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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva Author: Dip. Clinica Veterinaria Last modified by: Dip. Clinica Veterinaria Created Date: 9/18/2003 9:31:54 AM Document presentation ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
ALOTANO o
FLUOTANO E un idrocarburo alogenato, incolore,
di odore dolce - non è irritante - poco stabile
( si aggiunge timolo) ( ESAFLUORODICLOROBUTENE) -
coefficiente di solubilità 3,5 - è
liposolubile - apparato respiratorio non è
irritante per la mucosa ed ha azione
broncodilatatrice,
deprime i centri respiratori - apparato cardiaco
depressione cardiaca, ipotensione arteriosa, ri-
duzione della
gittata cardiaca - sensibilizza il miocardio
allazione delle catecolamine e può deter-
minare delle aritmie ( possono essere evitate
premedicando con
atropina e trattate con propanololo) - buon
anestetico e scarso analgesico - vasodilatatore
cerebrale
2
ALOTANO o
FLUOTANO - può causare ipertermia maligna -
passa la B.P. - è metabolizzato a livello epatico
ed è molto epatotossico - tossicità sia acuta che
cronica ( personale di sala) VANTAGGI - elevato
potere anestetico - non è esplosivo ne
infiammabile - non irrita la mucosa - è
broncodilatatore - buon miorilassante - grande
maneggevolezza
3
ALOTANO o
FLUOTANO SVANTAGGI - costo elevato - tossicità
eoatica - ipertermia maligna - azione deprimente
il miocardio CONTROINDICATO - pazienti ipotesi -
pazienti con malattie cardiovascolari
4
ETRANO o ENFLUORANO -
Coefficiente di solubilità 1.91 - Non è
irritante per le mucose - Ha effetto
broncodilatatore, non deprime la F.R . - buon
anestetico ed analgesico - Ha un buon potere
miorilassante - Non è dannoso ne per il rene ne
per il fegato - Deprime poco il sistema
cardio-circolatorio
5
METOSSIFLUORANO o PENTRANE - Ha
un alto coefficiente di solubilità 13 - Buon
analgesico - A livello respiratorio non è
irritante per la mucosa respiratoria, non
stimola la salivazione e la secrezione
bronchiale. - deprime la
respirazione. - A livello cardiaco
- eccita in anestesia
leggera - deprime
in anestesia profonda - E miorilassante - Poco
epatotossico, molto nefrotossico

6
ISOFLUORANO o FORANE E un isomero
dellenfluorano. - Non è infiammabile - Ha il
vantaggio di non essere metabolizzato - Deprime
poco il respiro - E ipotensivo - E un buon
miorilassante - Coefficiente solubilità
1,43 TRICLOROETILENE E un liquido incolore di
odore simile al cloroformio. - E poco stabile (
si aggiunge timolo) - Non può essere utilizzato
nei sistemi chiusi perché si forma
DICLOROACETILENE che è neurotossico - Ha azione
irritante sulla mucosa respiratoria - Provoca
bradicardia - Ha basso coeffciente di solubilità
7
DERIVATI
ALOGENATI AZIONE SIMILE CHE DIFFERISCE IN ALCUNE
PARTICOLARITA - DEPRESSIONE CARDIOCIRCOLATORIA
ALOTANO gt METOSSIF.gt ENFLUORANO gt ISOFLUORANO -
DEPRESSIONE RESPIRATORIA ALOTANO METOSSIF. gt
ENFLUORANO gt ISOFLUORANO - METABOLISMO
EPATO-RENALE ALOTANO METOSSIF. gt ENFLUORANO gt
ISOFLUORANO - NEFROTOSSICITA METOSSIF.gt ALOTANO
gt ENFLUORANO gtISOFLUORANO - RILASSAMENTO
MUSCOLARE METOSSIFgt ISOFLUORANO gt ENFLUORANO gt
ALOTANO - PROBABILITA DI INDURRE IPERTERMIA
MALIGNA ALOTANO gt ISOFLUORANO gt ENFLUORANO gt -
CAPACITA DI INDURRE ARITMIE ALOTANO gt METOSSIF.
gt ENFLUORANO gt ISOFLUORANO
8
TOSSICITA DEGLI ANESTETICI VOLATILI E
necessario considerare - azioni tossiche dovute
agli anestetici o ai loro metaboliti - tossicità
delle impurità contenute nellanestetico -
condizioni generali del paziente sottoposto a
questi farmaci INCONVENIENTI DOVUTI ALLE
IMPURITA CONTENUTE NELLANESTETICO 1)
prodotti di degradazione derivanti
dallinstabilità chimica di questi
composti 2) sostanze tossiche che si formano per
il contatto dellanestetico con le sostanze
impiegate nei circuiti chiusi ( calce sodata) e
al materiale con i quali sono costruiti i
vaporizzatori ( rame)
9
ALOTANO ESAFLUORODICLOROBUTENE
Azione epato-

tossica Formazione di vari alcaloidi (
ac. Cloridrico e bromidrico) se esposto
alla luce. Aggiungere TIMOLO che previene la
formazione di bromo libero ETERE ETILICO
ACETALDEIDE E PEROSSIDI ( altamente

esplosivi) Mantenere
al buio e al fresco CLOROFORMIO
CLORURO DI CARBONILE O FOSGENE Mantenere al
buio e al fresco Aggiungere l1 do alcool
etilico che trasforma il fosgene in carbo- nato
di etile.

10
TRICLOROETILENE non usare nei
circuiti chiusi perché
a contatto con la calce
sodata
DICLOROACETILENE

E FOSGENE ENFLUORANO
Stabile Il farmaco ideale è quello che
viene poco metabolizzato Il fenomeno
dellinduzione enzimatica interessa
particolarmente lalotano e il
metossifluorano.
11
AZIONI TOSSICHE SUL CUORE Gli anestetici
alogenati, ad eccezione del metossifluorano,
hanno una azione depressiva sulla forza
contrattile del cuore. Durante anestesie
prolungate profonda cardio
depressione arresto
cardiaco soprattutto se esiste uno stato di
ipossia e/o

ipercapnia Gli anestetici inalatori (
Alotano) sensibilizzano il miocardio alla azione
delle catecolamine ARITMIE
12
AZIONI TOSSICHE SUL FEGATO ALOTANO
epatotossicità ( anestesie ripetute in breve
tempo) Rischioso - pazienti obesi
- soggetti anziani -
pazienti sottoposti ad anestesie multiple entro
pochi giorno METOSSIFLUORANO
pareri discordanti ENFLUORANO
si escludono danni a livello epatico ( in

conseguenza dello scarso grado di meta-
bolizzazione)
13
AZIONI TOSSICHE SUL RENE ALOTANO non
è nefrotossico ENFLUORANO in corso
di anestesia si osserva vasoco-
strizione renale, ma non è
nefrotossico METOSSIFLUORANO è
nefrotossico se somministrato
a pazienti in
precarie condizioni
della funzionalità renale o
se som-
ministrato a pazienti che sono trat-

tati con tetracicline
14
IPERTERMIA MALIGNA SINTOMI - aumento T
corporea - acidosi metabolica
- disturbi del ritmo
- collasso cardiocircolatorio
- rigidità muscolare CAUSA - a. volatili
- miorilassanti -
predisposizione familiare ( idiosincrasia) ES.
EMATOLOGICI - acidosi metabolica
- ipossia
- ipokaliemia
- iperfosfatemia
- mioglobinuria
- aumento della CPK (
creatinfosfochinasi)
15
IPERTERMIA MALIGNA TRATTAMENTO - interrompere
la somministrazione dellane-
stetico
- ventilazione controllata
- correggere lacidosi e
lequilibrio idro-elet-
trolitico Oltre allALOTANO può
determinarla anche lENFLUORANO
16
TOSSICITA CRONICA Si osserva nel personale di
sala ( soprattutto ANESTESISTI) Dannosi anche a
piccole dosi perché il continuo contatto
determina il fenomeno dell INDUZIONE
ENZIMATICA DANNI - maggior incidenza di tumori
- fenomeni depressivi
- irritabilità - insonnia
- aborti - impotenza
sessuale
AREARE LAMBIENTE
17

MIORILASSANTI Sono farmaci che agendo a livello
della giunzione neuromuscolare determinano un più
profondo ed efficace rilassamento muscolare di
quello ottenuto con farmaci che, come letere,
lalotano,i barbi- turici, il cloralio idrato,
agiscono a livello centrale, o come gli
anal- gesici locali, a livello periferico. I
miorilassanti sono usati soltanto per produrre un
rilassamento, ad eccezione delletere
guaiacolglicerico che agisce a livello delle
si- napsi del midollo spinale. Per utilizzarli
dobbiamo avere a disposizione
RESPIRATORE

AUTOMATICO Tali farmaci interagiscono con varie
sostanze anestetici, antibiotici,

antiaritmici e diuretici Si somministrano
dopo anestesia generale profonda.

18
TRASMISSIONE NEUROMUSCOLARE RIPOS
O STATO DI POLARIZZAZIONE STIMOL
O SEGUE LA DEPOLARIZZAZIONE
RAGGIUNGE LA
CONGIUNZIONE
NEUROMUSCOLARE
PROPAGAZIONE DELLO STIMOLO
DALLA FIBRA NERVOSA
MUSCOLO libera Ach Ach distrutta
dalla COLINESTERASI in - COLINA

- AC. ACETICO
19
BLOCCO NEUROMUSCOLARE Può essere 1) BLOCCO
DEPOLARIZZANTE 2) BLOCCO NON DEPOLARIZZANTE o
COMPETITIVO 3) BLOCCO MISTO 4) BLOCCO DOPPIO
20
BLOCCO DEPOLARIZZANTE Prolun
gamento del normale processo di depolarizzazione
che avviene nella placca motrice in presenza di
Ach. Normalmente lazione dellAch. persiste per
una frazione di secon- di dopo di che si ha un
intervallo transitorio durante il quale la
fibra muscolare non risponde più allo stimolo che
arriva lungo la fibra nervosa. Si ha cioè un
BLOCCO DA DEPOLARIZZAZIONE che è detto periodo
di REFRATTARIETA o di LATENZA. Con la
somministrazione di MIORILASSANTI DEPOLARIZZANTI
si allunga in pratica questo periodo.

SUCCINILCOLINA
DECAMETONIO I miorilassanti
depolarizzanti sono AGONISTI dellAch cioè si
legano ai recettori dellAch stimolandola
21
BLOCCO NON DEPOLARIZZANTE I farmaci che producono
questo blocco impediscono il passaggio dellimpuls
o dal nervo alla fibra muscolare. Si erge come un
muro che impedisce il contatto tra Ach e
recettore. In pratica il miorilassante non
depolarizzante si lega al recettore im- pedendo
che ad esso si leghi lAch. Sono ANTAGONISTI
COMPETITIVI DELLACETILCOLINA. MIORIL. NON
DEPOL. D-TUBOCURARINA Quando la
concentrazione di D-Tubocurarina diminuisce sia
nel sangue che nel tessuto anche quella a
livello della placca motrice diminuisce
quindi aumenta il numero di molecole di Ach
che si
legano al recettore per cui
viene a cessare il blocco neuromuscolare
22
BLOCCO NON DEPOLARIZZANTE Questo processo può
essere accellerato 1) incrementando
2) Impedendo che
venga la concentrazione di Ach
distrutta dalla coline-
mediante iniezione diretta
sterasi sconsigliata in quanto viene
efficace usare degli anti-
subito idrolizzata dalla
colinesterasici( neostigmina)
colinesterasi del sangue che
bloccano lenzima
per cui si
ha un aumento
dellAch a
livello della
giunzione
neuromuscolare La NEOSTIGMINA ha effetto
antagonista sui farmaci NON DEPOLARIZ. mentre
tende a potenziare i farmaci DEPOLARIZ. e quindi
a prolungare leffetto di questi miorilassanti
23
BLOCCO MISTO Vengono utilizzati un farmaco
depolarizzante e uno non depolariz- zante. BLOCCO
DOPPIO Può seguire liniezione di un
miorilassante depolarizzante. In questo caso la
NEOSTIGMINA antagonizza leffetto del
miorilas- sante depolarizzante
BLOCCO DEPOLARIZZANTE CARATTERISTICHE 1)
la paralisi è preceduta da una transitoria
stimolazione delle fibre muscolari,
probabilmente causata dalliniziale
depolarizzazione 2) farmaci come la neostigmina
prolungano lazione di questi mio-
rilassanti 3) questi miorilassanti non producono
mai un blocco neuromussco- lare puro
24
BLOCCO NON
DEPOLARIZZANTE CARATTERISTICHE 1) essi
paralizzano i muscoli striati volontari,
prevenendo la trasmis- sione dellimpulso
nervoso attraverso la giunzione
neuromuscolare. 2) durante il blocco lAch è
prodotta in normale quantità a livello della
placca 3) farmaci anticolinesterasici come la
neostigmina hanno un effetto
antagonista. Nel BLOCCO NEUROMUSCOLARE è
costante la sequenza con la quale vengono
coinvolti i gruppi muscolari. Entro 30- 60 si
paralizzano - mm. Facciali
- mandibola e
coda
- gamba e collo
- deglutizione e
fonazione
- addominali e intercostali
-
diaframma
25

SUCCINILCOLINA Poco sensibili cavallo, gatto,
maiale Molto sensibili cane, bovino, pecora -
Viene idrolizzata dalla colinesterasi dl sangue
come lAch. Tutte le condizioni che
diminuiscono la quantità circolante della
pseudocolinesterasi ( gravidanza, epatiti)
aumentano la durata dazione della
succinilcolina. - Può determinare bradicardia o
tachicardia - Aritmie - Ipertensione - Ipertermia
maligna - Provoca tremori e fascicolazioni
muscolari - Non passa la barriera placentare - E
agonista dellAch. Non può essere ANTAGONIZZATA
quindi si preferisce i NON DEPOLARIZZANTI
26

SUCCINILCOLINA CAVALLO 0.12-0.25 mg/kg dura
4-5 min. Non
paralizza il diaframma BOVINO PECORA 0.02 mg/kg
dura 6-8 min.
Non paralizza il diaframma MAIALE 2 mg/kg
dura 2-3 min.
Completa paralisi GATTO 3-5 mg/kg dose totale
dura 5-6 min.
Completa paralisi CANE 0.3 mg/kg dura 15-20
min. Completa
paralisi Può produrre
blocco duplice Viene idrolizzata dalla
plasmacolinesterasi. La NEOSTIGMINA non solo non
antagonizza lazione della succinilcolina ma
anzi, salvo che nel blocco duplice la prolunga

27

D-TUBOCURARINA Si lega ai recettori o placca
motrice impedendo che ad esso si
leghi lAch. D-TUBOCUR. diminuisce
aumento Ach
cessa blocco neuromuscolare NEOSTIGMINA
ANTICOLINESTERASICO Blocca
lenzima per cui si ha aumento dellAch a livello
della giunzione neuromuscolare
Spiazzamento D-Tubocurarina
Cessazione del blocco L
Ach agisce anche a livello delle terminazioni
parasimpatiche e dei gangli simpatici e
parasimpatici. Luso di anticolinesterasici può
pro- durre stimolazione dei recettori nicotinici
e muscarinici. L utilizzo di atropina blocca gli
effetti muscarinici
28
FARMACI ANTICOLINESTERASICI
Hanno 2 campi dazione a livello della
giunzione neuromuscolare 1)
depressione dellenzima colinesterasico
permettendo così la
concentrazione di molecole di acetilcolina
2) diretta stimolazione della placca motrice
come lAch. Ach presenta 2 azioni
1) Az. NICOTINICA a livello della giunzione
neuromuscolare e dei gangli
autonomi 2) Az. MUSCARINICA che ha il
suo effetto sul miocardio,
sullintestino, sulla vescica, sulle pupille e
sulle ghiandole di
secrezione. LATROPINA si oppone agli effetti
muscarinici dellAch
29
D-TUBOCURARINA CANE
0.3 mg/kg durata 60-120 min.
Notevole caduta della
pressione MAIALE 0.3 mg/kg . Buon
miorilassamento.
Non provoca caduta della pressione CAVALLO
0.22-0.25 mg/kg durata 20-30 min.
Non provoca caduta della
pressione. Non va
utilizzata in soggetti con enfisema
polmonare broncospasmo
30
PANCURONIO BROMURO -
Miorilassante di sintesi - Rapidità dazione -
Durata dazione uguale alla d-tubocurarina -
Manca la liberazione di istamina e con essa
fenomeni di bronco- spasmo e ipotensione. -
Attraversa in minima quantità la B.P. - E
metabolizzato dal fegato - Lantidoto è
rappresentato da NEOSTIGMINA e ATROPINA Il
Pancuronio è il bloccante neuromuscolare di
elezione ,poiché è facilmente reversibile e non
ha effetto istaminico
31
PANCURONIO
BROMURO DOSI CANE, GATTO, SUINO, CAPRA
0.22-1.1mg/kg CANE 0.11 mg/kg sono sufficienti
per intubare senza anestesia SUINO 0.44 mg/kg
sono sufficienti per intubare, miorilassamento
per 6-10 CAPRA
0.025 mg/kg durata miorilassamento per
45 CAVALLO 0.1 mg/kg PECORA 0.005 mg/kg
32
FAZADINIO BROMURO - Blocco
competitivo non depolarizzante con andamento
simile alla succinilcolina - Rapidità dazione
dei miorilassanti depolarizzanti senza avere
gli effetti collaterali CANE bradicardia e
ipotensione transitoria ANTAGONIZZATO
NEOSTIGMINA ATROPINA
33
GALLAMINA -
Produce un blocco competitivo a livello della
giunzione neuro- muscolare ed inoltre produce
un certo blocco vagale Cane tachicardia ma non
si ha liberazione di istamina - E detossificata
nelorganismo ed escreta per la maggior parte
immodificata nelle urine. DOSI CANE 0.4 mg/kg
i.v. Apnea 15-25 GATTO 0.4 mg/kg i.v.
Apnea 10-20 Transitoria ipotensione CAVALLO
0.66 mg/kg non provoca arresto respiratorio
1.1 mg/kg apnea
10-20 BOVINO 0.5 mg/kg apnea SUINO 0.2
mg/kg non sempre provoca apnea
34

ATRACURIO Miorilassante non depolarizzante, a
durata dazione intermedia - Assenza di effetti
cardiocircolatori indesiderati - Si può
utilizzare anche in epatopatici e nefropatici -
Latracurio, una volta riscaldato a temperatura
ambiente e a ph fisiologico, si degrada
spontaneamente. - Un effetto svantaggioso è
costituito dalla liberazione di
istamina DOSI CANE 0.5 mga7kg i.v. Apnea
40 GATTO 0.25 mg/kg i.v. Apnea 30 CAVALLO
0.07 mg/kg i.v. Apnea 12 La paralisi
completa è facilmente antagonizzata dalla
NEOSTIGMINA ATROPINA
35
VECURONIO - Più
potente del pancuronio - Durata
breve-intermedia - Azione prolungata nei pazienti
epatopatici e nefropatici - Può produrre
bradicardia DOSI CANE 0.1 mg/kg blocco
20-25 GATTO 0.024 mg/kg blocco 5 CAVALLO
0.108 mg/kg blocco 20- 40
36
ETERE GUAIACOL- GLICERICO o GUAIFENESINA
(EGG) E un comune decongestionante e
antitussigeno, impiegato nel cavallo, come
miorilassante e il suo vantaggio è costituito
dal fatto che produce miorilassamento con scarso
effetto sulla respi- razione. E un miorilassante
ad azione centrale ed agisce a carico della
sinapsi della corda spinale. Abbiamo
miorilassamento della muscolatura scheletrica
mentre il diaframma continua a funzionare e non
cè paralisi respiratoria. - Miorilassamento
della muscolatura addominale 10-15 -
Rilassamento a livello laringo-faringeo
facilita lintubazione - Somministrazione rapida
(2) coricamento - Durata 15 - Dopo 45
posizione quadrupedale
37
ETERE GUAIACOL- GLICERICO o GUAIFENESINA
(EGG) DOSI 100 -110 ml ogni 100 kg
p.v. PREMEDICAZIONE Acepromazina 0.5
ml/100 kg Propionilpromazina 1
ml/100kg NON E ANALGESICO Narcotici
Analgesici (
idrato di cloralio
An. Locale ( lidocaina)
38
FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE IL BLOCCO
NEUROMUSCOLARE TEMPERATURA - LIPERTERMIA
antagonizza il blocco competitivo ma aumenta e
prolunga quello depolarizzante - LIPOTERMIA
prolunga lazione dei miorilassanti non
depolariz- zanti. EQUILIBRIO ACIDO-BASE -
LACIDOSI RESPIRATORIA aumenta il blocco
neuromuscolare non depolarizzante
39
FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE IL BLOCCO
NEUROMUSCOLARE SQUILIBRI IDRO-ELETTROLITICI -
LIPOKALIEMIA e lIPOCALCEMIA potenziano lazione
degli agenti non depolarizzanti - La
DISIDRATAZIONE aumenta la concentrazione
plasmatica delle dosi normali degli agenti non
depolarizzanti e ne accresce leffetto. -
Elevati livelli ematici di magnesio aumentano
lazione sia degli agenti depolarizzanti che
non depolarizzanti ALTRI FARMACI - Alcuni
ANTIBIOTICI potenziano lazione degli agenti non
depo- larizzanti neomicina, streptomicina,
gentamicina, kanamicina,
lincomicina
40
VANTAGGI NELLUSO DEI
MIORILASSANTI Se vengono impiegati in un
anestesia bilanciata è bene - saperli usare -
eseguire la respirazione controllata del
paziente - monitorare adeguatamente la funzione
neuromuscolare e cardio- vascolare
utilizzando uno stimolatore dei
nervi periferici (
nervo periferico facciale, ulnare, peroneo
superf.) - gli agenti anestetici devono essere
somministrati in dosi sufficienti ad indurre
incoscienza ed analgesia. I miorilassanti devono
essere considerati un sussidio e mai
sostituti degli anestetici
41
VANTAGGI NELLUSO DEI
MIORILASSANTI VANTAGGIO PRINCIPALE -
Facilitano lesposizione chirurgica limitando il
trauma tissutale. - Facilitano le manipolazioni
ortopediche come - la riduzione di
fratture o di lussazioni abolendo il tono
della muscolatura scheletrica
42
SVANTAGGI NELLUSO DEI MIORILASSANTI Ne
limitano limpiego - la necessità della
ventilazione controllata - la difficoltà di
monitorare la profondità dellanestesia Nei
piccoli animali la profondità dellanestesia è
determinata - dal movimento spontaneo o
riflesso - dallattività riflessa palpebrale e
oculare e del tono muscolare mandibolare In
seguito alla somministrazione di miorilassanti il
paziente non si muove perché è
paralizzato. Lunico monitor fisico che rimane è
la Frequenza cardiaca. Se aumenta inadeguata
profondità anestetica.
43
TECNICA
DUSO PREMEDICAZIONE secondo normale
consuetudine

atropina INDUZIONE Barbiturici Cane
barbiturici intubazione
miorilassanti Gatto Maiale
barbiturici miorilassanti
intubazione Cavallo I soggetti vengono
attaccati al VENTILATORE AUTOMATICO MANTENIMENTO
O2/N2O senza agenti volatili
44
TECNICA
DUSO DOSI RIPETUTE DI BARBITURICO
Quando somministrarle? - aumento
frequenza polso - aumento salivazione e
lacrimazione - movimenti muscoli
facciali e arti Di fronte ad un blocco non
depolarizzante somministrare NEOSTIGMINA
ATROPINA PER SVEGLIARE IL SOGGETTO -
Alleggerire lanestesia gassosa - Somministrare
NEOST ATR in caso di blocco non depolar. -
Disinserire il meccanismo automatico del
ventilatore per qualche secondo ed attendere
latto respiratorio spontaneo del soggetto.
45
RESPIRAZIONE
ARTIFICIALE - Deve essere impiegata nel momento
giusto - E necessario avere un profonda
familiarità con la normale fisiologia
cardiorespiratoria e con linterpretazione dei
gas ematici - Limpiego della ventilazione
artificiale va presa in considerazione nei
pazienti con respirazione inadeguata - La
determinazione dei gas ematici è lunico test
valido per stabili- re se la ventilazione è
adeguata o meno. CAUSE DI INADEGUATEZZA DELLA
RESPIRAZIONE 1) DEPRESSIONE DEI CENTRI
RESPIRATORI - anestetici - bloccanti
neuromuscolari - intossicazione da farmaci
- acidosi - coma - trauma cranico e
toracico
46
2) INCAPACITA DI ESPANDERE NORMALMENTE il
TORACE - interventi chirurgici torace
- distensione addominale - obesità 3)
INCAPACITA DI ESPANDERE ADEGUATAMENTE I
POLMONI - pneumotorace - versamento
pleurico - ernia diaframmatica -
interventi chirurgici a livello toracico 4)
ARRESTO CARDIOPOLMONARE ACUTO - edema o
insufficienza polmonare
47
RESPIRAZIONE
ARTIFICIALE Una respirazione ottimale è
caratterizzata - ritmo regolare - profondità e
frequenza normali - normale ventilazione Misurazi
one del grado di ventilazione 1) osservazione
escursione del torace 2) colorito delle mucose 3)
grado di ossigenazione capillare 4) frequenza
cardiaca 5) flusso di gas necessario per
mantenere insufflata la borsa respi- ratoria
in un sistema senza rirespirazione 6) tramite
spirometro ( misuratore di ventilazione)
48
La respirazione artificiale è indispensabile 1)
emergenze 2) chirurgia a torace aperto 3) dopo
somministrazione di miorilassanti 4) assenza di
attività respiratoria spontanea ( APNEA) 5)
attività respiratoria spontanea insufficiente a
garantire una com- pleta eliminazione di CO2
dal polmone e unadeguata ossigena- zione del
sangue venoso. Lapnea e linsufficienza
respiratoria possono manifestarsi - durante
lanestesia - nel periodo postopertorio
49
Lapnea e linsufficienza respiratoria possono
essere controllate - MANUALMENTE -
MECCANICAMENTE Gatto - manualmente ( sistema a
T di Ayre) Cane - manualmente ( Magill o Bain)
- meccanicamente Cavallo -
meccanicamente
50
Durante la RESPIRAZIONE NORMALE laria viene
aspirata nei polmoni grazie allespansione della
gabbia toracica che deter- mina
PRESSIONE NEGATIVA TORACICA
AIUTA IL RITORNO VENOSO AL CUORE Durante la
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
PRESSIONE POSITIVA INTRATORACICA
IMPEDISCE ENTRO CERTI
LIMITI IL
RITORNO VENOSO Tutti i sistemi di
ventilazione artificiale sono fatti a PPI (
pressione
positiva intermittente)
51
Per meglio comprendere la ventilazione è
opportuno interpretare la nomenclature in essa
ricorrente VOL. CORRENTE (Vt) è la quantità
diaria che entra ed esce dal
polmone ad ogni atto
respiratorio VOL. MINUTO (Vm) è il volume di gas
erogato al paziente in un
minuto SPAZIO MORTO ANATOMICO
comprende le vie aeree dalle
narici e dalla bocca fino
agli alveoli esclusi
Lintubazione endotracheale riduce lo
spa- zio
morto anatomico non avvengono gli scambi di O2
e di N2O tra aria e sangue
52
SPAZIO MORTO FISIOLOGICO indica tutta laria che
non è
utilizzata per gli scambi respiratori
1) spazio morto anatomico
2) alveoli che non
hanno un flusso capillare
3) dalleccesso di aria sugli
alveoli SPAZIO MORTO ANESTETICO comprende il
volume di gas
contenuti nel sistema anestetico tra la valvola
espiratoria, nel
sistema semichiuso o la calce
sodata nel sistema chiuso, e gli
alveoli del
paziente
53
Quando si effettua la respirazione artificiale
con ventilatori mecca- nici è necessario
effettuare lEMOGASANALISI che ci consente di
va- lutare leliminazione di CO2. EMOGAS
PCO2 pH
PO2 Vent. Normale 40 mm/Hg
7.4 110 mm/Hg Ipoventilazione
80 mm/Hg 7.2
80 mm/Hg Iperventilazione 30 mm/Hg
7.5 150 mm/Hg Nei soggetti
IPERVENTILATI si può aggiungere un po di CO2 per
far si che il diametro dei capillari cerebrali
sia dilatato. Infatti un eccessiva riduzione
della PCO2 al di sotto di 20 mm/Hg può
comportare una riduzione del circolo cerebrale
con conseguente IPOSSIA. IPEROSSIGENAZIONE
APNEA DA ALCALOSI IPOSSIGENAZIONE
APNEA DA ACIDOSI
54
Oltre allemogasanalisi bisogna misurare anche
il VOLUME CORRENTE o TIDALICO volume di gas
insufflato
al paziente per ogni atto respiratorio. VOLUME
MINUTO volume di gas erogato al paziente in un
minuto. La valutazione di questi parametri si fa
inserendo uno SPIROMETRO tra il tubo
endotracheale e il sistema anestesiologico. Se
non abbiamo a disposizione queste
apparecchiature 1) osservare lescursione
toracica 2) segni clinici ipossia e
ipercapnia IPOSSIA indicata dalla
cianosi IPERCAPNIA induce ipertensione, aumento
di sanguinamento in
campo operatorio, aumento secrezioni salivari e
bronchiali, congestione
cerebrale, aumentata predi-
sposizione alle aritmie e allarresto cardiaco.
55
Durante la respirazione assistita, il VOLUME
TIDALICO va mantenuto a valori uguali o superiori
al normale ( 10-15 ml/kg) Il controllo del VC e
del VM sono importante per vedere se la
venti- lazione impostata è sufficiente e se non
ci sono perdite che possono ridurre la quantità
di flusso che deve andare agli alveoli. Controlla
ndo la pressione positiva massima esercitata
sulle vie aeree si valuta la COMPLIANCE POLMONARE
cioè lelasticità del polmone Una riduzione
della compliance può suggerire la possibilità di
polmo- niti o edema. In base a ciò si valuta
lopportunità di usare ventilatori a
pressione costante o a volume costante.
56

VENTILATORI si suddividono in A) VENTILATORI A
VOLUME COSTANTE O GENERATORI DI VOLUME B)
VENTILATORI A PRESSIONE COSTANTE O GENERATORI DI
PRESSIONE Il ciclo respiratorio di un
ventilatore automatico si suddivide in 4 fasi 1)
Inspirazione 2) Passaggio da fase inspiratoria a
fase espiratoria 3) Espirazione 4) passaggio da
fase espiratoria a fase inspiratoria
57
1) INSPIRAZIONE A) GENERATORE DI VOLUME erogano
un volume predetermi-
nato. E
indipendente da -
resistenza provocata dal circuito respiratorio
- vie aeree del paziente
- compliance polmonare
INDICATI pazienti affetti da malattie polmonari
poiché riescono a
mantenere un costante VM indipendentemente dalle
possibili variazioni
della resistenza respiratoria e dalla
compliance B) GENERATORI DI
PRESSIONE erogano una pressione costante
di gas.Il volume di gas varia
con il variare della resi-
stenza e della compliance. CONTROINDICATI
- pazienti piccola taglia e con mal. polm. E
necessario controllare spesso il VM per vedere se
il volume impo- stato è veramente quello che
arriva agli alveoli.
58
2) PASSAGGIO FASE INSPIRATORIA-ESPIRATORIA a)
REGOLAZIONE A TEMPO il cambiamento da fase
inspirato- ria ad espiratoria
avviene dopo uno spazio di tempo pre-
fissato e non è influenzato dalle condizioni
del polmone del paziente.
Il meccanismo regolare del ciclo può essere messo
in funzio- ne da forze pneumatiche,
elettriche o da mezzi meccanici. b) REGOLAZIONE
A PRESSIONEil passaggio avviene quando è
stata raggiunta una certa pressione.
Il meccanismo può essere messo in atto
utilizzando un mezzo calamitato o mezzi
meccanici . c) REGOLAZIONE A VOLUME il
cambiamento avviene quando è stato
erogato un certo volume di gas.
59
3) ESPIRAZIONE E affidata allelasticità
polmonare e della gabbia toracica semplice- mente
mettendo i polmoni del paziente in rapporto con
lambiente. La maggior parte dei respiratori
esercita una pressione negativa per favorire
lespirazione. 4) PASSAGGIO FASE
ESPIRATORIA-INSPIRATORIA a) REGOLAZIONE A TEMPO
è indipendente dal ciclo respiratorio
e avviene dopo un tempo determinato b)
REGOLAZIONE DA PARTE DEL PAZIENTE (TRIGGER)
Al minimo atto inspiratorio
spontaneo del paziente si
determina una pressione negativa nel circuito del
respiratore che provoca
il passaggio dalla fase espir.
A quella inspiratoria. Il
TRIGGER è un dispositivo che fa scattare, non
appena si crea una pressione
negativa nel circuito ( es. una ispirazione
spontanea) un insufflazione
dellapparecchio. E utile per
riportare il soggetto dalla resp. artif. a quella
spontanea.
60
  • VENTILATORI FLUIDICI
  • La fluidica è linsieme di quelle tecniche che
    usano fluidi in movi-
  • mento mediante i quali riescono a realizzare
    funzioni di controllo,
  • rilevazione e conteggio.
  • Elementi fluidici blocchi di vetroresina o di
    alluminio
  • sono senza motore elettrico
  • dimensioni ridotte
  • caratteristiche della categoria a volume
    costante
  • 1) SISTEMA FLUIDICO p.d.
  • 2) SISTEMA FLUIDICO ( PNEUMOLOGICI)
  • 1) Sono basati sul principio della deviazione del
    getto, cioè hanno
  • strozzature dove passano i fluidi in
    continuazione.

61
  • 2) Cè una cellula pneumologica che costituisce
    un amplificatore
  • a fluiso con elementi mobili (
    stantuffo,briglia, membrane).
  • MICROVENTILATORI
  • Permettono una ventilazione polmonare per periodi
    di breve durata.
  • Sono inseriti in un circuito semichiuso tra
    valvola espiratoria e tubo
  • corrugato e sfrutta come concertina il pallone
    della macchian ane-
  • stesiologica.
  • Sono dotati valvola magnetica
  • Sono utili
  • semplicità duso
  • scarso ingombro
  • buona economicità
  • sono fragili in quanto si possono bloccare

62
GAS VALV. MAGN. POSIZ ESP.
POSIZ. INSP cessano GAS
VALV.MAGN. POSIZ. INSP.
POSIZ.ESP. Quando i gas raggiungono nuovamente
la pressione stabilita la val- vola si risposta
nella posizione inspiratoria
63
ANALGESIA
LOCALE Gli anestetici locali vengono impiegati
per ottenere la desensibiliz- zazione e
lanalgesia delle superfici cutanee ( A.TOPICA),
dei tes- suti locali ( INFILTRAZIONE E BLOCCO
PERIFERICO) e delle strutture regionali ( A. DA
CONDUZIONE, A. REGIONALE) UTILIZZATA Alternativa
o in associazione alla. endovenosa o inalatoria
nei pa- zienti ad alto rischio. Nel cane e gatto
impiegata raramente Nel cavallo impiegata per
procedure diagnostiche e chirurgiche.
64
VANTAGGI 1) rapidità di esecuzione 2) facilità
di esecuzione 3) non è richiesto un controllo
costante dellanimale 4) rischi intraoperatori
ridotti APPLICAZIONE - interventi piccola
chirurgia - scopi terapeutici ( artriti,
sinoviti, teniti, pruriti intensi) - diagnostica
zoppicature CONTROINDICAZIONI - deficit
circolatorio - fibrosi - infezione -
infiammazione locale - ipersensibilità al farmaco
65
Perché si manifesti lazione di questi farmaci è
necessario che a livello tissutale venga
neutralizzato lacido e liberata la base
anal- gesica che determina una temporanea e
reversibile interruzione della conduzione
nervosa. Tale processo è favorito
dallALCALINITA dei TESSUTI. ASSORBIMENTO A.
LOCALE VASOCOSTRITTORE (ADRENALINA) ritarda
lassorbimento
soluz. all1 per evitare eff. coll.( se
acciden-
talmente inoculata in vena) SOLVENTE OLEOSO
ritarda lassorbimento.
Trattamento terapeutico di pruriti,
eczemi . IALURONIDASI ( enzimi mucolitici)
aumentano la velocità di

assorbimento.
66
CARATTERISTICHE ANALGESICO 1) non deve essere
irritante per i tessuti 2) non deve dare reazioni
allergiche 3) deve dare completa analgesia 4)
deve essere metabolizzato senza dare danno
epatico o renale 5) elevata potenza a bassa
concentrazione 6) disponibil in soluzioni
sterili EFFETTI TOSSICI - LOCALI
- SISTEMICI LOCALI
determinati da - carenza di sterilità
della siringa, ago e soluzione -
insufficiente disinfezione - presenza di
processi settici nella zona - eccessiva
concentrazione della soluzione iniettata -
solvente non appropriato - analgesico
iniettato accidentalmente allinterno della
fibra nervosa
67
La perdita della sensibilità sensitiva e motoria
è in relazione al danno subito e per lo più
risulta irreversibile. Per più di 48
ore TERAPIA A BASE DI
NEUROTROFICI EFFETTI LOCALI - orticaria
- edema
- infiammazione TERAPIA
- ascessi
CORTISONICI
- necrosi
SIMPATICOMIME- -
gangrena TICI
- shock anafilattico
68
  • SISTEMICI
  • Si verifica quando lanalgesico raggiunge una
    concentrazione
  • Elevata a livello ematico
  • CAUSE - surdosaggio
  • - iniezioni intravasali accidentali
  • - assorbimento rapido associato ad
    eliminazione lenta
  • - cattive condizioni generali dei
    soggetti
  • A LIVELLO DEL S.N.C.
  • . Eccitamento
  • . Vertigini
  • . Vomito
  • tremori
  • convulsioni cloniche Diazepam
  • depressione respiratoria
    Intubare lanimale
  • paralisi respiratoria
    O2 resp. artificiale

69
  • A LIVELLO CARDIOCIRCOLATORIO
  • IPOTENSIONE per lazione vasodilatatrice
    dellanalgesico
  • ARITMIE conseguenti ad un blocco di conduzione
    che può
  • portare ad ARRESTO cardiaco
  • BRADICARDIA
  • TERAPIA fluidi
  • simpaticomimetici o atropina

70
ANALGESICI
LOCALI Sostanze che messe a contatto con una
struttura nervosa a qualunque livello, riescono
ad abolire temporaneamente lecci- tabilità o la
conduzione degli stimoli nervosi. LIDOCAINA è
la più usata . E utilizzata per a. loocali,
regionali, spinali e per applicazioni topiche.
Nella. epidurale viene utilizzata al 2 , quella
al 4 viene impiegata per la. di superficie
delle mucose. MEPIVACAINA impiegata per a.
infiltrative, intraarticolari, tro- culari ed
epidurali. Soluz. al 2 a. tronculari equine
minor edema post inoculo ri-
spetto alla lidocaina Soluz. all 1 a.
epidurale cane
71
  • BUTACAINA 2 per a. superficie delle mucose e
    della cornea
  • Durata danestesia discretamente lunga, non
    provoca midriasi e
  • non danneggia la cornea.
  • PROPARACAINA azione rapida, leffetto dura circa
    15
  • Nelluomo è utilizzata per la chirurgia della
    cataratta. E usata per
  • la. topica del naso dellorecchio, per le ferite
    e prima del cateterismo.
  • E lagente topico di scelta per la. corneale.
  • CLORURO DI ETILE provoca congelemento della zona
    cutanea
  • trattata.
  • piccole incisioni
  • drenaggio ascessi

72
COCAINA E eccitante del SNC da euforia,
diminuzione Della fatica e del dolore. Sul
sistema cardiocircolatorio ipotensione per
stimolazione vagale
a dosi alte ipertensione Sul
sistema respiratorio aumento della F.R.
a dosi
alte depressione Soluzione di cocaina al 2-4
provocano una buona anestesia di superficie
della cornea e della congiuntiva ma
occasionalmente può causare ulcera corneale da
preferire LIDOCAINA

PROPARACAINA Soluz. Al 5-10 a. topica
della laringe equina. PROCAINA reazioni
tossiche si hanno per uso di soluzioni
molto Concentrate o per iniezioni intravasali
accidentali. Reazioni tossiche fenomeni di
eccitamento e convulsioni
73
  • Lazione si instaura in 2-5 e persiste per
    3060.
  • Prodotto commerciale NOVOCAINA
  • indicata per
    la. loco-regionale
  • Piccoli animali soluz. 1-2
  • Grossi animali soluz. 4
  • BUPIVACAINA E altamente potente ad ha una lunga
    durata
  • dazione.
  • Linizio dazione è rapido.
  • Lanestesia dura 5-10 ore ( nelluomo)
  • Viene impiegata per
  • a. infiltrazione
  • a. tronculare
  • a. epidurale

74
  • ANALGESIA
  • SUPERFICIE
  • RAFFREDDAMENTO
  • INFILTRAZIONE
  • SUPERFICIE
  • Anestesie locali più altri agenti terapeutici
    sotto forma di gelatine
  • o creme.
  • RAFFREDDAMENTO
  • Cloruro di etile
  • INFILTRAZIONE
  • Blocca le terminazioni nervose di tutto il campo
    operativo
  • -INTRADERMICA
  • SOTTOCUTANEA

75
  • Lanalgesia per infiltrazione si utilizza
  • applicazioni antalgiche in un articolazione
    dolorante
  • analgesia di un tendine o legamento
  • analgesia di cicatrici dolorose
  • analgesia delle vaginali del testicolo
  • artriti e sinoviti
  • Può essere
  • -AVVOLGENTE
  • RADIATA
  • PROFONDITA ( BLOCCO PERIFERICO)
  • VANTAGGI
  • 1)non vengono mutati i rapporti tra i tessuti
  • 2)si può praticare alla base dei tumori
    peduncolati o sottocutanei
  • 3)amputazioni dita
  • 4 interventi su capezzoli
  • CONTROINDICATA nei tumori maligni

76
  • ANALGESIA REGIONALE O DI CONDUZIONE
  • TRONCULARE
  • Si ottiene depositando lanalgesico lungo il
    percorso di un tronco
  • Nervoso percorso di un tronco nervoso principale,
    determinando
  • Linterruzione della sensibilità della regione
    che da esso è innervata.
  • VANTAGGIO
  • - il campo operativo non è interessato dalla
    deposizione dellanalge-
  • sico.
  • Lanalgesico va iniettato a contatto del tronco
    nervoso in zona per-
  • Neurale evitando i vasi che decorrono
    parallelamente
  • INDICATA
  • Scopi chirurgici
  • Diagnosi di zoppicatura

77
ANALGESIA REGIONALE ARTO ANTERIORE PLESSO
BRACHIALE interventi arto anteriorre NERVO
RADIALE anestesia faccia dorsale e laterale
avambraccio e
dorsale mano ANALGESIA REGIONALE
INTRAVENOSA Produce analgesia delle dita nei
ruminanti, nel suino e nel cane. IMPIEGO LACCIO
EMOSTATICO sopra la zona da desensibilizzare INIE
TTARE 5-30 ml LIDOCAINA 2 senza adrenalina e
jaluroni-
dasi ARTO ANTERIORE
vena radiale
vena metacarpale plantare e dorsale ARTO
POSTERIORE safena laterale
vena digitale laterale
78
Per isolare meglio la regione si applica sotto il
laccio un rotolo di benda nella depressione
comparsa tra la tibia e il tendine di
Achille. Lanalgesia si verifica dopo 5-10
min. La compressione non deve superare i 90, va
tolta subito dopo lin- tervento, ma non prima di
20 dalliniezione dellanalgesico per Evitare
fenomeni tossici sistemici ( salivazione,
tachicardia, con- vulsioni). Lattività
sensoriale e motoria riprende dopo 5-10 dal
rilascio della compressione.
79
  • ANALGESIA PARAVERTEBRALE
  • Consiste nelliniettare la soluzione analgesica
    in prossimità dei nervi
  • Spinali a contatto cioè delle loro emergenze dei
    fori intervertebrali.
  • INTERVENTI POSSIBILI
  • parete toracica
  • Parete addominale
  • Organi cavitari
  • VANTAGGI
  • -parete addominale compreso peritoneo sono
    uniformemente aneste-
  • tizzati
  • -buon rilassamento muscolare

80
ANALGESIA PARAVERTEBRALE BOVINO anestesia
parete addominale laterale. SITO tra
lestremità del processo trasverso (L1,L2,L3) e
lasse me- diano rispettivamente a 5-8
cm dallasse mediano DOSE 5 ml lidocaina 2 per
anestetizzare il ramo dorsale del ner-
vo spinale PECORA SITO è circa a 3 cm
dallasse mediano
81
ANALGESIA SPINALE Se introduciamo nel canale
rachideo un analgesico, esso, venendo a contatto
con le radici nervose nel punto in cui
abbandonano il midollo spinale , porta a perdita
della sensibilità di qquelle regioni del
corpo 2 TECNICHE 1) SUBARACNOIDEA La soluzione
analgesica viene introdotta nel liquor
cefalo-rachidiano, dopo che lago ha penetrato
dura madre e aracnoide. 2) EPIDURALE La
soluzione si spande nel canale rachidiano, senza
che lago penetra- to nel canale spinale abbia
oltrepassato le meningi. Lo spazio epidurale è
posto tra dura madre e canale osseo.
82
  • PUNTI DI ELEZIONE
  • Articolazione lombo-sacrale
  • Articolazione fra ultima vertebra sacrale e 1
    coccigea o fra
  • 1 e 2 vertebra coccigea.
  • Si distinguono in
  • ANESTESIA ALTA O ANTERIORE
  • ANESTESIA BASSA O POSTERIORE
  • Ciò dipende dalla progressione dellanalgesico
    nel canale rachidiano
  • TECNICA
  • Si utilizzano aghi lunghi (7-10 cm) forniti di
    mandrino
  • Tutto lo strumentario e la cute devono essere
    sterili
  • Gli analgesici impiegati sono la NOVOCAINA e la
    LIDOCAINA
  • La localizzazione dellago nello spazio epidurale
    è indicata da.
  • una repentina diminuzione delle resistenza
    allinserzione dellago
  • facilità di inoculaz. di una piccola quantità
    daria, di a. locale

83
  • Prima di inoculare lanestetico è necessario
    eseguire la prova della
  • aspirazione per verificare se cè presenza di
    sangue o di fluido
  • cerebrospinale.
  • lanalgesico deve essere inoculato lentamente
  • non passa la B.P.
  • utile in interventi sul perineo, sulla coda e
    sugli arti posteriori
  • CONTROINDICAZIONI
  • affezioni o pregressi traumi delle vertebre
    lombo- sacrali
  • malformazioni congenite o acquisite della colonna
  • COMPLICAZIONI
  • -lesioni a carico dei legamenti intervertebrali,
    a carico delle arterie,
  • delle vene e delle radici nervose

84
CANI CONTENIMENTO 2 tecniche SITO nello spazio
lombo-sacrale DOPO LINOCULAZIONE -
decubito dorsale - sollevamento del
treno anteriore INDICATA -taglio
ceareo -ovarioisterectomia -castrazione -riduzione
prolasso rettale -caudectomia -osteosintesi -mast
ectomie DOSI 1ml LIDOCAINA 2 ogni 4.5kg
analgesia fino a L2 1ml / 3,5kg
analgesia fino a T5
85
Il dosaggio viene calcolato nel cane anche in
base alla taglia dellanimale , misurando la
lunghezza dellanimale tra la cresta occipitale
e la base della coda. LUNGHEZZA in cm
LIDOCAINA 2 in ml
fino a 30
fino a 1.0 35

1.5 40
2.0
45
2.5 50
3.0
oltre i 90
10.0 e più
86
  • INOCULAZIONE IN UNA ZONA IMPROPRIA
  • Ritardo dellinizio dellanestesia
  • Paresi monolaterale degli arti posteriori
  • Anestesia parziale della coda o della regione
    perineale
  • Shock e/o morte in seguito ad inoculazione nello
    spazio sub-
  • aracnoideo
  • CAVALLO
  • Impiegate raramente
  • Se si utilizza la quantità di anestetico
    inoculata è piccola

  • blocco posteriore senza

  • decubito( contenimento con

  • travaglio)
  • Può essere necessario un sedativo XILAZINA

87
  • IMPIEGATA
  • Manipolazioni ostetriche
  • Procedure chirurgiche su
  • - coda
  • - perineo
  • - vulva
  • - vagina
  • - retto
  • - vescica
  • SITO 1 o 2 spazio intercoccigeo ( la 1 vertebra
    coccigea di solito
  • è fusa con il sacro)
  • DOSI
  • 50-100 ml soluz PROCAINA 1 per manipolazioni
    ostetriche
  • 30-80 ml soluz. PROCAINA 2 per le procedure
    chirurgiche
  • 1 ml / 100 kg LIDOCAINA 2

88
BOVINO Non si eccita e non si agita ma è indicato
un LASSO IMPASTOIA- MENTO degli arti
posteriori INDICATA per interventi chirurgici
- quarti posteriori - mammelle -
utero - pene - scroto -
addome SITO 1 spazio intercoccigeo INIZIO
BLOCCO flaccidità coda e incapacità a contrarre
lo sfin- tere anale AZIONE MASSIMA dopo
10-20 DURATA 60-90
89
  • DOSE 100-150 ml PROCAINA 2
  • - amputazione mammelle
  • - amputazione dita
  • - taglio cesareo
  • ANALGESIA PER LA CASTRAZIONE DEL MASCHIO
  • Infiltrazione sul rafe mediano . Successivamente
    si depositerà
  • analgesico a livello del cordone spermatico
  • 2) Iniettando per via intratesticolare
    lanalgesico che raggiunge per
  • via linfatica il cordone spermatico

90
FARMACI PER LE
EMERGENZE ANALETTICI sono farmaci che stimolano
il centri del respiro e
producono un aumento degli scambi respiratori
DOXAPRAM si può somministrare per
qualunque via.
I.V. prooduce la risposta in 10-30 CANI 1
mg/kg ANTAGONISTI SPECIFICI
ANTISEDAN DOMITOR ANEXATE
BENZODIAZEPINE NALOXONE OPPIACEI
NALOXONE 4-AP DROPERIDOLO FENTANIL
91
CORTICOSTEROIDI 1) producono un effetto
vasodilatatorio e migliorano la perfusione
tissutale 2) ad alte dosi esercitano un marcato
effetto anticoagulante 3) riducono ledema nel
S.N.C. ( dopo un trauma) LIDOCAINA 1) impiegata
nel trattamento delle ARITMIE VENTRICOLARI
durante lanestesia 2) i livelli ematici
diminuiscono rapidamente dopo linoculazione
di un singolo bolo per mantenere un livello
ematico terapeutico occorre linfusione
continua. In EMERGENZA se non cè a disposizione
una vena si può sommi- nistrare nellalbero
bronchiale tramite un catetere endotracheale
e viene rapidamente assorbita. DOSE CANE 2-6
mg/kg i.v. GATTO 0.25 -0.75 mg/kg
i.v.
92
FENILEFRINA ( alfa mimetico) Determina
bradicardia Si utilizza nelle ARITMIE
SOPRAVENTRICOLARI DOSE CANE 0.08 mg/kg
i.v. PROPANOLOLO ( beta bloccante) Previene
liperattività cardiaca prodotta da paura, algia,
anestesia trauma chirurgico. Utile per il
trattamento delle ARITMIE e delle FIBRILLAZIONI
CARDIACHE. DOSE 0.2 mg/kg i.v. ATROPINA Si
utilizza nella bradicardia
93
ISOPROTERENOLO è impiegato come uno
stimolante cardiaco in anestesiolo-
gia nonché nella terapia dello shock e nel
trattamento del broncospasmo. Viene
diluito in una soluzione di destrosio al 5 ( 5
ml in 500 ml) Si somministra goccia a goccia fino
a raggiungere frequenze car- diache comprese fra
80 e 140. ADRENALINA produce
rapido aumento sia della pressione sistolica che
di quella diastolica.
Determina aumento della F.C. DOSE 0.5-1 ml
i.v.
94
SODIO BICARBONATO 5 Andrebbe somministrato
i.v. per combattere lacidosi e migliorare
lazione delladrenalina. Dovrebbe essere
somministrato entro 2 dallarresto CALCIO
CLORURO o CALCIO GLUCONATO i.v. 0.5- 3
ml al 10 ( 10-20 ml di una soluzione al 10
ogni 10) migliora il tono mio- cardico
95
EMERGENZE IN CORSO DI ANESTESIA La
PREVENZIONE degli incidenti intraoperatori si
fonde oltre che 1) uso razionale degli
anestetici 2) corretta organizzazione del lavoro
di sala operatoria 3) accurati accertamenti
clinici 4) controllo costante dei materiali e
apparecchiature 5) volontà di collaborare tra il
personale La MORTE INTRAOPERATORIA prevedibile
nei pazienti ad alto rischio non è da escludere
nei soggetti sani od oggetto di banali
pro- cedure chirurgiche. Apparati maggiormente
coinvolti - RESPIRATORIO -
CARDIOVASCOLARE
96
APPARATO RESPIRATORIO Accanto ad eventi
improvvisi che richiedono terapia durgenza ci
possiamo trovare di fronte a situazioni ad
evoluzione più subdola che possono avere
conseguenze fatali. EVENTI IMPROVVISI -
ARRESTO RESPIRATORIO O APNEA - OSTRUZIONE
RESPIRATORIA - LARINGOSPASMO SITUAZIONI
AD EVOLUZIONE PIU SUBDOLA - IPOPNEA
- IPERPNEA - TACHIPNEA
97
APNEA CAUSE - ostruzione delle vie
respiratorie - laringospasmo
- irritazione della mucosa
nasale e faringo laringea -
applicazione di stimoli dolorifici in anestesia
leggera - arresto cardiaco
primitivo - surdosaggio da
farmaci anestetici In assenza di monitoraggio si
noterà - sospensione dei movimenti
toracici - assenza di movimenti di
escursione del pallone respiratorio ed
il suo eccessivo rigonfirarsi - cianosi
delle mucose Accertata la pervietà delle vie
respiratorie è necessario 1) SOMMINISTRARE O2 2)
SOSPENDERE LA SOMMINISTRAZIONE DI ANESTETICO 3)
SOSPENDERE L?INTERVENTO 4) SOMM ANALETTICI
RESPIRATORI A(DOXAPRAM) 5)ANTAGONISTI SPECIFICI
98
OSTRUZIONE RESPIRATORIA CAUSE - errato
posizionamento del paziente -
accumolo di secrezioni o di materiale rigurgitato
in faringe -
laringospasmo - caduta della
lingua sulla glottide SI EVIDENZIA - ridotta
escursione del pallone di riserva
- comparsa di rumori respiratori
abnormi In seguito allostruzione si va incontro
ad ipossia, ipercapnia. Lo sforzo respiratorio
provoca un aumento dl lavoro necessario alla
ventilazione e la pressione negativa, durante
linspirazione, può provocare edema
polmonare. TRATTAMENTO 1) RIMUOVERE LA CAUSA 2)
O2
99
LARINGO e BRONCOSPASMO Più frequente nel gatto
dopo somministrazione di etere, alotano
e barbiturici o quando tentiamo di intubare
forzatamente. Il laringospasmo può iniziare come
riflesso a stimoli in partenza dal campo
operatorio, se lanestesia non è sufficientemente
profonda. SI MANIFESTA - stridore inspiratorio
- difficoltà di
ventilazione -
cianosi TRATTAMENTO 1) RISTABILIRE LA PERVIETA
DELLE VIE AEREE (EVENTUALMENTE INTU-
BARE) Spesso laumento del tasso ematico di CO2
è sufficiente a far regre- dire la sintomatologia
100
IPOPNEARespirazione lenta ed irregolare . L
ipopnea riflette una ventilazione inefficace, con
ossigenazione ed eliminazione della CO2
insufficienti Lipoventilazione si verifica più
facilmente - la pressione
addominale è aumentata -
distensione, contenzione ed obesità L IPOPNEA
può verificarsi in seguito -
somministrazione di sedativi e narcotici -
piani più profondi di unanestesi
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