Title: LESIONI DA RADIAZIONI
1LESIONI DA RADIAZIONI
- Le lesioni sono da attribuirsi a
- radiazioni beta
- radiazioni gamma
- radiazioni gamma-beta
- Le radiazioni alfa non hanno capacità
- penetrativa per cui si fermano agli
- strati epidermici.
2Contaminazione esterna
- Deposito di materiale radioattivo sulla
- superficie mucoso-cutanea.
- Le manifestazioni cliniche più frequenti
- sono perciò le dermatiti con varie caratte
- ristiche legate alla natura dellirraggia-
- mento e alla durata della contaminazio-
- ne.
3Contaminazione interna ed endocavitaria
- Presuppone la metabolizzazione del materia le
radioattivo introdotto, legato a sua volta alla
solubilità dello stesso materiale. - Una contaminazione interna è possibile solo se la
solubilità è anche trasportabile cioè
biologicamente assorbibile (ciclo biologico).
4Ciclo biologico della contamina-zione radioattiva
interna
- assorbimento
- trasporto
- deposito
- eliminazione
5ASSORBIMENTO
- Attraverso la via respiratoria passano solo
particelle con granulometria variante fra
0,5 - 5 micron. - Queste particelle secondo la loro grandezza e la
loro solubilità possono raggiungere il torrente
circolatorio oppure fermarsi a sede alveolare
determinando radiolesioni localiz-zate al
parenchima polmonare.
6ASSORBIMENTO
- Attraverso la via cutanea (ferita aperta)
raggiungono il torrente circolatorio e quindi
organi critici. - Attraverso la via digerente con cibi, bevande, ma
il suo assorbimento (cras-so e duodeno) è legato
alla trasportabi-lità biologica.
7TRASPORTO
- Avviene sempre per il tra-mite del torrente
circolato-rio.
8DEPOSITO
- Il deposito nei vari distretti dellorga-nismo è
legato allaffinità metabolica della sostanza
radioattiva (es. lostron-zio 89 segue il destino
del calcio e si fissa nelle ossa). - Le sede di deposito è importante per cui la
radiofissazione a sede ossea è sicuramente la più
grave.
9ELIMINAZIONE
- La eliminazione avviene attraverso
- apparato respiratorio (elementi supe-riori a 5
micron), - via digerente (feci),
- via urinaria (urine),
- via cutanea (sudore).
10Lesioni da contaminazione interna
- Lesioni locali (osteosarcomi, lesioni
cromosomiche). - Lesioni generali (senilismo precoce, stati
presclerotici, leucemia, anemia, impotenza
sessuale, ecc.).
11Diagnosi contaminazione radioattiva
- ESTERNA (mediante apparecchiature varie fra cui
quella a scintillazione). - INTERNA
- gt diretti (whole body counting)
- gt indiretti (stima quantitativa e qua-
- litativa su campioni
bio- - logici).
12PREVENZIONE DELLA CONTA-MINAZIONE RADIOATTIVA
- Nel lavoro nucleare (quello che a noi in-
- teressa)
- Impiego di indumenti protettivi.
- Astensione dal fumo e dallalimentazione durante
lattività di lavoro. - Lavaggio frequente delle mani ed altre su-perfici
esposte. - Controlli fisici e tecnici della radioattività
ambientale. - Controlli delle apparecchiature e delle
meto-diche di lavoro.
13PREVENZIONE DELLA CONTA-MINAZIONE RADIOATTIVA
- In caso di guerra atomica
- Impiego di unità mobili radiometriche
- Uso di indumenti pretettivi
- Rifugi antifallout
14DECONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
- Allontanamento del materiale radioatti-
- vo dalle zone di deposito
- Decontaminazione esterna
- Decontaminazione interna (metaboli-ca)
15DECONTAMINAZIONE ESTER-NA EFFETTUATA CON
- Acqua saponata soluzioni detergenti
(permanganato di potassio). - In caso di ferita (molto difficile la
pre-cedenza se al trattamento medico o
chi-rurgico) dipende dallentità della ferita
16DECONTAMINAZIONE INTERNA
- La più efficace è quella che viene effettuata
nelle primissime fasi del ciclo metabolico
(assorbimento e trasporto). - Nel caso di contaminazione attraverso il tu-bo
digerente, si può somministrare alloccor-renza
sostanze emetiche, acceleranti il tran-sito
intestinale (magnesia solfato).
17DECONTAMINAZIONE CAMPALETRE FASI
- Rilevazione (radiometrica e radiotossi-cologica)
della contaminazione. - Decontaminazione delle persone.
- Decontaminazione delle cose.
18RADIOBIOLOGIA e RADIOPATOLOGIA
- Tratta delle interazioni fra radiazioni ionizzan
- ti e substrati biologici.
- A noi interessa prevalentemente luomo, ma
qualsiasi essere vivente (animali, ecc.) va
in-contro a danni da radiazioni, più o meno
evidenti in seguito allesposizione.
Tratta delle interazioni fra radiazioni
ionizzanti e sub- trati biologici viventi
19DANNI DA RADIAZIONI
- Nelluomo il risultato clinico, cioè il danno
- clinicamente evidente, in seguito ad esposi-
- zione alle radiazioni è la somma degli effetti
- di natura anatomica,
- di natura umorale,
- di natura immunopatologica.
20DANNI DA RADIAZIONI
- Il danno radiobiologico si estrinseca, sche-
- maticamente, attraverso tre fasi
- fase fisica
- fase fisico-chimica
- fase biologica
21DANNI DA RADIAZIONIfase fisica
- Il danno radiobiologico inizia sempre con
fenomeni di ionizzazione (e/o eccitazione) Le
coppie di ioni così formate, a loro vol-ta
possono dare origine a ionizzazioni se-condarie,
terziarie, ecc. così da formare una nubecola
ionica.
22DANNI DA RADIAZIONI
- Poiché le cellule e i tessuti degli organismi
viven- - ti sono costituiti per circa il 70-80 di acqua e
- per il restante 20 di varie altre molecole (es.
- DNA). Gli effetti delle radiazioni possiamo
distin- - guerli in
- EFFETTO DIRETTO (sulla molecola biologica
bersaglio) - EFFETTO INDIRETTO (su una molecola in-termedia
es. lacqua).
23DANNI DA RADIAZIONIeffetto diretto sui
cromosomi
- Si può avere un danno da
- delezione (di un frammento di cromosoma)
- aberrazione (es. aberrazione anulare)
- inversione (con rotazione a 180 di un fram-mento
di cromosoma) - traslocazione (cioè scambio di frammenti fra
differenti cromosomi)
24DANNI DA RADIAZIONI
- Una delle forme cliniche più gravi delle
aberrazioni cromosomiche può essere rappresentato
dal MONGOLISMO (o trisomia 21) dovuta alla
mancata dis-giunzione del cromosoma 21 nella fase
di duplicazione.
25DANNI DA RADIAZIONI
- In teoria anche una sola radiazione ioniz-zante
ha in se la capacità potenziale di provocare una
lesione genetica, ma in pratica lincidenza delle
lesioni genetiche aumenta con laumentare della
dose di radiazioni.
26DANNI DA RADIAZIONI
- Diverse sono le conseguenze in seguito a lesioni
- sui cromosomi, distinguiamo
- DANNO GENETICO per mutazione di una cellula
sessuale (ovocita o spermatozoo). Il dan-no si
vedrà sui figli in 1 - 2 -3 generazione. - DANNO SOMATICO per mutazione di una cellula
qualsiasi dellorganismo, escluse le cel-lule
sessuali, i danni si manifestano immediata-mente.
27DANNI DA RADIAZIONIirradiazione delle gonadi
- La dose media annua di irraggiamento naturale
- alle gonadi è compreso fra i 70 e 170 m.rem, così
- ripartiti
- per radioattività naturale terrestra 45
- per radioattività naturale corporea 20 (C14
K40,Radio) - per scopi medici 30 (Rx 92 Scint. 8)
- per altre cause 5 (impieghi industriali 2,1
- esposizioni professionali 1,7 -
scopi militari (sperimentali) 1)
28AZIONE INDIRETTA delleRADIAZIONI IONIZZANTI
- RADIOLISI dellACQUA
- Porta alla formazione di RADICALI LIBERI
- H2O Radiazione ---gt (H2O) (e -)
- (e -) H2O ---gt (H2O -)
-
- (H2O) ---gt (H) OH (ione ossidrile)
- (H2O-) ---gt H (OH-) (ione idrogeno)
29AZIONE INDIRETTA delleRADIAZIONI IONIZZANTI
- Oggi si ritiene che la formazione dei RADICA-LI
LIBERI, soprattutto lo ione ossidrile (OH) nel
contesto dei tessuti, sia la causa più
impor-tante delle lesioni da radiazioni
ionizzanti. - Essa sarebbe di gran lunga più importante
ri-spetto allazione diretta (es. sui cromosomi)
del-le radiazioni ionizzanti.
30DANNI DA RADIAZIONI
- TEMPO DI LATENZA le manifestazioni clini-che
delle radiolesioni possono non evidenziarsi
immediatamente, bensì dopo un tempo di laten-za
più o meno lungo. - Diverse sono le variabili che influenzano il
tem-po di latenza, come ad es. la
radiosensibilità cellulare che è regolata dalla
legge di Bergonié e Tribondeau.
31LEGGE diBERGONIE e TRIBONDEAU
- ...sono più sensibili alleffetto dannoso del le
radiazioni quei tessuti e quelle cellule che
presentano una rapida proliferazione ed una bassa
specializzazione. - Come ad es. sono le cellule del sangue, del la
cute, delle mucose dellapparato gastro enterico,
delle gonadi, dei tumori, ecc.
32RADIOSENSIBILITA CELLULARE
- E diversa non solo fra le varie cellule e
tessuti di uno stesso organismo vivente, ma cè
una sensibilità diversa fra luomo e gli altri
animali.
33DANNI DA RADIAZIONI
- Il tessuto emopoietico è uno dei più
radiosensi-bili, la matrice del midollo
emopoietico (in se-guito ad irraggiamento con una
idonea dose di radiazioni) viene distrutta nello
spazio di poche ore. - La diminuzione o scomparsa in circolo degli
elementi corpuscolari del sangue avverrà solo
dopo lesaurimento delle cellule mature alla
fi-ne del ciclo vitale.
34RIPARAZIONE DEI DANNIDA RADIAZIONI
- E stato osservato dai RADIOBIOLOGI che, entro
determinati limiti di dosi di ra-diazioni,
lesposizione frazionata e diluita nel tempo
provoca lesioni meno gravi del-lesposizione
unica e concentrata.
35DANNI DA RADIAZIONI
- E stato osservato dai RADIOBIOLOGI che la
sensibilità cellulare alleffetto delle
radiazioni ionizzanti varia in funzione dello
stato di ossigenazione delle cellule stesse, cioè
diminuisce la sensibilità cellu-lare
allaumentare del grado di ipossia.
36MODALITA DI IRRAGGIAMENTO
- Si parla di
- Irraggiamento esterno quando la sorgente
ra-diante è situata al di fuori del rivestimento
mu-coso-cutaneo. - Irraggiamento interno quando la sorgente
ra-diante è situata dentro il rivestimento
mucoso-cutaneo (es. somministrazione e.v. di
radiofar-maci per le varie forme di scintigrafia).
37DOSE DI RADIAZIONI
- Il rapporto DOSE / EFFETTO è estremamente
- vario, in funzione di molti parametri
- natura delle radiazioni (corpuscolate
alfa,beta o elettromagnetiche raggi gamma e
raggi X). - modalità di irraggiamento (esterno o interno),
- estensione della superficie corporea irradiata
(es. un irraggiamento globale con 600 Rad per
tutto il corpo è letale per il 100 degli
individui invece la stessa dose determina solo
un modesto eritema cu-taneo se viene irradiato
solo una piccola parte della superficie corporea.
38CURVA DOSE / EFFETTO
- Per irraggiamento globale di tutto il corpo
- Dose di 600 Rad è letale nel 100 dei soggetti
esposti, in un lasso di tempo di 30 giorni. - Dose di 450 Rad è letale nel 50 dei soggetti
esposti, sempre entro 30 giorni. - Dose di 250 Rad è letale nel 5 - 10 dei soggetti
esposti, sempre entro 30 giorni.
39ESPOSIZIONE CRONICAALLE RADIAZIONI
- Lirraggiamento cronico, anche quando apparen-
- temente non causa dei danni biologici chiaramen-
- te evidenti, provoca sempre dei danni
- senilismo precoce,
- cachessia progressiva,
- stati sclerotici,
- impotenza sessuale,
- accorciamento della vita a prescindere
dallau-mentato rischio di leucemie e tumori
solidi.
40LESIONI DA RAGGI
- RADIOLESIONI DA
- IRRAGGIAMENTO ESTERNO
- Localizzato cute, occhio, genitali, utero
gravidico - totale - acuto (male da raggi)
- - cronico
- IRRAGGIAMENTO INTERNO
41LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO LOCALIZZATO
- CUTE ED ANNESSI CUTANEI
- Epilazione (300 - 350 r.)
- Eritema (500 r.)
- Radioepidermiti (1.600 - 2.000 r.)
- Radiodermiti (2.000 - 2.500 r.)
42LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO LOCALIZZATO
CATARATTA
43LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO LOCALIZZATO
- GONADI MASCHILI
- 50 r. danni agli elementi basali
azoospermia transitoria
44LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO LOCALIZZATO
- GONADI FEMMINILI
- 300 - 400 r. producono lesioni ovari-che.
- Dosi superiori a 1.000 r. provocano
sterilizzazione completa e permante
45LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO LOCALIZZATO
- UTERO GRAVIDO
- Maggiore radiosensibilità durante la fase di
organogenesi (prime 28 settimane dal
concepimento).
46LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE ACUTO
- A 300 - 350 r. si osservano sindromi di tipo
gastroenterico. - A 400 - 1.000 r. si ha una compromis sione del
sistema emopoietico con mortalità del 30 - 100
47LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE ACUTO
- MALE DA RAGGI
- Fase prodromica di reazione (1 - 2 ore di
incu-bazione, disturbi gastroenterici). - Fase di remissione (7 - 14 giorni, sofferenza
ga-stroenterica, tessuto emopoietico e midollo
os-seo). - Fase agranulocitica-emorragica (vomito violen
to, melena, ipertermia, petecchie cutanee,
ema-temesi, granulopenia,piastrinopenia, VESgtgt
48LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE ACUTO
- MALE DA RAGGI
- Fase settica marcata granulopenia con aumen-tata
invasione batterica, diminuiti poteri immu
nitari individuali, diminuite resistenze
organi-che, exitus fra la 2 e la 12 settimana. - Fase anemica dal 3 mese dellirraggiamento,
scomparsa di emazie dal circolo. - Fase di convalescenza.
49LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE ACUTO
- MALE DA RAGGI
- Con dosi inferiori a 450 r. sintomatologia
prevalente gastroenterica. - Con dosi maggiori di 2.000 r. sintomi
pre-valentemente nervosi.
50LESIONI A DISTANZA
- Dopo 10 - 20 anni si hanno reazioni neoplastiche
a - livello della
- cute carcinomi e sarcomi,
- scheletro osteosarcomi,
- organi emopoietici linfosarcomi,
- altre neoplasie si possono avere a livello della
tiroide, ovaio, mammella e polmone.
51LESIONI A DISTANZA
- Un aumento di incidenza per i radioesposti
- è stata indicata dai dati statistici per la
- LEUCEMIA
- nelle forme mieloidi acute e croniche (7 -
- 10 anno dopo lirraggiamento).
52LESIONI A DISTANZA
- Altre lesioni a distanza
- CATARATTA
- SENESCENZA PRECOCE
- DANNI GENETICI
53DIAGNOSI DELLIRRAGGIAMENTO ACUTO ESTERNO TOTALE
- Diagnosi e prevenzione con
- sintomatologia clinica,
- controlli ematochimici emocromo, pro-teine
totali, funzionalità epatica e renale, creatinina
e taurina urinaria e ac. beta-aminoisobutirrico
derivato dalla degra-dazione dellADN (timina).
54PROGNOSI E TERAPIA DELLE LESIONI DA IRRAGGIAMENTO
ESTERNO TOTALE ACUTO
- La prognosi si basa sul decorso clinico della
malattia e sui reperti laboratoristici. - La terapia è sintomatica e lunica terapia
causale possibile è quella sostitutiva del
midollo osseo irradiato. - Riposo assoluto.
- Alimentazione (vitamine).
- Terapia trasfusionale.
- Trattamento antibiotico.
55LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE CRONICO
- Può essere dovuto a
- continua e prolungata esposizione a piccole dosi
di radiazioni (evenienza più frequente es.
lavo-ratori addetti ad impianti radiogeni o a
manipo lazioni di sostanze radioattive) - saltuaria esposizione a dosi di radiazioni anche
relativamente elevate.
56LESIONI DA IRRAGGIAMENTO ESTERNO TOTALE CRONICO
- QUADRO CLINICO
- Espressione della sofferenza dei tessuti più
radiosensibili (tessuto seminale, emo-poietico,
ecc.). - Espressione dellaccumulo nel tempo di prodotti
di disfacimento cellulare.