Title: Il capolavoro del santo
1"Il capolavoro del santo"
2È frequenteil fatto che, entrando nel parlatorio
o nei lunghi corridoi dun convento,di recente o
di antica fondazione,si veda sulle pareti la
figura del fondatore, spesse volte santo,con la
regola in mano.
3Chi sta nel mondo, entra, guardae non capisceo
comprende poco.
4Nella maggior parte delle persone un santo
riscuote sempre simpatia,anche fra gli atei.Ma
la gente ama immaginarseloo nelle estasidella
contemplazioneo confuso tra il popolo che
beneficao in quei fattiche passano di boccain
bocca e che circondano quasi sempre la figuradi
un santo.
5Fatterelli minuti,alle volte, eternatinel tempo
da una frase, da un gesto, che nessun uomo
avrebbe dettoo fatto se non quel santo, perché
guidato da Dio, gesto in cui è palese
linconfondibile incontro fra il divino e
lumano,che dà una nota nuova,e alle volte
rivoluzionaria, nel vivere noiosoe sempre
ugualedel mondo.
6Ma il santo fondatore non è solo questo.
7Il fondatoreè un uomo che ha fatto quanto Dio
voleva,che sè sforzato con un donosempre più
totalee più largo di sé a Dio desser
perfettocome il Padre.
8Il santo è, in realtà, un piccolo padre e la
santa è una piccola madre, perché Dio è Amore ed
essere ripieni di Dio significa diventar
partecipi della divina fecondità dellAmore.
9Si comprende bene un fondatorese si guarda ciò
che egliha fatto.
10(No Transcript)
11Il piccoloo grande greggeche lha seguito,che
egli ha ordinato in famiglia,con le leggi
eternedel Vangelo,sentite risonarecon novella
e attuale forza dallo Spirito Santonel suo
spirito,è la più importante opera del santo
rappresenta ciò che per una madreè il figlio, il
suo figlio.
12Quando il fondatore crede finitalopera di Dio,
abbandonato in Lui,come uno strumentonelle mani
dun artista, stende le linee essenziali della
sua operae scrive una regola.Lo deve faree lo
vuole farecon la forza con la quale una madre
diceQuesto è il mio bambino e non un altro.
13Nel bimbo la madreè ripagata di tutto il suo
patire ed egli èil più vivo ricordodelle sue
gioie e dellamoreche lha legata al padre. Ha
una determinata fisionomia,un suo carattere,un
suo sangue.
14Il santo ama Diocon un amore che dista
dallamore umanodi quanto il cielodalla terrae
questamore gli dà piccoli ed immensi dolori,
piccoli e ineffabili gaudi nel Dio delle
beatitudini.
15Ma gioie e dolorinon sonofine a sé stessisono
mezzi perché la Chiesa abbia una nuova opera di
Dio,dove il Signore delinea una data
fisionomiacon caratteristiche inconfondibili,dov
e immetteun sangue divino,che è il particolare
spirito che la informa e di cui parte
dellumanitàin quellepocadeve essere
beneficata.
16La regola attesta, spiega, fissa, mantiene tutto
questoe perché lo fa è il capolavoro del santo.
17Grazie, Chiara. Sei sempre con noi nel santo
viaggio.
18Testo tratto da Scritti Spirituali\1 di Chiara
Lubich Immagini tratte dal Web Elaborato da
Anna Lollo eDon Placido DOmina