Title: Fisiopatologia della guarigione delle ferite
1Fisiopatologia della guarigione delle ferite
- Barbara Zavan,
- Dipartimento di Istologia, Microbiologia e
Biotecnologie Mediche - Università di Padova
2- Introduzione
- Il processo di guarigione delle ferite
- Le fasi del processo di guarigione
- I differenti tipi di guarigione
- La classificazione delle ferite
3- La guarigione patologica
- I processi di guarigione a livello della parete
addominale - La guarigione delle ferite della parete
intestinale - Lingegneria dei tessuti
4Introduzione
- Ferita lesione traumatica di un organo/tessuto
causata da un agente fisico esterno e
caratterizzata dallinterruzione della continuità
tessutale. - Processo di guarigione combinazione ordinata di
eventi rigenerativi e di riparo (sintesi di nuova
matrice extracellulare, contrazione della ferita,
riepitelizzazione) che conduce al ripristino
della continuità del tessuto leso.
5Introduzione
- Tutti i tessuti del corpo rispondono piu o meno
con la stessa sequenza di eventi biochimici e
cellulari in risposta ad un danno.
6Introduzione
- La comprensione degli eventi biochimici e
cellulari che guidano il processo di guarigione è
la base della chirurgia e permette di pianificare
in modo razionale la terapia delle ferite,
dallulcera da decubito alla sutura estetica di
una ferita cutanea.
7Il processo di guarigione
8Il processo di guarigione
- Il processo di guarigione ha luogo in maniera
ordinata e sequenziale - Coagulazione
- Flogosi
- Chemiotassi
- Proliferazione cellulare
- Sintesi di collagene
- Sintesi della matrice extracellulare
- Contrazione della ferita
9Il processo di guarigione
- Le 3 FASI PRINCIPALI DEL PROCESSO DI GUARIGIONE
- Fase infiammatoria
- Fase proliferativa
- Fase di rimodellamemento
10Le cellule coinvolte nel processo di guarigione
11Fase infiammatoria
12Fase infiammatoria
- Caratterizzata dallemostasi e dallinfiammazione
e dallinizio della migrazione degli elementi
epiteliali - Il suo obiettivo è di limitare il danno
tessutale - Fermando il sanguinamento
- Impermeabilizzando la superficie della ferita
- Rimuovendo tessuti necrotici, corpi estranei e
batteri
13FASE INFIAMMATORIA
14Linfiammazione è un evento positivo 2- 4 giorni
Le cellule dellinfiammazione uccidono i
microrganismi e rilasciano proteasi (MMP,
elastasi) che rimuovono i componenti non vitali
della ECM e permettono la prosecuzione del
processo di guarigione.
15EMOSTASI
- I vasi danneggiati mettono in contatto il
collagene IV e V con le piastrine promuovendone
laggregazione - Le piastrine vengono attivate e secernono
- - PDGF - Fibronectina
- - TGF-? - Fibrinogeno
- - IGF-1 - Trombospondina
- - VWF
- Inoltre rilasciano serotonina che causa
vasodilatazione ed aumento della permeabilità
capillare
16EMOSTASI
- Sia la via intrinseca che quella estrinseca della
coagulazione vengono attivate, portando alla
formazione di trombina - Ulteriore attivazione delle piastrine
- Conversione del fibrinogeno in fibrina
- Le maglie di fibrina intrappolano i globuli
rossi, permettendo così la formazione del coagulo
17EMOSTASI
- Le maglie di fibrina forniscono anche
limpalcatura per ladesione e proliferazione
delle altre cellule coinvolte nel processo di
guarigione - Cellule endoteliali
- Cellule dellinfiammazione
- Fibroblasti
18INFIAMMAZIONE
- La serotonina secreta dalle piastrine e
listamina secreta dai mastociti aumentano la
permeabilità vascolare. - Il PDGF e il TGF-? attirano (CHEMIOTASSI) ed
attivano i PMN e i MACROFAGI nel sito della
lesione. Queste cellule aderiscono alla parete
dei vasi e migrano attraverso di essa.
19INFIAMMAZIONE
20NEUTROFILI
- Degradano i frammenti di tessuto necrotico, i
corpi estranei ed i batteri - Una loro azione prolungata può portare anche alla
distruzione del tessuto sano
21NEUTROFILI
22MACROFAGI
- I monociti vengono convertiti in macrofagi a
livello della ferita - Rilasciano numerose citochine in grado di
stimolare ed orchestrare le fasi successive del
processo di guarigione - Continuano il lavoro di fagocitosi iniziato dai
neutrofili
23(No Transcript)
24MACROFAGI
25MACROFAGI
I macrofagi producono enzimi proteolitici,
secernono collagenasi proseguendo gli eventi
colliquativi. Secernono inoltre fattori di
crescita che stimolano la proliferazione dei
fibroblasti, la secrezione di collagene e
langiogenesi. Coordinano liniziale sviluppo
del tessuto di granulazione.
26Principali citochine coinvolte nel processo di
guarigione
CITOCHINE CELLULE AZIONI
Citochine pro-infiammatorie Tumor Necrosis Factor (TNF-a) Interleuchina-1 (IL-1) Interleuchina-6 (IL-6) Interleuchina-8 (IL-8) Interferone-? (INF-?) Macrofagi Macrofagi, cheratinociti Macrofagi, cheratinociti, PMN Macrofagi, fibroblasti Macrofagi, T-linfociti ? marginazione dei PMN, ? sintesi MMP ? chemiotassi dei fibroblasti e cheratinociti, ? sintesi MMP ? proliferazione dei fibroblasti ? chemiotassi dei macrofagi e dei PMN, ? sintesi collagene ? cehmiotassi dei macrofagi e dei PMN, ? sintesi collagene, ? sintesi MMP
Citochine anti-infiammatorie Interleuchina-4 (IL-4) Interleuchina-10 (IL-10) Linfociti-T, basofili, mast-cellule Linfociti-T, macrofagi, cheratinociti ? TNF-a, IL-1, sintesi di IL-6 ? proliferazione dei fibroblasti, sintesi di collagene ? TNF-a, IL-1, sintesi di IL-6 ? attivazione dei macrofagi e dei PMN
27I macrofagi attivati coordinano lo sviluppo del
tessuto di granulazione
- Rilasciano citochine e fattori di crescita che
promuovono - langiogenesi
- lattivazione dei fibroblasti che producono
nuova ECM - provvedono alla rimozione della matrice
provvisoria, formatasi durante le fasi precoci
del processo di guarigione
28MACROFAGI
CONTRAZIONE DELLA FERITA
TESSUTO DI GRANULAZIONE
? Collagene Rimodellamento
INFIAMMAZIONE
GIORNI
29FASE PROLIFERATIVA
30FASE PROLIFERATIVA
- Qunado la fase dellemostasi e dellinfiammazione
acuta si stanno concludendo, si inizia a creare
una matrice ricca di fattori per il proseguimento
degli eventi di riparo. - Inizia la fase PROLIFERATIVA della guarigione,
che incomincia 2-3 giorni dopo il trauma e si
protrae per circa 2-4 settimane
31FASE PROLIFERATIVA
- È rappresentata da
- Angiogenesi (endoteli)
- Fibroplasia (fibroblasti)
- Riepitelizzazione (cheratinociti)
32FASE PROLIFERATIVA
- Caratterizzata dalla formazione del tessuto di
granulazione - Fitta rete di microcapillari
- Fibroblasti
- Macrofagi
- Fibre collagene, fibronectina, acido ialuronico
33Il tessuto di granulazione
I fibroblasti secernono grandi quantità di
collagene III e I e fibronectina che
costituiscono una matrice tridimensionale per lo
scorrimento di nuovi vasi (angiogenesi) e del
nuovo epitelio.
34TESSUTO DI GRANULAZIONE
- È un tessuto specializzato, transitorio (presente
solo dove e quando è necessario) - Il suo sviluppo è coordinato dai macrofagi che
rilasciano fattori di crescita e citochine con
attività angiogenetica - Le prime cellule presenti nel suo contesto sono
le cellule endoteliali ed i fibroblasti
35TESSUTO DI GRANULAZIONE
È ricchissimo di micro-capillari derivanti dalle
cellule endoteliali originarie dai vasi
pre-esistenti e dal sangue periferico (cellule
endoteliali progenitrici circolanti). Ha la
funzione di portare ossigeno, nutrienti, fattori
di crescita, anticorpi, necessari al
proseguimento degli eventi di riparo.
36Eventi molecolari e cellulari a livello di una
ferita cutanea durante i primi 4-8 giorni.
37La matrice provvisoria di fibrina viene
progressivamente sostituita dal tessuto
cicatriziale
I fibroblasti, con il progredire del processo di
guarigione, vengono stimolati a produrre nuovo
collagene, elastina e glicoproteine che
rimpiazzano la matrice provvisoria di fibrina e
iniziano a formare la cicatrice.
38ANGIOGENESI
- È necessaria per il proseguimento degli eventi di
riparo - Viene stimolata da diverse citochine
- FGF
- TGF-a, TGF-?
- TNF-a
- VEGF
- È stimolata dallipossia, dalla fibronectina e
dallacido ialuronico che si trovano in grande
quantità a livello del letto della ferita
39ANGIOGENESI
- Proteolisi
- Migrazione e chemiotassi
- proliferazione
- Formazione del lume vasale
- Aumento della permeabilità capillare
40FIBROPLASIA
- I fibroblasti attirati dagli stimoli
chemiotattici a livello della ferita, proliferano
e producono i principali componenti della matrice
extracellulare - Vengono stimolati ed attivati dai fattori
rilasciati dalle piatrine e dai monociti - Producono principalmente glicosaminoglicani e
pro-collagene
41COLLAGENE
- È la molecola dominante nel contesto della
matrice della ferita e del tessuto cicatriziale - Costiuisce una sottile maglia che conferisce
proprietà cellulari e meccaniche alla ferita
42COLLAGENE
- Il collagene di tipo 3 viene attivamenete secreto
durante le prime fasi del processo di guarigione - I livelli di collagene aumementano nel corso
dellle prime tre settimane - Con laumentare della quantità di collagene
diminuisce il numero dei fibroblasti - Il collagene di tipo 1 viene quasi completamente
sostituto dal collagene di tipo 3 durante il
processo di maturazione della cicatrice (Rapporto
nella cute normale 41)
43Principali tipi di collagene e loro distribuzione
Tipo Distribuzione nei tessuti
I Tutti I tessuti connettivi ad eccezione della cartilagine e della membrana basele, rapresenta il 90 del collagene presente nei tessuti
II Cartilagine, umor vitreo, disco intervertebrale
III Cute, vasi sanguigni, organi interni
IV Membrana basale (Lamina Densa)
V In tutti i tessuti
VI In tutti i tessuti
44RIEPITELIZZAZIONE
- Inizia già nelle prime ore dopo la ferita
- Segue sempre unordinata sequenza di eventi
- Mobilizzazione
- Migrazione
- Mitosi
- Differenziazione cellulare
45RIEPITELIZZAZIONE
I follicoli piliferi presenti sono la principale
fonte di cheratoniciti ad alta potenzialità
rigenerativa Nelle fasi di riparo e
rigenerazione, la migrazione dei cheratinociti
dai margini della ferita o dai follicoli piliferi
rappresenta levento fondamentale
46RIEPITELIZZAZIONE
MEMBRANA BASALE
FOLLICOLO PILIFERO
47RIEPITELIZZAZIONE - MOBILIZZAZIONE
- I cheratinociti presenti nei tessuti circostanti
la lesione - Cambiano morfologia
- Si appiattiscono
- Si distaccano dalle cellule circostanti e dalla
membrana basale
48RIEPITELIZZAZIONE - MIGRAZIONE
- Lo stimolo alla migrazione è dato dalla perdita
della inibizione da contatto - Quando le cellule iniziano a migrare dai margini
della ferita, le cellule a loro immediatamente
vicine entrano nella fase di mobilizzazione - Questi eventi caratterizzano il flusso dei
cheratinociti lungo il letto della ferita - Il processo continua fintantochè le cellule
confluiscono incontrandosi ? INIBIZIONE DA
CONTATTO
49RIEPITELIZZAZIONE - MITOSI
- Durante la migrazione il numero dei cheratinociti
è mantenuto attraverso la mitosi cellulare - Le cellule della membrana basale iniziano I
processi di mitosi per rimpiazzare le cellule che
stanno migrando - Con il progredire del processo di
riepitelizzazione le cellule che stanno migrando
si dividono e si differenziano aumentano lo
spessore del nuovo epitelio
50RIEPITELIZZAZIONE - DIFFERENZIAZIONE
- Quando i cheratinociti hanno ristabilito la
continuità dellepitelio al di sopra della
ferita, riprendono i normali processi
differenziativi - Cellule basali in attiva mitosi ? Cheratinociti
differenziati
51FASE DI RIMODELLAMENTO
52FASE DI RIMODELLAMENTO
- Inizia circa 3 settimane dopo linsulto iniziale
e dura fino ad un anno - La sintesi e la degradazione del collagene sono
accellarate - Non si osserva un aumento della quantità totale
di collagene - ? EQUILIBRIO DEL COLLAGENE
53FASE DI RIMODELLAMENTO
- I capillari continuano a svilupparsi nel letto
della ferita - Le fibre collagene cominciano a diporsi ed
organizzarsi in base alle linee di trazione delle
forze meccaniche locali - La maggior parte del collagene III è sostituito
dal collagene I
54FASE DI RIMODELLAMENTO
- Sebbene non ci sia un netto incremennto della
quantità di collagene, il collagene si dispone in
maniera da aggiungere resistenza meccanica al
nuovo tessuto cicatriziale.
55TENSIONE DELLA FERITA
56CONTRAZIONE DELLA FERITA
- È un evento essenziale nel processo di riparo
- Permette la chisura di perdite di sostanza
tessutali - I MIOFIBROBLASTI sono le cellule responsabili
della contrazione
57MIOFIBROBLASTI
- Sono reponsabili della contrazione
- Contengono microfilamenti che li rendono simili
alle cellule muscolari lisce - Hanno strutture specializzate di adesione
intercellulare - Gli innesti di cute inibiscono il processo di
contrazione riducendo la differenziazione di
fibroblasti in miofibroblasti a livello della
ferita