Dr. Monica Pace - PowerPoint PPT Presentation

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Dr. Monica Pace

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Title: Impiego della Codifica Automatica: problemi aperti e prospettive Author: istat Last modified by: regione emilia-romagna Created Date: 6/17/2001 2:10:30 PM – PowerPoint PPT presentation

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Title: Dr. Monica Pace


1
Caratteristiche ed implementazione dellICD-10 in
Italia
  • Dr. Monica Pace
  • ISTAT - DCIS - Servizio Sanità ed Assistenza
  • U.O. Gestione ed applicazione delle
    classificazioni nosologiche
  • mopace_at_istat.it

2
ICD un patrimonio internazionale dallOMS
150 anni di storia
Standard internazionali
Database sulla mortalità 85 paesi, gt3000
anni-paese
(Modificata da OMS, 2002, 2004)
Tavole di conversione ICD 8, 9, 10
versione on-line
http//www.who.int/classifications/en/
3
LICD-10 appartiene ad una famiglia di
classificazioni
Classificazioni principali
Classificazioni correlate
Classificazioni derivate
Int. Cl. of Primary Care (ICPC)
  • ICD
  • Oncologia
  • Disordini mentali
  • Odontoiatria e stomatologia
  • Neurologia

ICD International Classification of diseases
Int. Cl. of External Causes of Injury (ICECI)
ICFInternational Classification of Functioning,
Disability and Health
(Modificata da OMS, 2004)
Nomenclatura int. delle malattie (IND)
ICHI International Classification of Health
Interventions (in preparazione)
  • ICF
  • Versione Bambini e Giovani

...............
4
Ladozione delle successive revisioni ICD da
parte dellOMS
Da WHO-FIC meeting, 2004
5
(No Transcript)
6
Scopi dellICD
  • Consentire la rilevazione, analisi,
    interpretazione e comparazione dei dati di
    mortalità e morbosità ed il loro confronto nel
    tempo e nello spazio
  • Tramite
  • La traduzione delle diagnosi delle malattie ed
    altri problemi sanitari in codici alfanumerici
  • In modo da
  • Consentirne lutilizzo per fini epidemiologici e
    di gestione della sanità

7
ICD contenuti oltre la classificazione
  • Regole di codifica per le cause di morte
  • Definizioni accettate a livello mondiale, quali
    causa iniziale, nato vivo, etc..
  • Liste di intabulazione per le comparazioni
    internazionali
  • Formato del certificato medico internazionale
    raccomandato per la rilevazione delle cause di
    morte scheda usata in Italia
  • Linee-guida per la codifica della morbosità
  • Linee-guida per luso dellICD
  • Storia delle revisioni dellICD

8
Articolazione dei Volumi dellICD-10
  • Vol. I Classificazione analitica
  • Centri di Collaborazione OMS
  • Elenco delle categorie a tre caratteri
  • Classificazione analitica e sottocategorie (21
    capitoli)
  • Morfologia dei tumori
  • Liste speciali di intabulazione delle cause di
    mortalità e morbosità
  • Definizioni
  • Regolamento della nomenclatura

9
Articolazione dei Volumi dellICD-10
  • Vol. II Manuale di istruzioni
  • Introduzione
  • Descrizione della ICD
  • Come usare lICD
  • Regole e linee guida per la codifica della
    mortalità e della morbosità
  • Presentazione statistica
  • Cenni storici sullICD
  • Bibliografia
  • Indice analitico

10
Articolazione dei Volumi dellICD-10
  • Vol. III Indice alfabetico
  • Introduzione
  • Indice alfabetico delle malattie e della natura
    dei traumatismi
  • Cause esterne dei traumatismi
  • Tabella dei farmaci e dei prodotti chimici

11
Struttura dellICD
  • L'ICD si è sviluppata come classificazione
    pratica più che specificamente teorica, nella
    quale vi sono una serie di compromessi tra
    classificazioni diverse ciò è rispecchiato nella
    sua struttura.
  • Lo schema che si è mantenuto nel tempo è il
    seguente
  • Settori dei gruppi speciali
  • Settori degli apparati o sistemi del corpo
  • Preferibilmente le condizioni sono classificate
    in uno dei settori relativi ai gruppi speciali
    poiché ciò fornisce maggiori informazioni per le
    finalità statistico-epidemiologiche

12
(No Transcript)
13
(No Transcript)
14
(No Transcript)
15
Struttura dei capitoli
  • I 21 capitoli sono relativi ad apparati e
    sistemi del corpo oppure a gruppi speciali
  • Quattordici capitoli hanno assegnata una sola
    lettera dellalfabeto ed usano parzialmente le
    cento possibilità previste alla terza cifra (K00
    - K93)
  • I capitoli sono identificati da un numero, non da
    una lettera, poiché quattro capitoli utilizzano
    più di una lettera, mentre la lettera D è
    assegnata ai capitoli II e III, e la lettera H ai
    capitoli VII e VIII
  • La lettera U è attualmente utilizzata negli USA

16
Confronto tra le strutture gerarchiche dellICD9
e dellICD10

Altre malattie da virus e da Chlamydiae 070-079
Epatite virale A con coma epatico 070.0
Settore I
Epatite virale 070
Epatite acuta A B15
Epatite A con coma epatico B15.0
Settore I
Epatite virale B15-B19
17
La ICD è ad asse variabile
  • Asse anatomico (la maggior parte dei settori)
  • Asse eziologico (alcuni settori I, II e XX)
  • Es Nel Settore I, i titoli delle classi
    riflettono la classificazione a due assi relativi
    sia alle modalità di trasmissione sia all'ampio
    gruppo degli organismi infettanti.
  • Es nel settore II, il primo asse è il
    comportamento del tumore (maligno, in situ,
    benigno, dal comportamento incerto) il secondo
    asse, nellambito del comportamento, è
    principalmente basato sulla sede anatomica
  • Asse temporale (alcuni settori XV, XVI)
  • Es Il settore XV Gravidanza, parto, puerperio
    il settore XVI periodo perinatale
  • Si può parlare di assi anche per la codifica
    nel caso delle cause esterne di mortalità
    (multiassialità)
  • un codice del Settore XIX, che descrive la natura
    del traumatismo, e un codice del Settore XX, che
    ne descrive la causa esterna (circostanze
    dellaccidente)

18
Il sistema daga-asterisco
  • Il sistema daga () asterisco () si riferisce
    rispettivamente a codici etiologici, o relativi
    alla diagnosi principale, e a codici delle
    manifestazioni morbose
  • E stato introdotto con lICD-9 (150 catg.) e
    quindi mantenuto nellICD-10 (83 catg) con uso
    sostanzialmente invariato
  • I codici con gli asterischi vanno usati solo in
    aggiunta a quelli a daga, mai da soli non sono
    utilizzati per le cause di morte

19
La ICD10 è più dettagliata della ICD9
20
I cambiamenti introdotti con le revisioni
  • Aggiunte e cancellazioni di termini usati per
    descrivere patologie o condizioni
  • Trasferimento di alcune patologie da un settore o
    categoria ad un altro
  • Aggiunta di nuove categorie per identificare
    patologie o condizioni (o loro complicazioni) che
    sono diventate di interesse statistico-sanitario
  • Cambiamenti di terminologia

21
(No Transcript)
22
ICD-9
ICD-10
23
Nuove malattie assumono importanza ad ogni
passaggio di revisione
  • Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV (B20-B24)
  • Esclude stato di infezione asintomatica da
    virus dell'immunodeficienza umana HIV (Z21)
  • B20 Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV che dà luogo a malattie infettive o
    parassitarie
  • B21 Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV che dà luogo a neoplasie maligne
  • B22 Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV che dà luogo ad altre malattie specificate
  • B23 Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV che dà luogo ad altre condizioni morbose
  • B24 Malattia da virus dell'immunodeficienza umana
    HIV non specificata

24
Nuove malattie
25
Alcuni cambiamenti introdotti nella terminologia
adottata
26
La codifica della causa iniziale di morte
  • LOMS ha sviluppato, nel corso delle successive
    revisioni dellICD, un impianto di regole
    standardizzate per lattribuzione della causa
    iniziale di morte
  • La necessità di dare delle regole generali per
    lattribuzione della causa iniziale di morte
    deriva dai seguenti motivi
  • fornire la causa iniziale più plausibile ed
    informativa da un punto di vista della sanità
    pubblica
  • mantenere i criteri costanti nel tempo e nello
    spazio per consentire i confronti
  • correggere i problemi derivati dagli errori di
    compilazione dei certificati

27
Le regole di codifica adottate nellICD10
  • SELEZIONE
  • Principio Generale
  • Regole 1 - 3
  • MODIFICA
  • Regola A. Senilità ed altre condizioni morbose
    mal definite
  • Regola B. Affezioni banali
  • Regola C. Associazione linkage
  • Regola D. Specificità
  • Regola E. Stadi precoci e tardivi di malattie
  • Regola F. Sequele postumi

28
La codifica della causa iniziale di morte con il
sistema automatico di codifica MICAR-ACME
Regole di selezione (Pr. Gen. 1, 2, 3)
Causa antecedente originante
Sequenza morbosa riportata sul certificato
Regole di modifica (9 A-F)
Riselezione
Causa iniziale
Intabulazione e pubblicazione dei dati
29
Maschio, 69 anni1. Arteriosclerosi ed
ipertensione I709 I102. Malattia
cardiovascolare I516
  • I. Non si applica il principio generale, quindi
    selezionare I709 con la regola 1
  • II. Verificare lapplicabilità della regole 3,
    A, B
  • III. Applicando la regola C, I709 si associa con
    menzione e preferenza (LMP) con entrambi i codici
    I10 e I516 CONFLITTO DI ASSOCIAZIONE
  • IV. Ignorare I709 e selezionare I10 con il
    principio generale
  • V. Applicando la regola C, I10 si associa, se in
    presenza di nesso causale, con I516 combinandosi
    (LDC) in un nuovo codice risultante I119
  • VI. Pertanto la causa iniziale è I119
    Cardiopatia ipertensiva senza insufficienza
    cardiaca (congestizia)

30
Le tavole di decisione di ACME
  • Rappresentano il nucleo del sistema di codifica
    automatica (ACS) sono realizzate dallNCHS
  • Includono le possibili relazioni causali tra
    diverse entità mediche espresse in termini di
    codici ICD
  • Comprendono le regole di modificazione espresse
    in termini di codici ICD preferenziali
  • LEuropa ne raccomanda lutilizzo e
    limplementazione entro il 2005
  • In Italia sono utilizzate (in parte) dal 1998
    relativamente ai dati del 1995
  • Saranno adottate in modo più esteso dallISTAT
    nel passaggio allICD10
  • Richiedono la codifica di tutte le condizioni
    riportate sul certificato

31
Alcuni cambiamenti nelle regole di selezione
della causa iniziale introdotti dallICD10
  • Limpatto maggiore sulle statistiche di mortalità
    è dato dai cambiamenti introdotti per la regola 3
  • Le applicazioni della regola 3 (conseguenze
    dirette) sono più ampie e meglio definite ad es.
    la polmonite, spesso conseguenza di altre
    patologie, viene selezionata meno frequentemente
    come causa iniziale rispetto a quanto avveniva
    con luso dellICD-9
  • Viceversa, le malattie cronico-degenerative
    tendono ad essere selezionate di preferenza

32
Alcuni cambiamenti nelle regole di modifica della
causa iniziale introdotti dallICD10
  • Le regole di modifica sono individuate da
    nellICD-10 lettere (A-F) e non più da numeri
    (4-12)
  • Due regole (4 e 5), relative a senilità ed a
    stati morbosi mal definiti sono state entrambe
    comprese in una nuova unica regola (A) Senilità
    ed altre condizioni morbose mal definite
  • La regola C Associazione è stata ampliata e
    meglio definita
  • Due regole (11 e 12), relative a polmonite,
    influenza e affezioni della maternità di vecchia
    data, ed a errori e accidenti nel corso di
    cure mediche, sono state eliminate

33
Le note per linterpretazione delle
certificazioni delle cause di morte
  • Presunzione di una causa intermedia
  • Interpretazione delle parole "assai improbabile
  • Influenza della durata della condizione morbosa
    sulla codifica
  • Sequele
  • Compatibilità fra sesso del paziente e diagnosi
  • Interventi operatori
  • Tumori maligni
  • Reumatismo articolare acuto con interessamento
    cardiaco
  • Malformazioni congenite ed anomalie cromosomiche
  • Natura del traumatismo
  • Avvelenamento da farmaci, medicamenti e prodotti
    biologici
  • Cause esterne
  • Espressioni indicanti una diagnosi incerta

34
Alcuni concatenamenti improbabili modificati in
ICD-10 (Edizione 1992 Italia, 2001) - I
  • E accettabile che
  • qualsiasi malattia infettiva sia dovuta a
    disturbi del meccanismo immunitario (infezione da
    HIV, AIDS, chemioterapia, radiazioni, tumori che
    compromettono il sistema immunitario)
  • Aggiornamento in vigore dal Gennaio 2005
  • qualsiasi malattia infettiva sia dovuta a
    disturbi del meccanismo immunitario (infezione da
    HIV, AIDS, chemioterapia, radiazioni)
  • qualsiasi malattia infettiva (A00-B19) sia dovuta
    ad un tumore maligno

35
Alcuni concatenamenti improbabili modificati in
ICD-10 (Edizione 1992 Italia, 2001) - II
  • E accettabile che
  • la varicella e le infezioni da H. zoster siano
    dovute a diabete, tubercolosi e tumori
    linfoproliferativi
  • un tumore maligno sia dovuto alla malattia da HIV
  • il diabete mellito sia dovuto a malnutrizione
  • lembolia cerebrale o lemorragia intracranica
    siano dovute a malattie dellapparato digerente o
    endocardite
  • qualsiasi accidente (V01-X59) sia dovuto ad
    epilessia

36
Alcune considerazioni sulle cause esterne
  • Se la condizione morbosa o la lesione riportata è
    classificabile nellambito del settore XIX
    (S00-T98), la causa iniziale di morte dovrebbe
    essere codificata con i codici del settore XX,
    utilizzando quelli del settore XIX come
    aggiuntivi
  • Le condizioni morbose conseguenti a cause esterne
    e comprese nei settori I - XVIII, non necessitano
    di un codice del settore XX per lattribuzione
    della causa iniziale di morte questi possono
    essere usati come aggiuntivi per lanalisi delle
    cause multiple di mortalità

37
Variazioni dellasse di codifica per gli
incidenti da trasporto terrestri
ICD-9
ICD-10
38
La classificazione non è immutabile come
mantenere la comparabilità spazio-temporale?
  • La necessità di introdurre periodicamente una
    nuova revisione deriva dallaggiornamento degli
    avanzamenti in campo bio-medico, sia per quanto
    attiene alla terminologia che alla etiologia,
    diagnosi e rilevanza epidemiologica delle
    patologie
  • Come abbiamo visto, ciò comporta delle modifiche
    sia nella organizzazione e nei contenuti dei
    settori, sia nelle regole di codifica per
    lattribuzione della causa iniziale.
  • Conseguentemente, lintroduzione di una nuova
    revisione introduce delle discontinuità nei dati

39
Tassi standardizzati per le prime 15 cause di
morte negli Stati Uniti (1950-99)
National Vital Statistics Report, Vol 49 N.8
2001 MODIFICATO
40
Il bridge-coding per la ICD-10
National Vital Statistics Report, Vol 49 N.8
2001 MODIFICATO
41
Cambiamenti nellassegnazione della causa
iniziale per i tumori avvenuti allultimo
passaggio di revisione negli U.S.A.
42
Limplementazione in Italia
  • Presso lISTAT sono in corso i lavori per
    implementare lICD10 per le statistiche di
    mortalità
  • Le principali attività comprendono
  • Re-ingegnerizzazione di alcuni processi
    (controlli quantitativi, checks, )
  • Revisione ed aggiornamento del dizionario di
    circa 187.000 termini utilizzato per la codifica
    automatica tramite un data-base appositamente
    realizzato
  • Sostituzione di un modulo del sistema di codifica
    automatica
  • Sviluppo di nuovo software per la gestione del
    sistema di codifica automatica
  • Formazione ad hoc (inglese medico,
    fisiopatologia, introduzione alla ICD10)
  • Formazione alla nuova codifica con lICD10
  • Predisposizione di uno studio di bridge coding
  • Revisione delle pubblicazioni

43
Per saperne di più
  • ISTAT (2001), La nuova indagine sulle cause di
    morte. La codifica automatica, il bridge coding e
    altri elementi innovativi, Metodi e Norme, n. 8.
  • ISTAT (2003), La codifica automatica delle
    cause di morte in Italia aspetti metodologici e
    implementazione della ICD X è disponibile qui
    http//www.istat.it/Societ-/Sanita-e-p/index.htm
    (editoria)
  • Il sito dellOMS sulle Classificazioni
    Internazionali in ambito sanitario è
  • http//www.who.int/classifications/en/
  • La brochure informativa sulla icd10 italiana è
    disponibile qui
  • http//www.istat.it/Societ-/Sanita-e-p/brochureICD
    10.pdf
  • Le schede di morte ISTAT edizione 2005 sono
    disponibili qui
  • http//www.istat.it/Imprese-e-/index.htm
  • Lelenco dei settori ICD10 in italiano al
    livello di categoria (III cifra) è disponibile
    qui
  • http//www.ministerosalute.it/servizio/pubblicazio
    ni/brochure_icd10.pdf

44
Il futuro sarà rappresentato da un approccio ed
un utilizzo integrato degli strumenti a
disposizione?
45
Principio Generale
Quando è riportata sulla scheda più di una
malattia, selezionare l'affezione indicata
isolatamente per prima al quesito 1 o, in
mancanza, al quesito 2 o, in mancanza, al quesito
3 solo nel caso che possa aver dato luogo
all'insorgenza di tutte le condizioni morbose
indicate ai quesiti successivi ad eccezione del
quesito 4.
46
Regola 1
Se il Principio Generale non è applicabile ed è
riportato un concatenamento terminante
all'affezione indicata per prima al quesito 3 (o
in mancanza di questa al quesito 2) selezionare
la causa originante di questo concatenamento. Se
sono riportati più concatenamenti terminanti
allaffezione indicata per prima al quesito 3 (o,
in mancanza, al quesito 2) selezionare la causa
originante del concatenamento menzionato per
primo qualora le due cause originanti siano
riportate a livello dello stesso quesito. Se,
invece, due cause originanti di 2 diversi
concatenamenti terminanti allaffezione indicata
per prima al quesito 3 (o, in mancanza, al
quesito 2 ) sono riportate a livello di quesiti
differenti, selezionare la causa originante del
concatenamento menzionato per ultimo (cioè quello
più vicino al decesso).
47
Regola 2
Quando non è riportato alcun concatenamento
terminante all'affezione menzionata per prima al
quesito 3 del certificato (od in mancanza al
quesito 2 o, in mancanza ancora, al quesito 1)
selezionare questaffezione indicata per prima al
quesito 3 (o, in mancanza al quesito 2, o in
mancanza ancora, al quesito 1).
Regola 3
Quando l'affezione, selezionata mediante
l'applicazione del Principio Generale o delle
regole 1 o 2, può essere considerata unovvia
conseguenza diretta di un'altra affezione morbosa
indicata ai quesiti 1, 2, 3 o 4, selezionare
quest'ultima affezione come causa iniziale.
48
Regole di modificazione I
Regola A. Senilità ed altre condizioni morbose
mal definite Quando la causa selezionata è
classificabile nel Settore XVIII delle malattie
(Sintomi, segni e risultati anormali di esami
clinici e di laboratorio, non classificati
altrove) eccetto R95 (Sindrome della morte
improvvisa nellinfanzia) e sul certificato è
indicata un'affezione che può essere classificata
in categorie diverse da R00-R94 o R96-R99,
riselezionare la causa di morte come se la
condizione morbosa classificata nel Settore XVIII
non sia stata riportata, a meno che essa
modifichi la codifica. Regola B. Affezioni
banali Quando la causa selezionata è un'affezione
banale, incapace di per sé di provocare il
decesso, ed è riportata una condizione morbosa
più seria, riselezionare la causa iniziale come
se l'affezione banale non fosse stata riportata.
Se la morte è stata la conseguenza di un effetto
avverso del trattamento dell'affezione banale,
selezionare l'effetto avverso.
49
Regole di modificazione II
Regola C. Associazione linkage Quando la causa
selezionata è associata, per disposizione della
classificazione internazionale o delle note per
la codifica della causa iniziale di morte, con
altra(e) affezione(i) indicata(e) sul
certificato, la codifica va fatta secondo tale
associazione. Quando la disposizione in
questione prevede solamente associazioni del tipo
"affezione specificata come dovuta a talaltra"
bisogna codificare secondo l'associazione solo se
la relazione causale è dichiarata o se essa può
essere presunta mediante l'applicazione delle
regole di selezione. Laddove ci sia un conflitto
dassociazioni, scegliere lassociazione con
l'affezione cui il decesso sarebbe stato imputato
se non fosse stata indicata la causa originante
selezionata in un primo momento. Tenere conto di
tutte le associazioni ulteriori possibili.
50
Regole di modificazione III
Regola D. Specificità Quando la causa selezionata
descrive un'affezione in termini generali e, in
altra parte del certificato, un termine fornisce
informazioni più precise sulla localizzazione o
la natura di tale affezione, preferire il termine
più informativo. Questa regola si applicherà
spesso quando il termine generale può essere
considerato un aggettivo che qualifichi il
termine più preciso. Regola E. Stadi precoci
e tardivi di malattie Quando la causa selezionata
è uno stadio precoce di una malattia ed in altra
parte del certificato è indicato uno stadio più
avanzato di detta malattia, codificare lo stadio
più avanzato. Questa regola non si applica ad una
forma "cronica" riportata come dovuta ad una
forma "acuta", a meno che la classificazione dia
istruzioni particolari a questo riguardo. Regola
F. Sequele Quando la causa selezionata è uno
stadio precoce di un'affezione, le cui sequele
sono oggetto di una categoria distinta della
classificazione ed è evidente che la morte sia
dovuta alle sequele di questaffezione piuttosto
che alla sua forma attiva, codificare le
appropriate sequele di. Per le sequele di.
sono previste le seguenti categorie B90-B94,
E64.-, E68, G09, I69, O97 e Y85-Y89.
51
(No Transcript)
52
(No Transcript)
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