Title: MESSA A PUNTO DELL
1MESSA A PUNTO DELLAPPARATO OTTICO DI UN SISTEMA
COMPATTO PER MICROSCOPIA OTTICA A DUE
FOTONIElaborato di Laurea di ELENA
UGOLOTTIRelatore Prof. A. TomaselliCorrelatore
Prof C. Vacchi
- Università degli studi di Pavia
2Scopo del progetto
- Sviluppare un sistema
- Che sfrutti la microscopia a due fotoni
- Possibilità di osservare campioni biologici in
vivo - Risoluzioni submicrometriche
- Economico
- Compatto
3Microscopia a due fotoni
- Due fotoni simultanei nellIR stimolano lo stesso
salto energetico di un singolo fotone nellUV-VIS - Vantaggi
- Processo non lineare
- Lintensità è concentrata solo nel punto da
osservare - Non si generano radicali liberi
- Maggior penetrazione nel campione
4Schema del microscopio presente in laboratorio
Specchi di deflessione
f35mm
f85mm
Divisore di fascio
Obiettivo
f30mm
Campione
Laser
Fototubo
5Microscopio presente in laboratorio
6Scopo del mio lavoro
- Quando ho iniziato il lavoro, lo schema del
microscopio era provvisorio in quanto non era mai
stato fatto uno studio accurato e delle
simulazioni del sistema ottico. - Scopo del mio lavoro studiare la configurazione
ottica ottimale per il sistema, che sia un buon
compromesso tra compattezza del dispositivo e
risoluzione ottenibile.
7Fasci gaussiani
Distanza di Rayleigh
Raggio di curvatura
Raggio di curvatura complesso q(z)
Raggio del fascio
8Metodo matriciale ABCD
La propagazione dei fasci Gaussiani attraverso
ottiche anche complesse può essere studiata
tramite le matrici ABCD
Se ci sono più elementi ottici in cascata la
matrice totale del sistema è il prodotto delle
matrici dei singoli elementi.
Con le matrici ABCD si ricava direttamente
9Analisi del sistema
- Con il laser He-Ne si ha
- ? 632 nm
- w0 0,4 mm
- f1 35 mm, f2 85 mm
- ?g 0,08 rad
zr 79 cm
wc 1 µm
La zona di campione investigata è un quadrato di
lato 340 µm
La risoluzione che si ottiene non è sufficiente.
Bisogna modificare le distanze tra le ottiche o
le focali delle lenti per migliorarla senza
diminuire larea investigata.
10Miglioramento della risoluzione
- La risoluzione migliora quanto più le dimensioni
del fascio sul campione sono piccole - Il fascio deve incidere più ampio possibile
sullobiettivo
11Variabili che ho provato a modificare nel sistema
dS-L1
dL1-L2
dL2-O
f1
f2
12Distanza specchi-prima lente
- Influisce sullallontanamento del fascio dal
centro - Bisogna assicurare lingresso di tutto il fascio
nellobiettivo e lingresso sulle lenti in zone
centrali non soggette a non idealità - Soluzione migliore
- Distanza pari alla focale della prima lente
- Determina le dimensioni di campione esplorato
durante la scansione
13Focale della prima e della seconda lente del
telescopio
- Entrambe le lenti del telescopio devono essere
convergenti - Ingrandimento Mf2/f1 f1 piccola, f2 grande
- Per le considerazioni fatte prima sulla distanza
specchi-prima lente e sugli ingombri, f1 non può
essere troppo piccola
f1 35 mm f2 85 mm
14Distanza tra le lenti
- Telescopio con lenti convergenti d f1 f2
- Se d lt f1 f2 fascio uscente divergente
- Se d gt f1 f2 fascio uscente convergente
- La convergenza non conviene - si perde
ingrandimento - - si peggiora compattezza microscopio
- La divergenza può essere vantaggiosa - a pari
compattezza aumenta lingrandimento - - peggiorano le dimensioni totali
investigate
Per operare in divergenza f2 150 mm
15Distanza telescopio - obiettivo
- Indifferente se si opera in collimazione
- Più piccola possibile per ridurre ingombro
totale del microscopio - Se si opera in divergenza
- distanza grande migliore risoluzione,
ingrandimento maggiore, zona esplorata
più piccola
16IDEA Doppio telescopio
- Ho pensato di aggiungere un secondo telescopio
prima degli specchi di deflessione per ingrandire
ulteriormente il fascio - Significativo miglioramento della risoluzione
- Aumento delle dimensioni del microscopio
- Perdita di potenza sulle lenti
17Schema finale del microscopio
Lente f85-150mm
Lente, f30mm
Galvospecchi
Lente f35mm
Lente f75mm
Lente f40mm
Obiettivo 40x
Campione
Fototubo
specchio
Beam-splitter
18Immagini di un campione graduato prima delle
modifiche
50 µm
19Immagini del campione graduato ottenute con il
doppio telescopio e in collimazione (f285mm)
50 µm
20Immagini del campione graduato ottenute con il
doppio telescopio e in divergenza (f2150mm)
21Immagini di circuiti microelettronici (1)
22Immagini di circuiti microelettronici (2)
2 µm
23Immagini dei globuli rossi
7 µm
Ingrandimenti 1x e 4x diametro globuli di circa
7 µm
24Immagini sferette di diametro 2,5 µm
25Caratterizzazione della profondità di fori su
silicio per BrightSolutions
- 8 campioni di silicio con fori per aumentare la
superficie illuminata di celle solari - Campioni diversi hanno fori di profondità diversa
perché eseguiti con laser a potenza diversa - Misurare la profondità dei fori contando quanti
passi intercorrono tra il punto in cui è a fuoco
la superficie o il fondo del foro
26Futuri miglioramenti previsti (1)
- Meccanica
- Visualizzare un campione posto in orizzontale
- Creare un supporto fisso definitivo
- Software
- Sviluppare un software per poter ricostruire
immagini in 3D
27Futuri miglioramenti previsti (2)
- Replicare una sorgente impulsata per il
microscopio - Possibili sorgenti
- Cr Forsterite ?e1240 ?p1064 ?imp20-100fs
- frip60-150MHz
- Cr LISAF ?e860 ?p670 ?imp20-100fs
- frip80-150MHz
- Nd Glass ?e1054 ?p804 ?imp300fs
- frip140MHz
- Sostituire il Beam-Splitter con un Cold Mirror
28GRAZIE PER LATTENZIONE