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La crisi Irlandese

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La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis Davide Giamborino Gabriele Aurelio Benevento Luis Manuel Avila Morales TRAE ORIGINE DALLO SCOPPIO DELLA ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: La crisi Irlandese


1
La crisi Irlandese
  • Relazione eseguita da
  • Valeria De Santis
  • Davide Giamborino
  • Gabriele Aurelio Benevento
  • Luis Manuel Avila Morales

2
LA CRISI IRLANDESE
TRAE ORIGINE DALLO SCOPPIO DELLA BOLLA
SPECULATIVA IMMOBILIARE CRESCITA ECONOMICA
----gt CRESCITA DOMANDA DI INVESTIMENTI E DOMANDA
INTERNA -----gt AUMENTA LA PROSPERITÀ DELLE
FAMIGLIE -----gt PIÚ CREDITO, PIÚ
INVESTIMENTI IMMOBILIARI
  • BANCHE
  • MANCANZA DI CONTROLLI (MANCATA APPLICAZIONE DELLE
    RACCOMANDAZIONI DI BASILEA II SUL RISCHIO DI
    CREDITO)
  • -----gt SI PRESTAVA A INTERESSI MINIMI E SENZA
    REALI GARANZIE.

3
  • DUNQUE ERA MOLTO IMPORTANTE CREARE UN PROGRAMMA
    DI RISANAMENTO DELLE BANCHE. PROBLEMI
  • 1)SETTORE SOTTO STRESS
  • 2)INCERTEZZA DELLAMBIENTE POLITICO
    RITARDI
  • APPROVATO UN PIANO DI AIUTI PER LIRLANDA DA
    PARTE DELLU.E. E DELLECOFIN (CONSIGLIO DEI
    MINISTRI DELLECONOMIA E DELLE FINANZE DEGLI
    STATI MEMBRI DELLU.E.)
  • 85 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI 50 PER RISANARE
    LE CASSE DELLO STATO, 35 PER LE BANCHE
  • I FONDI PROVENGONO DALLUNIONE EUROPEA, DAL FONDO
    MONETARIO INTERNAZIONALE E DALLIRLANDA STESSA
    (FONDO DI RISERVA PER LE PENSIONI)

Il primo ministro ha rassegnato le dimissioni, e
in data 25 Febbraio si è votato per eleggere le
nuove camere.
4
La situazione delle banche
  • Molte banche continuano a registrare perdite,
    essenzialmente a causa della crisi del settore
    immobiliare che ha provocato una forte
    diminuzione del valore degli asset presenti nel
    portafoglio delle banche.
  • Tuttavia sia i depositi delle imprese sia quelli
    dei privati restano stabili non si è registrata
    nessuna corsa agli sportelli, né pare esserci un
    concreto pericolo che possa accadere.
  • Da sottolineare comunque la dipendenza
    dallEurosistema nellottenere liquidità
    dipendenza causata dalla difficoltà di accesso ai
    mercati.

5
La reazione dei mercati
In seguito alla decisione della BCE di acquistare
titoli di Stato irlandesi, si è registrata una
caduta dello spread richiesto dal mercato su tali
titoli. Si è però assistito immediatamente a un
nuovo rialzo dello stesso. Il rendimento dei
titoli irlandesi resta dunque estremamente
volatile, soprattutto a causa dellincertezza del
quadro politico.
6
Segni di ripresa?
  • I dati del 2010 forniscono elementi contrastanti
    circa una possibile ripresa
  • Un elemento positivo è la crescita del PIL reale
    dello 0,5. La crescita è però da attribuire solo
    a un incremento delle esportazioni nette.
  • Resta infatti bassa la domanda interna, ancora in
    diminuzione rispetto al 2009.
  • Il dato più preoccupante riguarda però il tasso
    di disoccupazione resta alto, al 13,5.
  • Da segnalare anche la forte emigrazione, segno di
    scarsa fiducia della popolazione in una rapida
    ripresa.

7
Implementazione del programma
  • La strategia mira a sanare la sfiducia nel
    settore bancario, attraverso
  • Immediata ricapitalizzazione
  • capitale di base (da 6 a 10.5)
  • Riduzione della leva finanziaria e sostenibilità
    economico finanziaria della stessa

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  • Consolidamento della rete bancaria
  • indirizzamento/individuazione delle debolezze
    finanziarie delle unione creditizie
  • Performance fiscale in linea con le aspettative
  • Il conto finanziario, necessario per l'attuazione
  • del piano fiscale, è stato approvato il 29
    gennaio

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CONCLUSIONI
  • Stabilità politica
  • Miglioramento della salute delle banche
  • Equipe specializzata all' interno del
    dipartimento della finanza
  • Flessibilità nel programma di ristrutturazione
    del sistema

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  • IRLANDA
  • Debito pubblico irlandese non molto elevato
  • Debito privato irlandese elevato
  • I due debiti sono però correlati
  • L'Irlanda ha la capacità di riassettarsi da
    sola(nel tempo)
  • GRECIA
  • Debito pubblico elevato
  • Alto rischio di default
  • Situazione molto più grave che in Irlanda
  • Tempi di riassetto più lunghi e con aiuti esteri

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Per la Grecia
  • Programma pluriennale di consolidamento del
    bilancio e di riforme strutturali, fra le
    autorità greche e commissione europea, FMI, BCE
  • Un taglio di 30 miliardi nella spesa pubblica,
    suddivisi in tre anni (entro 2012)
  • Deficit pubblico al 3 entro il 2014 (-11 in 4
    anni)
  • No partecipazione con fondo proprio
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