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PERSONALITA

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Title: PERSONALITA


1
PERSONALITA E DEPRESSIONE
2
Perché???
  • Identificazione di sottogruppi più omogenei
  • Identificare individui a rischio
  • Trattamento individualizzato e previsione di
    risposta al trattamento

3
(No Transcript)
4
Modello dinamico
  • I modelli precedenti considerano i tratti di
    personalità come stabili
  • In realtà la personalità è dinamica (è plastica
    nellinfanzia e si modifica per tutto il corso
    della vita)
  • Es., modello della predisposizione dinamico
  • Temperamento livello di rischio di base
  • Successive esperienze modificano la
    predisposizione della personalità alla
    depressione e ciò può portare a confrontarsi con
    stress aggiuntivi questo circolo vizioso si
    perpetua ed un evento di vita stressante può
    portare alla manifestazione depressiva

5
Modello dinamico
ESPERIENZE STRESSANTI
TEMPERAMENTO
DEPRESSIONE
PERSONALITA MODIFICATA
6
Questioni metodologiche
  • Disegno degli studi
  • Eterogeneità del Disturbo Depressivo (non indica
    necessariamente eterogeneita di cause, può
    indicare patoplasticità)
  • Specifica diagnosi (es., disturbo depressivo
    maggiore, distimia)
  • Tipo (es., psicotico, melanconico, atipico)
  • Caratteristiche cliniche (onset, ricorrenza,
    cronicità)
  • Comorbidità
  • Assessment della personalità
  • Questionari
  • Interviste
  • Osservazione

7
Temperamento affettivo
  • Molti pazienti affetti da disturbo dellumore, e
    i loro familiari, dimostravano specifici tratti
    premorbosi di personalità che sembravano versioni
    attenuate del disturbo
  • Kraepelin, 1921
  • Schneider, 1958
  • Sulla base di queste descrizioni, Akiskal propose
    criteri formali per le tipologie di temperamento
    affettivo
  • Akiskal (1989)
  • Il lavoro di Akiskal ha gettato le basi per
    linclusione del temperamento depressivo come
    disturbo di personalità nellappendice del DSM-IV

8
Disturbo depressivo di personalità
  • O temperamento depressivo o personalità
    depressiva
  • Introversione, passività e non assertività
  • Tristezza
  • Autocritica
  • Pessimismo, colpa e rimorso
  • Critica e giudizi nei confronti degli altri
  • Coscenziosità ed autodisciplina
  • Propensione alla preoccupazione
  • Senso di inadeguatezza e bassa autostima

9
Disturbo depressivo di personalità
  • Studi su gemelli e familiari
  • Modelli della causa comune e del
    continuum/spectrum
  • Studi prospettici longitudinali ? tratti di
    disturbo depressivo di personalità precedono
    lonset del disturbo depressivo maggiore/distimia
  • Modello del precursore
  • La personalità depressiva è associata alle forme
    croniche di depressione

10
Disturbo depressivo di personalità
  • Adolescenti con elevati tratti di personalità
    depressiva mostrano un aumento dei sintomi
    depressivi 12 mesi dopo
  • Modello della predisposizione
  • La personalità depressiva predice peggiori
    outcome e risposta al trattamento
  • Modello della patoplasticità
  • Adolescenti con elevati sintomi depressivi
    mostrano un aumento di tratti di personalità
    depressiva 12 mesi dopo
  • Modello delle conseguenze

11
Disturbo depressivo di personalità
  • E poco probabile che questa tipologia di
    personalità rifletta processi temperamentali di
    base presenti nellinfanzia, dal momento che le
    sue caratteristiche comprendono processi
    cognitivi e interpersonali complessi
  • E più probabile che questa tipologia di
    personalità sia il risultato intermedio che
    riflette linterazione tra tratti temperamentali
    di base che vengono elaborati nel corso dello
    sviluppo in congiunzione con la socializzazione
    ed altre influenze ambientali

12
Modello dinamico
SOCIALIZZAZIONE E INFLUENZE AMBIENTALI
TEMPERAMENTO
DEPRESSIONE
DISTURBO DEPRESSIVO DI PERSONALITA
13
I tratti di personalità
  • Non categorico ma dimensionale

14
Il modello dei 5 fattori (big 5)
  • Clark e Watson hanno teorizzato che i disturbi
    depressivi sono caratterizzati da alti livelli di
    Nevroticismo (N) e bassi livelli di Estroversione
    (E)
  • Clark et al. 1994, 1999
  • O Openness
  • C Conscientiousness
  • E Extraversion
  • A Agreeableness
  • N Neuroticism

Estroversione Calore emotivo Istinto gregario
Assertività Attività Ricerca di eccitazione
Emozionalità positiva
Nevroticismo Tendenza all'ansia Ostilità
rabbiosa Tendenza alla dep. Ansietà sociale
Impulsività Vulnerabilità
15
Coscenziosità Competenza Ordine Senso del
dovere Impegno per il risultato Autodisciplina
Riflessività
Nevroticismo Tendenza all'ansia Ostilità
rabbiosa Tendenza alla dep. Ansietà sociale
Impulsività Vulnerabilità
16
Personalità durante e dopo un episodio depressivo
  • Molti studi hanno riportato che pazienti depressi
    riportano più alti livelli di N quando sono
    depressi rispetto a quando non lo sono
  • Modello dei concomitanti

17
Confronto cross-sectional tra pazienti remitted
e controlli
  • Alcuni studi hanno riportato che pazienti
    precedentemente depressi riportano più bassi
    livelli di E rispetto a controlli sani
  • Modelli del precursore, della predisposizione e
    delle conseguenze

18
Personalità prima e dopo un episodio depressivo
  • Risultati inconsistenti
  • Modelli delle conseguenze

19
Personalità nei parenti di pazienti depressi
  • Risultati inconsistenti (alto N, bassa E, nessuna
    differenza)
  • Modelli della causa comune, del
    continuum/spectrum, del precursore e della
    predisposizione

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Personalità di gemelli
  • Risultati positivi circa alti livelli di N e
    disturbo depressivo ma non circa E
  • Modelli della causa comune, del
    continuum/spectrum, del precursore

21
Personalità di individui mai stati depressi
  • Risultati positivi circa alti livelli di N che
    predirrebbero lonset di un disturbo depressivo
  • Modelli del precursore e della predisposizione

22
Personalità e successivo corso della depressione
  • Sia alto N che bassa E hanno effetti patoplastici
    sul corso della depressione ? peggior decorso e
    risposta al trattamento
  • Modello della patoplasticità
  • Eterogeneità diagnostica (profilo di personalità
    come marker di maggior severità o di un gruppo
    eziologicamante distinto)
  • Tipo non melanconico è caratterizzato da una
    maggiore vulnerabilità negli stili di personalità
    rispetto al tipo melanconico
  • La depressione cronica è associata ad alto N e
    bassa E rispetto a quella non cronica

23
Modello dinamico
  • N interagisce con eventi di vita stressanti nel
    predire lonset depressivo
  • Alti livelli di E sono un fattore protettivo che
    modera gli effetti degli eventi di vita
    stressanti sui sintomi depressivi

24
Modello dinamico
EVENTI STRESSANTI
ALTO N E BASSA E
DEPRESSIONE
PERSONALITA MODIFICATA
25
Riassumendo
  • Alto N
  • Condivide influenze eziologiche comuni con la
    depressione (modelli della causa comune,
    continuum/spectrum e del precursore)
  • Predice il successivo onset depressivo (modello
    del precursore e della predisposizione),
  • Accresce il rischio di depressione di fronte a
    eventi negativi (modello della predisposizione)
  • Influenza il corso della depressione (modello
    della patoplasticità)
  • È moderatamente influenzato dalla condizione
    clinca (modello dei concomitanti)
  • Può essere modificato dallesperienza di un
    episodio depressivo (modello della conseguenza)

26
Riassumendo
  • Il ruolo di E è meno consistente
  • E basso anche durante la remissione (modello del
    precursore o della predisposizione)
  • Influenza il corso della depressione (modello
    della patoplasticità)
  • Non è influenzato dalla condizione clinca
    (modello dei concomitanti)
  • Il ruolo di C è stato meno studiato

27
Modello psicobiologico di Cloninger
  • Tiene conto sia degli aspetti biologici-costituzio
    nali, che di quelli socio-culturali

TEMPERAMENTO
PERSONALITA
CARATTERE
28
Temperamento e Carattere
  • PERSONALITA

TEMPERAMENTO
CARATTERE
Disposizioni innate emotività spontanea
livelli di energia umore di base
Aspetti individuali legati a valori
individuali condotta sociale scopi e aspirazioni
29
Temperament and Character Inventory (TCI)
  • Novelty Seeking (NS)
  • Harm Avoidance (HA)
  • Reward Dependence (RD)
  • Persistence (P)
  • Self Directedness (SD)
  • Cooperativeness (C)
  • Self Trascendence (ST)

30
Harm Avoidance/Neuroticism
  • TCI
  • Anticipatory Worry and Pessimism
  • Fear of Uncertainty
  • Shyness with Strangers
  • Fatigability
  • NEO-PI-R
  • Anxiety
  • Angry Hostility
  • Depression
  • Self-Consciousness
  • Impulsiveness
  • Vulnerability

31
Novelty Seeking/Extraversion
  • TCI
  • Exploratory Excitability
  • Impulsiveness
  • Extravagance
  • Disorderliness
  • NEO-PI-R
  • Warmth
  • Gregariousness
  • Assertiveness
  • Activity
  • Excitement-Seeking
  • Positive Emotions

32
TCI e depressione
  • Harm Avoidance è positivamente correlata con N e
    negativamente correlata con E
  • Self-Directedness è negativamente correlata con N
  • Novelty Seeking e Persistence sono positivamente
    correlate con E
  • de Fruyt et al. 2000
  • Nei depressi alta Harm Avoidance e bassa
    Self-Directedness

33
Implicazioni cliniche
  • Prevenzione ? fattore di rischio su cui è
    possibile un intervento, specialmente
    precocemente
  • Risposta al trattamento (migliore se bassa N e
    alta C) ? Depressione più severa? Interferenza
    con la compliance e con la relazione terapeutica?

34
(No Transcript)
35
Samples
  • Three German samples
  1. 1148 healthy individuals
  2. 144 suicide attempters
  3. 76 non-suicide Mood Disorder patients
  4. 46 suicide attempters
  5. 147 non-suicide Mood Disorder patients
  • Two Italian samples

36
Sample Diagnoses
  • In the German suicide attempter sample patients
    were affected by
  • Mood Disorders (N101 70.1)
  • Schizophrenia (N20 13.9)
  • Borderline Personality Disorder (N23 16.0)
  • In the Italian sample patients presented
  • Bipolar Disorder (N31 67.4)
  • Recurrent Major Depression (N15 32.6)

37
TCI traits in the German sample
38
Asse II
  • Cluster A i pazienti spesso sembrano bizzarri o
    eccentrici
  • paranoide
  • schizoide
  • schizotipico
  • Cluster B i pazienti possono sembrare
    drammatici, emotivi, o erratici
  • istrionico
  • narcisistico
  • borderline
  • antisociae
  • Cluster C i pazienti si presentano come ansiosi
    o impauriti
  • evitante
  • dipendente
  • ossessivo compulsivo

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Cluster A - PARANOIDE
  • Sospetto, sfiducia, diffidenza
  • Rancore
  • Azioni e gesti altrui interpretati come malevoli
  • La realtà non è distorta ma lo è invece il
    significato della realtà come essa appare

40
Cluster A - SCHIZOIDE
  • Emozionalità limitata e un marcato distacco nelle
    relazioni sociali
  • Alcun interesse per le relazioni affettive o
    sociali
  • Distaccato, autosufficiente, distratto,
    disinteressato, asessuato
  • Spesso è condotto in terapia dai familiari
  • Sentimenti e passioni verso gli altri congelati
    sul piano evolutivo

41
Cluster B - BORDERLINE
  • Tentativo di stabilire relazioni diadiche
    esclusive in cui non vi sia alcun rischio di
    abbandono
  • Divisione in compartimenti delle persone in un
    gruppo di tutti buoni e in un gruppo di tutti
    cattivi
  • Diffusione didentità
  • Impulsività abuso di sostanze, tendenza ad
    abbuffarsi, guida spericolata, sessualità,
    aggressività e prodigalità che sfocia nello
    sperpero. Incapacità di posticipare il
    soddisfacimento degli impulsi
  • Gesti autolesivi

42
Cluster B - NARCISISTICO
  • Sfruttamento interpersonale
  • Assenza di empatia, preoccupazione per i
    sentimenti dellaltro, genuino interesse per le
    idee altrui
  • Narcisista inconsapevole non ha alcun tipo di
    consapevolezza dellimpatto che ha sugli altri,
    parla come se si rivolgesse a un vasto pubblico,
    non si rende conto del fatto che suscita noia, ha
    evidente bisogno di essere al centro
    dellattenzione e si riferisce sempre ai suoi
    successi
  • Narcisista ipervigile sensibile al modo in cui
    gli altri reagiscono nei suoi confronti,
    attenzione costantemente diretta verso gli altri
    ascolta gli altri attentamente alla ricerca della
    pur minima reazione critica e tende a sentirsi
    offeso di continuo. Profondo senso di vergogna
    connesso al loro segreto desiderio di esibirsi

43
Cluster C - EVITANTE
  • Ipersensibilità nei confronti delle critiche
    altrui e atteggiamenti inibitori che esprimono
    inadeguatezza
  • Terrorizzato dallidea di poter essere criticato
    o addirittura rifiutato
  • E inibito nelle relazioni intime perché ha il
    timore di essere umiliato o ridicolizzato
  • Talvolta è presente la paura di non corrispondere
    alle elevate aspettative verso se stessi
  • La vergogna è correlata a una valutazione del Sé
    come inadeguato, non corrispondente ad uno
    standard interno

44
Cluster C - DIPENDENTE
  • Eccessivo bisogno di essere accudito, che si
    esprime con un comportamento sottomesso e adesivo
  • Difficoltà nel prendere decisioni nella vita
    quotidiana e bisogno di consigli e rassicurazioni
  • Il suo bisogno di supporto e accadimento lo può
    spingere a compiere anche azioni sgradevoli pur
    di raggiungere questo scopo
  • Quando termina una relazione stretta, ne ricerca
    subito unaltra come fonte di accadimento e di
    supporto
  • Può mettere in atto anche comportamenti adattivi

45
Cluster C - OSSESSIVO
  • Spesso vissuto come adattivo ? successo
    professionale
  • Le relazioni intime sono spesso vissute come
    minacciose perché fanno perdere il controllo
  • Ricerca della perfezione per ricevere
    lapprovazione
  • Controllo, precisione e ordine. Perfezionismo che
    interferisce con il completamento dei compiti
  • Inflessibile in tema di moralità, avaro, rigido e
    testardo
  • Contrasto con lo stile cognitivo del paziente
    isterico attenzione al dettaglio ma mancanza di
    flessibilità e spontaneità

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Implicazioni cliniche
  • Prevenzione nei pazienti con diagnosi di Asse II
  • Strategie terapeutiche individualizzate in pz con
    comorbidità

47
Riassumendo
  • Stili di personalità che rendono più vulnerabili
    a stress e aumentano il rischio di sviluppare una
    depressione
  • Ansioso/preoccupato
  • Autocritico
  • Sensibile al rifiuto
  • Focalizzato su se stesso
  • Perfezionista
  • Evitante
  • Ritirato

48
E il disturbo bipolare???
  • BP I in remissione alte N e Openness to
    experience, bassa Agreableness
  • Lozano, 2001
  • Alta NS (impulsiveness e disorderliness) in
    pazienti con sintomi dopo ospedalizzazione in
    confronto a pazienti senza sintomi
  • Strakowski, 1993
  • Alta NS e HA
  • Young, 1995
  • Associazione tra alto N e scarsa risposta al
    litio
  • Abou-Saleh, 1983 Maj, 1984
  • Decorso peggiore in cluster B
  • Garno, 2005 Leverich, 2003 Gaviria, 1982

49
LE PSICOTERAPIE
50
Cosè la psicoterapia?
  • Un genere di INTERVENTO TERAPEUTICO su base
    PSICOLOGICA e RELAZIONALE il cui obiettivo
    consiste nell attenuare o eliminare
  • una SINDROME CLINICA di tipo PSICOPATOLOGICO
  • un DISTURBO di PERSONALITA
  • un DISTURBO dello SVILUPPO
  • un momento di CRISI
  • Che sono causa di DISAGIO e SOFFERENZA e che
    difficilmente possono MODIFICARSI AUTONOMAMENTE
  • Il fine ultimo è MIGLIORARE le CONDIZIONI di VITA
    del PAZIENTE in modo che possa condurre
    unESISTENZA SODDISFACENTE nel contesto
    ambientale in cui vive

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4 caratteristiche
  • Relazione interpersonale che comporta unALLEANZA
    ad esclusivo beneficio del paziente
  • Luogo specifico, il setting
  • Lofferta di nuove prospettive, nuovi modi di
    vedere o fare le cose diversi da quelli abituali
    e in grado di dare un senso a sensazioni confuse
    e indefinite
  • Un insieme di procedure e tecniche acquisite dal
    terapeuta attraverso specifici training

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Assunti di base
  • Qualcosa nel pz o nei suoi comportamenti limita
    la sua libertà di essere se stesso e vivere la
    propria vita in maniera positiva
  • Almeno per alcuni aspetti il pz è potenzialmente
    in grado di fare qualcosa per alcuni aspetti del
    problema che porta in terapia, anche se per
    qualche ragione non lo sta facendo
  • Ogni persona ha, entro certi limiti, risorse
    personali, capacità di sviluppo, di conoscenza di
    sé e abilità di effettuare le proprie scelte,
    maggiori di quelle che ritiene di avere

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PSICOTERAPIE
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia

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PSICOTERAPIE
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia

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PSICOANALISI E PSICOTERAPIE PSICOANALITICHE
56
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

57
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

58
PSICOANALISI
  • Sigmund Freud (1856-1939)
  • Le prime formulazioni sistematiche di tale
    forma di terapia risalgono alla fine del 1900

59
Che cosa definisce una terapia psicoanalitica?
  • ltltquanto più onesti siamo con noi stessi,
    maggiori saranno le probabilità di vivere una
    vita proficua e soddisfacentegtgt
  • Nancy McWilliams
  • Promuovere sempre più la capacità di riconoscere
    ciò che non è conscio, ossia difficile e doloroso

60
Che cosa definisce una terapia psicoanalitica?
  • Focus sugli affetti e sullespressione delle
    emozioni
  • Esplorazione della tendenza dei pazienti a
    evitare certi argomenti o a ostacolare il
    progresso terapeutico (elaborazione delle
    resistenze)
  • Identificazione di schemi ripetitivi in azioni,
    pensieri, sentimenti, esperienze e relazioni
    (relazioni oggettuali)
  • Enfasi sulle esperienze del passato
  • Focus sulle esperienze interpersonali
  • Attenzione alla relazione terapeutica (transfert
    e alleanza di lavoro)
  • Esplorazione di desideri, sogni e fantasie
    (dinamiche intrapsichiche)
  • Blagys e Hilsenroth (2000)

61
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

62
SETTING
  • Il pz è sdraiato su un lettino o
  • divano, lanalista siede dietro di lui
  • fuori dal suo campo visivo.
  • Al pz viene chiesto di dire tutto ciò che gli
    viene in mente senza alcun tipo di censura.
  • Lanalista interpreta le associazioni del pz

63
SETTING
  • Le sedute durano tipicamente 45-50 minuti, con
    una frequenza di 3-5 sedute alla settimana
  • Il trattamento è lungo, varia dai 3-6 anni ma può
    durare anche oltre (anche 10 anni)

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Setting
  • Elemento tecnico e strategico che consente lo
    svolgimento del processo psicoanalitico ?
    consente lo sviluppo del transfert e la sua
    interpretazione
  • Elemento che influenza il processo e importante
    fattore terapeutico ? può indurre la regressione
    o mobilitare angosce di separazione
  • Effetto benefico su pazienti che non sono capaci
    di stabilità nelle relazioni, che soffrono di
    carenze affettive, che sono insicuri rispetto
    alla propria identità e che tendono alla
    dispersione dei contenuti mentali

65
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

66
Concetti chiave
  • Inconscio
  • Determinismo causale
  • Conflitto
  • Ruolo rilevante alle prime esperienze
  • Sviluppo psico-sessuale
  • Complesso di Edipo
  • Transfert/controtransfert
  • Libere associazioni
  • Interpretazione

67
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

68
Tre miti
  • La psicoanalisi è in larga misura lopera di un
    solo uomo
  • La psicoanalisi contemporanea, sia nella teoria
    che nella pratica clinica, è praticamente
    identica a comera allepoca di Freud
  • La psicoanalisi è passata di moda

69
Inconscio
  • Prospettiva realista ? insieme di contenuti e
    meccanismi che stanno lì in attesa di venire
    portati alla luce con linterpretazione
  • Processualità inconoscibile ? luogo metaforico di
    inferenze e costruzioni che danno vita al dialogo
    analitico e non hanno la qualità di VERITA
    svelata

70
Conflitto
  • Conflitto ? tra scarica pulsionale e difese, tra
    istanze, tra mondo interno e realtà
  • Dal conflitto al deficit ? le funzioni mentali
    non consentono unelaborazione adeguata delle
    emozioni né sul piano cognitivo né sul piano
    simbolico (carente strutturazione del sé, non
    raggiunta costanza doggetto, diffusione del sè)
  • Il modello del deficit dà risalto alle relazioni
    oggettuali

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Conflitto
  • Lo scopo non è più superare il conflitto ma
    accrescere lorganizzazione della mente
  • Prima si smuoveva o si voleva far entrare
    qualcosa nella coscienza
  • Oggi si lavora contro lentropia, si va contro la
    frammentazione e verso lorganizzazione
    (Bromberg) ? compito dellanalisi aiutare il
    paziente a vivere e a collegare i suoi stati del
    Sé, così da restituirgli la sensazione di chi
    egli sia

72
Il semi-cerchio della salute mentale
  • Ulisse versus Edipo
  • ltltluomo sano vive, e con la gioia più profonda,
    la generazione successiva come unestensione di
    se stesso. Quindi, normale e umano è il sostegno
    alla generazione successiva, e non il conflitto
    intergenerazionale e i desideri reciproci di
    uccidere e distruggeregtgt
  • E in risposta a un Sé patologico del genitore
    che compare il complesso di Edipo

73
Interpretazione
  • E lo strumento che porta alla luce qualcosa di
    già dato che attende di venire scoperto (metafora
    archeologica)
  • E una costruzione narrativa che innesca
    costruzioni di significati nuovi o che favorisce
    lesplicitazione di significati latenti

74
Neutralità
  • Astinenza
  • Non intrusività
  • Incontro tra due soggettività che si accordano
    per esplorare lesperienza soggettiva del
    paziente ma in cui lesperienza soggettiva del
    terapeuta non è accessoria

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Teoria psicoanalitica
  • Si basa sul singolo caso
  • Comprensione interpersonale
  • Non-oggettività come strumento di conoscenza
  • Più che di teoria (ha a che fare con la verità)
    si dovrebbe parlare di trama concettuale di
    riferimento (ha a che fare con i significati che
    si producono nel dialogo) (Sandler e Joffe, 1969)

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Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

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PSICOANALISI
  • Indicazioni
  • Giovane età (dopo i 40-45 anni scarse possibiltà
    di modifiche importanti delle personalità)
  • Intelligenza, capacità di introspezione e
    relazionali
  • Disturbi dansia, fobie, disturbo
    ossessivo-compulsivo,
  • Depressione lieve,
  • Alcuni disturbi di personalità, di controllo
    degli impulsi e sessuali
  • Controindicazioni
  • Disturbi psicotici, Dipendenza da sostanze,
    Disturbo antisociale di Personalità
  • Incapacità relazionali

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Analizzabilità
  • Inadatti alla psicoanalisi
  • quei malati che non possiedono un certo grado
    distruzione e un carattere che dia sufficiente
    affidamento
  • persone che non si sentano spinte alla terapia
    dalle loro sofferenze ma vi si sottopongano solo
    per ordine superiore dei loro congiunti
  • persone vicine o al di là dei cinquantanni
  • Pazienti affetti da degenerazione neuropatica,
    psicosi, stati confusionali e depressione
    profonda, e pazienti in cui sia necessario
    eliminare rapidamente fenomeni pericolosi
    (anoressia isterica)
  • Freud, Psicoterapia (1904)

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Indicazioni alla psicoanalisi
  • è adatta a quei pazienti che stanno abbastanza
    male per averne bisogno e abbastanza bene per
    tollerarla
  • Wallerstein (1969)

80
Sommario
  • Definizione
  • Setting
  • Concetti chiave
  • Evoluzione di alcuni concetti nel tempo
  • Indicazioni terapeutiche
  • Diagnosi psicodinamica

81
La diagnosi
  • Forza dellIo
  • Storia lavorativa e relazionale
  • Esame di realtà
  • E capace di distinguere quanto è interno da ciò
    che è esterno?
  • Lesame di realtà è integro in situazioni
    strutturate ma difettoso in situazioni non
    strutturate?
  • Controllo degli impulsi
  • E in grado di differire la scarica degli
    impulsi?
  • Capacità di giudizio
  • E in grado di prevedere le conseguenze delle
    proprie azioni?
  • Capacità di mentalizzazione
  • Meccanismi di difesa

82
Meccanismi di difesa
  • Repressione
  • Altruismo
  • Sublimazione
  • Umorismo
  • Rimozione
  • Formazione reattiva
  • Isolamento dellaffetto
  • Scissione
  • Proiezione
  • Identificazione proiettiva

MATURI
NEVROTICI
IMMATURI
83
La diagnosi
  • Relazioni oggettuali
  • Dellinfanzia
  • Attuali
  • Con il terapeuta (transfert/controtransfert)
  • Le relazioni influenzano il quadro clinico?
  • Inferenze sulle relazioni oggettuali interne
  • Maturità delle relazioni oggettuali
  • E in grado di tollerare la lontananza dalle
    figure significative?

84
La diagnosi
  • Il Sè
  • Stima e coesione del Sé
  • E incline alla frammentazione?
  • Ha sempre bisogno di conferme?
  • Continuità del Sé
  • Cè una diffusione didentità?
  • Confini del Sé
  • E in grado di differenziare i propri contenuti
    mentali da quelli altrui?
  • Rapporto mente/corpo
  • Mente e corpo sono considerati connessi?

85
(No Transcript)
86
Main results
  • Depression is associated with lower scores in
    Mature defence style and higher scores in
    Immature and Neurotic defence styles
  • Panic Disorder patients showed significantly
    higher Neurotic and Immature scores in comparison
    with controls

87
Discussion
  • The results of the present meta-analysis
    evidenced the maintenance of a high Mature
    defence style in PD patients in comparison with
    MDD patients
  • Different strategies could be hypothesized in
    clinical and psychotherapeutic management across
    different diagnoses, such as higher expressive
    and interpretative interventions for PD patients
    and more supportive ones for MDD patients

88
PSICOTERAPIE
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia

89
PSICOTERAPIA BREVE
  • Terapia di breve durata basata su concetti
    psicoanalitici
  • Molte forme diverse, ciascuna con criteri
    specifici di selezione dei pz e tecniche di
    trattamento strutturate su problemi specifici
  • Durata variabile, da 5 a un massimo di 40
    settimane

90
INTERVENTO SULLA CRISI
  • Terapia limitata alla crisi legata al
    manifestarsi dei sintomi
  • Presupposto eventi avversi determinano una
    risposta dolorosa (crisi), alterando lequilibrio
    psichico dellindividuo
  • Scopo favorire reazioni adattive e recuperare
    uno stato mentale equilibrato

91
INTERVENTO SULLA CRISI
  • Riesaminare i passi che hanno condotto alla crisi
  • Esaminare le reazioni disadattive
  • Imparare modalità adattive
  • Imparare ad evitare situazioni pericolose che
    possono condurre a nuove crisi in futuro
  • Durata variabile da poche sedute a diversi
    incontri nel corso di uno-due mesi

92
PSICOTERAPIA INTERPERSONALE (IPT) DELLA
DEPRESSIONE
  • Anni 1930-40, Washington-Baltimora
  • Harry Stack Sullivan
  • Frieda Fromm-Reichmann
  • Erich Fromm
  • Karen Horney
  • Psicopatologia ? relazioni interpersonali

93
Indicazioni alla farmacoterapia
  • Scarsa capacità di insight
  • Indisponibilità del paziente ad attribuire
    importanza alle relazioni interpersonali come
    possibile fattore associato alla psicopatologia
  • Disturbo grave di personalità
  • Severità sintomatologica
  • Rischio suicidario
  • Pazienti con episodi depressivi ricorrenti
  • Trattamento combinato

94
Principali caratteristiche
  • Gli obiettivi primari sono il miglioramento a
    livello sintomatologico e a livello delle
    relazioni interpersonali
  • Il focus sono i conflitti e la scarsa
    soddisfazione nel contesto interpersonale che
    impattano sullumore e lautostima

95
Struttura della IPT
  • Fasi (8-16 sessioni)
  • Sedute iniziali (2-4)
  • Sedute intermedie (4-8)
  • Conclusione del trattamento (2-4)
  • Tecniche specifiche
  • Ruolo del terapeuta

96
Sedute iniziali
  • Affrontare la depressione
  • Inserirla nel contesto interpersonale
  • Identificare le principali aree problematiche
  • Spiegare i principi e il contratto della IPT

97
Sedute iniziali
  • Affrontare la depressione
  • Inserirla nel contesto interpersonale
  • Identificare le principali aree problematiche
  • Spiegare i principi e il contratto della IPT
  • Passare in rassegna i sintomi depressivi
  • Dare un nome alla sindrome
  • Spiegare al paziente la depressione e il
    trattamento
  • Attribuire al paziente il ruolo di malato
  • Valutare il bisogno di farmaci

98
Sedute iniziali
  • Affrontare la depressione
  • Inserirla nel contesto interpersonale
  • Identificare le principali aree problematiche
  • Spiegare i principi e il contratto della IPT
  • Riconsiderare i rapporti interpersonali
    passati e attuali in relazione ai sintomi
  • Determinare col paziente
  • La natura dellinterazione con le persone
    significative
  • Le aspettative reciproche del paziente e delle
    persone significative e la loro realizzazione o
    mancata realizzazione
  • Gli aspetti soddisfacenti e quelli
    insoddisfacenti delle relazioni
  • I cambiamenti che il paziente desidera nelle
    relazioni

99
Sedute iniziali
  • Affrontare la depressione
  • Inserirla nel contesto interpersonale
  • Identificare le principali aree problematiche
  • Spiegare i principi e il contratto della IPT
  • Determinare larea problematica connessa alla
    depressione attuale e stabilire gli obiettivi del
    trattamento
  • Determinare quale relazione o quale aspetto di
    essa è collegato alla depressione e come può
    essere modificato

100
Sedute iniziali
  • Affrontare la depressione
  • Inserirla nel contesto interpersonale
  • Identificare le principali aree problematiche
  • Spiegare i principi e il contratto della IPT
  • Descrivere la comprensione del problema
  • Accordarsi sugli obiettivi del trattamento o
    sullarea problematica principale
  • Descrivere le procedure
  • Attenzione sul qui ed ora
  • La riconsiderazione delle relazioni
    interpersonali attuali
  • Bisogno del paziente di discutere problemi
    importanti
  • Gli aspetti pratici del trattamento
  • Durata breve

101
Sedute intermedie
  • Aree problematiche
  • Il dolore del lutto
  • I contrasti interpersonali
  • Le transizioni di ruolo
  • I deficit interpersonali

102
Il dolore del lutto
  • Obiettivi
  • Agevolare il processo del lutto
  • Aiutare il paziente a ristabilire interessi e
    rapporti per sostituire ciò che ha perso
  • Strategie
  • Passare in rassegna i sintomi depressivi
  • Mettere in relazione linsorgenza del sintomo con
    la morte di una persona significativa
  • Ricostruire il rapporto del paziente con il
    defunto
  • Descrivere la sequenza e le conseguenze degli
    eventi antecedenti, contemporanei e successivi
    alla morte
  • Esplorare le sensazioni associate (negative e
    positive)
  • Considerare i modi possibili di stringere
    rapporti con gli altri

103
I contrasti interpersonali
  • Obiettivi
  • Identificare il contrasto
  • Approntare un piano dazione
  • Modificare le aspettative o la comunicazione
    difettosa per determinare una risoluzione
    soddisfacente
  • Strategie
  • Passare in rassegna i sintomi depressivi
  • Riferire linsorgenza dei sintomi al contrasto
    aperto o latente con una persona significativa
  • Determinare la fase del contrasto
  • Comprendere in che modo il contrasto si riferisce
    ad aspettative di ruolo non reciproche
  • Ci sono situazioni simili in altri rapporti?

104
Le transizioni di ruolo
  • Obiettivi
  • Il processo del lutto e laccettazione della
    perdita del vecchio ruolo
  • Aiutare il paziente a considerare come più
    positivo il nuovo ruolo
  • Ripristinare lautostima sviluppando un senso di
    padronanza rispetto alle richieste dei nuovi
    ruoli
  • Strategie
  • Passare in rassegna i sintomi depressivi
  • Riferire i sintomi alla difficoltà di far fronte
    ad alcuni recenti cambiamenti
  • Riconsiderare gli aspetti positivi e negativi dei
    ruoli vecchi e nuovi
  • Esaminare i sentimenti riguardo a ciò che si è
    perso
  • Esaminare i sentimenti riguardo al cambiamento in
    quanto tale
  • Esaminare le opportunità offerte dal nuovo ruolo
  • Valutare realisticamente ciò che si è perso
  • Incoraggiare unappropriata espressione degli
    affetti
  • Incoraggiare lo sviluppo di un sistema di
    supporto sociale e delle competenze richieste dal
    nuovo ruolo

105
I deficit interpersonali
  • Obiettivi
  • Ridurre lisolamento del paziente
  • Incoraggiare nuove relazioni
  • Strategie
  • Passare in rassegna i sintomi depressivi
  • Riferire i sintomi a problemi di isolamento e di
    non realizzazione sociale
  • Riconsiderare i rapporti significativi del
    passato nei loro aspetti positivi e negativi
  • Esplorare i modelli ripetitivi di relazione
  • Discutere i sentimenti positivi e negativi del
    paziente nei confronti del terapeuta e cercare
    paralleli in altre relazioni

106
Conclusione del trattamento
  • Esplicitare la discussione sulla conclusione
  • Riconoscere che la conclusione è un momento
    doloroso
  • Orientare il paziente a riconoscere la sua
    autonomia

107
Tecniche specifiche
  • Esplorazione
  • Incoraggiamento dellespressione degli affetti
  • Chiarificazione
  • Analisi della comunicazione
  • Uso della relazione terapeutica
  • Tecniche di modificazione del comportamento
  • Tecniche aggiuntive

108
Il ruolo del terapeuta
  • Non neutrale ma dalla parte del paziente
  • Attivo, non passivo
  • La relazione terapeutica non è una relazione di
    transfert

109
Efficacia IPT
  • Distimia (Weissman, 2000)
  • Depressione in adolescenza (Muffson et al., 1999)
  • Depressione postpartum (OHara et al., 2000)
  • Depressione nellanziano (Miller et al., 2001)
  • Fobia sociale (Lipsitz et al., 1999)
  • Bulimia (Wilson et al., 2002)

110
Efficacia IPT
Evid Based Med. 2009 Aug14(4)116 Evans C.
111
PSICOTERAPIE
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia

112
Psicot. DI GRUPPO
  • Diverse persone con problematiche simili o
    diverse si riuniscono in un gruppo guidato da un
    terapeuta (meglio se di media eterogeneità)
  • Di solito 1 seduta settimanale della durata di
    unora e mezza
  • Da 8 a 10 persone
  • Approccio centrato sul gruppo, sullindividuo,
    combinato

113
Psicot. DI GRUPPO
  • Punti di forza del gruppo
  • Permette ai pz un feedback immediato da parte dei
    pari
  • Permette sia al pz che al terapeuta di osservare
    le risposte del pz a una serie di persone diverse
  • Disturbi di personalità di alto livello
    (istrionico, oss.-comp., narcisistico,
    dipendente) ? modelli di comportamento da
    egosintonici a egodistonici

114
Psicot. DI GRUPPO
  • Vi sono numerose forme diverse di terapie di
    gruppo che utilizzano tecniche differenti
  • Criteri di inclusione dei pz
  • Capacità di seguire i compiti del gruppo
  • Aree problematiche compatibili con gli scopi del
    gruppo
  • Criteri di Esclusione dei pz
  • Incapacità ad assumere comportamenti accettabili
    di gruppo (antisociali, maniacali, deliranti,
    scarso controllo dellimpulsività)
  • Incapacità a sostenere lambientazione di gruppo

115
GRUPPI DI AUTO-AIUTO
  • Formati da persone che hanno bisogno di
    affrontare un specifico problema o crisi
  • I membri condividono le esperienze, si
    confrontano, si educano e aiutano lun laltro e
    alleviano il senso di alienazione
  • Alcolisti Anonimi (AA)
  • Giocatori Anonimi (AG, anonymous gamblers)
  • Bulimici Anonimi (AO, anonymous overeaters)

116
PSICOTERAPIE
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia

117
Psicot. FAMILIARE
  • Utilizzata per svariati casi
  • elevata conflittualità familiare
  • il disturbo di un individuo impatta
    sullequilibrio familiare
  • il disturbo dellindividuo è causato o aggravato
    da dinamiche familiari
  • per aiutare i familiari a fornire un sostegno
    efficace allindividuo in difficoltà

118
Psicot. FAMILIARE
  • Sono numerose le tecniche sviluppate, con
    riferimento a diversi approcci psicoterapeutici
  • Le sedute sono solitamente di durata maggiore (2
    ore)
  • La durata del trattamento varia a seconda della
    natura del problema e del modello di terapia

119
Psicot. DI COPPIA
  • Forma di terapia ideata per modificare
    psicologicamente linterazione di due persone in
    conflitto tra loro
  • su un parametro (emozionale, sessuale, sociale,
    economico)
  • o su un insieme di questi
  • Scopi alleviare lo stress, cambiare modalità di
    interazione disadattive, favorire lo sviluppo
    della personalità

120
Psicot. DI COPPIA
  • Vi sono forme diverse
  • INDIVIDUALE i due partner sono visti da
    terapeuti diversi in modo autonomo
  • CONGIUNTA i due partner sono visti sempre in
    coppia da uno stesso terapeuta
  • DI GRUPPO la coppia si incontra con altre coppie
    che hanno lo stesso problema

121
Riassumendo
  • Psicoanalisi psicoterapie psicoanalitiche
  • Psicoterapie brevi (es., Intervento sulla crisi,
    IPT)
  • Terapia di gruppo
  • Terapia familiare e di coppia
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