più difficile contare
rispetto a quanto lo sia per i suoi coetanei.
46Aprassiache cosè?
- Un disturbo del gesto appreso e volontario
- In assenza di danni sensoriali
- Si esprime come un disordine nella pianificazione
motoria (A.ideativa) oppure come - fallimento nellesecuzione di movimenti su
comando (A.ideomotoria) - While...apraxia is commonly referred to as a
motor programming - disorder, the specific cognitive-motor operations
that are disrupted - remain elusive. This is conspicuous in the
definition of apraxia which - places more emphasis on the causes to which it
cannot be attributed - than the reasons for the disorder.
- Harrington and Haaland (1997) In Rothi Heilman
(Eds) - Apraxia The Neuropsychology of Action.
Psychology Press
47Sviluppo delle prassie
- Sistemi di movimento coordinati in funzione di un
risultato o di unintenzione - prima dei 3 anni indicano un oggetto senza fare
nulla - a 4 anni, i bambini usano soprattutto parti del
corpo come se fossero loggetto invece di
manipolare direttamente loggetto. - a 8 anni, i bambini mostrano di possedere una
rappresentazione dello strumento incluso in
unazione - a 12 anni, il 93 delle azioni include
rappresentazioni differenziate dellagente
dellazione, delloggetto, e dello strumento.
48Riassumendo
- Il bambino inizia con
- indicare loggetto senza adoperare lo strumento,
poi - adopera una parte del corpo invece dello
strumento, - rappresenta lo strumento, ma la dimensione e la
forma non sono rispettate in relazione alla
grandezza della mano o alloggetto che subisce
lazione Infine raggiunge una .. - pantomima accurata in cui lagente dellazione,
lo strumento, od oggetto, e le relazioni spaziali
tra queste componenti sono ben rappresentate.
49(No Transcript)
50Fattori da considerare nella valutazione delle
prassie
- DIVERSA NATURA DEI GESTI TRANSITIVI, INTRANSITIVI
CON E SENZA SIGNIFICATO - ritagliare una figura con le forbici
- fare il segno di vittoria
- portare lindice sulla punta del naso
- MODALITÀ CON CUI IL GESTO È RICHIESTO
- modalità visiva tattile (uso reale degli
oggetti ) - modalità visiva (visione degli oggetti)
- comando verbale (verbale)
- Imitazione
- MUSCOLATURA PROSSIMALE VS. DISTALE
- Pettinarsi i capelli muscolatura prossimale
- Scrivere con una penna muscolatura distale
51Altri fattori
- SINGOLI MOVIMENTI VS. SEQUENZE
- Mostrare come si usa un martello
- Ritagliare una figura per poi incollarla
- NOVITÀ VS. FAMILIARITÀ DEL GESTO
- Segno di vittoria
- Lavarsi i denti
- Mettere una mano sulla spalla opposta
- Usare chiodo e martello
- FATTORI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA
PRASSIA - SPAZIO DELLAZIONE extra-personale o
peripersonale - Aprire una bottiglia di succo di frutta VS
Pettinarsi - GESTI DEGLI ARTI SUPERIORI VS. BUCCOFACCIALI
52La disprassia evolutiva
- Disturbo più frequentemente diagnosticato in età
scolare - Descritta come eccesso di fallimenti nelle azioni
di vita quotidiana - Costante bisogno di pensare alla pianificazione
dei movimenti che sembrano non diventare mai
automatici. - Nel 60 dei casi sono presenti povere abilità
fini e grosso-motorie - A volte cinestesico-tattile povero con
particolare deficit nellinterpretazione delle
qualità spaziali e temporali dell'informazione
ricevuta attraverso il tatto, con conseguente
scarsa consapevolezza nello schema corporeo
(Ayres, 1980) e difficoltà nei giudizi
cinestesici (Hulme et al., 1982). - Frequentemente è presente una storia di lentezza
nell'apprendimento motorio, sebbene abilità quali
sedersi, gattonare e camminare siano state
raggiunte entro limiti considerati normali. - Non attività sportive.
- Lapprendimento della scrittura progredisce con
estrema incertezza le lettere sono irregolari
nella forma e organizzate male nella pagina,
evidenti difficoltà di gestione dello spazio del
foglio ed inadeguata manipolazione della penna.
53(No Transcript)
54Gesti transitivi 3 ai 14 anni
- Lavarsi i denti
- Pettinarsi
- Battere con il martello sul chiodo
- Tagliare la figura di un fiore ed incollarla
- Stappare un succo di frutta e versarlo in un
bicchiere - Preparare una lettera in modo che possa essere
imbucata - Rompere una noce con lo schiaccianoci
- Avvitare e svitare una vite
- Aprire e chiudere un lucchetto
- Aprire e chiudere un braccialetto
- Preparare il caffé
- Ascoltare una cassetta di musica con il
registratore - Mettere i lacci ad una scarpa e fare il fiocco
- Fare un pacco regalo
- Vestire una bambola
55Gesti intransitivi con significato 3-12 anni
- 1 - Segno di marameo
- 2 - Segno di OK
- 3 - Segno di autostop
- 4 - Segno delle corna
- 5 - Segno di vittoria
- 6 - Saluto militare
- 7 - Segno di matto
- 8 - Segno di avvicinarsi
- 9 - Segno di buono
- 10 - Indicare qualcuno
- 11 - Segno di alt
- 12 - Segno di così così
- 13 - Segno di no
- 14 - Segno di stare zitto
- 15 - Segno delle forbici
- 16 - Segno delle ali della farfalla
- 17 - Segno del cannocchiale
56Gesti intransitivi senza significato 3-12 anni
- 1 - Tamburellare con tutte le dita di una mano
sul tavolo - 2 -Aprire e chiudere la mano
- 3 - Toccare il pollice con ogni dito della stessa
mano - 4 - Incrociare il dito indice col medio
- 5 - Toccare la punta del naso col dito indice
- 6 - Chiudere un occhio con la mano
- 7 - Mettere la mano sulla bocca
- 8 - Mettere il pugno sulla fronte
- 9 - Appoggiare la mano sulla spalla opposta
- 10 - Mettere il dito indice nell'orecchio
- 11 - Fare un cerchio con il pollice e l'indice
della stessa mano - 12 - Mettere la mano sotto il mento
- 13 Fare il pugno con una mano e prenderlo con
l'altra mano - 14 - Ruotare la mano
- 15 - Stendere un braccio diritto e toccare il
gomito con l'altra mano - 16 - Stendere le braccia avanti con le mani una
in sù ed una in giù - 17 - Tenere la testa con una mano avanti e una
dietro - 18 - Incrociare le dita delle mani dietro la
testa - 19 - Prendere i polsi con le mani
57(No Transcript)
58Nei gesti di bambini con disprassia..
- Gesti transitivi
- lt numero di gesti transitivi corretti
- gt errori
- gt di errori legati alluso di parti del corpo
in sostituzione alloggetto (mod. verbale) - gt ed errori dovuti ad un errato uso dello
spazio peripersonale ed extrapersonale (cioè,
errori di configurazione esterna e interna
maggiori su imitazione). - Gesti intransitivi
- gt movimenti superflui
- gt errori nella modulazione della forza e
nellampiezza del movimento. - Nella pantomima verbale maggiori difficoltà
nelluso appropriato dello spazio ed errori
posturali rispetto alla modalità imitativa.
59E ancora
- 5-8 anni difficoltà nelluso di informazioni
visive e tattili. - Discriminante la modalità visuo-tattile.
- 7 anni migliora luso dellinformazione visiva
ma povera consapevolezza sensoriale tattile e
deficitarie le competenze propriocettive che
rendono i movimenti scarsamente sincronizzati e
le azioni ricche di errori posturali, di sequenza
e di movimenti esagerati e con aggiunte di
movimenti inutili. - Discriminante la modalità visuo-tattile.
- Dopo i 9 anni i gesti su imitazione e pantomina
visiva sono simili a quelli dei bambini di
controllo mentre in modalità verbale sono sempre
peggiori rispetto ai controllo, anzi la
discrepanza tende ad aumentare con letà.
60Disprassia evolutiva
- Deficit funzionali
- Principalmente
- 1. difficoltà nellintegrare informazioni
sensoriali provenienti dai diversi sensi (vista,
tatto, cinestesia, udito) e di conseguenza
difficoltà nellorganizzare un piano dazione ben
definito. - 2. una particolare disabilità nellutilizzare un
comando verbale per rappresentare unazione