Title: Darwin
1Darwins Dangerous Idea
- Le Teorie Evoluzionistiche
2Why Evolution?
- Evolution gives an explanation as to how we
(humans and other organisms) are here on Earth
3Why Evolution?
- However, in principle, the factual state of the
universe, whatever it may be, cannot teach us how
we should live or what our lives should mean.
-Stephen Gould, Harvard University
4È stimato che oggi sulla terra sono presenti da
10106 a 100106 specie viventi
5Le teorie evolutive prima di Darwin
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- Le specie viventi si trasformano nel tempo
- Nel 1700 lo studio dei fossili dimostrava
lesistenza di antichi organismi talvolta molto
diversi da quelli attuali, suggerendo che le
specie viventi si trasformano nel tempo.
- Il naturalista Georges-Louis Buffon (1707-1788)
avanzò lipotesi che i viventi si fossero
originati da un esiguo numero di antichissimi
antenati.
6Le teorie evolutive prima di Darwin
- Il naturalista inglese Erasmus Darwin
(1731-1802), nonno di Charles Darwin, era tra
coloro che sostenevano che le specie viventi si
trasformano nel tempo e che tali cambiamenti,
testimoniati dai fossili, sono il risultato
dellinterazione delle popolazioni con
lambiente.
7Levoluzionismo secondo Lamarck
- Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) formulò una
teoria sullevoluzione coerente e sistematica,
secondo la quale le specie si evolvono tramite
linterazione con lambiente.
8Levoluzionismo secondo Lamarck
- TRASFORMAZIONE DELLE SPECIE
- I viventi sono caratterizzati da unintrinseca
capacità di trasformarsi, modificando gli organi
destinati a far fronte ai bisogni fondamentali
della vita - INFLUENZE DELLAMBIENTE
- I fattori ambientali interagiscono con tale
capacità di trasformarsi - a) lente modificazioni ambientale creano nuovi
bisogni - b) gli organi si trasformano gradualmente
adattandosi allambiente stesso
9I caratteri acquisiti
- Il punto debole della teoria risiedeva nella
convinzione che le caratteristiche acquisite in
tal modo fossero trasmissibili alla progenie.
10Cuvier e le teorie del catastrofismo
- Georges Cuvier (1760-1832), fondatore della degli
studi di paleontologia dei vertebrati, spiegava
la scomparsa di specie presenti un tempo sulla
Terra attraverso la teoria del catastrofismo.
11Le basi del pensiero evoluzionistico di Darwin
- Gli studi del geologo scozzese Charles Lyell
(1797-1875) fornirono le basi per il pensiero
evoluzionistico infatti, Lyell nel suo
Principles of Geology - si oppose alla teoria del catastrofismo
- affermò che i lenti e costanti cambiamenti nella
storia della Terra sono causati da forze naturali
che operano in tempi molto lunghi. - Principio dellAttualismo
12Charles Darwin
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- Nel suo viaggio intorno al mondo Darwin gettò le
basi della sua teoria dellevoluzione
- Charles Darwin nacque nel 1809 in Inghilterra
iniziò gli studi di medicina e poi di teologia,
ma la sua vera passione erano le scienze naturali.
13Il viaggio con il Beagle
- Durante il suo viaggio durato cinque anni
(1831-1836) sul brigantino inglese Beagle, Darwin
osservò le somiglianze tra organismi viventi e
fossili e la diversità della vita sulle isole
Galápagos.
14Dalla pratica alla teoria
0
- Le osservazioni che Darwin fece durante il suo
viaggio sul Beagle lo aiutarono a elaborare la
sua teoria sullevoluzione. - Quando fece ritorno in Gran Bretagna, scrisse un
saggio in cui descriveva i principi della sua
teoria dellevoluzione, parlando di discendenza
con modificazioni. - Darwin si rese conto dellunità tra le specie,
secondo cui tutti i viventi sono correlati tra
loro attraverso un comune progenitore di qualche
specie sconosciuta, vissuto in epoca remota.
15A.R.WALLACE
- Lavora nellarcipelago malese
- Giunge indipendentemente e contemporaneamente
alle stesse conclusioni di Darwin riguardo
allevoluzione per selezione naturale - Scrive a Darwin comunicandogli le sue
osservazioni ed ipotesi - Darwin decide di pubblicare i dati di Wallace
assieme ai suoi
16Unopera fondamentale
- Prevedendo le polemiche che le sue idee avrebbero
potuto suscitare, Darwin preferì ritardare la
pubblicazione del suo libro. - Alfred Wallace, un altro naturalista inglese,
concepì una teoria identica a quella di Darwin,
che venne presentata nel 1858, citando il
precedente saggio di Darwin. - Darwin nel 1859 pubblicò il volume Sullorigine
delle specie mediante selezione naturale, che
divenne un caposaldo delle scienze naturali.
17LEVOLUZIONE avviene in due fasi
- Insorgenza della variabilità
- Selezione da parte dellambiente dei fenotipi
migliori
18Insorgenza della variabilità
0
- Secondo Darwin la selezione naturale è alla base
dei meccanismi dellevoluzione - Darwin osservò che gli organismi di tutte le
specie - hanno la tendenza a produrre prole in eccesso,
con un numero di individui superiore a quello che
lambiente può sostenere (superfecondità) - La prole è variabile nelle sue caratteristiche
individuali - Almeno qualcuna di tali variazioni può essere
ereditata (trasmessa da una generazione a quella
successiva).
19La selezione naturale
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- Darwin osservò che la sopravvivenza dipende
almeno in parte dalle caratteristiche ereditate
dai genitori. - Allinterno di una popolazione diversificata, gli
individui dotati di tratti ereditari che
permettono di adattarsi meglio allambiente,
hanno maggiore probabilità di sopravvivere e
riprodursi. - Secondo Darwin, in seguito alla selezione
naturale le caratteristiche vantaggiose saranno
rappresentate sempre più frequentemente nelle
generazioni successive, mentre quelle sfavorevoli
lo saranno sempre meno.
20Selezione dei fenotipi migliori
- ...Gli organismi, uomo compreso, vivono in un
ambiente piuttosto ostile quelli più adatti,
rispetto a date condizioni (...) - hanno maggiori probabilità di sopravvivere, di
riprodursi e di trasmettere ai discendenti quei
caratteri che li rendono più idonei. Così la
specie si modifica nel corso delle generazioni e
va adattandosi a condizioni nuove che
insorgono...
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- La selezione artificiale
- Darwin trovò prove convincenti a sostegno delle
sue teorie osservando i risultati della selezione
artificiale, cioè la coltivazione e lallevamento
selettivi di piante e animali.
22Evoluzione, processo inevitabile
- In sostanza, i membri delle generazioni
successive si saranno in qualche modo evoluti
rispetto alla generazione precedente, e saranno
meglio adattati allambiente in cui la selezione
è avvenuta. Come verificato da Darwin, questo è
un inevitabile processo che semplicemente deve
accadere, se si verificano certe condizioni. - Si tratta dellalgoritmo evolutivo se
esistono variazione, eredità e selezione, si
dovrà poi ottenere evoluzione.
23FAUTORI DEL CASO
- Secondo Stephen Gould, levoluzione è così
caotica che quasi tutti i suoi frutti sono
condizionati dal caso.
- Ne risulta che il processo evolutivo è
completamente passivo e privo di qualunque forma
di finalismo, cioè dellintenzione conscia di
conseguire determinati obiettivi. I fattori che
condizionano e determinano il processo selettivo
sono - il potenziale riproduttivo della specie,
- la sua variabilità biologica,
- le mutazioni genetiche
- la variabilità ambientale
24The Selfish Gene (1976) Il Gene Egoista
I veri protagonisti dellevoluzione sono i geni,
replicatori egoisti.
Dawkins fa un'ulteriore passo avanti e considera
i geni stessi come il centro focale della
selezione naturale. I corpi diventano mere
"macchine di sopravvivenza", residenze temporanee
per geni impegnati in una lotta più che
metaforica per produrre altre copie di se stessi
in future generazioni.
Gli attuali esseri viventi? Sono macchine da
sopravvivenza, progettate da colonie di geni. E i
geni ricordano i rematori di una barca in gara
con altre imbarcazioni. Quando poi la barca
affonda, loro si sono già allontanati, per andare
a remare su altre barche. In altre parole i
corpi muoiono, ma i geni sopravvivono con la
riproduzione e vanno a progettare nuovi corpi. E
proprio questa "smania dimmortalità" dei geni a
far mutare le specie.
25The Selfish Gene (1976) Il Gene Egoista
I geni, ad ogni generazione, passano il setaccio
della selezione naturale. E nel corso dei
millenni ne sopravvive solo un élite un fiume
della vita che, mutando in modo non-guidato
(random), viene risparmiato perché più adatto in
senso evoluzionistico-darwiniano.
Il flusso è indiretto nessun elemento
esistenziale entra in gioco nel processo di
copiatura e replicazione di generazione in
generazione. Solo le variazioni non-guidate
consentono la lotteria genetica di chi sopravvive
perché trovato dalla selezione più adatto al
contesto ambientale in senso lato.
26TEORIA DEI REPLICATORI EGOISTI
- Un replicatore è qualsiasi cosa di cui vengano
prodotte delle copie. - I geni (DNA) sono replicatori biologici.
- La vita si evolve darwinianamente attraverso la
- sopravvivenza differenziale
- di entità che si replicano
27CO-EVOLUZIONE GENI CULTURA
- Il rapporto geni-ambiente è importante, ma la
cultura ha altrettanto peso. A sostenerlo sono i
coevoluzionisti, che fanno notare come anche
molte specie animali sappiano tramandare per
apprendimento usi e scoperte di strumenti
rudimentali.
28Co-evoluzione
- Co-evoluzione fra
- Preda e predatore
- Ospite e parassita
- Maschi e femmine
- Fonte di continua innovazione evolutiva
- Il virus dellinfluenza
- La resistenza agli antibiotici
- Selezione sessuale
29Co-evoluzione estrema simbiosi
- Una specie diventa essenziale per la vita
dellaltra - Funghi - radici degli alberi
- Piante fiorite - insetti
- Origini degli organismi multi-cellulari U(L.
Margulis) - Incorporazione dei mitocondri e di altri
organelle - Simbiosi come generatore di complessità
30Universalità dei rapporti cooperativi
intraspecifici
- Ogni animale sessuato ha rapporti con altri
animali della stessa specie - Per accopiarsi
- Per escludere i competitori
- Comportamenti cooperativi
- Comportamento da stormo
- Comportamenti altruisti
31Definizione di un comportamento altruista
- In termini biologici un comportamento altruista è
un comportamento che riduce la probabilità di
riproduzione dellorganismo, aumentando la
probabilità di riproduzione di altri organismi,
con le quali può avere, o non avere, rapporti di
parentela
32The Future of Evolution