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Diapositiva 1

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* Istruzioni Unico In caso di utilizzo promiscuo dell auto da parte del dipendente per un periodo inferiore alla maggior parte del periodo d imposta, ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
UNICO PF
QUADRO RF Redditi di impresa in contabilità
ordinaria
Fabio Ferla, Dottore Commercialista e
Revisore Contabile, Pubblicista
1
2
QUADRO RF Redditi di impresa in contabilità
ordinaria
Il presente quadro deve essere compilato dagli
esercenti imprese commerciali in regime di
contabilità ordinaria e da quelli che, pur
potendosi avvalere della contabilità semplificata
e determinare il reddito ai sensi dellart. 66
del TUIR, hanno optato per il regime
ordinario. Il presente quadro non deve essere
compilato dai soggetti che per lanno dimposta
2008 hanno adottato il regime dei contribuenti
minimi previsto dallart. 1, commi da 96 a 117
della legge finanziaria 2008, in quanto detti
soggetti devono compilare lapposito quadro
CM. Lartigiano iscritto nellapposito albo deve
barrare la casella Artigiani. Il quadro RF si
compone del riquadro Determinazione del
reddito dei seguenti prospetti importi
ricevuti dati di bilancio conferimenti
agevolati prospetto dei crediti.
2
3
RIGO RF1 Codice attività, cause esclusione
parametri e studi di settore e di inapplicabilità
degli studi di settore, componenti positivi
annotati
Nel rigo RF1, colonna 1, va indicato il codice
dellattività svolta in via prevalente desunto
dalla tabella di classificazione delle attività
economiche ATECO 2007. Le colonne 2 e 3 vanno
compilate dai soggetti per i quali non operano
gli studi di settore o i parametri. Si ricorda
che i soggetti nei confronti dei quali si
applicano i parametri o gli studi di settore
devono invece barrare lapposita casella
contenuta nella seconda facciata del
Frontespizio, nel rigo Tipo di dichiarazione
compilare ed allegare gli appositi modelli. In
colonna 4 va indicato lammontare dei componenti
positivi rilevanti ai fini dellapplicazione
degli studi di settore annotati nelle scritture
contabili.
3
4
DETERMINAZIONE DEL REDDITO RF2 RF3
Il reddito dimpresa è determinato apportando
allutile (o alla perdita) risultante dal conto
economico, da indicare rispettivamente nel rigo
RF2 o RF3, le variazioni in aumento e in
diminuzione conseguenti allapplicazione delle
disposizioni contenute nel TUIR o in altre
leggi. La perdita non deve essere preceduta dal
segno meno.
4
5
RIGO RF4 Componenti positivi indicati nel quadro
EC
Nel rigo RF4 vanno indicati gli ammortamenti, le
(maggiori) plusvalenze o le (minori) minusvalenze
e le sopravvenienze che concorrono a formare il
reddito ai sensi dell art. 109, comma 4, lett.
b), quarto periodo nel testo previgente alle
predette modifiche. In particolare, in colonna 4,
va indicato limporto complessivo di tali
componenti (decremento delleccedenza pregressa),
corrispondente a quello indicato nel rigo EC19,
colonna 2, e nelle colonne 1, 2 e 3, la parte di
tale importo riferibile, rispettivamente, ai beni
materiali e immateriali ammortizzabili (importo
del rigo EC7, colonna 2), agli altri beni
(importo del rigo EC12, colonna 2) e agli
accantonamenti (importo del rigo EC18, colonna 2).
5
6
Il principio di competenza
7
Principio di competenza articolo 109 c. 1
  • La regola generale sancita dallart. 109 prevede
    che, in assenza di disposizioni specifiche
    derogatorie (es. art. 99 oneri fiscali per
    cassa), i componenti economici negativi e
    positivi concorrono alla formazione del reddito
    per competenza, purché ne sia certa lesistenza e
    determinabile lammontare in caso contrario
    vanno considerati al verificarsi di tali
    condizioni.
  • Si vede subito, dal disposto del comma 1
    dellart. 109, come il criterio di competenza
    abbia una valenza non assoluta la prima deroga è
    infatti contenuta nello stesso comma non sono
    computabili componenti di competenza se
  • Incerti nellesistenza (an)
  • Non obiettivamente determinabili nellammontare
    (quantum)

certi
Componenti computati nellesercizio di competenza
Quindi, struttura art. 109 c. 1
purché
obiettivamente determinabili
8
Differenza tra competenza fiscale e civilistica
Articolo 109 TUIR
Competenza dal punto di vista fiscale
Ammessi in deduzione i componenti negativi solo
se certi e determinabili
Competenza civilistica (per quanto riguarda
accantonamento a fondi rischi e oneri)
2424 bis c.c.
Imputazione dei costi anche se solo probabili
9
Determinazione esercizio di competenza
Spedizione / consegna salvo che sia
diversa e successiva la data in cui si ha
leffetto traslativo della proprietà
Cessione beni mobili
Stipulazione dellatto salvo
che sia diversa e successiva la data in cui si ha
leffetto traslativo della proprietà
Cessione beni immobili e aziende
Prestazioni di servizi a carattere unitario /
inscindibile
Data di ultimazione
Prestazioni di servizi ripetuti / continuativi
Corrispettivi concorrono nel periodo in cui
maturano
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Imputazione al Conto Economico
  • I commi 3 e 4 dellart. 109 contengono
    disposizioni sul concorso alla formazione del
    reddito di impresa dei componenti positivi e
    negativi di reddito.

Imputazione per competenza indipendentemente
dallimputazione a conto economico.
Ricavi, altri proventi, rimanenze
Spese, altri componenti negativi
Deducibili solo se sono imputati al conto
economico
  • Deducibilità di componenti negativi non imputati
    nei casi di
  • deducibilità prevista da disposizioni di legge
  • costi inerenti a ricavi tassabili non imputati e
    rilevati in sede di accertamento (necessario che
    i costi risultino da elementi certi e precisi)

11
I Ricavi delle vendite e delle prestazioni
12
Ricavi, il Tuir articolo 57 (Irpef)
  • Larticolo 85 del TUIR fornisce un elenco
    esaustivo delle fattispecie generatrici di
    ricavo. Alcune novità sono state introdotte
    rispetto al previgente art. 53 del D.P.R.
    917/1986, in particolare lintroduzione nel
    novero dei ricavi dei corrispettivi da cessione
    di strumenti finanziari partecipativi assimilati
    alle azioni, compresi quelli emessi a fronte
    dellistituzione di patrimoni destinati (artt.
    2346 e ss., 2477 e ss.). Vengono perciò
    assimilati alle azioni i titoli e gli strumenti
    finanziari la cui remunerazione deriva
    esclusivamente da risultati economici della
    società o dellaffare.
  • Per quel che attiene lart. 57, relativamente ai
    soggetti Irpef, viene ripreso unicamente il comma
    2 del vecchio articolo 53 (destinazione ad
    autoconsumo / finalità estranee), rinviando, per
    quanto riguarda tutto il resto, allart. 85.

13
Ricavi schema art. 85
Beni / servizi oggetto dellattività lett a)
Materie prime e semilavorati - lett. b)
Corrispettivi da cessione di
Titoli, strumenti finanziari similari alle azioni
e obbligazioni lett. c, d, e)
Ricavi
Indennità a titolo risarcitorio per perdita o
danneggiamento beni di cui alla lettera
precedente lett. f)
Altri ricavi, derivanti da
Contributi in base a contratto e contributi
spettanti in conto esercizio a norma di legge
lett. g e h)
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Ricavi fattispecie escluse
Beni mobili strumentali
Quote di società di persone
Azioni, titoli, quote, strumenti finanziari ecc.
iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie
Corrispettivi da cessione di
Ricavi
Partecipazioni attratte dalla disciplina
dellart. 87
Contributi in conto impianti
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Quadro sinottico costituiscono ricavi Quadro sinottico costituiscono ricavi Quadro sinottico costituiscono ricavi
Cessione beni e servizi oggetto dellattività dellimpresa Lett. a Al netto di abbuoni,sconti No beni strumentali
Cessione materie prime, sussidiarie, semilavorati, altri beni mobili acquistati o prodotti per la produzione Lett. b Al netto di abbuoni,sconti No beni strumentali
Cessione azioni, quote di partecipazioni non immobilizzate in soggetti Ires Lett. c Anche se non oggetto dellatt. No partecipazioni art. 87
Cessioni strumenti finanziari, non immobilizzati, emessi da soggetti Ires Lett. d Anche se non oggetto dellatt. No partecipazioni art. 87
Cessioni di obbligazioni e di altri titoli di serie o di massa Lett. e Anche se non oggetto dellatt. Non immobilizzati
Indennità risarcitorie per perdita o danneggiamento beni di cui ai punti precedenti Lett. f
Contributi spettanti in base a contratto Lett. g Contributi in natura, rileva il valore normale
Contributi in conto esercizio spettanti esclusivamente a norma di legge Lett. h
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Corrispettivi attività tipica
  • Ai sensi delle lett. a) e b) dellart. 85, i
    ricavi sono considerati la contropartita
  • Della vendita di merci / prestazione servizi
    rientranti nella normale attività dellimpresa
  • Della vendita di materie prime, sussidiarie,
    semilavorati, altri beni mobili (non strumentali)
    precedentemente acquistati per essere impiegati
    nella produzione.
  • Possono essere conseguiti mediante compravendita
    ma anche tramite conferimento o permuta.
  • Sconti, abbuoni, premi, ecc. , vanno sottratti
    dai ricavi (coincidenza con disciplina
    civilistica di cui allarticolo 2425-bis c.c.).

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Titoli, quote, strumenti similari alle azioni e
obbligazioni
  • Distinzione operata dal T.U.I.R.

Immobilizzazioni finanziarie
Cessione dà origine a plusvalenze o minusvalenze
Destinazione
Attivo circolante
Cessione dà origine a ricavi
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Quote in società di persone
  • Indipendentemente dalliscrizione a bilancio tra
    le immobilizzazioni o nellattivo circolante,
    fiscalmente la cessione genera in ogni caso
    minus/plus valenze.
  • Lunica eccezione, chiaramente, attiene il caso
    in cui si tratti di una società (che cede le
    quote) che svolge attività finanziaria in questo
    caso, la cessione dà origine a ricavi ai sensi
    della lett. a) dellart. 85 (cessione di beni al
    cui scambio è diretta lattività dellimpresa).

19
VARIAZIONI IN AUMENTO
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20
RIGO RF5 Quote costanti delle plusvalenze
patrimoniali e delle sopravvenienze attive
imputabili allesercizio
Con riferimento alla colonna 1, del rigo RF5, si
fa presente che, ai sensi dellart. 86, comma 4,
del TUIR, le plusvalenze concorrono a formare il
reddito per lintero ammontare nellesercizio in
cui sono realizzate, ovvero, se i beni sono stati
posseduti per un periodo non inferiore a tre anni
(o per i beni che costituiscono immobilizzazioni
finanziarie, diverse da quelle di cui allart. 87
del TUIR, se sono iscritti come tali negli ultimi
tre bilanci), a scelta del contribuente, in quote
costanti nellesercizio stesso e nei successivi,
ma non oltre il quarto. Il medesimo trattamento
si applica, ai sensi dellart. 88, comma 2, del
TUIR, alle sopravvenienze attive costituite dalle
indennità di cui alla lett. b) del comma 1
dellart. 86 del TUIR, conseguite per un
ammontare superiore a quello che ha concorso a
formare il reddito in precedenti esercizi, che
devono essere indicate nel rigo RF5, colonna 2,
comprensive dellimporto indicato in colonna 1
. Nello stesso rigo RF5 va indicata anche la
somma delle quote costanti, imputabili al reddito
dellesercizio, delle plusvalenze realizzate e
delle sopravvenienze attive conseguite oggetto di
rateazione in precedenti periodi dimposta.
20
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PLUSVALENZE PATRIMONIALI SOGGETTI IRPEF
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Plusvalenze Patrimoniali Soggetti Irpef (art.
58)
  • Il nuovo articolo 58 riprende alcune disposizioni
    contenute nellart. 54 del previgente D.P.R.
    917/1986.
  • Il regime di tassazione delle plusvalenze è
    contenuto nellart. 86 del TUIR.
  • Nelle slide successive affronteremo la disciplina
    della cessione di azienda

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Le plusvalenze patrimoniali schema
  • Costituiscono beni che danno origine a
    plusvalenze, in sintesi
  • NON Costituiscono beni che danno origine a
    plusvalenze

Beni materiali mobili ed immobili strumentali
allesercizio dellimpresa
Beni immateriali suscettibili di valutazione
economica (brevetti, marchi, ecc.)
Plusvalenze
Aziende e rami dazienda
Attività finanziarie immobilizzate
Beni di cui allart. 85 co. 1
NO Plusvalenze
Costi patrimonializzati
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Determinazione delle plusvalenze cessioni a
titolo oneroso
meno
meno
Residuo valore non ammortizzato
Oneri accessori diretta imputazione
Corrispettivo

Plusvalenza
Tra gli ammortamenti occorre ricomprendere anche
la quota relativa allesercizio di cessione
(ragguagliata al periodo?)
Linterpretazione più corretta pare essere quella
civilistica, secondo la quale gli ammortamenti
rappresentano scritture di integrazione su beni
esistenti alla chiusura dellesercizio, pertanto
NON si possono considerare ammortamenti su beni
che non sono più parte del patrimonio aziendale a
tale data.
Tuttavia la risoluzione 41/E del 2002 prevede che
lammortamento in vendita possa esser calcolato
purché tale scelta venga applicata in modo
uniforme a tutti i beni dismessi / alienati
nellesercizio.
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Tassazione delle plusvalenze
Per intero nellesercizio di realizzo
plusvalenze diverse da quelle che possono fruire
del regime previsto dallart. 87 (vedi oltre)
Scelta contribuente
In quote costanti nellesercizio e nei 4 anni
successivi (max)
  • Facoltà concessa in caso di realizzo nel rispetto
    delle seguenti condizioni
  • possesso (a titolo di proprietà) per un periodo
    non inferiore a 3 anni (secondo art. 2963 c.c.
    calendario comune)
  • possesso (a titolo di proprietà) per un periodo
    non inferiore a 1 anno per società sportive
    dilettantistiche

Scelta in dichiarazione nessuna scelta 100
nellesercizio
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Periodo di possesso casi particolari
Descrizione Periodo di possesso decorre da Note
Bene in leasing Data di riscatto --
Bene pervenuto a seguito di fusione Data di acquisto in capo alla società fusa C.M. 10/04/1991 n. 9/9/388
Cessione dazienda Data di costituzione / acquisizione dellimpresa C.M. 19/12/1997 n. 320/E
Cessioni di azioni acquistate con diritto dopzione Data di iscrizione bilancio azioni cui il diritto si riferisce C.M. 27/05/1994 n. 73/E
27
Indennità risarcitorie
  • Vengono considerate, ai sensi dellart. 85 lett.
    f), fattispecie produttive di ricavi o di
    plusvalenze nei seguenti casi

Ricavo, se riferite a beni produttivi di ricavi
danno luogo a
Indennità risarcitorie
Plusvalenza, se riferite a beni alla cessione di
beni diversi da quelli di cui alle lettere
precedenti dellarticolo in esame
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Concorrenza alla formazione del reddito
Indennità risarcitorie
Certe
nellesercizio in cui diventano
Concorrono a formare il reddito
Obiettivamente determinabili
Indipendentemente dalla data di effettivo incasso
(principio di competenza)
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Sopravvenienze attive da risarcimenti assicurativi
Indennità risarcitorie anche assicurative di
danni per il danneggiamento di beni merce
(ricavi) e beni strumentali (plusvalenze)
Sopravvenienze attive da risarcimenti assicurativi
Potrebbe succedere che in un esercizio successivo
quanto incassato risulti maggiore delloriginaria
stima dellindennizzo effettuata al momento del
danno. A norma dellart. 88, c. 2), si può
accedere alla tassa-zione frazionata (se possesso
per almeno 3 anni).
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Cessione beni costituenti Immobilizzazioni
finanziarie
Lart. 86, TUIR, prevede che lo stesso
trattamento fiscale applicato alle plusva-lenze
patrimoniali sia applicato alle cessioni di imm.
finanziarie
plusvalenze diverse da quelle che possono fruire
del regime previsto dallart. 87, rateizzabili se
immobilizzazioni finanziarie cedute iscritte come
tali negli ultimi 3 bilanci. Plusvalenze da
autoconsumo o destinazione a finalità estranee
allimpresa no rateizzazione.
Plusvalenze
Se si tratta di plusvalenze parzialmente esenti,
limporto imponibile (40) non è rateiz-zabile
31
RIGO RF6 Quote costanti dei contributi o
liberalità costituenti sopravvenienze attive
imputabili allesercizio
Con riferimento al rigo RF6, si fa presente che
ai sensi dellart. 88, comma 3, lett. b), del
TUIR i proventi in denaro o in natura conseguiti
a titolo di contributo o di liberalità, esclusi i
contributi di cui alle lettere g) ed h) del comma
1 dellart. 85 dello stesso TUIR, e quelli per
lacquisto di beni ammortizzabili,
indipendentemente dal tipo di finanziamento
adottato, concorrono a formare il reddito
nellesercizio in cui sono stati incassati
ovvero, a scelta del contribuente, in quote
costanti in tale esercizio e nei successivi, ma
non oltre il quarto. La scelta per il
differimento della tassazione e per il numero di
quote costanti va effettuata nella dichiarazione
dei redditi relativa allesercizio in cui i
predetti proventi sono stati incassati,
compilando il prospetto delle Plusvalenze e
sopravvenienze attive contenuto nel quadro RS.
31
32
Tipologie di contributi classificazione a fini
fiscali
Tipo contributo Produce Momento tassazione Riferimento
Di natura contrattuale Ricavo Certezza giuridica diritto al contributo Art. 85, co. 1, lett. g)
In conto esercizio per legge Ricavo Certezza giuridica diritto al contributo Art. 85, co. 1, lett. h)
In conto impianti Nessuno dei due Competenza R.M. 100/E 29.3.2002
Diversi dai precedenti Sopravvenienza Incasso o incasso e successivi 4 Art. 88, co. 3, lett. B)
33
Tassazione dei contributi in conto capitale e
delle liberalità
  • Rimandando ad altra sede lesame della disciplina
    ai fini fiscali relativamente ai contributi che
    non costituiscono fattispecie produttiva di
    sopravvenienze (contributi in conto esercizio,
    contributi in c/impianti), ricordiamo che danno
    luogo invece a sopravvenienze attive
  • contributi spettanti a norma di legge in conto
    capitale (genericamente contributi in conto
    capitale), che, come abbiamo visto seguendo
    linterpretazione proposta da Assonime devono
    considerarsi quelli la cui erogazione risponda
    genericamente alla finalità di incrementare i
    mezzi patrimoniali dellimpresa, senza perciò che
    la loro concessione si correli allonere di uno
    specifico investimento nei suddetti beni
  • liberalità concesse a qualsiasi titolo.

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Tassazione dei contributi in conto capitale e
delle liberalità
  • Riferimento normativo articolo 88 comma 3
    lettera b) in questo caso, non essendo quella
    dei contributi in conto capitale una delle
    ipotesi di deroga rispetto alla disciplina
    ordinaria (come invece avviene per i contributi
    in conto esercizio ed in conto capitale), occorre
    riferirsi alla disciplina ordinaria, che prevede
    lapplicazione del criterio di cassa, concedendo
    due opzioni al contribuente
  • Imputazione integrale nellesercizio in cui il
    contributo viene incassato
  • In cinque quote costanti a partire dallanno in
    cui avviene lincasso.

35
Tassazione dei contributi in conto capitale e
delle liberalità
  • Tassazione in quote costanti, comportamento in
    sede di dichiarazione
  • Ipotesi a) il contributo è contabilizzato come
    ricavo da riscontare è necessario operare una
    variazione in aumento o diminuzione qualora non
    vi sia coincidenza tra quote imponibili e quote
    imputate civilisticamente
  • Ipotesi b) il contributo è contabilizzato come
    provento di competenza dellesercizio, per intero
    è necessario operare una rettifica per rinviare
    la tassazione.
  • Tassazione interamente nellesercizio
    considerazioni analoghe in senso opposto.

36
Contributi in conto capitale e delle liberalità -
esercizio di incasso
  • Va considerato lesercizio in cui in senso
    giuridico si ha lacquisizione definitiva del
    diritto al contributo. Se dopo lincasso, per
    esempio, il diritto al contributo è sottoposto a
    condizione sospensiva, il momento rilevante ai
    fini fiscali è quello in cui tale condizione si
    verifica. Se la corresponsione del contributo
    avviene in più soluzioni, ogni somma percepita
    corrisponde ad un evento autonomamente rilevante
    ai fini fiscali.
  • Se il contributo è erogato sotto forma di credito
    di imposta, appare corretto far coincidere
    lesercizio di incasso con quello in cui il
    contributo è effettivamente utilizzato in
    compensazione.

37
RIGO RF7 Redditi di immobili non costituenti
beni strumentali ne beni alla cui produzione o al
cui scambio è diretta lattività dellimpresa
I redditi dei terreni e dei fabbricati che non
costituiscono beni strumentali per lesercizio
dellimpresa né beni alla cui produzione o al cui
scambio è diretta lattività dellimpresa,
concorrono a formare il reddito secondo le
risultanze catastali per gli immobili situati nel
territorio dello Stato e, a norma dellart. 70,
comma 2, del TUIR, per quelli situati
allestero. Ai sensi dellart. 90 del TUIR in
caso di immobili locati, qualora il canone di
locazione ridotto, fino ad un massimo del 15 per
cento, delle spese documentate di manutenzione
ordinaria, risulti superiore al reddito medio
ordinario dellunità immobiliare, il reddito è
determinato in misura pari al canone di locazione
al netto di tale riduzione.
37
38
I proventi immobiliari
39
Gli immobili dellimpresa
Strumentali Strumentali per destinazione utilizzati esclusivamente per lattività di impresa dal possessore. Strumentali per natura per loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione edifici adibiti ad ufficio, negozi, stabilimenti industriali, magazzini.
Alla cui produzione o scambio è diretta lattività Se limpresa è una immobiliare di costruzione, gli immobili rappresentano beni merce. La loro cessione dà origine a ricavi. Se limpresa è una immobiliare di pura gestione, si distinguono immobili oggettivamente commerciali (laboratori, magazzini, ecc.), il cui reddito si determina in base alle risultanze di bilancio, e abitazioni, x le quali il reddito viene determinato ex art. 37 del TUIR
Diversi dai precedenti ESEMPIO, IMMOBILI CIVILI POSSEDUTI DALLIMPRESA A QUESTA CATEGORIA SI APPLICA IL DISPOSTO DI CUI ALLART. 90
40
Determinazione del reddito
  • Per gli immobili che soggiacciono alla disciplina
    di cui allart. 90, occorre innanzitutto
    individuare il luogo dove è sito il bene

Determinazione catastale del reddito
In Italia
Slide successiva
Ubicazione
Disciplina di cui allart. 70
Allestero
41
Determinazione catastale art. 37
Reddito medio ordinario in base ad applicazione
delle tariffe destimo attualmente in vigore (in
attesa delle nuove tariffe previste dal D.P.R.
138/1998, continuano a trovare applicazione
quelle attualmente in vigore rivalutate del 5)
Concorre a formare il reddito il maggiore importo
tra
Immobili destinazione ordinaria
Canone risultante dal contratto forfetariamente
ridotto del 15 (immobili locati)
  • Irrilevanza effettiva percezione
  • possesso per parte dellanno in dichiarazione
    solo canone relativo al periodo di possesso

42
Immobili situati allestero art. 70
  • Se limmobile è situato allestero, trova
    applicazione come detto lart. 70 del TUIR, in
    base al quale
  • Se nello stato dove è sito limmobile è soggetto
    ad imposte sui redditi, limponibile è costituito
    dallammontare netto della valutazione effettuata
    dallo Stato Estero nel periodo di imposta
    corrispondente
  • Se nello stato dove è sito limmobile è esente da
    imposte sui redditi, limponibile è pari
    allammontare percepito nel periodo di imposta
    diminuito del 15 a titolo di deduzione
    forfetaria.
  • I redditi degli immobili situati allestero
    costituiscono redditi diversi ai sensi dellart.
    67, comma 1, lett. f) del TUIR.

43
Spese e componenti negativi riferiti ad immobili
di cui allart. 90
  • Nel caso di beni immobili diversi da quelli
    strumentali e da quelli oggetto dellattività
    propria dellimpresa, le spese e gli altri
    componenti negativi NON sono deducibili, in
    quanto già considerati nella determinazione delle
    rendite catastali.
  • Sono invece deducibili componenti negativi non
    considerati nella determinazione della rendita
    catastale
  • Interessi passivi da prestiti per acquisizione di
    tali beni
  • Costi non strettamente connessi agli immobili
    stessi.

44
Dichiarazione dei redditi sintesi delle
variazioni
  • Immobili diversi da strumentali / oggetto
    attività
  • Variazione del reddito IN DIMINUZIONE per
    eventuali proventi contabilizzati (canoni)
  • Variazione del reddito IN AUMENTO per
  • Spese ed oneri contabilizzati non deducibili
  • Reddito determinato ai sensi dellart. 90.

45
Immobili RM 24.10.1985
  • Risoluzione Ministeriale 24.10.1985, n. 9/768
  • Affitto di un complesso unitario di mobili ed
    immobili costituenti opificio
  • anche se la società locatrice mantiene una
    propria struttura tecnico amministrativa sia per
    le manutenzioni di varia natura sia per
    ladeguamento delle strutture, lintera azienda
    rappresenta un bene strumentale e limmobile
    concorre alla determinazione del reddito secondo
    i costi e ricavi sostenuti.

46
RIGO RF8 Spese ed altri componenti negativi
relativi agli immobili di cui al rigo RF7
Nei righi RF8 e RF30 vanno indicati,
rispettivamente, i costi e i proventi
contabilizzati e nel rigo RF7 va indicato il
reddito determinato in base alle risultanze
catastali o alle norme sopra menzionate, tenendo
conto delleventuale maggiorazione prevista per
le unità immobiliari a disposizione. Si fa
presente che nel caso in cui il terreno sia
posseduto a titolo di proprietà, enfiteusi,
usufrutto o altro diritto reale, nel rigo RF7 va
indicato anche il reddito dominicale. I soggetti
che esercitano sui terreni le attività di cui
alle lettere b) e c) dellart. 32 del TUIR
eccedenti i limiti stabiliti dal medesimo
articolo, e che hanno optato per la
determinazione analitica del reddito, devono
indicare nel rigo RF7, il reddito agrario, per
lattività compresa nei limiti nel rigo RF8,
la parte dei costi imputabili allattività
compresa nei limiti nel rigo RF30, i soli
ricavi riferibili allattività compresa nei
limiti.
46
47
NOVITA IMMOBILI NON STRUMENTALI LOCATI (ART. 7
D.L. 203/05)
Eliminazione deduzione forfetaria del 15 del
canone di locazione
ART. 7
Deducibilità delle spese di manutenzione
ordinaria nei limiti del 15 del canone di
locazione leventuale parte eccedente resta
indeducibile
Modifica lart. 90 TUIR
48
NOVITA IMMOBILI NON STRUMENTALI LOCATI (ART. 7)
Sono quelle di cui allart. 3, co. 1, lett. a),
del DPR 380/2001 interventi edilizi relativi
alle opere di riparazione, rinnovamento e
sostituzione delle finiture degli edifici e
quelle necessarie ad integrare o mantenere in
efficienza gli impianti tecnologici esistenti
Spese di manutenzione ordinaria
Disparità di trattamenti rispetto alle persone
fisiche, per le quali rimane ferma la deduzione
del 15
OSSERVAZIONI
In assenza di spese, o spese inferiori al 15,
tassazione più elevata rispetto al passato in
presenza di spese superiori al 15, non
recuperabilità delle stesse negli esercizi
successivi
49
NOVITA IMMOBILI NON STRUMENTALI LOCATI (ART. 7)
Lo stesso meccanismo di deduzione delle spese di
manutenzione si applica anche agli immobili
locati da parte degli enti non commerciali non
relativi allimpresa commerciale eventualmente
esercitata
Art. 7, co. 1, lett. b)
Periodo dimposta in corso alla data di entrata
in vigore del decreto (4 ottobre 2005) per i
soggetti solari efficacia dal 2005
EFFICACIA ART. 7
50
RIGO RF9 Ricavi non annotati
Nel rigo RF9, colonna 3, vanno indicati i ricavi
non annotati nelle scritture contabili,
comprensivi degli importi esposti in colonna 1,
qualora il contribuente intenda avvalersi delle
disposizioni riguardanti Adeguamento ai ricavi
determinati in base ai parametri (art. 3, comma
126, della legge 23 dicembre 1996, n. 662), il
cui importo va evidenziato in colonna
1 Adeguamento ai ricavi determinati in base agli
studi di settore (art. 10 della legge 8 maggio
1998, n.146), il cui importo va evidenziato in
colonna 1. In colonna 2 va indicata leventuale
maggiorazione del 3 per cento prevista dallart.
2, comma 2-bis, del D.P.R. 31 maggio 1999, n.
195, introdotto dalla legge 30 dicembre 2004, n.
311 (legge Finanziaria per il 2005). Tale
maggiorazione deve essere versata entro il
termine per il versamento a saldo dellimposta
sul reddito (codice tributo 4726).
50
51
RIGO RF10 Rimanenze non contabilizzate o
contabilizzate in misura inferiore a quella
determinata ai sensi del TUIR
Nel rigo RF10 deve essere indicato lammontare
delle rimanenze finali che concorrono a formare
il reddito a norma, rispettivamente degli artt.
92, 92 bis ,93 e 94, del TUIR, qualora non siano
state imputate al conto economico o la differenza
nel caso siano state imputate per importi
inferiori a quelli determinati in base agli
stessi articoli. Per le rimanenze di cui allart.
93 del TUIR, è fatto obbligo di predisporre e
conservare distintamente per ciascuna opera,
fornitura o servizio, un prospetto da cui risulti
lindicazione degli estremi del contratto, delle
generalità e della residenza del committente,
della scadenza prevista, degli elementi tenuti a
base per la valutazione e della loro collocazione
nei conti dellimpresa. Tale documentazione deve
essere conservata dal contribuente fino al
termine entro il quale lAgenzia delle Entrate
può esercitare lazione accertatrice.
51
52
RIGO RF11 Interessi passivi indeducibili
Nel rigo RF11, colonne 1 va indicato lammontare
degli interessi passivi indeducibili ai sensi
dellart. 61 del TUIR. In colonna 2 va indicato,
oltre allimporto di colonna 1, lammontare degli
altri interessi passivi indeducibili (come ad
esempio gli interessi di mora indeducibili, in
quanto non ancora corrisposti, ai sensi dellart.
109, comma 7, del TUIR o degli interessi dovuti
dai soggetti che liquidano trimestralmente lIva,
indeducibili ai sensi dellart. 66, comma 11, del
D.L. n. 331 del 1993).
52
53
Interessi passivi indeducibili
NEW
  • Il TUIR è stato fortemente modificato ad opera
    della Finanziaria 2008, per cui, in base allart.
    1, comma 33, Legge n. 244/2007, a decorrere dal 1
    gennaio 2008
  • sono stati abrogati gli artt. 62 e 63, TUIR,
    relativi al cosiddetto pro-rata patrimoniale e
    alla Thin capitalization
  • allart. 61, comma 1, TUIR è stata inserita la
    possibilità di dedurre gli interessi passivi
    (inerenti secondo il pro-rata generale di cui
    allart. 109, comma 5, TUIR) per la parte
    corrispondente al seguente rapporto

Ricavi e proventi che concorrono/non corrono a
formare il reddito di impresa
Ricavi e proventi complessivi
54
RIGO RF12 Imposte indeducibili o non pagate
Nel rigo RF12 vanno indicate le imposte
indeducibili e quelle deducibili per le quali non
è stato effettuato il pagamento.
54
55
Imposte indeducibili o non pagate
  • Lart. 99, TUIR, stabilisce che non sono ammesse
    in deduzione
  • imposte sui redditi (IRPEF)
  • imposte per le quali è prevista la rivalsa (IVA,
    imposta sugli intrattenimenti, ecc.) anche
    facoltativa (ad esempio, lIVA sugli omaggi di
    beni oggetto dellattività)
  • ICI, accertamento con adesione, sanatoria omessi
    versamenti
  • IRAP
  • imposta sostitutiva sulle rivalutazioni (Legge n.
    342/2000 o Legge n. 448/2001)
  • altre imposte la cui legge istitutiva ne preveda
    lindeducibilità.
  • Le altre imposte e tasse (comprese le tasse di
    concessione governativa) sono deducibili
    nellesercizio in cui avviene il pagamento
    (principio di cassa).

Vanno, anche, indicate le imposte e tasse diverse
da quelle indeducibili che sono state imputate al
conto economico secondo il criterio di
competenza, ma per le quali, nel 2008, non è
stato effettuato il pagamento.
56
RIGO RF13 Oneri di utilità sociale
Nel rigo RF13, colonna 1, va indicato lammontare
di tutte le erogazioni liberali imputate al conto
economico, ad esclusione di quelle previste
dallart. 100, comma 2, lett. f), h), se di
importo non superiore a euro 2.065,83, l), se di
importo non superiore a euro 1.549,37, m), n),
o). Nel rigo RF13, colonna 2, oltre limporto di
colonna 1, vanno indicate le spese relative ad
opere o servizi forniti direttamente o
indirettamente utilizzabili dalla generalità
dei dipendenti o categorie di dipendenti,
volontariamente sostenute per specifiche finalità
di educazione, istruzione, ricreazione,
assistenza sociale e sanitaria o culto, per la
parte eccedente limporto deducibile per effetto
dellart. 100 comma 1, del TUIR. In tale rigo
vanno, altresì, indicate le spese relative
allimpiego di lavoratori dipendenti, assunti a
tempo indeterminato, utilizzati per prestazioni
di servizi erogati a favore delle ONLUS, per la
parte eccedente limporto deducibile ai sensi
dellart. 100, comma 2, lett. i) del TUIR. Per
entrambe le categorie di spese indicate, la
deduzione è ammessa in misura non superiore al 5
per mille dellammontare delle spese per
prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla
dichiarazione dei redditi.
56
57
Oneri di utilità sociale
  • Sono le erogazioni liberali imputate in conto
    economico nonché le spese relative ad opere o
    servizi, forniti direttamente o indirettamente,
    utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o
    categorie di dipendenti, di cui allart.
    100,TUIR.
  • Nello specifico devono essere indicate
  • colonna 1, tutte le erogazioni liberali imputate
    in conto economico.
  • Fanno eccezione in quanto deducibili, le
    erogazioni liberali di cui allart.100, comma 2,
    TUIR
  • lett. f) a favore dello Stato, enti o istituzioni
    pubbliche, ecc. per lo svolgimento e la
    promozione di attività di studio, ricerca e
    documentazione di rilevante valore culturale e
    artistico
  • lett. h) se di importo non superiore a
    2.065,83, a favore di ONLUS, nonché per
    iniziative umanitarie
  • lett. l) se di importo non superiore a
    1.549,37, a favore delle associazioni di
    promozione sociale iscritte nei registri previsti
    dalle vigenti disposizioni di legge
  • lett. m) per la realizzazione di programmi
    culturali nei settori dei beni culturali e dello
    spettacolo

segue
58
Oneri di utilità sociale
  • lett. n) a favore di organismi di gestione dei
    parchi e riserve naturali, terrestri e marittimi,
    effettuate per sostenere lattività di
    conservazione, valorizzazione, studio, ricerca e
    sviluppo
  • lett. o) per la realizzazione di programmi di
    ricerca scientifica nel settore della sanità.
  • colonna 2, limporto indicato a colonna 1 nonché
  • spese relative ad opere o servizi, forniti
    direttamente o indirettamente, utilizzabili dalla
    generalità dei dipendenti o categoria di
    dipendenti, volontariamente sostenute per
    specifiche finalità di
  • educazione
  • istruzione
  • ricreazione
  • assistenza sociale e sanitaria o culto,
  • per la parte eccedente i limiti stabiliti
    dallart. 100, comma 1, TUIR
  • spese relative allimpiego di lavoratori
    dipendenti a tempo indeterminato utilizzati per
    prestazioni di servizi a favore di ONLUS, per la
    parte indeducibile (art. 100, comma 2, lett. i),
    TUIR).

Entrambe le categorie di spese sono deducibili
per un ammontare complessivo non superiore al 5
per mille dellammontare delle spese per
prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla
dichiarazione dei redditi.
59
RIGO RF14 Spese per mezzi di trasporto
indeducibili ai sensi dellat. 164 del Tuir
Nel rigo RF14, va indicato lammontare
indeducibile delle spese e degli altri componenti
negativi relativi ai mezzi di trasporto a motore
utilizzati, in applicazione dei criteri stabiliti
dallart. 164 del TUIR.
59
60
AUTOVETTURE
  • NOVITA D.L. 81/07

61
NOVITA IMPOSTE SUI REDDITI
ART. 15-BIS, CO. 9 E 10 D.L. 81/07 - DOPPIO
IMPATTO
Retroattivo al periodo dimposta in corso al 3
ottobre 2006
Dal periodo dimposta in corso al 27 giugno 2007
PERIODO DIMPOSTA 2006 Effetto da recuperare in
Unico 2008 redditi 2007 (variazione in
diminuzione)
PERIODO DIMPOSTA 2007
62
Regole a regime dal 2007
Pari al 30 della percorrenza convenzionale di
15.000 km. annui
Benefit dipendente
Automezzi aziendali (lett. b) art. 164)
Deducibilità al 40 dei costi nei limiti del
costo di euro 18.076
Deducibilità al 40 dei costi nei limiti del
costo di euro 18.076
Professionisti
Uso promiscuo dipendente
Deducibilità al 90 dei costi
Conferma deducibilità all80 dei costi (nei
limiti del costo di euro 25.823)
Agenti di commercio
63
Auto in benefit ai dipendenti
La deducibilità dei costi in capo allimpresa del
90 è condizionata alla concessione in uso
promiscuo per la maggior parte del periodo
dimposta
Nuova lett. b-bis) art. 164 co. 1 TUIR
C.M. 48/E/1998
Lutilizzo da parte del dipendente può essere
dimostrato attraverso idonea documentazione quale
ad esempio una specifica clausola nel contratto
di lavoro. In riferimento alla durata, si precisa
che -lutilizzo da parte del dipendente deve
avvenire per la metà più uno dei giorni che
compongono il periodo dimposta del datore di
lavoro -non è necessario che lutilizzo sia
continuativo -non è necessario che il veicolo
sia utilizzato sempre dallo stesso dipendente.
64
Auto in benefit ai dipendenti
Istruzioni Unico
In caso di utilizzo promiscuo dellauto da parte
del dipendente per un periodo inferiore alla
maggior parte del periodo dimposta, la parte di
spese e di altri costi proporzionalmente
riferibili al periodo di concessione in uso
promiscuo al dipendente è totalmente deducibile
ai sensi dellart. 95 del TUIR, anche se tali
costi sono superiori al fringe benefit del
dipendente (art. 51, co. 4, lett. a), del
TUIR). Ciò in quanto, come sostenuto anche da
Assonime, nella Circ. 9.2.1998, n. 9, si tratta
di un utilizzo del bene inerente alla produzione
del reddito per il periodo di concessione in uso
promiscuo al dipendente, indipendentemente
dallimporto che concorre a formare il reddito
del dipendente. Alla luce delle novità introdotte
dal DL n. 81/2007, tale regola trona ad essere
applicabile, ferma restando la deducibilità dei
costi in capo allimpresa per il 90 e non per il
totale.
65
Costo fiscalmente rilevante
Costo fiscalmente massimo deducibile
Rimane inalterata rispetto al passato
  • Non si tiene conto della parte del costo
    eccedente
  • Euro 18.076 per autovetture ed autocaravan (euro
    25.823 per agenti e rappresentanti)
  • Euro 4.131,66 per i motocicli
  • Euro 2.065,83 per i ciclomotori

ACQUISTO
Non si tiene conto dellammontare dei canoni
proporzionalmente corrispondente al costo dei
veicoli che eccede i limiti sopra indicati
LEASING
Non si tiene conto della parte del costo
eccedente Euro 3.615,20 per autovetture ed
autocaravan, Euro 774,69 per i motocicli e Euro
413,17 per i ciclomotori
NOLEGGIO
66
Regole retroattive per il 2006
Riduzione dal 50 al 30 della percorrenza
convenzionale di 15.000 km. annui
Benefit dipendente
Automezzi aziendali (lett. b) art. 164)
Deducibilità al 20 dei costi (invece
dellindeducibilità totale), sempre nei limiti
del costo di euro 18.076
Deducibilità al 30 dei costi (invece del 25),
sempre nei limiti del costo di euro 18.076
Professionisti
Uso promiscuo dipendente
Deducibilità al 65 dei costi (invece del limite
al fringe benefit)
Conferma deducibilità all80 dei costi (sempre
nei limiti del costo di euro 25.823)
Agenti di commercio
67
Regole retroattive per il 2006
Per la deducibilità al 65 del costi, è
necessaria la concessione in uso promiscuo per la
maggior parte del periodo dimposta anche per il
2006
Uso promiscuo dipendente
Deducibilità integrale fino al benefit tassato in
capo allamministratore, e del 20 per i costi
eccedenti
Uso promiscuo amministratore
68
Regole retroattive per il 2006
Co. 9 D.L. 81/07 non si agisce nel modello UNICO
2007, ma si deve operare una variazione in
diminuzione nel modello UNICO 2008 (Unico
relativo al periodo dimposta in corso al 27
giugno 2007)
Modalità di recupero dei costi non dedotti
1) Calcolare la deduzione spettante in base alle
nuove regole previste per il 2006
Operazioni da compiere
2) Determinare leccedenza deducibile rispetto a
quanto esposto in Unico 2007
3) Riportare leccedenza tra le variazioni in
diminuzione del modello Unico 2008 (sarò
probabile linserimento di un apposito rigo)
69
Autovettura Ricalcolo deduzione 2006 Esercizio 2007 e successivi
Imprese Deduzione 20 delle spese 2006, con costo massimo euro 18.076 per ammortamento e leasing (nel modello Unico 2007 nessuna deduzione operata) Deduzione 40 delle spese, con costo massimo euro 18.076 per ammortamento e leasing
Uso promiscuo ai dipendenti (per maggior parte periodo dimposta) Deduzione 65 di tutte le spese del 2006, senza limiti di costo. In Unico 2007 dedotti solo costi fini al benefit Deduzione 90 di tutte le spese, senza limiti di costo.
Agenti e rappresentanti Deduzione 80 costi auto, con limite massimo euro 25.823 per ammortamenti e leasing Deduzione 80 costi auto, con limite massimo euro 25.823 per ammortamenti e leasing
Professionisti Deduzione 30 delle spese 2006, con costo massimo euro 18.076 per ammortamento e leasing (nel modello Unico 2007 deduzione operata del 25) Deduzione 40 delle spese, con costo massimo euro 18.076 per ammortamento e leasing
Utilizzo esclusivo strumentale Deduzione 100 costi Deduzione 100 costi
70
Altre cose importanti
Ammortamenti anticipati
Resta confermata la preclusione prevista dal DL
n. 223/06
La rilevanza delle plus/minus solo per
autovetture acquistate dal 4 luglio 2006
Professionisti
La retroattività al 2006 aumenta il valore dei
beni strumentali non se ne dovrebbe tener conto
Studi di settore
71
RIGO RF15 Svalutazioni, minusvalenze
patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
non deducibili
Nel rigo RF15, colonna 2, vanno indicate le
svalutazioni delle partecipazioni non deducibili
in base agli artt. 94 e 101 del TUIR, nonché le
minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive
e perdite, diverse da quelle deducibili ai sensi
dellart. 101 del TUIR, e/o leccedenza di quelle
contabilizzate in misura superiore a quella
risultante dallapplicazione delle predette
disposizioni. Si ricorda che le minusvalenze
patrimoniali derivanti dalla destinazione dei
beni a finalità estranee allesercizio
dellimpresa sono indeducibili. In tale colonna
va indicato anche limporto delle minusvalenze,
realizzate, a norma dellart. 101 del TUIR, sulle
azioni, quote e strumenti finanziari similari
alle azioni che non possiedono i requisiti di cui
allart. 87 del TUIR fino a concorrenza
dellimporto non imponibile dei dividendi, ovvero
dei loro acconti, percepiti nei trentasei mesi
precedenti il realizzo, ai sensi. dell art. 109,
commi 3 bis e 3 ter del TUIR. Tali disposizioni
si applicano anche alle differenze negative tra i
ricavi dei beni di cui allart. 85, comma 1,
lett. c) e d), del TUIR e i relativi costi. Le
predette disposizioni si applicano alle azioni,
quote e strumenti finanziari similari alle azioni
acquisite nei trentasei mesi precedenti il
realizzo, sempre che soddisfino i requisiti per
lesenzione di cui alle lettere c) e d) del comma
1 dellart. 87 del TUIR. Le minusvalenze e le
differenze negative suddette vanno evidenziate in
colonna 1.
71
72
RIGO RF15 Svalutazioni, minusvalenze
patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
non deducibili
In colonna 2 di tale rigo vanno altresì indicate
qualora il contribuente non abbia ottemperato
allobbligo di comunicare allAgenzia delle
Entrate i dati e le notizie necessari al fine di
consentire laccertamento della conformità delle
operazioni di cessione con le disposizioni
dellart. 37-bis del D.P.R. n. 600 del 1973
le minusvalenze imputate al conto economico di
ammontare complessivo superiore a 5.000.000 di
euro, derivanti dalla cessione di partecipazioni
che costituiscono immobilizzazioni finanziarie
le minusvalenze e le differenze negative tra i
ricavi dei beni di cui allart. 85, comma 1,
lett. c) e d), del TUIR e i relativi costi, di
ammontare superiore a 50.000 euro, derivanti da
operazioni su azioni o altri titoli negoziati,
anche a seguito di più operazioni, in mercati
regolamentati italiani o esteri.
72
73
Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive
e perdite diverse non deducibili
  • La minusvalenza è deducibile, qualora sia
    conseguita a seguito di
  • Cessione a titolo oneroso di beni strumentali
  • Risarcimenti da assicurazioni per beni diversi da
    quelli che danno ricavo
  • Cessione a titolo oneroso di azienda, compreso il
    valore di avviamento

74
Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive
e perdite diverse non deducibili
  • Sono indeducibili le sopravvenienze passive e le
    perdite derivanti da
  • Destinazione dei beni a finalità estranee
    allesercizio dellimpresa
  • Ricavi o proventi / Perdite e oneri che non hanno
    concorso a formare il reddito in precedenti
    esercizi
  • Minusvalenze, ex art. 101 TUIR, relative a
    cessioni, fino a concorrenza dellimporto non
    imponibile dei dividendi, percepiti nei 36 mesi
    precedenti il realizzo

75
Svalutazioni riprese a tassazione
  • Lart. 4, comma 1, lett. d), D.Lgs. n.344/2003
    stabilisca che le svalutazioni delle
    partecipazioni
  • Tale disposizione si giustifica con lesigenza di
    evitare fenomeni di doppia imposizione.
  • Si ricorda che le svalutazioni per le quali
    continuano ad applicarsi i criteri di deduzione
    pro-quota di cui allart. 1, comma 1, lett. b),
    D.L. n. 209/2002, vanno considerate come
    integralmente dedotte nel periodo di imposta 2003.

riprese a tassazione nel periodo di imposta
in corso al 31 dicembre 2003 e nel precedente
sono deducibili se realizzate entro il secondo
periodo dimposta successivo a quello in corso al
31 dicembre 2003.
attenzione
76
RIGO RF16 Minusvalenze relative a partecipazioni
esenti
Nel rigo RF16 va indicata la quota
indeducibile delle minusvalenze realizzate,
relative a partecipazioni aventi i requisiti di
cui allart. 87, comma 1, del TUIR delle
minusvalenze realizzate relative alla cessione di
strumenti finanziari similari alle azioni di cui
allart. 44 del TUIR e dei contratti di
associazione in partecipazione e di
cointeressenza, allorché sia previsto un apporto
di capitale o misto ove sussistano i requisiti di
esenzione di cui sopra della differenza
negativa tra le somme o il valore normale dei
beni ricevuti a titolo di ripartizione del
capitale e delle riserve di capitale nelle
ipotesi di recesso o esclusione, riscatto delle
azioni, riduzione del capitale per esuberanza
ovvero liquidazione anche concorsuale di società
ed enti e il costo fiscalmente riconosciuto della
partecipazione, avente i requisiti di esenzione
di cui sopra. Per tali componenti negativi si
applica la disposizione dellart. 64, comma 1,
del TUIR, che ne prevede lindeducibilità in
misura pari al 60 per cento del loro ammontare.
76
77
RIGO RF17 Ammortamenti non deducibili in tutto o
in parte relativi a beni materiali e immateriali
e a beni gratuitamente devoluti
Nel rigo RF17 vanno indicate le quote di
ammortamento relative a beni materiali e
immateriali e a beni gratuitamente devolvibili,
di cui, rispettivamente, agli artt. 102, 103 e
104 del TUIR, eccedenti la misura fiscalmente
deducibile. In tale rigo va anche indicato
lammontare della quota di ammortamento
indeducibile, relativa alle plusvalenze iscritte
su beni patrimoniali, a decorrere dal periodo
dimposta 1997. Si ricorda che gli ammortamenti e
gli altri oneri relativi ad impianti di telefonia
dei veicoli utilizzati per il trasporto di merci
da parte delle imprese di autotrasporto sono
ammessi integralmente in deduzione limitatamente
ad un solo impianto per ciascun veicolo.
77
78
RIGO RF18 Spese di cui allart. 108 o di
competenza di altri esercizi
Nel rigo RF18, colonna 2, vanno indicate le spese
di cui allart. 108 e quelle di competenza di
altri esercizi ai sensi dellart. 109, comma 4,
del TUIR. In colonna 1, va evidenziato lintero
importo imputato a conto economico delle spese di
rappresentanza , di cui allart. 108, comma 2,
secondo periodo, del TUIR, come modificato dal
comma 33, lett. p), dellart. 1 della legge n.
244 del 2007 (vedere la voce Legge 24 dicembre
2007, n. 244 nelle Novità alla disciplina del
reddito dimpresa e di lavoro autonomo). Si
ricorda che ai sensi del suddetto comma 2
dellart. 108, tali spese sono deducibili nel
periodo dimposta di sostenimento se rispondenti
ai requisiti di inerenza e congruità che sono
stati definiti con il decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze del 19 novembre
2008. Ai sensi dellart. 1, comma 3, del Decreto
ministeriale sopra citato, per le imprese di
nuova costituzione, le spese di rappresentanza
sostenute nei periodi dimposta anteriori a
quello in cui sono conseguiti i primi ricavi,
possono essere portate in deduzione dal reddito
dello stesso periodo e di quello successivo in
tal caso occorre riportare limporto delle
suddette spese non deducibili nel presente
periodo dimposta nel quadro RS, rigo RS29.
78
79
RIGO RF19 spese di manutenzione, riparazione,
ammodernamento e trasformazione eccedenti la
quota deducibile
Nel rigo RF19 va indicato lammontare delle spese
di manutenzione, riparazione, ammodernamento e
trasformazione eccedente la quota deducibile a
norma dellart. 102, comma 6, del TUIR
leccedenza è deducibile per quote costanti nei
cinque esercizi successivi. Le quote delle
eccedenze pregresse imputabili al reddito
dellesercizio vanno indicate nel rigo RF38.
79
80
RIGO RF20 Svalutazione, accantonamenti non
deducibili in tutto o in parte
Nel rigo RF20, colonna 1, va indicato limporto
degli accantonamenti di quiescenza e previdenza
imputato al conto economico eccedente la quota
deducibile ai sensi dellart. 105 del TUIR. In
colonna 2 va indicata leccedenza delle
svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti
per rischi su crediti imputati al conto economico
rispetto allimporto deducibile ai sensi
dellart. 106 del TUIR. In colonna 3 va indicato
limporto degli altri accantonamenti imputati al
conto economico non deducibili in tutto o in
parte ai sensi dellart. 107 del TUIR, nonché la
somma degli importi evidenziati nelle colonne 1 e
2.
80
81
RIGO RF21 Spese ad altri componenti negativi
eccedenti la quota deducibile
Nel rigo RF21 va indicata, ai sensi dellart.
109, comma 5, lammontare delle spese ed altri
componenti negativi afferenti indistintamente
lattività o i beni produttivi di proventi
computabili e lattività o i beni produttivi di
proventi non computabili, in quanto esenti, nella
determinazione del reddito, che eccede la parte
deducibile corrispondente al rapporto tra
lammontare dei ricavi e altri proventi che
concorrono a formare il reddito dimpresa o che
non vi concorrono in quanto esclusi e lammontare
complessivo di tutti i ricavi e proventi. Ai fini
di detto rapporto non rilevano le plusvalenze
esenti di cui allart. 87 del TUIR.
81
82
RIGO RF22 Differenze su cambi
Nel rigo RF22 vanno indicate le perdite su cambi
imputate al conto economico derivanti dalla
valutazione dei crediti e dei debiti, anche sotto
forma di obbligazioni, in valuta estera secondo
il cambio alla data di chiusura dellesercizio,
qualora il rischio di cambio non sia coperto da
contratti di copertura anche essi valutati in
modo coerente secondo il cambio di chiusura
dellesercizio (v. art. 110, comma 3 del TUIR).
In tale rigo va altresì indicata, allatto del
realizzo, il maggior utile o la minor perdita
derivante dalla divergenza tra il valore civile e
quello fiscale.
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RIGO RF23 Componenti negativi per operazioni con
soggetti residenti in Stati o territori con
regime fiscale privilegiato
Nel rigo RF23 vanno indicate le spese e gli altri
componenti negativi derivanti da operazioni
intercorse con soggetti domiciliati fiscalmente
in Stati o territori extracomunitari con regime
fiscale privilegiato, di cui allart. 110, comma
10 e12 bis del TUIR per le quali, per effetto
dellesclusione di cui allart. 110, comma 11,
del TUIR, non opera lindeducibilità prevista dai
commi 10 e 12 bis del medesimo articolo.
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RIGO RF24 Altre variazioni in aumento
Nel rigo RF24, vanno indicate le variazioni in
aumento diverse da quelle sopra elencate. Ogni
voce è identificata da un codice, da indicare nel
campo immediatamente precedente quello che
accoglie limporto. In particolare, vanno
indicati con il codice 1, il 40 per cento dei
dividendi imputati per competenza negli esercizi
precedenti ed incassati nel periodo di imposta
oggetto della presente dichiarazione codice 2,
la quota di reddito delle piccole e medie imprese
destinata a investimenti ambientali, di cui
allart. 6 della legge n. 388 del 2000, che non
ha concorso nei due periodi dimposta precedenti
a formare il reddito imponibile ai fini delle
imposte sul reddito, qualora i beni oggetto di
tali investimenti siano stati ceduti nel presente
periodo dimposta codice 3, le spese di vitto
e alloggio sostenute per le trasferte effettuate
fuori dal territorio comunale dai lavoratori
dipendenti e assimilati, per la parte eccedente i
limiti stabiliti dallart. 95, comma 3 del
TUIR codice 4, lammontare non deducibile dei
canoni di locazione, anche finanziaria, e delle
spese relative al funzionamento di strutture
recettive (art. 95, comma 2, del TUIR) codice
5, il valore normale dei beni destinati al
consumo personale o familiare dellimprenditore o
destinati a finalità estranee allesercizio
dellimpresa
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RIGO RF24 Altre variazioni in aumento
codice 6, lammontare delle eventuali
svalutazioni imputate al conto economico delle
partecipazioni in società di tipo personale o in
GEIE Gruppo europeo di interesse economico
residenti nel territorio dello Stato ovvero non
residenti ma con stabile organizzazione codice
7, i redditi imputati da trust trasparenti o
misti codice 9, i contribuenti che nel periodo
dimposta successivo intendono avvalersi del
regime dei minimi (art. 1, commi da 96 a 117
della legge n. 244 del 2007) devono indicare, per
la parte eccedente lammontare di cinquemila
euro, la somma algebrica dei componenti positivi
e negativi di reddito relativi ad esercizi
precedenti a quello da cui ha effetto il nuovo
regime, ove sia di segno positivo, la cui
tassazione o deduzione è stata rinviata in
conformità alle disposizioni del TUIR codice
10, lammontare della differenza positiva
risultante dal realizzo entro la fine del terzo
periodo dimposta successivo a quello di
esercizio dellopzione di cui allart. 1, comma
48, della legge 24 dicembre 2007, n. 244
(finanziaria 2008), dei beni oggetto di
riallineamento ai sensi dellart. 2, comma 2, del
decreto del Ministro dellEconomia e delle
Finanze 3 marzo 2008 (si veda la voce Legge 24
dicembre 2007, n. 244 (finanziaria 2008) nelle
Novità alla disciplina del reddito dimpresa e
di lavoro autonomo) codice 99, le altre
variazioni in aumento non espressamente elencate
nel quadro Nella colonna 19, del rigo RF24 va
indicato il totale degli importi indicati nelle
colonne 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16 e 18 del
medesimo rigo.
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RIGO RF25 Totale delle variazioni in aumento
Nel rigo RF25 va indicato il totale delle
variazioni in aumento, risultante dalla somma
degli importi indicati nei righi da RF5 a RF24.
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VARIAZIONI IN DIMINUZIONE
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RIGO RF26 Plusvalenze patrimoniali e
sopravvenienze attive da acquisire a tassazione
in quote costanti
La scelta per il differimento della tassazione e
per il numero di quote costanti va effettuata
nella dichiarazione dei redditi relativa
allesercizio in cui le plusvalenze sono state
realizzate o le sopravvenienze attive sono state
conseguite, compilando il prospetto delle
Plusvalenze e sopravvenienze attive contenuto
nel quadro RS. In tal caso, occorre apportare una
variazione in diminuzione, da indicare nel rigo
RF26, colonna 1 e/o colonna 2, per lintero
ammontare delle plusvalenze patrimoniali e delle
sopravvenienze attive da rateizzare, indicate nel
rigo RS2 del predetto prospetto, ed una
variazione in aumento, da indicare nel rigo RF5,
per lammontare della quota costante evidenziata
nel rigo RS3 del prospetto stesso.
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Si rinvia, anche, al commento del rigo RF5
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RIGO RF27 Contributi o liberalità costituenti
sopravvenienze attive da acquisire a tassazione
in quote costanti nellesercizio in cui sono
incassate e nei successivi
Lammontare dei proventi che si intende
rateizzare, evidenziato nel rigo RS4 del predetto
prospetto, va indicato nel rigo RF27 e quello
della quota costante, evidenziata nel rigo RS5
del prospetto stesso, va indicato nel rigo RF6
unitamente alle quote costanti, imputabili al
reddito dellesercizio, dei proventi conseguiti a
titolo di contributo o di liberalità oggetto di
rateazione nei precedenti periodi dimposta.
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Si rinvia, anche, al commento del rigo RF6
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RIGO RF28Utili distribuiti dalle società di cui
al rigo RF42 colonna 1
Qualora limpresa abbia percepito e
contabilizzato utili relativi alla partecipazione
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