POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI E NEGOZIAZIONE - PowerPoint PPT Presentation

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POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI E NEGOZIAZIONE

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Title: POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI E NEGOZIAZIONE


1
POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI E
NEGOZIAZIONE
  • CAP 10
  • MARKETING DISTRIBUTIVO

2
Economia del potere contrattuale negli
acquisti 
  • LA TESI DELLOLIGOPSONIO COLLUSIVO
  • CRITICA DEL MODELLO OLIGOPSONISTICO
  • CONCENTRAZIONE RELATIVA
  • PERCEZIONE DI INTERDIPENDENZA ALLACQUISTO
  • BILATERALITA E CONSEGUENTE RIDOTTA
    TRASPARENZA DELLA TRATTATIVA
  • RIVALITA AL RIBASSO E NON AL RIALZO
  • LA COLLABORAZIONE NEGLI ACQUISTI E DIFFICILE IN
    PRESENZA DI RIVALITA NELLE VENDITE
  • LA COLLABORAZIONE ASSOCIATIVA NON E
    OLIGOPSONIO
  • LA COLLABORAZIONE TRA SOCI NEGLI ACQUISTI E
    FUNZIONALE ALLA COMPETIZIONE NELLE VENDITE
    (CO-OPETITION )
  • COOP E CONAD COLLABORAVANO NEGLI ACQUISTI ( ID )
    PER REALIZZARE ECONOMIE DI SCALA DA SPENDERE SUL
    MERCATO DELLE VENDITE DOVE ERANO INDIPENDENTI
  • LA SENTENZA ANTITRUST SU ITALIA DISTRIBUZIONE HA
    MESSO IN DUBBIO CHE SI TRATTASSE SOLO DI
    COLLUSIONE AGLI ACQUISTI ED HA POSTO PER LA PRIMA
    VOLTA IL PROBLEMA DEL CONTROLLO DEL POTERE
    CONTRATTUALE

3
Economia del potere contrattuale negli acquisti
  • LA SENTENZA ANTITRUST SU ITALIA DISTRIBUZIONE
  • SI INTERVIENE PER CONTENERE IL POTERE
    CONTRATTUALE IN UN PAESE IN CUI LA CONCENTRAZIONE
    E BASSA ( F10.1)
  • SI AUTORIZZA IN DEROGA FINO AL 2004 SOSPETTANDO
    CHE LA COLLUSIONE NEGLI ACQUISTI SFOCI NELLA
    COLLUSIONE A VALLE NELLE VENDITE IN AREE DOVE
    ESISTE DOMINANZA
  • IL POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI PUO NON
    ESSERE UN CONTERWALING POWER SE REALIZZATO
    ATTRAVERSO UNA COLLUSIONE CHE SI ESTENDE DAGLI
    ACQUISTI ALLE VENDITE
  • I sospetti dellAntitrust si fondano sul
    principio che, per massimizzare il potere
    contrattuale negli acquisti di un gruppo
    commerciale è necessario coordinare anche alcune
    politiche di vendita e, in particolare,
    lassortimento.
  •  IL CONTESTO DELLA NEGOZIAZIONE PER LANTITRUST
  • NON SI RICONOSCE IL LIVELLO INTERNAZIONALE E LA
    NECESSITA PER COOP/CONAD DI COORDINARSI SUL
    PIANO NAZIONALE
  • SI LIMITA LANALISI DELLA CONCENTRAZIONE A
    IPER/SUPER
  • SI SOSTIENE LA MAGGIOR CONCENTRAZIONE DELLA
    DISTRIBUZIONE CONFRONTANDO IL PESO RELATIVO SENZA
    RICONOSCERE I DIVERSI CONFINI DEL MERCATO
    RILEVANTE
  • IL POTERE NON DISCENDE SOLO DALLA CONCENTRAZIONE
    RELATIVA MA ANCHE DALLASIMMETRIA NEL RAPPORTO
    DI DIPENDENZA

4
Economia del potere contrattuale negli acquisti
  • IL CONTRIBUTO ID ALLAUMENTO DEL POTERE
    CONTRATTUALE DI COOP E CONAD
  • LA SUPERCENTRALE NON ERA UN INTERLOCUTORE UNICO
    PER IDM , CHE NEGOZIAVA ANCHE AI DUE LIVELLI
    SUCCESSIVI
  • IMPOSSIBILITA DI TRATTARE CORRISPETTIVI DI
    SERVIZIO
  • ESCLUSIONE DELLA NEGOZIAZIONE CENTRALIZZATA PER
    FORNITORI PICCOLI (gt4m ) E DIPENDENTI (25 )
  • GLI EFFETTI POSITIVI DELLA CENTRALE ID
  • RESISTENZA ALLA MANOVRA DEL LISTINO PER
    FINANZIARE INVESTIMENTI DI TRADE MARKETING
  • ALLINEAMENTO DELLE CONDIZIONI IN FATTURA
  • ITALIA DISTRIBUZIONE HA CHIUSO A FINE 2003
  • LIMITE OPERATIVO DELLE SUPERCENTRALI
  • INSUCCESSO NEL COORDINARE LE POLITICHE DI VENDITA
    ( ACCORDO CON LECLERC)

5
Economia del potere contrattuale negli acquisti
  • LA TEORIA CHE LEGA IL POTERE CONTRATTUALE ALLA
    DIMENSIONE ATTRAVERSO IL PREZZO LIMITE
  • CARENZE DELLA TEORIA DEL PREZZO LIMITE
  • IL POTERE CONTRATTUALE SI ESERCITA ANCHE NEI
    CONFRONTI DELLE IMPRESE ORIENTATE AL BREVE
  • I MINORI COSTI LOGISTICI SONO COMPENSATI DAI
    MAGGIORI COSTI COMMERCIALI
  • MINORI BARRIERE DISTRIBUTIVE ALLENTRATA NEI
    PICCOLI ACQUIRENTI E CONSEGUENTE CANALIZZAZIONE
  • LA TEORIA CHE LEGA IL POTERE CONTRATTUALE ALLA
    DIMENSIONE ATTRAVERSO LINSTABILITA
    DELLINDUSTRIA
  • COLLUSIONE OLIGOPOLISTICA E OMOGENEITA DELLA
    CLIENTELA SUL PIANO DELLA DIMENSIONE
  • BILATERALITA DELLA TRATTATIVA E DISCRIMINAZIONE
  • DIVERSA INTENSITA DELLA INTERBRANDCOMPETITON NEL
    MERCATO INTERMEDIO DEI PICCOLI E GRANDI
    ACQUIRENTI

6
Economia del potere contrattuale negli acquisti
  • LA TEORIA CHE LEGA IL POTERE CONTRATTUALE ALLA
    DIMENSIONE ATTRAVERSO LA DIVERSA ELASTICITA
    DELLA DOMANDA INTERMEDIA
  • PIU ALTERNATIVE DACQUISTO DEI GRANDI ACQUIRENTI
    E MINOR DIPENDENZA NEI CONFRONTI DEI FORNITORI
  • marca commerciale
  • Sfruttamento delle imperfezioni del mercato
    attraverso la internazionalizzazione degli
    acquisti ( tab 10.4 )
  • AUTONOMIA DEL MARKETING DISTRIBUTIVO ( ampiezza
    dellassortimento di categoria , nerchandising,
    pricing )
  • LA TEORIA CHE LEGA IL POTERE CONTRATTUALE ALLA
    DIMENSIONE DEGLI ACQUISTI RAPPORTATA
  • ALLA TIPOLOGIA DI CLIENTE ( GD-DO-COOP)
  • ALLA CONCENTRAZIONE TERRITORIALE DEL CLIENTE
  • ALLA DINAMICA DELLE VENDITE DEL CLIENTE
  • ALLA INTENSITA DELLA CONCORRENZA NELL AREA IN
    CUI OPERA IL CLIENTE
  • ALLA QUALITA DELLA DIMENSIONE ( quota di
    superficie / vendita )

7
Economia del potere contrattuale negli acquisti
  • In definitiva, riteniamo che il potere
    contrattuale negli acquisti dei distributori
    grocery non sia solo legato alla dimensione, ma
    anche e soprattutto allefficacia del marketing
    distributivo , oltre che allefficacia
    dellorganizzazione dei rapporti di canale
  • POTERE CONTRATTUALE DELLA DISTRIBUZIONE E
    POSIZIONE COMPETITIVA DEL FORNITORE
  • QUOTA DI VENDITA NELLAREA / INSEGNA
  • GRADO DI UTILIZZO DELLA CAPACITA PRODUTTIVA
  • FOCALIZZAZIONE SULLA CONCORRENZA NON DI PREZZO E
    PROFITTI IN CALO DELLINDUSTRIA
  • DISCRIMINAZIONE MONOPOLISTICA E DISCRIMINAZIONE
    COMPETITIVA
  • LA RIPRODUZIONE CONTINUA DELLE OCCASIONI PER LA
    DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA MINACCIA
  • LA RIGIDITA DEI PREZZI OLIGOPOLISTICI
  • LA STABILITA DELLINDUSTRIA

8
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  •  
  • Ø     Qual è la differenza tra potere
    contrattuale e potere di mercato ?
  •  
  • Ø     Per quali motivi il potere contrattuale
    negli acquisti non può essere spiegato col
    modello delloligopsonio collusivo ?
  •  
  • Ø     La collaborazione negli acquisti dei gruppi
    commerciali si estende anche alle vendite e,
    quindi, lo sviluppo di un potere contrattuale
    finisce per dar vita ad un potere di mercato ?
  •  
  • Ø     Come si può commentare la sentenza
    dellAntitrust su Italia Distribuzione ?
  •  
  • Ø     Quali sono i confini geografici e di
    prodotto del mercato degli acquisti?
  •  
  • Ø     Come si misura la concentrazione relativa
    del mercato degli acquisti?

9
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  •  
  • Ø     Il potere contrattuale è univocamente
    riconducibile al peso relativo dei due attori del
    canale ?
  •  
  • Ø     Il rapporto di dipendenza dei due attori
    del canale è simmetrico ?
  •  
  • Ø     Gli sconti e i contributi incondizionati
    regolati in fattura hanno la stessa valenza
    economica degli sconti e contributi condizionati
    regolati al di fuori della fattura di vendita
    del fornitore ?
  •  
  • Ø     Se il potere contrattuale negli acquisti
    non è un potere di mercato, quali altre
    spiegazioni teoriche sono state offerte?
  •  
  • Ø     In che modo il marketing distributivo e
    lorganizzazione delle relazioni di canale
    impattano sul potere contrattuale negli acquisti
    ?
  •  
  • Ø    

10
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  • Quali delle seguenti circostanze
    industriali influiscono positivamente /
    negativamente sul potere contrattuale dei clienti
  •  
  • -     quota di vendita nellarea inferiore /
    superiore alla quota di mercato nazionale ?
  • -         quota di vendita nellinsegna inferiore
    / superiore alla quota di mercato nazionale ?
  • -         capacità produttiva libera / satura ?
  • -         alti costi di consumer marketing e
    bassi profitti ?
  •  

11
(No Transcript)
12
(No Transcript)
13
EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DI CANALE IN RELAZIONE
ALLA REGOLAZIONE PUBBLICA
  • LA COMMISSIONE EUROPEA HA DECISO CHE ESISTE UNA
    POSIZIONE DI DOMINANZA DELLINSEGNA NEI CONFRONTI
    DEL FORNITORE QUANDO GLI ACQUISTI DEL
    DISTRIBUTORE RAPPRESENTANO PIÙ DEL 22 DEL
    FATTURATO DEL FORNITORE (3-2-1999 Rewe/Meinl e
    Carrefour, 23-6-2008 Rewe/ADEGK)
  • QUANDO LINSEGNA SI TROVA IN UNA POSIZIONE DI
    DOMINANZA, SI APPLICA LA NORMATIVA SULLABUSO DI
    POTERE
  • LARTICOLO 82 DEL TRATTATO EUROPEO, LETTERA A,
    PROIBISCE NELLA STESSA MISURA LABUSO DI POTERE
    NELLA VENDITA E NELLACQUISTO , QUANDO SI
    TRADUCONO IN PREZZI E CONDIZIONI INIQUE (UNFAIR)
  • NELLAPPLICAZIONE DELLART. 81 E 82, CHE
    PROIBISCONO LABUSO DELLE POSIZIONI DI DOMINANZA,
    LA COMMISSIONE EUROPEA E LE AUTORITÀ ANTITRUST
    NAZIONALI HANNO COMPETENZE SOVRAPPOSTE
  • LA COLLABORAZIONE NELLA CENTRALIZZAZIONE DEGLI
    ACQUISTI, QUANDO COINVOLGE ANCHE INSEGNE DELLA
    GD, È VISTA CON CRESCENTE PREOCCUPAZIONE DALLA
    COMMISSIONE EUROPEA

14
EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DI CANALE IN RELAZIONE
ALLA REGOLAZIONE PUBBLICA
  • GLI ACCORDI DI ESCLUSIVA NON SONO CONSIDERATI
    ANTICOMPETITIVI DI PER SE E, QUINDI, LA MARCA
    IN ESCLUSIVA PUÒ ESSERE UNA VALIDA ALTERNATIVA
    ALLA PL
  • GLI SCONTI QUANTITÀ, CONCESSI AI DISTRIBUTORI DA
    UN FORNITORE IN POSIZIONE DI DOMINANZA COME
    STRUMENTO DI FIDELIZZAZIONE, SONO CONSIDERATI UN
    ABUSO DI POTERE E PER QUESTO SANZIONATI DALLA
    COMMISSIONE EUROPEA (Michelin T-203/01-2003, Le
    page-3M 234 F. 3d141-2003)
  • GLI SCONTI ASSORTIMENTO CONCESSI AI DISTRIBUTORI
    DA UN FORNITORE IN POSIZIONE DI DOMINANZA SONO
    CONSIDERATI UN ABUSO DI POTERE E PER QUESTO
    SANZIONATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA (LePage-3M
    234 F.3d 141-2003)

14
15
EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DI CANALE IN RELAZIONE
ALLA REGOLAZIONE PUBBLICA IN UK
  • LA COMPETITION COMMISSION (INDAGINE CONCLUSA NEL
    2009)
  • Ha ritenuto che i 10 punti di scarto massimo del
    prezzo di acquisto delle insegne UK non
    rispecchino i diversi costi di transazione, ma il
    diverso potere contrattuale negli acquisti (F.
    11.1)
  • Ha riscontrato che il potere contrattuale non si
    esercita solo sul prezzo di acquisto, ma su tutte
    le altre condizioni del rapporto (contributi
    promozionali, pagamenti, fornitura esclusiva, )
  • Ha censito 52 pratiche commerciali, di cui 27 con
    effetti distorsivi sui fornitori e sulla
    competizione tra insegne (F. 11.2)
  • INVECE DI ABOLIRE SEMPLICEMENTE LE PRATICHE
    COMMERCIALI SCORRETTE, LA COMPETITION COMMISSION
    HA DEFINITO UN CODICE DELLE BUONE PRATICHE E
    ISTITUITO UN ARBITRO AL QUALE I FORNITORI POSSONO
    RIVOLGERSI PER OTTENERE CONDIZIONI EQUE (F. 11.3)
  • IL CODICE È OBBLIGATORIO PER LE INSEGNE CON UNA
    QUOTA DI VENDITA SUPERIORE ALL8

15
16
F. 11.1 - Il Potere Contrattuale delle Insegne
UK Fonte Doson (2005) adapted from Competition
commission (2000b, table 5.6, 11.9, 11.10)
Prezzo di acquisto (100 media mercato) di categorie in cui il prezzo di acquisto è inferiore alla media Prezzo di acquisto ponendo il prezzo di acquisto di Tesco pari a 100 Quota di mercato nel 2000
Tesco 96.2 80 100.0 23.0
Sainsbury 97.7 74 101.6 18,7
Asda 97.8 66 102.3 12.2
Somerfield 98.4 65 103.0 9.8
Safeway 98.8 65 103.1 11.5
Morrison 99.8 46 104.6 3.9
Co-op 100.5 6.4
Iceland 101.0 38 105.3 3.0
Budgens 103.6 24 109.4 0.7
Netto 104.2 21 109.5 0.7
Waitrose 104.4 23 110.4 3.0
Booth 104.4 26 111.1 0.2
17
F. 11.2 - Pratiche Commerciali Scorrette Rilevate
dalla Competition Commission UK
Tipologie di pratiche commerciali Numero di pratiche commerciali di pratiche commerciali contrarie allinteresse pubblico
Contributi per lo spazio espositivo 8 50
Condizioni per la vendita ad altre insegne 2 0
Differenti standard per differenti fornitori 1 100
Trasferimento del rischio di mercato 12 83
Variazioni retroattive termini negoziali 8 75
Restrizioni di accesso al mercato 1 100
Trasferimento costi ai fornitori 8 63
Obbligo di utilizzo dei subfornitori indicati dallinsegna 2 50
18
F. 11.3
UK Grocery Supply Code of Practice Comes into
Play 5 Febbraio 2010 Sono entrati in vigore nuovi
regolamenti, che regolano come i supermercati nel
Regno Unito si comportano nei confronti dei loro
fornitori. Il "Groceries Supply Code of Practice
(GSCOP)" sostituisce il "Supermarkets Code of
Practice (SCOP)" che era stato introdotto nel
2001 a seguito del rapporto della Competition
Commission del 2000. Il GSCOP ha sostituito
ufficialmente il SCOP il 4 Febbraio 2010. La
Competition Commission ha annunciato di accettare
la necessità di istituire un organismo per
applicare il GSCOP e a breve valuterà la
costituzione ed i poteri di tale organismo. La
Competition Commission ha anche raccomandato il
"Department of Communities and Local Government"
e le analoghe amministrazioni in Scozia, Galles
e Irlanda del Nord di intraprendere i passi
necessari a realizzare un test competitivo nelle
decisioni di pianificazione di grandi punti
vendita grocery. Inoltre, la commissione ha
pubblicato una bozza aggiornata "Controlled Land
Order", che delinea le disposizioni per impedire
la pratica dei distributori di tentare di
impedire ai concorrenti di entrare in una
determinata area. L'iniziativa è volta a
migliorare la competizione nelle aree locali. La
commissione ha anche pubblicato una
raccomandazione provvisoria all'Office of Fair
Trading sulla scelta del software da usare per
determinare l'area coperta da ciascun mercato
locale.
18
19
Lo sviluppo del potere contrattuale negli
acquisti  
  • I DIVERSI ELEMENTI CHE QUALIFICANO E INTEGRANO
    LA DIMENSIONE AI FINI DEL POTERE CONTRATTUALE
  • LA PROLIFERAZIONE DEI LIVELI NEGOZIALI NELLA
    D.O. SENZA COORDINAMENTO NON HA AUMENTATO IL
    VALORE NEGOZIALE
  • Ø  sostituzione di centrali leggere a centrali
    pesanti
  • gt nascita, chiusura e riattivazione di
    supercentrali nazionali
  • gt difficoltà di centralizzazione degli acquisti
    in mancanza di un coordinamento nelle vendite e
    in caso di sovrapposizione darea
  • ACCORCIAMENTO DELLA CATENA NEGOZIALE NELLA D.O.
  • ALLUNGAMENTO DELLA CATENA NEGOZIALE NELLA G.D. (
    centrali )
  • Ø     linearizzare la negoziazione
  • Ø    differenziare gli istituti negoziati in
    centrale da quelli negoziati in periferia ,
  • Ø  separare nettamente il ruolo dei diversi
    livelli nel caso di istituti negoziali comuni ,
    assegnando per esempio alla centrale il compito
    di trattare sconti e contributi condizionati a
    targets e a contropartite di servizio che
    verranno poi definiti in periferia
  • Ø     differenziare la durata del contratto per i
    diversi istituti negoziali
  • Ø     riportare la trattativa nel suo ambito
    naturale che è la categoria , vale a dire
    respingendo gli istituti trasversali che si
    giustificano solo in una logica di portafoglio
    del fornitore.
  • ALLINEAMENTO DELLE CONDIZIONI A LIVELLO DI
    SINGOLO ISTITUTO PER AUMENTARE IL VALORE
    NEGOZIALE ( T10.8 )

20
Lo sviluppo del potere contrattuale negli
acquisti
  • LA CONCENTRAZIONE TERRITORIALE E LA CRESCITA DEL
    FATTURATO AUMENTANO IL POTERE CONTRATTUALE
  • LA QUALITA DELLA DIMENSIONE ( numerica /
    ponderata quota di superficie / quota di
    vendite ) INCIDE SUL POTERE ( T 10.9 )
  • LINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA TRATTATIVA PUO
    AUMENTARE IL VALORE NEGOZIALE SE
  • LINTERNAZIONALIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI SEGUE
    LINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE VENDITE
  • VI E ASIMMETRIA DELLA PRESENZA INTERNAZIONALE
    IDM-GDO
  • VI SONO DIFFERENZE NEI PREZZI E NELLE
    CONDIZIONI
  • LE POSSIBILI SPIEGAZIONI DEI DIVERSI PREZZI AL
    CONSUMO
  • DIVERSA QUALITA, DIVERSI COSTI DI PRODUZIONE E
    DISTRIBUZIONE, DIVERSI VOLUMI ( differenziazione
    )
  • DIVERSA ELASTICITA DELLA DOMANDA E DIVERSA
    INTENSITA DELLA CONCORRENZA INDUSTRIALE
  • DIVERSO TRADE OFF TRA OBIETTIVI DI PENETRAZIONE /
    PROFITTO

21
Lo sviluppo del potere contrattuale negli
acquisti
  • LA VARIANZA DEI PREZZI AL CONSUMO TRA PAESI
    RISPECCHIA LA VARIANZA DEI PREZZI DI LISTINO,
    ANCHE PER LA DIVERSA INCIDENZA DEL FUORI FATTURA
  • GLI STRUMENTI DELLA CREAZIONE DI VALORE NELLA
    TRATTATIVA INTERNAZIONALE
  • MINACCIA DI IMPORTAZIONI PARALLELE
  • ALLUNAGMENTO DELLA CATENA NEGOZIALE
  • GLOBALIZZAZIONE DELLA TRATTATIVA
  • LIMITI DELLA MINACCIA DI IMPORTAZIONI PARALLELE
    PER FAR CONVERGERE I PREZZI DI LISTINO
  • COSTI LOGISTICI
  • REAZIONE DEI FORNITORI
  • DIFFERENZIAZIONE DI MARCHE, PRODOTTO , FORMATO,
    PACKAGING , COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
  • FINANZIAMENTO DELLA CONVERGENZA RIDUCENDO IL
    FUORI FATTURA INCONDIZIONATO E , QUINDI,
    ALINEANDO IL COSTO DEL VENDUTO PER PAESE

22
Lo sviluppo del potere contrattuale negli
acquisti
  • ALLUNAGMENTO DELLA CATENA NEGOZIALE
  • LORGANIZZAZIONE DELLA TRATTATIVA SUI DUE FRONTI
  • LOGGETTO DELLA TRATTATIVA
  • Aumento in quota nei paesi dove il brand è debole
  • Promozioni internazionali e arbitrato nelle
    controversie paese
  • INSTABILITA DEL VALORE NEGOZIALE IN ASSENZA DI
    REALI CONTROPARTITE E DI UNA GESTIONE LOCALE DEL
    TMKTG
  • GLOBALIZZAZIONE DELLA TRATTATIVA
  • CONVERGENZA DELLE CONDIZIONI PAESE VALORIZZANDO
    LE ASIMMETRIE PAESE (stessa quota di risorse sul
    venduto indipendentemente dalla dimensione e
    dalla ponderata )( T 10.11)
  • LIMITI ALLAPPIATTIMENTO DELLE CONDIZIONI SUL
    LIVELLO DEL PAESE IN CUI LA MARCA E DEBOLE E
    LINSEGNA E FORTE
  • DIFFERENZIAZIONE DELLA PRESSIONE DI MARKETING
  • SVILUPPO ORGANIZZATIVO SOVRANAZIONALE
  • IL PRIMO ESEMPIO DI GLOBALIZZAZIONE NEL 2010 (
    CARREFOUR)

23
QUESITI PER VERIFICARE LAPPRENDIMENTO
  •  
  • Ø     Come può essere declinata la dimensione
    degli acquisti ai fini dello sviluppo del potere
    contrattuale ?
  •  
  • Ø     La lunghezza del canale , dal punto di
    vista dei livelli di negoziazione , aumenta o
    riduce il potere contrattuale negli acquisti ?
  •  
  • Ø     Come mai la D.O. sta passando da più
    livelli ad un solo livello di negoziazione mentre
    la GD sta andando nella direzione opposta ?
  •  
  • Ø     In che modo è possibile creare valore
    aumentando i livelli negoziali ?
  •  
  • Ø     Lallineamento delle condizioni di acquisto
    allinterno di un gruppo commerciale riguarda il
    totale dellinvestimento o i singoli istituti
    negoziali ?
  •  
  • Ø     Cosa si intende per qualità della
    dimensione ?
  •  

24
QUESITI PER VERIFICARE LAPPRENDIMENTO
  • Ø     Linternazionalizzazione degli acquisti può
    essere efficacemente realizzata in assenza di una
    internazionalizzazione delle vendite ?
  •  
  • Ø     Quali sono le tre circostanze che
    permettono di creare valore internazionalizzando
    la negoziazione ?
  •  
  • Ø     Da cosa dipende la differenza dei prezzi al
    consumo nei vari paesi e come può essere
    utilizzata per creare valore internazionalizzando
    la negoziazione ?
  •  
  • Ø     La convergenza dei prezzi di listino
    nazionali avverrà senza intaccare il fuori
    fattura ?
  •  
  • Ø     Quali sono le tre successive modalità in
    cui si può esprimere linternazionalizzazione
    della negoziazione ?
  •  

25
(No Transcript)
26
(No Transcript)
27
(No Transcript)
28
CARREFOUR to impose a single price on its biggest
suppliers in Western Europe - 21 Apr 2010
Carrefour wants to impose a single price on
all its major FMCG suppliers in France, Spain,
Italy and Belgium. In a study comparing triple
net" rates (i.e. once all discounts have been
taken into account) of similar products in these
four countries, Carrefours manufacturers have
been confronted with price differences. The
retailer met its 20 biggest FMCG suppliers to
negotiate a single price for its G4 countries,
which account for nearly 70 of the retailer's
sales worldwide.
29
(No Transcript)
30
Il contributo della new economy allo sviluppo
del potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • FORTE REINTERMEDIAZIONE DEL B2B PER
  • CONSOLIDARE MERCATI FRAMMENTATI
  • GARANTIRE INFORMAZIONI ACCURATE IMPARZIALI
  • CONSEGUIRE ECONOMIE DI RETE CONDIVIDENDO LA
    PIATTAFORMA, I PROTOCOLLI E I FORMATI
  • SUPERARE LA BILATERALITA DELLA RELAZIONE
    CAMBIANDO QUINDI IL MODELLO NEGOZIALE
  • L approvvigionamento dellindustria e della
    distribuzione può essere grandemente migliorato
    passando da contatti personali e comunicazioni
    telefoniche cartacee alla comunicazione
    elettronica e allautomazione consentita dalla
    tecnologia internet
  • LEVOLUZIONE DEI RAPPORTI DI CANALE
  • LORIENTAMENTO ALLA TRANSAZIONE ( anni 80 )
  • LORIENTAMENTO ALLA RELAZIONE ( anni 90 )
  • LORIENTAMENTO ALLA CONNESSIONE (nuovo secolo )

31
Il contributo della new economy allo sviluppo del
potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • MAGGIOR EFFICIENZA (costi di transazione, prezzo
    di acquisto, tempi manageriali ) ED EFFICACIA (
    qualità del servizio ) PORTANDO ON LINE
  • IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DELLE
    FONTI(e-sourcing)
  • NEGOZIAZIONE DELLE CONDIZIONI E DEL SERVIZIO
    (e-procurement )
  • CONFERIMENTO E EVASIONE DELLORDINE (e-supply )
  • I RAPPORTI DI CANALE ON LINE POSSONO ESSERE
    SEGMENTATI IN FUNZIONE
  • DELLA TIPOLOGIA DI PRODOTTI ( diretti/specifici ,
    indiretti ) E FORNITORI ( spot, sistematici ) (
    F.2)
  • DEL NUMERO DI ATTORI ( F.3)
  • DELLA TIPOLOGIA DI PORTALE ( F.4 )

32
Il contributo della new economy allo sviluppo
del potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • I PORTALI PRIVATI
  • PORTALI VERTICALI NEUTRALI
  • RUOLO DI AGGREGATORE DI MERCATI FRAMMENTATI CON
    UN MODELLO A CLESSIDRA E GESTIONE INDIPENDENTE
  • IL VALORE E CREATO CON LAMPLIAMENTO DEL
    MERCATO DI ACQUISTO / VENDITA
  • PREZZO FISSO E RELAZIONI BILATERALI
  • PORTALI VERTICALI PER Le-PROCUREMENT
  • prodotti non di marca
  • marchi collettivi
  • prodotti per la marca commerciale

33
Il contributo della new economy allo sviluppo del
potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • ASTA INVERSA E COSTO DI ACQUISTO
  • AUMENTO DEL NUMERO DEI FORNITORI POTENZIALI E
    DELLA TRASPARENZA DELLOFFERTA
  • RIDUZIONE DEI COSTI DI CAMBIAMENTO DEL FORNITORE
  • ATTIVAZIONE DI UNA CONCORRENZA TRA FORNITORI AL
    RIBASSO SUL PREZZO E AL RIALZO SUL SERVIZIO (
    REQUEST FOR QUOTE gtgt REQUEST FOR PROPOSAL )
  • MODIFICA DEL MODELLO NEGOZIALE ( uno / molti ),
    IN QUANTO I PREZZI NON SONO NEGOZIATI ATTRAVERSO
    LA PRESSIONE DEI
  • ASTA INVERSA E COSTI DI TRANSAZIONE
  • RIDUZIONE DEL NUMERO DEI CONTATTI
  • VELOCIZZAZIONE DELLANALISI DELLE ALTERNATIVE
  • TRASFERIMENTO SUL FORNITORE DELLONERE
    INFORMATIVO E DELLINIZIATIVA DEL CONTATTO

34
La negoziazione assistita on-line
35
Cosè lasta di acquisto nel B2B
Lasta on-line è la negoziazione simultanea tra
tutti i fornitori invitati e lacquirente  
La negoziazione avviene attraverso la connessione
Internet. I fornitori possono trovarsi anche
molto lontani dallacquirente
I fornitori vedono i prezzi offerti dai
concorrenti ma non la ragione sociale
36
Lasta dacquisto on-line
E la negoziazione simultanea tra lacquirente e
tutti i fornitori invitati
WORLD WIDE WEB
WORLD WIDE WEB
Seller 1
Seller 1
Seller 2
Seller 2
Market Operations Center BravoSolution
Buyer
Seller 3
Seller 3
I fornitori vedono i prezzi offerti dai
concorrenti ma non la ragione sociale
37
Processo di negoziazione on-line
38
Il processo delle aste on-line i punti chiave
39
Le regole dasta
  • Prezzo base è il prezzo al di sopra del quale
    non vengono accettate offerte. Viene definito
    prima dellasta ed è visibile a tutti.
  • Decremento minimo è lunità di misura minima per
    effettuare offerte. Viene definito prima
    dellasta ed è visibile a tutti.
  • Prezzo di riserva è il prezzo raggiunto e
    superato il quale il buyer si impegna ad
    acquistare. Ovvero è il prezzo di acquisto che il
    buyer garantirebbe alla Sua struttura con
    negoziazione tradizionale. Viene definito prima
    dellasta ed è a conoscenza esclusiva del buyer e
    di BravoSolution.
  • Ponderazione dei fornitori è lindice di
    differenziazione tra fornitori. Viene definito
    prima dellasta non deve essere noto ne visibile
    ai fornitori. Deve essere definito a seguito di
    valutazioni oggettive relative agli elementi
    portanti del rapporto commerciale.
  • Modalità di aggiudicazione è la definizione
    puntuale degli impegni contrattuali che il buyer
    si assume al termine della negoziazione. Viene
    definito prima dellasta ed è visibile a tutti.
  • Autoestensione è un automatismo che si sviluppa
    negli ultimi 3 minuti dasta,una volta che è
    stato superato il tempo standard programmato.
    Ogni offerta pervenuta negli ultimi 3 minuti
    autoestende lasta di ulteriori 3 minuti.
  • Chiusura dasta lasta si conclude quando non
    pervengono offerte negli ultimi 3 minuti dasta.

40
Cosa vede il buyer
Minuti al termine dellasta
Offerte dei fornitori visibili in ordine crescente
Lacquirente scopre lidentità dei fornitori solo
dopo il raggiungimento del prezzo di riserva
41
Cosa vede il seller
Prezzo base
Minuti al termine
Segnale di raggiungimento prezzo di riserva con
indicazione dello stesso (solo quando raggiunto)
Finestra di inserimento dellofferta
Nomi dei concorrenti non visibili
Le proprie offerte sono identificate da un
simbolo, quelle dei concorrenti da lettere
Offerte in visibili in ordine crescente
42
Negoziazioni ponderate
Nelle negoziazioni ponderate il buyer ha la
possibilità di tenere conto della propria
valutazione qualitativa e quantitativa nelle
offerte di ciascun fornitore. Il metodo mette a
disposizione del buyer una modalità efficiente di
negoziazione sul valore tramite un
predeterminato parametro di bonus/malus applicato
a ciascuna offerta durante lasta.
43
Ponderazione cosa vede il buyer
Prezzo digitato dal venditore partecipante
Prezzo che tiene conto del peso assegnato a
ciascun venditore partecipante
44
Ponderazione cosa vede il seller
Ogni fornitore vede le offerte dei concorrenti
pesate secondo i criteri definiti dal buyer
Fornitore 1
Fornitore 2
Fornitore 3
Malus 10
Bonus 10
45
I vantaggi dichiarati dagli utilizzatori
BENEFICI
ECONOMICI
PROFESSIONALI
GESTIONALI
  • Rende disponibile più tempo per la valutazione
    di nuovi fornitori
  • Riqualifica il ruolo dei Responsabili Acquisti
  • Riqualifica il rapporto con i fornitori
  • Rende trasparente il rapporto con i fornitori
  • Indirizza e governa il processo di
    approvvigionamento
  • Ottimizza la gestione del parco fornitori
  • Migliora la condivisione delle conoscenze/Best
    Practices tramite la raccolta sistematica del
    quadro completo di informazioni
  • Agevola i processi di rinegoziazione
  • Riduce i costi diretti di approvvigionamento
    media BravoSolution 8,5
  • Aumenta lefficienza del processo di
    approvvigionamento
  • Aiuta il monitoraggio dellandamento dei prezzi
  • Agevola il controllo dei prezzi dacquisto

46
Il contributo della new economy allo sviluppo del
potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • E POSSIBILE AUMENTARE IL POTERE CONTRATTUALE
    DELLA GDO ANCHE NEI CONFRONTI DELLIDM
  • TRASFERENDO AI FORNITORI IL COMPITO DI COMPILARE
    ON LINE LE INFORMAZIONI UTILI ALLA GESTIONE
    DEL RAPPORTO VERTICALE (decontestualizzazione del
    rapporto di canale )
  • PASSANDO DA RAPPORTI BILATERALI DIFFICILMENTE
    COMPARABILI A RAPPORTI MULTILATERALI FACILMENTE
    COMPARABILI PER LOMOGENEITA REALIZZATA ON LINE
  • AUTOMATIZZANDO ACCREDITAMENTO - SELEZIONE E UNA
    PARTE DELLA NEGOZIAZIONE

47
Il contributo della new economy allo sviluppo del
potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • ESEMPIO DI NEGOZIAZIONE ON LINE
  • DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL RINNOVO DEL
    CONTRATTO PER CATEGORIA
  • LE INFORMAZIONI CHE I FORNITORI DOVREBBERO
    DEPOSITARE SUL SITO DEL CLIENTE (T.1)
  • SEGMENTAZIONE AUTOMATICA DEI FORNITORI E
    SUCCESSIONE OTTIMALE DEGLI INCONTRI
  • LUTILIZZO DI AGENTI ( BOT ) NELLE RELAZIONI DI
    CANALE
  • VELOCIZZAZIONE DEL LAVORO DEI BUYERS
  • APPLICAZIONE UNIFORME DELLE BEST PRACTICES
  • RIGIDITA E SPERSONALIZZAZIONE DEL RAPPORTO

48
Il contributo della new economy allo sviluppo del
potere contrattuale negli acquisti dei
distributori
  • IN DEFINITIVA, E POSSIBILE CAMBIARE IL MODELLO
    NEGOZIALE PASSANDO DA RELAZIONI BILATERALI A
    RELAZIONI MULTILATERALI ANCHE PER LE MARCHE
    INDUSTRIALI , SEPPUR CON DIVERSA EFFICACIA IN
    RAPPORTO ALLA CONCENTRAZIONE DELLINDUSTRIA
  • LINDUSTRIA ITALIANA NON E ANCORA DISPOSTA A
    TRASFERIRE ON LINE PARTE DELLA NEGOZIAZIONE
  • CHIARA PERCEZIONE DELLO SVANTAGGIO NEGOZIALE PER
    IL VENDITORE
  • INSOSTITUIBILI LE RELAZIONI PERSONALI
  • IMPROBABILE LO SVILUPPO DI PORTALI PRIVATI DA
    PARTE DEI DISTRIBUTORI EUROPEI SULLA SCIA DI
    WALL MART

49
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  • Ø     In che modo internet contribuisce alla
    reintermediazione dei rapporti tra imprese ?
  •  
  • Ø     Quali sono le tre attività in cui può
    essere segmentato lapprovvigionamento ?
  •  
  • Ø     In che modo internet contribuisce a ridurre
    i costi di transazione e di acquisto migliorando
    nel contempo la qualità del servizio ?
  •  
  • Ø     Come possono essere segmentati i prodotti e
    i fornitori ai fini dello sviluppo di una
    relazione nel market space ?
  •   
  • Ø     Come possono essere segmentati i portali
    verticali ?
  •  

50
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  • Ø     Quali sono le tre tappe in cui si può
    suddividere levoluzione dei rapporti di canale ?
  • Ø     Comè possibile ridurre i costi di
    transazione e il prezzo di acquisto con lo
    strumento dellasta inversa ?
  • Ø     I portali verticali pubblici sono una nuova
    forma di associazionismo ?
  •  
  • Ø     I prodotti industriali di marca possono
    essere acquistati on line con lo strumento
    dellasta inversa ?
  •  
  • Ø     In che modo è possibile migliorare il
    potere contrattuale della distribuzione portando
    on line una parte della negoziazione con
    lindustria di marca ?
  • Ø    
  •  
  •  

51
F.2 - SEGMENTAZIONE DELLE RELAZIONI DI CANALE IN
FUNZIONE DEI PRODOTTI E DEL TIPO DI FORNITORE
COSA COMPRANO LE IMPRESE
C O M E C O M P R A N O
Imput indiretti
Imput diretti
MRO Hubs Ariba W.W. Crainger MRO.com BizBuyer.com
Catalog Hubs Chemdex SciQuest.com PlasticNet.com
Fornitori sistematici
Yield Managers Employease Audaction.com CapacityWe
b.com
Exchanges e-Steel PaperExchange.com Altrs
ltenergy IMX Exchange
Fornitori spot
52
F.3 - SEGMENTAZIONE DELLE RELAZIONI DI CANALE IN
FUNZIONE DELLA NUMERICA DEGLI ATTORI
AUCTIONS
AGGREGATION EXCHANGE
MANY
BUYERS
ONE
EXTRANET
PUBBLIC TENDERS
ONE
MANY
SELLERS
53
F.4 - LA STRUTTURA DEL COMMERCIO ELETTRONICO
TRA IMPRESE
B2B
Uno o pochi venditori interfacciano molti
acquirenti)
54
T.1 - INFORMAZIONI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
DI FORNITURA DI UNA CATEGORIA
55
F. 7 - INTEGRAZIONE INFORMATIVA E
INTEGRAZIONE LOGISTICA
56
Differenziazione e discriminazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca
  • ASIMMETRIA DEL RAPPORTO DI DIPENDENZA
  • LA DIVERSITA DEI CLIENTI PER LINDUSTRIA DI
    MARCA RIGUARDA
  • LIMPORTANZA CHE DISCENDE DAL POTERE CONTRATTUALE
  • IL SERVIZIO INDUSTRIALE RICHIESTO ED I CONNESSI
    COSTI DI FORNITURA
  • IL SERVIZIO COMMERCIALE RICHIESTO ED I CONNESSI
    CONTRIBUTI FUORI FATTURA

57
Discriminazione e differenziazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca  
  • DEFINIZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLA IMPORTANZA
    DEI CLIENTI COME PREMESSA PER LA GESTIONE DELLE
    CONDIZIONI DI VENDITA
  • PESO DEL CLIENTE NEL FATTURATO DEL FORNITORE, E
    VICEVERSA
  • QUOTA DI VENDITA E QUOTA DI MERCATO
  • DINAMICA DEL PESO E DELLA QUOTA DI VENDITA
  • CONCENTRAZIONE TERRITORIALE DEL FATTURATO
  • AMPIEZZA / PROFONDITA DELLASSORTIMENTO
  • QUOTA DI VENDITA DELLA MARCA COMMERCIALE
  • NUMERO DI PUNTI DECISIONALI E COORDINAMENTO
    DEI PUNTI DECISIONALI
  • LA DIVERSA IMPORTANZA DEI CLIENTI E GESTITA
    DISCRIMINANDO LE CONDIZIONI DI VENDITA
  • NATURA E MISURA DELLA DISCRIMINAZIONE
  • DIVERSO MARGINE DI CONTRIBUZIONE
  • CONTO ECONOMICO DI CLIENTE PER VALORIZZARE IL
    RAPPORTO DI FORNITURA COMPLESSIVO

58
Discriminazione e differenziazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca
  • LA DISCRIMINAZIONE MONOPOLISTICA NEL GROCERY
  • E VOLUTA DAL FORNITORE CHE PUNTA A REALIZZARE
    UN VANTAGGIO COMPETITIVO SUL MERCATO DEL CONSUMO
  • E SISTEMATICA E TRASPARENTE
  • SI BASA SULLA FORNITURA AL TRADE DI SERVIZI
    GRATUITI
  • NON CREA PROBLEMI DI CANALE PERCHE LE MIGLIORI
    CONDIZIONI SONO OFFERTE A TUTTI I CLIENTI
  • RISPONDE AD OBIETTIVI DI MARKETING DEL FORNITORE
    E NON ALLA DIVERSA IMPORTANZA DEI CLIENTI
  • LA DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA
  • E SUBITA DAL FORNITORE
  • NON E SISTEMATICA
  • NON E TRASPARENTE
  • E UNO STRUMENTO DI GESTIONE DELLA DIVERSA
    IMPORTANZA DEI CLIENTI
  • FORME DI DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA

59
Discriminazione e differenziazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca
  • QUOTA DI MERCATO RELATIVA E PROPENSIONE ALLA
    DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA DELLE CONDIZIONI
  • CONSISTENZA E STABILITA DEL VANTAGGIO COMPE-
    TITIVO OTTENUTO DAL FORNITORE DISCRIMINANDO
  • TRASFERIMENTO DELLE ECONOMIE DI COSTO
  • TRASPARENZA GENERATA DAL TRASFERIMENTO E
    CONSEGUENTE ALLINEAMENTO DELLE CONDIZIONI
  • RIPRODUZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE IN RAPPORTO
    ALLA DIVERSA IMPORTANZA DEI CLIENTI
  • LA CHIMERA DELLA SEGRETEZZA
  • ACQUISTO DI INFORMAZIONI E MOBILITA BUYERS
  • ACQUISIZIONI, FUSIONI, MOBILITA ASSOCIATIVA
  • LA SPINTA AD IMITARE AL RIALZO LE CONDIZIONI
    FATTE DAI RIVALI AI MIGLIORI CLIENTI

60
Discriminazione e differenziazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca
  • CONSISTENZA E STABILITA DEL VANTAGGIO
    COMPETITIVO NEGLI ACQUISTI DELLA GDO
  • EFFETTI DELLA NON SISTEMATICITA
  • EFFETTI DEL TRASFERIMENTO OBBLIGATORIO
  • LA CONNESSIONE TRA CONCORRENZA DI PREZZO SUL
    MERCATO INTERMEDIO E FINALE
  • DISCRIMINAZIONE E CONFLITTUALITA VERTICALE
  • AL DISTRIBUTORE NON INTERESSA TANTO AVERE UN
    VANTAGGIO NEL COSTO DEL VENDUTO, QUANTO NON AVERE
    UNO SVANTAGGIO
  • ELEMENTI CHE CONSENTONO AL FORNITORE DI EVITARE
    LA DISCRIMINAZIONE
  • SOLIDA LEADERSHIP DI CATEGORIA
  • PORTAFOGLIO RISTRETTO ED EQUILIBRATO
  • DIFUSIONE TERRITORIALE UNIFORME DEL BRAND
  • PENETRAZIONE UNIFORME NEI CLIENTI GDO
  • SOLIDA CAPACITA DI VENDITA E LOGISTICA

61
Discriminazione e differenziazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca
  • I DISTRIBUTORI SI DIFFERENZIANO OLTRE CHE PER
    LIMPORTANZA, ANCHE PER I SERVIZI RICEVUTI
  • I CLIENTI PIU IMPORTANTI RICEVONO UN MAGGIOR
    SERVIZIO DALLINDUSTRIA (frequenza di
    rifornimento, il lead time , le modalità e il
    punto di consegna , i servizi a punto vendita ,
    piattaforma, RFID )
  • La dispersione per cliente del margine di
    contribuzione dellindustria è la somma della
    dispersione dei prezzi di cessione e dei costi
    del servizio industriale.
  • LA VARIANZA DEL MARGINE DI CONTRIBUZIONE TRA
    CLIENTI ASSUME UNA DIVERSA CONSISTENZA
    NELLINDUSTRIA
  • E NECESSARIO TENERE UN CONTO ECONOMICO DI
    CLIENTE PER CONTROLLARE LA VARIANZA DEL MARGINE
    DI CONTRIBUZIONE, QUALUNQUE SIA LA SUA
    CONSISTENZA
  • I DISTRIBUTORI SI DIFFERENZIANO INFINE PER I
    SEVIZI FORNITI AL BRAND E PER LA LORO
    DISPONIBILITA A COLLABORARE NELLO SVILUPPO DEL
    SELL OUT DEL FORNITORE

62
Differenziazione e discriminazione delle
condizioni di vendita praticate dallindustria di
marca  
  • LA VALORIZZAZIONE DEI TRE ELEMENTI SU CUI SI
    BASA LA DIFFERENZIAZIONE DELLE INSEGNE
  • IMPORTANZA ( sconti incondizionati liquidati in
    fattura )
  • SERVIZI INDUSTRIALI ( nessuna valorizzazione )
  • SERVIZI COMMERCIALI ( sconti e contributi
    condizionati a prestazioni e a target con
    liquidazione fuori fattura )
  • LA DIVERSA IMPORTANZA DELLE INSEGNE E IL DIVERSO
    SERVIZIO INDUSTRIALE RICEVUTO PORTANO ALLA
    DISCRIMINAZIONE DELLE CONDIZIONI (T10.4 )
  • IL DIVERSO SERVIZIO COMMERCIALE RICONOSCIUTO AL
    BRAND E DI NORMA GESTITO CON LA
    DIFFERENZIAZIONE DELLE CONDIZIONI DI VENDITA

63
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  •  
  • Ø     Il rapporto di dipendenza dei due attori
    del canale è equilibrato ?
  •  
  • Ø     Da cosa dipende il diverso potere
    contrattuale delle insegne ?
  •  
  • Ø     Come può essere declinata la dimensione dei
    clienti al fine della valutazione del potere
    contrattuale ?
  •  
  • Ø     La lunghezza del canale espressa dal numero
    di livelli negoziali è un elemento positivo o
    negativo ai fini del potere contrattuale ?
  •  
  • Ø     La discriminazione delle condizioni di
    vendita a favore dei clienti più importanti è una
    politica praticata nella stessa misura da tutte
    le aziende industriali ?

64
QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
  •  
  • Ø     Cosa si intende per discriminazione
    monopolistica e discriminazione competitiva delle
    condizioni di vendita ?
  •  
  • Ø     In quali casi la dimensione dei clienti,
    comunque declinata, non è un elemento di
    segmentazione su cui basare la politica di
    vendita ?
  •  
  • Ø     La concorrenza di prezzo sul mercato
    intermedio può portare ad un vantaggio
    competitivo consistente e stabile ?
  •  
  • Ø     Oltre che per limportanza, in cosa si
    differenziano i clienti GDO ?
  •  
  • Ø     Esiste una relazione tra prezzi di vendita
    e costi di gestione dei clienti GDO ?
  •  
  • Ø     La negoziazione è unattività in cui si può
    creare stabilmente valore per industria e
    distribuzione ?
  •  
  • Ø    

65
(No Transcript)
66
Potere contrattuale negli acquisti e performance
dellindustria
  • IL POTERE CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI NON E
    ESERCITABILE IN MODO UNIFORME
  • CONCORRENZA PERFETTA
  • MONOPOLIO
  • OLIGOPOLIO
  • POTERE CONTRATTUALE E STABILITA DELLE INDUSTRIE
    OLIGOPOLISTICHE
  • DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA E MONOPOLISTICA
  • POLITICA DECISA / SUBITA DAL FORNITORE
  • SEGMENTAZIONE
  • SISTEMATICITA
  • PROFITTI

67
POTERE CONTRATTUALE E PERFORMANCE DELLINDUSTRIA
  • GLI ACCORDI DEI FORNITORI PER ELIMINARE LA
    CONCORRENZA DI PREZZO SUL MERCATO INTERMEDIO
    CONFERMANO LA NATURA COMPETITIVA DELLA
    DISCRIMINAZIONE
  • ESEMPI DI CATELLIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI DI
    VENDITA PER CONTRASTARE IL POTERE DEL TRADE
  • ACCORDO INTERPROFESSIONALE SUL CONTENUTO DELLA
    FATTURA PER RIDURRE LINTENSITA DELLA
    CONCORRENZA SUL MERCATO INTERMEDIO (Francia )
  • IL CARTELLO AGF E LA SENTENZA CHE LO AUTORIZZO
    COME DIFESA LEGITTIMA
  • POSSIBILITA DI UNO SQUILIBRIO ECCESSIVO E
    DIRITTO DI AUTODIFESA DELLA PARTE DEBOLE
  • NECESSITA DI CONTROLLO PUBBLICO PER EVITARE LA
    FORMAZIONE DI UN MERCATO DEL COMPRATORE O DEL
    VENDITORE

68
Potere contrattuale negli acquisti e performance
della distribuzione
  • LA TESI CHE INDIVIDUA UNA RELAZIONE TRA
    CONCENTRAZIONE E CONCORRENZA
  • LE ECONOMIE DI SCALA ESTERNE STIMOLANO LA
    CRESCITA DIMENSIONALE DELLE IMPRESE
  • LA CONCENTRAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE PUO
    ARRIVARE AL PUNTO DA RIDURRE LA RIVALITA E IL
    CONNESSO TRASFERIMENTO DELLE ECONOMIE DI COSTO
    NEL PREZZO AL CONSUMO
  • OCCORRE UN INTERVENTO PUBBLICO DI CONTROLLO DEL
    POTERE CONTRATTUALE
  • NELLA DISTRIBUZIONE, LA RELAZIONE TRA
    CONCENTRAZIONE E CONCORRENZA E MOLTO TENUE PER
    UNA SERIE DI MOTIVI

69
Potere contrattuale negli acquisti e performance
della distribuzione
  • LA STRUTTURA DISCENDE DALLA SPAZIALITA DEL
    MERCATO E NON DALLA CONCENTRAZIONE
  • LO SVILUPPO E LA CONNESSA CONCENTRAZIONE ATTIVANO
    UNA RIVALITA NAZIONALE CHE SI AGGIUNGE A QUELLA
    LOCALE
  • LA STRUTTURA OLIGOPOLISTICA NON OSTACOLA IL
    FUNZIONAMENTO DELLA CONCORRENZA
  • NON ESISTONO BARRIERE ALLENTRATA
  • IL PRODOTTO E DIFFERENZIATO
  • LINNOVAZIONE DI PRODOTTO E ACCESSIBILE A TUTTI
    E SI DIFFONDE RAPIDAMENTE SOSTENENDO LA RIVALITA
  • LINNOVAZIONE TECNOLOGICA E ACCESSILE
  • I COSTI SONO ESSENZIALMENTE FISSI
  • LA COLLUSIONE E ESTREMAMENTE DIFFICILE

70
Potere contrattuale negli acquisti e performance
della distribuzione
  • SUPERAMENTO DIMENSIONE OTTIMALE
  • CURVA DI COSTO MEDIO DI LUNGO PERIDO A U
  • ECONOMIE DI SCALA ESTERNE E AUMENTO DEL COSTO DI
    PRODUZIONE DEL SERVIZIO
  • NESSUN VANTAGGIO PER IL CONSUMATORE E CONSEGUENTE
    OPPORTUNITA DI UN CONTROLLO
  • CONTESTAZIONE DELLA TESI DEL SUPERAMENTO DELLA
    DIMENSIONE OTTIMALE
  • NESSUNA GARANZIA CHE LA DIMENSIONE SAREBBE
    OTTIMA IN ASSENZA DI POTERE CONTRATTUALE
  • TRA LE DUE DIMENSIONI SUBOTTIMALI E MEGLIO
    QUELLA CHE SCONTA UN POTERE CONTRATTUALE
  • LA CURVA DI COSTO MEDIO E DI NORMA AD L

71
Potere contrattuale negli acquisti e performance
della distribuzione
  • LIPOTESI DI CONCORRENZA SLEALE
  • FINANZIAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE ALZANDO IL
    PREZZO AGLI ALTRI CLIENTI
  • DISTORSIONE DELLA CONCORRENZA E NEUTRALITA SUL
    LIVELLO DEI PREZZI IN QUANTO AUMENTEREBBE SOLO LA
    VARIANZA
  • RIFIUTO DELLIPOTESI DI COMPENSAZIONE
  • LA DISCRIMINAZIONE COMPETITIVA IMPLICA UNA
    CESSIONE DI VALORE AL DISTRIBUTORE
  • LA COMPENSAZIONE SAREBBE POSSIBILE SOLO IN CASO
    DI PREZZI NON OTTIMALI AI PICCOLI DISTRIBUTORI
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