SMIL - PowerPoint PPT Presentation

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SMIL

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Title: Diapositiva 1 Author: AUTIERO Last modified by: AUTIERO Created Date: 3/23/2006 9:47:01 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Tags: smil | company | nokia | profile

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Transcript and Presenter's Notes

Title: SMIL


1
  • SMIL
  • Synchronized Multimedia Integration Language
  • Ciro Autiero

2
Cosa è SMIL
  • SMIL (si pronuncia smile) è labbreviazione di
    Synchronized Multimedia Integration Language è un
    linguaggio per lintegrazione e la
    sincronizzazione di diversi files multimediali.
  • Permette di creare documenti multimediali in cui
  • diversi oggetti distribuiti nel web sono
    sincronizzati tra loro,
  • lutente può interagire con essi in modo
    coerente,
  • il layout è definito in modo preciso,
  • lintegrazione è realizzata attraverso un
    formato testuale di markup, in particolare un
    linguaggio XML.

3
Cosa non è SMIL?
  • Non è un nuovo protocollo per la trasmissione di
    media.
  • Non è uno strumento di authoring di media.
  • Non è unalternativa a Flash anche se permette la
    formulazione di animazioni.

4
SMIL vs HTML
  • HTML permette lintegrazione di diversi oggetti
    in una pagina web.
  • Come HTML, SMIL non permette la creazione di
    nessun tipo di media (ma diversamente da HTML,
    anche i file di testo vengono creati
    esternamente).
  • Diversamente ad HTML, gestisce in modo completo
    lutilizzo di media continui
  • Sincronizzazione,
  • Interazione

5
SMIL - Cronologia
  • 15 Giugno 1998
  • Vengono pubblicate le specifiche di SMIL 1.0
    come W3C recommendation
  • 7 Agosto 2001
  • Le specifiche di SMIL 2.0 diventano una W3C
    recommendation.
  • 13 Dicembre 2005
  • Le specifiche di SMIL 2.1 diventano una W3C
    recommendation

6
SMIL 1.0
  • disporre oggetti multimediali in punti precisi
    dello schermo,
  • descrivere il comportamento temporale dei diversi
    elementi di una presentazione multimediale,
  • interagire con link ad altre presentazioni o
    parti di esse.

7
SMIL 2.0
  • Modularizzazione del linguaggio,
  • Profiling (Language Profile e Basic Profile),
  • inserire animazioni nella timeline della
    presentazione,
  • inserire transizioni tra un oggetto e laltro,
  • modificare la riproduzione on-the-fly sulla
    base di alcuni eventi scatenati dallutente

8
SMIL 2.1
  • Introduzione di feature per terminali mobili, in
    particolare vengono aggiunti i profile Mobile
    Profile e Extended Mobile Profile,
  • rivisti ed aggiunti moduli sulla gestione
    temporale dei file multimediali, sulla
    disposizione degli oggetti (layout) nella
    presentazione e sulle transizioni.

9
SMIL è un linguaggio modulare
  • SMIL 2.1 è diviso in 10 aree funzionali. Ogni
    area funzionale è poi suddivisa in moduli
  • Timing
  • Time Manipulations
  • Animation
  • Content Control
  • Layout
  • Linking
  • Media Objects
  • Metainformation
  • Structure
  • Transitions

10
Player e Browser
  • Player
  • Strumento per la riproduzione di media continui.
  • Browser
  • Ha come scopo principale la navigazione tra le
    pagine.
  • Solitamente i player si integrano come plugins
    del browser Web

11
Player per documenti SMIL
  • Apple QuickTime http//www.apple.com/quicktime/do
    wnload/
  • Compaq HPAS http//research.compaq.com/SRC/HPAS
  • Oratrix Grins http//www.oratrix.com
  • AMBULANT (1.6) Open Source SMIL Player
    http//www.cwi.nl/projects/Ambulant/distPlayer.htm
    l
  • RealSystem G2 http//www.real.com
  • ......

12
Come funziona
  • 1) Il browser incontra un file "SMIL"
  • 2) Lo riceve
  • 3) ...il browser richiama l'applicazione esterna
    che si preoccuperà di...
  • 4) e 5) ...richiedere i vari file necessari per
    la presentazione e visualizzarla.

13
SMIL Profiles
  • Un Profile è un insieme di moduli di SMIL che
    consente di ottimizzare la presentazione in
    funzione delle caratteristiche del Client.
  • I Profiles sono pertanto tentativo di far
    interagire diversi player e browser
  • una presentazione deve poter essere eseguita
    da più player (attualmente questo non è in
    generale vero)
  • su dispositivi diversi ? PDAs, lettori MP3,
  • Le specifiche SMIL 2.1 definiscono quattro
    Profile
  • Language Profile.
  • Mobile Profile.
  • Extented Mobile Profile.
  • Basic Profile and Scalability Framework.

14
Ruolo di SMIL negli MMS
  • I messaggi MMS si basano sul linguaggio di
    programmazione SMIL che viene utilizzato per
    produrre presentazioni che includono contenuti
    multimediali
  • Con lobiettivo di mantenere al più alto livello
    possibile linteroperabilità del servizio alcuni
    protagonisti del mondo delle telecomunicazioni
    (CMG Wireless Data Solutions, Comverse, Logica,
    Motorola, Nokia, Siemens e Sony Ericsson) hanno
    creato lMMS CONFORMANCE DOCUMENT, consolidato
    sotto lOMA (Open Mobile Alliance).

15
MMS Conformance Document
  • Obiettivo
  • Unificare il più possibile il linguaggio SMIL e
    specificarne le caratteristiche da utilizzare
    anche fra utenti e terminali differenti
  • Contenuto del messaggio multimediale.
  • Elementi ed attributi del linguaggio di
    presentazione.
  • Formato dei contenuti multimediali.
  • Abbassamento del livello di capacità.

16
Evoluzione dei formati SMIL per Terminali Mobili
SMIL Basic Essenzialmente basato sul Basic Profile usato su PDA ma non per cellulari.
MMS SMIL Il profilo è un insieme di moduli grazie ai quali può essere costruita la presentazione per gli MMS, e di conseguenza per i cellulari. Definito nel Conformance.doc.
PSS SMIL La versione di PSS SMIL (Packet Switched Streaming Service) contiene i moduli di SMIL Basic Profile con alcuni inserimenti. 3GPP standard. Sostituirà MMS SMIL.
17
Come creare un documento SMIL
  • Una presentazione SMIL è un semplice file di
    testo tipicamente estensione .smi e può essere
    editato con un semplice editor di testo, ad
    esempio WordPad.
  • Per creare una presentazione SMIL l'unica cosa
    che serve (oltre ai documenti multimediali che si
    voglio presentare) è un editor di testo.
  • Gli strumenti di authoring specifici offrono
    delle interfacce grafiche che esplicitano meglio
    landamento del tempo.
  • Alcuni esempi
  • GRiNS
  • RealSlideshow
  • LimSee2 (open source)

18
Struttura di un documento SMIL
  • ltsmilgt
  • ltheadgt
  • lt!-- informazioni sul contenuto --gt
  • ltlayoutgt
  • lt!-- definizione delle regioni --gt
  • lt/layoutgt
  • lt/headgt
  • ltbodygt
  • lt!-- sincronizzazione degli
  • elementi della presentazione--gt
  • lt/bodygt
  • lt/smilgt

19
SMIL come linguaggio XML
  • SMIL è un linguaggio di markup con una struttura
    molto simile ad un documento HTML. SMIL estende
    XML e ne rispetta la sintassi (HTML non rispetta
    la sintassi XML).
  • Pertanto in un documento SMIL
  • i tag sono case sensitive,
  • deve sempre esserci un tag di chiusura,
  • i tag devono essere aperti e chiusi
    nellordine corretto,
  • gli attributi vanno riportati tra
    virgolette.
  • I browser HTML cercano di visualizzare al meglio
    codice non corretto.
  • I player SMIL non eseguono codice non corretto.

20
Versione e regole del Documento
  • Come ogni documento XML anche i documenti SMIL
    iniziano con una dichiarazione che ne definisce
    la versione
  • lt?xml version"1.0"?gt
  • Un secondo elemento opzionale e che è spesso
    presente nei documenti XML e pertanto anche nei
    documenti SMIL è un riferimento alle regole
    secondo cui il documento deve essere
    interpretato
  • lt!DOCTYPE smil PUBLIC "-//W3C//DTD SMIL 2.1//EN"
    "http//www.w3.org/2005/SMIL21/SMIL21.dtd"gt

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Un primo esempio di documento SMIL
  • lt?xml version"1.0"?gt
  • lt!DOCTYPE smil PUBLIC "-//W3C//DTD SMIL 2.1//EN
    "http//www.w3.org/2005/SMIL21/SMIL21.dtd"gt
  • ltsmil xmlns"http//www.w3.org/2005/SMIL21/Languag
    e"gt
  • ltheadgt
  • ltmeta name"title contentSMIL
    Introduction"/gt
  • ltmeta name"author" contentAutiero Ciro"/gt
  • ltlayoutgt
  • lt/layoutgt
  • lt/headgt
  • ltbodygt
  • ltvideo srcpartita.mpg"/gt
  • lt/bodygt
  • lt/smilgt

22
La sezione Head
  • Contiene informazioni relative al contenuto della
    presentazione (tag meta)
  • la disposizione spaziale (layout) dei media
  • la definizione delle finestre,
  • la definizione delle regioni della
    presentazione in cui sono visualizzati i media
  • la definizione delle transizioni utilizzate nella
    presentazione.

23
La sezione Head codice
  • ltheadgt
  • ltmeta name"title" content"" /gt
  • ltmeta name"author" content"" /gt
  • ltmeta name"abstract" content"..." /gt
  • ltlayoutgt
  • ltroot-layout width"500" height"400
  • backgroundColor"white" /gt
  • ltregion id"region" /gt
  • .
  • lt/layoutgt
  • lttransition id"upSlide" type"slideWipe"
  • subtype"fromBottom" /gt
  • lt/headgt

24
Layout
  • Il tag layout definisce la disposizione spaziale
    della presentazione è possibile definirvi
  • finestre,
  • regioni,
  • punti di ancoraggio.
  • La finestra principale è definita come
    ltroot-layoutgt.
  • Le altre finestre sono definite come lttopLayoutgt.

25
Posizionamento delle regioni
Origine
  • Le regioni sono porzioni dello schermo entro cui
    inserire i media della presentazione. Vanno
    definite allinterno di una finestra o di
    unaltra regione.
  • ? posizionamento
  • ? volume
  • Si considera come origine langolo superiore
    sinistro della finestra principale, e si calcola
    la distanza in numero di pixel.

26
Un esempio di definizione di regione
  • ltsmil xmlns"http//www.w3.org/2005/SMIL21/Languag
    e"gt
  • ltheadgt
  • ltlayoutgt
  • ltroot-layout width 500 height400
    background-colorwhite/gt
  • ltregion id icona left25 top50
    width450 height 313 /gt
  • lt/layoutgt
  • lt/headgt
  • ltbodygt
  • ltseq dur"10s"gt
  • ltimg srcchat.jpg altImmagine
    regionicona /gt
  • lt/seqgt
  • lt/bodygt
  • lt/smilgt

27
Attributi per il layout
  • region Id
  • Tag per denire unarea di applicazione in cui
    inserire contenuti multimediali con il relativo
    nome assegnato
  • backgroundColor
  • colore di sfondo di questa zona espressa in
    valori esadecimale
  • bottom, left, right, top
  • distanze espresse in pixel dallorigine
  • height, width
  • Altezza e larghezza espressa in pixel
  • fit"disegna" il file multimediale in
    corrispondenza all' altezza e alla lunghezza
    definita negli attributi precedenti

28
La sezione Body
  • Contiene la descrizione dei contenuti della
    presentazione (path, regione occupata),
  • le descrizione del comportamento temporale della
    presentazione multimediale,
  • le modalità di interazione con lutente,
  • le animazioni definite nella presentazione.

29
La sezione Body codice
  • ltbodygt
  • ltseqgt
  • ltpar dur"0012.0" gt
  • ltimg src"pour.gif" transIn"rightSlide
    region"rp" fill"hold" /gt
  • ltaudio src"audio/guitar.rm" dur"10s"/gt
  • lt/pargt
  • ltpargt
  • ltimg src"heating.gif" transIn"rightSlide"
    region"vid" /gt
  • ltaudio src"audio/piano.rm" begin"2s"/gt
  • lt/pargt
  • lt/seqgt
  • lt/bodygt

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Riproduzione parallela
  • Il tag ltpargt permette la riproduzione parallela
    di più oggetti.
  • Tramite degli attributi è possibile cambiare
    linizio e la fine della riproduzione dei media.
  • ltpargt lt!-- questi 2 file vengono eseguiti in
    parallelo --gt
  • ltaudio srccolonna_sonora /gt
  • ltaudio srccommento_parlato /gt
  • lt/pargt
  • ltpargt lt!-- questi due file si si sovrappongono
    per 5 secondi --gt
  • ltaudio srccolonna_sonora dur15s /gt
  • ltaudio srccommento_parlato begin10s/gt
  • lt/pargt

31
Riproduzione in sequenza
  • Il tag ltseqgt permette la riproduzione sequenziale
    di più oggetti.
  • La sincronizzazione si realizza annidando i tag
    ltseqgt e ltpargt.
  • ltseqgt lt!-- questi 2 file vengono eseguiti in
    sequenza --gt
  • ltaudio srcprimo_comento /gt
  • ltaudio srcsecondo_commento /gt
  • lt/seqgt

32
Attributi di par e seq
  • begin
  • specifica l'esatto inizio temporale di un
    elemento
  • dur
  • determina la durata temporale dellelemento
  • repeat
  • indica il numero di volte per cui lelemento
    deve essere riprodotto
  • end
  • specifica l'esatta fine temporale di un elemento
  • ltbodygt
  • ltseqgt
  • ltimg srcchat.jpg"
  • begin"4s"
  • end"10s"
  • dur"15s" region"icona" /gt
  • lt/seqgt
  • lt/bodygt

33
Eventi
  • È possibile sincronizzare due o più oggetti sulla
    base del verificarsi di un evento per fare un
    riferimento ad un evento particolare lo
    costruisco indicando
  • lid delloggetto che lo ha subito .
    levento stesso.
  • Si possono combinare gli eventi
  • ltpar endbottone.click commento_parlato.endgt
  • ltaudio srccolonna_sonora.wav idmusica/gt
  • ltaudio srccommento_parlato.wav
    idcommento/gt
  • ltimg srcstop.jpg idbottone/gt
  • lt/pargt

34
Le transizioni
  • Le transizioni sono filtri o effetti che rendono
    meno netto il passaggio da un media ad un altro.
  • Un media può avere una transizione di entrata e
    una transizione di uscita.
  • Le transizioni non modificano la durata degli
    oggetti.
  • Per creare un effetto devo conoscere tre dati
  • il media iniziale (sorgente o background),
  • il media finale (destinazione),
  • la progressione della transizione (tipo,
    durata).

35
Definizione delle transizioni
  • Sono definite in due modi con il tag
    lttransitiongt nella sezione head e utilizzate
    nella definizione dei media. In questo modo
    possono essere riutilizzate.
  • ltheadgt
  • lttransition idtrans_1" dur"1s" type"fade"
    /gt
  • lt/headgt
  • ...
  • ltbodygt
  • ltpar dur"5s" gt
  • ltimg idimg_1" transIntrans_1" /gt
  • ltimg idimg_2" transOuttrans_1" /gt
  • lt/pargt
  • lt/bodygt

36
Tipo di transizione
  • Leffetto risultante dalla transizione è ottenuto
    combinando i valori di due attributi
  • type indica un insieme di transizioni,
  • subtype indica un effetto particolare e può
    essere omesso.
  • La durata di una transizione è definita
    dallattributo durNs.
  • http//www.w3.org/TR/smil20/smil-transitions.html

37
Le animazioni
  • In SMIL è possibile creare delle animazioni che
  • muovono un oggetto,
  • ne modificano le dimensioni,
  • cambiano un colore o
  • cambiano il valore di un parametro in modo
    dinamico,
  • attraverso i tag
  • animate,
  • animateMotion,
  • animateColor,
  • set.

38
Hyperlink
  • SMIL supporta link unidirezionali molto simili a
    quelli offerti dal linguaggio HTML.
  • Di un link si definisce
  • la sorgente,
  • la destinazione,
  • il comportamento della sorgente e della
    destinazione del link.
  • ltpar idtext_and_video gt
  • ltvideo srcfile_video regionvideo /gt
  • lttext srcfile_testo regiontesto /gt
  • lt/pargt
  • lta hrefpresentazione.smiltext_and_video
    showpausegt
  • ltvideo srcaltro_file_video"
    regionaltra_regione/gt
  • lt/agt

39
Definizione degli hyperlink
  • ltagt contiene la sorgente del link e definisce la
    destinazione nellattributo href
  • ltareagt descrive la sorgente di un link come una
    porzione di un media di forma shape e delimitata
    dalle coordinate coord.
  • show, sourcePlaystate e sourceLevel definiscono
    lo stato della sorgente.
  • destinationPlaystate e destinationLevel
    definiscono lo stato della destinazione.

40
Come inserire un puntatore ad un file SMIL
  • Una presentazione in cui il codice SMIL è
    integrato in un file HTML, si collega creando un
    normale link ad una pagina HTML.
  • Un file SMIL può essere messo a disposizione su
    un web server. Il Client accede al file tramite
    il browser
  • http//webserver.com/path/file.smi
  • La presenza del Player sul Client consente la
    visione della presentazione SMIL.

41
Uno schema per introdurre SMIL in HTML
  • lthtml xmlnst "urnschemas-microsoft-comtime" gt
  • lt?import namespace"t" implementation"defaultt
    ime2"gt
  • ltheadgt
  • lttitlegtlt/titlegt
  • ltstylegt
  • .time behavior url(defaulttime2)
  • p font-familyarial colorblack
    font-size10pt
  • div font-familyarial black
    font-size18pt colorblack
  • lt/stylegt
  • lt/headgt
  • ltbodygt
  • lt/bodygt
  • lt/htmlgt

42
SMIL per lE-learning
43
Perché usare SMIL?
  • Perché è supportato da organi di
    standardizzazione e dal mondo industriale (Wide
    Web Consortium (W3C), RealNetworks, IBM, Intel,
    Macromedia, Microsoft, Netscape/AOL, Nokia,
    Ericsson, Canon, Panasonic, Philips, ...)
  • Perché è un formato aperto e gratuito.
  • Perché è possibile scrivere presentazioni
    multimediali in SMIL utilizzando un semplice
    editor di testo.
  • Perché è semplice.
  • Perché la sua impostazione modulare consente di
    utilizzarlo senza conoscerne tutti i dettagli
  • ....

44
Riferimenti
  • Specifiche SMIL
  • http//www.w3.org/AudioVideo/
  • SMIL Tutorial
  • http//www.smilguide.com/guide/tutorial/learnin
    g-to-smil
  • http//www.html.it/smil/
  • http//www.w3schools.com/smil/default.asp
  • Altre fonti
  • http//www.xsmiles.org/
  • http//smw.internet.com/smil/smilhome.html
  • http//www.oratrix.com
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