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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva Author: S.P.I.S.L.L. Last modified by: USR Created Date: 11/7/2002 9:35:52 AM Document presentation format: Presentazione su schermo ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
SORVEGLIANZA SANITARIA
Definizione
Quando si applica
Come si applica
2
Sorveglianza sanitaria
Definizione
E il controllo sanitario dei lavoratori in
funzione dei rischi specifici presenti in
ambiente di lavoro (art. 3 D.Lgs. 626/94)
Specificità
La sorveglianza sanitaria è un approccio
medico-lavoratore di tipo esclusivamente
preventivo
3
Quando si applica la sorveglianza sanitaria?
Nei casi previsti dalla normativa vigente (art.
16 D.Lgs.626/94)
D.P.R. n 303/56 ? art. 33 con relativa
tabella allegata (sostanze e preparati nocivi)
D.P.R. n 1124/65? esposti a silicosi e
asbestosi
D.P.R. n962/82 ? esposti a cloruro di vinile
monomero
Circ. n5/89 ? esposti a gas anestetici

D.Lgs. n 277/91 ? esposti a piombo, amianto e
rumore
D.Lgs. 77/92 ? esposti ad ammine
aromatiche
abrogata
4
Quando si applica la sorveglianza sanitaria?
Nei casi previsti dalla normativa vigente (art.
16 D.Lgs.626/94)
D.Lgs. 626/94? attuazione delle direttive CEE
riguardanti il miglioramento della sicurezza e
della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro
sorveglianza sanitaria per esposti a
videoterminale, movimentazione carichi, agenti
cancerogeni e biologici
D.Lgs 230/95? sorveglianza sanitaria per
lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti
D.Lgs. 532/99? lavoro notturno
D.Lgs. n 25/02? integra il D.Lgs 626/94,
abroga alcune parti di legge, estende la
valutazione del rischio a tutti gli agenti
chimici
5
SORVEGLIANZA SANITARIA
Il controllo sanitario dei lavoratori è a cura
del medico competente e si effettua attraverso
? accertamenti preventivi per constatare
lassenza di controindicazioni al
lavoro
? accertamenti periodici controllo dello
stato di salute dei lavoratori
?
Giudizio di idoneità alla mansione specifica
6
Vincent van Gogh Cafe ad Arles
7
Rischi lavorativi presenti negli ambienti di
lavoro
- rischio da agenti fisici
- rischio da agenti chimici
- rischio da agenti biologici
8
Rischi lavorativi da agenti fisici
- esposizione a radiazioni ionizzanti
- esposizione a radiazioni non ionizzanti
- movimentazione manuale dei carichi
- esposizione al rumore
- microclima
- esposizione al videoterminale
9
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Microclima deve essere adeguato al tipo di
lavoro (art. 11 del DPR 303/56).
Non implica lobbligo di sorveglianza sanitaria
considerando che, in linea di massima,
allinterno della scuola esistono lavori di tipo
sedentario. E un obbligo del datore di lavoro
adeguare il microclima al tipo di attività
lavorativa.
10
agenti fisici
Microclima
La normativa sul lavoro non indica dei parametri
per verificare se il microclima è adeguato. Viene
utilizzata a questo scopo la norma ISO 7730
(1988) per un lavoro sedentario si utilizza il
Voto Medio Previsto o la Percentuale di
Insoddisfatti.
11
agenti fisici
Microclima
Deve essere valutato il confort termico,
definito come stato di benessere psicofisico
dellindividuo per lambiente in cui vive e
lavora.
Vengono presi in considerazione valori di
temperatura dellaria, ventilazione, temperatura
radiante media, umidità relativa, consumo
energetico (MET), resistenza termica
dellabbigliamento (clothling)
12
agenti fisici
Microclima
Il VMP (Voto Medio Previsto), a cui corrisponde
una di insoddisfatti, va da 3 a 3 3 gt
molto caldo 2 gt caldo 1 gt leggermente caldo
(tiepido) 0 gt confortevole (5 di
insoddisfatti) -1 gt leggermente freddo
(fresco) -2 gt freddo -3 gt molto freddo
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agenti fisici
Rumore TITOLO V-bis - PROTEZIONE DA AGENTI
FISICI (Il decreto legislativo n. 195/2006 è
stato inserito nel Titolo V-bis del D.Lgs. 626/94)
  • Precedente normativa (D.Lgs 277/91) prevedeva
    lapplicazione graduale di provvedimenti a
    seconda del LEP, D raggiunto
  • 80 dBA informazione formazione
  • 85 dBA sorveglianza sanitaria fornitura DPI
  • 90 dBA segnaletica, accesso limitato, obbligo DPI

14
agenti fisici
Rumore TITOLO V-bis - PROTEZIONE DA AGENTI
FISICI (Il decreto legislativo n. 195/2006 è
stato inserito nel Titolo V-bis del D.Lgs. 626/94)
  • Attualmente
  • valori inferiori di azione LEX,8h 80 dB(A) e
    ppeak 112 Pa (135 dB(C)
  • valori superiori di azione LEX,8h 85 dB(A) e
    ppeak 140 Pa (137 dB(C)
  • valori limite di esposizione LEX,8h 87 dB(A) e
    ppeak 200 Pa (140 dB(C)

15
agenti fisici
Rumore TITOLO V-bis - PROTEZIONE DA AGENTI
FISICI (Il decreto legislativo n. 195/2006 è
stato inserito nel Titolo V-bis del D.Lgs. 626/94)
DPI Il datore di lavoro li mette a disposizione
per valori LEX 80 dB fa il possibile perché
vengano indossati per valori di LEX 83 dB
Formazione e informazione Diventa obbligatoria
per valori LEX 80 dB
Sorveglianza sanitaria Per valori LEX 80 dB solo
a richiesta dei lavoratori obbligatoria per
valori LEX 83 dB
16
agenti fisici
Rumore il D.Lgs 626/94 prevede, quindi, la
sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a
valori 83 dB di livello equivalente.
Nelle scuole la valutazione dei rischi dovrà
prevedere se alcuni laboratori sono in possesso
di strumenti o macchinari particolarmente
rumorosi.
Se si dovesse prevedere un valore di livello
equivalente che si avvicina a quello indicato è
necessario eseguire un controllo fonometrico.
17
agenti fisici
Lesposizione al rumore prevede la comparsa
di - danni uditivi - danni extra-uditivi
La malattia professionale più frequente
determinata dal rumore è lipoacusia da rumore,
tuttora la più frequente tecnopatia irreversibile.
18
Ipoacusia da rumore in
19
agenti fisici
Rumore extra-lavorativo
In ambito extra-lavorativo i livelli di rumore
sono indicati nellallegato 3 del DPCM
01.03.1991 Classi di destinazione duso ore
6-22 ore 22-6 Aree particolarmente protette 50
dBA 40 dBA Aree prevalentemente residenziali 55
dBA 45 dBA Aree di tipo misto 60 dBA 50
dBA Aree di intensa attività umana 65 dBA 55
dBA Aree prevalentemente industriali 70 dBA 60
dBA Aree esclusivamente industriali 70 dBA 70 dBA
20
agenti fisici
Esposizione a radiazioni non ionizzanti
Non è tuttora previsto dalla normativa un limite
di esposizione per lavoratori esposti a questo
rischio.
21
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Radiazioni ionizzanti D.Lgs. 230/95 Rischio non
presente nelle scuole
Lunità di misura degli effetti delle radiazioni
ionizzanti è il sievert (Sv). Viene misurata la
dose equivalente che si ottiene moltiplicando la
dose assorbita per un fattore di ponderazione che
dipende dal tipo di radiazione. 1 Sv 100 Rem
22
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Radiazioni ionizzanti D.Lgs. 230/95
Sindrome da panirradiazione Gray unità di
misura dose assorbita sopravvivenza
impossibile gt 5-6 Gy sopravvivenza possibile
2-4,5 Gy sopravvivenza probabile 1-2
Gy sopravvivenza virtualmente sicura lt 1 Gy
Sindromi da radiazione acuta localizzata gonadi
maschi 0,5 - 2,5 Gy sterilità temporanea gt 4
Gy sterilità permanente ovaie 1,5 - 2 Gy
sterilità temporanea 3 - 8 Gy sterilità
permanente occhio 1- 4 Gy cataratta (sia per
esposizione cronica che
acuta)
23
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Radiazioni ionizzanti D.Lgs. 230/95
Sono previsti due livelli di esposizione - zona
sorvegliata lavoratori esposti a dosi comprese
tra 1 e 6 m Sv anno. Visite annuali del M.C. -
zona controllata lavoratori esposti a oltre 6 m
Sv anno. Visite semestrali del M.A.
24
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Movimentazione manuale dei carichi (D.Lgs.
626/94) nelle scuole la MMC esiste e deve essere
valutata.
La mansione di collaboratore scolastico prevede
il sollevamento e/o lo spostamento di pesi ma non
dovrebbe essere di entità tale da richiedere una
sorveglianza sanitaria. E sicuramente
obbligatoria linformazione e formazione dei
lavoratori.
E necessario tenere in considerazione lavoratori
affetti da particolari patologie se non è
prevista la sorveglianza sanitaria, lidoneità
alla mansione può essere valutata del collegio
medico (legge 300/70).
Valutazione del rischio MMC secondo NIOSH
25
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Videoterminali (D.Lgs. 626/94) nelle scuole,
anche per questo rischio, è necessaria una
valutazione.
La mansione amministrativa prevede luso dei VDT
ma ciò non è sufficiente per stabilire se esiste
un rischio tale da prevedere la sorveglianza
sanitaria.
Viene considerato videoterminalista il lavoratore
addetto al VDT per oltre 20 ore settimanali. Tale
riconoscimento implica mettere a norma -
postazione lavorativa - illuminazione - pause e
organizzazione del lavoro - sorveglianza
sanitaria.
26
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Videoterminali
E stato possibile evidenziare, nei numerosi
studi effettuati, che lesposizione al VDT può
determinare - affaticamento visivo - disturbi
muscolo-scheletrici - stress psicologico
non è dimostrabile che possa determinare -
disturbi connessi esposizione a
radiazioni (ionizzanti o non ionizzanti) -
opacizzazione del cristallino (cataratta) -
deficit di rifrazione - disturbi di motilità
oculare
27
Rischi lavorativi da agenti fisici in ambiente
scolastico
Videoterminali
Quando è prevista dalla valutazione dei rischi,
la sorveglianza sanitaria viene applicata dal
medico competente. Sono previste visite mediche
periodiche almeno ogni due anni qualora il
lavoratore - abbia più di 50 anni oppure - non
presenti difetti di rifrazione importanti
Sono previste visite mediche periodiche almeno
ogni cinque anni qualora il lavoratore - abbia
meno di 50 anni oppure - presenti difetti di
rifrazione importanti
28
Rischio da agenti chimici esempi
Intossicazione da composti inorganici -
piombo - arsenico - mercurio - cadmio
Intossicazione da composti organici -
idrocarburi alifatici (metano, etano) -
idrocarburi aromatici (benzene) - idrocarburi
alogenati (tetracloruro di C)
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Rischi lavorativi da agenti chimici in ambiente
scolastico
D.Lgs 626/94
Può essere presente qualora la scuola sia dotata
di laboratorio. E indispensabile, anche in
questo caso, valutarne il rischio.
La valutazione del rischio (art. 72-quater) deve
essere fatta per gradi e deve portare alla
definizione qualitativa del rischio chimico, se
presente, in moderato o superiore al moderato.
Ecco uno schema di come si può precedere per la
valutazione del rischio chimico.
30
Identificazione dei pericoli (lista sostanze,
frasi R...
Valutazione preliminare dei rischi - proprietà
pericolose - quantità e modalità duso - misure
di prevenzione adottate - livelli di esposizione
Rischio moderato (art. 72 quater, comma 5)
Valutazione approfondita del rischio. È risultato
un rischio basso?
Rischio moderato (art. 72 quater, comma 5)
si
no
Rischio superiore a quello moderato. Si
applicano - misure specifiche - misure di
emergenza - sorveglianza sanitaria - cartelle
sanitarie e di rischio
31
Rischio da agenti biologici
- esposizione a batteri
- esposizione a virus
- esposizione a parassiti
Esistono quattro gruppi di agenti biologici,
classificati in base alla loro pericolosità.
32
Classe 2
Escherichia coli (ad eccezione dei ceppi non
patogeni)
Classe 3
Virus dell'epatite B 3()
V,D
Classe 4
Virus Ebola 4
33
VACCINAZIONE
In ambiente di lavoro distinguiamo
Vaccinazioni obbligatorie
- antitubercolare
- antitetanica
Vaccinazioni raccomandate
- antiepatite B
- antinfluenzale
- antivaricella
- antimorbillo
- antiparotite
- antirosolia
- antiepatite A
34
Agenti cancerogeni e/o mutageni
I lavoratori che, anche potenzialmente, possono
venire a contatto con sostanze cancerogene o
mutagene presenti nellambiente di lavoro devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
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Agenti cancerogeni
Sono considerate cancerogene ai sensi del Titolo
VII del D.Lgs. 626/94 quelle sostanze presenti
in ambiente di lavoro che, sicuramente o
probabilmente, possono provocare cancro
nelluomo. In ambiente di lavoro la loro presenza
è evidenziata dal seguente simbolo
Molto tossico
e dalla seguente frase di rischio
R45 può provocare il cancro R49 può provocare
il cancro per inalazione
36
Agenti mutageni
Sono mutagene quelle sostanze in grado di
alterare il nostro patrimonio genetico. In
ambiente di lavoro vengono evidenziate nel
seguente modo
Mutageni di categoria 1
Tossico Frase di rischio R46
Mutageni di categoria 2
Nocivo Frase di rischio R 46
37
Sostanze cancerogene
Elenco sostanze cancerogene CE fino al 28
aggiornamento - categoria 1 e 2 di
cancerogenicità / mutagenicità
Elenco sostanze mutagene CE fino al 28
aggiornamento - categoria 3 di cancerogenicità /
mutagenicità
38
Sorveglianza sanitaria
A chi è rivolta? - solo ai lavoratori
professionalmente esposti
Protocollo sanitario
Categorie di lavoratori che devono essere
esclusi dallesposizione - lavori interinali (DM
31.05.99) - lavoratrici in gravidanza e
puerperio (DL 151/2001) - minori (DL
262/2000)
39
Malattie nei lavoratori di concetto
Sono patologie che possono essere parzialmente
causate o aggravate da condizioni di lavoro
svavorevoli
Hanno una genesi multifattoriale - chimica -
fisica - biologica - organizzativa -
psicosociale
40
Malattie nei lavoratori di concetto
Sindrome delledificio malato
Ha una genesi multifattoriale - chimica -
fisica - biologica - organizzativa -
psicosociale
Può determinare - irritazione agli occhi, gola,
naso e vie aeree - reazioni cutanee - cefalea,
nausea, vertigini
41
Malattie nei lavoratori di concetto
Sindrome delledificio malato
Colpisce più frequentemente - le donne - chi
lavora in ambienti muniti di aria condizionata
rispetto a quelli che hanno una ventilazione
naturale - chi lavora in ambienti a microclima
più caldo - chi percepisce lambiente di lavoro
come sfavorevole - chi è insoddisfatto del
proprio lavoro
Lallontanamento dallambiente di lavoro si
associa a unattenuazione o scomparsa dei sintomi
42
Malattie nei lavoratori di concetto
Burnout
Colpisce operatori di servizi pubblici -
infermieri e medici - insegnanti - operatori
sociali - managers
Queste categorie di lavoratori sono accumunate
dallavere delle responsabilità di tipo sociale,
educativo o di salute sulla popolazione
43
Burnout
È uno stato di esaurimento fisico, emozionale e
mentale provocato da un prolungato coinvolgimento
in situazioni che hanno un elevato costo emotivo
Ciò è dovuto alla condizione di frustrazione
cronica che caratterizza questi lavoratori che
può portare, attraverso un atteggiamento
autodifensivo, allestraneazione dallattività
lavorativa
44
Malattie nei lavoratori di concetto
Burnout negli insegnanti
Gli studi hanno dimostrato che sono più
facilmente coinvolti - gli insegnanti maschi -
gli insegnanti giovani - i single - gli
insegnati di scuola media superiore rispetto a
quelli di scuola elementare - chi vive
maggiormente un divario tra lavoro e aspettative
personali anche se ciò non determinante - chi
insegna in classi con alunni particolarmente
indisciplinati - chi non ha rapporti
particolarmente favorevoli con colleghi o
direttori didattici
45
Riassunto
La sorveglianza sanitaria
E il controllo sanitario dei lavoratori in
funzione dei rischi specifici
Si applica nei casi previsti dalla normativa
vigente e, quindi, ai lavoratori di tutti i
settori di attività, pubblici o privati,
professionalmente esposti ad agenti di rischio
Consiste negli accertamenti sanitari, visite
mediche preventive e periodiche, finalizzati
allemissione del certificato didoneità alla
mansione specifica
46
Camille Corot Cattedrale di Chartre 1830
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