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Title: La prima repubblica in Italia Author: Roberto Mastri Last modified by: Roberto Mastri Created Date: 5/23/2003 4:51:45 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Tags: jacques | jean | rousseau

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Transcript and Presenter's Notes

Title: L


1
LilluminismoPensiero economico e politico
2
  • Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus
    seiner selbst verschuldeten Unmündigkeit.
    Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines
    Verstandes ohne Leitung eines anderen zu
    bedienen. Selbstverschuldet ist diese
    Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am
    Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung
    und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung
    eines anderen zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut
    dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! ist
    also der Wahlspruch der Aufklärung.
  • I. Kant (Beantwortung der Frage Was ist
    Aufklärung?, 1784)

3
  • L Illuminismo è luscita delluomo dallo stato
    di minorità che egli deve imputare a se stesso.
    Minorità è lincapacità di valersi del proprio
    intelletto senza la guida di un altro. Imputabile
    a se stesso è questa minorità, se la causa di
    essa non dipende da difetto di intelligenza, ma
    dalla mancanza di decisione e del coraggio di far
    uso del proprio intelletto senza essere guidati
    da altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di
    servirti della tua propria intelligenza! E
    questo il motto dellIlluminismo.
  • I. Kant (Risposta alla domanda Che cosè
    lilluminismo, 1784)

4
La ragione illuminista
  • Non è la ragione onnipotente e onnicomprensiva
    dei filosofi razionalisti
  • E la ragione degli empiristi
  • non fonte ma strumento di conoscenza
  • ha un ambito limitato in cui è però ultimo
    giudice.
  • E la ragione newtoniana, fondata solidamente
    sullesperienza, che conduce a conoscenze
    verificabili da tutti.

5
Ottimismo
  • Anche se limitata, questa ragione può portare
    luce in ogni campo dellesperienza umana.
  • LIlluminismo condivide infatti lidea di un
    progresso inarrestabile dellumanità,
  • alimentata dalla constatazione dellavanzamento
    delle scienze naturali e della crescita
    economico-sociale del ceto borghese.

6
Polemica contro il passato
  • Il passato, in particolare il medioevo, è visto
    come il regno delle tenebre che la luce della
    ragione vuol rischiarare.
  • Anche se in questo periodo si sviluppano gli
    strumenti della moderna ricerca storiografica,
    gli illuministi mancano spesso di senso storico,
  • si volgono al passato più per mostrarne gli
    errori che per comprenderlo.

7
Contro le religioni positive
  • Lilluminismo critica le religioni positive
    (storiche) che hanno dominato nel passato
  • perché obbligano gli uomini a credere in dogmi
    assurdi, contrari alla ragione
  • perché dividono gli uomini favorendo
    comportamenti superstiziosi e intolleranti,
  • dai quali sono derivate le violenze del passato
    (inquisizione, guerre di religione, ecc.).

8
  • Frontespizio dellopera La Religione nei limiti
    della pura Ragione, pubblicata da Kant nel 1793

9
Deismo
  • Bisogna spogliare la religione dagli aspetti
    dogmatici e fantasiosi,
  • limitandosi alle verità che la ragione di ogni
    uomo può riconoscere lesistenza di un
    architetto delluniverso e di una vita dopo la
    morte.
  • Non servono riti e culti, quello che conta è il
    comportamento morale.

10
  • Tutti quelli che cercano Dio fuori da Gesù Cristo
    e che si fermano alla natura, o non trovano
    alcuna luce che li soddisfi, o arrivano a
    procurarsi un mezzo per conoscere Dio e servirlo
    senza un mediatore, e con questo cadono
    nellateismo o nel deismo, che sono due cose che
    la religione cristiana aborre in modo quasi
    uguale.
  • Pascal, Pensieri, 419

11
Natura
  • Per gli illuministi la natura diviene un valore
    positivo
  • naturale è sinonimo di razionale e
    rappresenta un bene (si parla di religione
    naturale, diritto naturale, leggi naturali
    delleconomia, ecc.)
  • Viene respinta lidea cristiana di una corruzione
    originaria.

12
Pensiero politico
13
Tre correnti principali
  • Opposizione aristocratica allAssolutismo
    Montesquieu, Lo Spirito delle Leggi, 1748
  • Assolutismo (o dispotismo) illuminatoVoltaire
  • Tendenza democratica Rousseau, Il Contratto
    sociale, 1762

14
Montesquieu il relativismo
  • Montesquieu contesta lidea che esista una legge
    naturale, valida per tutti gli uomini e per tutti
    i tempi.
  • Leggi e costituzioni dipendono da indole,
    cultura, costumi dei vari popoli e dalle
    caratteristiche dei luoghi in cui vivono.
  • Le simpatie di Montesquieu vanno comunque ad una
    monarchia costituzionale di tipo inglese.

15
Montesquieu i poteri
  • Per evitare abusi è indispensabile che i poteri
    si bilancino a vicenda
  • Il giudiziario deve essere affidato a giudici
    popolari (repubblica) o a magistrati inamovibili
    (monarchia).
  • Il legislativo a due camere alta, di privilegio,
    (aristocrazia) e bassa, elettiva, (borghesia).
  • Lesecutivo al governo che, in una monarchia, è
    espressione del re.

16
Montesquieu lequilibrio
  • Le Camere controllano il Governo e si controllano
    vicendevolmente.
  • Fondamentale è il ruolo della camera alta che
    media tra le tendenze dispotiche del sovrano e le
    istanze popolari.
  • Montesquieu giustifica lesistenza della nobiltà
    come baluardo della libertà contro il dispotismo.

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Assolutismo illuminato
  • Più che una elaborazione teorica è una pratica di
    governo.
  • Il potere del re è finalizzato non alla propria
    gloria ma alla felicità dei sudditi.
  • Il potere assoluto deve essere utilizzato per
    riformare la società, a livello politico,
    economico, religioso, eliminando i retaggi
    irrazionali del passato.

18
I sovrani e le riforme
  • Protagonisti Federico II in Prussia, Caterina II
    in Russia, Carlo III in Spagna, Maria Teresa e
    Giuseppe II in Austria.
  • Le riforme, in continuità con la tendenza
    accentratrice già in atto, mirano a
  • rendere più efficienti gli apparati burocratici
  • colpire i ceti privilegiati
  • ridurre linfluenza della Chiesa nella società
    (giurisdizionalismo e lotta ai Gesuiti).

19
  • Federico II di Prussia (1740-1786)Amico di
    Voltaire, dedito alla musica e alle lettere (ma
    anche alla guerra) fu il prototipo dei sovrani
    illuminati

20
J.-J. Rousseau (1712-78)
  • Nel 1750 acquisì fama partecipando ad un concorso
    dellAccademia di Digione sugli influssi del
    progresso di scienze ed arti sui costumi.

21
La bontà naturale delluomo
  • Rousseau ipotizza uno stato di natura in cui gli
    uomini, semplici e con pochi bisogni, vivono in
    pace con sé e con gli altri.
  • Il nascere della civiltà ha corrotto gli uomini
    generando nuovi bisogni e vizi.
  • A ciò si aggiunge la diseguaglianza tra gli
    uomini generata dallinvenzione delle proprietà
    privata.

22
  • Il primo che, cintato un terreno, pensò di
    affermare, questo è mio, e trovò persone
    abbastanza ingenue da credergli fu il vero
    fondatore della società civile. Quanti delitti,
    quante guerre, quante uccisioni, quante miserie e
    quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano
    colui che strappando i paletti o colmando il
    fossato, avesse gridato ai suoi simili
    Guardatevi dallascoltare questo impostore. Se
    dimenticate che i frutti sono di tutti e che la
    terra non è di nessuno, voi siete perduti.
  • Jean-Jacques Rousseau, Discorso sullorigine e i
    fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini
    (1755)

23
Il Contratto Sociale
  • Rousseau non auspica un ritorno allo stato di
    natura (che forse non è esistito),
  • ma un patto tra uguali in cui ciascuno rinunci a
    tutti i propri diritti e si sottometta alla
    volontà generale.
  • Non la somma degli egoismi dei singoli ma una
    volontà che mira al bene comune,
  • e che si esprime principalmente nella democrazia
    diretta.

24
Pensiero economico
25
Leconomia come scienza
  • Nel 700 la riflessione economica acquista
    lindipendenza dalla filosofia morale.
  • Si sviluppano due tendenze
  • La scuola fisiocratica (F. Quesnay)
  • La scuola liberista (A. Smith)
  • Pur nelle diversità, hanno in comune
  • La polemica contro il mercantilismo
  • Lindividuare lorigine della ricchezza nel
    processo produttivo e non nello scambio.

26
Le tesi fisiocratiche
  • Elaborate da F. Quesnay (1694-1774) furono
    realmente applicate in Francia.
  • La fonte della ricchezza è lagricoltura.
  • I governi devono perciò favorire gli investimenti
    in questo settore evitando di contenere i prezzi
    dei prodotti agricoli,
  • liberalizzando i commerci, e cessando di
    proteggere la manifattura.

27
  • Adam Smith (1723-1790), fondatore della scuola
    liberista fu docente di filosofia morale a
    Glasgow. Nel 1776 pubblicò la Ricerca sulla
    natura e le cause della ricchezza delle nazioni.

28
Laissez faire
  • Sostiene che leconomia è mossa da leggi
    naturali il singolo, perseguendo il proprio
    interesse, promuove il bene pubblico.
  • I governi devono perciò lasciarle agire
    liberamente, abolendo gli ostacoli alla
    circolazione delle merci e i tentativi di
    orientare la produzione.
  • Il mercato, infatti, si autoregola sulla base
    della domanda e dellofferta.

29
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